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Gestione Servizi Pubblici informa che a ROCCA PIETORE in località DIGONERA, l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile e può essere usata, quindi, per scopi alimentari
CHIUDE PONTE MAS, FINO AL 30 GIUGNO PER I LAVORI DI CONSOLIDAMENTO: fino al 30 giugno sarà chiuso sia alle macchine sia ai pedoni. Percorso alternativo: da Ponte Mas a Vignole in Comune di Sedico.
INTERRUZIONI A CRISTO DELLE PIANIZZE sp347 DURAN E CEREDA fino al al 5 giugno (esclusi festivi e prefestivi) possibili interruzioni in località Pianizze (Agordo) della durata massima di 15 minuti dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17, inoltre senso unico alternato nei periodi non interessati dalle chiusura
LA VALLE AGORDINA MALGA ROA…QUEL CHE RESTA
FESTA DELLA REPUBBLICA – L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CERIMONIA IN OCCASIONE DEL 74^ ANNIVERSARIO DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA
BELLUNO La drammatica situazione di emergenza sanitaria causata dall’epidemia del coronavirus impone che per quest’anno la cerimonia si svolga rispettando le misure di prevenzione per il contenimento del contagio, evitando assembramenti nel rispetto del distanziamento sociale. Al fine di dare il giusto rilievo all’importante ricorrenza, il 2 giugno, alle ore 11, in Piazza dei Martiri, si terrà la cerimonia dell’alzabandiera sulle note dell’inno d’Italia, alla presenza di un ristretto numero di autorità. Successivamente, il Prefetto, Adriana Cogode, darà lettura del messaggio inviato per l’occasione dal Presidente della Repubblica ai Prefetti. Al fine di condividere con le Istituzioni locali l’importante ricorrenza, che proprio nella partecipazione dei Sindaci vede uno degli aspetti maggiormente significativi, è stato rivolto loro l’invito affinché in tutti i Comuni si possa tenere la cerimonia dell’alzabandiera, se possibile in contemporanea con quanto accadrà a Belluno. Come da tradizione, sarà infine issato il tricolore lungo la torre dell’orologio di Palazzo dei Rettori, grazie alla Squadra Speleoalpino Fluviale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
2 GIUGNO…LA LETTERA DEL SINDACO DI FALCADE AI CITTADINI
FALCADE Michele Costa, sindaco di Falcade, ha voluto rivolgere un pensiero ai suoi cittadini in occasione della Festa della Repubblica.
LA LETTERA
Il 2 giugno, si celebra la Festa della Repubblica.
E’ la festa di tutti gli italiani, nessuno escluso. La festa di cittadine e cittadini uniti nei valori, nei diritti e nei doveri che la Costituzione esprime. Nella pienezza della libertà, innanzitutto. Una libertà che siamo abituati a considerare acquisita per sempre e per la quale non è, quindi, necessario, lottare. Ma una libertà che, invece, in questi mesi abbiamo visto pesantemente limitata da un nemico invisibile che mai avremmo immaginato di dover combattere.Ed è proprio in questa circostanza che la nostra comunità ha dimostrato, ancora una volta, come dopo la tempesta Vaia,di essere unita, solidale e generosa. Di aver compreso che nessuno si salva da solo, ma che ci si salva tutti se si sta insieme e ci si preoccupa l’uno dell’altro.Abbiamo accettato con serenità e rispetto per gli altri i sacrifici che la pandemia ci ha imposto e sono certo che tutto ciò pagherà. Ce la faremo a superare questo momentaccio. Ne usciremo più forti. E più uniti. Voglio in questa occasione ringraziare tutti coloro che, individualmente o attraverso le loro associazioni, si sono prodigati in queste settimane per il bene della comunità. Ma soprattutto, concittadini di Falcade,voglio ringraziare, uno per uno, ciascuno di voi.
Michele Costa, Sindaco di Falcade
E’ MORTO DON GABRIELE, LUTTO A COLLE SELVA E PESCUL
COLLE SANTA LUCIA_SELVA DI CADORE ieri mattina la sua comunità lo attendeva in chiesa per la seconda celebrazione delle Pentecoste, ma Don Gabriele non è arrivato. Preoccupato il sindaco di Colle Santa Lucia, anche perché non rispondeva al telefono, ha mandato la sorella a sincerarsi delle sue condizioni. Don Gabriele era in canonica, seduto sul divano, privo di vita probabilmente per un improvviso infarto. “Sono sconvolto dal dolore – dice il sindaco di Colle Santa Lucia Paolo Frena – con lui avevo un particolare rapporto d’amicizia non solo formale e istituzionale. Lascia una comunità nello sconcerto, lo stavamo attendendo proprio a Colle per la festività delle Pentecoste. Siamo increduli dopo averlo lasciato ieri sera dopo la chiusura della prima giornata delle celebrazioni. La comunità è raccolta in chiesa per ricordarlo nella preghiera. Siamo inoltre in attesa di incontrare il vescovo Renato Marangoni che sta salendo a Colle Santa Lucia”.
“Non ho parole, la tristezza è tanta, il dolore immenso. Abbiamo perso un parroco, un amico. Qui lo abbiamo tanto amato e stimato, solo pochi giorni fa aveva fatto portare una rosa ad ogni mamma per la festa della mamma”. E’ il triste annuncio del sindaco di Selva di Cadore Silvia Cestaro che comunica la morte improvvisa e per cause naturali di Don Gabriele Bernardi. Classe 1948, nativo di Loria (Treviso), don Gabriele è stato ordinato presbitero a Limana il 26 luglio 1975; dopo due esperienze come viceparroco a Longarone e Limana, dal 1981 al 1992 è stato parroco ad Arabba; quindi fino al 1998 parroco a Cencenighe. Di seguito ha svolto un lungo periodo di servizio ai pellegrini presso il Santo Sepolcro a Gerusalemme, esperienza di cui portava nel cuore un ricordo indelebile, una nostalgia simile a quella dei Salmi. Nel 2010 è ritornato in diocesi, per prendere il posto di don Francesco Cassol, ed è divenuto parroco di Longarone, Igne e Ospitale di Cadore.
IL PENSIERO DI MONSIGNOR GIORGIO LISE
COMUNITA’ IN LUTTO, IL MESSAGGIO DI DON FABIANO PER LA SCOMPARSA DEL PARROCO GABRIELE
Don Fabiano Del Favero. Vicario foraneo dell’Agordino e Livinallongo così ricorda don Gabriele.
Un messaggio di cordoglio è arrivato anche da San Tomaso Agordino dal sindaco Moreno De Val che ricorda Don Gabriele parroco in paese e anche a San Tomaso ha lasciato un importante ricordo
IL SINDACO DI LIVINALLONGO LEANDRO GRONES
L’EX SINDACO DI CENCENIGHE WILLIAM FAE’
CENCENIGHE Ciao Don Gabriele, ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per la Comunita’ di Cencenighe, allora io ero un Consigliere Comunale e Presidente della Pro Loco. Ricordo che tanto tu facevi per unire la nostra comunita’. Mi rimane ancora impresso nella mente quanto ti cercavano I bambini, ora uomini e donne; le collaborazioni insieme per alcune feste; le lettere che ci siamo scritti, passando a darci del tu, dalla Palestina. Tu eri piu’ di un parroco.
TRA I BEI RICORDI ANCHE RADIO FIDES
Quanti bei ricordi quando era ad Arabba.. sapeva coinvolgere tutti, bambini , giovani, aveva sempre delle belle iniziative, la via crucis da Masarei fino a Cherz, la festa della mamma nella chiesetta di Cherz , con un regalo,una rosa per tutte le mamme. La festa di ringraziamento dopo la fine della stagione invernale con un regalo ad ogni operatore e lavoratore turistico. Ricordo con nostalgia i campeggi a Valmorel, gli incontri di catechismo,a volte preparando cartelloni perché ogni festa con lui era ben organizzata, unica e speciale. Per gli anziani e ammalati che non potevano recarsi in chiesa inventò “Radio Fides”. Ci mancherai , ci hai dato tanto, non ti dimenticheremo. Nadia Palla, Arabba.
OGGI I FUNERALI DI DON GABRIELE
ROCCA PIETORE Sono ore di grande dolore dall’Alto Agordino a Longarone, da Belluno sede della Diocesi a Cencenighe, in tutte le parrocchie che hanno avuto modo di conoscere Don Gabriele morto nella notte in canonica a Colle Santa Lucia. La notizia resa nota stamane, dopo che il parroco non si è presentato in chiesa per la celebrazione delle Pentecoste ha scosso l’intera vallata a partire dalle parrocchie di Colle Santa Lucia, Selva e Pescul. Ieri è salito anche il vescovo Renato Marangoni ed è stata decisa la data dei funerali, oggi alle 15 nel Santuario di Santa Maria delle Grazie, chiesa ampia dove saranno previste le distanze sociali ma anche la possibilità di seguire la funzione all’esterno con l’uso di altoparlanti.
IL RICORDO DI GIANNI SANTOMASO
MOTOCICLISTA FUORI STRADA A PASSO GIAU
COLLE SANTA LUCIA Un motociclista di 64 anni, vicentino di Tonezza del Cimone ha perso improvvisamente il controllo della sua due ruote ed è finito lungo oltre la carreggiata. Chiamati i soccorsi alle 12.34, sul posto è arrivato l’elicottero del 118 di Pieve di Cadore, che è atterrato nelle vicinanze.I sanitari hanno prestato le prime cure al paziente sul luogo, prima di sistemarlo su una barella e imbarcarlo per il trasporto fino al Pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Belluno. Non è in pericolo di vita. Sul posto, anche i carabinieri.
COLLISIONE TRA IL MEZZO AGRICOLO E LA PANDA, FERITO L’AGRICOLTORE
BORGOVALBELLUNA Erano le otto di ieri quando in via Gus la panda condotta da M.C. 29 anni si è scontrata con il trattore condotto da F.C. 71 anni, anch’egli come il giovane residente nel Comune di BorgoValbelluna. Panda e mezzo agricolo stavano percorrendo la via nella medesima direzione, il trattore intento nella svolta a sinistra è stato sorpassato dalla Panda, inevitabile la collisione in seguito alla manovra di sorpasso. L’anziano è stato portato in ospedale a Feltre con ferite lievi.
BIMBO DI 4 ANNI ESCE SENZA PREAVVISO E SFIDA I PERICOLI DELLA STRADA
UN GRAZIE DI TUTTO CUORE AI CARABINIERI DELLA STAZIONE DI AURONZO
DALLA PAGINA FACEBOOK DEL SINDACO TATIANA PAIS BECHER
Ho assistito a un’avventura fortunatamente a lieto fine in centro ad Auronzo per un bimbo di 4 anni, arrivato in paese con la famiglia per trascorrere il ponte del 2 giugno, uscito di casa senza preavviso e incurante dei pericoli della strada: non trovo le parole per ringraziare la pattuglia dei Carabinieri di Auronzo in servizio questa sera che l’hanno notato mentre scalzo attraversava la strada da solo in pieno centro, senza che i genitori si fossero accorti della sua uscita dal portone di casa…per tranquillizzarlo le nostre forze dell’ordine gli hanno preso un gelato, mentre alcune mamme auronzane nei paraggi lo coccolavano tra le loro braccia, senza che il bimbo si rendesse conto della gravità della situazione…contemporaneamente una donna dei CC girava nelle vie circostanti di casa in casa mostrando la foto del bimbo in cerca dei genitori e sul posto accorreva anche il nostro Maresciallo Francesco Evangelisti. Fortunatamente dopo mezz’ora tutta la famiglia del bimbo si è precipitata in strada urlando il suo nome…un abbraccio tra madre e figlio che ha commosso tutti i presenti
FUOCO A LIMANA, BRUCIA IL FIENO
LIMANA I pompieri di Belluno sono intervenuti ieri pomeriggio per un incendio in via Case Sparse, nella frazione di Villa. L’allarme è scattato verso le 14.30. Probabilmente una disattenzione ha innescato l’incendio pericoloso per la presenza di un certo quantitativo di fieno, danni limitati.
SI LAVORA SOPRA LA REGIONALE 203 AGORDINA
TAIBON Continuano i lavori a monte della strada regionale 203 Agordina nel comune di Taibon alle pendici del Framont. “Questo cantiere, seguito dalla nostra Unità Organizzativa Forestale sul torrente Roa Bianca – spiega l’assessore alla Difesa del Suolo Gianpaolo Bottacin -, prevede la costruzione di una briglia di trattenuta delle colate che scendono dal monte Framont e che, anche durante l’emergenza Vaia, era arrivato a minacciare la SR 203”. A seguito dei crolli di materiale calcareo si sono infatti verificati episodi di debris-flow lungo il ripido torrente che interseca la strada regionale poco a monte di Taibon e che confluisce nel Cordevole. “L’opera in corso di costruzione, per la quale abbiamo impegnato 300mila, euro è una briglia filtrante in calcestruzzo armato che ha la funzione di trattenere i massi più grandi – continua Bottacin – impedendo così che arrivino a minacciare il ponte sulla strada regionale, lasciando passare invece la parte più fine delle ghiaie, che non creano pericolo di intasamento del ponte stradale ma si riversano nel Cordevole”. Durante la tempesta Vaia era stato necessario l’intervento per liberare dal materiale la parte sopra il ponte evitando la chiusura della strada. I lavori dovrebbero chiudersi verso la metà del mese di settembre 2020
L’ASSESSORE REGIONALE GIANPAOLO BOTTACIN
INDENNE NEI GIORNI DI VAIA MA NON DALLA NEVE DI NOVEMBRE
LIVINALLONGO Il bel crocifisso che ha resistito alla furia del vento e della tempesta di Vaia non ha retto alle copiose nevicate dello scorso inverno. In località Sa le Fontane sul Col di Lana il pregiato legno realizzato dalla Riserva Alpina di Caccia di Livinallongo, è stato danneggiato dagli schianti. I Servizi Forestali della Regione Veneto stanno liberando dagli alberi la strada verso il Col di Lana che a breve sarà nuovamente percorribile.
A proposito di danni invernali: continua l’importantissima e indispensabile opera di volontariato nelle varie Frazioni a Fodom per sistemare i danni dell’inverno, riparare staccionate, pulire aiuole, scarpate, strade e piazze per migliorare ed abbellire il paese. “Ad Arabba – spiega il sindaco Leandro Grones – alcuni giovani volenterosi, muniti di carta abrasiva e olio di gomito, hanno levigato tutte le panchine pubbliche della Frazione per poi verniciarle a nuovo. Nel weekend alcuni frazionisti di Varda e Corte hanno reso di nuovo percorribili due silvopastorali liberandole da smottamenti e dagli schianti causati dalle nevicate dello scorso novembre”.
NEI TRASPORTI SOLO CONFUSIONE E LA REGIONE CHIEDE DI TOGLIERE I LIMITI USANDO LA MASCHERINA. FUNZIONA LA CURA DEL PLASMA, 23 PAZIENTI IN CURA.
di Mirko Mezzacasa
Nei trasporti è caos totale con utenti che rimangono a terra e con i portatori di interesse che non hanno risposto all’emergenza in modo adeguato. La crisi è logistica ed anche di costi. I mezzi caricano al 50 per cento della capacità e non sono state incrementate le corse. Per questo dalla Regione l’invito a togliere i limiti, subito, anche perché i dispositivi faranno la differenza come succede suoi posti di lavoro dove non è nemmeno necessaria se tra un lavoratore e l’altro vige il metro di distanza. Ieri a Venezia è stata presentata la cura del plasma con la dottoressa Giustina De Silvestro artefice del dibattito sul plasma. Il Veneto ha un’esperienza di plasmaferisi ultra decennale. La dottoressa De Silvestro è primario e dal 2003 direttore a Padova del Centro Trasfusionale. “Sono 23 – ha detto la dottoressa – i pazienti arruolati, per la maggior parte ricoverati in terapia intensiva, quindi molto più gravi di quelli in cura a Pavia. I donatori sono 199, ma va detto che tanti si sono offerti e sono tuttora in lista d’attesa”. E intanto assistiamo all’ennesimo scontro tra scienziati, tra quelli che invitano alla prudenza terrorizzando la popolazione e coloro che sbandierano che il virus non esiste più, che è clinicamente scomparso. Da entrambe le parti parole rischiose, che sicuramente alimentano paure e tensioni alle quali risulta difficile abituarsi fin dalle prime ipotesi legate al pipistrello piuttosto che ad una semplice influenza, sono mesi che gli scienziati sono protagonisti divisi e guidano la mano della politica tra ipotesi di contagi e congetture. La bella notizia: l’ultimo contagiato di Vo’ è guarito, è rimasto positivo e chiuso in casa per 74 giorni, libero dopo 13 tamponi prima di essere negativizzato. I NUMERI IN VENETO: TOTALE POSITIVI 19155 (+2) ATTUALMENTE POSITIVI 1457 (-19) DECESSI 1921 (+3) NEGATIVIZZATI 15777 (+18) IN ISOLAMENTO 1594 RICOVERATI 376 (-7) (109 POSITIVI, 267 NEGATIVIZZATI), NEGLI OSPEDALI DI COMUNITA’ 4 (-1) (10 POSITIVI, 38 NEGATIVIZZATI), IN TERAPIA INTENSIVA UNO IN MENO RISPETTO A SABATO: 27 (5 POSITIVI, 22 NEGATIVIZZATI). I NUMERI IN PROVINCIA: TOTALE CONTAGI 1171 (+1) , 1 POSITIVO NELLE ULTIME 24 ORE, ATTUALMENTE POSITIVI 96 (-5) , DECEDUTI 110, NEGATIVIZZATI 959, IN ISOLAMENTO DOMICILIARE 190. RICOVERATI IN OSPEDALE AL SAN MARTINO 4 (-2) DIMESSI 98 DECESSI 53 A FELTRE 6 DECESSI (12 DIMESSI) NEGLI OSPEDALI DI COMUNITA’ DI BELLUNO 17 DECESSI (35 DIMESSI), AGORDO 1 DECESSO (32 DIMESSI), PIEVE DI CADORE 1.
SOLO 4 PAZIENTI IN OSPEDALE A BELLUNO, ATTUALMENTE POSITIVI SOTTO I 100 E 190 IN ISOLAMENTO DOMICILIARE IN 24 ORE UN POSITIVO, UNO DEI 2 REGISTRATI OGGI IN REGIONE
L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE ALLA PROTEZIONE CIVILE GIANPAOLO BOTTACIN
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA – REGIONE 01 GIUGNO 2020
Con la collaborazione di Tiziano De Col
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Stiamo portando avanti tutte le linee guida abbiamo chiuso anche con i teatri, cinema, discoteche, casino’ e sale da gioco. Stiamo attendendo una convocazione del Governo per capire cosa di farà rispetto alle linee guida. Abbiamo ancora in piedi la fascia 0-3 per gli asilo nido ed e’ partita bene la 3-17. E’ scandaloso che il Governo dopo 10 giorni per un dibattito interno non si siano ancora date risposte alle nostre linee guida. Spostamenti: siamo contrari alle limitazioni per chi viene in Veneto è fondamentale la libera circolazione con le regole da rispettare sui dispositivi. La mascherina oggi viene utilizzata secondo le regole del DPCM che prevede il dispositivo in ambiente chiusi o all’aperto quando non c’è il distanziamento ovvero in casi di assembramento. Spero si risolva il problema Grecia che prima hanno chiuso, poi hanno aperto alle Regioni poi hanno parlato di luglio. Mi aspetto una soluzione poiché la Grecia è in area Shenghen diversamente dalla Croazia che non lo è ma ha aperto a tutti. L’apertura delle frontiere dovrebbe essere gestita dall’Europa
TRENI SOVRA AFFOLLATI CON RESSA DA STADIO Ho parlato con l’assessore De Berti questo è l’effetto della riduzione della capacità dei treni, meno 50 per cento. C’è poi la voglia di muoversi. Dobbiamo evitare assembramenti e disservizi, Trenitalia è in grandi difficoltà sappiamo che non ci sono treni per tutti e credo sia ragionevole pensare che come accade altrove che se se non c’è il distanziamento si usa la mascherina. Bisogno rivedere le regole del trasporto pubblico locale oppure con la riapertura delle scuole sarà caos totale, sono per l’omologazione standard con la mascherina. Il tema va affrontato se ci sono rischi lo dovranno dire i sanitari. Ce lo diranno gli esperti ma dicendo no si mette in dubbio la validità della mascherina, sui luoghi di lavoro dal 13 aprile se e’ rispettata la distanza si sta senza mascherina.
DOMANI MANIFESTAZIONE IN PIAZZA FERRETTO CI SARA’ ? Non è l’orario migliore ma cercheremo di risolvere il problema.
LA DOTTORESSA GIUSTINA DE SILVESTRO ARTEFICE DEL DIBATTITO SUL PLASMA. IL VENETO HA UN’ESPERIENZA DI PLASMAFERISI ULTRA DECENNALE. E’ PRIMARIO DAL 2003 DIRETTORE A PADOVA DEL CENTRO TRASFUSIONALE.
23 pazienti trattati in terapia intensiva, hanno donato il plasma 200 veneti guariti per 481 unità terapeutiche, 101 trasfuse dopo il consenso del paziente. Un paziente deceduto, 4 sottoposti a cure “compassionevoli” risultati molto positivi per gli altri, alcuni dimessi altri in fase di riabilitazione. Nessuno è guarito nell’arco delle 24 ore a Pavia sono stati trattati pazienti meno gravi quindi dati non sono confrontabili. ll plasma in eccesso è per l’industria che ne ricava farmaci che poi ritornano all’ospedale, utilizzabili in altre malattie. La Regione bandisce una gara, a livello Europeo, per assegnare il plasma, poi chiede quali prodotti ne vengono ricavati e quanto costa la lavorazione: la Regione ripaga questo, con il ritorno di prodotti farmaceutici indispensabili per i nostri ospedali, e non acquista sul mercato libero.
Il Progetto è partito a Padova ad inizio marzo, 8-10 giorni dopo l’esplosione della pandemia. Già seguivamo quello che facevano i cinesi la cura con il plasma non l’abbiamo inventata noi. I cinesi hanno iniziato a raccogliere il plasma dai soggetti immune. La stesura del protocollo è poi iniziata. Siamo partiti tardi perche’ l’allestimento di un protocollo sperimentale richiede tempi per le autorizzazioni e per trovare i labratori adatti. Da noi c’era solo un laboratorio sovra caricato per i tamponi. Approvazione protocolli fine marzo, raccolta plasma da inizio aprile man mano che si presentavano i donatori guariti. Il progetto parte ad inizio aprile anche questo ha portato in là nel tempo senza la massa critica di pazienti in ospedale ma la coda dell’epidemia con pazienti impegnativi. Da allora ad adesso abbiamo trattato 23 pazienti che sono stati accolti in terapia intensiva con ventilazione assistita. Solo una minima parte in reparti medici e un terzo di pazienti in sub intensiva mediamente molto più gravi di altri pazienti studiati a Pavia. Poi arruolamento dei donatori, dopo il richiamo a donare abbiamo avuto una grande offerta di donatori che si sono resi disponibili per essere arruolati. Altro punto critico dosaggio anticorpi non tutti li sviluppano in quantità notevole e sono in grado di inibire l’infezione ma deve avere un titolo superiore a 160. Dai nostri test circa il 50 per cento ha un titolo superiore a 80 sopra a 160 non tutti hanno gli anticorpi per una terapia efficace. Raccogliamo comunque e l’intenzioneè di recuprare anche i pazienti con titolo inferiore a 80 per utilizzare il plasma. Donatori che hanno già donato in totale in Veneto sono 200, donazioni effettuate a questa mattina soprattutto su Padova ma anche Verona e Vicenza. Da ogni donatore 3 unità terapeutiche, abbiamo quindi 481 unità in freezer, trasfuse 101 per pazienti trattati. per ogni paziente serve un donatore e mezzo. Abbiamo avuto 1 paziente deceduto, uno dei primi arruolati in terapia intensiva da molto tempo con la presenza di atre patologie gravi, gli altri sono andati bene alcuni dimessi altri in fase di riabilitazione perché i danni personali hanno necessità di essere seguiti.Tutti hanno avuto un miglioramento dopo la somministrazione del plasma. Il plasma raccolto potrà essere dedicato solo ai pazienti. Andremo a raccogliere secondo i criteri della normativa nazionale plasma di chi ha avuto il covid e sono arruolabili come donatori, sarà conservato come tutto il resto del plasma per essere utilizzato in un secondo momento anche per plasma derivati. Il metodo di conservazione del plasma fa si che mantenza le caratteristiche originarie anche tra 1 o 2 anni. Il sangue è costituito da una componente cellulare e una liquida, quella componente liquida e’ il plasma formato da acqua proteine e sali minerali quando raccogliamo il plasma separiamo il sangue prelevando solo il plasma (plasmaferesi) restituendo il resto al donatore.
Il ritorno della infezione? Qualche caso credo ci sarà, ma cambiano gli atteggiamenti culturali nei confronti delle infezioni quindi mi aspetto che tutti noi impareremo a girare con la mascherina in tasca. Questo attenuerà la ri presentazione del virus in maniera importante. Potrebbe andarsene come se n’è venuto ma anche mettersi nel gruppo di quelli dalle infezioni periodiche spero non invasiva come ora ma ci troverà pronti a difenderci. A chi dice che era solo una semplice influenza? Il virus normale di un’influenza inizia a comparire a fine settembre e va avanti fino a maggio e sono 8 mesi. Questo è arrivato ha trovato terreno vergine con aggressività molto superiore all’influenza e che ha impegnato contemporaneamente in un mese tutti i contagi che si hanno in otto mesi. Questo da l’idea della forza del virus e della sua invasività. Sono situazioni non paragonabili. Uno dei fautori di questa idea è finito in terapia intensiva ed ha dovuto ammettere che non era una semplice influenza.
LA DOTTORESSA GIUSTINA DE SILVESTRO ARTEFICE DEL DIBATTITO SUL PLASMA
VENEZIA Durante la conferenza stampa del Presidente del veneto Luca Zaia è intervenuta la Dottoressa Giustina De Silvestro, artefice del dibattito sul plasma. Il Veneto ha un’esperienza di plasmaferisi ultra decennale. La dottoressa De Silvestro è primario e dal 2003 direttore a Padova del Centro Trasfusionale.
23 pazienti trattati in terapia intensiva, hanno donato il plasma 200 veneti guariti per 481 unità terapeutiche, 101 trasfuse dopo il consenso del paziente. Un paziente deceduto 4 sottoposti a cure “compassionevoli” risultati molto positivi per gli altri alcuni dimessi altri in fase di riabilitazione. Nessuno è guarito nell’arco delle 24 ore a Pavia sono stati trattati pazienti meno gravi quindi dati non sono confrontabili.ll plasma in eccesso è per l’industria che ne ricava farmaci che poi ritornano all’ospedale, utilizzabili in altre malattie. La Regione bandisce una gara, a livello Europeo, per assegnare il plasma, poi chiede quali prodotti ne vengono ricavati e quanto costa la lavorazione: la Regione ripaga questo, con il ritorno di prodotti farmaceutici indispensabili per i nostri ospedali, e non acquista sul mercato libero.Il ritorno della infezione? Qualche caso credo ci sarà, ma cambiano gli atteggiamenti culturali nei confronti delle infezioni quindi mi aspetto che tutti noi impareremo a girare con la mascherina in tasca. Questo attenuerà la ri presentazione del virus in maniera importante. Potrebbe andarsene come se n’è venuto ma anche mettersi nel gruppo di quelli dalle infezioni periodiche spero non invasiva come ora ma ci troverà pronti a difenderci. A chi dice che era solo una semplice influenza? Il virus normale di un’influenza inizia a comparire a fine settembre e va avanti fino a maggio e sono 8 mesi. Questo è arrivato ha trovato terreno vergine con aggressività molto superiore all’influenza e che ha impegnato contemporaneamente in un mese tutti i contagi che si hanno in otto mesi. Questo da l’idea della forza del virus e della sua invasività. Sono situazioni non paragonabili. Uno dei fautori di questa idea è finito in terapia intensiva ed ha dovuto ammettere che non era una semplice influenza.
L’INTERVENTO DELLA DOTTORESSA DE SILVESTRO
“DE COCCIO”: QUESTA SETTIMANA 8 SANZIONI E UNA DENUNCIA
BELLUNO Si chiude un’altra settimana di controlli per il contenimento del virus Covid-19 da parte delle Forze dell’Ordine. Una settimana che si può definire positiva quella appena trascorsa. 3497 persone controllate, 8 sanzioni e una denuncia. 531 i cittadini sotto controllo nella giornata di domenica e nessuna sanzione. Positiva la settimana appena trascorsa anche per gli esercizi commerciali. 2603 attività controllate e nessuna sanzione o chiusura temporanea nei 7 giorni.
MEDIOBANCA. BOND (FI), DEL VECCHIO ESEMPIO DI IMPRENDITORE CHE CREDE NEL PROPRIO PAESE
ROMA “Grazie a Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, che ancora crede nel proprio Paese, l’Italia. La sua determinazione a voler acquisire fino al 20% delle azioni di Mediobanca-Assicurazioni Generali aiuterebbe, di fatto, tutto il sistema bancario italiano che, in un momento così delicato, è in sofferenza. Non posso ringraziare allo stesso modo certi esponenti della sinistra che, con i loro interventi di puro ostruzionismo, mostrano disinteresse e disattenzione verso chi produce e ha a cuore l’economia italiana”. Così il deputato di Forza Italia, Dario Bond, interviene sulla vicenda Mediobanca.
DARIO BOND DEPUTATO DI FORZA ITALIA
Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale del Latte, istituita dalla Fao e giunta alla ventesima edizione.
«La Giornata mondiale del Latte porta alla ribalta la necessità di mettere in atto serie garanzie di tutela per questo re della corretta alimentazione, soprattutto quello prodotto nelle malghe di montagna, er preservare la tradizione dell’alpeggio e il popolamento della montagna – sottolinea il deputato Bellunese di Forza Italia, Dario Bond -. Gli allevatori di montagna svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento del territorio, con lo sfalcio regolare dei pascoli che altrimenti sarebbero rapidamente soggetti al rimboschimento, oltre che per svolgere quelle manutenzioni della montagna. Per questo, è necessario puntare su un marchio di qualità che consenta al consumatore di riconoscere il latte e i derivati prodotti in montagna, marchio che parimenti consenta agli allevatori di vedersi riconosciuto un prezzo più elevato dei grandi allevamenti di pianura per fronteggiare i maggiori costi derivanti dal territorio e da una minore produzione».
CORONAVIRUS. AL VIA IN VENETO L’INDAGINE DI SIEROPREVALENZA, COINVOLTI 10.500 CITTADINI. IMPORTANTE OBBIETTIVO: SCOPRIRE QUANTI HANNO SVILUPPATO ANTICORPI IN ASSENZA DI SINTOMI
VENEZIA Questa settimana sarà dato avvio nel Veneto all’indagine di siero-prevalenza della popolazione, promossa dal Ministero della Salute e dall’ISTAT con la collaborazione della Croce Rossa Italiana (CRI), su indicazione e con l’approvazione del Comitato Tecnico-Scientifico. Tale indagine ha l’obiettivo di acquisire quante persone nel nostro Paese abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi. Il disegno del campione è stato effettuato dall’ISTAT e prevede l’osservazione di 150.000 individui sull’intero territorio italiano. In Veneto è previsto il coinvolgimento di circa 10.500 unità, distribuite per provincia, sesso, attività e sei classi di età. Gli esiti dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri Paesi europei. La partecipazione non è obbligatoria ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi, pertanto è importante partecipare. Le persone estratte dall’ISTAT saranno contattate telefonicamente da un numero che inizia per 065510. Questo è il numero degli operatori della CRI incaricati delle telefonate per richiedere la disponibilità a partecipare. A chi accetterà di partecipare allo studio verrà somministrato un questionario e verrà dato l’appuntamento per presentarsi al centro prelievo più vicino alla sua residenza per l’effettuazione dell’indagine sierologica. Qualora la persona fosse impossibilitata a raggiungere il punto prelievi per problemi di salute, il personale della Croce Rossa si recherà a suo domicilio per effettuare il prelievo. Il questionario fornirà informazioni sulle differenze di prevalenza tra i generi, le fasce di età, di localizzazione territoriale e di attività economica così da meglio comprendere le caratteristiche epidemiologiche nelle varie aree del Paese e fornire utili informazioni per lo studio della patogenesi. L’esito dell’esame verrà comunicato a ciascun partecipante residente nel territorio, in caso di positività alla ricerca degli anticorpi al SARS-CoV-2, l’interessato verrà preso in carico dai Dipartimenti di Prevenzione per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell’indagine. La Regione del Veneto auspica e la massima collaborazione e ringrazia tutti i soggetti selezionati per la partecipazione.
EMERGENZE ABITATIVE E POVERTÀ. CARITAS E CASA PRADE, ALTRI TRE ANNI DI COLLABORAZIONE
BELLUNO La Giunta comunale ha approvato la prosecuzione per altri tre anni della collaborazione con la Caritas diocesana per la gestione del servizio integrato di accoglienza sociale a Casa Prade. L’ex abitazione del custode del cimitero di Prade, di proprietà del Comune, durante il picco dell’epidemia da Covid-19 era stata assegnata in comodato d’uso gratuito alla Caritas per l’accoglienza dei senza fissa dimora per permettere loro di far fronte alle esigenze legate all’emergenza Coronavirus: «Un ulteriore importante tassello per il contrasto alla povertà.- commenta l’assessore alle politiche sociali, Lucia Pellegrini – In questi due mesi, hanno ricevuto accoglienza quattro persone, ma i riscontri che abbiamo avuto sia dalle richieste per i buoni spesa che dalle attività del progetto Edu-Care ci mostrano come sia in crescita, e dopo la pandemia lo sarà ancora di più, il numero di persone in stato di emergenza abitativa e di povertà». Ulteriore dimostrazione di questo è la denuncia del Sicet – Sindacato Inquilini Casa e Territorio di Belluno e Treviso, che ha iniziato in questi giorni a raccogliere i primi segnali di sofferenza e attende presto un afflusso maggiore ai propri sportelli. Per questo, il Comune di Belluno ha scelto di proseguire per altri tre anni la collaborazione con Caritas per la gestione di Casa Prade: la convenzione prevede anche un contributo economico per le spese di gestione della struttura, che per l’anno in corso è pari a 10.300 euro, a valere sulla “Quota Servizi povertà estrema e senza dimora” istituito dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed erogata dalla Regione Veneto. Il progetto prevede una forte integrazione tra i Servizi Sociali del Comune e i volontari di Caritas affinché le persone accolte possano essere inserite in un percorso per recuperare la condizione di difficoltà. La comunità accoglie le persone senza dimora in un clima familiare e di partecipazione di comunità; il progetto è rivolto ai 46 comuni dell’ex Ulss 1 comprendente le aree del Bellunese, Agordino e Cadore. «Tutto questo è possibile grazie al lavoro di rete e all’impegno messo in campo in questo momento di difficoltà. Le Linee guida per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia, adottate nel 2015, mettono proprio “la casa” come primo passo per il riequilibrio e il reinserimento sociale. – sottolinea ancora Pellegrini – È particolarmente significativo poi come Casa Prade sia una “comunità residenziale”, ossia non solo un semplice posto dove passare la notte o ripararsi dal freddo e dalle intemperie, ma anche un luogo che garantisce attività e supporto sociale ed educativo. Per questo, diventa fondamentale sostenere una struttura che sia in grado di accompagnare e seguire l’individuo nel suo percorso verso il reinserimento nella società, assicurandogli un posto dove vivere con dignità e un’assistenza professionale che lo accompagni verso una propria autonomia».
PARTONO I LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA A VILLAGA, INTERVENTO DA 990MILA EURO
BELLUNO Partirà nei prossimi giorni la messa in sicurezza dell’abitato di Villaga, in Comune di Feltre. Una vasta operazione gestita dalla Provincia di Belluno che servirà a porre fine ad annosi problemi di natura idrogeologica. Sei interventi complementari, per un valore di quasi 1 milione di euro. IL DISSESTO
L’abitato di Villaga convive da qualche anno con il problema delle colate detritiche provenienti dal monte Tomatico, innescate da un canale che si presenta privo d’acqua per gran parte dell’anno, ma diventa un vero e proprio torrente nei momenti di temporali e precipitazioni intense, tanto da scavare il terreno e trascinarsi dietro fango, terra e massi.
Diverse frane si sono verificate nel novembre 2011, in occasione di eventi meteo eccezionali. Il 13 ottobre 2014 l’episodio più consistente, con una discesa di fango e massi di oltre 20mila metri cubi che ha interessato superfici coltivate e lambito anche alcune abitazioni, oltre alla strada comunale. Seguito il 4 e 5 novembre 2014 da un altro evento di colata, che ha rivelato le vaste dimensioni del dissesto.
Nelle settimane immediatamente successive, Comune e Provincia hanno avviato interventi in somma urgenza per rimuovere il materiale e ripristinare il pendio a ridosso delle abitazioni. Parallelamente è stata portata avanti la progettazione per la sistemazione definitiva. GLI INTERVENTI
I lavori che partiranno a brevissimo sono un insieme di sei interventi diversi, tutti orientati alla realizzazione di un canale di scarico per il recapito sicuro delle acque meteoriche. Lo scopo è quello di intercettare l’acqua prima che possa erodere il terreno e convogliarla fino allo scarico naturale nel rio Aurich, a valle dell’abitato. Si tratta del primo stralcio, che riguarderà il rifacimento del guado e la sistemazione del canale a monte e l’ampliamento della vascone di deposito (installata durante gli interventi di somma urgenza dell’ottobre-novembre 2014), con la realizzazione di una vasca di dissipazione, per rallentare la forza dell’acqua. A valle del vascone, sarà realizzato il nuovo canale di scarico, lungo circa 270 metri, fino a via Barucce, che sarà attraversata con un tubo scatolare prefabbricato. Il canale sarà fatto proseguire oltre, per altri 200 metri fino a via Villaga, dove il progetto prevede un ulteriore attraversamento, sempre con tubo scatolare. IL COMMENTO
«Si tratta di uno degli interventi più importanti che stiamo portando avanti, sia dal punto di vista della complessità sia per l’importo economico – commenta il consigliere provinciale delegato alla Difesa del Suolo, Massimo Bortoluzzi -. Il nostro territorio si presenta fragile, soprattutto dopo il passaggio della tempesta Vaia, ma con lavori di questo tipo, possiamo garantire la vivibilità anche alle zone periferiche dei centri urbani e della provincia. Ringrazio i tecnici del Settore Difesa del Suolo che hanno confermato ancora una volta quanto sia importante poter programmare e gestire da vicino, in Provincia, lavori su frane e smottamenti».
«Con questo intervento si pone la parola “fine” a una questione aperta oramai da alcuni anni, che ci ha visto costretti – in una fase particolarmente critica – anche a evacuare alcune abitazioni – afferma Adis Zatta, assessore ai lavori pubblici, alle manutenzioni e alla Protezione Civile del Comune di Feltre -. Non possiamo che ringraziare la Provincia di Belluno e in particolare il Settore Difesa del Suolo per aver fatta propria la necessità di un intervento coordinato e organico che ci consente di sistemare un altro tassello importante nella battaglia contro il dissesto idrogeologico e di rispettare l’impegno di lavori attesi dalla popolazione di Villaga e non solo».
FELTRE DOPO LA GUERRA DI CAMBRAI NEI DOCUMENTI DELL’ARCHIVIO COMUNALE: GIOVEDÌ 04 GIUGNO WEBINAR DI INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “CARTA, FUOCO, MACERIE”
FELTRE Dopo l’anteprima visitabile al Museo Civico cittadino durante questo lungo ponte del 2 giugno, l’Amministrazione Comunale presenta alla cittadinanza e a tutti coloro che vorranno prendere parte all’evento on line di giovedì prossimo, 4 giugno, la mostra “Carta, Fuoco, Macerie”, terzo e ultimo evento del trittico espositivo della rassegna “Fatti ad Arte”.Matteo Melchiorre, curatore della mostra allestita presso il Museo Civico di Feltre, accompagnerà i partecipanti alla scoperta dei documenti e delle memorie conservati negli antichi registri feltrini che ci raccontano cosa avvenne a Feltre e nel suo territorio nel decennio immediatamente successivo alla distruzione del 1510.Assieme a lui interverranno l’Assessore alla Cultura del Comune di Feltre Alessandro Del Bianco, la responsabile dell’Ufficio Cultura Anna Viviani, Tiziana Casagrande, conservatrice dei Musei della città di Feltre e gli architetti Giuliana Zanella e a Irene Pizzin, che hanno curato l’allestimento, oltre ad Alberto Benato del Laboratorio di restauro del libro e di opere d’arte su carta dell’Abbazia di Praglia.Nei loro interventi illustreranno come la comunità locale tentò di fronteggiare la lunga serie di problematiche politiche, sociali, fiscali ed urbanistiche scaturite nel tentativo di ricostruire una citta “combusta”. Durante l’incontro sarà presentato anche un video introduttivo alla mostra.L’evento è online e gratuito. Iscrizione necessaria a questo link: https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_PNsdz_-RQnOctCqtuCuhug. Appuntamento giovedì 4 giugno a partire dalle 20.45.
CONFERENZA STAMPA DEGLI ALPINI
BELLUNO Un grande impegno per tutto il periodo dell’emergenza da Coronavirus per gli alpini della sezione alpini di Belluno, o meglio per uomini e donne volontari del Nucleo di Protezione Civile, un impegno che sarà illustrato mercoledì nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente Angelo Dal Borgo, del vice presidente vicario Lino De Pra ed del coordinatore sezionale della Protezione Civile Ivo Gasperin. L’incontro si terrà nella sede di via Attilio Tissi. Alla conferenza stampa parteciperà anche l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin
Appena superata La Muda iniziavo ad annusare l’aria dell’Agordino. Superato il ponte del Torner mi aggrappavo al sedile e guardavo le gallerie del treno dall’altra parte del Cordevole. Spesso chiedevo di quella ferrovia che mai avevo visto in funzione e sempre ricevevo una paziente spiegazione. Eppure continuava a sembrarmi impossibile che di là potesse essere passato un treno. Intanto la 127 color del cielo ringhiava rabbiosa lungo la salita dei Castei. Superavamo a bomba il dosso sotto i paravalanghe verdi ed in un attimo arrivavamo alla casa cantoniera. Frenata e scalata di una marcia ed imboccavamo quel ponte che per me era la vera “porta” d’ingresso dell’Agordino. Poi, alla fine del ponte, scalata in seconda e curva a sinistra in accelerazione. Che il rettilineo successivo era buono per fare i sorpassi. Ma d’estate, quanto descritto fin qui non accadeva mai. Attraversare quella “porta” esigeva il pagamento di un prezzo salato: l’ingorgo. Ed ecco allora che lungo la salita dei Castei si materializzava il più terribile incubo automobilistico: la corriera. Non quella di linea, che gli autisti bellunesi passavano veloci nella gola, incuranti del baratro che si apriva a bordo strada. L’incubo, preceduto da una nube nera di gasolio, era la corriera dei villeggianti. Che c’era sempre. E così si saliva lungo la “riva” a 30 km/h, con la tenue speranza di non doversi fermare prima del ponte. Ed invece, al km 21.070 lo stop diventava una crudele certezza. E guardavo i passeggeri sulla corriera trattenere il fiato mentre l’autista tentava di prendere una decisione. Il formarsi del temuto ingorgo era questione di attimi. Le ventole posteriori del pullman soffiavano aria calda nella 127 con i finestrini aperti. E così, oltre al caldo, saliva pure il nervosismo. Ed erano pacche sui sottili volanti in bachelite ed imprecazioni di vario tenore e genere, che cambiavano di tono in base al livello di fretta che avevano gli automobilisti. Intanto l’autista della corriera iniziava un dialogo a colpi di fanali con la colonna ferma dall’altra parte del ponte. Passo io, passi tu. E non passava nessuno. Momenti che parevano eterni, con il canto del Cordevole che veniva sovrastato da un concerto di clacson e trombe bitonali, mentre dai finestrini aperti delle auto ferme usciva fumo di sigarette fumate nervosamente. Solo i gerani rossi e bianchi posati sui davanzali della cantoniera ingentilivano quell’ambiente divenuto rovente. Poi, quando l’esaperazione era giunta a livello di guardia, accadeva il miracolo. L’autista gettava il cuore oltre l’ostacolo e dava inizio all’ardita manovra. Osservavo lo sbracciarsi sull’enorme volante di quel bus dotato di un preistorico servosterzo. Invadendo entrambe le corsie finalmente la corriera superava la curva di uscita del ponte. Pian piano il nervosismo calava e ricominciava la corsa lungo l’Agordina. La fatidica “porta” era ormai superata e si correva sotto montagne che diventavano sempre più alte e possenti. Un quarto d’ora e saremmo arrivati a “Cence”. A continuare il sogno di un’estate da trascorrere fra le Magiche Dolomiti!!
INTERRUZIONI A CRISTO DELLE PIANIZZE sp347 DURAN E CEREDA fino al 5 giugno (esclusi festivi e prefestivi) possibili interruzioni in località Pianizze (Agordo) della durata massima di 15 minuti dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17, inoltre senso unico alternato nei periodi non interessati dalle chiusura
PROVINCIALE 20 DELLA VAL FIORENTINA, SELVA DI CADORE: FINO AL 13 GIUGNO, CHIUSURA TOTALE TRA SOLATOR E IL CENTRO DEL PAESE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI, DAL CHILOMETRO 4.850 AL CHILOMETRO 5.100. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA MASSIMI STIMATI IN 30 MINUTI IN LOCALITA’ SOLATOR DAL CHILOMETRO 4.400 AL CHILOMETRO 4.850
REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, LOCALITÀ POCOL INIZIO ABITATO CORTINA,FINO AL 12 GIUGNO SEMAFORO PER TRATTI DI 250 METRI ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI
REGIONALE 203 AGORDINA FINO AL 15 GIUGNO IN LOCALITÀ LA MUDA DEVIAZIONE SU VIABILITÀ PROVVISORIA, PRUDENZA
PROVINCIALE 12 PEDEMONTANA LOCALITÀ PONTE MAS, CHIUSURA TOTALE DI PONTE MAS FINO AL 30 GIUGNO
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, DAL KM 110,350 AL KM 112, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO ANCHE SABATO E FESTIVI FINO AL 30 GIUGNO PER POSA ELETTRODOTTO INTERRATO
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, FINO AL 3 LUGLIO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO IN LOCALITÀ DIGONERA PER MESSA IN SICUREZZA PIANO VIABILE, SABATO E FESTIVI INCLUSI
STRADA PROVINCIALE 346 DEL PASSO SAN PELLEGRINO, FINO AL 5 GIUGNO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMOFORICO TRA FALCADE E FALCADE ALTO PER POSA CAVIDOTTO FIBRA OTTICA
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, FINO AL 01 GIUGNO ESCLUSE DOMENICHE E FESTIVI, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERI IN COMUNE DI VALLE DI CADORE PER SONDAGGI GEOTECNICI
REGIONALE203 AGORDINA, CANDATEN-LA STANGA, FINO AL 30 GIUGNO INCLUSI SABATO E DOMENICA DALLE 7.30 ALLE 9 E DALLE 16.30 ALLE 18 SENSO UNICO ALTERNATO CON MOVIERI, NEGLI ALTRI PERIODI SENSO UNICO CON SEMAFORO.
PROVINCIALE 24 VALPAROLA FINO AL 05 GIUGNO ESCLUSI FESTIVI E PREFESTIVI, SENSO UNICO ALTERNATO A VISTA PER TRATTI DI 50 METRI.
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, DALLE 7 DEL 26 MAGGIO ALLE 18 DEL 19 GIUGNO, DOMENICHE E FESTIVI ESCLUSI, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO E POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI AL TRAFFICO DI 15 MINUTI PER MESSA IN SICUREZZA VERSANTE A MONTE DELLA STRADA
STRADA PROVINCIALE 346 DEL SAN PELLEGRINO, NEI COMUNI DI FALCADE, CANALE E VALLADA, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
REGIONALE 203 AGORDINA, NEL COMUNE DI CENCENIGHE, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
STRADA PROVINCIALE 40, COMUNE DI LAMON. DAL 27 MAGGIO AL 3 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER RICERCHE GEOGNOSTICHE
STRADA PROVINCIALE 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO, DAL 3 AL 19 GIUGNO, DALLE 8 ALLE 19, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERE PER POSA FIBRA OTTICA
STRADA PROVINCIALE 346 DEL SAN PELLEGRINO, NEL COMUNE DI VALLADA AGORDINA DAL 1 AL 19 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA BARRIERE DI PROTEZIONE LATERALI
STRADA REGIONA 203 AGORDINA, TRA MAS DI SEDICO E CERNADOI SU TRATTI SALTUARI DI STRADA, DAL 1 AL 30 GIUGNO, ESCLUSO SABATO E DOMENICA, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA BARRIERE DI PROTEZIONE LATERALI
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, NEL COMUNE DI GOSALDO (LOC. SANT’ANDREA), DAL 5 AL 20 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA DELLA STRADA
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, NEL COMUNE DI AGORDO, DAL 3 AL 12 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER POSA FIBRA OTTICA
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, NEL COMUNE DI LIVINALLONGO DEL COL DI LANA IN LOCALITA’ ANDRAZ, DAL 3 AL 30 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERE CON POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI TOTALI AL TRAFFICO DELLA DURATA MASSIMA DI 10 MINUTI, PER LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEL VERSANTE
STRADA PROVINCIALE 641 DEL PASSO FEDAIA, A SOTTOGUDA DI ROCCA PIETORE, DAL 8 AL 19 GIUGNO, DALLE 7 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 18 ESCLUSI SABATO E DOMENICA, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER RIPRISTINO PIANO VIABILE SU CAVIDOTTO MEDIA TENSIONE.
Martedi 2
Tempo atteso: Al mattino tempo ben soleggiato con cielo sereno, aria tersa ed ottima visibilità. Al pomeriggio graduale riduzione del soleggiamento per crescente attività cumuliforme. Clima di nuovo primaverile durante le ore diurne nei fondovalle e assai mite in quota. Precipitazioni: Al mattino assenti. Nel pomeriggio probabilità assai contenuta (20-40%) per qualche locale piovasco o rovescio, occasionalmente temporalesco. In tal caso fiocchi di neve cadranno oltre i 2900 m. Temperature: Minime in aumento, massime senza variazioni di rilievo o in lieve aumento. Sono previste punte di 24/25°C nei fondovalle prealpini e di 19/21°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 8°C max 15°C, a 2000 m min 6°C max 12°C. Su Dolomiti a 2000 m min 5°C max 13°C, a 3000 m min 1°C max 2°C. Venti: Nelle valli deboli/moderati a regime di brezza; in quota deboli/moderati da nord, a 5-10 km/h a 2000 m, a 15-25 km/h a 3000 m.
Mercoledi 3
Tempo atteso: Minore soleggiamento e nuvolosità assai più presente rsispetto ai giorni precedenti, dapprima per nubi alte e medio-alte, già presenti nel corso de mattino. Nel corso del pomeriggio crescente nuvolosità cumuliforme fino a cielo nuvoloso o molto nuvoloso al pomeriggio ed alla sera, quando l’insidia di fenomeni sparsi sarà presente. Clima diurno più fresco per deficit di sole. Precipitazioni: Al mattino assenti (0%), nel corso del pomeriggio crescente rischio di rovescio, eventualmente temporaleschi (30/50%), i fenomeni saranno più frequenti nel tardo pomeriggio/sera (70/80%). La neve cadrà oltre i 2800/2900 m. Temperature: Minime stazionarie in quota e il leggera flessione nelle valli; massime in generale lieve diminuzione. Sono previste punte di 21/22°C nei fondovalle prealpini e di 18/19°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 8°C max 13°C, a 2000 m min 6°C max 10°C. Su Dolomiti a 2000 m min 5°C max 10°C, a 3000 m min 0°C max 1°C. Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile; in quota perlopiù deboli, solo a tratti moderati, dai quadranti settentrionali al mattino, tendenti a disporsi da ovest dal primo pomeriggio in poi, a 5-10 km/h a 2000 m, a 10-15 km/h a 3000 m.
Giovedi 4
Tempo variabile/instabile con nuvolosità spesso estesa e a tratti intensa. In questo contesto sia al mattino che al pomeriggio rovesci e temporali interesseranno tutta la montagna veneta. La neve cadrà sulle cime dolomitiche più alte, oltre i 2700/2800 m. Temperature minime in aumento e massime in ulteriore leggera flessione. Venti in quota moderati/tesi da sud-ovest, deboli di direzione variabile nelle valli.
Venerdi 5
Nottetempo ed al mattino cielo molto nuvoloso con fenomeni, a tratti anche diffusi. La neve cadrà sopra i 2600/2700 m. Al pomeriggio tendenza a parziale miglioramento con rasserenamenti sulle Dolomiti; situazione diversa sulle Prealpi, dove addensamenti e rovesci potrebbero imperversare. Temperature minime in calo e massime stazionarie o in leggera ripresa nelle valli dolomitiche nel ipotesi del ritorno del sole al pomeriggio. Venti moderati/tesi da sud-ovest in quota, deboli di direzione variabile nelle valli. Previsore: R.L.Th.
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