BELLUNO Si è conclusa martedì scorso (31 agosto) la programmazione 2013-2018 dei Fondi Comuni confinanti a regia provinciale. A Palazzo Piloni infatti sono state firmate le ultime quattro convenzioni relative ad altrettanti progetti di area vasta. Il primo progetto è il piano di “Miglioramento delle condizioni di sicurezza e viabilità nei collegamenti principali dei Comuni dell’Agordino con i territori confinanti”, che prevede interventi puntuali lungo la Sp 346 e la Sp 347 per migliorare le condizioni di sicurezza e assicurare maggiore velocità negli spostamenti quotidiani oltre che agevolare i flussi turistici. Un progetto da 1.540.000 euro, cofinanziato dal Fondo Comuni confinanti per 1.390.000 euro e dalla Provincia per 150mila euro. Questo intervento completa un pacchetto di quattro progetti con soggetto attuatore Veneto Strade, all’interno del quale rientrano anche la Galleria di Pala Rossa e la tangenziale di Agordo. Il secondo progetto riguarda il “Miglioramento e messa a norma degli ecocentri dell’Agordino”, per un valore complessivo di 2 milioni di euro, interamente a carico del Fondo. Si tratta di un piano omogeneo di interventi sugli ecocentri, in particolare di adeguamento alla normativa vigente e di forniture di nuove attrezzature. Il terzo progetto comprende la prima tranche delle misure a sostegno delle attività economiche e produttive per un totale di 1.750.000 euro, con cofinanziamento provinciale di 500mila euro. Infine, il quarto progetto, è la “Ristrutturazione dell’immobile ex caserma dei Carabinieri di Lamon”. Un piano da 1.650.814 euro, cofinanziato per 1 milione dal Fondo e per la restante cifra dalla Provincia. È previsto un restauro del complesso edificato, attualmente non utilizzato per le carenti condizioni strutturali e impiantistiche. «La Provincia crede fortemente nella capacità di questi progetti di mettere a frutto le risorse del Fondo e di consentire servizi e infrastrutture adeguate alla montagna, strumenti in grado di garantire qualità di vita e vivibilità alle “terre alte” – il commento del presidente di Palazzo Piloni -. Per questo abbiamo cofinanziato i progetti con risorse provinciali per quasi 1 milione 300mila euro, consapevoli di quanto sia importante allargare il più possibile gli obiettivi dalle aree strettamente di confine a tutto il territorio provinciale». «Con questi quattro progetti si chiude la vecchia programmazione del Fondo, portata avanti dal mio predecessore» commenta l’attuale presidente del Comitato Paritetico Fcc. «Ora dovremo aprire la nuova programmazione, sempre con l’obiettivo di garantire risorse e possibilità alla montagna e alle “terre alte” che pagano un gap notevole con i territori autonomi contermini. Se il Fondo vuole essere uno strumento per contrastare lo spopolamento e la crisi demografica, deve guardare sempre più ai servizi e alle necessità dei cittadini, non solo agli investimenti infrastrutturali. Va in questa direzione il fondo riservato alle imprese colpite dal Covid, anche con una spinta verso la digitalizzazione e la promozione di servizi in grado di bypassare le distanze fisiche». «La Provincia acquista un ruolo sempre più importante di regia e coordinamento, per pianificare il miglior utilizzo dei fondi Fcc sia a livello complessivo dell’intera provincia, sia anche all’interno delle vallate – il commento del precedente presidente del Comitato Paritetico -. Particolarmente importante in questo caso è la concretizzazione del “fondone Covid” a favore delle imprese, pensato ancora in una fase iniziale della pandemia, quando tutti pensavano che la situazione difficile durasse qualche settimana; vista l’evoluzione dei fatti, oggi è oltremodo importante come segno di attenzione a tutte le imprese. Queste risorse dovranno servire sia per lenire i problemi derivanti dal Covid, sia per dare uno spunto alla ripartenza, sperando di tornare alla normalità molto presto».