FONZASO Firmato l’accordo per il ripristino ambientale dell’ex Sap. Provincia di Belluno, il fallimento Sap (rappresentato dall’avvocato Luciano Licini) e Comune di Fonzaso hanno sottoscritto la convenzione per la rimozione dei rifiuti dall’area che ospitava gli impianti per il recupero di rifiuti dell’azienda, dichiarata in fallimento dal tribunale di Belluno nel mese di marzo. «Questa è la soluzione di un problema che rischiava di andare per le lunghe – spiega il consigliere provinciale delegato all’ambiente, Simone Deola -. La condivisione di intenti è sempre il mezzo migliore per portare avanti politiche importanti per il territorio». Breve cronologia La vicenda Sap va avanti dalla primavera del 2018, quando la Provincia aveva invitato formalmente la ditta ad adempiere alla sanificazione di alcune irregolarità nella gestione degli impianti autorizzati per il recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Preso atto del perdurare delle inadempienze (verificate da Arpav nel corso del 2018), nonché della mancata ottemperanza alle ordinanze del sindaco di Fonzaso, la Provincia aveva emanato il provvedimento di divieto di prosecuzione dell’attività di recupero. Il tribunale di Belluno poi ha decretato il sequestro preventivo di tutti i rifiuti stoccati nella pertinenza dello stabilimento e nei container collocati nel lato sud della statale 50. E a marzo 2020 ha dichiarato il fallimento di Sap snc, nominando quale curatore fallimentare l’avvocato Luciano Licini di Feltre. La convenzione Vista l’urgenza di procedere per far fronte celermente alla situazione ambientale e igienico sanitaria creatasi, l’avvocato Licini e la Provincia hanno studiato assieme la soluzione percorribile per consentire la messa in sicurezza del sito, l’asportazione dei rifiuti e il ripristino ambientale dei luoghi. Da qui la convenzione che consentirà di utilizzare a tale scopo le fideiussioni, prestate a suo tempo da Sap a garanzia della corretta gestione degli impianti ed esaminate dalla Provincia, insieme ai ricavi delle vendite relative al fallimento. Nell’ottica di un coordinamento tra enti finalizzato al conseguimento degli obiettivi della convenzione, è stato coinvolto anche il Comune di Fonzaso quale sottoscrittore della convenzione e soggetto attivo a cui la norma attribuisce poteri sostitutivi di intervento. Il Comune contribuirà con il supporto tecnico e decisionale nelle valutazioni sul programma di asportazione rifiuti e di ripristino dello stato dei luoghi e dell’impianto ed eseguirà controlli periodici sull’avanzamento dei lavori. «L’operazione assume un’importante valore ambientale ed esprime la volontà politica di un coordinamento fra gli enti preposti – commenta il consigliere Deola -. Ci sono state non poche difficoltà di ordine burocratico e di reperimento delle somme necessarie all’asportazione dei rifiuti, ma ora riusciremo a ridurre il più possibile le tempistiche di esecuzione. Infatti, la nostra priorità è salvaguardare il territorio e scongiurare i rischi per la popolazione e l’ambiente, derivanti dal pericolo di incendio dell’ammasso di rifiuti». Intanto, si sono da poco concluse le operazioni di campionamento ed analisi dei rifiuti finalizzate alla loro caratterizzazione. «Questo ci consentirà di avviare, entro la fine dell’anno, le successive procedure per l’individuazione della ditta chiamata a eseguire l’asportazione e l’avvio a smaltimento dei rifiuti – continua il consigliere Deola -. La stagione invernale, date le basse temperature, è solitamente propizia a questo tipo di operazioni. Anche la Regione Veneto, tempestivamente informata sulla rilevanza e delicatezza ambientale del problema, sta valutando la possibilità di erogare dei finanziamenti. Il contributo sarebbe di fondamentale importanza».