BELLUNO Era metà maggio, quindi con la prospettiva dell’avvio della stagione estiva, che Confcommercio Belluno lanciava l’allarme legato al reperimento di risorse umane per la stagione e denunciava lo stallo totale sul fronte del tanto atteso Decreto Flussi 2022 che aprirebbe alle assunzioni di lavoratori extracomunitari. «In due mesi – afferma Walter De Cassan per Federalberghi Belluno – nulla si è ancora mosso; avevamo scritto ai nostri parlamentari e denunciato la grande preoccupazione anche a livello mediatico. La mancata uscita del Decreto Flussi sommata alle enormi difficoltà ormai strutturali nel poter assumere personale italiano o comunitari” Il presidente di FIPE Belluno, Graziano Prest, rincara la dose. «Servono soluzioni immediate ma sembra che nessuno se ne preoccupi! Non risultano utilizzabili neppure le quote residue del 2021 per complicanze burocratiche e perché le stesse sono state ridotte rispetto a quanto previsto o revocate. Dagli uffici preposti riscontriamo difficoltà operative dovute ad esempio ad aggiornamenti informatici sui software effettuati in periodi del tutto inadeguati. La percezione è che, oltre alle criticità legislative ed ai ritardi nell’adozione di norme necessarie, l’apparato di supporto soffra condizioni di “sotto organico” i cui effetti si ripercuotono poi sulle imprese”.