AGORDO Non è una novità che in montagna le strade siano continuamente a rischio, per eventi naturali (non ultimo quello dell’uragano Vaia) e per l’inevitabile fragilità del territorio. La questione più cogente risulta però la manutenzione, senza la quale ci si può trovare di fronte a danni inattesi (anche se a volte prevedibili) o, dove questa risulti dilazionata nel tempo, ad interventi molto costosi che avrebbero potuto essere evitati con attenzione e pronto intervento. E’ ormai nota a tutti, amministratori ed utenti della strada, la situazione critica della galleria dei Castei in comune di La Valle Agordina, ormai in funzione dalla metà degli anni ’90, che necessiterebbe di importanti interventi di sistemazione ed ammodernamento, per garantire la miglior sicurezza possibile della rotabile. In questi anni si sono notati interventi molto più simili a “toppe” che non a veri e propri interventi di risanamento e ammodernamento programmato. Recenti avvenimenti ne hanno nuovamente fatto notare l’inadeguatezza. I problemi non sono pochi e per altro non del tutto trascurabili. Da molti anni ormai in occasione di piogge intense, anche non molto protratte, la rotabile tende a essere allagata da cascate di acqua dalle volte della galleria, in più punti, di varia entità, spesso con pericolo per la stabilità degli automezzi. Inizialmente il fenomeno era stato riscontrato solamente in corrispondenza della “storica” Pissa dei Castei, il cui percorso sotterraneo era stato intercettato e interrotto durante la costruzione della galleria, con inesorabili infiltrazioni, da presto manifestatesi. Ora il problema negli anni si è manifestato in altri punti, soprattutto verso lo sbocco a Nord, divenendo una costante ineluttabile per chi la attraversa. Da molto tempo non vengono ritinteggiati i lati della galleria con il bianco che darebbe maggior luminosità alla stessa; tutt’altro che infrequenti inoltre sono le interruzioni dell’illuminazione. La pulizia della segnaletica con catarifrangenti, essenziale per la definizione del margine stradale ai lati della rotabile, lascia molto a desiderare, tanto da apparire più spesso grigia o marrone, piuttosto che bianca e rossa. Ancora tutt’altro che ortodossa risulta l’uscita di sicurezza a metà della galleria, in corrispondenza del primitivo tunnel di accesso eseguito ai tempi dell’inizio della costruzione della galleria, che parrebbe ancora tamponato da materiale, che lascia per lo meno qualche dubbio sulla sua adeguatezza. Lo stesso dicasi per le “casette-rifugio” posizionate al primo e all’ultimo terzo della galleria, da utilizzare in caso di incendio, sicuramente di scarsa capienza in caso di necessità. Recentissimo il guaio dell’arresto del sistema del ventilazione che ha causato l’accumulo dello smog prodotto dai gas di scarico delle auto all’interno del tunnel, in una situazione molto pericolosa, oltreché grottesca e surreale. Sistema per altro che in più di un’occasione ha mostrato falle per incompleto e inefficace funzionamento. Infine non sarebbe male che si programmasse l’installazione di segnaletica elettronica agli ingressi del tunnel, come ormai di uso nelle nuove realizzazioni similari, sia luminosa (giallo, rosso, verde), che scritta, per informare gli utenti della situazione in tempo reale. Resta il problema della mancanza di adeguate alternative alla galleria dei Castei in caso di chiusura (per lavori o per interruzioni di altra natura). Il vecchio percorso della SS243 Agordina è stato completamente e inopinatamente abbandonato e non potrà mai essere utilizzato come percorso in caso di necessità e la pur “eroica” strada della Valle del Mis non rappresenta una garanzia di comunicazione in caso di difficoltà perduranti. Tutti quindi, ma gli agordini in particolare, auspicano una maggiore attenzione a un passaggio strategico della viabilità agordina, la cui sistemazione inizia a dimostrarsi necessaria nel breve. (G.C.)
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