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ACQUA NON POTABILE A MOE’ DI LASTE DI ROCCA PIETORE
ROCCA PIETORE Gestione Servizi Pubblici informa che a ROCCA PIETORE in località MOE’ DI LASTE l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura. GSP ha, comunque, già adottato le necessarie misure per la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica con l’aggiunta di cloro.
LUTTO A BELLUNO, SE N’E’ ANDATA PATRIZIA BURIGO
BELLUNO “Patrizia Burigo mancherà a tutti noi. Oggi la nostra Belluno ha perso una cittadina che ha fatto e dato tanto alla nostra comunità”. Sono le prime parole del sindaco, Oscar De Pellegrin, alla notizia della morte dell’ex consigliera comunale. “Ogni persona è importante all’interno di una comunità, ma le persone come Patrizia ne diventano fari, paradigmi di una cittadinanza spesa, anche, al servizio degli altri. Insegnante impegnata e appassionata del proprio lavoro, consigliera comunale e consigliera di amministrazione della Fondazione Teatri delle Dolomiti, artista e donna di cultura, Patrizia ha coltivato i propri talenti e li ha messi al servizio di tutti con semplicità e umiltà. Oggi a lei va un grazie grande per quanto ha fatto, a noi resta l’impegno e lo sforzo per essere sempre cittadini appassionati e al servizio della nostra città, anche nelle piccole azioni quotidiane”.
MUORE A 38 ANNI ANDREA ROS, CONOSCIUTO ANCHE IN PROVINCIA DI BELLUNO
REDAZIONE Una notizia che lascia senza parole. Giovedì scorso è morto per un male incurabile Andrea Ros, 38 anni, consigliere comunale di Pieve di Soligo ma molto conosciuto anche in provincia di Belluno. Ros aveva studiato al ITIS Segato di Belluno conseguendo il diploma di perito meccanico ed era stato anche ospite del convitto Agosti. Era stato anche un giocatore del Belluno e del Ponte Nelle Alpi in ambito calcistico. “Era un tipo in gamba ed è stato un buon compagno di stanza” dice Daniel Sirena di Rocca Pietore. Andrea Ros lascia la moglie e due figli piccoli. (foto: sito del comune di Pieve di Soligo)
OGGI L’ADDIO AL DOTTOR ZAMBELLI
COMELICO Il dottor Nicola Zambelli Spezier è tornato a camminare tra le sua amate montagne. Così sulle epigrafi il messaggio della famiglia nel ricordo di chi lo ha amato nei suoi 39 anni di vita. Oggi alle 15 l’estremo saluto e l’abbraccio di una comunità alla mamma, al papà, alla compagna, al fratello e i parenti. La famiglia invita a devolvere eventuali offerte alla Seas di Comelico Superiore e all’ Adimed con un particolare ringraziamento a Michele e Stefano Festini, Rosanna, Isora e Anna, al dottor Paolo Agostinis e al personale dell’Adimed. La malattia l’aveva sorpreso nel 2019. Classe 1983, Nicola Zambelli Spezier risiedeva ad Udine dove aveva dapprima studiato e poi trovato lavoro come medico. Tanti gli impegni, nel mondo dell’associazionismo, dello sport ma anche della politica. Era consigliere comunale nell’amministrazione Staunovo Polacco. Era presidente dello Spiquy Team.
PER LA MORTE DEL PICCOLO NICOLO’ INDAGATO IL PADRE DIEGO FELTRIN
LONGARONE. Diego Feltrin, il padre del piccolo Nicolò è indagato, come atto dovuto, per la morte del figlio di due anni. Il difensore d’ufficio Mauro Gasperin è stato convocato dai carabinieri della stazione di Longarone, che gli hanno comunicato l’apertura di un fascicolo a carico del suo assistito. Non c’è ancora un capo d’imputazione preciso, ma l’indagato potrebbe aver violato l’obbligo di vigilanza nei confronti del minore al parco Sydney di Codissago. Sarà l’esame tossicologico e l’autopsia, fissati per mercoledì, a chiarire le cause del decesso.
RECUPERATO ALPINISTA SULLA CIMA PICCOLA DI LAVAREDO
CORTINA Sabato mattina verso le 9 un alpinista che stava scalando una via sulla Cima Piccola di Lavaredo è volato e ha sbattuto la testa. Il 63enne di Vigo di Fassa (TN) si è calato con il compagno alla base della parete, dove gli ha prestato primo aiuto la squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina di turno in Tre Cime, che lo ha raggiunto a piedi, per poi portarlo alla jeep e da lì al rendez vous con l’ambulanza. L’uomo è stato trasportato all’ospedale di Cortina, per essere poi trasferito in quello di Treviso con l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore.
TRAUMA AD UN GINOCCHIO PER UN’ESCURSIONISTA SUL VAN DELLE SASSE
TAIBON L’eliambulanza è stata inviata in Civetta sul Van delle Sasse, in comune di Taibon Agordino, per una escursionista di 63 anni di Genova che, percorrendo in comitiva il sentiero numero 558, era scivolata riportando un sospetto trauma al ginocchio. La donna è stata accompagnata all’ospedale di Agordo.
MALORE A PORTA VESCOVO
LIVINALLONGO Una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo è intervenuta a Porta Vescovo per un uomo che si era sentito poco bene. Una volta dal 64enne di Longarone (BL), i soccorritori ne hanno verificato le condizioni per poi scendere con lui in funivia fino ad Arabba, da dove l’escursionista si è allontanato autonomamente.
FRATTURA DEL FEMORE LUNGO IL SENTIERO PER IL MONTE ZOVO
SAN PIETRO DI CADORE Verso le 15 di sabato il Soccorso alpino della Val Comelico assieme al Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo si è portato sul sentiero 154 del Monte Zovo, a San Pietro di Cadore (BL), per un 74enne di Treviso con una possibile frattura al femore. L’uomo, che si trovava con la moglie che ha dato l’allarme, è stato poi recuperato con un verricello dall’elicottero di Dolomiti Emergency e accompagnato all’ospedale di Belluno.
SCIVOLA NEL BOSCO DURANTE UNA CAMMINATA SOPRA CHENET
CENCENIGHE Ieri mattina attorno alle 8 l’elicottero di Dolomiti Emergency è volato nei boschi sopra località Chenet, poiché, durante una camminata assieme al marito, una 59enne di Cencenighe, era scivolata lungo la traccia che stava seguendo, ruzzolando nella ripida scarpata e fermandosi addosso a un alberello. Ricevute le coordinate del punto, Dopo averlo individuato tra la fitta vegetazione, con un verricello sono stati sbarcati equipe medica e tecnico di elisoccorso, che hanno prestato le prime cure alla donna per un sospetto trauma alla schiena, raggiunti da una squadra del Soccorso alpino di Agordo. Dopo averla imbarellata, i soccorritori hanno spostato l’infortunata in un punto più agevole per il recupero. Issata a bordo la barella con il verricello, la donna è stata quindi accompagnata all’ospedale di Agordo.
ESCE DAL SENTIERO CON LA E-BIKE E RUZZOLA PER UNA QUARANTINA DI METRI
COLLE SANTA LUCIA L’elicottero di Dolomiti Emergency è stato attivato dalla Centrale del Suem per un ciclista uscito dal sentiero con la sua mountain bike, tra Passo Giau e Colle Santa Lucia. Il 66enne di Padova stava scendendo con due amici con le biciclette a pedalata assistita. I due compagni che lo precedevano, non vedendolo a un certo punto arrivare, sono tornati indietro e lo hanno rinvenuto una quarantina di metri sotto la sterrata in mezzo al bosco, ruzzolato dopo aver perso il controllo della bici. Nella caduta gli si era sfilato il casco, ma era lucido e cosciente. Seguendo le coordinate ricevute, l’eliambulanza ha sbarcato con un verricello tecnico di elisoccorso ed equipe medica, che hanno prestato le prime cure per i possibili traumi riportati e lo hanno imbarellato. Successivamente la barella è stata assicurata e calata una quindicina di metri fino a una stradina sottostante, da dove è stata recuperata. L’uomo è stato accompagnato all’ospedale di Belluno.
INCIDENTE IN MOUNTAIN BIKE TRA CAMPIGAT E GARES
CANALE D’AGORDO Alle 11.45 di ieri circa il Soccorso alpino della Val Biois ha ricevuto l’allerta per un altro incidente con la mountain bike. Dopo aver passato la notte a Casera Campigat, tre amici stavano scendendo in bici verso Gares lungo il sentiero numero 756, quando uno di loro si era fatto male a un piede e non era più in grado di pedalare. Mentre lentamente continuava la discesa, una squadra gli è andata incontro e lo ha raggiunto a piedi a 1.600 metri di quota. Il 35enne di Bolzano è quindi sceso da solo fino al mezzo del Soccorso alpino e i soccorritori lo hanno aiutato portandogli la bicicletta. La squadra lo ha quindi accompagnato all’ospedale di Agordo.
DISTORSIONE ALLA CAVIGLIA MENTRE SCENDE DALLA PISTA DA SCI
ROCCA PIETORE Attorno alle 13 una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina è intervenuta lungo i prati del tratto di pista che dal Passo Fedaia scende a Capanna Bill, per un’escursionista che, scendendo assieme al marito, messo male un piede aveva riportato la probabile distorsione di una caviglia. I soccorritori hanno raggiunto la 49enne di Trichiana (BL), la hanno caricata in barella e trasportata fino alla strada, per poi trasferirla nella macchina, con cui la coppia si è allontanata autonomamente.
A CASTION I LUPI TRA LE CASE
LA GESTIONE DI MALGA FRAMONT IN COMODATO USO GRATUITO. MANCANO 11 MILA EURO A BILANCIO
di Gianni Santomaso
PAOLO FRENA VERRA’ NOMINATO PRESIDENTE DELL’UNIONE MONTANA AGORDINA
di Gianni Santomaso
GIOVEDI L’ELEZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE DELL’UNIONE MONTANA AGORDINA.
AGORDO Il consigliere anziano Giovanni Nino Deon, ha convocato il consiglio dell’Unione Montana per giovedi 4 agosto alle 19. All’ordine del giorno la presa d’atto dei nuovi rappresentanti dei Comuni di Falcade e Rivamonte, l’elezione e nomina del Presidente dell’Unione Montana.
DA LASTE IN CORO “W GLI ALPINI”
ROCCA PIETORE Festa Alpina oggi a Laste in località La Leda, dove gli Alpini dello storico Gruppo di Laste di Rocca Pietore hanno costruito la chiesetta e hanno luogo ideale per le loro feste.
IL SINDACO ANDREA DE BERNADIN
“Stare col volontariato è per me sempre momento importante e di arricchimento. Ricordo che da un paio di anni anche il nostro Comune ha un Gruppo di Protezione civile ed è proprio un Gruppo ANA istituito sotto l’egida della Sezione di Belluno. Esso va a colmare quegli spazi lasciati liberi dai nostri Vigili del Fuoco Volontari, Soccorso Alpino e Volontari Ambulanza. Oggi a La Leda è stato un bellissimo momento come accade da ormai moltissimi anni, a parte le pause covid. Prima la Messa officiata da Padre Romeo della parrocchia di Laste allietata dai canti dei ragazzi della parrocchia di Vidor (TV), il rituale alza bandiera e la Preghiera dell’Alpino alla presenza dei gagliardetti di molte rappresentanze di vari Gruppi Alpini provinciali e non. Poi pranzo Alpino e musica. Davvero una bella giornata alla quale ho voluto partecipare per dimostrare la mia vicinanza a tutti gli Alpini, in un momento in cui c’è chi vorrebbe screditarne il buon nome. Un grazie agli organizzatori con il Capogruppo Cassiano in testa. W gli Alpini”.
AUDIO ALLA RADIO
…RIUSCIRAI A TENERE LE MANI IN TASCA? BUONA VITA GIANCARLO
NELLA WALBER DA PIÙ DI 40 ANNI! …GIANCARLO UNA GRANDE PERSONA, UN GRANDE CAPO. UN UOMO DALLE MILLE RISORSE, UN UOMO CHE TROVA UNA SOLUZIONE AD OGNI PROBLEMA ED UNA RISPOSTA AD OGNI DOMANDA. UNA GARANZIA. HAI SEMPRE AMATO QUELLO CHE HAI FATTO TANTO DA ESSERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO IN TUTTE LE ORE DEL GIORNO E DELLA NOTTE, 365 GIORNO L’ANNO. UN CAPO CHE HA “BASTONATO”, MA ANCHE INCORAGGIATO E RASSICURATO. HAI RAGGIUNTO TUTTI I TUOI OBIETTIVI CON UNA DETERMINAZIONE ED UNA TENACIA CHE TI HANNO SEMPRE CONTRADDISTINTO. “E UN LAVORO CHE NON CAMBIEREI MAI PER NESSUN ALTRO AL MONDO”… QUESTE LE TUE PAROLE. TANTA STIMA DI TE, GIANCARLO! MA ADESSO VIENE IL BELLO! UNA SECONDA GIOVINEZZA E TANTO TEMPO LIBERO! GRAZIE PER TUTTO IL DURO LAVORO E PER ESSERE STATO IN QUALCHE MODO UN PAPÀ PER OGNUNO DI NOI! TI AUGURIAMO TANTA SERENITÀ IN QUESTO TUO NUOVO TRAGUARDO!
BUONA PENSIONE!
AUDIO ALLA RADIO
Il messaggio di Don Fabiano Del Favero
…quando nel 2008 son arrivato in Agordino, il mio predecessore don Alberto mi fa: per i campeggi, fa affidamento a Giancarlo Deola! E così ho iniziato a sondare il terreno…e dietro al nome, ho scoperto un uomo attento e disponibile: “Don, per qualsiasi cosa…tu dimmi”. A te, Giancarlo, giunto ad una nuova tappa del tuo cammino, da parte dei cuochi, animatori e ragazzi (tanti!) che in questi anni hanno vissuto i campeggi della Conca agordina potendo contare sulla tua generosa disponibilità e vicinanza…un “Grazie” enorme e lascia che ti mandiamo un abbraccio virtuale! Buona strada! don Fabiano
DILLO A RADIO PIU’…IL GRAZIE DI UN CICLISTA AL COMUNE DI CENCENIGHE
REDAZIONE Riceviamo e pubblichiamo una lettera arrivata in redazione che riguarda un ciclista che vuole complimentarsi con il comune di Cencenighe per la pulizia della strada che costeggia il Cordevole.
Sono un ciclista che transita spesso sulla vecchia strada che, da Cencenighe costeggia il Cordevole e sbuca a Listolade evitando la galleria. La strada è frequentata da molte biciclette, pedoni e anche da giovani fondisti che si allenano con gli Ski Roll. Il sottoscritto voleva semplicemente ringraziare e fare i complimenti al Comune di Cencenighe che tiene sempre in ordine e pulita la tratta di sua competenza con adeguata manutenzione.
Grazie G.C
QUATTRO DECESSI E QUASI 4300 NUOVI POSITIVI NELLE ULTIME 24 ORE IN VENETO. CALANO I RICOVERI
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
TELEMEDICINA: TELEVISITA PER LA PRESCRIZIONE DI AUSILI PERSONALIZZATI NELLE RSA
BELLUNO La telemedicina rende possibile anche prescrivere a distanza gli ausili personalizzati agli ospiti delle RSA dell’Ulss Dolomiti, evitando, così, ai pazienti lo stress del trasporto e alla struttura di dover organizzare lo spostamento, risparmiando tempi, personale e mezzi. Si tratta di una sperimentazione che ha coinvolto, in una prima fase di prova, alcune RSA del Distretto di Feltre e la UOC di Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’Ospedale di Feltre. Attraverso un sistema di televisita, il medico fisiatra si collega in videoconferenza con il fisioterapista e l’ospite della RSA che necessita degli ausili. Il medico ha già preventivamente approfondito la documentazione clinica del paziente inviata dalla struttura e durante la televisita, con il supporto del fisioterapista, valuta il paziente per scegliere l’ausilio più adatto. Ad oggi sono oltre 170 gli ospiti che hanno usufruito di questa modalità di valutazione a distanza per la prescrizione di ausili personalizzati, quali carrozzine e seggioloni polifunzionali. I risultati raggiunti in questa prima fase di sperimentazione dimostrano che la televisita è una valida modalità di erogazione di ausili personalizzati. La procedura sarà estesa anche ad altre RSA.
LA SETTIMANA VERDE DEI NON VEDENTI A FALCADE
FALCADE Giugno si è concluso con un appuntamento importante per Falcade : la 20esima settimana verde dell’Associazione Disabili Visivi Onlus (presente Laura Nardone), presso lo Sport Hotel Cristal, con la collaborazione dei Carabinieri Forestali della Regione Veneto, dei Vigili del Fuoco di Belluno e tutti i volontari: Carletto, vigile del fuoco in pensione; Roberta, postina in valle; Michele, professore ed ex sindaco; Rubina, maestra della Scuola Sci&Snowboard Falcade, d’inverno operativa con questo gruppo per l’insegnamento dello sci; Roberto d’Incà e Loretta; le guide più giovani: Luca (figlio di Laura), Iasin, Viola (figlia di Rubina), Giovanni e Claudio (figli di Roberta). Le attività si sono svolte sul territorio della Valle del Biois: visitando l’abitato di Canale d’Agordo e la Valle di Gares; percorrendo il sentiero delle Coste a Falcade; esplorando il Museo Murer; provando i tandem, messi a disposizione da Remo Di Nenno, dell’ associazione Sportabili di Predazzo; sono stati raggiunti i rifugi Caverson e Lagazzon con lunghe ed impegnative camminate. Il particolarissimo Orienteering organizzato da Carlo Pilat, sì è svolto tra le frazioni di Vallada, gioco, scoperta e competizione, dove Renato, liana, Alessandra, Beba, Alessandro, Giacinta, Attilio e Paola, hanno messo a disposizione le loro conoscenze ed il loro tempo. La gara si è conclusa con il caratteristico e apprezzatissimo pranzo dolomitico, per il quale si ringraziano: il cuoco Raffaele Micheluzzi, gli aiutanti Luigi Martello, Costantino Tomaselli, Gigliola Micheluzzi, Elisa Brambilla e Luca Del Chin, Alissa e Flavia (di 8 e 9 anni) . Infine la premiazione, una festa tra amici con gli emozionanti premi in legno profumatissimo di cirmolo, scolpiti appositamente dalla generosità di Attilio Serafini. L’allegria di quei giorni ci rimane nel cuore, dando a tutti il desiderio di aspettarci per la settimana bianca, che abitualmente si svolge alla fine di gennaio con sempre maggiore ed entusiasta partecipazione.
IN CONSEGNA LE TESSERE PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA A BORGO VALBELLUNA
BORGO VALBELLUNA Sono in distribuzione in questi giorni le tessere personali per il conferimento del rifiuto indifferenziato nei Municipi di Lentiai e Mel a Borgo Valbelluna. Dall’autunno infatti cesserà la modalità di conferimento porta a porta del rifiuto indifferenziato che sarà sostituita dalla campana stradale che verrà posizionata nelle attuali piazzole di raccolta. Per conferire il rifiuto nei nuovi contenitori sarà necessario utilizzare la tessera personalizzata assegnata a ciascuna utenza attiva ai fini TARI. I nuovi contenitori stradali per il rifiuto secco permetteranno il conferimento in qualsiasi giorno e orario in tutti i contenitori presenti sul territorio comunale con qualsiasi tipologia di sacchetto e il conferimento anche dei pannolini. La raccolta porta a porta con i bidoni individuali da 120/240 litri proseguirà fino al posizionamento dei nuovi contenitori. Successivamente, una volta avvenuto il cambio del sistema di raccolta,i bidoni individuali,attualmente in dotazione, non verranno più svuotati. I bidoni individuali saranno lasciati gratuitamente a disposizione dell’utenza ai soli fini d’uso privato;in alternativa,sarà possibile effettuare la restituzione nelle giornate e nei punti di raccolta che verranno comunicati in seguito con l’informativa allegata alla prossima bolletta TARI e/o attraverso i consueti canali di informazione del Comune.
“LA MIA TERRA. CONCERTO”: OLTRE 1000 PERSONE PER LA MUSICA TRA LE DOLOMITI
FALCADE Oltre 1000 persone sono accorse sabato 30 luglio al Bosco degli Artisti, in località Le Buse a Falcade, nella Ski Area San Pellegrino, per assistere alla quarta edizione de “La mia Terra. Concerto”, progetto musicale ideato e realizzato dal Maestro Diego Basso nel 2018 quando, quella che conosciamo con il nome di “Tempesta Vaia”, “la tempesta perfetta”, si è abbattuta in provincia di Belluno radendo al suolo i suoi boschi. Emozionante il riverbero del suono che è rimbalzato armonicamente tra gli alberi e le opere degli artisti della Valle del Biois fino a raggiungere l’ampio pubblico seduto al cospetto delle Dolomiti, in una cornice in cui si stagliano Mulaz e Focobon. Un anfiteatro naturale, dove anche le sedute dell’orchestra sono realizzate con i tronchi degli alberi caduti, che ha regalato un’acustica unica. A 2.000 metri di altitudine, Diego Basso e l’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana da lui diretta hanno fatto vibrare le note delle grandi colonne sonore della settima arte. “Colonne sonore tra le vette” è stato infatti il tema dell’edizione 2022 che ha guidato il pubblico tra i capolavori della musica, in un’inedita collaborazione tra il direttore d’orchestra e Renato Casaro, il “cartellonista” che ha contribuito a rendere grande il cinema nel mondo. Grande commozione ha suscitato nel pubblico e tra i musicisti l’esecuzione del brano sinfonico, composto per l’occasione dal Maestro Diego Basso, che si è ispirato a “Signore delle Cime” di Bepi De Marzi, un canto-preghiera conosciuto e tradotto in tutto il mondo, dedicato dall’autore ad un compagno, morto qualche anno prima sotto una valanga. Il pensiero non è potuto che andare alle vittime della tragedia della Marmolada e alle Dolomiti, così maestose ma contemporaneamente così fragili, che richiedono da parte nostra grande amore e rispetto.
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IL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE “TRICHIANA PAESE DEL LIBRO”
BORGO VALBELLUNA Il Premio Letterario Nazionale “Trichiana – Paese del libro”, riservato a un racconto inedito, in lingua italiana, quest’anno alla 32a edizione aveva come tema: “Dietro il paesaggio”. È il titolo della prima raccolta di versi del poeta Andrea Zanzotto, scelto da un altro poeta, Franco Arminio, quest’anno Presidente della giuria del Premio. Sono giunti 261 racconti provenienti da tutte le regioni d’Italia. Al 3° posto il racconto La panchina di Villa del Rosario di Mattia Savia Matilde Sciarrino, Al 2° posto il racconto Andata e ritorno di Sandra Frenguelli, mentre al 1° posto e proclamare vincitore della 32^ edizione del Premio Letterario Nazionale “Trichiana – Paese del Libro” il racconto Cipressi di Isabella Misurelli. La Giuria ha assegnato i seguenti premi: 1° classificato: premio in denaro di € 500,00 e 40 copie dell’antologia dei racconti finalisti; 2° classificato: premio in denaro di € 300,00 e 20 copie dell’antologia dei racconti finalisti; 3° classificato: premio in denaro di € 200,00 e 20 copie dell’antologia dei racconti finalisti; dal 4° al 10° classificato: 15 copie dell’antologia dei racconti finalisti. L’Amministrazione comunale ha ospitato tutti i finalisti nella splendida Valbelluna per la cena a conclusione della cerimonia e per il pernottamento di sabato 30 luglio 2022.
IL CONCERTO AUSER A MEL
BORGO VALBELLUNA Sospesa per due anni causa pandemia, è ripresa sabato sera a Mel la tradizione del Concerto d’organo nella settecentesca arcipretale zumellese. Organizzato dall’Auser provinciale e dal locale Circolo Auser “Il Sole”, presieduto da Verena Dall’Omo, ha visto per la quarta volta protagonista alle tastiere il maestro Fiorenzo Mori, organista di provata esperienza e notorietà ben oltre i confini provinciali e nazionali. Bastino per tutte Santa Maria del Fiore in Firenze, San Carlo a Brescia, San Pietro a Roma o la Cattedrale Cattolica a Mosca. All’appuntamento di Mel, Fiorenzo Mori si è presentato con un programma di grande impatto e coinvolgimento, con brani composti da autori fra i più noti: Handel, Bach, Mendelsson, Brahms. Il Concerto si è concluso con un bis fortemente richiesto dai numerosi presenti, e al maestro in segno di ringraziamento per la generosa disponibilità è stata consegnata dalla presidente Dall’Omo un’opera pittorica dell’artista Renato Scarton.
(ORGOGLIOSAMENTE DI CADORE): NEL 1954 LA PRIMA MESSA DI DON LORENZO DELL’ANDREA
di RENATO BONA
Nel capitolo “Avvenimenti” del libro “Selva di Cadore come era” (in ladino_ “Selva da nosakàn”), realizzato dal selvese prof. don Lorenzo Dell’Andrea (oggi, nella foto a colori) per l’Union de i ladiñ de Selva vi è un’immagine “storica” per l’autore dello splendido volume stampato dalla tipografia Piave di Belluno nel novembre 1993. E’ quella cui è associata questa dicitura: “Prima messa di d. Lorenzo Dell’Andrea il 4 luglio 1954. Selva ebbe un’altra messa novella nel 1971, quando fu ordinato sacerdote don Paolino Rossini. A quanto consta, era dalla prima metà del secolo scorso che Selva non aveva più sacerdoti locali; l’ultimo sacerdote originario di Selva sembra sia stato don Pietro Marini, che trascorse proprio a Selva gli ultimi anni della sua vita, conclusasi nel 1843. E’ a don Pietro che si deve l’acquisto, nel 1840, dell’organo di San Lorenzo che era stato costruito per la chiesa di Agordo nel 1790”. Restiamo in materia di Chiesa con la seconda immagine qui proposta, che spiega: “Cresime e Prime Comunioni, anche se erano avvenimenti religiosi ricorrenti, creavano grande interesse nelle famiglie e in paese. All’inizio del secolo il vescovo Mons. Cherubin venne a Selva il 21 giugno 1901 ed il 21 luglio 1907. La foto scattata attorno agli anni ‘20 con tre bambine e quattro donne tutte biancovestite in che occasione fu fatta? Peccato che di tanti fatti si sia perduta la memoria”. (foto Fedele Chizzolin, raccolta Union Ladiñ de Selva). E siamo alla terza immagine (raccolta Elide Cadorin) a proposito della quale Dell’Andrea ha scritto: “La posa della prima pietra delle nuove Scuole Elementari “Don Natale Talamini” a Santa Fosca verso il 1960. Alla presenza delle scolaresche, il parroco don Mario Vallata benedice la pietra, che Sandro Lorenzini (sulla destra) provvederà poi a murare nelle fondamenta”. Tocca ad “Un avvenimento provvidenziale erano le nevicate: la neve una volta era fondamentale per la vita del paese perché permetteva il trasporto della legna, del fieno, del letame, del legname. Ma talvolta le nevicate erano eccessive, con difficoltà e molti pericoli. Nella foto l’eccezionale nevicata della fine gennaio 1976 a Toffol (foto e raccolta Lorenzo Dell’Andrea). La conferma drammatica dalla foto seguente: “Gabriele Zuliani (a destra) e Lorenzo Dell’Andrea, assieme ad altri due volontari del paese, tutti con le ‘ciaspe’ ai piedi, a Mondeval durante il ricupero della salma di una persona travolta dalla slavina”. Viene a questo punto ricordato dall’autore, a commento della foto di Chizzolin, raccolta Union Ladiñ de Selva: “D’inverno, sulla strada di Marzeluch le slavine erano frequentissime. Per riaprire la strada si organizzava il ‘piodek’: per giorni e giorni squadre di paesani lavoravano per ripristinare il passaggio Nella foto: la ‘levina de Lagaraz’ presso Sant’Antonio, circa l’anno 1920. Tra gli altri si riconoscono Milio de la Cenca, Giuseppe Buogo (primo a sinistra), Raimondo Buogo Mondi e Davide Nicolai. “Un avvenimento eccezionale e disastroso per Selva di Cadore – ricorda a questo punto l’autore – si verificò il 4 novembre 1966: una devastante alluvione isolò per parecchie settimane il paese, provocò frane e smottamenti, travolse la strada di Marzeluch, che rimase interrotta per oltre venti anni, con grave disagio per la popolazione”. L’immagine mostra la vecchia strada tra l’Aiva e Pezzagù prima dei lunghi lavori di ripristino (foto e raccolta Lorenzo Dell’Andrea). Conclusione del servizio con due suggestive foto di gruppo. La prima (raccolta Elio Monico) fu scattata nel cinquantenario della morte di don Natale Talamini nel 1926. In prima fila, seduti, da sinistra, si riconoscono: Costantino Chizzolin (Tino Monek), Ettore Buogo (Ziger), Amedeo Lorenzini. Fra gli altri si notano: Attilio Cazzetta Vittorio Lorenzini, Romolo Del Zenero. Le celebrazioni furono solenni in tutto il Cadore: nelle chiese cadorine si ricordò don Talamini il 6 aprile mentre il 6 luglio successivo si tenne a Santa Fosca, con discorsi e rappresentanze, la solenne cerimonia civile. La Magnifica comunità di Cadore provvide anche a collocare un busto di don Natale nel palazzo della Comunità a Pieve di Cadore”. La seconda (raccolta Elsa Nicolai) è riservata a: “Un gruppo di selvani difensori della ‘Patria del Cadore’ nel novembre 1925 a Santa Fosca sulla scala del deposito davanti al ‘kaselo’. Essi chiedevano il mantenimento della denominazione Selva di Cadore, che qualcuno voleva cambiare in Selva Bellunese. Per l’occasione vi furono manifestazioni, articoli, polemiche. Il giornale Il Gazzettino Illustrato del 15 novembre 1925 pubblicando la fotografia scriveva: ‘Gli abitanti di Selva cantano in coro la millenaria unione del Cadore. Questa bellissima fotografia dà la misura dell’entusiasmo patriottico degli Unionisti di Selva di Cadore, i quali, nella loro grandissima maggioranza, vogliono restare uniti al Cadore, a cui sempre appartennero da secoli e secoli. Altri due tentativi di staccare Selva dal Cadore erano stati fatti nel 1875 e nel 1898, senza successo. Nonostante i tempi mutati e le nuove circoscrizioni territoriali (scolastiche, sanitarie, religiose eccetera) che hanno mutato parecchi punti di riferimento sul piano pratico, Selva rimane, oggi come nel passato, sempre attaccata alle sue origini e alla sua Patria del Cadore, come fa fede, oltre al sentimento popolare, anche, con molta autorevolezza, il recente statuto del Comune di Selva di Cadore’”.
DAL CORRIERE DELLE ALPI
PAOLO MASAREI, IL BOSCAIOLO DI COLLE SANTA LUCIA
COLLE SANTA LUCIA Come ogni lunedi Gianni Santomaso dalle pagine del Corriere delle Alpi racconta una storia, un personaggio, un pezzo di vita dell’Agordino “Vivere l’Agordino” una raccolta spaccato di vita agordina con le immancabili vignette di Erica Andrich
di Gianni Santomaso
IN ALCUNI SETTORI C’E’ IL LAVORO FORZATO
Contrastando il “nero” si aumenta anche il salario minimo
Sebbene il Veneto sia la regione meno interessata d’Italia da questo triste fenomeno, l’attenzione, però, non va assolutamente abbassata. Le ultime stime disponibili ci dicono che nel nostro territorio ci sono 203.200 occupati irregolari, il tasso di irregolarità (dato dal rapporto tra occupati in nero e occupati regolari) è all’8,8 per cento, il Pil prodotto dall’economia sommersa su quello totale regionale è al 3,5 per cento e il valore aggiunto irregolare generato dal “nero” tocca i 5,2 miliardi di euro. In termini assoluti è il Nord l’area del Paese con il maggior numero di occupati irregolari pari a 1.281.900, seguita dal Mezzogiorno con 1.202.400, mentre al Centro se ne contano 787.700. Tuttavia, la classifica cambia se si considera il tasso di irregolarità, cioè l’incidenza del lavoro irregolare sul totale della occupazione (sia quella regolare che quella non regolare). In questo caso l’area del Paese con una significativa maggiore incidenza del lavoro irregolare è il Mezzogiorno (17,5 per cento) in cui si stimano 17,5 occupati irregolari ogni 100, mentre al Centro ve ne sono 13, e al Nord circa 10. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA.
Il ruolo delle organizzazioni criminali nell’economia
Come hanno messo in evidenza alcune recenti indagini giudiziarie condotte anche in Veneto – nell’agroalimentare, nei trasporti, nelle costruzioni, nella logistica e nei servizi di cura – lo sfruttamento praticato dalle organizzazioni criminali è sempre più spesso “affiancato” da violenze, minacce e sequestro dei documenti. L’applicazione di queste coercizioni ha trasformato ampie sacche di economia sommersa in lavoro forzato. In larga parte, le vittime sono cittadini stranieri presenti irregolarmente nel nostro Paese, ma sono sempre più numerosi anche gli italiani. Le difficoltà economiche di questi ultimi 2 anni e mezzo, infatti, hanno aumentato il numero dei nostri connazionali in condizioni di vulnerabilità o di bisogno che, successivamente, è scivolato verso questo inferno.
Una parte degli irregolari è “indipendente”
E’ comunque importante sottolineare che una parte di chi lavora irregolarmente anche nella nostra regione è costituita da persone molto “intraprendenti”, che ogni giorno si recano nelle abitazioni degli italiani a fare piccoli lavori di riparazione, di manutenzione (verde, elettrica, idraulica, fabbrile, edile, etc.) o nel prestare servizi alla persona (autisti, colf, badanti, acconciatori, estetiste, massaggiatori, etc.). Un esercito di “invisibili” che, ovviamente, non sono alle “dipendenze” né di caporali né di imprenditori aguzzini ma, attrezzati di tutto punto, si spostano in maniera del tutto autonoma e indipendente, provocando danni economici spaventosi a chi esercita la professione regolarmente. Questi lavoratori irregolari sono in parte costituiti da pensionati, dopo-lavoristi, inattivi, disoccupati o persone in Cig che arrotondano le magre entrate con i proventi recuperati da queste attività illegali.
Il salario minimo si alza anche sconfiggendo il “nero”
E’ un caso che una buona parte dei settori più interessati dall’economia sommersa sia anche quella dove le retribuzioni previste dai contratti nazionali di lavoro dei livelli di inquadramento inferiori sono al di sotto dei 9 euro lordi all’ora ? Evidentemente no. In agricoltura e nei servizi alla persona, ad esempio, la presenza del “nero”, infatti, contribuisce a mantenere basse le retribuzioni previste dai contratti sottoscritti dalle parti sociali di questi settori, altrimenti molte aziende, che con il sommerso non vogliono avere nulla a che fare, con un monte salari più elevato sarebbero spinte fuori mercato. Infatti, la concorrenza sleale praticata dalle realtà che fanno un massiccio ricorso a lavoratori irregolari è fortissima. E’ chiaro che una cosa non esclude l’altra, ma riteniamo che l’innalzamento delle retribuzioni possa essere ottenuto non solo per legge, ma attraverso uno sradicamento dell’economia sommersa, premiando, anche fiscalmente, quegli imprenditori che vogliono operare nell’economia regolare.
In arrivo 2 mila nuovi ispettori e più controlli
Entro la fine di quest’anno è prevista la pubblicazione di un Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso che, tra le altre cose, dovrà rafforzare le misure di deterrenza del lavoro nero, attraverso il rafforzamento anche delle ispezioni e delle sanzioni. Ricordiamo che nel 2021 l’organico dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro era composto da circa 4.500 addetti e che entro quest’anno è prevista l’assunzione di 2 mila nuovi ispettori. Grazie all’aumento del personale, entro la fine del 2024 il numero dei controlli a livello nazionale dovrà aumentare del 20 per cento rispetto alla media del triennio 2019-2021. Entro il 2026, infine, il Piano prevede di ridurre di almeno 1/3 la distanza che separa il dato italiano da quello medio UE nell’incidenza del lavoro sommerso nell’economia.
Nel Sud effetti economici preoccupanti
L’economia sommersa presente in Italia “genera” ben 76,8 miliardi di euro di valore aggiunto. Una piaga sociale ed economica che, a livello geografico, presenta differenze molto importanti. Il Veneto, ad esempio, ancorché registri oltre 203 mila lavoratori occupati irregolarmente, è il territorio che, dal punto di vista economico, è meno interessato d’Italia da questo triste fenomeno. Il tasso di irregolarità, infatti, è pari all’8,8 per cento, mentre l’incidenza del valore aggiunto prodotto dal lavoro irregolare sul totale regionale è pari al 3,5 per cento; la percentuale più bassa presente nel Paese. Sempre dall’analisi di questo indicatore, subito dopo scorgiamo la Lombardia, la Provincia Autonoma di Bolzano e la Provincia Autonoma di Trento (tutte con un’incidenza del 3,6 per cento) e successivamente il Friuli Venezia Giulia con il 3,7 per cento. Viceversa, le situazioni più critiche si registrano nel Sud. In Calabria, ad esempio, a fronte di “soli” 131.700 lavoratori irregolari, il tasso di irregolarità è del 21,5 per cento e l’incidenza dell’economia prodotta dal sommerso sul totale regionale ammonta al 9,2 per cento (in termini assoluti un valore aggiunto da lavoro irregolare pari a 2,7 miliardi di euro). Nessun’altra regione registra una performance così negativa. Altrettanto critica è la situazione in Campania, dove i 352.700 occupati non regolari provocano un tasso di irregolarità del 18,7 per cento e un Pil da “nero” sul totale regionale dell’8,1 per cento (8,1 miliardi di euro). Preoccupante anche la situazione in Sicilia: a fronte di 280.200 lavoratori in nero, il tasso di irregolarità è al 18,5 per cento e il valore aggiunto prodotto dall’economia sommersa su quello ufficiale è del 7,4 per cento (5,9 miliardi di euro).
Il Covid ha sicuramente peggiorato la situazione
A livello nazionale all’inizio del 2020 l’Istat stimava in poco più di 3,2 milioni le persone che quotidianamente per qualche ora o per l’intera giornata si recavano nei campi, nelle aziende, nei cantieri edili o nelle abitazioni degli italiani per esercitare un’attività lavorativa irregolare. Siamo propensi a ritenere che a seguito della crisi pandemica maturata in questi ultimi 2,5 anni – che ha provocato un forte incremento dei lavoratori in Cig e un impoverimento generale delle fasce sociali più deboli – il numero dei lavoratori irregolari e gli effetti economici di questo fenomeno presenti nel Paese siano aumentati in misura importante, soprattutto nelle aree del Paese che tradizionalmente sono più fragili e arretrate economicamente.
AIS DOLOMITI, IL SERVIZIO AMBULATORIALE ANCHE AD AGORDO
BELLUNO L’associazione Incontinenti e stomizzati della provincia di Belluno (AIS DOLOMITI BELLUNO), desidera portare a conoscenza della popolazione agordina e in particolare delle persone stomizzate con i loro familiari che è stato avviato presso l’ospedale di Agordo il servizio ambulatoriale per persone con stomia intestinale e/o urinaria. Ais, sede a Longarone via Igne 1; mail AIS_Dolomiti#yahoo.co; sito www.AISDolomitiBellunoODV; teletono 338 4177434
QUATTRO USCITE ORGANIZZATE DAL GAMP
di Gianni Santomaso
EL CANAL DE AGORT
AGORDO Presso il museo in via 5 maggio ad Agordo si può visitare la mostra “El Canal De Agort” storia ed archeologia da San Gottardo alla Conca Agordina. La mostra è visitabile dal giovedì alla domenica dalle 9:30 alle 12:30 e dalle16 alle 19 fino al 4 settembre.
SCOIATTOLI IN FESTA SULLA PIANA DI FALCADE
FALCADE La scuola di Sci Equipe di Falcade organizza per domenica 7 agosto la festa per tutti i bambini (età minima 5 anni) con giochi di abilità, sulla piana zona Parco Giochi. Iscrizione 15 euro.
MADONA DE LA NEIF, LA SAGRA A LA VALLE AGORDINA: IL PROGRAMMA
LA VALLE
ALLA RADIO
ALLE ORIGINI DELLA SCULTURA ALLA CASA DELLA GIOVENTU’ DI CAVIOLA
ALLA RADIO
VISITE GUIDATE NELLA CHIESA DI AGORDO
AGORDO Venerdi 12 agosto dalle 10 alle 11, mercoledi 3 e mercoledi 17 agosto dalle 16 alle 17 visite guidate gratuita nella chiesa Arcidiaconale di Agordo. Informazioni all’Ufficio turistico di Agordo.
RESTATE IN CITTA’ A BELLUNO
BELLUNO Inizierà mercoledì 3 agosto la rassegna “REstate in Città”, che si terrà a Belluno dal 3 agosto al 1° settembre, con una proposta di concerti e visite guidate, che animeranno il tempo estivo bellunese. L’appuntamento di apertura si terrà nella corte di Palazzo Fulcis, alle 20.45, con Piera Acone e Marco Castelli M&S Band, che proporranno “La Bicyclette. Viaggio nella grande storia della canzone d’autore francese”. L’ingresso è libero, con prenotazione obbligatoria al numero 0437 913323. In caso di maltempo il concerto verrà spostato al Teatro comunale. Il programma completo della rassegna è disponile nel sito Internet del Comune di Belluno, all’indirizzo www.comune.belluno.it
LA MOSTRA DI ANNA PLUDA A LAMON
LAMON Verrà inaugurata sabato presso la Chiesa di San Daniele a Lamon la mostra di Anna Pluda dal titolo” Vi racconto Oltra”. Esposizione che sarà aperta al pubblico fino al 20 agosto con i seguenti orari: sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, il martedì e il giovedì dalle 10 alle 12
PALAGHIACCIO DI ALLEGHE APERTO AL PUBBLICO
ALLEGHE Apre al pubblico il palaghiaccio di Alleghe per il pattinaggio libero. Dal 1 agosto e fino al 2 settembre si potrà pattinare dalle 16:30 alle 18:30 e dal 1 agosto all’11 settembre anche alla sera dalle 21 alle 23. Unico giorno di chiusura il 14 agosto. Per informazioni 0437 523176 o mail a [email protected]
IERI ALLA RADIO
DUE MINUTI PER TE
APPUNTAMENTO DELLA DOMENICA CON MONSIGNOR GIORGIO LISE
L’ALMANACCO LADINO
LA RACCOLTA
“DINTORN E FORA VIA” A CURA DEL MUSLA, IL NUOVO PROGRAMMA
LA PUNTATA DEL 26 LUGLIO 2022 – VERONICA LEZUO
LA RACCOLTA COMPLETA
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
MUSICA PIU’
MUSICA ALLA RADIO, IL PROGRAMMA DI LORIS SCUSSEL “COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA” DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 16.00 E ALLE 23
La programmazione settimanale di Collage si aprirà con “Blackbird” dei Beatles per chiudere in bellezza con “Big yellow taxi” di Joni Mitchell nella puntata di venerdì notte. Il consueto viaggio musicale nella memoria si svilupperà attraverso brani come “She’s a rainbow”, “You’re so vain” e la consueta selezione di successi italiani più o meno balneari, proporremo inoltre una puntata speciale dedicata alle voci femminili di casa nostra. Collage va in onda dal lunedì al venerdì alle 16,00 e alle 23,00 naturalmente su Radio Più.