SANTO STEFANO Disperazione in Comelico, l’unica parola per tradurre i sentimenti, il dolore per la perdita di Gabriele Comis 19 anni li avrebbe compiuto il prossimo agosto, precipitato per centinaia di metri del buio, seguito dal suo cane che con Gabriele ha trovato la morte in fondo al canalone. Un bravo ragazzo benvoluto da tutti, nella scuola così come nel calcio, l’altra sua passione oltre alla montagna. Con Gabriele c’era Lorenzo che si è salvato e in preda alla disperazione è stato i primo a chiedere aiuto. All’Ipsia Fermi, scuola che frequentava Comis ieri il silenzio pesante e l’indescrivibile dolore dei compagni. La scuola attiverà il servizio con lo psicologo. Domani si svolgeranno i funerali, alle 14 partendo dall’abitazione di via Frison 67 a Campolongo di Cadore. Gabriele lascia la mamma, papà ua sorellina più giovane.
IERI ALLA RADIO
RITROVATO ACCANTO AL CANE, MORTO ANCH’ESSO NELLA CADUTA.
SANTO STEFANO Gabriele Comis 19 anni il prossimo agosto, è stato ritrovato ieri sera ormai privo di vita in località Bosconero lungo il sentiero Cai 331. Il giovane era nato il 3 agosto del 2001 a Campolongo dove risiedeva in via Nazionale. Lo studente era in escursione verso il monte Col con un coetaneo quando per cause da accertare è scivolato precipitando per decine di metri.
E’ intervenuto il soccorso alpino, la guardia di finanza e il personale medico 118 che ne ha constatato il decesso. A dare l’allarme è stato l’amico ritrovato anche lui ferito e in stato confusionale.
DAL SOCCORSO ALPINO
Ieri sera attorno alle 21 il Soccorso alpino della Val Comelico è stato allertato per due ragazzi che, partiti da Santo Stefano di Cadore in direzione del Monte Col con l’intenzione di rientrare da Campolongo, lungo il sentiero numero 331, erano rimasti senza pile e al freddo. Una prima squadra di quattro soccorritori, compresi due del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo, è partita per andare a recuperarli, senza però incrociarli. Capendo che qualcosa non andava, una seconda squadra si è subito mossa, finché uno dei due giovani è riuscito a rientrare da solo. Sotto shock ha raccontato che aveva visto l’amico scivolare sul ghiaccio e scomparire in un canale. Lo aveva chiamato invano e, cercando di avanzare, poco dopo anche lui era ruzzolato a valle in mezzo a un bosco, dove era riuscito poi a imboccare una strada forestale e a tornare all’abitato. Poco prima delle 22, la prima squadra, da un paio di occhiali rinvenuti sulla neve, ha intuito il punto dove l’amico era caduto e ha raggiunto dall’alto il corpo senza vita del giovane Gabriele Comis 19 anni il prossimo agosto, mentre la seconda squadra si avvicinava dal basso. Il ragazzo, di Santo Stefano di Cadore, era ruzzolato per diverse centinaia di metri riportando traumi fatali. Vicino a lui, privo di vita, il suo cane. La salma è stata imbarellata e calata sul sentiero sottostante, per poi essere trasportata a spalla dai soccorritori per oltre un chilometro fino alla Baita Pian dei Osei, in Val Frison ed essere affidata al carro funebre.
I PRIMI MESSAGGI DEGLI AMICI
William Pomarè
Non ci posso credere, non ci voglio credere Ciao Soldier , aspettami che quando arriverò lassù anche io, torneremo a farci i nostri giri con gli sci