AGORDO Ieri sera poco prima di mezzanotte Gigi ha esalato il suo ultimo respiro. Luigi Corazza 58 anni, il macellaio della piazza, il volto noto di via Garibaldi, lo sportivo, uomo legato al territorio, alle sue tradizioni al suo paese. Quanto ci mancherai Gigi. La redazione è vicina alla compagna Sara, alla sorella Mara al fratello Franco, all’amato nipote Francesco.
Caro amico
Che dolore. Crescere assieme, lavorare assieme, ridere assieme e poi d’improvviso quella notizia “Gigi sta male, ha tanto male”. E’ sceso il gelo in un giorno di gelo, quelli che tu comunque amavi sopra gli sci stretti. Guardo il sole che nasce anche oggi e ti ricordo in sella alla tua bicicletta, esempio di uomo dedito al lavoro e allo sport. Perchè proprio te? Quanti ricordi Gigi, fin dai primi giorni della radio quanto era bello scambiare due parole sulle antenne che iniziavamo a montare e c’eri anche tu tra quei volontari che si incamminavano verso i tralicci. Eri entusiasta della radio, della radio locale e negli anni l’attaccamento è emerso con forza, con consigli, critiche costruttive quando è servito e spunti importanti. Te lo ricordi l’ultimo? per una settimana ho evitato l’angolo tra la Macelleria e le caramelle di Paola e Tiziana, le amiche del caffè. Era quella segnalazione poco oltre Listolade perché iniziavano i lavori della ciclabile dove tanto hai pedalato. Avevamo scherzato e ironizzato su quella segnalazione. E’ stata l’ultima risata, quella che mi porterò dentro Gigi. Grazie per l’amicizia, la stima, la fiducia nel veicolare i tuoi messaggi attraverso la radio, per 37 anni. Mi mancherai Gigi, da oggi sarà più triste passare i confini di Piazza Libertà e infilare vicolo dei Signori e mi mancherà batterti sul vetro o vederti fuori sigaretta in mano e immancabile sorriso galeotto.
Mirko Mezzacasa
Eh Gigi ci hai lasciato qui.
Ci sembra impossibile, irreale, crudele. Ma in pochi giorni, il Signore ti ha voluto lassù e ora ci guardi. Io come tanti, siamo stati e siamo tuoi amici. Rivivere i ricordi? Impossibile. Abbiamo vissuto insieme bellissimi momenti di sport, e soprattutto di emozioni umane. Avevi scelto gli sport di fatica. Credo perché come molti di noi, ti piaceva stringere I denti, fare fatica per arrivare all’obiettivo. Le cose facili non ti sono mai piaciute. La famiglia, il lavoro, e poi I tanti interessi. Faccio fatica a ricordare, oltre alla bicicletta e agli sci, tutti I tuoi altri interessi. Il camper, I go kart, il fai da te. Queste passioni non le tenevi tutte per te. Ma amavi parlarne, discuterne, guardare cosa facevano gli altri. Insomma eri curioso, curioso e di un umanità straordinaria. Noi piano piano ce ne faremo una ragione, forse, per questa assenza. Ma vivremo, andremo avanti nelle nostre passioni, sarai sempre al nostro fianco. Col tempo, il dolore sara’ attutito da un piccolo grande sorriso pensandoti sereno, che ci guardi da lassù ricordando una tua battutina ironica. Grazie Gigi, per tutto quello che ci hai dato e che porteremo nel cuore. Mi sono permesso di parlare al plurale, nella modesta convinzione che queste mie riflessioni siano condivise dai tuoi tanti amici. Mara, Francesco, Franco, Sara. Un grande abbraccio.
Claudio Fontanive
Ehi ragazzina,
Andiamo a bere il caffè? Ma lasciamo qui tua sorella da sola? Eh,la sta’ ben anca senza de mi ! Dalla Tizi e dalla Paola? Ovvio,e dove se no? Quante risate con quelle due pazze scatenate, il tuo caffè bollente e il nostro prenderci in giro e vediamo chi la racconta più grossa. Poveri clienti,che uscivano scandalizzati ma sotto sotto col sorriso ..E lì, a insegnarmi l’altezza giusta della sella per andare in bici e come cucinare la tua carne, tanto sapevi che sono imbranata e mi davi le robe più semplici.. E quando in pizzeria ci avervi salutati da lontano e poi scoprivamo che avevi pagato tu.. Sempre a braccetto, insieme, per andare al bar , o fermi con la tua cicca fuori dalla porta, un po’ lontano se no tua sorella ti chiamava dentro e ci parlavamo dei nostri lavori e di come eri disordinato a casa tua, ma che era tua e ci facevi quello che volevi .. e quel bel giorno sorridente che è apparsa una biondina e si vedeva che ti guardava con gli occhi lucenti .. e noi felici a prenderti in giro.. felici di vederti felice. Dove scappi adesso ? Ma che scalata vuoi fare con quella tua inseparabile bicicletta? Ci lasci qua da soli? E dove ti veniamo a cercare? Come, nell’aria, nella neve, nei sentieri? È li che vai? Va beh ,aspettaci, apri la pista, tanto prima o poi arriviamo anche noi, e ci prenderemo a braccetto tutti insieme di nuovo
Brunella Moro