REDAZIONE C’è chi chiama il 118 per farsi portare in pronto soccorso per una caviglia slogata, perché troppo stanco per il ritorno, perché con l’elicottero il rientro e tutt’altra cosa da raccontare alle cene di famiglia.
E chi paga? Molti non pagano proprio, perché stranieri, perché è difficile recuperare i soldi, perché ogni anno gli insoluti non mancano.
Ma il vero motivo che molti chiamano l’elicottero è un altro: quell’assicurazione che con poche decine di euro permette di farlo senza aprire il portafoglio, o meglio spendendo solo il 10per cento dell’intera spesa.
La polizza “RIMBORSO SPESE PER SOCCORSO E TRASPORTO” copre i costi per la ricerca di persone disperse, il soccorso, il recupero ed il trasporto effettuati con qualsiasi mezzo, compreso l’utilizzo dell’elicottero, avvenuti nei territorio dell’Europa Geografica. La copertura assicurativa, che decorre dalle ore 24 del giorno del versamento della quota associativa, è valida a prescindere dall’attività esercitata dall’infortunato al momento del sinistro quindi, anche attività professionali e competitive.
Il rimborso coprirà il 90% della somma richiesta con un massimale di € 20.000/anno per infortuni avvenuti all’estero e di € 15.000/anno per infortuni avvenuti in Italia di cui € 2.700 per spese mediche correlate all’intervento.
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