VENEZIA Raggiunti dalla notizia della scomparsa di Claudio Sinigaglia, i consiglieri regionali del Pd ricordano così il compagno di partito che nelle ultime due legislature è stato l’anima di molte battaglie del Partito Democratico.
“Se non avesse dovuto lottare con un male più forte della vita e della sua volontà, avrebbe continuato a rappresentare quei valori di giustizia, solidarietà, umanità, rispetto e fede che sono stati la cifra del suo impegno di cattolico, di amministratore e di politico democratico. A Claudio Sinigaglia siamo tutti debitori, non solo come partito e come gruppo consiliare del Pd, ma come cittadini”. “La sanità, lo sport e la pratica sportiva, la promozione del volontariato e dell’associazionismo, l’attenzione per la disabilità e per i più fragili, il servizio civile, la famiglia, l’accesso all’edilizia pubblica residenziale – ricordano i neoletti consiglieri Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Giacomo Possamai, Andrea Zanoni, Francesca Zottis e i loro colleghi della X legislatura Graziano Azzalin, Stefano Fracasso e Bruno Pigozzo – sono i temi che l’hanno impegnato in prima persona, con grande competenza, preparazione e costanza, prima da amministratore e vicesindaco di Padova, poi da consigliere regionale e vicepresidente delle commissioni Sanità e Bilancio. Ci sono leggi, come gli ultimi due piani sociosanitari, la legge quadro sullo sport, le leggi per la famiglia, le norme per il contrasto al gioco d’azzardo patologico, il riconoscimento istituzionale della figura dell’amministratore di sostegno, la qualifica del Veneto come ‘terra di pace’ nel centenario della Grande Guerra, che portano il suo nome come proponente o per il suo attivo e propositivo contributo dai banchi dell’opposizione. La sua sensibilità di cattolico democratico, la sua militanza attiva nel mondo ecclesiale, il suo impegno – personale prima che politico – nel sociale, nella scuola, in difesa dei cittadini più deboli e per la pace, hanno sempre conferito credibilità e autorevolezza ai suoi interventi, specie nei momenti di confronto più aspro e difficile tra maggioranza e opposizione”.“In questo triste momento chiediamo che la nuova Assemblea, che andrà a insediarsi giovedì prossimo, riservi il giusto omaggio a un consigliere che ha contribuito così tanto alla vita delle istituzioni regionali e a dare forma a leggi, provvedimenti e servizi a sostegno dei più deboli”. “Alla moglie Roberta, ai figli Edoardo, Gregorio e Virginia, giunga il nostro abbraccio più forte e la promessa di non disperdere la sua eredità di impegno, cittadinanza attiva, partecipazione costruttiva e presenza tenace nelle istituzioni, nella convinta ricerca del superiore bene comune.
Grazie Claudio”.