BELLUNO Con atto del Presidente è stata recepita l’ultima tranche della progettazione strategica d’area vasta del Fondo Comuni confinanti, varata dai Comuni di prima e seconda fascia qualche giorno fa. Si tratta di 22 progetti che raccolgono le indicazioni dei sindaci e le idee progettuali dei territori di confine. E rientrano nel terzo stralcio della programmazione 2019-2024, per un un investimento complessivo di 42.369.351 euro. Ora le schede progettuali dovranno passare il vaglio del Comitato paritetico Fcc. I progetti, come ormai avviene da tempo all’interno della programmazione strategica, sono suddivisi in quattro macro-aree, che spaziano dalle risorse naturali ai servizi socio-sanitari, dalla mobilità sostenibile alla coesione e inclusione sociale. Nella prima macro-area rientrano due progetti: la valorizzazione e riqualificazione del territorio di San Gregorio nelle Alpi (1 milione di euro), e la riqualificazione di Malga Losch a Voltago Agordino (1,2 milioni). Nel primo caso il progetto punta a migliorare i punti multifunzione per il turismo (come l’area camper di Ligont e le aree di sosta e belvedere del Parco nazionale Dolomiti bellunesi), a mettere in sicurezza le aree verdi colorate ai punti turistico-ricettivi, e a sistemare alcune strade secondarie. Nel secondo caso, invece, è prevista la riqualificazione della malga, con adeguamento del sistema di riscaldamento e sistemazione della strada silvo-pastorale che collega l’edificio alla frazione di Frassenè. Nell’ambito dei servizi socio-sanitari sono stati inseriti tre progetti, per un valore complessivo – comprendente anche i cofinanziamenti) che sfiora i 6 milioni di euro. Un progetto riguarda l’adeguamento antincendio della casa accoglienza all’ex convento Orsoline di Feltre (1,2 milioni). Un altro invece rappresenta il secondo stralcio della realizzazione di una nuova casa di riposo in Val Comelico (1,953 milioni di euro); con il primo stralcio, finanziato nella programmazione Fcc 2019-2022, era stato acquistato e sistemato dal punto di vista sismico un immobile. Infine, viene inserito il progetto di ristrutturazione di alcuni edifici da destinare a scuola di formazione per il personale sanitario a Feltre: un intervento da 2,8 milioni con cofinanziamento di 1 milione da parte della Regione Veneto, per creare una sorta di cittadella universitaria per gli studenti di infermieristica.Nel campo della mobilità sostenibile sono stati inseriti 7 progetti – per un totale di oltre 15 milioni – tra cui spiccano le realizzazioni e i completamenti della viabilità ciclopedonale. C’è un ulteriore pezzo della dorsale ciclabile Valbelluna-Agordino nel tratto tra Ponte Castei e Ponte Torner, con la realizzazione anche della ciclovia “Impatto zero” lago Mis-Cascate della Soffia-Gena Alta in Comune di Sospirolo (2,690 milioni). C’è il ripristino della ciclabile Caprile-Malga Ciapela, nel tratto Sottoguda-Masarè, danneggiato da Vaia (2 milioni). C’è il corposo progetto della Monaco-Venezia, che procede nel tratto di collegamento con il Primiero e la Valsugana (5,430 milioni, di cui 560mila euro di cofinanziamento). E c’è anche il collegamento ciclabile Arten-Feltre (1,3 milioni di euro, di cui 50mila euro di cofinanziamento). Infine, la ciclabile Fonzaso-Arsiè, con un piccolo intervento di sistemazione in frazione di Agana (617mila euro); la realizzazione di un collegamento pedonale in Comelico sulla Sp 532, tra Padola e Dosoledo (1,1 milioni); e la realizzazione di un nuovo innesto sulla Ss51 di Alemagna, all’altezza di Pian da Lago, a Cortina (1,9 milioni), per eliminare le interferenze tra la viabilità comunale e il percorso ciclo-pedonale “Lunga via delle Dolomiti”. La macro-area della coesione e inclusione sociale è quella più corposa: 10 progetti per un totale di 19,178 milioni di euro, «finalizzati a incidere sui servizi e quindi sul contrasto allo spopolamento partendo da una visione ampia di cosa è il territorio oggi e di quello che è chiamato a diventare» commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin. Un progetto rappresenta un ulteriore sviluppo del “Digital innovation hub”, con il rinnovo dei laboratori degli istituti tecnici e la realizzazione di un living lab unico a livello nazionale: si tratta di attrezzare una pista da sci e un tratto di ciclabile, creando un laboratorio a cielo aperto dove testare e sperimentare nuove tecnologie legate al mondo dello sport in montagna (3,250 milioni, di cui 250mila di cofinanziamento). Altro progetto è quello che riguarda la filiera del legno, con l’obiettivo di creare non solo posti di lavoro stabili, ma una nicchia di sviluppo, attraverso l’evoluzione tecnologica della lavorazione del legname. In esito al percorso di collaborazione con la Camera di commercio e l’Università degli studi di Padova-Tesaf, che ha di recente concluso lo studio per individuare punti deboli e punti di forza del settore segherie, la Provincia ha finanziato un progetto di 1,5 milioni di euro per il comparto. C’è poi l’ampliamento dei servizi del palaghiaccio di Feltre (1 milione); il recupero di un edificio comunale per scopi sociali a San Nicolò di Comelico (600mila euro); il potenziamento delle infrastrutture sociali del Comune di Agordo, con il completamento del museo dell’arte mineraria (1,3 milioni); interventi di integrazione e potenziamento della galleria mineraria Breda e del centro visita del sito minerario del Fursil a Colle Santa Lucia (1,770 milioni); e un progetto di sostegno e promozione della cultura e della lingua ladina (300mila euro). Rientrano nella macro-area anche il progetto di valorizzazione del brand di destinazione, con le attività della Fondazione Dmo Dolomiti bellunesi (3,250 milioni di euro, di cui 250mila euro da cofinanziamento); il completamento del sistema di videosorveglianza del Consorzio Bim (500mila euro, di cui 20mila da cofinanziamento); e gli interventi di rigenerazione urbana su parte delle strutture della ex Caserma Zannettelli di Feltre (5,7 milioni, di cui 5 milioni da cofinanziamento del Comune, tramite Pnrr). «La mole di risorse che arrivano sul territorio con questo terzo stralcio di progettazione strategica Fcc è davvero importante» commenta il presidente Padrin. «Sono state raccolte le esigenze delle varie aree della provincia e la realizzazione dei progetti consentirà di rispondere in maniera efficace a quelle che sono le problematiche dello spopolamento. Ad oggi, per la programmazione 2019-2024, contiamo circa 190 milioni di euro di progetti a beneficio del territorio».
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