ROMA Forse ci siamo anche a Roma hanno capito che nei piccoli Comuni funziona in modo diverso, soprattutto in montagna dove lo spopolamento è sempre più piaga ma anche l’emigrazione lascia i suoi segni come ad esempio nei giorni delle elezioni per il nuovo sindaco. Primo avversario per i Comuni mono lista il quorum al 50% dei votanti, ma soprattutto il “buco” dei non votanti perché impegnati all’estero. La novità: al Senato sono stati approvati due emendamenti, il primo sul quorum, abbassando dal 50 al 40% dei votanti la soglia per la validità dell’elezione nel caso in cui si presenti una sola lista. Il secondo provvedimento esclude gli iscritti all’Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all’estero) dal calcolo dei votanti, sempre ai fini del raggiungimento del quorum. I residenti all’estero potranno sempre votare per il loro comune di origine, ma non saranno determinanti nella validità dell’elezione.
«L’Associazione Bellunesi nel Mondo sostiene i due emendamenti al Decreto Elezioni – sono le parole del presidente Abm Oscar De Bona (foto) – un’azione che avevamo proposto, come Associazione, ancora diversi anni fa, ascoltando la voce dei Sindaci bellunesi, che più volte sono intervenuti in occasione dei nostri Direttivi evidenziando questa criticità». I dati Aire inoltre parlano chiaro: sono in continuo aumento i bellunesi che fanno le valigie e di certo per loro non è semplice rientrare nel proprio comune per votare alle Amministrative. «Ringrazio tutti i senatori, di maggioranza e minoranza – conclude De Bona – che hanno votato a favore di questi due emendamenti. È una risposta chiara ai piccoli comuni».
IL COMMENTO DEL SINDACO DI RIVAMONTE GIOVANNI DINO DEON