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Sette giovani lavoratori egiziani, impiegati in un’azienda di ristorazione, sono rimasti senza casa dopo l’incendio che ha reso inagibile la loro abitazione ad Anzù. L’incidente, probabilmente causato da una termocoperta, ha evidenziato le difficoltà abitative di chi arriva a Feltre per lavorare. L’assessore alle politiche sociali Maurizio Zatta ha effettuato un sopralluogo, assicurandosi che i lavoratori abbiano trovato una sistemazione temporanea presso amici e offrendo supporto per una soluzione più stabile. L’episodio mette in luce un problema diffuso nel Bellunese, dove trovare alloggi per lavoratori, compresi medici e operatori sanitari, è sempre più difficile. Il Comune sta valutando interventi, come il recupero delle ex case Incis, per affrontare l’emergenza.
IERI ALLA RADIO
Mobilitazione ad Anzù: sette lavoratori senza casa dopo un incendio
FELTRE
Un incendio scoppiato nel primo pomeriggio di ieri in una vecchia abitazione di vicolo De’ Facci, ad Anzù, ha lasciato senza casa sette giovani lavoratori egiziani impiegati nella ristorazione. Le fiamme sarebbero state innescate da una termocoperta elettrica lasciata accesa su un divano in un’abitazione priva di riscaldamento. Il rogo è stato scoperto dai vicini, che hanno immediatamente allertato i vigili del fuoco, riusciti a domare le fiamme prima che si estendessero agli edifici circostanti. I sette giovani erano al lavoro al momento dell’incendio e sono stati rintracciati dai carabinieri. Nessuno è rimasto ferito, ma la casa è stata dichiarata inagibile a causa dei danni provocati da fuoco, fumo e acqua. Il loro datore di lavoro si è subito attivato per trovar loro una nuova sistemazione.