BELLUNO A Cortina lasciano il 30 i frati francescani che hanno operato dal 1941 nel Santuario Madonna della Difesa Sotto il titolo “Mille anni tra due chiese”, il sito della diocesi di Belluno-Feltre richiama le due solenni cerimonie “di particolare rilevanza per la comunità cristiana e civile” per il cinquecentesimo anniversario della parrocchiale di Aune e della chiesa di San Rocco, nella frazione Servo, sempre a Sovramonte, in occasione delle ricorrenze liturgiche di San Lorenzo e di San Rocco. Storicamente, si ricorda, i due edifici sacri furono consacrati ad un giorno di distanza, da Michele Jorba, vescovo di Arcusa e suffraganeo del cardinale Lorenzo Campeggi, vescovo di Feltre, rispettivamente il 10 e l’11 luglio 1520. Nella parrocchiale di Aune, intitolata ai santi Pietro e Lorenzo si è tenuta lunedì 10 agosto la solenne concelebrazione presieduta dal vescovo monsignor Renato Marangoni, presenti i sacerdoti della zona e quanti in passato hanno prestato il loro ministero di parroci. Una sottolineatura: “Nonostante negli ultimi decenni si sia sempre più ridotta, la comunità ha saputo rispondere dignitosamente all’impegno richiesto in questa occasione, preparando a festa la chiesa e il sagrato”. Domenica 16, ricorrenza di San Rocco, le comunità di Servo, Sorriva e Zorzoi si sono a loro volta ritrovate sul sagrato della chiesa che “storicamente è sempre stata punto di riferimento in comune per le rispettive parrocchie”. Conclusa la celebrazione eucaristica. Il prof. Gianmario Dal Molin ha illustrato la storia del sacello che risale al XVI secolo. Leggiamo dal sito chiesabellunofeltre: “Al fine di essere preservata dalla peste, che allora dilagava nel mondo, la popolazione eresse questo tempio come voto; ciò effettivamente si verificò e la comunità rimase legata all’impegno della celebrazione di una santa messa votiva in questa chiesa ogni primo venerdì del mese. Con il tempo questa pratica è venuta meno, ma la chiesa rimane luogo significativo di incontro per le tre comunità ancor oggi, come ne è stata prova questa celebrazione unitaria. Mai come quest’anno, poi, la devozione a san Rocco assume una luce tutta particolare: mentre la pandemia che si è scatenata in questi mesi non si può ancora dire risolta, guardare a questo Santo è segno di speranza e affidamento a Dio”. Ultima annotazione: per entrambe le occasioni sono state preparate litografie di Fabio Vettori “perché potessero rimanere ai parrocchiani come ricordo di questa festa. E’ stata inoltre affissa una targa in entrambe le chiese a perenne memoria della ricorrenza celebrata quest’anno”. Rimaniamo sul sito della Diocesi Belluno-Feltre perché vi è riportato l’annuncio che “I frati minori lasciano Cortina”, concludendo (col prossimo 30 agosto – ndr.) una presenza francescana iniziata nel 1941”. Una comunicazione in tal senso è pervenuta al vescovo Renato Marangoni dal Ministro provinciale della Provincia di Santa Maria degli Angeli dell’Ordine dei frati minori, con sede a Cracovia in Polonia, secondo la quale il Congresso postcapitolare del luglio scorso aveva confermato le decisioni del Capitolo provinciale circa la chiusura a causa della mancanza di personale dei Frati. Il Provinciale ha ringraziato il Vescovo per la fiducia goduta in questi anni, ed il parroco don Ivano Brambilla per la gentilezza mostrata. Nel sito viene precisato che “Ora la parrocchia, insieme alla diocesi, garantirà l’apertura del santuario della Madonna della Difesa per favorire questo luogo di culto così caro a tutta la popolazione locale e di quanti tra i villeggianti amano frequentarlo”. Resta da dire che il quotidiano bellunese Il Corriere delle Alpi ha annunciato che il parroco di Cortina ha riunito il consiglio pastorale per decidere con il presule come garantire le iniziative pastorali al santuario che ospitava tra l’altro le confessioni, la recita quotidiana del rosario e le messe domenicali. Don Brambilla ha quindi ricordato che il “primo intervento miracoloso della Madonna fu quello del 572, periodo dell’invasione longobarda: la Vergine, armata di spada, confuse gli assalitori avvolgendoli in una densa nube al punto che si uccisero fra loro e gli ampezzani furono risparmiati”.
NELLE FOTO (Wikipedia, sito chiesabellunofeltre, Corriere delle Alpi): momenti della cerimonia di Aune presieduta dal vescovo di Belluno-Feltre; mons. Renato Marangoni; la chiesa dei santi Pietro e Lorenzo; quella di San Rocco; l’artista Fabio Vettori; il santuario della Madonna della Difesa di Cortina; il parroco don Ivano Brambilla.