AGORDO Vacanze alternative per Simone Dalle Zotte, Nicola Costantini e Daniel Follador, tre ragazzi 26enni che hanno deciso di trascorrere il ferragosto tra salite impegnative e sudore. Tre giorni su quattro in bicicletta tra Passi e salite sfidando spesso pioggia e vento. Dal Gavia al Mortirolo in 5 ore e 20 minuti, 116 chilometri per un dislivello di 3100 metri, altra puntata tra Stelvio, Bormio e Umbrail al confine con la Svizzera con una cavalcata di quasi 4 ore e poi quella salita da Bormio al Laghi di Cancano, scelta anche come tappa per il prossimo Giro d’Italia. “Per la verità – dice Simone – il quarto giorno avevamo nell’obiettivo St.Moritz, ma quando abbiamo aperto le tende a Livigno abbiamo visto che la situazione meteo invitava si ad alzarci, ma per fare shopping”. Giusta scelta si chiameranno ferie per qualche cosa, altrimenti come facevano i tre moschettieri del pedale a prendere i regali per parenti, amici e morose? Scherzi a parte è stata una bella avventura ma ancora più bello è stato sentire i racconti di Simone che alla fine degli anni Ottanta non era ancora nato e negli anni Novanta frequentava le scuole materne di via Cappello. Eppure è un’enciclopedia del ciclismo ricordando i brividi per Van Der Velde sotto la neve, o per Marco Pantani in piena scalata del Fedaia. Domani racconteranno la loro avventura e i brividi… saliranno ancora.