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IL NATALE A PEDAVENA, FOTO DI YASMINE VELLUTINI
CROCE ROSSA ITALIANA, Filmato preparato dai giovani sull’uso responsabile di mascherine e guanti.
SILVOPASTORALE FARENZENA – DON CHIUSA FINO AL 15 DICEMBRE
AGORDO chiusura della strada silvo-pastorale Farenzena – Don, fino al 15 dicembre 2020 e comunque fino a fine lavori, con riapertura del tratto interessato nelle giornate di sabato e domenica ed eventuali festivi infrasettimanali, per consentire l’esecuzione dei lavori di esbosco.
DA OGGI USCA A DOMICILIO ANCHE NEL DISTRETTO DI BELLUNO CON 11 MEDICI IMPEGNATI SETTE GIORNI SU SETTE DALLE 8 ALLE 20
Ieri in Veneto il record dei decessi, 107 in un solo giorno e le vittime dal 21 febbraio sono ormai 4000. Natale blindato? Solo ipotesi, diverse a seconda della penna dei giornalisti. In concreto le decisioni si conosceranno nelle prossime ore dopo tutto quello che è stato detto e scritto in questi giorni sulla scorta di fuga di notizie e voci di corridoio. C’è chi ha parlato di Natale blindato con gli hotel chiusi, chi ha affermato si vada verso la chiusura di bar e ristoranti anche nelle giornate del 25-26 e 31 dicembre, chi è convinto che ci sarà il divieto di spostamento tra le regioni qualunque sia la tonalità di colorazione dal giallo al rosso. E poi obbligo di quarantena per chi rientra da viaggi all’estero, coprifuoco alle 22 e la messa di Natale anticipata alle 20 o alle 21, nel contempo si ipotizza anche l’apertura delle scuole per il 14 dicembre, nove giorni prima (7 in classe) delle vacanze di Natale. Ma sono tutte ipotesi e vanno prese come tali in attesa delle conferme del Governo e Cts che in queste ore hanno intrecciato il dialogo con i Presidenti delle Regioni. Tra le notizie positive la conferma che arriveranno 20 milioni di ristoro anche per il Veneto giallo. In Provincia la Ulss1 ha annunciato di aver attivato L’Usca per i pazienti a domicilio anche nel distretto di Belluno come già succede per Feltre. Ieri altri 2 decessi con prevalenza di casi positivi nella zona del feltrino. A Limana sono cinque le classi della primaria in isolamento e scuola chiusa per 10 giorni. La Provincia ha stanziato 100 mila euro per ristorare una ventina di aziende bellunesi del trasporto pubblico locale su proposta di Confartigianato Belluno, ne beneficeranno le attività di scuolabus, Ncc e bus operator.
COVID IN PROVINCIA: 2 DECESSI, 141 NUOVI POSITIVI E 201 SOGGETTI RICOVERATI NEGLI OSPEDALI BELLUNESI. A PIEVE DI CADORE ATTIVATA UN’AREA PER PAZIENTI COVID NEGATIVI
BELLUNO Nelle ultime 24 ore sono decedute 2 persone covid positive: un uomo di 93 anni ricoverato all’ospedale di comunità di Belluno e un uomo di 73 anni ricoverato in Pneumologia Covid a Belluno. 141 i nuovi positivi in Ulss 1 Dolomiti (dato aggiornato alle 8). Negli ospedali bellunesi i ricoveri sono: 65 in area non critica e 7 in terapia intensiva al San Martino di Belluno, 56 in area non critica e 6 in terapia intensiva presso il Santa Maria Del Prato di Feltre e 10 in area non critica ad Agordo. La situazione negli ospedali di comunità: Agordo 8 persone ricoverate, Alano 6, Auronzo 11, Belluno 19 e Feltre 13. Attivata un’area di Ospedale di Comunità per pazienti covid negativi presso l’ospedale di Pieve di Cadore.
INFORTUNIO SUL LAVORO IN VALLE DI GARES
CANALE D’AGORDO Soccorsi a sirene spiegate nel pomeriggio di ieri verso la Valle di Gares. La chiamata in seguito ad un infortunio sul lavoro, un operaio di 42 anni di Gosaldo, D.B. si è procurato lo schiacciamento della mano sinistra, mentre stava togliendo i rami dal tronco la pianta si è mossa finendo sull’arto dell’uomo. Sul posto oltre al 118 i Carabinieri di Falcade e i funzionari dello Spisal. L’uomo è alle dipendenze dell’impresa boschiva Federico Dalla Santa di San Martino di Castrozza, i soccorsi sono stati chiamati da un collega di lavoro. D.B. è stato elitrasportato all’ospedale San Martino di Belluno e già ieri sera i sanitari parlavano di dimissioni, quindi fortunatamente niente di grave.
UNA BUONA NOTIZIA: GREGOR MIGLIORA
CORTINA Gregor Gombac, 24 anni di Cortina non è più ricoverato al Ca’ Foncello di Treviso ma nel reparto di Terapia intensiva del San Martino. Il ragazzo era precipitato a Cima Ra Zesta, lo scorso 21 novembre, è ancora in coma farmacologico, ma già nelle prossime ore è previsto il suo graduale risveglio
ANZIANO INVESTITO IN CENTRO A BELLUNO
BELLUNO Un anziano è stato investito in via Gregorio XVI. L’85enne bellunese è stato travolto da un’auto mentre stava attraversando la strada, all’altezza della caserma dei vigili del fuoco. G.F. è stato soccorso dai pompieri e dai sanitari del 118, ha trascorso la notte in pronto soccorso sotto osservazione. Rilievi della Polizia locale.
IL RITORNO DEL LUPO IN TERRITORIO FODOM
LIVINALLONGO Dopo tanti mesi di silenzio riecco il lupo in territorio Fodom, sopra Malga Castello. A darne notizia con tanto di macabra fotografia il sindaco di Livinallongo Leandro Grones dalla sua personale pagina facebook. E’ la foto del ritrovamento della carcassa di un cervo. Sulla stessa pagina viene poi pubblicato un bel video, il lupo ripreso da un passante sulla strada per Passo Campolongo
IL VIDEO Leandro Grones: “che non rispettano il Codice della Strada e nemmeno i DPCM!! Al Passo Campolongo, confine tra le province di Belluno e Bolzano. Complimenti all’autore del video”
https://www.facebook.com/leandro.grones/videos/3982422301810713
METEO. STATO DI ATTENZIONE PER FORTE VENTO E NEVE
VENEZIA In riferimento alla situazione meteorologica attesa sul territorio regionale, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile, come da avviso del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto, è previsto fino alla serata di oggi, un rinforzo dei venti da nord est, che saranno tesi in pianura, tesi/forti sulle dorsali prealpine e sulla costa (in particolare quella centro-meridionale) e pianura limitrofa (in particolare sud orientale). Pertanto, è stato dichiarata la fase operativa di “attenzione per vento forte” (da riconfigurare, a livello locale, in fase operativa di pre-allarme o allarme a seconda dell’intensità del vento) sulla zona prealpina, di pianura e costiera, fino alla mezzanotte di oggi. Inoltre, è stato dichiarato lo stato “stato di attenzione per neve” (da riconfigurare, a livello locale, in fase operativa di pre-allarme o allarme a seconda dell’intensità dei fenomeni) fino alla mezzanotte di oggi, le zone collinari e il Bellunese meridionale. Sono, infatti, previste nevicate fino a quote collinari, con possibili accumuli di alcuni centimetri nei fondovalle prealpini (localmente anche 5-10 cm) e sui Colli Euganei e Berici; in pianura possibile a tratti un po’ di neve o pioggia mista a neve: non si escludono temporanei modesti accumuli sulle zone interne; nel pomeriggio limite della neve in lieve rialzo con fenomeni di minore entità.
NUOVO PERCORSO FITNESS CON VIDEO SORVEGLIANZA
AGORDO Fino ad oggi è zona degradata spesso balzata alle cronache per “campeggi” selvaggi, episodi di vandalismo e ritrovi tra fumo e bottiglie di alcoolici. Ora il Comune ha deciso di creare un percorso fitness con tanto di telecamere di sicurezza. Il progetto è stato presentato dall’assessore Cristina Bien
70 MILA EURO STANZIATI DALLA MAGGIORANZA PER L’ACQUISTO DI UN APPARTAMENTO FRONTE MUNICIPIO FANNO DISCUTERE NEL CONSIGLIO COMUNALE DI ROCCA PIETORE
di Gianni Santomaso
LUXOTTICA: SABATO DI STRAORDINARIO INCENTIVATO, MA NON PER IL REPARTO SALDATURA
AGORDO Sono passati pochi giorni da quando la dirigenza Luxottica e le RSU hanno trovato l’accordo per due sabati di straordinario incentivato per il mese di dicembre. Tutte le maestranze dello stabilimento di Agordo, tranne la filiera della plastica, sono chiamate per un sabato lavorativo di 6 ore. Cambio di programmi per il reparto saldatura che sabato prossimo non sarà chiamato al lavoro dalle 6:45 alle 12:45.
I DIPENDENTI LUXOTTICA IN ATTESA DEL PACCO NATALIZIO
di Gianni Santomaso
LE INTERROGAZIONI DELLA MINORANZA FODOM: DUBBI CHE RESTANO
LIVINALLONGO Nel consiglio comunale dell’altra sera la minoranza ha presentato al sindaco ma anche all’assessore al turismo tre interrogazioni: sulla condotta seguita durante i consigli comunali, sul progetto del centro benessere di Arabba con relativo spostamento dei soldi dei fondi di confine e sul centro di protezione civile di Arabba. Le risposte non hanno soddisfatto i firmatari dei documenti: Daniela Templari, Silvia De Dorigo Del Monego e Claudio Sorarui.
AI MICROFONI DI RADIO PIU SILVIA DE DORIGO DEL MONEGO
INTERPELLANZA AL SINDACO CIRCA I MOTIVI DELLA CONDOTTA SEGUITA
DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE. 25 novembre 2020
L’interpellanza prende le mosse da un recente consiglio comunale dove, raccontano i consiglieri di minorana Daniela Templari, Silvia De Dorigo Delmonego e Claudio Sorarui “il Sindaco ha taciuto il neo Assessore al Turismo Francesco Martini e la Consigliera Silvia De Dorigo Delmonego, impedendo alla stessa di esprimere un pensiero e porre delle domande al neo assessore al turismo, riguardo un punto all’ordine del giorno, che aveva altresì a che fare con l’interrogazione presentata dalla minoranza nei mesi antecedenti”. Quindi la domanda: “di giustificare la condotta del Sindaco, lesiva dei diritti fondamentali dei cittadini italiani previsti dalla costituzione, ed altresì discriminatori nei confronti del genere femminile; che venga rispettato il ruolo della minoranza, così come da sempre avvenuto nella nostra comunità e che i Consigli Comunali vengano registrati integralmente al fine di prevenire eventuali futuri
atti discriminatori, che i Consigli Comunali vengano trasmessi in diretta e pubblicati online, al fine di garantire la partecipazione dei cittadini in periodo di emergenza Covid-19. Nel caso si continui a perseverare sulla stessa linea, saremo costretti, tutte le volte che verrà impedito di esprimere alla minoranza il proprio pensiero, di abbandonare l’aula, e gli specifici casi verranno portati a conoscenza nelle sedi opportune, e ciascuno sarà chiamato a rispondere delle proprie responsabilità”.
INTERROGAZIONE AL SINDACO E ALL´ASSESSORE AL TURISMO – Approfondimenti Centro Benessere ad Arabba. 25 novembre 2020
“Riteniamo opportuno che il Sindaco renda noto alla popolazione lo studio di sostenibilità, al fine di garantire la trasparenza e la chiarezza di tale investimento. Infatti sugli organi di stampa il Sindaco dichiarava la sostenibilità economica e finanziaria del Centro Benessere ad Arabba”. Partendo da questo presupposto i consigliere di minoranza chiedono su quali basi il Sindaco abbia fornito tali notizie alla stampa definendo il Centro Benessere sostenibile dal punto di vista economico finanziario, fintanto che l´analisi professionale non è ancora ultimata e disponibile, nonché di comunicare al Consiglio Comunale chi siano i soggetti terzi interessati alla gestione dello stesso.
INTERROGAZIONE Centro di Protezione Civile ad Arabba. 25 novembre 2020
In riferimento al progetto di costruzione di un Centro per la Protezione Civile ad Arabba la minoranza chiede di conoscere la presentazione del progetto e dei relativi finanziamenti. Inoltre la critica: “Vorremmo far notare che non riteniamo lungimirante, né tantomeno strategica, la scelta della localizzazione di tale struttura. Dato il suo scopo, nonché la sua natura intrinseca, reputiamo che l`ubicazione adatta a tale struttura sia da prevedere decentrata rispetto ai centri abitati, tuttalpiù se caratterizzati dalla presenza di flussi turistici ed altresì più centrale rispetto all`intero territorio da coprire, al fine di minimizzare i tempi di attesa. Chiediamo infine spiegazioni in merito alla necessità di sostituire i portoni della sede dei Vigili del Fuoco esistente, in considerazione del fatto che è in previsione la costruzione di una nuova sede”.
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
A VILLA DI VILLA IL DRIVE IN CON LA PROTEZIONE CIVILE PER LA POPOLAZIONE SCOLASTICA IN CASO DI NECESSITA’
di DAMIANO TORMEN
RIECCO I NUOVI SPESA PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’, COME A PRIMAVERA, DOMANDE ENTRO IL 21 DICEMBRE
DI DAMIANO TORMEN
RECORD DI DECESSI: 107; 50MILA TAMPONI IN 24 ORE 2500 POSITIVI TERAPIE INTENSIVE SEMPRE PIU’ VICINE AI NUMERI DI MARZO.
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Auguri a Rina di Marghera per i sui 105 anni e auguri a Sammy Basso per i suoi 25 anni. Commissariare la Regione con i Prefetti? Non esiste! Il nuovo Dpcm deve avere il voto delle Regioni, ma ce lo potrebbero inviare anche qualche mezz’ora prima di pubblicarlo sul bollettino ufficiale. Avessimo il test fai da te efficace potremmo gestir meglio anche gli incontri natalizi.
Siamo sempre nella parte alta della curva, speriamo non riparta verso l’alto. Abbiamo un terzo dei positivi rispetto a marzo (dato su tamponi fatti) e abbiamo più ricoverati di marzo: il virus è meno presente di marzo ma il contagio è maggiore a causa di un distanziamento minore rispetto al lockdown primaverile, gli assembramenti sono il vero veicolo del virus. . HO POSTO UN ASPETTO SOCIOLOGICO Che il sentiment tra la prima fase di marzo e oggi è cambiato, a marzo avevamo paura dell’ignoto, di morire, e tutti erano pronti al rispetto delle regole, oggi purtroppo per alcuni il covid è un problema di chi è in ospedale. I colleghi presidenti hanno colto l’istanza dell’importanza delle campagne di informazione serie e sincere per ristabilire i collegamenti con i cittadini. Pensare di gestire il covid da qui ad aprile a suon di DPCM e ordinanze regionali anche no, ci vuole un nuovo patto sociale. VIDEO CONFERENZA STATO-REGIONE Bisogna normare l’assembramento, non la singola attività, il tema dei ristori deve essere una certezza. IMPIANTI DI SCI No ai pendolari dello sci chiedono gli assessori della montagna dando la possibilità di sciare solo a chi prenota negli alberghi o possiede una seconda casa (i ricchi ndr.) ma secondo Zaia è una posizione che non passerà
DOMANDE
IL VENETO HA DIFESO LA ZONA GIALLA, ORA E’ PENALIZZATO SENZA RISTORI Il Presidente del Consiglio chiedendo ai Presidente delle Regioni ordinanze restrittive aveva promesso comunque misure di ristoro, quasi come un incentivo. Il Governo ha confermato un fondo di 250milioni di euro per le restrizioni regionali, di tutte le regioni, noi dovremmo avere 19 milioni circa, se questo intento va avanti. Di restrizioni noi ne abbiamo fatta una d’intesa con il Ministro della Salute e siamo in zona gialla perché lo dicono i parametri nazionali. Per i ristori ho sollecitato anche oggi, noi in più abbiamo chiuso le attività commerciali la domenica, abbiamo imposto un cliente ogni 20 metri quadrati chiudendo altresi’ le medie e grandi strutture di vendita per due sabati. Tutte le altre sono restrizioni nazionali. I bar alle sei di sera non li abbiamo certo chiusi noi. ZONA GIALLA L’esame ogni venerdi fino ad ora l’abbiamo passato. La zona gialla prevede già delle restrizioni come il divieto di assembramento come nelle zone rosse o arancioni, tutte e tre le zone chiudono i bar e ristoranti alle sei di sera con il coprifuoco alle 22. Quindi la narrazione sembra che la zona gialla abbia regole di lassismo ma non è così. Unica cosa che non abbiamo nella zona gialla è la chiusura dei confini comunali.Noi non siamo vittime della zona gialla ma del non rispetto dell’assembramento. I NOSTRI OSPEDALI AL COLLASSO? Ho usato un termine improprio non abbiamo le barelle in corridoio, mi scuso per il termine. Sentiamo una grande pressione questa è la realtà con 330 persone in terapia intensiva e altre 250 non covid. Di solito il Veneto gestiva 200 terapia intensive. PATTO SOCIALE CON CAMPAGNE REGIONALI? Abbiamo fatto molto sui social, ci stiamo ragionando, se ci fosse una campagna nazionale mutuata a livello regionale avremo un messaggio unico. Si decida per gli spot informativi. FASCIA BIANCA NATALIZIA O GIALLA SCOLORITA, LA REGIONE FARA’ ORDINANZE? Se si tratterà di affrontare questo tema con i presupposti del piano di sanità pubblica lo faremo ma non abbiamo notizie di fasce bianche. Credo che il minimo sarà la fascia gialla come piattaforma punto di partenza. Le chiusure domenicali dei negozi è stata una scelta della Regione vedremo cosa succederà. FONDO DI 250 MILIONI CHE COLLOCAZIONE AVRA’? Immagino nelle legge di bilancio. IPOTESI CHIUSURA DEGLI HOTEL DI MONTAGNA PER 20 GIORNI Oggi non se n’è parlato in questo caso saranno fondamentali i ristori garantendo gli stipendi agli stagionali e per gli imprenditori il ristoro per la mancanza di fatturato con modello alla tedesca cioè percentuale sul fatturato. A QUANDO IL TESTO DEL DPCM? Noi lo vedremo qualche mezz’ora prima perché serve la valutazione delle Regioni. E’ positivo se arriva almeno una giornata prima per lavorare e confrontarci. E’ STATO DISCUSSA L’IDEA DI INDIVIDUARE I PREFETTI PER RISOLVERE I PROBLEMI DEL TRASPORTO SCOLASTICO E SCUOLA Non se n’è parlato. Da noi non serve il Prefetto, gli altri facciano quello che vogliono, non si metta in dubbio il lavoro della Regione o dell’assessore ai trasporti De Berti con tutto il rispetto per i Prefetti che hanno ben altro da fare alla faccia dell’autonomia, sono 10 anni che governiamo questa Regione e la gente sa come.
SE DANNO LA POSSIBILITA’ DI APRIRE GLI IMPIANTI SOLO SCIATORI DELLA REGIONE? Anche questo non è stato chiarito rispetto ai confini regionali e poi c’è il tema del ricongiungimento familiare, bisogna stare attenti anche a mettere limiti e ai problemi lavorativi. CONFRONTO REGIONI E GOVERNO, COSTRUTTIVO E SERRATO Il confronto è aperto, mi auguro che il DPCM sia costruito a più mani tra Governo e Regioni. Questo DPCM segnerà la storia del covid. Che sia di lunga gittata e con precise prospettive altrimenti diventa un’epigrafe. Penso che i presupposti per il confronto ci siano, anche i tempi che non è più quello dell’ultimo miglio, abbiamo due giorni davanti e se ci mandano una bozza di testo (non solo ai giornali) possiamo iniziare a lavorare INDISCREZIONI DI STAMPA Sono tali, indiscrezioni. IL GOVERNO E’ CONVINTO CHE CON LA PUBBLICITA’ A SPOT RIAVVICINI LA GENTE? Non ci vedo altra soluzione, è un tema di informazione. PERO’ LA GENTE E’ SATURA E’ la più grande pandemia della storia. Se da fastidio anche parlare della salute dei veneti allora significa che non si vuol sentire parlare di problemi. UN PREMIER CHE VORREBBE CONVINCERE GLI STATI VICINI A CHIUDERE GLI IMPIANTI, CON QUALE FORZA? Non lo so dire. Ma non abbiamo il potere “d’acquisto” internazionale. L’EUROPA PARLA DI VIETARE LE MESSE DI NATALE IN PRESENZA Non so nulla premesso che ci sono altri problemi da risolvere, c’è sempre il problema del tetto e delle fondamenta. Se la chiesa crea assembramento va chiusa. A marzo leggevo su una rivista straniera che puntava il dito contro le processioni, ma era lo Sri Lanka con 10mila persone che non sono le nostre processioni.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/394321755101903
SPECIALE AREE INTERNE PER USCIRE DALLE ZONE “SVANTAGGIO” E CONTRO LO SPOPOLAMENTO
dal consiglio dell’Unione Montana Agordina
AGORDO Oltre 8 milioni di euro per le aree interne, i progetti iniziano a vedere la luce come anticipato dal Presidente dell’Unione Montana, Michele Costa nel corso del consiglio comunale dell’Unione Montana Agordina.
MICHELE COSTA
DI GIANNI SANTOMASO, PUNTATA 1
DI GIANNI SANTOMASO, PUNTATA 2
ATTIVATA L’USCA A BELLUNO CON 11 MEDICI OPERATIVI PER 12 ORE AL GIORNO, TUTTI I GIORNI. PARLA ADRIANO RASI CALDOGNO
BELLUNO Aggiornamento sulla situazione covid in provincia dalla Ulss1 Dolomiti, parla il direttore generale
LEGGI L’INTERVENTO DI ADRIANO RASI CALDOGNO
LA NOTIZIA DEL GIORNO Attivata L’Usca a Belluno con 11 medici operativi sette giorni su sette dalle 8 alle 20. I compiti dell’unità speciale: la gestione domiciliare dei pazienti covid positivi che non necessitano di un ricovero ospedaliero ma che è opportuno siano seguito con specifiche terapie, la grande maggioranza dei soggetti non presenta sintomi, o molto lievi. Queste unità speciali lavorano assieme ai medici di medicina generale, pediatri, pronto soccorso, 118 e specialisti che seguono i malati ricoverati con covid19. Le Usca sono attivata non dall’utenza ma dai medici di base oppure dal 118 o dalle strutture ospedaliere. Per ogni intervento saranno effettuate schede di monitoraggio. Nel distretto di Feltre è già attiva da alcuni mesi con 5 professionisti e il supporto infermieristico. Da novembre c’è stato un crescendo importante dei casi presi in carico, circa 50 pazienti presi in carico quotidianamente e sorveglianza attiva di oltre 1000 soggetti. Ci sono stati interventi in loco dell’equipe in 5 residenze per anziani, Meano, Cesio, Feltre, Lentiai e Quero: tassello importante nella strategia per gestire al meglio i pazienti covid trattenendoli il più possibile a domicilio con adeguata assistenza medica. Potenzieremo ulteriormente le Usca e stiamo cercando medici disponibili per questa attività. MEDICINA TERRITORIALE Importante azione dei medici di medicina generale, primo interlocutore in caso di necessità per sospetti sintomi di covid. E’ possibile inoltre gradualmente ottenere dal medico di medicina generale il tampone rapido. Distribuiti i tamponi a 43 medici su 132 che hanno iniziato questa azione di screening sui proprio pazienti. Gradualmente si uniranno altri medici. SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA Alle 8 di questa mattina 141 nuovi positivi in 24 ore, con una flessione rispetto alla scorsa settimana. Sono dati in funzione ai tamponi fatti e refertat. Tutto il Dipartimento di Prevenzione è fortemente impegnato per contenere e governare la curva dei contagi. Significativo al proposito il numero di covid point, numero imponente di tamponi rapidi e molecolari. Come già accennato ormai abbiamo una molte di attività di 10 volte i tamponi che si facevano a marzo. Ecco perché il ritardo nella consegna dei risultati dei test, non siamo per nulla contenti di questi ritardi ma bisogna comprendere la mole di lavoro diagnostico. TAMPONI AD AURONZO Domenica l’operazione mirata con 350 persone nella fascia d’età 41-75 anni per verificare lo stato dell’arte rispetto alla diffusione del virus in una popolazione tra le più colpite le scorse settimane con focolai di rilievo. Il dato interessante e confortante che nel campione la positività è pari all’8 per mille, di gran lunga inferiore delle settimane precedenti. Si può ragionevolmente affermare che il focolaio di Auronzo è in via di ridimensionamento, ma l’attenzione va tenuta alta. IN OSPEDALE A ieri sera 14 persone in terapia intensiva 133 area non critica 57 negli ospedali di comunità. Una decina di persone provengono da fuori Ulss soprattutto dal Primiero che hanno come riferimento la Ulss Dolomiti.
https://www.facebook.com/RasiCaldognoUlssDolomiti/videos/676721413016038
SANITÀ, BOND (FI): «PIANIFICARE SUBITO IL RECUPERO DELLE LISTE D’ATTESA NON COVID. EVITIAMO DI PRESTARE IL FIANCO ALLA PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI»
ROMA «Siamo di fronte al rischio concreto di privatizzazione di una parte della sanità. Non si trasformi l’emergenza Covid nell’occasione per dare all’esterno un servizio che oggi i cittadini ricevono dalle Regione e domani potrebbero dover pagare di tasca loro». A lanciare l’allarme è il deputato di Forza Italia Dario Bond, che raccoglie la segnalazione arrivata da Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità). «Annuncio che oggi pomeriggio incontrerò il ministro Speranza» conclude Dario Bond. «Oltre a questo specifico tema, gli sottoporrò la questione degli impianti di risalita e della stagione invernale, argomento pressante per tante località di montagna».
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ DARIO BOND
LE INIZIATIVE DELLE BIBLIOTECHE E IL SERVIZIO AUDIOLIBRI
AUDIO
di LUISA MANFROI
AGORDINO- Tra le iniziative delle biblioteche una riguarda in particolare gli audiolibri, i libri da ascoltare a casa. Un servizio gratuito e attivo ormai da qualche anno e diretto a persone che amano la lettura ma che fanno fatica a leggere in modo autonomo, come ad esempio gli anziani, ma non solo. Un progetto nato qualche anno fa e curato dal CILP, Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre. «I libri sono registrati da donatori di voce anche agordini ed è gestito dalle Biblioteche di Agordo, Alleghe, Canale d’Agordo, Cencenighe e Falcade, su mandato delle rispettive amministrazioni comunali» dice la referente Marilisa Luchetta. «In questi giorni viviamo tutti più isolati nelle nostre case per ridurre il più possibile i contatti. Perciò è importante offrire stimoli e passatempi, alternative piacevoli e interessanti al bersagliamento continuo e ossessivo di notizie allarmanti». L’ascolto di un audiolibro può essere una gradevole compagnia. Come fare per aderire al servizio ? Basta recarsi presso una delle biblioteche di riferimento che provvederanno a fornire in prestito, alla persona che ne fa richiesta, il lettore Mp4, il formato multimediale utilizzato per contenere video e audio digitali, dai comandi semplificati e dotato di auricolari. Nulla di difficile o di complicato. Il bibliotecario provvederà a spiegare il funzionamento del dispositivo e a caricare l’audiolibro, aiutando il lettore nella scelta fra le centinaia di titoli a disposizione. Una volta che l’utente avrà finito di ascoltare il libro, dopo qualche giorno o settimana, potrà di nuovo andare in biblioteca per caricarne un altro. Per la pandemia, le biblioteche sono aperte per il servizio di prestito con le dovute cautele che prevedono il distanziamento, l’ obbligo della mascherina, il divieto di assembramento e la quarantena per tutti i libri, una volta rientrati. Alcune biblioteche come quella Vallada (funzionante dal 6 novembre solo in modalità online) o come quella Canale d’Agordo, hanno previsto la consegna dei libri a domicilio. Per quella di Canale si accede al portale Bibel Biblioteche Bellunesi e l’utente sceglie il titolo del libro. Una volta mandata la mail alla biblioteca, il volume sarà consegnato a casa del lettore che lo ha richiesto. Per le altre strutture pubbliche come Canale associate al circuito del prestito intersistemico, come quella di Agordo, Falcade, Cencenighe, Alleghe e Rivamonte, si può effettuare la scelta dal catalogo online del portale Bibel e passare in biblioteca a richiederlo e a ritirarlo. Tra gli altri servizi si deve ricordare il prestito digitale messo a disposizione dalla rete Biblioteche Bellunesi tramite la piattaforma Mlol, che consente in modo gratuito a tutti gli utenti delle biblioteche in questione, di poter scaricare sul proprio dispositivo (tablet, pc o altro) i libri elettronici, gli ebook, consultare l’edicola digitale con oltre 7 mila quotidiani e periodici da tutto il mondo e film. È evidente che i servizi delle biblioteche con l’indispensabile presenza dei loro volontari, sono certamente un diversivo alla tv e ad internet, un supporto in questa stagione prossima all’inverno e nel momento di pandemia che stiamo attraversando.
IERI ALLA RADIO
LE BELLE INIZIATIVE DEGLI OPERATORI TURISTICI E COMUNE PER LE VACANZE DI NATALE. “LE ALTERNATIVE CI SONO. C’E’ VOGLIA DI RIPARTIRE E I TURISTI HANNO VOGLIA DI MONTAGNA”
FALCADE Ospite di Radio Più Antonella Schena Presidente del Consorzio Promo Falcade. Le incognite per le vacanze di Natale, impianti di risalita, alberghi.
di Claudio Fontanive
PROCESSO PFAS, UDIENZA PRELIMINARE
VENEZIA “In relazione alla battaglia all’inquinamento da Pfas, desidero innanzitutto ringraziare gli inquirenti e la Procura di Vicenza per il grande lavoro che da tempo stanno svolgendo in una vicenda molto complessa com’è questa. Procura e inquirenti a cui abbiamo sempre garantito la massima collaborazione”. Sono parole dell’assessore veneto all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, nel commentare le richieste della Procura, emerse dall’udienza preliminare di ieri per uno dei tronconi dell’inchiesta. “A volte si leggono parole che sanno di speculazione politica sulla vicenda – prosegue l’Assessore -. Per questo trovo doveroso ricordare a tutti che la prima denuncia è partita dalla Regione del Veneto, tramite il suo braccio operativo costituito da Arpav, ancora nel 2013 quando nessuno fino a quel momento aveva parlato di questa grave vicenda”. “Da allora, poi, abbiamo sempre garantito la massima attenzione al problema – conclude Bottacin – imponendo da subito il filtraggio dell’acqua potabile e fissando i limiti sui Pfas. Per queste azioni, ci siamo esposti a ben quarantatré ricorsi con richieste di risarcimento danni di 98 milioni di euro, in quanto secondo i ricorrenti ci saremmo sostituiti alla competenza dello Stato, che ad oggi per la verità non ha ancora fissato i limiti nonostante le ripetute promesse”.
POSTICIPATO AVVIO DEI SALDI AL 30 GENNAIO CON POSSIBILITA’ DI VENDITE STRAORDINARIE PRIMA.
VENEZIA La giunta regionale ha deliberato di posticipare l’avvio dei saldi al 30 gennaio 2021, consentendo al tempo stesso, in via straordinaria e in deroga alla normativa regionale, lo svolgimento delle vendite promozionali nei trenta giorni antecedenti alle vendite di fine stagione. Come per il periodo estivo la Regione ha accolto la richiesta della maggior parte delle associazioni di categoria di posticipare i saldi. “Si tratta di sostenere concreto la ripresa del commercio al dettaglio che in tempi di pandemia sta vedendo prevalere il commercio online. Con l’avvio dei saldi un mese dopo rispetto alla consueta data di inizio gennaio, offriamo contemporaneamente la possibilità di effettuare vendite promozionali a partire da inizio gennaio” è il commento dell’assessore allo sviluppo economico Roberto Marcato.
DOGLIONI (CONFCOMMERCIO): «IN ATTESA DEL DPCM L’INCERTEZZA È LA PEGGIOR NEMICA DELLE IMPRESE»
BELLUNO Ormai prossimi all’uscita del DPCM che dovrebbe regolare la nostra vita sociale ed economica per le settimane a venire Confcommercio Belluno evidenzia come la cosa più destabilizzante per le imprese sia l’assoluta incertezza e la conseguente impossibilità di programmare. “Nelle parole dei nostri associati – afferma il Presidente di Confcommercio Belluno Paolo Doglioni – riscontriamo un gran senso di impotenza di fronte all’assoluta incertezza che rende impossibile qualsiasi tipo di programmazione; alberghi che oggi non sanno ancora se potranno aprire i battenti, a quali condizioni e con quale potenziale clientela; ristoranti che, oltre alle già attuali limitazioni, temono i danni derivanti dalla paventata chiusura obbligatoria di Natale. Il continuo susseguirsi di ipotesi regolamentari ogni giorno diverse e di notizie spesso contraddittorie sta mettendo a dura prova centinaia di imprenditori che non hanno alcuna certezza del domani”. “Tutti noi – continua Doglioni – confidiamo che la situazione sanitaria sia tale da consentire ad esempio l’apertura nelle stazioni turistiche di strutture ricettive, locali pubblici, attività commerciali ed impianti; un malaugurato blocco delle attività comporterà danni economici pesantissimi. L’appello che rivolgo al Governo è che, in accordo con le Regioni, valuti soluzioni tali da contemperare la tutela della salute con le esigenze di un’economia già provata da mesi di emergenza. Credo che le soluzioni si possano trovare. È fondamentale che, in ogni caso, ora le imprese abbiano delle certezze”. “Da parte nostra e dei nostri Associati – conclude il Presidente Doglioni – c’è la piena consapevolezza della gravità della situazione sanitaria ma anche un elevato livello di responsabilità nel rispettare e nel far rispettare i protocolli gestionali già attivi e sui quali l’impegno formativo e divulgativo dell’Associazione è quotidiano. Nessun imprenditore ha interesse ad aprire e condurre la propria attività sottovalutando i rischi sanitari mettendo a repentaglio la propria salute nonché quella di collaboratori e clienti. Nel caso in cui settori come ad esempio la ricettività e la ristorazione fossero costrette a chiudere proprio nel periodo Natalizio, momento cruciale per la sopravvivenza di migliaia di imprese, i ristori dovranno essere certi, immediati, adeguati ed incisivi; parametrati alle perdite di fatturato. Molte aziende altrimenti non avranno un futuro. Al pari sarà necessaria una politica di effettiva e strutturale defiscalizzazione per il 2021”.
CONFAPI VENETO SUL DEFR: «BENE, MA SERVONO MISURE CONCRETE E URGENTI PER SOSTENERE L’ACCESSO AL CREDITO»
VENEZIA Il presidente di Confapi Veneto Manfredi Ravetto (foto) è intervenuto all’audizione della Prima Commissione Consiliare della Regione Veneto incentrata sull’aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR). Ravetto ha sottolineato la necessità di «adottare misure concrete e urgenti in materia di agevolazioni per l’accesso al credito delle Piccole medie imprese, destinando adeguate risorse che consentano loro di svolgere e rilanciare la propria attività e i propri investimenti». Ravetto ha voluto porre in evidenza come sia positivo lo stanziamento di fondi destinati alla riqualificazione energetica delle imprese e, tuttavia, come «nello stanziare i fondi occorra fare attenzione alle priorità, perché il rischio è quello che si finisca col finanziare la riqualificazione energetica di aziende che poi non riusciranno più a rimanere in piedi, proprio perché impossibilitate ad accedere al credito. Non dimentichiamo mai che il tessuto della nostra economia è composto in maggioranza da piccole e medie imprese, quelle che si trovano a pagare il prezzo più alto alla pandemia».
CONTRIBUTO STRAORDINARIO ALLE AZIENDE DI TRASPORTO: LA PROVINCIA ASSEGNA 100MILA EURO
BELLUNO La Provincia di Belluno ha stanziato nell’ultima manovra di bilancio 100mila euro per il settore del trasporto privato. Un contributo straordinario per bus operator e Ncc che a seguito dell’emergenza sanitaria hanno subito forti contrazioni del fatturato e in alcuni casi il blocco completo dell’attività. Le risorse saranno distribuite a seguito di un bando di rapida emanazione. E per stabilire i criteri di assegnazione, questa mattina il presidente Roberto Padrin e il consigliere delegato Dario Scopel hanno incontrato Confartigianato Belluno e le imprese associate afferenti al settore trasporti. «Abbiamo condiviso gli scenari attuali e stabilito insieme le modalità di intervento da parte della Provincia – spiega il presidente Roberto Padrin -. L’obiettivo è dare un minimo di respiro a imprese che stanno pagando oltremisura le conseguenze della pandemia. Al momento siamo riusciti a inserire nelle pieghe della “manovra Covid” un primo stanziamento da 100mila euro. Se dovessero esserci ulteriori risorse da parte dello Stato, interverremo nuovamente, con l’idea di preservare il tessuto produttivo delle piccole realtà presenti sul territorio provinciale. Dovessero chiudere a causa della crisi, ci ritroveremmo impoveriti anche dal punto di vista sociale e dei servizi, non solo economicamente». Due saranno i codici Ateco beneficiari del bando provinciale. Vale a dire il 49.39.09 (attività di trasporti terrestri di passeggeri nca) e il 49.32.20 (trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente), per una ventina di aziende presenti in provincia. Tre le categorie su cui sarà assegnato il punteggio per il riparto del contributo: autoveicoli fino a 9 posti, scuolabus e pullman. «Ringraziamo la Provincia per queste risorse, fondamentali in un momento di difficoltà come quello che stanno attraversando le imprese di trasporto – commenta Claudia Scarzanella, presidente di Confartigianato Belluno -. La sopravvivenza e il rilancio delle attività passano inevitabilmente da questo genere di sostegni, anche in vista della continuazione dello sviluppo turistico del Bellunese, che ci auguriamo tutti dopo l’archiviazione del Covid». Proprio per guardare oltre il contingente e agganciare la ripresa, la Provincia ha aggiunto un’ulteriore tassello e si è proposta per fare da coordinamento a un progetto di collaborazione tra i privati e Dolomitibus, lanciato da Confartigianato Belluno. «Abbiamo definito le strategie per il post-Covid – sottolinea il presidente Padrin – in un gioco di squadra pubblico-privato che dovrà essere definito al dettaglio, ma potrà portare grandi benefici al territorio». Nella definizione generale, che dovrà essere studiata al dettaglio, è in previsione un supporto delle aziende private ai servizi Dolomitibus, in modo da garantire collegamenti anche nelle zone più periferiche della provincia (oggi “a domanda ridotta”). In questo senso, Confartigianato si propone di collaborare per raggiungere con piccoli mezzi, magari a chiamata, aree in cui il servizio pubblico oggi non può arrivare. «Un’idea valida e interessante, che Dolomitibus sposa e che dovrà essere definita in un futuro tavolo tecnico – afferma Natalia Ranza, amministratore delegato dell’azienda di trasporto pubblico -. Al momento siamo concentrati sulla predisposizione del servizio da gennaio in avanti, alla luce del possibile rientro progressivo alla didattica in presenza. Auspicio che dalla prossima primavera si possa lavorare meno a singhiozzo, anche definendo la proposta di Confartigianato». «Siamo molto soddisfatti di poter avviare questo gioco di squadra, frutto di un lavoro dal basso con le categorie e di un dialogo costante con la Provincia – conclude Claudia Scarzanella -. Nella lotta allo spopolamento che da anni perseguiamo, questo potrà essere un tassello importante»
CONTRIBUTO AL COMUNE DI PONTE NELLE ALPI PER RICOSTRUIRE IL PALAMARES: DALLA PROVINCIA ARRIVANO 50MILA EURO
PONTE NELLE ALPI Nella manovra “Covid” varata nell’ultimo consiglio provinciale, 50mila euro dell’avanzo di amministrazione sono stati destinati al Comune di Ponte nelle Alpi. Un contributo straordinario per la ricostruzione del Palamares, distrutto dal maltempo della scorsa estate. Il 29 agosto infatti le fortissime raffiche di vento hanno divelto i teloni della tensostruttura comunale. «Si tratta di un contributo per il Comune di Ponte nelle Alpi, ma anche di un investimento per la Provincia – spiega il consigliere delegato alla difesa del suolo Massimo Bortoluzzi -. Infatti il Palamares è utilizzato come struttura di Protezione Civile in caso di calamità. Viste le fragilità ricorrenti del nostro territorio e gli eventi calamitosi di fine agosto, che hanno portato alla distruzione della tensostruttura, direi che è doveroso ricostruirla quanto prima. In questa direzione va l’iniziativa della Provincia, che si somma al cofinanziamento per la realizzazione del Centro coordinamento sicurezza, nella nuova caserma dei vigili del fuoco di via Col da Ren». «Ringrazio la Provincia per il rapido interessamento – commenta il sindaco di Ponte nelle Alpi e consigliere provinciale Paolo Vendramini -. Il Palamares non è solo un luogo per lo sport, ma rappresenta uno dei punti di ammassamento della popolazione in caso di emergenze e calamità. La sinergia tra Comuni e Provincia, in un’ottica di filiera corta, si conferma il modo migliore per intervenire puntualmente ed efficacemente sul territorio».
FALLIMENTO SAP: SOTTOSCRITTA LA CONVENZIONE PER GLI INTERVENTI DI RIPRISTINO AMBIENTALE DELL’EX IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI DI FONZASO
FONZASO Firmato l’accordo per il ripristino ambientale dell’ex Sap. Provincia di Belluno, il fallimento Sap (rappresentato dall’avvocato Luciano Licini) e Comune di Fonzaso hanno sottoscritto la convenzione per la rimozione dei rifiuti dall’area che ospitava gli impianti per il recupero di rifiuti dell’azienda, dichiarata in fallimento dal tribunale di Belluno nel mese di marzo. «Questa è la soluzione di un problema che rischiava di andare per le lunghe – spiega il consigliere provinciale delegato all’ambiente, Simone Deola -. La condivisione di intenti è sempre il mezzo migliore per portare avanti politiche importanti per il territorio». Breve cronologia La vicenda Sap va avanti dalla primavera del 2018, quando la Provincia aveva invitato formalmente la ditta ad adempiere alla sanificazione di alcune irregolarità nella gestione degli impianti autorizzati per il recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Preso atto del perdurare delle inadempienze (verificate da Arpav nel corso del 2018), nonché della mancata ottemperanza alle ordinanze del sindaco di Fonzaso, la Provincia aveva emanato il provvedimento di divieto di prosecuzione dell’attività di recupero. Il tribunale di Belluno poi ha decretato il sequestro preventivo di tutti i rifiuti stoccati nella pertinenza dello stabilimento e nei container collocati nel lato sud della statale 50. E a marzo 2020 ha dichiarato il fallimento di Sap snc, nominando quale curatore fallimentare l’avvocato Luciano Licini di Feltre. La convenzione Vista l’urgenza di procedere per far fronte celermente alla situazione ambientale e igienico sanitaria creatasi, l’avvocato Licini e la Provincia hanno studiato assieme la soluzione percorribile per consentire la messa in sicurezza del sito, l’asportazione dei rifiuti e il ripristino ambientale dei luoghi. Da qui la convenzione che consentirà di utilizzare a tale scopo le fideiussioni, prestate a suo tempo da Sap a garanzia della corretta gestione degli impianti ed esaminate dalla Provincia, insieme ai ricavi delle vendite relative al fallimento. Nell’ottica di un coordinamento tra enti finalizzato al conseguimento degli obiettivi della convenzione, è stato coinvolto anche il Comune di Fonzaso quale sottoscrittore della convenzione e soggetto attivo a cui la norma attribuisce poteri sostitutivi di intervento. Il Comune contribuirà con il supporto tecnico e decisionale nelle valutazioni sul programma di asportazione rifiuti e di ripristino dello stato dei luoghi e dell’impianto ed eseguirà controlli periodici sull’avanzamento dei lavori. «L’operazione assume un’importante valore ambientale ed esprime la volontà politica di un coordinamento fra gli enti preposti – commenta il consigliere Deola -. Ci sono state non poche difficoltà di ordine burocratico e di reperimento delle somme necessarie all’asportazione dei rifiuti, ma ora riusciremo a ridurre il più possibile le tempistiche di esecuzione. Infatti, la nostra priorità è salvaguardare il territorio e scongiurare i rischi per la popolazione e l’ambiente, derivanti dal pericolo di incendio dell’ammasso di rifiuti». Intanto, si sono da poco concluse le operazioni di campionamento ed analisi dei rifiuti finalizzate alla loro caratterizzazione. «Questo ci consentirà di avviare, entro la fine dell’anno, le successive procedure per l’individuazione della ditta chiamata a eseguire l’asportazione e l’avvio a smaltimento dei rifiuti – continua il consigliere Deola -. La stagione invernale, date le basse temperature, è solitamente propizia a questo tipo di operazioni. Anche la Regione Veneto, tempestivamente informata sulla rilevanza e delicatezza ambientale del problema, sta valutando la possibilità di erogare dei finanziamenti. Il contributo sarebbe di fondamentale importanza».
BELLUNO GUARDA ALLA MACROREGIONE ALPINA CON A-RING.
BELLUNO Una traiettoria di innovazione è quella che unisce Belluno al resto dell’Arco Alpino con il progetto A-Ring che vede Confindustria Belluno Dolomiti rappresentare il Bellunese all’interno di una partnership internazionale di primo livello, dalla Francia alla Slovenia. Si è svolto il primo workshop nazionale, durante il quale sono stati presentati i risultati del sondaggio promosso anche tra le aziende bellunesi: innovazione, formazione, digitalizzazione e sostenibilità sono tra le priorità confermate dall’indagine. L’iniziativa si colloca nell’ambito dello Spazio Alpino 2014-2020 con lo scopo di individuare le priorità di Ricerca e Innovazione per l’Arco alpino europeo, creando un network fra aziende, università e Istituzioni locali. L’Associazione bellunese porterà la voce delle imprese di tutta la montagna italiana.
“In questi anni non siamo mai stati fermi, creando contatti e dimostrando che Belluno –dice la presidente Lorraine Berton (foto)- ha un patrimonio di innovazione e competenze che non è secondo a nessuno. La dimensione alpina ed europea ci deve vedere protagonisti anche in vista di Mondiali e Olimpiadi”.
VIA LIBERA ALL’ASSESTAMENTO DI BILANCIO: IL COMUNE DI PONTE NELLE ALPI INVESTE NELLE OPERE PUBBLICHE
PONTE NELLE ALPI Semaforo verde alle variazioni al bilancio, dopo l’ultima seduta del consiglio comunale di Ponte nelle Alpi. Nella prima variazione, un occhio di riguardo è stato riservato al PalaMares, grazie a un contributo della Provincia. Palazzo Piloni eroga 50mila euro anche per la piazzetta di Cugnan, mentre si è rivelato fondamentale l’appoggio del Comune Soverzene (pari a 20mila euro) per la messa a norma dei serramenti nella scuola secondaria di primo grado di Canevoi. Lo stesso istituto sarà interessato pure dalla sistemazione dell’area spogliatoi (15mila euro), mentre il Comune di Ponte è pronto a intervenire con 14mila euro sull’asfaltatura dei piazzali delle scuole: a cominciare proprio da Canevoi. Infine, grazie a una tranche di 23mila euro, verrà completata la finitura per l’appartamento di Col: il fabbricato di proprietà è destinato a diventare la foresteria della Polizia, in base a una convenzione con la Prefettura. «Tengo poi a sottolineare – afferma l’assessore competente in materia, Andrea Pontello – l’aiuto dei cittadini, attraverso il 5 x mille. E pari a 5.633 euro: di questi tempi, si tratta di risorse preziosissime». Spazio quindi alla seconda variazione, da cui emergono 85mila euro relativi alle entrate per maggiori oneri di urbanizzazione: cifra che finanzierà (per 65mila euro) le infrastrutture stradali, con particolare riferimento al piano di asfaltatura e agli interventi nelle frazioni. Non manca, inoltre, un contributo di 12mila rivolto alle associazioni sportive (più corposo rispetto al passato, alla luce delle difficoltà causate dal Coronavirus), mentre 4.500 euro alimenteranno la sfera culturale. «L’assestamento – prosegue Pontello – ci permette poi di svincolare dall’apposito “Fondo crediti” la cifra di 350mila euro e di farla confluire nell’avanzo di amministrazione. A proposito dell’avanzo, 150mila euro sono destinati al versamento in conto capitale a favore di Ponte Servizi: è l’ultimo passaggio dell’operazione di riassetto di una società ora rafforzata». Il presente è solido, ma la pandemia impone una certa cautela: «Il punto di domanda riguarda soprattutto la voce delle entrate – conclude l’assessore comunale al Bilancio -. Per questo abbiamo intrapreso una via prudenziale, scegliendo di accantonare delle somme. In ogni caso, pur a fronte di un quadro di inevitabile incertezza, siamo riusciti a chiudere il bilancio con una certa tranquillità. Anche grazie ai ristori da parte dello Stato». Sulla stessa lunghezza di pensiero, il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini: «Esprimo soddisfazione perché sono state stanziate ulteriori e importanti risorse per venire incontro alle richieste del territorio. Dal sociale alla scuola, passando per i servizi e le manutenzioni alle opere. Un ringraziamento agli uffici, all’assessore Pontello e a tutta l’amministrazione per l’ottimo lavoro che sta portando avanti».
160 MILA EURO IN BUONI SPESA PER LE FAMIGLIE
ALPAGO 160 mila euro per misure legate all’emergenza Covid-19 a sostegno, principalmente, di famiglie e cittadini. E’ questa la partita più rilevante dell’assestamento di bilancio approvato nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Alpago. 50 mila euro saranno destinati ad aiutare le famiglie in difficoltà sotto forma di buoni alimentari, a sostegno del reddito; alle viste c’è anche l’ipotesi di un contributo per i nuclei che hanno sostenuto spese per l’acquisto di dispositivi tecnologici per la didattica a distanza. Altri 60 mila euro andranno alle case di riposo (40 mila a quella di Puos e 20 mila a beneficio di quella di Santa Croce) a parziale ristoro dei maggiori oneri sostenuti per affrontare l’emergenza sanitaria. La parte restante della variazione di bilancio sarà destinata a coprire le minori entrate della addizionale comunale IRPEF (20 mila), mentre altri 15 mila euro serviranno ad alleggerire la TARI, con una riduzione pari a tre mensilità, a favore delle imprese che sono state particolarmente colpite dalla prima ondata; a tale riguardo il bando è già pubblicato sulla home page del sito del Comune con scadenza al prossimo 7 dicembre. Per quanto riguarda il comparto delle opere pubbliche sono state poi destinate risorse per circa 125 mila euro localizzate, in particolare, nella frazione di Spert: 80 mila euro per la demolizione della casa in piazza; 24 mila per la sistemazione esterna della scuola e altri 21 mila per la progettazione definitiva dell’ampliamento del cimitero della stessa frazione di Spert.
“Si sta per chiudere un anno particolarmente complicato per le nostre comunità e per questo ci è parso doveroso intervenire ancora, per quanto possibile, con misure di sostegno ai nuclei familiari maggiormente colpiti dalla crisi sanitaria ed economica”, commenta l’assessore al bilancio del Comune di Alpago Alberto Peterle. “Le risorse non sono risolutive, ma rappresentano un aiuto importante; nei prossimi giorni, conclude Peterle, sarà pubblicato il bando con i dettagli per le erogazioni; invitiamo tutti i cittadini che avranno i requisiti per poter accedere ai benefici a fare richiesta senza indugio e nei tempi previsti”.
GIORNATA MONDIALE CONTRO AIDS. ANCHE NEL VENETO IN CALO LE NUOVI DIAGNOSI.
VENEZIA Anche nel Veneto sono stati fatti progressi significativi dagli anni ‘90, ma rimane ancora un problema globale di salute pubblica. Questo il quadro regionale del contrasto all’HIV che di consueto viene illustrato per la Giornata nazionale contro l’AIDS celebrata ieri. Nel Veneto un’importante strumento di prevenzione e di contrasto all’HIV e alle malattie sessualmente trasmissibili è la ‘Peer Education’, programma finalizzato a promuovere corretti stili di vita. Dal 2004 ad oggi nelle nove Aziende ULSS venete i peer formati sono stati circa 7.000, con 5.800 interventi da loro effettuati nelle scuole coinvolgendo più di 82.000 studenti degli istituti superiori di secondo grado. Dagli ultimi dati del 2018, nel Veneto risulta una percentuale maggiore di quella nazionale di quindicenni (74,3% anzichè 69%) che dichiarano di utilizzare come metodo contraccettivo il preservativo. Tra i maschi l’80,5% (contro il 70,9% nazionale), affermano di utilizzarlo come protezione contro le malattie sessualmente trasmissibili. A livello regionale l’incidenza nel Veneto è in linea con quella nazionale, mostrando una riduzione delle nuove diagnosi HIV, tendenziale dal 2012. Il dato del 2019 parla di circa 5,5 ogni 100.000 residenti e interessa tutte le modalità di trasmissione. Sempre l’anno scorso, l’incidenza più elevata di nuove diagnosi si riscontra nella fascia di età tra i 25 e i 29 anni. Diversamente dagli anni precedenti, in cui la modalità di trasmissione più frequente era attribuita a rapporti eterosessuali, nel 2019 la quota di nuove diagnosi HIV riferibili a maschi che fanno sesso con maschi è, per la prima volta, pari a quella riguardante rapporti etero. Dal 2016, poi, si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi HIV in stranieri. Dal 2017, invece, aumenta la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV: nel 2019 i due terzi dei maschi eterosessuali e oltre la metà delle femmine con nuova diagnosi. Nel 2019, un terzo delle persone con nuova diagnosi HIV ha scoperto di essere positivo a causa della presenza di sintomi o patologie correlate. Il numero di decessi in persone con AIDS negli ultimi anni è rimasto stabile.
SUPERBONUS, UNCEM: BENE PROPOSTE PER ESTENSIONE AL 2025. RIDURRE CARICHI BUROCRATICI PER COMMITTENTI E PROFESSIONISTI
ROMA L’Uncem commenta positivamente gli emendamenti alla legge di bilancio 2021 relativi al Superbonus 110%, apprezzando la richiesta fatta anche dalle associazioni di categoria del sistema delle imprese per l’estensione al 2025. “È molto importante e strategico- dice il presidente Marco Bussone – ridurre il carico burocratico per committenti e professionisti. Si deve evitare che ci si infili in un percorso a ostacoli troppo duro e articolato, nonché il Superbonus sia riservato, per come è modellato, solo a condomini e complessi residenziali. Questo fronte è indubbiamente importante, ma offriamo al legislatore, all’Agenzia delle Entrate, a chi sta ripensando la misura, un supporto per agire in modo specifico su borghi alpini e appenninici, anche per contrastare il rischio sismico e incentivare la rivitalizzazione del patrimonio ai fini di un efficace reinsediamento di persone e imprese nelle aree montane del Paese”.
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007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
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SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
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FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
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FANTASTICHE DOLOMITI: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
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CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA – PUNTATA DEL 20 NOVEMBRE 2020
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SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
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LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
LA PUNTATA DI IERI: Progetto Interreg Italia-Osterreich, con la collaborazione dell’Istituto Follador De Rossi di Agordo nel libro “La via della Dolomia”
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L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
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FELTRE Senso unico alternato regolato da movieri per lavori stradali nel tratto di viale Monte Grappa compreso fra incrocio con via Folli ( accesso supermercato Lidl ) e fine cantiere Altanon ( altezza negozio Kiwi Sport ) fino al 23 dicembre
PROVINCIALE 49 MISURINA CONFINE PROVINCIA DI BOLZANO: fino al 22 dicembre (festivi e prefestivi compresi) senso unico alternato con movieri o semafori
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI fino al 03 dicembre, dalle 8 alle 18, senso unico alternato regolato da impianto semaforico in località Salesei di Sopra in comune di Livinallongo per esecuzione tombinatura
PROVINCIALE 3 VALLE IMPERINA: fino al 12 dicembre senso unico alternato (tutti i giorni nessuno escluso) in locailtà Gona per messa in sicurezza della strada.
PROVINCIALE 48 DELLE DOLOMITI fino al 6 dicembre (tutti i giorni nessuno escluso) senso unico alternato in località Livinè a Livinallongo del Col di Lana
REGIONALE 203 AGORDINA COLLAZ-LIVINALLONGO fino al 4 dicembre (sabato e festivi esclusi) senso unico alternato per singoli tratti di 150 metri
SP 423 LAGO DI SANTA CROCE_POIATTE_ALPAGO Fino al 12 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato con movieri o semaforo per esecuzione paramassi a monte della strada
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
Mercoledi 2 Tempo atteso: Cielo molto nuvoloso/coperto tutto il giorno con graduale peggioramento fino a perturbato su tutta la montagna veneta, con probabile temporanea pausa sulla Prealpi, ma non sulle Dolomiti, prima che la perturbabilità riprenda ovunque alla sera. Atmosfera invernale.
Precipitazioni: Nel corso della mattinata prime precipitazioni in estensione a tutta la montagna veneta (80-90%), nevose fino nei fondovalle prealpini. Nel pomeriggio probabile pausa senza fenomeni, salvo nevischio sparso in quota, prima che le precipitazioni riprendano alla sera (80/90%), assieme a un lieve rialzo del limite delle nevicate fino sui 400/600 m sulle Prealpi ma non sulle Dolomiti. Gli accumuli di neve saranno di 5/10 cm a bassa quota (Valbelluna) e potranno essere raggiunti i 15/20 cm, già sui 1000/1200 m, anche 20/25 oltre i 1800 m per neve soffice.
Temperature: In ulteriore lieve diminuzione con atmosfera invernale a tutte le quote. Sono previste punte di 2/3°C nei fondovalle prealpini e di -1/1°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min -4°C max -2°C, a 2000 m min -6°C max -4°C. Su Dolomiti a 2000 m min -6°C max -4°C, a 3000 m min -13°C max -10°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli di direzione variabile, con rinforzi nei settori aperti a est nord-est, in quota tesi/forti da nord-est sulle dorsali prealpine e tesi da sud-est alle quote più alte, a 20-40 km/h a 2000 m, a 25-35 km/h a 3000 m.
Giovedi 3 Tempo atteso: Nottetempo e per buon parte del mattino residuo maltempo con fenomeni più duraturi sulle Dolomiti e man mano più radi altrove. Al pomeriggio variabilità con cielo sempre coperto ovunque. Atmosfera un po’ meno fredda sia di notte che di giorno, ancora invernale in quota.
Precipitazioni: Probabilità ancora alta nella notte (80/90%), poi sempre più bassa fino a (20/30%) al pomeriggio/sera per residuo nevischio in quota. Il limite neve sarà ancora sporadicamente fino nei fondovalle, ma tenderà ad assestarsi sui 600/800 m a fine episodio. Sono previsti altri 2/5 mm, localmente fino a 5/10 mm sulle Dolomiti con altrettanti cm di neve dai 1000 m in su.
Temperature: In generale lieve ripresa a tutte le quote, sia le minime che le massime. Sono previste punte di 3/5°C nei fondovalle prealpini e di 1/2°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min -3°C max -1°C, a 2000 m min -5°C max -3°C. Su Dolomiti a 2000 m min -5°C max -3°C, a 3000 m min -11°C max -9°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli di direzione variabile; in quota moderati/tesi da nord-est a 1500 m e moderati da sud-est alle quote più alte, a 20-30 km/h a 2000 m, a 25-30 km/h a 3000 m.
Venerdi 4Nuovo peggioramento del tempo con cielo coperto e prime deboli precipitazioni, già a fine nottata sulle Prealpi occidentali. Il maltempo in intensificazione si estenderà rapidamente a tutta la montagna veneta. Il limite neve sarà inizialmente sui 400/500 m a ridosso della pedemontana, altrove fino nei fondovalle, prima di risalire fino sui 1000/1100 m sulle Prealpi, mentre rimarrà più basso sulle Dolomiti. Temperature in rialzo, eccetto calo delle minime nelle valli. Venti moderati/tesi di scirocco in quota, deboli/moderati di direzione variabili nelle valli.
Sabato 5Maltempo con cielo coperto e precipitazioni diffuse, anche abbondanti. Il limite della neve si alzerà ulteriormente sulle Prealpi fino sui 1600/1800 m, mentre sarà molto più variabile sulle Dolomiti, risalendo oltre i 1400/1600 m, ma potrebbe ancora nevicare sui 1000/1200 m nelle valli più chiuse. Temperature in generale rialzo. Venti sciroccali tesi tesi/forti in quota moderati dai quadranti meridionali nelle valli. Previsore R.L.Th.
SARTORI PREPARA MUSCOLI E MENTE, VIA LA LAVORO DI PREVENZIONE
BELLUNO La Pallavolo Belluno intende farsi trovare pronta: con la formazione maschile e con quella femminile. Due squadre, un solo preparatore atletico, protagonista in questo periodo di un lavoro certosino: Sergio Sartori. «Un lavoro – spiega proprio Sartori – di stampo preventivo-posturale». Il mese di novembre è stato scandito da due sedute a settimana: «La prima muscolare e l’altra più mirata su ogni singolo atleta, con lo scopo di incidere anche sul gesto tecnico». Ma è evidente che gli allenamenti risentono di un vuoto: «Non ci sono partite da disputare e, quindi, da preparare. In altri termini, mancano le componenti cognitivo-comportamentali e quelle motivazionali che solo una sfida ufficiale, con i punti in palio, è in grado di garantire». Un preparatore atletico deve concentrarsi sul fisico dei pallavolisti? E pure sulla loro mente: «Le ragazze sono più metodiche, mentre i ragazzi, senza l’impegno della partita, soffrono maggiormente. In ogni caso, entrambi i gruppi non hanno mai perso la voglia di raggiungere la palestra per allenarsi». I campionati di B maschile e B2 femminile riprenderanno il 23 gennaio e nello spazio di pochi mesi, si giocheranno un’intera stagione.