DILLO A RADIOPIU’… L’ENNESIMA LETTERA CONTRO I SOLDI BUTTATI
Sei stanco? Ti fa male l’orecchio destro? Ti prude il naso in maniera preoccupante? Sei a 2000 metri con l’infradito e ti accorgi che i sassi non sono la sabbia del deserto? Non preoccuparti i montanari bellunesi vengono a prenderti, i volontari lasciano il posto di lavoro, l’elicottero si alza, il contribuente paga perché chi ha l’assicurazione ha ragione da vendere, paga una piccola quota, ma si fa un bel giretto con l’elicottero, tanto i montanari tacciono sempre. Mi sento sempre più “pantalon” e sempre meno rappresentato da queste Istituzioni che pare non siano tanto “social”, visto che non vedono le continue critiche e provocazioni che ogni giorno vengono pubblicate sui principali siti di informazioni e alla radio.
POLSI SLOGATI, STANCHEZZA, MALE AL GINOCCHIO DURANTE LA COMPETIZIONE… E L’ELICOTTERO CONTINUA A VOLARE, CONSUMARE A SPESE DELLA COLLETTIVITA’.
Gli interventi di ieri dell’elicottero, che leggerete nelle notizie del giorno, fanno sorridere. Un polso slogato? Chiamiamo l’elicottero, siamo assicurati, chi se ne frega se aumentano i costi della sanità. Basta però! Ogni giorno la stessa storia e non è servito nemmeno il richiamo di Luca Zaia… rimane sempre tutto uguale…Sarà cosi’ per tutta l’estate? Ogni giorno dovremo segnalare situazioni come queste? Possibile che tutto questo avvenga nel totale silenzio?
Non si va in montagna senza l’attrezzatura adatta, chi lo fa commette una grave imprudenza e tocca a lui pagarne le conseguenze. Ha ragione Zaia? Ma certo, ha ragione da vendere. Perché se un’auto scivola e si mette di traverso e blocca la strada, più nessuno può passare, l’auto viene fermata e il conducente sanzionato. Bene, lo stesso controllo va esercitato sulle scarpe dei turisti: non devono passare quelli che indossano scarpe da ginnastica. Gli alpini non hanno scarpe da ginnastica, hanno scarponi pesanti e impermeabili, in vibram. I turisti che salgono a sfiorare i tremila metri in scarpe da ginnastica commettono una stupida imprudenza che ha un costo alto. Lo paghino loro.
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ARCHIVIO RADIOPIU
INCIDENTI IN MONTAGNA. ZAIA: “SOCCORSO ALPINO NON SIA PERCEPITO COME ‘TAXI’ DA ESCURSIONISTI IMPRUDENTI”
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Anche il Presidente della Regione Zaia è arrivato alla conclusione che è ora di finirla con l’eli taxi… peccato che noi lo diciamo da anni, i nostri lettori ed ascoltatori lo segnalano da anni, ma mai nessuno si è degnato di rispondere, fino ad oggi. Chi è il responsabile di questi cambiamenti? Una volta non era cosi’? Come va con l’assicurazione che permette il viaggio in elicottero gratis? Lo diciamo da anni, sono arrivate anche risposte spesso evasive, che non hanno chiarito le situazioni, anche da DolomitiEmergency. Forse è la volta buona che ci mettiamo un freno ai viaggi gratis nei cieli dolomitici?
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VENEZIA “Il nostro Soccorso Alpino e gli elicotteri gialli della sanità regionale non sono ‘taxi’. Chi approccia le cime pensando, con una chiamata, di poter tornare in breve tempo al parcheggio dell’auto scortato dai soccorritori in divisa, deve valutare le conseguenze e le responsabilità della propria incoscienza. La stagione estiva anche in montagna è appena iniziata e sono già numerose le segnalazioni di imprudenza che hanno costretto ad intervenire uomini e mezzi del Soccorso Alpino. Nell’arco dell’ultimo mese sono stati oltre 50 gli interventi degli uomini e delle donne del CNSAS. I soccorritori nei loro rapporti riferiscono di persone senza la dovuta attrezzatura, con scarpe da ginnastica sui sentieri in quota, senza vestiario adeguato al maltempo. Sottovalutazioni che, in una stagione come questa, rischiano di costare caro: l’approccio alla montagna non avviene con la dovuta attenzione e con una preparazione sufficiente”. Lo dichiara il Presidente della Regione del Veneto commentando la notizia odierna di un escursionista soccorso a 2.480 metri sul Lagazuoi dove stava salendo in scarpe da ginnastica. “Questo è solo l’ultimo di una serie di episodi accaduti anche quest’anno – sottolinea il Presidente del Veneto – colgo l’occasione per rinnovare l’appello alla responsabilità e alla prudenza a tutti coloro che si recano a fare escursionismo, arrampicata o qualsiasi attività tra monti e boschi montani. I veri amanti della montagna lo sanno bene: bisogna avere il giusto rispetto per la montagna e per sé stessi. La prudenza non è mai troppa anche per chi ha una preparazione adeguata”. “Serve essere consapevoli che l’imprudenza ha un elevato costo sociale: non possiamo chiedere al Soccorso Alpino, all’elisoccorso, al SAGF della Guardia di Finanza di fare miracoli – sottolinea in conclusione il Governatore del Veneto -. Troppo spesso oramai i soccorritori sono impegnati in interventi rischiosi per recuperare persone che in molti casi sono incolumi. La fatalità esiste, ma dobbiamo fare in modo chi i soccorritori, gli angeli della montagna, che colgo l’occasione di ringraziare tutti, non siano costretti a fare interventi eccezionali, mettendo a repentaglio la loro incolumità, per soccorrere persone imprudenti. Credo sia un impegno che tutti coloro che frequentano le nostre montagne per diletto e per passione sono in grado di assumersi”.