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ZERO IN GEOGRAFIA… 10 + IN MARKETING A SPESE DEGLI ALTRI.
I “CUGINI” TRENTINI E ALTO ATESINI CONTINUANO INESORABILI NELLE LORO CAMPAGNE PROMOZIONALI CON IMMAGINI, COLORI, AMBIENTI TUTT’ALTRO CHE SUD TIROLESI, MA TANT’E’ NESSUNO PROTESTA, TUTTO E’ LECITO MENTRE SI COSTRUISCONO SCATOLONI PIENI DI PROGETTI IN ATTESA DI RISULTATI, I PRECEDENTI HANNO DATO RISCONTRI IMPROBABILI. Gianpaolo: “Ho visto l’ articolo “zero in geografia” … anche il sito “si viaggia” utilizza una foto del Passo Pordoi per pubblicizzare l’Alto Adige….
NOVANTUNENNE CADE AI BEC DE ROCES, RICOVERATO A BELLUNO PER IL TRAUMA CRANICO
LIVINALLONGO DEL COL DI LANA Un altro intervento sulle piste di sci dell’Agordino con il personale Suem e gli uomini dell’Arma dei Carabinieri chiamati in soccorso ad un cittadino olandese di 91 anni impegnato in una lunga sciata sulle piste del Bec De Roces (comprensorio di Arabba). L’uomo ha perso il controllo degli sci rovinando sulla neve, battendo la testa e procurandosi tra l’altro una ferita al naso.
Il turista H.S. è sempre rimasto cosciente, all’arrivo dei soccorsi coadiuvati dai Carabinieri di Arabba è stato immobilizzato e in elicottero trasportato a Belluno per un trauma cranico e traumi minori.
SEDICO Saranno celebrati oggi alle 14:30 presso la chiesa arcipretale i funerali di Alberto De Villa Gobbo. Una comunità continuerà a stringersi attono alla moglie Francesca, alla figlia Aurora, a Selena con Ilyas, alla mamma Marisa e ai fratelli Enrico e Francesco con Susanna.
DOMANI I FUNERALI DEL PROFESSOR “BERTO”
BELLUNO Si terranno domani alle 11 a Cavarzano i funerali di Umberto Cibien, morto all’ospedale di Feltre a 61 anni. Un passato da insegnante di matematica, nella scuole superiori della città. Lavorava da anni nel campo dell’informatica, come sviluppatore software in vari linguaggi di programmazione e, nel tempo libero, faceva parte del circolo “L’infinito teatro del cosmo”: «Conoscendo un poco il suo carattere non credo proprio che accetterebbe di buon grado una moltitudine di frasi fatte e di circostanza. Lui era uno spirito libero, che cercava di librarsi al di fuori delle convenzioni e di potersi immergere nello stupefacente mondo della matematica pura. La matematica era qualcosa di più che un linguaggio, ma un modo di vivere e di pensare. Noi abbiamo avuto la fortuna di seguire le sue lezioni. Lo ringraziamo e speriamo che nel girovagare alla ricerca di un luogo ideale per esprimere la tua appassionata visione della matematica, tu possa finalmente aver trovato uno spazio perfetto. Una camera nell’Albergo di Cantor non ti mancherà mai… Che l’infinito sia con te, caro Umberto». Cibien lascia la compagna Lucia e le sorelle Francesca e Patrizia .In memoria di Umberto ai fiori saranno gradite offerte alla Croce Blu.
CRISTIAN ORTI TROVATO MORTO NELLA SUA ABITAZIONE
SEREN DEL GRAPPA E’ stato ritrovato privo di vita ieri mattina nella sua casa di Rasai. Cristian Orti aveva 47 anni e lavorava da tanto tempo in uno dei magazzini della Clivet a Villapaiera come mulettista. E a piangerlo è anche la Protezione civile, era uno dei volontari attivi. Alla Clivet, i colleghi lo ricordano come una persona sempre incline al sorriso con la passione per le macchine d’epoca. Loris Scopel, ex sindaco di Seren del Grappa, affida il suo commosso pensiero ai social. «Christian Orti di Rasai hai posato lo zaino a terra, troppo in fretta e a soli 47 anni. La tua vita terrena è stata costellata da tante vicissitudini e ti ha riservato tante difficoltà. Forse ti dovevamo essere più vicini, ma desideravi essere autonomo. Eri un buono, sempre sorridente e positivo. Sei stato, da sempre, una colonna della Protezione civile locale e sezionale. Giorno e notte, quando ti avvisavano eri sempre pronto sia nel territorio comunale, che feltrino e in tante calamità nazionali. Eri orgoglioso di essere un volontario attivo. Sei stato anche premiato per la partecipazione al disastro conseguente al terremoto dell’Emilia di qualche anno fa. Ti piaceva essere in prima linea e pronto a dare una mano a chi aveva bisogno».
IL RITORNO DEI LADRI, PRESA DI MIRA L’ABITAZIONE A SAN GREGORIO
SAN GREGORIO NELLE ALPI Venerdi in viale Pedavena un’altra casa è stata rivoltata come un calzino dai ladri che si sono impossessati di alcuni oggetti d’oro per 150 euro. Precedentemente un primo furto, in entrambi i casi i malviventi hanno fatto leva sull’assenza dei proprietari. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Feltre per eseguire i rilievi.
OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI, LA GIUDIZIARIA.
VOLTAGO Il Nas dei Carabinieri a Voltago, Farmacista nei guai per rimborsi doppi. La dottoressa è indagata per aver spedito due volte le stesse ricette cartacee truffando la Regione e commettendo un falso. La vicenda è complicata, ma ci sono dettagli tecnici difficili da rendere comprensibili. La farmacista agordina è difesa di fiducia dall’avvocato padovano Crivellaro, la cui linea sembra puntare al momento sul discorso dei promemoria, oltre che sulle ricette
FALCADE Fienile ristrutturato da due villeggiante, l’impresa batte cassa. Due turisti convinti di aver fatto un buon affare, dovranno pagare 53 mila euro oltre a spese e interessi a un’impresa del posto, che si occupa di lavori edili e anche rimozione neve. Il decreto ingiuntivo è diventato esecutivo, dopo il passaggio in Cassazione e non basta, perché la suprema corte non solo ha rigettato il ricorso dei villeggianti, ma li ha anche condannati al pagamento delle spese del giudizio di legittimità, che liquida in complessivi 7.500 euro, oltre alle spese di legge
PIEVE DI CADORE Truffa sull’autoricambio la vittima perde i soldi ma ritira la sua querela. Buttati via 116 euro. Ma pazienza. Costituirsi parte civile sarebbe costato senz’altro di più e allora meglio ritirare la querela. Non ha dimostrato grande fiducia nella giustizia la donna cadorina truffata in internet da Alessio Francesco Cicero. Un italiano nato in Germania, che non sembra godere di molta stima in rete.
VENTO FORTE SU ZONA MONTANA E PEDEMONTANA DEL VENETO
VENEZIA Fino a giovedì venti settentrionali forti/molto forti sui rilievi, con raffiche anche molto significative specie in alta quota. Sono inoltre previste, a tratti, forti raffiche di Foehn anche nelle valli, e probabili fasi più intense nella notte/mattino di martedì 1 e nella giornata di mercoledì 2 febbraio. Infine, probabili rinforzi di Foehn anche sulle zone pedemontane, specie occidentali.Alla luce dei fenomeni meteorologici previsti, si dichiara la fase operativa di attenzione per vento forte, sulla zona montana e pedemontana, dalle ore 18 del 31 gennaio alle ore 6 del 3 febbraio.
GALLERIA DEL COMELICO: CHIUSA DI NOTTE A SENSO UNICO DI GIORNO. ED E’ MURO CONTRO MURO TRA ANAS E SINDACI DEL TERRITORIO
BELLUNO
MORENO GIOLI
VENEZIA Galleria chiusa di notte, il traffico durante le ore diurne regolato da impianto semaforico. Un’ipotesi che determina il minore disagio possibile per l’utenza anche se comporta un aumento dei tempi di ultimazione dei lavori che si prevedono in 745 giorni. Rimarrà sempre consentito il transito ai mezzi di emergenza. Anas ha illustrato il progetto, definendone l’articolazione tecnica e la conseguente impossibilità di dividere l’intervento in fasi separate, che avrebbero durata pluriennale ponendo in ulteriore difficoltà il territorio. Anas ha esposto anche nel dettaglio le caratteristiche di cantierizzazione, che consentono di realizzare gli interventi più impattanti in orario notturno e di eseguire le restanti lavorazioni – in sicurezza sia per le maestranze che per il traffico veicolare – mediante l’istituzione del senso unico alternato in orario diurno. Sono state illustrate le analisi di traffico (sia leggero che pesante) oggi transitante nella galleria al fine di stabilire le fasce di apertura con relativa direzione più idonee per il territorio, tenendo conto anche delle corse del trasporto pubblico locale. Le attività del tavolo tecnico sono state aggiornate al 17 febbraio per valutare la soluzione di minor disagio per il trasporto pubblico locale, mentre gli Amministratori hanno chiesto la realizzazione di viabilità alternative prima dell’esecuzione dei lavori. Per Anas; le tempistiche pluriennali degli interventi richiesti dalle Amministrazioni intervenute non sono compatibili con le necessità attuali della Galleria Comelico.
IL COMUNE GUARDA ALLE GIOVANI COPPIE, DE VAL “ANCHE SE E’ COME VINCERE ALLA LOTTERIA PARTECIPERAMO AL BANDO PER CELAT”
SAN TOMASO
DI GIANNI SAN TOMASO
IERI SERA: CONSIGLIO UNIONE MONTANA AGORDINA, APPROVATO IL BILANCIO E IL DUP. PISTA CICLABILE: A BREVE SARA’ POSIZIONATO IL PONTE SUL CORDEVOLE IN VIA FOCH A TAIBON, UNISCE LE SPONDE DEI COMUNI DI TAIBON E AGORDO (BRIES). LA DIRETTA DI RADIO PIU
https://www.facebook.com/radiopiu/videos/463088232204638
SANT’ANDREA DI GOSALDO, IDEE DI POSSIBILE REALIZZAZIONE
DI GIANNI SANTOMASO
MARZIANI A MEL? NO E’ LA STAZIONE MOBILE DI ARPAV IN SINISTRA PIAVE
Sostanze inquinanti? Non avrete scampo
BELLUNO
DAMIANO TORMEN
Foto tratta da Google Immagini
CARABINIERI IN CERCA DELLA NUOVA SEDE
ALLEGHE L’Arma dei carabinieri è alla ricerca in Alleghe, Colle Santa Lucia, Rocca Pietore, Selva di Cadore di una sede per la caserma dei carabinieri di Caprile. La storica stazione a Caprile dovrebbe essere confermata per i prossimi anni. Tanto che il Municipio, proprietario dell’immobile di via San Marco è intenzionato ad avviarne la ristrutturazione. Ed ecco l’avviso dell’Arma che invita a presentare entro oggi eventuali segnalazioni di immobili. I carabinieri cercano precisamente «32 vani più un’autorimessa da adibire a stazione carabinieri di Caprile per il periodo 2022-2028. le segnalazioni in forma scritta andranno inviate alla stazione di via San marco o al comando provinciale dei carabinieri di Viale Europa.
COVID NELL’AGORDINO: AGORDO -39 POSITIVI, LIVINALLONGO -18 E ROCCA PIETORE -27
CASI DI COVID NELL’AGORDINO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO
Situazione decisamente migliore con riferimento ai positivi in tutti i Comuni dell’Agordino, sembrerebbe che il picco sia stato superato e sia iniziata la fase discendente. In tre giorni 38 positivi in meno ad Agordo e 18 a Livinallongo dall’altra parte della vallata.
COVID NELL’AGORDINO, POSITIVI AL 27 GENNAIO tra parentesi il dato di venerdi: Agordo 134 (-38) Taibon 40 (-11), Colle Santa Lucia 11 (-9) , Rocca Pietore 27 (-26) Canale d’Agordo 15 (-8) Livinallongo 26 (-18) Selva di Cadore 16 (-10) Alleghe 23 (-27) Voltago 22 (+2), Falcade 39 (-6) , Vallada 2 (-5), La Valle 33 (-10), San Tomaso 9 (-4) Gosaldo 19 (+1) Cencenighe 29 (0) Rivamonte 11 (-10)
LA MAPPA DEL CONTAGIO, 1 SOLO CASO A SAN NICOLO’, 781 A BELLUNO
Nell’ultima: calo dei nuovi casi: 3.778 (-592 rispetto alla scorsa settimana), con un conseguente tasso di incidenza settimanale di 1.893 casi su 100 mila abitanti, in riduzione rispetto alla settimana precedente, ma ancora lievemente superiore all’incidenza nazionale (1.647 su 100 mila abitanti).
BELLUNO Ecco la nuova mappa del contagio, mette in evidenza come i nuovi casi di contagio siano diffusi in tutta la provincia, meno nuovi infetti nella parte alta della vallata, dal Comelico al Cadore e fino all’Agordino, situazione diversa nel feltrino, Valbelluna e Longaronese (oltre 2000 casi ogni 100 mila abitanti). Le situazioni migliori a Voltago e San Nicolo’ Comelico (126-250 casi ogni 100mila abitanti). Negli ultimi sette giorni nessun Comune con zero casi, 1 a San Nicolo’ Comelico e 2 a Voltago. Ben 781 a Belluno, 285 Borgo Valbelluna, 223 Sedico, 173 Ponte Alpi, 133 Alpago. I nuovi casi si collocano prevalentemente nelle fasce centrali 25-64 anni e nella fascia 0-14 anni, in continuità con le settimane precedenti. Confermato il trend delle settimane precedenti in merito alle percentuali di contagi tra vaccinati e non vaccinati, con ulteriore evidenza del potere protettivo della vaccinazione non solo sulla casistica grave, ma anche sul rischio di infezione. Nella settimana 24-30 gennaio: ⦁ Il rapporto tra nuovi positivi vaccinati sulla popolazione vaccinata con terza dose è di 5,7 casi su 1.000 abitanti ⦁ Il rapporto tra nuovi positivi non vaccinati su popolazione non vaccinata è di 24,4 casi su 1000 abitanti. Attualmente sono ricoverati a Belluno 42 pazienti in area non critica, 5 in terapia intensiva, 10 negli ospedali di comunità. Nella settimana stati somministrati 13 trattamenti con monoclonali che portano il totale a 304 è stato anche prescritto l’ottavo trattamento con Molnupiravir. In sette giorni eseguiti 18.719 tamponi oltre ai 12.948 eseguiti dalle Farmacie, 569 dai Pediatri di Libera scelta e 295 dai Medici di Medicina Generale. In media, ogni giorno vengono eseguiti più di 2.330 tamponi ogni 100 mila abitanti.
Andamento epidemico covid dai primi di marzo 2020 ad oggi (nuovi positivi/giorno e media settimanale nuovi positivi)
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
PISCINE: UN COMPARTO CHE SEMBRA NON INTERESSARE A NESSUNO, DOMENICA 6 FEBBRAIO 2022 SI CHIUDE
AGORDO Domenica 6 febbraio 2022 anche gli enti gestori delle piscine comunali di Longarone, Pedavena, Pieve di Cadore, Santa Giustina, oltre che quella comprensoriale di Agordo e quella privata di Pelos di Cadore in coordinamento con gli enti locali proprietari e la maggioranza degli impianti della regione del Veneto e nazionali aderiranno alla manifestazione nazionale “Domenica 6 febbraio piscina chiusa” sospendendo le attività nei propri impianti. L’iniziativa ha lo scopo di alzare un forte grido di allarme a tutte le istituzioni, in particolare al Governo Nazionale e alle Regioni sulla situazione drammatica in cui si trova l’intero comparto. Le risposte concrete presentate sono rimaste inascoltate a livello nazionale e regionale. A livello provinciale le amministrazioni locali proprietarie degli impianti della provincia di Belluno sono intervenute per quanto possibile a sostegno degli enti gestori delle piscine di loro proprietà, dimostrando comprensione del problema, ma i loro aiuti non sono sufficienti per risolvere il problema. La manifestazione ha lo scopo di sensibilizzare anche l’opinione pubblica sulla criticità della situazione. Gli enti gestori ringraziano sin d’ora i propri frequentatori per l’attenzione e si scusano per l’eventuale disagio
LA SPORTIVAMENTE BELLUNO APPOGGIA L’AZIONE DI SENSIBILIZZAZIONE
BELLUNO “Caro bollette”: la Sportivamente Belluno appoggia l’azione di sensibilizzazione Dalle conseguenze della pandemia, con lunghi periodi di chiusura, ai mancati ristori, passando per il “caro bollette”: il comparto delle piscine è in ginocchio. E a lanciare l’allarme, a livello nazionale,è il Coordinamento Associazioni Gestori Impianti Natatori. Un allarme che sfocia in un atto dimostrativo di grande impatto: il coordinamento, infatti, propone di chiudere le piscine per domenica 6 febbraio. «I vari decreti ristori hanno garantito somme che non arrivano nemmeno al 5% dei ricavi annuali – spiegano dal Coordinamento – quando mediamente si sono registrate riduzioni di fatturato di oltre il 50, 60%. Somme che non bastano nemmeno a pagare un mese di utenze di luce, acqua e gas. E adesso, come se non bastasse, è arrivato il cosiddetto “caro bollette” con aumenti superiori al 50%. Dal canto suo, la Sportivamente Belluno appoggia senza riserve il pensiero delle Associazioni Gestori Impianti Natatori, ma aderirà all’azione di sensibilizzazione, evitando di chiudere la piscina. La Sportivamente Belluno, essendo la società pubblica del Comune di Belluno, gestisce diversi impianti nel capoluogo e per equità, dovrebbe chiudere pure lo Stadio polisportivo, il Palasport A. De Mas e la Spes Arena. Un simile provvedimento non è attuabile in questo momento, anche nel rispetto degli utenti che verrebbero privati ancora una volta di una serie di servizi importanti, servizi a cui hanno già dovuto rinunciare nel periodo delle restrizioni. La Sportivamente Belluno è in linea con tutte le richieste del Coordinamento: «Servono ristori, l’estensione dell’Ecobonus 110% agli impianti natatori e rispetto ai costi dell’energia, è indispensabile che il MISE annoveri le piscine negli aiuti previsti per gli impianti energivori»
PUBBLICATO II BANDO CITTÀ VENETA DELLA CULTURA 2022
VENEZIA È stato pubblicato il bando per l’assegnazione del titolo di Città veneta della cultura 2022 – istituito con la legge regionale del 30 giugno 2021 n.20 – un riconoscimento dedicato a un comune del Veneto in ambito culturale, con il fine di sostenere e promuovere la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale, la crescita del turismo e degli investimenti nel territorio, la conservazione dell’identità, la creatività, l’innovazione, la crescita economica e sociale del territorio. Le risorse stanziate dalla Regione del Veneto per finanziare i progetti del Comune scelto sono pari a 100 mila euro. Bando e modulistica sono disponibili nella sezione Bandi Avvisi e Concorsi del sito istituzionale . https://bandi.regione.veneto.it/Public/Dettaglio?idAtto=7153&fromPage=Ricerca&high=
LE SEZIONI BELLUNESI DEL CAI LANCIANO UN APPELLO UNITARIO
BELLUNO Con l’avvio della campagna tesseramento 2022 “Con il CAI non sei mai solo” le sezioni bellunesi del Club Alpino Italiano si uniscono per lanciare l’appello volto a reclutare nuovi soci. L’affiliazione all’associazione serve anche a sostenere le numerose attività messe in campo dal CAI, soprattutto nell’ambito della sistemazione sentieri. I giorni seguenti alla tempesta Vaia rimarranno per sempre nella memoria dei bellunesi. Le sezioni provinciali del CAI in quell’occasione si sono da subito attivate per l’aiuto nella gestione dell’emergenza, ma soprattutto nei mesi e negli anni successivi, con l’intento di sistemare la fitta rete di sentieri compromessa nel 2018. La sezione di Agordo è una delle più antiche d’Italia e per continuare la sua attività ha bisogno del supporto di nuovi soci. “Sarebbe prima di tutto un supporto economico importante per poter mantenere puliti i nostri sentieri e per portare avanti la gestione dei rifugi e tutte le nostre attività nella zona“, spiega il presidente Dario Dall’Osbel, “mi appello soprattutto agli appassionati di montagna. Quando si percorre un sentiero pulito e segnalato bisogna riflettere sul lavoro che è stato fatto lì, molto probabilmente da un volontario del CAI.” Oltre al sostegno alle sezioni e alla possibilità di diventare parte attiva dell’associazione si aggiunge l’opportunità di sottoscrivere un’assicurazione che copre il Soccorso Alpino in Europa, gli infortuni e la responsabilità civile verso terzi. “E’ un’assicurazione a 360 gradi che è molto utile per chi ama e frequenta la montagna”, commenta Dall’Osbel, “con un costo ridotto si ha un servizio assicurativo di tutto rispetto. L’offerta è veramente di livello e a ciò si aggiungono altre agevolazioni.” Il socio CAI può infatti contare sull’iscrizione gratuita a GeoResQ, il servizio di geolocalizzazione e di inoltro degli allarmi e delle richieste di soccorso attraverso un’app del cellulare; sulla possibilità di partecipare a corsi ed attività delle sezioni; su condizioni agevolate nella fruizione delle strutture ricettive del CAI; sulla fruizione delle strutture ricettive italiane ed estere con le quali è stabilito trattamento di reciprocità con il CAI. I tesserati avranno diritto di ricevere le pubblicazioni sociali (rivista mensile Montagne 360° e rivista semestrale Le Dolomiti Bellunesi) oltre che ad avere sconti su prodotti e pubblicazioni del CAI. Per ulteriori informazioni su costi ed iscrizioni è necessario recarsi alla sede territoriale di appartenenza oppure contattare i referenti delle varie sezioni, anche consultando online i vari siti web.
DMO, VERSO LA TRASFORMAZIONE DA CONSORZIO A FONDAZIONE
BELLUNO L’assemblea della Dmo ha approvato il bilancio preventivo e il piano operativo per l’anno 2022 che comprende tutta una serie di attività da sviluppare in sinergia con la Regione Veneto, la Provincia e il territorio lavorando sulla digitalizzazione del prodotto turistico, l’attività di comunicazione e promozione, le fiere e i mercati, il proseguimento del progetto Vivere le Dolomiti e il coinvolgimento della DMO Dolomiti nel piano strategico della Regione Veneto di capitalizzazione dell’Olimpiade di Milano Cortina 2026. Punto importante dell’incontro è stata l’approvazione dell’Assemblea all’unanimità di avviare l’iter di trasformazione della DMO da Consorzio a Fondazione ai fini dell’accesso ai fondi pubblici. Entro il 15 marzo i soci delibereranno e ad aprile l’Assemblea dovrebbe decretare il passaggio definitivo.
“Stiamo lavorando in sinergia con la DMO per promuovere il nostro territorio- commenta il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin – e stiamo proseguendo nel gioco di squadra anche per quanto riguarda il progetto ‘Vivere le Dolomiti’. In questo momento è importante il percorso di trasformazione della DMO in Fondazione”.
IN DISTRIBUZIONE IL BOLLETTINO PARROCCHIALE DI TAIBON
TAIBON E’ in distribuzione “Comunità”, il Bollettino della Parrocchia Santi Cornelio e Cipriano. Don Cesare ricorda Don Francesco mancato lo scorso agosto, il vescovo Renato Marangoni quel 13 ottobre quando le campane annunciarono “Papa Luciani Beato”. Don Davide Fiocco ricorda Luciani agli onori degli altari “Magnificat Super Miro”.
Molte le collaborazioni per redigere un numero importante del bollettino con tante pagine per la vita della comunità dove non manca il saluto alla dottoressa Frida Spoto in pensione dallo scorso giugno. Tra le chicche la foto storica degli anni 70 con il Patriarca Albino Luciani, Erminia Masoch Miola, Carlo Bortolini, Luigi Santomaso ed Emanuele Paganin al tempo sindaco del paese. Alessandro Savio e Giorgio Fontanive raccontano i 100 anni dalla prima ascensione alla parete nord dell’Agner e l’evento estivo in Valle di San Lucano.
Spazio meritato per il volontariato di Taibon che ha ripulito la Calchèra de le tòrte, in previsione della “cota” di primavera, un evento dal momento che almeno da settant’anni l’operazione non è più praticata. Il sito si trova in prossimità del capitello delle tre dita, prima della chiesa di San Lucano. Di Dino Bridda la pagina di storia dedicata a monsignor Juan Josè Gerardi Conedera assassinato nel 1998 è in corso la causa di beatificazione. Citiamo infine il bel ricordo di Luigi De Biasio “Gigion” e la sua intensa vita, scomparso a novembre
LA GIORNATA DELLA MEMORIA, DOPPIO APPUNTAMENTO A LIMANA
LIMANA Che cosa avrebbe fatto lei al mio posto? Da questa domanda, che Giorgio Perlasca* rivolge al suo interlocutore, scatena molte altre domande diventate pilastro della rappresentazione di e con Alessandra Domenighini (foto) per la regia di Sergio Mascherpa con le scene di Giacomo Andrico, le immagini di Roberto Capo e il disegno luci di Elena Guitti, tutti del Teatro Laboragorio di Brescia. Forti emozioni a Limana in occasione della giornata della memoria e un pubblico attento ed emozionato nel corso del racconti dell’attrice.
La storia di Giorgio Perlasca dimostra come per ogni individuo è sempre possibile fare delle scelte alternative anche nelle situazioni peggiori, in cui l’assassinio è legge di stato e il genocidio parte di un progetto politico
*Giorgio Perlasca (Como, 31 gennaio 1910 – Padova, 15 agosto 1992) è stato un commerciante italiano che nell’inverno del 1944, nel corso della seconda guerra mondiale, fingendosi console generale spagnolo, salvò la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi, strappandoli alla deportazione nazista e alla Shoah. Grazie a un documento che portava con sé, che attestava la partecipazione alla guerra civile spagnola e che gli garantiva assistenza diplomatica, ottenne dall’ambasciata una cittadinanza fittizia e un passaporto spagnoli, intitolati all’inesistente «Jorge Perlasca». Nel 1987 alcune donne ebree ungheresi residenti in Israele rintracciarono finalmente Perlasca (reputato da molti un cittadino spagnolo di nome Jorge, vista l’identità che aveva assunto) e divulgarono la sua storia di coraggio e solidarietà. Ancora in vita, Perlasca ricevette per la sua opera numerose medaglie e riconoscimenti. Il 23 settembre 1989 fu insignito da Israele del riconoscimento di Giusto tra le Nazioni. (testo e foto wikipedia, foto Perlasca con il presidente della Repubblica Francesco Cossiga il 30 giugno 1990)
Il Comune, Assessorato alla Cultura e Biblioteca Comunale, in collaborazione con l’Associazione Culturale Teatro Laboratorio di Brescia, in occasione della Giornata del Ricordo, propone un secondo appuntamento, mercoledi 9 febbraio alle 20.30 con “Sorelle. Una storia per ricordare la tragedia delle Foibe”, rappresentazione teatrale presso la sala Luigi Nocivelli.
FRANA PARADISI, ENTRO L’ANNO LA MESSA IN SICUREZZA
BELLUNO Entro il 2022 partiranno i lavori di sistemazione della frana di Paradisi (al confine tra i Comuni di Ponte nelle Alpi e Alpago). La Provincia di Belluno infatti ha approvato e finanziato l’intervento da 1,7milioni di euro. Il dissesto risale a quasi otto anni fa. Nell’aprile del 2014 una prima frana di vaste dimensioni si staccò dal versante destro della valle di San Piero, sopra l’abitato di Arsiè, interrompendo la strada che porta alla frazione di Paradisi e Borgata Cassani, il dissesto si aggravò a seguito della tempesta Vaia. Oggi la frana di Paradisi ha un fronte di circa 215 metri e una profondità di 8-10 metri, per un volume di terreno in movimento di circa 150-160mila metri cubi. Il primo stralcio dei lavori è già stato contrattualizzato e i cantieri partiranno non appena ci saranno le condizioni per intervenire. Sono previsti lavori di alleggerimento della frana, con riprofilatura del versante e ripristino della rete idraulica del pendio, in modo da evitare le spinte dell’acqua. Nel progetto rientrano anche alcune opere strutturali per la stabilizzazione dei terreni.
«Ringrazio la Provincia e il dottor Pierantonio Zanchetta per aver assunto l’impegno a intervenire su un problema complesso» afferma il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini, che recentemente è stato in sopralluogo con i tecnici provinciali e con il sindaco di Alpago, Alberto Peterle. «Garantire sicurezza in una zona splendida dal punto di vista paesaggistico, ma difficile da vivere, è sicuramente uno dei modi per far vivere le frazioni alte del nostro territorio».
OPEN TALK, MORBEGNO DIALOGA CON BELLUNO
BELLUNO Oggi si tiene la quinta tappa di Montagna 4.0 FuturaAlps che sta percorrendo in sei tappe l’intero territorio della Provincia in collegamento e dialogo interattivo con altre realtà dell’arco alpino dal Friuli al Piemonte. I temi dell’edizione: sostenibilità, Inclusione, digitalizzazione che hanno forte impatto anche a livello locale. Il tema della tappa è legato allo sviluppo di nuove opportunità imprenditoriali grazie anche alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione come strumento chiave da coniugarsi con sostenibilità e inclusione.
UNO SVEDESE E UNA ROMAGNOLA MIGRANO IN AGORDINO PER IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
GOSALDO l’iniziativa del Corriere delle Alpi del lunedi, la vignetta di Erica Andrich. “vivere l’Agordino”
di Gianni Santomaso
ADOLE–SCIENZA: INCONTRI ONLINE PER GENITORI
BELLUNO Il Dipartimento Dipendenze dell’Ulss Dolomiti ha organizzato una serie di incontri per genitori e adulti di riferimento di ragazzi adolescenti. Gli incontri si terranno online dalle 20.30 alle 22.00.
CONCORSO, PER TITOLI ED ESAMI, PER L’AMMISSIONE DI 66 ALLIEVI UFFICIALI
BELLUNO E’ stato pubblicato il concorso, per titoli ed esami, per l’ammissione di 15 tenenti in servizio permanente effettivo. Possono partecipare al concorso i cittadini in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado, coloro che lo conseguano nell’anno scolastico 2022/2023; abbiano compiuto il 17° anno e non abbiano superato il 22°. La domanda di partecipazione al concorso va presentata entro le ore 12 del 17 febbraio (https://concorsi.gdf.gov.it.)
CONOSCERE LE FARFALLE CON IL PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI
FELTRE Il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi propongono una seconda edizione del corso: Farfalle delle Alpi Orientali. Conoscere e identificare le specie collinari e montane del Nord Est Italia. La richiesta di partecipazione va compilata on-line entro il 20 febbraio.
A LIMANA PER LA GIORNATA DEL RICORDO
LIMANA Il Comune di Limana, Assessorato alla Cultura e Biblioteca Comunale, in collaborazione con l’Associazione Culturale Teatro Laboratorio di Brescia, in occasione della Giornata del Ricordo, è lieto di presentare: MERCOLEDI’ 9 FEBBRAIO alle 20.30 “Sorelle. Una storia per ricordare la tragedia delle Foibe”, rappresentazione teatrale presso la sala Luigi Nocivelli, ingresso dietro la Biblioteca Comunale di Limana, Via Ruggero Fiabane n. 3.
CGIA MESTRE
CARO GASOLIO: NELL’ULTIMO ANNO PER OGNI TIR UN COSTO AGGIUNTIVO DI 8.600 EURO
“UNA GIORNATA A BELLUNO” GUIDA BREVE ED ESSENZIALE CHE SI RIVOLGE ALL’OSPITE
di RENATO BONA
“Una giornata a Belluno” è il titolo di un libro (purtroppo oggi di fatto introvabile…) di quasi 130 pagine che si rivolge all’ospite edito nel dicembre 1993 dall’Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali con Bertoncello arti grafiche di Cittadella; testi redatti dal Gruppo operatori culturali: Andrea Basile, Sandra Bardin, Mariagrazia Bortot, Federico Bressan, Sergio Sacco; foto a colori di Giorgio Ghe; foto in bianco e nero di Gigetto De BortolI; cartina topografica eseguita dallo studio tecnico dell’architetto Roberto Reolon; traduzioni curate dalla scuola di lingue “Marco Polo”; in copertina: Belluno visto da sud-est. I redattori puntualizzano che si tratta di una guida breve ed essenziale che non intende porsi in concorrenza con altre pubblicazioni più complete e più titolate (e citano in proposito l’importante “Belluno: storia architettura arte” di Gigetto De Bortoli. Andrea Moro e Flavio Vizzutti “vera miniera di notizie da cui sono state tratte le annotazioni che sostanziano la presente opera”). Convinti, come giustamente sono, “che una guida rapida ed abbondantemente illustrata possa essere più indicata per quanti avessero poco tempo per rimanere in Città”. Presentano dunque ciò che hanno ritenuto essenziale per un primo approccio a Belluno, proponendo gli scorci più caratteristici e più cari. Concludono la presentazione auspicando che “Una giornata a Belluno” interessi pure i bellunesi. “desiderosi di un prontuario rapido per conoscere meglio la loro città”. Si parte dunque con: “Aspetti salienti di Belluno” richiamando la leggenda secondo la quale San Martino (patrono della Città e della Diocesi – ndr.) “era di passaggio per le nostre zone e per sfuggire alla persecuzione del Diavolo si rifugiò sui monti che proteggono Belluno da Nord; vi legò il suo giumento a un anello che si trova ancora lì in qualche parte, chissà dove. Un anello d’oro, da cui il nome dell’intera montagna: S’ciara anello) che è il primo avamposto delle Dolomiti per chi giunge dal Sud”. Quindi una succinta descrizione dell’ambiente geografico della Val Belluna, verde e splendida, una delle più ampie dell’arco alpino, bellissima dal punto di vista paesaggistico. Larga al massimo 11 chilometri e lunga più di 40. Particolarmente ridente e soleggiata, con a nord il Cadore e Zoldo, a ovest l’Agordino, a sud il Feltrino “tutte zone che compongono la provincia di Belluno e che sono assai note sia per le loro bellezze naturali, sia per la loro storia passata e recente, e l’industriosità delle loro genti”. Seguono “Cenni storici” per ricordare che “… I Romani accolsero Belluno come ‘municipium’ dopo la fondazione della vicina Aquileia nel 175 avanti Cristo e la nostra città fu un centro ben vivo; lo attestano parecchi reperti visibili al Museo civico; tra di essi celebre il sarcofago di Flavio Ostilio. Noto è pure il suo collegamento con la vicina Claudia Augusta Altinate costruita da Drusio nel 15 a.C.”. Ma “Alla caduta di Roma Belluno visse le tristi vicende delle invasioni barbariche. In particolare i longobardi la fecero oggetto di una riorganizzazione territoriale e urbanistica, conferendole il ruolo di sede di ‘sculdascia’. Dell’epoca longobarda rimane in città un portale, in una stretta viuzza del centro”. Un salto in avanti per rammentare che: “Alla caduta di Venezia, Belluno passò all’impero austriaco” e nel 1805entrò a far parte del napoleonico Regno d’Italia divenendo capoluogo del Dipartimento della Piave” i cui confini corrispondevano all’incirca all’attuale territorio provinciale”.Poi, ed è storia meno lontana, le due guerre mondiali. Seguono: “Personaggi famosi” ricordando Pierio Valeriano (Belluno 1447-Padova 1558), scrittore ed educatore; Tito Livio Burattini (Agordo 1617-Cracovia 1680), grande matematico e fisico, architetto, politico; Sebastiano Ricci (Belluno 1659-Venezia 1734) uno dei massimi pittori europei tra 6 e ‘700 ; Girolamo Segato (Vedana 1792-Firenze 1836) noto per la pietrificazione dei tessuti corporei umani e animali; mons. Albino Luciani Papa Giovanni Paolo I (Canale d’Agordo 1912-Roma 1978) il “papa bellunese del sorriso”mancato dopo soli 33 giorni di pontificato, secondo pontefice bellunese della storia dopo Gregorio XVI. C’è poi l’elencazione dei “Luoghi di cultura!”, un richiamo a “La cucina bellunese” quindi ai “Luoghi di svago e di divertimento” e all’ “artigianato artistico bellunese”. Il libro si chiude dando il giusto spazio a qualcosa come “Trenta monumenti di Belluno” (sui quali avremo modo di soffermarci prossimamente).
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Una giornata a Belluno”): copertina della pubblicazione; retrocopertina; l’antico sigillo della Città di impronta medievale che raffigura un elemento architettonico caratteristico di quei tempi: il Castello bellunese che come i molti altri serviva per difendere la gente dalle scorrerie provenienti in particolare dal Nord; il sarcofago di Flavio Ostilio quando era ancora accanto alla chiesa di Santo Stefano; immagine di inizio secolo con un gruppo di zattieri su una grande zattera, scena allora abituale mentre oggi viene ogni tanto riproposta come celebrazione del passato; il “pom noselà” ossia la mela ornata di noci e rametti di tasso, un omaggio tradizionale bellunese, simbolo di buon augurio e di prosperità; il magnifico Gruppo dolomitico della Schiara con la Gusela del Vescovà; uno dei tanti splendidi panorami bellunesi.
IERI ALLA RADIO
LO ZERO TERMICO CON GIULIANO FEDERA DELLA BANDA DA FODOM
INVERNO 2022: LO ZERO TERMICO E’….A RADIO PIU’.
ZERO TERMICO E’ UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO TERRITORIO, DALLA VOCE DEI PROTAGONISTI. TURISMO, SPORT, EVENTI, CULTURA, INTRATTENIMENTO. DAL LUNEDI’ AL VENERDI ALLE 15.10 ALLE 20.30. ZERO TERMICO. UN APPUNTAMENTO IN COLLABORAZIONE CON: SPORT 203. LA NATURALE PORTA D’INGRESSO….VERSO LO ZERO TERMICO. LOCALITA’ LE CAMPE STRADA AGORDO BELLUNO. ABBIGLIAMENTO E ATTREZZATURA….DEDICATI A CHI AMA LA MONTAGNA.
di Claudio Fontanive PUNTATA 16, OSPITE GIULIANO FEDERA
007 IN CONDOTTA
PUNTATA DEL 31 GENNAIO 2022
LA RACCOLTA
SALUTE & SOCIETA’
Aspergillosi invasiva: In questi anni di Covid abbiamo avuto un aumento delle infezioni da aspergillosi, per quali motivi? Il servizio di Danilo Magliano in occasione del congresso SIMIT2021
Ecobiologia ed ecosistema della pelle: L’ecobiologia è un approccio scientifico che fonda le proprie radici nella biologia per preservare l’ecosistema della pelle e rafforzarne i meccanismi naturali d’azione
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
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AUDIO
PENSIERI
Varca spazi immensi e fugge
oltre le soffuse nubi
il pensier mio, inquieto spirito
Naufraga oltre i confini d’azzurro dipinti
Nella dolcezza di una sera d’estate…
Vola il mio sguardo e si posa
sul multicolore ventaglio di una donna
con i lunghi capelli d’ebano
dal sole incorniciati,
E in quei suoi malinconici occhi
di blu cobalto persi in chissà
quale nostalgia rivedo la vita mia.
L’aureo sguardo di un gatto color delle tenebre
sfida indomito la vacua lontananza
lì dove all’orizzonte si intrecciano e
sfumano i ricordi miei…
lì verso il remoto infinito,
vitrea cupola celeste senza confini né pareti…
Il mio cuore galleggia tra iridescenti ghirlande di luce
Sospeso nello sconfinato respiro di
una notte che lenta avanza,
Nell’immemore tempo che ignaro veleggia verso le stelle
LA RACCOLTA COMPLETA
GOCCE DI FILOSOFIA
PUNTATA 126 DEL 31 GENNAIO 2022
raccolta completa
MUSICA PIU’
MUSICA ALLA RADIO, IL PROGRAMMA DI LORIS SCUSSEL “COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA” DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 16.00 E ALLE 23
PUNTATA 531 DEL 31 GENNAIO 2022
di Loris Scussel
Una settimana variegata quella di “Collage operazione nostalgia” che inizierà con una selezione di successi internazionali, martedì ritroveremo alcuni grandi artisti stranieri che hanno partecipato al festival di Sanremo negli anni 60/70, poi spazio a canzoni della tv italiana in bianco e nero, selezioni da “American graffiti” ed in chiusura una trasmissione dedicata ai cantautori di casa nostra. Il programma andrà in onda dal lunedì al venerdì alle 16,00 e alle 23,00.
FREEMIX, LA LIBERTA’ MUSICALE MIXATA DA DJ ATHOS E RACCONTATA DA DJ JACK
INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
DUE MINUTI UN LIBRO, TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.40 E ALLE 17.50
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L’ALMANACCO LADINO
PUNTATA DEL 31 GENNAIO 2022
LA RACCOLTA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
di Gianni Santomaso
Ospite: Florinda Cialdella, Vicesindaco del comune di Gosaldo
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA
LE RIVE DEL PIAVE
AUDIO
Era tempo di zona arancione, ma in Valbelluna, in quei giorni d’inizio anno, i colori dominanti erano il bianco e il grigio. Una domenica di luce piatta, nuvole chiare e città stanca. Atmosfera di puro inverno e di surreali feste di Natale oramai sfiorite. Appena dopo pranzo fu il fiume a chiamare; da tanto tempo non calcavo quei sassi lisciati dalla corrente e non percorrevo quelle piste sterrate che d’estate sono percorse da persone in cerca di refrigerio. La Panda procedeva con cautela sullo sterrato che in quei giorni era coperto di neve. Niente classici scossoni, un andare liscio con qualche crepitio provocato dallo spaccarsi dei crostoni di ghiaccio sotto le ruote. Nei pressi del campo di calcio, lo spegnersi del motore e l’accendersi di un profondo silenzio. Le rive del Piave, quel giorno, erano avvolte in un tacere severo. Lo si respirava gennaio. Un mondo spento, una giornata uggiosa, gelida; forse la più fredda di quell’ inverno vero. La neve dura, ghiacciata; gli alberi muti, spogli e addormentati. In lontananza l’orologio del campanile bianco come la neve batteva le due. Poi, soltanto il mormorare distante dell’acqua del Fiume Sacro. L’unico elemento vivo nel gelido greto sassoso ricoperto d’inverno. Camminavo su quelle pietre che erano ricordi di passeggiate estive, di coperte stese sulla sabbia fine delle pozze asciutte, di pomeriggi trascorsi sotto ad un sole rovente che, in quelle ore, era miraggio lontano nel tempo. Tutto taceva, soltanto il gelo era cosa viva. Seguii una traccia disegnata da qualche recente brentana; quando il Piave mostra i muscoli da queste parti muore un mondo e ogni volta ne nasce uno nuovo; quante volte è accaduto e quante volte ancora accadrà. Vi furono tempi in cui si poteva arrivare dove l’acqua del Cicogna si unisce con quella del grande fiume. Quel giorno, invece, non era possibile: la traccia si interrompeva molto prima. Così aveva deciso il fiume in tempi recenti. Aveva nascosto un mondo e ne aveva fatto riaffiorare un altro che non conoscevo. Ho camminato con curiosità seguendo questa nuova traccia mentre la luce degli ancora corti pomeriggi andava scemando. Neve bianca e alberi neri, pozzanghere gelate e silenzio. Poi, improvvisamente, la strada era diventata groviglio di tronchi congelati e pietre smosse dalla forza di quell’acqua che in quel pomeriggio, invece, stava cantando una musica scommessa e gentile. Una breve sosta e poi il ritornare sui miei passi che nemmeno erano rimasti impressi sulla neve marmorea. Luce che calava, freddo che mordeva e l’orologio che batteva le tre. Il Serva e la Schiara, come impassibili sfingi di roccia, vegliavano la piccola città. Mormorare d’acqua ed una gelida domenica di gennaio che si avviava verso uno stanco tramonto di pieno inverno.
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