BORGO VALBELLUNA La FIOM CGIL ricorda che saranno giorni decisivi per il futuro dell’ACC di Mel in vista del progetto Italcomp. Con un comunicato i sindacati chiedono risposte al Governo. Dal Piemonte la doccia fredda: licenziamento per i 400 dipendenti dell’ex Embraco di Torino che partirà dal 22 luglio al termine degli ammortizzatori sociali, il curatore fallimentare dell’ex Embraco non ha seguito le parole del governo, decidendo invece di licenziare. . «Siamo a dir poco preoccupati per i finanziamenti che dovrebbero arrivarci e che ci garantirebbero di sopravvivere fino all’avvio del polo del compressore. Se non arriveranno entro qualche giorno, lo stabilimento zumellese dovrà chiudere e allora non ci sarà più alcun futuro per i lavoratori» è quanto dichiarano i sindacati in un’intervista al Corriere delle Alpi e aggiungono: «Nelle prossime ore dovremo capire se quanto accaduto a Torino è un altro incidente tecnico del governo o se c’è qualcosa di più sotto. Se il governo non ha avuto la forza politica di chiudere e nemmeno tenere aperto l’ex Embraco, cosa succederà ad Acc?
LA FIOM CGIL
Giorni decisivi per Acc e il progetto Italcomp, il governo e il viceministro Todde, come da impegni presi, devono inviare “ad horas” alle organizzazioni sindacali il verbale dell’incontro del 23 scorso e il testo dell’emendamento art. 37 DL sostegni che il governo presenterà in conversione. La cosa tuttavia più importante è che il governo italiano deve rispondere una volta per tutte alla domanda fondamentale, è interessato, ritenendola strategica( come Ilva e Alitalia con finanza pubblica) a rafforzare la filiera della componentistica eldom? Deve rispondere! altrimenti è il caos di questi giorni tra polo Nazionale o svendita estera, sì o no, ma si decida per chi attende da troppo tempo le loro scelte!
Fiom CGIL Belluno
DIRETTA LA 7