BELLUNO Altre risorse in arrivo dal maltempo del dicembre 2020. L’ultima ricognizione della struttura commissariale relativa agli interventi urgenti di Protezione Civile ha portato alla Provincia di Belluno ulteriori 2,2 milioni di euro, per sei operazioni. Si tratta di lavori di difesa del suolo e mitigazione del rischio di frana che risultano in corso di progettazione da parte di Palazzo Piloni. Interventi resisi necessari dopo gli eventi meteo del 4-9 dicembre di due anni fa, quando gran parte del territorio bellunese – in particolare Alpago, Agordino e Cadore – furono interessati da piogge particolarmente violente e da episodi di frane e allagamenti. «Furono giornate difficili, che resero necessarie anche evacuazioni di case e strutture per anziani» ricorda il consigliere provinciale delegato alla Difesa del Suolo, Mattia Gosetti. «Queste risorse in arrivo dal Dipartimento di Protezione Civile sono fondamentali per intervenire su un territorio che è stato messo a dura prova e che ancora oggi, a due anni di distanza, mostra ferite profonde». L’area maggiormente interessata dagli interventi è quella dell’Alpago, dove i danni registrati nel dicembre 2020 furono ingenti. Due le operazioni a Palughetto (Chies) per 600mila euro complessivi: si tratta del ripristino della rete paramassi (secondo stralcio) e della messa in sicurezza del versante tramite la realizzazione di drenaggi, consolidamento e ripristino di infrastrutture danneggiate. Un altro intervento di messa in sicurezza di un versante, per 400mila euro, viene finanziato in località Ziot, Valturcana (Comune di Alpago). Gli altri lavori sono finanziati ad Avoscan di San Tomaso Agordino (stabilizzazione del pendio a valle di abitazioni, 300mila euro), a Venas (realizzazione di opere di mitigazione in zona Borgata Giau, 400mila euro), e a Masariè di Cibiana (ripristino delle reti paramassi fortemente danneggiate, 500mila euro). A livello territoriale, sono state stanziate altre risorse dal Dipartimento di Protezione Civile, per lavori a regia comunale e interventi che vedono altri soggetti attuatori rispetto alla Provincia.
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