ESTATE DA RICORDARE
Ci sono tanti motivi che ci porteranno a ricordare l’estate 2020, l’assenza del turista straniero, da quello delle due ruote a primavera al turista da escursionismo con i calzini nei sandali. La massiccia presenza di turisti italiani, tanti pendolari in arrivo al mattino e di ritorno già in serata. Gli assembramenti sui sentieri delle Dolomiti. L’esercito dei turisti a rischio sanzione con i gonfiabili al lago del Sorapis o in tuffo non appena si pari davanti il rinfrescante specchio d’acqua. Ricorderemo le code, non solo sulla 51 di Alemagna verso il Cadore e Cortina, sopratutto lungo la regionale 203 agordina che una volta in più ha fatto capire come la tangenziale di Agordo abbia risolto un solo problema: togliere il traffico da piazza Libertà, per il resto ha solo spostato il problema due chilometri più a monte perché il bivio di Cencenighe era e rimane il problema con o senza vigile. Anche il centro di Alleghe ieri pomeriggio è entrato in “crisi” con lunghe code da Avoscan (salendo al mattino) e da Caprile (la sera in discesa). Sarà così per tutta la settimana probabilmente ma di positivo c’è l’importante boccata di ossigeno per chi opera nel commercio. (MM)
A commento della foto di Cristian Jigen Demma per “Esperienze Dolomitiche” l’opinione di Claudio Pra, pagina facebook “La montagna nel cuore 360 gradi di passione ad alta quota” Quando si saranno stufati dei nostri luoghi per situazioni come questa poi rimpiangere quelli che poteva essere e non è stato. Di post così ne trovi a decine ormai. Chi apprezza la vera montagna si stuferà. Era l’occasione per distinguersi dall’alto Adige e il Trentino, ormai irrimediabilmente trasformati in salotti per cittadini. Da noi c’è l’altra montagna, ma durerà poco perché anziché distinguersi vogliamo copiare i vicini.