L’inaugurazione della centrale, nel 2017, era stata salutata come un significativo passaggio verso un’economia e una produzione più sostenibile, con l’utilizzo della risorsa legno. Oggi quella centrale non esiste più. Conoscendo il mondo Luxottica viene comunque da pensare che lì non rimarrà un … buco
AGORDO La centrale Enel realizzata cinque anni fa in località Valcozzena è stata smontata pezzo per pezzo.
“Questo progetto rappresenta un primo importante passo verso la creazione di una rete di impianti di generazione distribuita di piccola taglia su tutto il territorio nazionale, a servizio delle imprese. La scelta di Luxottica come nostro partner è stata dettata dalla condivisione di valori importanti come l’attenzione alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio” Una dichiarazione di Francesco Venturini, Direttore della divisone global e-Solutions di Enel, risale a cinque anni fa, quando nel settembre del 2017 venne inaugurata in pompa magna la centrale nei pressi dello stabilimento Luxottica di Agordo in località Valcozzena. Così venivano anticipati gli scopi: una collaborazione con gli stakeholders locali per favorire la creazione di una filiera corta, con materiali provenienti dalla sola valle agordina, rendendo inoltre disponibile energia termica verde a basso costo per ridurre i consumi di combustibile fossile e le emissioni atmosferiche inquinanti. Era un progetto accattivante: potenza di 199kWe e 1,2MWt, impianto di minibiomassa trigenerativo che avrebbe soddisfatto il 40% del fabbisogno termico e il 60% del fabbisogno frigorifero dello stabilimento Luxottica.
Dunque un impianto con obiettivo condiviso alla ricerca di un percorso di sostenibilità ambientale e sociale all’interno del territorio agordino, area ad alto valore naturalistico ed inserita nella Strategia Nazionale di sviluppo delle Aree Interne. L’impianto infatti doveva essere alimentato da sottoprodotti e scarti di origine forestale provenienti da filiera corta, non un’eccezione dopo l’uragano Vaia. Nell’ottobre del 2021 in un servizio a firma di Gianni Santomaso riportavamo: “Delle tre parole, elettricità, caldo e freddo, usate nel settembre di quattro anni fa da Enel e Luxottica nel presentare la centrale trigenerativa a biomasse realizzata a Valcozzena di Agordo, è rimasta solo l’ultima. Dal 10 ottobre 2020 la centrale che assicurava la quasi totalità del fabbisogno energetico dello stabilimento Luxottica di Agordo non funziona e le biomasse prodotte nella vallata agordina e destinate all’impianto finiscono invece a Ravenna e Catania”. Era sicuramente l’anticipazione a quanto si può vedere quest’oggi alle spalle della grande struttura blu.
ARCHIVIO RADIOPIU, SETTEMBRE 2017 IL GIORNO DELL’INAUGURAZIONE