All’epoca (siamo nel 1969) presidente della “Famiglia” di Sciaffusa, in Svizzera, dell’Associazione emigranti bellunesi, Gianvittore Barp, “stella al merito del lavoro” (nato a Feltre il 2 novembre 1928 e s comparso nel marzo 2015) diede alle stampe una ventina di pagine che “erano non un catalogo ma un compendio riassuntivo degli annulli postali apparsi nella provincia di Belluno nel periodo che va dalla Repubblica di Venezia alle Collettorie del Regno dì’Italia”. Frutto di un personale lungo lavoro di Barp che riguardava materiale già pubblicato e nuovi ritrovamenti. Il tutto realizzato grazie anche alla collaborazione del Comitato centrale dell’Unione delle società filateliche svizzere, di Renzo Bernardelli di Verona, Giuseppe Fagi di Venezia e Giovanni Erenda di Parma. Il perito e pubblicista filatelico Renzo Bernardelli in presentazione del lavoro del suo personale amico marcofilo, Barp, appunto, sottolinea il fatto che non è cosa facile ed alla portata di tutti ordinare e classificare con vigile attenzione, sistematicamente rispettando la cronologia, l’amorfo materiale rappresentato dai numerosi bolli e timbri postali di una intera provincia, considerandoli e studiandoli da quando, auspice la Repubblica di Venezia, ne venne introdotto l’uso, per arrivare alla fine del diciannovesimo secolo”. Merito grande perciò – insiste – quello guadagnatosi dall’autore di questo volumetto: attuando il suo proposito ha dato il buon esempio, che si spera venga seguito da altri appassionati per quanto si riferisce alle rimanenti province italiane. E si dice sicuro che “Questa monografia diventerà fra l’altro anche un valido strumento di lavoro per chi si dedica o si dedicherà alla collazione dei bolli e degli annullanti postali della bella provincia di Belluno…”. Il presidente della Provincia di Belluno, Giovanni Fontana, a sua volta ha evidenziato che quella di Barp “è una ricerca che conserva il carattere ad essa derivante dall’occasione nella quale venne preparata; una breve carrellata che riporta indietro negli anni e che ci fa ricordare la simpatica figura del postino-pedone, protagonista di giorni in cui il tempo batteva con ritmo oggi ignorato. Non è piccolo merito quello del nostro concittadino di averci offerto una ‘vetrina’ così originale nella quale ci piace vedere rispecchiato l’atto d’amore di un emigrante verso la sua terra d’origine: perché di un sentimento affettuoso si tratta, del quale sono capaci i cuori semplici e generosi. E tutto questo ci fa ammirare l’uomo e simpatizzare con lui”. Dopo quattro pagine fitte di “Cenni storici della provincia di Belluno” ecco la riproduzione di documentazioni e le copie di annulli della Repubblica di Venezia fino al 1797, dell’Impero austriaco dal 1797 al 1808 e del Regno Lombardo Veneto dal 1815 al 1866 e poi del Regno napoleonico d’Italia dal 1808 al 1814, del Lombardo Veneto dal 1850 al 1866, annulli austriaci del Veneto sui francobolli italiani, di quelli usati insieme agli annulli a numero per il periodo 1867-1879 infine di annulli italiani. Segue una “chicca”: la storia e la foto di Marco De Pol, gestore di Lentiai. Nato a Belluno l’8 giugno 1845, fu titolare della Collettoria del suo paese c on servizio di cumulo di procaccia dal 16 aprile 1874. Lentiai fu quindi Ricevitoria e poi Ufficio P.T., sempre con lo stesso titolare il quale cessò il servizio il 15 aprile 1924, dopo 50 anni! Fino al 1882 si recava ogni giorno a Feltre, a piedi, percorrendo 11 chilometri all’andata ed altrettanti al ritorno per prelevare il corriere postale alla stazione ferroviaria dato che la ferrovia giungeva fino a quella località. Dal 1882, col prolungamento della ferrovia fino a Belluno ed al Cadore, svolgeva lo stesso servizio, a piedi, da Lentiai alla stazione ferroviaria di Busche-lentiai-Mel, percorrendo 5 chilometri all’andata e altrettanti al ritorno. A lui subentrò, nello stesso Ufficio P.T. il figlio Marco che già prestava supplente come servizio, dal 5 febbraio 1920 e divenne titolare il 16 aprile 1924. Cessò il servizio il 30 aprile 1964, dopo 44 anni, per raggiunti limiti di età. Dal 1. maggio 1964 reggente diventa Pier luigi De Pol, figlio di Marco De Pol junior, nipote di Marco De Pol senior, Da notare infine – sempre secondo quanto scriveva Barp – che anche la moglie di Marco junior è stata supplente del marito e quindi del figlio Pier Luigi “e continua fino al raggiungimento del limite di età”.
NELLE FOTO (Google e riproduzioni dalla pubblicazione): Gianvittore Barp; la copertina della pubblicazione; le “strade postali” della Repubblica di Venezia; simbolo postale; un contratto per trasporto di corrispondenza; vari tipi di annulli postali; Marco De Pol, titolare della Collettoria di Lentiai.