AGORDO Quando Giorgio Scola la scorsa estate ha adocchiato le bollette ha avuto un solo pensiero: me ne vado e chiudo la porta a doppia mandata. Inevitabile, tra quei numeri da capogiro non pensare alla soluzione finale, definitiva, restituendo allo Stato la partita iva. Ma chi è abituato ai sacrifici che impone la professione è di fatto un guerriero, che non alza bandiera bianca al primo ostacolo. Infatti, dopo quel ferragosto da dimenticare, Giorgio si è rivolto ad uno studio legale (Dotta & Partners di Agordo) mettendo sul tavolo le bollette elettriche ricevute in un giorno di solleone, oltre 26.000 euro, a una media di 13mila euro al mese. “Da Agordo – racconta Scola – gli avvocati si sono attivati chiedendo da subito un’urgente verifica sul contatore. A stretto giro di posta è arrivata la conferma di non dover pagare i 26.000 euro addebitati, sospendendo la richiesta di pagamento in attesa di accertamenti”. In questi giorni il riscontro ufficiale e la bella notizia per il gestore del Rifugio sul Rite: un rimborso da parte del gestore per 15.000 euro, per errori di lettura sui consumi, anche in periodi precedenti a quelli presi in considerazione che hanno sommato i 26mila euro.“Un errore non di poco conto – incalza Scola – il Rifugio sul Rite è rimasto chiuso per mesi. A stoppare le notti insonni e un eventuale mutuo per sostenere il pagamento delle bollette ci ha pensato lo Studio Dotta & Partners. Precedentemente l’aver tentato di coinvolgere amministratori, e istituzioni, purtroppo non ha portato ad alcun risultato concreto, quello che non sono mancate sono state le promesse rimaste tali”.
CORRIERE DELLE ALPI, AGOSTO 2022