BELLUNO Mica facile trattenere le lacrime, per questo ogni tanto gli occhiali sono scesi dal naso lasciando spazio alle dita per stropicciare gli occhi. Mica facile, dopo tanti anni di onorato servizio nei Vigili del Fuoco pensare di mettere la divisa in naftalina. Ma tutto questo è compensato, dalle soddisfazioni venute dai tanti ringraziamenti di colleghi, amici e gente comune. Tutti assieme, oltre 300 per urlare “ehhhhhhhhhhh, ci sei Franco, goditi la pensione”. Oggi nella nuova, spaziosa e curata sede dei vigili del fuoco di Belluno è stato un giorno di festa per salutare Franco, con lo spiedo dei suoi amici della proloco, i video racconti di Fabio Jerman montati con simpatia assieme ad Ivan, gli abbracci e le pacche sulle spalle di comandanti ed ex comandanti, i sorrisi innamorati di Mara e l’emozione dei figli accanto al papà, soprattutto per loro una “roccia”, ma anche per molti altri che hanno avuto la fortuna di conoscerlo ed apprezzarne le doti professionali e umane. Franco Magrin, il vigile del fuoco, quell’uomo che il destino ha fatto nascere nel giorno di Santa Barbara, per questo non era corretto mettesse la firma nel corpo degli alpini, era predestinato. Franco, per gli agordini l’uomo dei giorni di Vaia, costantemente sul territorio tra frane, allagamenti e purtroppo anche tristi momenti legati all’uragano di tre anni fa che non hanno risparmiato la vallata. Per gli agordini rimarrà il volto splendente di giorni bui. Grazie Franco, buona pensione.
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