MESTRE Fratelli d’Italia esce vincitrice assoluta dalle urne, risultando il primo partito a livello nazionale e in Veneto, dove sfonda il tetto del 30%. “Una fortissima crescita, nata dopo le Europee del 2019, frutto del grandissimo lavoro di una classe dirigente maturata tanto nelle piazze quanto nelle istituzioni”, commenta il coordinatore regionale – e riconfermato senatore – Luca De Carlo. “Cinque anni fa eravamo poco sopra il 4%, oggi in regione siamo oltre il 30%: è un risultato eccezionale”. Il risultato elettorale conferma quanto sempre sostenuto da De Carlo: “Il centrodestra quando è unito vince: questa vittoria porta con sé grandi responsabilità e non dobbiamo tradire le aspettative che i cittadini hanno posto in noi. Il Veneto ha bisogno di un’iniezione di fiducia e di risorse”. Chiare quindi le priorità: “Mettere in sicurezza economica la nazione, dal caro-bollette a tutti i costi per cittadini e imprese. Poi spazio alle riforme, dal presidenzialismo all’autonomia”.
LUCA DE CARLO, FRATELLI D’ITALIA
IL COMMENTO DEL COMMISSARIO DELLA LEGA NORD BELLUNO, FRANCO GIDONI
“Con la nostra campagna elettorale abbiamo dimostrato di essere vicini ai territori, ora siamo consapevoli che saremo uno dei tasselli principali della coalizione”. Sono le parole del commissario provinciale della Lega Franco Gidoni, espresse a poche ore dalla chiusura delle urne. Per un commento più dettagliato il partito si riserva un maggior approfondimento nella giornata di domani ma intanto, quello che salta agli occhi oggi, è la soddisfazione per una campagna elettorale che ha saputo toccare le piazze dei comuni principali come di quelli più piccoli della provincia per dimostrare ai bellunesi la presenza e la volontà di portare a Roma, davvero, i temi della montagna. “Abbiamo fortemente creduto in queste elezioni e siamo consapevoli di rappresentare un tassello importante – le parole del commissario -. Quelle che sono state le nostre proposte in campagna elettorale troveranno accoglimento e realizzazione nel prossimo Governo, i bellunesi possono starne certi. Ora attendiamo di capire quanta gente si è recata alle urne e i primi risultati dello spoglio”.
RISPETTO ALLA REGIONALI FORZA ITALIA RECUPERA 2 PUNTI
Dario Scopel, coordinatore in provincia di Forza Italia: “Forza Italia recupera alcune posizioni rispetto alle regionali e consolida il ruolo di guida del polo moderato. Ora al lavoro uniti per dare al Paese le risposte di cui ha bisogno”.
FLOP DEL PD A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
VENEZIA “Il flop del PD in Veneto e a livello Nazionale è il risultato di scelte sbagliate sulla composizione delle liste, sul non rispetto delle proprie regole a partire dallo statuto che prevede le primarie e rispetta le scelte dei territori, sulle scelte sbagliate in tema di alleanze frutto di una serie di errori imperdonabili e infine sulla campagna elettorale poco chiara e diretta” è il commento a caldo dei consiglieri regionali del Veneto del Partito Democratico Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon. Se vogliamo governare l’Italia e soprattutto il Veneto – hanno concluso Zanoni e Bigon – serve perciò un cambiamento radicale, rispettare lo statuto, rispettare le decisioni degli organismi locali del Partito Democratico, coinvolgere e rispettare le scelte della base, dei territori, occuparsi di più dei problemi dei veneti, di politica vissuta, di ambiente e sanità in particolare, ma per fare ciò è evidente che al PD serve un cambiamento radicale, anche della dirigenza, dove le scelte non vengono fatte in tavoli politici a latere, ma dai rappresentanti locali eletti negli organismi di partito.
IL DEPUTATO USCENTE ROGER DE MENECH “UN RISULTATO NON SODDISFACENTE DEL PD”
“Partito Democratico da rifondare: si torni tra le gente, si parta dai giovani”
Il commento di Maria Teresa Cassol
“I partiti, iniziando dal Partito Democratico, devono tornare a stare tra la gente: il PD è un grande partito, che va però rifondato identificando le priorità e ripartendo dai giovani, quei giovani che tanto hanno supportato la mia campagna elettorale dal punto di vista dei temi, delle strategie comunicative e – banalmente – anche dell’organizzazione dei mercati con i montaggi dei gazebo”: Maria Teresa Cassol, candidata all’uninominale per la Camera come esponente del centrosinistra (Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, +Europa e Impegno Civico) nel collegio elettorale di Belluno, commenta così l’esito del voto del 25 settembre. “Sono pronta a mettermi a disposizione in questa transizione e a farmi poi da parte per dare vita a un vero rinnovamento. – continua Cassol – Intanto, non posso che sottolineare l’ottimo risultato ottenuto soprattutto nel capoluogo, superiore a tutti gli altri capoluoghi del Veneto tranne Padova, e ringraziare le 488 persone che in città mi hanno votata pur non votando nessuna delle liste. Un risultato ottenuto grazie al grande lavoro della squadra che mi ha sostenuto e alle 40318 persone che mi hanno votata; voti che mi riempiono d’orgoglio, ma che non sono bastati a raggiungere l’elezione per poter rappresentare in Parlamento la nostra Provincia”. Tanti i temi locali e globali da tenere sotto osservazione, dalle particolari caratteristiche e difficoltà del territorio fino alla lotta al cambiamento climatico, al superamento delle disuguaglianze, alla collocazione europea dell’Italia, ai diritti delle persone: “La nostra provincia ora rischia di trovarsi rappresentata da un solo parlamentare di una forza che non è maggioranza nel paese, pur avendo acquisito la maggioranza dei seggi”, analizza ancora Cassol. Ottimi i ricordi di questa breve e inusuale campagna elettorale: “Un mese scarso, ma ricco di tante esperienze ed incontri; un’avventura cominciata con spirito di servizio e supportata dalla mia grande famiglia, dagli amici di una vita, dai colleghi più vicini. In queste giornate ho partecipato a incontri tematici e confronti con altri candidati in cui ho cercato anche di raccontare chi sono poiché, come diceva Nenni, “le idee camminano sulle gambe delle persone”. Con le parti sociali è stata conoscenza reciproca e disamina della situazione del lavoro nella nostra provincia, di progetti di sviluppo rispettoso dell’ambiente e che porti benessere a tutti, per una montagna abitata”.
Il futuro prossimo di Cassol sarà legato al lavoro; alla famiglia, anche quella “allargata”; allo studio, per dare gli ultimi esami per la seconda laurea; alla politica, che la vedrà ancora impegnata come consigliere di minoranza e di membro della commissione pari opportunità in Comune di Belluno.
UNCEM AUGURA BUON LAVORO AGLI ELETTI
ROMA L’Uncem fa le congratulazioni a tutti e a tutte le elette e gli eletti. Buon lavoro da Uncem a chi inizia o prosegue il lavoro alla Camera o al Senato, a chi entrerà per la prima volta in Parlamento. E buon lavoro ancora a chi non è stato eletto: il suo impegno non è vano. Abbiamo molto lavoro da fare con il Parlamento che si compone e con il prossimo Governo. La bassa affluenza, in particolare in alcune aree del Paese, e anche in moltissime aree interne e montane, nonché in moltissimi piccoli Comuni, richiede un grande lavoro delle Istituzioni affinché l’azione politica sappia dare speranza, fiducia, impegno, dialogo. Lavoro che Parlamento e Governo dovranno concretizzare per far sentire lo Stato vicino a tutti, anche nelle zone più lontane dai centri nevralgici della politica. Uno Stato vicino a tutti che generi coesione. Ecco quello che è importante da oggi.
CONFARTIGIANATO E IL NUOVO GOVERNO
BELLUNO «Complimenti a chi è stato chiamato dai cittadini a guidare il Paese. In un momento storico complicato, il Governo dovrà dare risposte impastate di concretezza alle tante domande che avvolgono l’immediato futuro. L’auspicio è che un occhio di riguardo venga rivolto alla montagna». Ad affermarlo è la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella, alla luce dei risultati emersi dalle urne. «Anche in considerazione della perdita di rappresentanza per il Bellunese, confidiamo nell’attenzione delle alte sfere governative rispetto a un territorio, alle sue attività e alle imprese costrette a fare i conti con una serie di difficoltà. A cominciare dall’aumento spropositato delle bollette di luce e gas». In termini di richieste, la cartina di tornasole è rappresentata dal documento “Costruiamo insieme il futuro del Paese”, con le 10 proposte di Confartigianato Imprese Veneto: «Grazie all’ampio sostegno dell’elettorato, ci auguriamo che il Governo porti a termine i cinque anni di legislatura e dia quindi un segnale chiaro e inequivocabile di stabilità, anche per legittimare quella credibilità internazionale di cui il Paese ha bisogno. In questo senso, è importante che vengano confermati gli obiettivi – e, di riflesso, le riforme – relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Senza considerare il caro energia, se è vero che, come emerso dall’esito di un questionario promosso nei giorni scorsi, un artigiano bellunese su dieci teme la chiusura della propria attività».