PIEVE D’ALPAGO “Con immenso dolore annunciamo che purtroppo questa mattina è mancato improvvisamente Eugenio” Poche parole della famiglia affidate ai social per comunicare la morte di Eugenio Padovan, 77 anni, archeologo, studioso e giornalista protagonista nella storia bel bellunese. Una morte improvvisa che lascia nello sconforto la famiglia e quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Per lunghi anni dipendente della Soprintendenza, instancabile promotore dello studio delle antichità bellunesi, era originario di Farra d’Alpago, terra a cui era sempre molto legato anche se da anni viveva in Valbelluna, a Villa di Villa.
IL MESSAGGIO DI CORDOGLIO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ROBERTO PADRIN
«Perdiamo un uomo appassionato, tenace, profondamente innamorato del territorio in cui viveva tanto da animarsi nelle discussioni che riguardavano il futuro del Bellunese». Così il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, in una nota di cordoglio per la scomparsa improvvisa di Eugenio Padova, ex funzionario della Sovrintendenza e grande appassionato di archeologia e storia. «Padovan era un attento conoscitore della storia e un raffinato esperto di archeologia. I ritrovamenti paleoveneti, ma non solo, erano per lui uno strumento di promozione territoriale, e anche di orgoglio dell’intero Bellunese. Spesso non riusciva a capacitarsi della poca attenzione che veniva riservata ad alcune scoperte archeologiche e in questo era davvero stimolante confrontarsi con lui. Ha sempre cercato di unire in un legame proficuo per le comunità bellunesi la passione culturale con le esigenze di sviluppo dei territori. E anche di recente mi ero incontrato con lui, a seguito di alcuni ritrovamenti a Castellavazzo, per cercare di capire cosa farne e come valorizzarli. Da parte mia e dell’intero consiglio provinciale, un abbraccio alla sua famiglia e alle tante persone che hanno potuto apprezzare le sue doti di uomo e di professionista».
Il consiglio direttivo di Assostampa Belluno
«Perdiamo una persona, un amico, che amava il proprio territorio e che ad esso ha dedicato tante energie e tanta parte della sua vita» così il consiglio direttivo di Assostampa Belluno ricorda Eugenio Padovan, funzionario della Sovrintendenza e profondo conoscitore dell’archeologia bellunese, ma anche giornalista pubblicista dalla fine degli anni Settanta. «Oltre che uno stimato professionista nel campo della ricerca archeologica, Eugenio era anche un giornalista che amava raccontare in maniera precisa, brillante, intelligente e appassionata. Sempre chiaro, diretto e deciso, lavorava per la valorizzazione delle ricchezze del Bellunese, proiettato al futuro. Alla moglie Daniela, ai figli Antonello e Marcello giungano le più sentite condoglianze da parte di tutto il consiglio direttivo di Assostampa Belluno».