Il 5 febbraio 2011 sul quotidiano bellunese Corriere delle Alpi, a firma di Alessia Forzin, veniva data la notizia della scomparsa, all’età di novant’anni, di Giorgio De Min, bellunese, sposato, padre di due figli, impiegato civile del Distretto militare, restauratore e grafico ma noto soprattutto come buon pittore, fondatore di quella che, con definizione impegnativa, era la “pittura esoterica delle vibrazioni cosmiche”. Malato da tempo, De Min aveva cessato di vivere nell’ospedale “San Martino” del capoluogo dove era ricoverato. Qualche tempo dopo, venne pubblicato un saluto “Per il nostro maestro Giorgio De Min”, ad iniziativa di quelli che erano stati suoi allievi: “Noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscerti ti siamo grati dei tuoi insegnamenti pittorici e di vita che ci lasciano il tuo incancellabile ricordo. Uniti al dolore dei tuoi cari, penseremo a te come ad un raggio di luce che tanto amavi”. E a proposito di raggi di luce, detto con la stessa Forzin che De Min “amava partecipare ai concorsi: quando leggeva che ce n’era uno lui mandava un’opera…” non si può trascurare il fatto che – per dirla con quello che era un suo grande amico (fra l’altro lo ospitò nella sala di cultura per un’antologica di notevole successo nel maggio 1984, presentata dal poeta vernacolo Chechi Prest e dal critico Marino Perera), lo scomparso Francesco “Checo” De Luca di Borgo Pra, poco lontano dalla via Rivizzola dove viveva ed operava l’artista – “Con lui si parlava volentieri di tutto perché era decisamente preparato; in pittura è stato un autodidatta, la sua arte era filosofica… è passato attraverso il ritratto ed il paesaggio approdare all’esoterismo”. Ancora De Luca: “Giorgio sapeva trattare la materia e proporzionarla in maniera speciale” e a riprova di ciò richiamava i famosi mini quadri che il suo amico creava utilizzando la lente di ingrandimento dato che avevano dimensioni ridottissime, a livello di un francobollo e che risultavano “piccoli gioielli paesaggistici ad olio, unici nel loro genere” (una nota personale: essendo stato amico di Giorgio De Min chi stende queste note ha il piacere di conservare fra le cose più care alcuni di questi “gioiellini” che mi aveva donato). dono). Non si fermava ai lillipuziani di Giorgio il ricordo di De Luca: “E’ stato un apprezzato insegnante, fra l’altro amante ed ottimo conoscitore dell’arte musicale, . suonatore di mandolino e tenore dotato di una gran bella voce che volentieri proponeva nei concerti. Numerosi e tutti meritati i riconoscimenti che hanno riconosciuto il merito dell’uomo e dell’artista De Min; il più ambito il titolo di “Cavaliere dell’Etruria conferitogli dall’Accademia italiana degli Etruschi e l’Oscar dell’arte assegnatogli nel 2001 a Montecarlo. Abbiamo detto della passione di De Min per la “pittura esoterica delle vibrazioni cosmiche” e non possiamo concludere questo ricordo senza dire in sintesi – facendo riferimento alla libera enciclopedia Wikipedia – di cosa si tratta. “Esoterico” deriva dalla parola greca antica ἐσωτερικός (esotericós), derivato da ἐσώτερος (esóteros, interiore), contrapposto a exoteros (esteriore). Anche all’interno di una cerchia ristretta vi possono essere tuttavia molteplici gradi di iniziazione esoterica, a seconda del livello di conoscenza c raggiunto dagli adepti. Questi gradi possono essere rappresentati come una serie di cerchi concentrici che si avvicinano progressivamente al centro, cioè alla prospettiva unitaria e universale. È questo il punto di vista assoluto in cui il microcosmo giunge a comprendere il macrocosmo, il quale esplicandosi nel mondo dà origine alla molteplicità dei fenomeni visibili. Gli studi esoterici sono in origine quelli sulla natura interna dell’uomo, che portano, attraverso l’introspezione, alla riscoperta di noi stessi, alla conoscenza della nostra “natura interna”, della Verità. Quanto alle vibrazioni cosmiche va detto che “L’Universo intero è l’insieme delle vibrazioni la cui natura ci è quasi del tutto sconosciuta. Il termine ‘vibrazione’ si riferisce in particolare ad una oscillazione meccanica attorno ad un punto d’equilibrio. Ma le vibrazioni cosmiche sono molto diverse proprio perché non conosciamo il vero punto di equilibrio”. NELLE FOTO (Wikipedia, Desktopfotography, Mondocrea.it e riproduzioni da “Una ruota che gira da un quarto di secolo. Le attività storico-culturali della Sala De Luca”): lo scomparso “pittore esoterico” bellunese Giorgio De Min; Spirale della vita; Vibrazione cosmica; Macrocosmo con al centro l’uomo vitruviano; inaugurazione e presentazione dell’antologica di pittura di Giorgio De Min alla “De Luca” di Borgo Pra.