NEL RICORDO DEI NOSTRI DEFUNTI, CIMITERI ILLUMINATI: CANALE D’AGORDO
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ULSS 1 BELLUNO I medici di Medicina Generale della Medicina di Gruppo Belluno Uno, con sede a Belluno, in via Feltre 196, effettueranno la vaccinazione antiinfluenzale per i loro assistiti over 65 e i pazienti fragili in orario di ambulatorio sabato dalle 8 alle 11
Oggi dalle 8.30 alle 12.30 punto tamponi a Paludi per persone con sintomatologia covid, accesso libero.
Procede spedito l’iter per la riqualificazione della Centrale Operativa Territoriale di Belluno. Dopo l’approvazione del progetto di fattibilità, è stato, infatti, approvato il progetto esecutivo ed è stata indetta la procedura di gara d’appalto per l’affidamento dei lavori. La Centrale Operativa Territoriale sarà realizzata al secondo piano dell’ala ovest del Blocco B (San Gervasio) dell’Ospedale San Martino di Belluno, grazie a un investimento complessivo di 331.440 euro finanziati col PNRR. E’ stato infine approvato, ed è in via di pubblicazione, il bando di gara per l’affidamento dei lavori ed è stato istituito l’Ufficio di Direzione Lavori composto dall’Ing. Felice Gaiardo.
STRADA PER RIVAMONTE INTERDETTA AL TRAFFICO IN ORARI LAVORATIVI, DIVIETO DI TRANSITO A FASCE ORARIE PER I MEZZI PESANTI A DON DI GOSALDO
SP 347 DI PASSO CEREDA, località Don di Gosaldo, dal 2 al 25 novembre senso unico alternato h24 compresi sabato e domenica. Divieto di transito ai veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate e lunghezza superiore ai 7 metri dalle 7.30 alle 12.30, dalle 14.35 alle 17.30 (esclusi sabato e domenica)
SP 8 SAN TOMASO Giovedi interdizione totale al traffico della provinciale 8 dalle 7.15 alle 12.45 e dalle 14.15 alle 17.45. Negli altri orari senso unico alternato (in località Col Zaresè) regolato da impianto semaforico.
SR 20 AGORDINA SEDICO Dal 2 all’11 novembre – sabato e domenica esclusi – senso unico alternato per tratti di 200 metri in località La Stanga
PONTE DEL FELICE, RIMANE ANCORA CHIUSO PER LAVORI PROROGATA L’ORDINANZA AL 3 NOVEMBRE
La Valle Agordina – SP347 Cereda-Duran – Centro paese in prossimità del Municipio – Senso unico regolamentato da semaforo per lavori sulla rete idrica dal 26/10/22 al 31/10/22 ore 18 per tutte le 24 ore
SOCCORSO SOTTO LE TRE CIME DI LAVAREDO E UN ALTRO MALORE LUNGO IL SENTIERO
AURONZO Ieri mattina il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo è stato attivato, per un turista che ha riportato un trauma alla caviglia, mentre si trovava sul sentiero non distante da Forcella Lavaredo. I soccorritori, intervenuti assieme ai colleghi di Prato alla Drava, hanno raggiunto il 66enne francese, gli hanno prestato le prime cure per poi accompagnarlo al Rifugio Auronzo, da dove si è allontanato autonomamente.
CORTINA Nel pomeriggio l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato lungo il sentiero che dal Rifugio Vandelli porta al Passo Tre Croci, poiché un escursionista che stava scendendo assieme ai familiari si era sentito poco bene. Sbarcati con un verricello di 15 metri, medico e tecnico di elisoccorso hanno valutato le condizioni del 62enne di Padova, per poi provvedere al suo recupero. L’uomo è stato trasportato all’ospedale di Belluno per gli accertamenti del caso.
UN ALTRO APPARTAMENTO A FUOCO A CORTINA, IL SECONDO IN POCHI GIORNI
CORTINA Un altro appartamento a fuoco tra domenica e lunedì, le fiamme dal salotto di un’abitazione in frazione Ronco. Le cause potrebbero derivare da un corto circuito. Illesi gli occupanti che erano a Cortina per una vacanza: proprietaria e figlio sono stati evacuati ma non hanno riportato lesioni. Nessuna conseguenza per gli altri condomini della struttura, ovvero una decina di appartamenti. I vigili del fuoco hanno circoscritto le fiamme ed evitato il peggio. Appartamento comunque inagibile per i danni da fumo e da acqua di spegnimento.
RAPIDA DISCESA DEI CONTAGI, NOVE I DECESSI IN SETTE GIORNI
BELLUNO L’incidenza settimanale sta rapidamente scendendo al di sotto di 500 su 100 mila abitanti (in linea con l’incidenza regionale), la circolazione virale appare comunque ancora significativa. Nella settimanale mappa dei contagi sono tre i Comuni con oltre 2000 casi ogni 100mila abitanti: Voltago, Gosaldo e Seren del Grappa. Otto Comuni non segnalano nuovi casi. Sono 49 i pazienti in ospedale per covid, 9 negli ospedali di comunità, nessuno in terapia intensiva. Purtroppo il dato negativo di questa settimana è quello dei decessi, nove tra i 72 e i 94 anni.
DISAGI IDRICI A SOVRAMONTE E SEREN DEL GRAPPA
SOVRAMONTE Ieri mattina gli abitanti di Sorriva si sono svegliati senz’acqua. l’emergenza si è protratta fino alle 13.All’interruzione del servizio idrico si sommano i lavori nella località Col de Mich, a causa della rottura della pompa. I camion dei vigili del fuoco sono tornati da diversi giorni a portare giornalmente acqua per sopperire alla carenza. Anche Seren del Grappa continua a fare i conti con la carenza d’acqua. Pompieri e Gsp si alternano nel garantire le vasche dalle quali i cittadini attingono l’acqua nelle case.
HALLOWEEK C’E’ CHI HA DETTO NO. OSCAR DE PELLEGRIN “SONO DISPIACIUTO PER QUANTO ACCADUTO MA ABBIAMO FATTO IL POSSIBILE”
BELLUNO Cinquantamila euro di danni oltre a quelli di immagine. Il Presidente dell’organizzazione “Faremo di tutto per recuperarli”
foto il direttivo di So right music festival
DI MORENO GIOLI
CARO LEONARDO…NON TI DIMENTICHIAMO
AGORDO I suoi primi dipendenti oggi in pensione, coordinati da Arcangelo Scussel, non lo dimenticano. Per ricordarlo ieri sera si sono ritrovati nell’Arcidiaconale di Agordo, in memoria del loro Cavaliere Leonardo Del Vecchio hanno infatti chiesto a Don Cesare di celebrare una messa alla quale ha partecipato anche Don Lino Mottes già Arcidiacono di Agordo.
INCONTRO CON DON LINO MOTTES, LA PAGINA DEI RICORDI DA LEONARDO DEL VECCHIO AL BEATO ALBINO LUCIANI
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/666537518484425
AGORDINO IN MOVIMENTO: SPEGNIAMO LA VALLE
REDAZIONE Un gruppo di lavoro in vallata sta facendo squadra e coinvolgendo la popolazione. Dopo l’ultimo incontro è uscito un volantino che spiega l’iniziativa.
“La consapevolezza che sia un momento davvero difficile è chiara, ma è altrettanto chiaro che morire in silenzio non è la scelta migliore. Siamo tutte persone che ogni giorno fanno del loro meglio per far vivere dignitosamente la propria famiglia ed ora, malgrado tutto il nostro impegno, rischiamo davvero di non farcela. Cosa c’è di male quindi nel portare la nostra difficoltà all’attenzione della “politica”? Cosa c’è di male nel chiedere a chi abbiamo eletto per rappresentarci di darsi davvero da fare e di farlo in fretta? L’idea, nata da un gruppo di agordini di varia estrazione e provenienza (commercianti, liberi professionisti, dipendenti, pensionati), siamo certi troverà il supporto e la partecipazione di tutti. COSA FARE Vorremmo incontrarci tutti lunedi 7 novembre alle 20, presso il teatro parrocchiale di Rivamonte, per organizzare insieme l’azione pubblica da proporre per fine novembre/inizio dicembre. L’IDEA Consiste nel realizzare una manifestazione pubblica in un luogo di alta visibilità, per proseguire poi con una sospensione delle nostre attività per tre giorni, così da rendere chiare anche ai più “distratti” le conseguenze di questa fase così critica PER INFO ED ADESIONI [email protected]
DISSESTO IDROGEOLOGICO – NON SOLO RIPRISTINO MA ANCHE PREVENZIONE
DI TIZIANO DE COL
LA VALLE In questi giorni ricorrono i quattro anni dalla tempesta Vaia che tanti danni ha arrecato sulla montagna Veneta e in Agordino. Giustamente vengono ricordati i massicci interventi di ripristino e messa in sicurezza di alvei e boschi realizzati in questi quattro anni dagli enti preposti coordinati dalla Regione Veneto, ma è anche giusto far risaltare i luoghi dove i danni sono stati più contenuti in quanto presenti poderose opere di mitigazione del rischio realizzate negli anni precedenti a Vaia dalla Regione del Veneto Qui portiamo il caso di un intervento che tenne impegnati i Servizi Forestali Regionali per due anni e che vide la stretta collaborazione dell’ allora Amministrazione Comunale di La Valle ed i Servizi Forestali Regionali. Erano gli anni a metà decennio 2000 – 2010 e il cantiere era sul Torrente Ru, affluente del Bordina, nei pressi di Malga Foca. Il Comune mise a disposizione i larici per l’intervento, tagliati in zona ed i Servizi Forestali Regionali lo realizzarono. La zona in questione era collassata durante l’ Alluvione del 1966 (provocando un sovralluvionamento importante con l’esondazione del Bordina che distrusse le aree prative a monte di Conaggia – tutt’ora chiamate La Boa – ed interrò la parte a monte della frazione con circa 1 metro di sedimenti) e negli anni seguenti l’ allora Corpo Forestale dello Stato (non esistevano ancora le Regioni) compose una squadra di operai forestali che alloggiava nelle pertinenze di Malga Foca e realizzò le prime grandi arce in legname per contenere erosione e frane sui versanti.Un poderoso lavoro che però fu messo duramente alla prova dagli eventi alluvionali dei primi anni 2000, nella fattispecie il più intenso nel 2002 e che, data anche l’età delle opere, provocò lo scalzamento al piede delle grandi arce con il successivo sifonamento e collasso delle strutture. Si agì quindi tempestivamente e le nuove arce fecero molto bene il loro dovere nel corso dell’evento alluvionale del 2012 e poi nel 2018 con Vaia. Le fotografie allegate (Archivio Tiziano De Col) sono divise in due serie: La prima serie rappresenta le vecchie arce prima della loro ricostruzione e la seconda serie rappresenta le nuove arce a fine lavori. Quella parte di territorio Lavallese non ha particolarmente sofferto durante Vaia dal punto di vista idrogeologico pur essendo terreno ad alta pendenza e bassissima coesione. Quanto sopra per dimostrare che anche dopo anni dalla realizzazione di opere di contenimento bisogna sempre vigilare sulla loro funzionalità in previsione di eventi anche più forti e complessi di quelli che causarono il danno a seguito del quale le opere furono costruite; siano opere in legname che in calcestruzzo. In prossimi articoli prenderemo in considerazione altre opere di difesa idrogeologica realizzate a La Valle dalla Regione Veneto nel decennio 2004 – 2014 e che hanno contribuito a contenere o evitare maggior danni nel corso della tempesta Vaia. Prenderemo anche in considerazione la situazione idrogeologica attuale (dopo Vaia) di alcuni torrenti e valli Lavallesi dove certamente necessitano di attenzione da parte degli Enti preposti.
GALLERIA FOTOGRAFICA, le vecchie arce sul torrente Ru a La Valle Agordina, realizzate dopo l’alluvione del 1966
GALLERIA FOTOGRAFIA, le nuove arce realizzate dai Servizi Forestali Regionali a metà degli anni 2000 – 2010
INOLTRE…
TEMPESTA VAIA: LA PREVENZIONE CHE FUNZIONA
L’EFFICACIA DELLE OPERE DI DIFESA IDRAULICA VALUTATA ATTRAVERSO L’ANALISI PUNTUALE DEI DATI DELL’EVENTO METEOROLOGICO
Ottobre 2018. Tempesta Vaia. Sono passati ormai quattro anni da quelle giornate che hanno lasciato un segno indelebile nelle foreste dell’Agordino e del Cadore, nel Bellunese, del Cansiglio, a cavallo con la provincia di Treviso, del Primiero, nel Trentino e dell’Altopiano di Asiago, nella parte settentrionale della provincia di Vicenza. Venti fortissimi – intensità “Uragano”, grado 12 della scala di Beaufort – hanno spazzato e raso al suolo ettari ed ettari di bosco, lasciando spazio ad uno scenario raccapricciante alle prime luci dell’alba del 30 ottobre 2018. Non prima, visti i danni alle reti elettriche che hanno lasciato al buio vaste zone del Veneto settentrionale e del Trentino Alto Adige.
Se ci è concesso, vorremmo citare come preludio anche l’incendio che per tre giorni ha dato non pochi pensieri agli abitanti di Taibon Agordino, della Valle di San Lucano e a tutti i vigili del fuoco impegnati sul campo. Un incendio probabilmente causato dalla caduta di una pianta sopra le linee dell’alta tensione, incidente dovuto anche in questo caso al vento che voleva, a quanto pare, aprire e chiudere questa incredibile successione di eventi nefasti. Il fuoco, divampato il 24 ottobre formando una nube di fumo spinta dal vento fino a Venezia, sembrava sotto controllo solo due giorni più tardi, quando l’avvicinarsi di una perturbazione pareva poter dare l’aiuto decisivo. Peccato che, tra fuoco e aria, anche l’acqua abbia voluto dire la sua in modo prepotente, monopolizzando la scena fino alla sera del 29 ottobre.
Proprio della pioggia vorremmo occuparci in questo articolo di analisi, concentrandoci sui dati della pluviometria e dei livelli idrografici del torrente Biois, nel bacino idrografico del fiume Piave, per mostrare chiaramente le evidenze che ne derivano circa l’efficacia delle opere di difesa idraulica. In particolare, dopo un riepilogo degli eventi meteorologici tratto dalla relazione ufficiale redatta dall’ARPAV, osserveremo l’effetto della briglia di contenimento costruita lungo il corso del torrente Biois in Comune di Vallada Agordina (BL) sul livello dello stesso torrente monitorato a valle, nel Comune di Cencenighe Agordino (BL).
ARTICOLO COMPLETO DA DELTA SCIENCE TUTORING deltasciencetutoring.com
Tempesta Vaia: la prevenzione che funziona – DeltaScience (deltasciencetutoring.com)
PER I DANNI SULLA STRADA PROVINCIALE IN CADORE INTERVIENE LA PROVINCIA
VIGO DI CADORE
DI DANIELE DAL VIT
PROGETTO DI RESTAURO FORESTALE A QUATTRO ANNI DA VAIA
di LORENZO SORATROI
MANUTENZIONE AREE CIMITERIALI
FELTRE Le aree cimiteriali sono state rese più decorose grazie ad un’opera di manutenzione, anche in vista delle ricorrenze di inizio novembre. Il lavoro da fare resta molto, soprattutto per quanto riguarda gli stabili e i fabbricati. Al di là di alcuni primi interventi più urgenti, l’Amministrazione ha inteso affrontare la questione “cimiteri” con un approccio organico, ciascuno degli assessori di maggioranza ha effettuato nelle scorse settimane un sopralluogo ad una diversa area cimiteriale del Comune, per verificare di persona la situazione e redigere poi una scheda descrittiva dettagliata, in cui sono state evidenziate le criticità maggiori su cui intervenire. Per quanto riguarda il cimitero urbano, che da solo rappresenta l’80% delle intere aree cimiteriali del Comune di Feltre, non c’è da essere soddisfatti, qui il lavoro è ancora lungo “Ma siamo certi che prossimamente, con gli importanti interventi in programma, la situazione migliorerà decisamente, tenuta anche in doveroso conto l’importanza storico-culturale che il nostro cimitero monumentale riveste per la città”, conclude il consigliere delegato Sebastiano Slongo.
DONATORI SANGUE MUGNAI E GLI EVENTI DI SUCCESSO
FELTRE È stata un successo la serata organizzata dai Donatori di Sangue di Mugnai lo scorso sabato nella Sala Parrocchiale del paese. La compagnia Quelli del venerdì, dell’associazione Ghita, ha portato allegria e spensieratezza al numeroso pubblico grazie allo spettacolo “Colpa del Birus o del Modesto?” con la regia di Mauro Fantinel. La serata è stata anche l’occasione per promuovere la donazione del sangue. L’invito fatto a ciascuno è stato quello di riflettere riguardo questo semplicissimo gesto di altruismo e solidarietà che tutti possiamo compiere.
POMPIERI VOLONTARI DI CAPRILE, IVANO A FABRIZIO PATENTATI
Dalla sede di Caprile i complimenti ai due nuovi autisti Ivano de Vallier e Fabrizio dell’Olivo che hanno conseguito la patente di 2º grado necessaria alla guida dei mezzi in emergenza. Nel fine settimana i pompieri di Caprile hanno anche svolto un addestramento congiunto con l’ Associazione Volontari Ambulanza di Rocca Pietore simulando vari scenari di incidente stradale. Utilizzando una vecchia carcassa d’auto sono state provate numerose manovre di estricazione con dei feriti all’interno per migliorare le capacità operative e di cooperazione con i sanitari.
INAUGURATA LA NUOVA SALA AL MUSEO RIZZARDA
FELTRE
di MORENO GIOLI
SAMUELE SPADA, CONSIGLIERE DELEGATO ALLA CULTURA
TIZIANA CASAGRANDE CURATRICE MUSEI FELTRNI
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO, OSPITE IL SINDACO SILVIA TORMEN