di Renato Bona
Proponiamo un’altra ricognizione su due comuni dell’Agordino: Vallada e La Valle, relativamente all’attività svolta e alle opere compiute sotto il regime fascista dalle amministrazioni e dagli enti della provincia. Lo facciamo sulla scorta di quanto è riportato nel volume “Belluno” edito il 21 aprile 1934 (dodicesimo dell’era fascista) a cura della regia Prefettura e della Federazione provinciale fascista e stampato in trecento esemplari numerati (quello che posseggo è il numero 111 – ndr.) dallo stabilimenti tipografico Panfilo Castaldi di Feltre. VALLADA (abitanti 1034) – Nell’anno 1925 (terzo dell’era fascista): acquedotto di Pianezza che serve al rifornimento idrico di tutta la popolazione del Comune. L’acqua viene prelevata da una sorgente situata alle pendici del monte Pianezza e mediante apposite condutture viene diramata per tutti i villaggi del Comune (Mas, Celat, Sachet, Andrich, Toffol, Piaz e Cogul); la spesa sostenuta ammonta a 250 mila 817,71 lire. Negli anni 1928-29 (sesto e settimo): strada Pianaz-Cogul: costruzione di un tronco di strada che congiunge i due villaggi di Piaz e Cogul, circa 300 metri di lunghezza. Fra i due villaggi esisteva un solo sentiero che durante la lunga stagione invernale era quasi impraticabile. L’opera è costata 19 mila 402,72 lire. Infine anno 1932 (decimo): sistemazione dell’acquedotto comunale di Pezza: immissione di nuova acqua nelle vasche di presa, riparazione saracinesche e prese a strettoio, logorate per cattiva applicazione; costo dell’opera 15 mila 106,10 lire. LA VALLE (abitanti 2.200) – Negli anni dal 1924 al 1926 (secondo e quarto), sempre secondo quanto si sostiene nel libro curato dal vice prefetto Carlo Riva, si è proceduto alla sistemazione delle malghe pascolive Moschesin e Foca, con costruzione di due condutture d’acqua e di una tettoia, per una spesa di 6.300 lire. Quindi: completamento della strada La Valle-Passo Duran che era stata iniziata durante la guerra dall’Autorità militare e completata nel 1926 dal Comune con mezzi propri. Ha una lunghezza di 10 chilometri ed una larghezza media di 3 metri, con altimetria che varia dagli 800 ai 1600 metri. Viene precisato che “Serve alla popolazione pel trasporto dei prodotti del bosco e dei prati. Ha inoltre un notevole interesse turistico. Infatti, essa costituisce un tronco di quella strada che (parallela all’altra delle Dolomiti), parte da Fiera di Primiero, passa per Cereda, Gosaldo, Frassenè, Agordo, La Valle, Forno di Zoldo, Cibiana per arrivare nella Valle del Boite a Valle di Cadore”. In questo caso la spesa è stata di 77 mila 300 lire. Ancora: riatto del ponte di Fades che “unisce questo villaggio col capoluogo attraverso il torrente Missiaga. Costo del lavoro lire 6.000”. Opere a difesa del torrente Missiaga: costruzione di una diga in cemento a Molinat e arginatura a difesa della strada comunale; costo dei lavori 9.800 lire. Anno 1927 (quinto): costruzione delle cascine e tettoie della malga pascoliva Calleda. Si legge: “E’ la malga principale del Comune, attraversata dalla suddetta strada del Passo Duran, e capace di 200 bovini. Furono ricostruite le cascine e tettoie secondo le norme del Segretariato della montagna, in solida muratura, a calce e cemento, copertura in ‘Eternit’, con adatti locali per la lavorazione dei prodotti e per l’alloggio del personale. Costo complessivo 100 mila lire delle quali 72 mila a carico del Comune. Riatto acquedotto di Col e Matten: fu sostituita e prolungata la tubatura per dar maggiore comodità ai detti abitati. Spesa di 6.800 lire. Restauro della chiesa parrocchiale: fu coperta in zinco la parte anteriore del tetto e fu ridato l’intonaco esterno: costo 13 mila 600 lire. Anno 1928 (sesto): allargamento della strada Torsas-Chiesa-Col de Spin: era troppo ristretta ed in condizioni malandate: l’ultima parte che conduce al cimitero non era transitabile con alcun veicolo; fu allargata e sistemata così da potervi passare comodamente con veicoli normali. Lunghezza metri 500, larghezza media 4 metri; costo 22 mila 300 lire. Macello pubblico: modesta ma buona costruzione in muratura, coperta in cemento, con acqua corrente; costo 7.100 lire. Diga a Conaggia, costruita in legname e a riparo del torrente Bordina; costo 3 mila lire. Fonotelegrafo: mancando il telegrafo si effettuò il raccordo con l’Ufficio di Agordo, da parte dell’Amministrazione postale; il Comune concorse nella spesa con 2.500 lire. Ci avviamo a conclusione con le opere dell’anno 1929 (settimo): strada alla ferrovia, primo tronco Cancellade-Noach; allaccia il Comune alla strada provinciale ed alla Stazione ferroviari a La Valle. Praticamente serve per i villaggi della parte bassa del Comune poiché l’altra si serve della strada per Agordo. Il secondo tronco venne costruito nell’anno 1931. Costo del primo; 50 mila 200 lire. Acquedotto di Cugnago: fu costruita una nuova vasca di presa in località Le Fontane, per aumentare la portata dell’acqua; costo 6.300 lire. Migliorie boschive con piantagione di alberi a Pianeida: spesa 6.000 lire. Anno 1930 (ottavo): Frana alla Muda: fu sistemata con lo scarico di massi pericolanti che minacciavano il villaggio di La Muda. Il lavoro fu diretto dall’Ufficio provinciale del Genio civile ed è costato complessivamente 9.300 lire delle quali 4.300 a carico del Comune. Lavatoi pubblici: costruiti in numero di 8 nei villaggi che ne erano sprovvisti; tutti in cemento e con acqua corrente; costo complessivo 5 mila lire. Strada della ferrovia: secondo tronco Noach-Le Campe, è il completamento della strada costruita nell’anno 1929. Con questo lavoro fu data la possibilità di accedere con autoveicoli a tutti i villaggi di questo Comune; la lunghezza della strada è di 3 chilometri e la larghezza di 3 metri; costo del secondo tronco 34 mila 300 lire. Infine: sistemazioni boschive con piantagione di alberi e sistemazione del pascolo in Pianeida ed in Calleda, costate 15 mila 700 lire.
NELLE FOTO (Annunci Belluno; Archivioagordinoorg; Radiopiù,net; Caicamposampiero.it; Magico Veneto; Corriere delle Alpi): immagini datate di Vallada Agordina e La Valle; la parrocchiale lavallese di San Michele Arcangelo; Malga Moschesin; scorcio di Cogul; il torrente Missiaga; recente frana a La Muda.