ROGER DE MENECH AUDIO
ROMA Ridare ai Comuni tutti i fondi stanziati con il bando periferie per garantire la prosecuzione dei progetti e l’avvio dei lavori il prima possibile. Con questi obiettivi i deputati del Partito Democratico hanno presentato in prima commissione Affari Costituzionali della Camera, un emendamento per ripristinare i fondi destinati al contrasto del degrado nelle periferie delle città italiane tagliati dal governo Lega – 5S. L’emendamento è stato firmato da molti altri parlamentari e consente inoltre di garantire maggiori spazi di spesa per tutti i comuni italiani utilizzando gli avanzi di amministrazione.
«L’iniziativa intende ridare sicurezza alle amministrazioni locali che nel corso delle audizioni alla Camera hanno rappresentato tutti i loro timori. Come ricordato dall’Anci, afferma il deputato veneto Roger De Menech, «i sindaci sono spaesati, confusi e impauriti perché il taglio operato dal governo su fondi già stanziati costituisce un precedente. Se oggi tagliano le periferie, domani potrebbero togliere ai Comuni i fondi destinati dai governi del centrosinistra per lo sport, per l’edilizia scolastica o per il recupero dei beni culturali. In ballo ci sono miliardi di euro in tutta Italia. Di fatto nessuna amministrazione potrà realmente contare sulle risorse che si è vista assegnare in questi anni. Come è facile immaginare, la conseguenza sarà il blocco i tutti i lavori già avviati o in programma». Alle audizioni erano presenti anche molti sindaci veneti, tra cui il primo cittadino di Padova, Sergio Giordani e quello di Belluno, Jacopo Massaro. C’è un secondo aspetto, ha sottolineato De Menech durante il suo intervento in Commissione, e riguarda la volontà di dividere il paese tra Comuni capoluogo e tutti gli altri. «È un’operazione pericolosissima perché mettere in contrasto i territori significa creare barriere e ostacolare la risoluzione di problemi decennali. Il degrado delle periferie delle città è strettamente connesso alla povertà, alla bassa qualità della vita e agli alti tassi di delinquenza. Intervenire in questo settore è importante soprattutto per cominciare a rimuovere le cause del malessere sociale che serpeggia nel nostro Paese. Senza contare che spesso in tutti i Comuni i progetti andavano a beneficio di una comunità diffusa, non solo dei residenti. Per fare due esempi a Belluno, la costruzione del polo di interscambio modale ferro-gomma davanti alla stazione ferroviaria sarebbe andato a vantaggio delle migliaia di studenti provenienti da tutta la provincia che transitano in quello spazio. Se Padova potenzia le linee del tram, il beneficio è di tutti coloro che le utilizzano, compresi i lavoratori, gli universitari e i turisti che ogni giorno vanno nella città del Santo». L’emendamento sarà discusso in Commissione nel week end per approdare in aula la prossima settimana.
Audizione in Commissione Bilancio «Regna la confusione» Audizione in Commissione Bilancio sul decreto MilleProroghe questo pomeriggio a Roma per una ventina di sindaci dell’ANCI: tra questi, anche il primo cittadino di Belluno, Jacopo Massaro. Deluso il primo cittadino, la città rischia di perdere 35 milioni di euro, fumata nera a Roma nell’incontro con la commissione della Camera.
BANDO PERIFERIE, AUDIZIONE ANCI (PD). ON. MORETTO: “IL GOVERNO RESTITUISCA QUANTO SOTTRATTO AI COMUNI”
“Un furto di 1,6 miliardi, a cui vanno sommate le risorse di cofinanziamento per un totale di oltre 3 miliardi di interventi bloccati. Il Governo gialloverde restituisca quanto sottratto ai Comuni italiani: i fondi alle periferie sono necessari a cambiare il volto di molte città”. Così l’on. Sara Moretto, capogruppo Pd in commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera, a seguito dell’audizione nelle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali sul decreto milleproroghe della delegazione ANCI nella quale erano presenti anche i sindaci di Padova Sergio Giordani e di Belluno Jacopo Massaro, oltre al presidente nazionale dell’UPI Achille Variati. “Bisogna ripristinare i finanziamenti che complessivamente coinvolgono più di 300 comuni – sottolinea l’on. Moretto -. Bisogna fare presto: molte amministrazioni comunali hanno legittimamente già speso parte delle risorse a loro assegnate. Anci stima circa 65 milioni di euro già spesi da parte dei Comuni. Anche in Veneto molte amministrazioni hanno avviato le procedure di gara e altre hanno speso i fondi. Cosa succede ora? Risultano debiti fuori bilancio? La firma di una convenzione con il governo non può essere messa in discussione a posteriori con un emendamento, si tratta di un impegno che va mantenuto nel rispetto dei cittadini”. “In commissione il silenzio della maggioranza e il rocambolesco tentativo di alcuni deputati del M5S di difendere la norma ha confermato la volontà di questo governo di sospendere i fondi giustificandoli con scuse che i sindaci oggi hanno smentito punto per punto” conclude la deputata.