di Renato Bona
L’amico (di vecchia data) Antonino Arena, detto Nino”, esperto e grande appassionato di fotografia, cultore di cose bellunesi anche se lui lo è solo di adozione, mi ha segnalato l’esistenza di un Dvd che, intitolato “Era una notte che pioveva…”, contiene una serie di canti degli alpini riferiti alla Grande Guerra 1915-18, interpretati dal Coro Conegliano diretto da Diego Tomasi, prodotto nel 2008 da Studio 2000 Hertz sas di Ponte nelle Alpi. Oltre al Dvd, c’è una monografia sulla storia delle penne nere, curata dal generale di corpo d’armata Italico Cauteruccio che fu, tra l’altro, dal 1986 al 1988, comandante della brigata “Cadore” di stanza a Belluno (era stata costituita il 1. luglio del 1953 e inquadrava il 7. Reggimento alpini già della divisione “Pusteria” ed il 6. Reggimento da montagna già della divisione “Alpi Graie” – ndr.). L’iniziativa è stata sostenuta dall’Ana, l’Associazione nazionale Alpini, dalla Provincia di Treviso e dal Comune di Conegliano. Il Coro Conegliano a novant’anni dalla vittoria nella Grande Guerra, ha voluto con immagini e canti “rendere omaggio ad un mito: il mito degli Alpini”! Operazione sicuramente riuscita. Questi i brani in ordine di apparizione: “Monte Canino”, arm. Mingozzi; “Monte Nero”, arm. G. Dalla Testa, “Bombardano Cortina”, arm. L. Pigarelli; “Era sera”, arm. A. Mascagni; “Era una notte che pioveva”, arm. M. Cauriol; “Monte Pasubio”, di Bepi De Marzi; “Dove sei stato mio bell’Alpino”, arm. A. Pedrotti; “La cima del Montello”, arm. Paolo Bon; “La canzone del Piave”, di E. A. Mario; “Il testamento del capitano”, arm. L. Pigarelli. Ideatore dell’iniziativa, Leopoldo Miorin ricorda nel libretto che accompagna il Dvd che “Quando ho proposto agli amici del Coro Conegliano di fare un Dvd sui canti degli Alpini per ricordare il 90. della vittoria nella Grande Guerra, ho trovato da subito nel Maestro e nei coristi un terreno fertile per intraprendere la sfida… La mia idea era di completare questo Dvd con uno scritto sulla storia delle truppe di montagna, e il Gen. Italico Cauteruccio, alpino e grande esperto di storia militare, ha fatto in modo che questo progetto potesse realizzarsi. Italico ha, da vero e disinteressato amico, accettato di aiutarci e ha colto subito la filosofia del lavoro da fare: una monografia semplice, pulita, tecnica, che in breve ripercorresse la storia degli Alpini di Perrucchetti a Kabul. Lavorare con lui è stato un piacere e quest’opera, monografia e Dvd, arricchisce in modo diverso l’enorme bibliografia esistente sullo stesso tema. Un grazie quindi al Generale e un grazie al Coro Conegliano. Un grazie particolare al Col. Lorenzo Cadeddu, Antonio Daminato, Carlotta Tinarelli e Marzia Corocher”. La pubblicazione si apre con una premessa in cui si sottolinea fra l’altro che “Gli Alpini sono stati chiamati con la coscrizione obbligatoria, a servire, in guerra e in pace, nella specialità più difficile, più faticosa, più rischiosa delle Forze Armate, quella che in guerra ha fatto versare il maggior tributo di sangue, che li ha obbligati a scalare montagne, carici di pesi, ad accudire salmerie, a patire il freddo, a pestare la neve… Secondo la logica dei tempi nostri, avrebbero dovuto ripudiare quella sofferta esperienza, disprezzare e buttare via quel cappello che portano invece tanto orgogliosamente, disertare quei raduni che al contrario sono vere adunate oceaniche di centinaia di migliaia di uomini che s’incontrano liberamente e con gioia… fieri della loro appartenenza agli Alpini. Seguono i capitoli”Origini”, “Le caratteristiche”, “La vita di montagna”, “Evoluzione dell’ordinamento”, “Il primo impiego in guerra”, “La Grande Guerra”, “Il dopoguerra e la campagna di Etiopia”, “La seconda guerra mondiale”, “Il secondo dopoguerra”, “Le successive ristrutturazioni organiche”, “La fine della leva obbligatoria”. Qui di seguito il prestigioso curriculum del generale Italico Cauteruccio: goriziano e di famiglia con tradizioni militari, ha frequentato l’Accademia militare di Modena e le Scuole di Applicazione d’Arma di Torino; dopo il quadriennio di formazione ed i corsi della Scuola alpina e della Scuola di paracadutismo, è stato assegnato al 7. Reggimento alpini della Brigata Cadore. Ha svolto i periodi di comando di plotone e di compagnia al bgt. “Belluno” e alla Mortai reggimentale del 7. E poi di comando di battaglione al “Morbegno” della brigata “Orobica” della quale è stato anche vice comandante. Frequentata la Scuola di guerra è divenuto ufficiale di Stato maggiore e come tale ha prestato servizio a Roma e in seguito alla brigata “Julia” e al comando del 4. Corpo d’armato alpino come capo di stato maggiore. Da generale ha frequentato il Centro alti studi della Difesa per essere poi nominato comandante della “Cadore”, poi vice comandante del Corpo d’armata alpino e infine Comandante militare di Trieste. Ha i brevetti di paracadutista militare italiano e statunitense, è laureato in scienze strategiche e, come studioso di storia militare, ha prodotto numerose pubblicazioni e partecipato a convegni e conferenze sulle tematiche storiche delle Forze armate. Risiede a Treviso ed è iscritto alla locale Sezione dell’Associazione nazionale alpini.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libretto “Gli Alpini” che accompagna il Dvd ): la copertina del Dvd; il disco ottico con i canti degli Alpini; il retrocopertina; il logo dell’Ana di Conegliano; Diego Tomasi direttore del Coro Conegliano; il generale Italico Cauteruccio, autore della pubblicazione con la storia degli Alpini; immagine che figura nella copertina del libretto; ultima di copertina; Alpini che salgono alla Grand Koke Val Susa (fot. Allegra); cordata di penne nere; uomini del battaglione Morbegno; Alpini del battaglione Pieve di Cadore.