BORGO VALBELLUNA La fabbrica della Sest di Mel, precedentemente nota come ex Acc, rimarrà chiusa per i tre venerdì del mese di maggio. È stato siglato un accordo ieri mattina con i rappresentanti dei sindacati. L’accordo riguarda la cassa integrazione nello stabilimento di Borgo Valbelluna. Il gruppo Lu.Ve aveva richiesto un incontro nei giorni scorsi a causa della diminuzione degli ordini, anche nel settore delle pompe di calore. La cassa integrazione ordinaria, della durata di 13 settimane, è iniziata ieri nello stabilimento di Mel e dovrebbe terminare entro il 28 luglio. È già attiva anche nello stabilimento di Limana. La sospensione della produzione per tre venerdì consecutivi, i tre del mese di maggio, comporterà l’attivazione dell’ammortizzatore sociale. Successivamente, la proprietà valuterà settimanalmente la situazione per decidere le azioni da intraprendere.
In conclusione, la fabbrica della Sest di Mel affronta una chiusura temporanea per tre venerdì di maggio a causa della cassa integrazione. I sindacati si preoccupano per le assunzioni dei lavoratori e la proprietà valuterà la situazione settimanalmente per determinare le azioni future. Nonostante ciò, l’accordo prevede che i dipendenti ricevano compensazioni economiche per i giorni di inattività, dimostrando una certa attenzione da parte dell’azienda.
BORGO VALBELLUNA La fabbrica della Sest di Mel, precedentemente nota come ex Acc, rimarrà chiusa per i tre venerdì del mese di maggio. È stato siglato un accordo ieri mattina con i rappresentanti dei sindacati. L’accordo riguarda la cassa integrazione nello stabilimento di Borgo Valbelluna. Il gruppo Lu.Ve aveva richiesto un incontro nei giorni scorsi a causa della diminuzione degli ordini, anche nel settore delle pompe di calore. La cassa integrazione ordinaria, della durata di 13 settimane, è iniziata ieri nello stabilimento di Mel e dovrebbe terminare entro il 28 luglio. È già attiva anche nello stabilimento di Limana. La sospensione della produzione per tre venerdì consecutivi, i tre del mese di maggio, comporterà l’attivazione dell’ammortizzatore sociale. Successivamente, la proprietà valuterà settimanalmente la situazione per decidere le azioni da intraprendere.
