BELLUNO Lo SPI CGIL di Belluno fa il punto sulle vaccinazioni e sulla mortalità in provincia di Belluno in periodo di pandemia. Lo fa con dati alla mano e un comunicato del segretario generale Maria Rita Gentilin.
IL COMUNICATO
Prima in Veneto e fra le migliori in tutta Italia. Se si dovesse assegnare un premio alle province più virtuose sul fronte dell’efficacia vaccinale fra gli anziani, Belluno avrebbe di certo una menzione speciale. Infatti, in controtendenza rispetto ai dati della nostra regione, la provincia delle Dolomiti registra nel 2021 (primi dieci mesi) un numero di decessi inferiore alla media del periodo pre-pandemia (-0,4%) e, ovviamente, del 2020 (-4,5%). Cosa significa questo? Che, al contrario degli altri territori veneti, il Bellunese assorbe appieno i benefici dell’inoculazione e viene solo sfiorato dal blocco della sanità ordinaria e dalle sue nefaste conseguenze. Secondo i dati Istat elaborato dallo Spi-Cgil del Veneto, fra gennaio e ottobre 2021 (ultimi numeri disponibili) in provincia sono morti 1.963 ultra65enni, contro i 2.056 del 2020 e i 1.971 della media 2015-2019, il lustro che ha preceduto il Covid. L’effetto vaccino è ben visibile fra gli over85, i più colpiti dal virus che si è infiltrato in modo nefasto soprattutto nelle case di riposo. Sempre nei primi dieci mesi dell’anno appena trascorso, erano deceduti 1.025 grandi anziani, meno del 2020 (1.098) e del periodo pre-pandemia (1.068). Il Bellunese, d’altra parte, è la provincia meno colpita dal Covid dell’intero Veneto. E, guardando ai dati sui decessi in generale, questa confortante tendenza appare chiara. Prendiamo il capoluogo, per esempio: qui nel 2020 i decessi fra gli over 65 sono in numero inferiore al 2021 (che sconta in modo inequivocabile la mortalità di gennaio causata dalla tragica ondata “veneta” dell’autunno 2020) e del periodo pre-covid (vedi tabelle). In provincia, dunque, non si ravvisano quelle tendenze preoccupanti emerse nei dati veneti (che indicano un aumento della mortalità di poco inferiore al 10% fra il 2021 e la media del 2015-2019). In questo caso, come denunciato da Elena di Gregorio, segretaria generale dello Spi Cgil del Veneto, nell’anno appena passato grazie al vaccino si sono fermate le stragi nelle case di riposo ma il blocco della sanità ordinaria ha di certo influito sul numero di decessi fra le persone anziane in particolare ultra85enni. Maria Rita Gentilin, segretaria generale dello Spi Cgil di Belluno: Confortano i numeri riferiti alla situazione che si è verificata, per i parametri di riferimento sulle anziane e sugli anziani del nostro territorio. La tempestività della vaccinazione agli ospiti e alle ospiti nelle case di riposo è stata determinante come il lavoro di molti medici di famiglia che si sono adoperati nelle operazioni di vaccinazioni a domicilio. Resta forte la preoccupazione per le tante persone, fra le quali molti anziani, che, a causa del Covid, si sono viste rinviare visite e interventi e queste attese di cura potrebbero aggravare le condizioni dello stato di salute”.
LA TABELLA (2 PAGINE)
decessi BELLUNO