BELLUNO Ecco le ultime notizie dal tavolo della Prefettura, l’incontro ieri pomeriggio, era presente il sindaco di Belluno Jacopo Massaro. Contatti e accoglienza confermata la disponibilità dei 50 posto all’ex Caserma dei Vigili del Fuoco di Via Col di Lana, con la possibilità di servire pasti caldi agli ospiti; la stessa struttura viene confermato poi come polo logistico per le donazioni. Sul fronte organizzativo, è stato aperto l’indirizzo mail [email protected] dove potranno essere inviate tutte le richieste di informazioni e le eventuali disponibilità ad accogliere profughi; è stata anche riattivata la linea telefonica 0437/913202, già in funzione durante le diverse ondate Covid con lo sportello di ascolto sociale, che sarà operativa dai prossimi giorni. Censimento e tamponi Dalla riunione sono emerse due priorità: «Da un lato, dobbiamo sapere chi è arrivato in questi giorni nei nostri territori, mentre dall’altro è fondamentale che tutti i profughi si rechino al più presto a fare i tamponi Covid», sottolinea il sindaco Jacopo Massaro. per chi è arrivato dall’Ucraina è possibile recarsi nei consueti punti predisposti dall’Ulss sul territorio provinciale senza necessità di prenotazione. Su questi aspetti sanitari seguiranno nei prossimi giorni istruzioni più dettagliate «È urgente inoltre che chi è già arrivato nei giorni scorsi in città venga censito, così da poter garantire assistenza e servizi a tutti. – spiega il sindaco – L’invito a tutti coloro che stanno ospitando nella propria abitazione o nella seconda casa dei profughi ucraini è quello di comunicare con urgenza, all’indirizzo mail [email protected] o telefonando alla linea dedicata, di quante persone si tratta, le loro età, eventuali problematiche”. Chi è già presente sul territorio e i prossimi nuovi arrivi devono compilare – entro 8 giorni dal loro arrivo in provincia – la dichiarazione di presenza, disponibile sul sito della Questura in Area Immigrazione; nello stesso sito, chi ospita uno o più profughi troverà invece il modulo di Dichiarazione di ospitalità, da comunicare entro 48 ore dall’arrivo degli ospiti nell’abitazione. Entrambi i moduli vanno poi inviati o consegnati in Questura, dove i cittadini ucraini potranno recarsi anche per l’identificazione nel caso di assenza di documenti di riconoscimento. «Queste indicazioni valgono solo per profughi e ospitanti nel territorio del comune di Belluno; – rimarca Massaro – negli altri comuni, questi moduli vanno invece indirizzati al Sindaco». “Freno” alle donazioni Dal tavolo è emersa anche la necessità di “frenare” le donazioni, viste non solo le problematiche di gestione e conservazione dei materiali, ma anche la difficoltà di consegnare questi beni – che come assicurato dalla Protezione Civile Nazionale e Croce Rossa e Banco Alimentare non sono nemmeno necessari – a una popolazione in fuga. «Al momento, l’unica necessità sono i farmaci, e ci stiamo attrezzando con Ulss, Croce Rossa e Ordine dei Farmacisti visto che in molti casi è necessaria la prescrizione medica; non appena avremo una lista completa dei medicinali necessari, da banco o con ricetta, provvederemo a diffonderla», evidenzia Massaro. Tutte le altre necessità – ad esempio pannolini, coperte, giochi,… – verranno comunicate di volta in volta dalle istituzioni e vedranno come punto di raccolta il polo logistico all’ex Caserma dei Vigili del Fuoco.
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