I LAVORI ALL’EX MINERARIO PREOCCUPANO IL CONSIGLIO COMUNALE
I lavori procedono all’ex Istituto Minerario Umberto Follador, ma non viene ipotizzata alcuna data per la consegna delle strutture pronte per il taglio del nastro. I tempi ipotizzati inizialmente non sono stati rispettati, le cisterne piene di nafta sversata nel terreno sono state una zavorra pesante, “Poi sono subentrate le difficoltà con l’impresa appaltatrice”, ha detto il sindaco Sisto Da Roit. Cosa accadrà ora lo si capirà nei prossimi mesi e il sindaco ha sottolineato che ci sono anche le possibilità di recedere dal contratto. In consiglio comunale Giulio Favretti ha rivolto una serie di domande al primo cittadino.
…CON I FONDI DI CONFINE, QUANDO I SOLDI NON BASTANO MAI. LE PERPLESSITA’ DELLA MINORANZA.
Grazie allo sblocco dell’avanzo di amministrazione il Comune di Agordo ha aperto il portafoglio: 110 mila euro (più altri 25 mila della variazione di novembre) sono stati trasferiti al Comune di Voltago per il museo mineralogico in costruzione all’ex Follador.«Per quanto concerne la bonifica» dice Da Roit «Le previsioni erano quelle che si sarebbero usati i soldi del progetto, ma visto che le pratiche vanno a rilento abbiamo deciso di stanziare delle risorse. Per il museo il nostro obiettivo è di completare l’arredamento del piano terra che era stato sottostimato in fase progettuale». Come dire cantiere aperto e non si conosce come si evolveranno lavori, contratti, contradditori… ma si pensa agli armadi. Intanto fuori 110 mila euro per il Comune di Voltago, Comune capofila e non è finita: “Mancano altre risorse, l’attuale progetto non prevede il completamento dell’arredamento del primo piano” ha detto il sindaco di Agordo Sisto Da Roit che con la sua amministrazione e il Comune capofila di Voltago tempo addietro ha assegnato i lavori con un ribasso d’asta del 46 per cento. Da oggi si parla di sotto stimatura dei costi, lo ha ammesso il primo cittadino interrogato dal consigliere comunale Giulio Favretti.
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Se il sindaco non conosce la scadenza dei termini non è difficile risalire alla data, basta recarsi al cantiere e leggere il grande pannello pubblicitario informativo: 12 gennaio 2019. Il secondo lotto: l’Ostello, i lavori sono fermi da 2 anni e ora servono altri 17 mila euro per i sondaggi. Sono purtroppo iniziate le riserve, quello che si temeva alla faccia del ribasso d’asta, il fermo cantiere ha danneggiato tutti, impresa appaltatrice compresa e il sindaco accenna anche a possibili risoluzioni di contratto.
GIULIO FAVRETTI