di Marilisa Luchetta
CANALE D’AGORDO Giovedì 16 marzo alle 20.30, nella Sala Emigranti di Canale d’Agordo in via Lotta, ci sarà l’occasione di conoscere la straordinaria vicenda di Giorgio Perlasca, un commerciante italiano che, praticamente da solo, nell’inverno 1944/’45, salvò la vita a più di 5000 ebrei ungheresi strappandoli alla deportazione nazista nei lager. ll figlio Franco infatti testimonierà l’impresa del padre che a Budapest, inventandosi il ruolo di Console generale spagnolo, riuscì a trovare soluzioni ardite e rischiose per evitare a così tante persone la terribile esperienza della persecuzione nazista della Shoah. Tornato in Italia dopo la guerra, Giorgio non racconta a nessuno la sua storia. Solo alla fine degli anni Ottanta la sua vicenda viene alla luce grazie ad alcune donne ungheresi sopravissute a quel terribile inverno che cercano il Console loro salvatore. Le ricerche in Spagna non approdano a nulla ma le donne non demordono ed alla fine trovano Perlasca. Il nome di Giorgio Perlasca è annoverato a Gerusalemme tra quelli dei “Giusti fra le Nazioni”. E un albero a suo ricordo è piantato sulle colline che circondano il Museo dello Yad Vashem. A chi gli chiedeva il perché del suo comportamento, lui rispondeva di aver fatto semplicemente il suo dovere, di fronte a tanto orrore. La sua testimonianza afferma che, per ogni individuo, è sempre possibile fare delle scelte alternative anche nelle situazioni peggiori. Nel pomeriggio della stessa giornata la Fondazione Perlasca, nella persona del figlio Franco con la moglie, si intratterrà per due ore con i ragazzi della scuola Media che con la loro insegnante si stanno preparando all’importante incontro. Organizzazione a cura delle Biblioteche della Valle del Biois con la Pro Loco di Canale, con il patrocinio del comune di Canale d’Agordo e dell’Associazione Libera Agordino, contributo di Cassa Rurale Dolomiti e Birreria Costa.