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CHIUDE PONTE MAS, FINO AL 30 GIUGNO PER I LAVORI DI CONSOLIDAMENTO: Da lunedì al 30 giugno sarà chiuso sia alle macchine sia ai pedoni il collegamento principale tra i comuni di Sospirolo e Sedico. L’intera struttura subirà notevoli lavori di risistemazione. Un intervento urgente, specie in seguito ai danni subiti dalla piena del torrente durante Vaia.Verrà allargata la sede stradale, sul lato sud è programmata l’installazione della passerella pedonale. Dell’attuale ponte resterà solo la struttura portante. Percorso alternativo: da Ponte Mas a Vignole in Comune di Sedico.
Gestione Servizi Pubblici informa che, per lavori alla rete idrica comunale, lunedi dalle ore 08:00 fino a fine lavori verrà sospesa l’erogazione dell’acqua a FALCADE nelle VIE SAN DONAE, PIODEGA, SALPIAN, SILVIO DE BIASIO, PADRE FELICE CAPPELLO, DANILO BUSIN e TRENTO (Civici dal 18 al 90).
Anche ieri 1 maggio il Gruppo Alpini Caviola Protezione Civile Cime D’Auta di servizio all’ospedale di Belluno!
Anche ieri il 1º maggio i Pompieri volontari di Caprile erano al lavoro! Infatti, è stato consegnato materiale didattico e attrezzature per la didattica a distanza a tutti i bambini della scuola primaria di Alleghe e Rocca Pietore.
LA DEPOSIZIONE DELLA CORONA DI FIORI PER LA FESTA DEL LAVORO ALLA SEDE INAIL DI ROMA DA PARTE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
🗞 RIEPILOGO DELLA GIORNATA • Salgono a 207.428 i casi totali in Italia, con un aumento dei positivi di 1.965 nelle ultime 24 ore. Nel bollettino diffuso oggi dalla Protezione civile si registrano altri 269 decessi, che portano il totale delle persone decedute nel nostro Paese per il Covid-19 a 28.236; • Primo maggio senza lavoro: da nord a sud le proteste di artigiani e commercianti, “Vogliamo ripartire”; • “Finalmente si riparte“, ma guai ad archiviare “l’angoscia delle settimane precedenti“: così Mattarella nel suo messaggio per il 1 maggio; • Esteri, Trump non rinnova le restrizioni: al via la riapertura in 30 stati.
LA MASCHERINA NON E’ UN AMULETO, MA IL MEZZO PER PROTEGGERSI ED EVITARE IL RITORNO DEL VIRUS. NEL GIORNO DELLA FESTA DEL LAVORO LA RIFLESSIONE SUI POSTI DI LAVORO PERSI, ALMENO 50 MILA IN VENETO CON IL SETTORE TURISTICO IN GINOCCHIO MENTRE LA CROAZIA APRE CORRIDOI SICURI VERSO I CLIENTI CHE AFFOLLAVANO SPIAGGE E MONTAGNE VENETE.
di Mirko Mezzacasa
Calano i numeri dei ricoveri anche nelle terapie intensive, aumentano i guariti ed anche i decessi, ieri dimezzati rispetto ai giorni precedenti tanto in Italia che nel Veneto. Nei dati nazionali netta diminuzione anche dei contagi negli ultimi giorni. Che la luce in fondo al tunnel si cominci a vedere è ormai assodato ma gli inviti alla prudenza sono quotidiani. Infatti se la curva decresce e l’ Rt risulta minore di 1 in tutta Italia questa è considerata ancora una fase di epidemia. Se il numero dei casi e di sintomatici decresce è una diretta conseguenza delle misure adottate, soprattutto dell’adesione dei cittadini. Si è ridotto il numero di zone rosse rispetto alla settimana scorsa. Se ne contano in 74 comuni italiani di 7 regioni e molte di queste verranno smantellate nei prossimi giorni. I casi Covid positivi attribuibili a individui di nazionalità straniera sono 6395, pari al 5,1 per cento del totale. Il numero più alto di morti si concentra nella popolazione over 60, in particolare nella fascia di età 80-89: 10.241, pari al 40,6 per cento di tutti i decessi. Nella maggior parte dei casi questi pazienti presentavano già due (20,9 per cento) o tre o più patologie (63 per cento). In Veneto il presidente Luca Zaia ha informato che intende acquistare altre tre macchine per oltre 750mila euro per tamponi a Treviso, Vicenza e Venezia, macchine americane che oggi in Italia hanno solamente gli ospedali della Regione. Esamineranno 27mila tamponi al giorno, l’obiettivo ambizioso è di raggiungere i 50.000 test quotidiani. Il fattore limitante poi sarà chi processa i tamponi. A livello nazionale per le riaperture c’è l’intenzione di imporre degli identificatori per un eventuale ritorno alla quarantena. E’ già partita la contestazione al parametro del numero dei contagiati, il virtuoso che fa più tamponi come il Veneto è danneggiato visto che le aziende sanitarie sono in grado di testare un decimo della popolazione veneta, nessuno riesce a fare tanto. Da Venezia è stato ribadito che le ordinanze emesse non saranno ritirate ma rinnovate senza andare in contrapposizione ai DPCM governativi. Lunedi un milione di lavoratori torneranno al lavoro e molti minorenni saranno lasciati da soli perché le scuole sono ovviamente chiuse la famosa misura urgente e straordinaria per aiutare le famiglie non ha ancora trovato concretezza. Il Veneto è però pronto a mettere in piedi un network di diverse strutture: centri estivi, strutture private, strutture sportive, asili privati, per gestire i minori che hanno necessità mentre i genitori lavorano: un atto di civiltà. Nel giorno del 1 maggio la riflessione: con questa crisi il Veneto perde 50mila posti di lavoro, compresi gli studenti che avevano programmato la stagione per pagarsi gli studi. Il turismo e servizi alle persone è il mondo che soffre di più, solo il settore turistico perde 35mila posti di lavoro. A proposito di turismo chi gode della situazione è la Croazia che ha creato corridoi verso la Germania e l’Austria per le vacanze definite sicure. Ai tedeschi è stato anche imposto di non programmare vacanze fino al 15 giugno e di mezzo c’è la Pentecoste. Riaperture, il Veneto si dichiara pronto ad aprire tutto già dal 4 maggio su certificazioni solide del comitato scientifico. “Possiamo affrontare qualsiasi apertura – ha detto Zaia – pero’ tutti devono capire che non è finita e stiamo convivendo con il virus che prima o poi se ne andrà per ricomparire nella stagione autunnale dove schiereremo l’artiglieria. La mascherina sarà importante e fondamentale, che nessuno non inizi ad accarezzare l’idea che tutto è finito. Quando eventualmente cresceranno i ricoveri si dovrà ri applicare le restrizioni. Si va verso le riaperture differenziate. Con le riaperture di lunedi un altro problema importante sarà quello del trasporto pubblico Con il distanziamento sociale si prevede la metà del carico sui treni e un terzo sugli autobus. Triplicare i mezzi è impossibile non ce ne sono a sufficienza, si ipotizzano variazioni degli orari di lavoro. VENETO Ieri in 12 ore sono stati scovati con il tampone altri 41 positivi (+125 in 24 ore) ma regge il Cluster di Vo dove anche oggi si conta un attualmente positivo in meno (4), da lunedi inizierà il terzo giro di tamponi con gli studi del professor Crisanti. Negli ospedali 14 pazienti in meno, invariato il dato della terapia intensiva 110 come giovedi sera. In ospedale 1083 pazienti. Attualmente positivi 7694, deceduti 1486, negativizzati 8959 in isolamento fiduciario 7182. Ieri 10 decessi per un totale di 1.486 (ospedali e Rsa). Guariti 8.959 (+940). Ricoverati 1083 in area non critica, 26 in meno di giovedi ( sono compresi i 119 degli ospedali di comunità). BELLUNO In provincia due decessi anche ieri, un paziente in meno nell’ospedale di comunità (18), e due in meno al San Martino (34). Invariato il dato di Agordo (26). Totale positivi da inizio epidemia 1118, attualmente positivi 635, deceduti totale 81 (dato totale), negativizzati 402 (- 28 rispetto a giovedi)
FOTO COPERTINA DALLA PAGINA FACEBOOK ULSS1.
AGGIORNAMENTO DELLE 17, in 12 ore da questa mattina 41 positivi in più e altri 5 decessi
DUE DECESSI NEGLI OSPEDALI BELLUNESI IERI
BELLUNO Nelle ultime ore sono due i decessi negli ospedali bellunesi. Nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio ci ha lasciato una donna di 81 anni ricoverata in Malattie Infettive COVID dell’ospedale di Belluno. Nella giornata di ieri un’altra donna è volata in cielo. Una nonna di 89 anni ricoverata in Medicina COVID a bassa intensità dell’ospedale di comunità a Belluno
65 DECESSI NEGLI OSPEDALI BELLUNESI DAL 21 FEBBRAIO Ospedale San Martino di Belluno 46 (+1), Feltre 6, B Ospedale di Comunità 11 (+1), Agordo 1 e Pieve di Cadore 1.
BELLUNO Un paziente in meno nell’ospedale di comunità (18), e due in meno al San Martino (34). Invariato il dato di Agordo (26). Totale positivi da inizio epidemia 1118, attualmente positivi 635, deceduti totale 81, negativizzati 402 in isolamento 1128. 7 positivi in più nelle ultime 12 ore, +9 nelle ultime 24 ore.
AGGIORNAMENTO ULSS 1 DOLOMITI 01 MAGGIO 2020
BELLUNO GLI AGGIORNAMENTI DALLA ULSS 1 DOLOMITI
SORVEGLIANZA SANITARIA COVID-19 Numero totale tamponi effettuati per ricerca nCoV al 01 maggio 2020 19.070 (+ 17) Persone residenti in Ulss Dolomiti in isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva al 01 maggio 2020: 1.096 (- 28 rispetto ieri) Alcuni tamponi sono stati effettuati più volte sulle stesse persone
L’INTERVENTO DI GIANPAOLO BOTTACIN, ASSESSORE DEL VENETO
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA – REGIONE 01 MAGGIO 2020
Con la collaborazione di Tiziano De Col
La Provincia di Belluno fa segnare ancora un incremento giornaliero ma nelle ultime 24 ore tra i più bassi delle provincie venete, resta invece il più alto della Regione il rapporto contagi/popolazione
SITUAZIONE TAMPONI E INFETTI AL 30 APRILE IN ITALIA
RADIO PIU’ Con la fine del mese di aprile pubblichiamo il punto della situazione in Italia per quanto riguarda il Coronavirus. Nella prima tabella del Ministero della Salute si possono vedere tutti i dati, regione per regione, riguardanti i positivi, dimessi, deceduti, casi totali e tamponi. Nel secondo documento invece i numeri provincia per provincia dei contagiati al Covid-19.
CLICCA QUI PER CONSULTARE IL NUMERO DEI CONTAGIATI PER OGNI PROVINCIA
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
VENEZIA Da Marghera il Presidente Luca Zaia fa il punto sull’emergenza Covid-19.
CALANO I RICOVERI AUMENTANO LE DIMISSIONI
Tamponi 361404 (+1130), positivi 18.098 (+138), isolamento 7182 (+299). Ricoverati 1087 (-39 in 24 ore), terapia intensive 110 (-4) terapie intensive no covid 237 (maggiore dei respiratori coronavirus), dimessi 2641 (+34) Morti 1157 (+16 nelle 24 ore) 1479 dato cumulativo. Nati 107.
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
250mila euro per ogni macchina per i tamponi, ne saranno acquistate tre. Donazioni 57 milioni, 4,5 in materiali. Totale versamenti 36,623. Ogni tampone all’azienda costa 30 euro. Assunzioni personale sanitario almeno 1000.
TAMPONI Vogliamo acquistare tre macchine per Treviso, Vicenza e Venezia per fare più tamponi, è una macchina americana che oggi in Italia abbiamo solo noi. Produrranno 9000 per 3 tamponi al giorno, l’obiettivo ambizioso è di raggiungere i 50.000 al giorno. Il fattore limitante poi sarà chi processa i tamponi, un’artiglieria. Abbiamo chiesto a tutte le Ulss l’elenco dei formati in grado di essere autonomi nel fare i tamponi. L’operatore sarà quindi il fattore limitante. TEST Abbiamo notizie di test attendibili al 90 % e rapidi paragonabili a quello della gravidanze o glicemia perché il mondo cambia. Il tampone non si fa solo per il coronavirus quindi le macchine continueranno ad essere utili. I test saranno sperimentati in Veneto. PARAMETRI A livello nazionale vogliono identificare degli identificatori per un eventuale ritorno alla quarantena. Auspichiamo che i parametri siano affrontabili. Ho contestato il parametro del numero dei contagiati, il virtuoso che fa più tamponi è danneggiato. Noi saremo in grado di testare un decimo della popolazione veneta, nessuno ci riesce a fare tanto. ORDINANZE Resto fiducioso che si capisca che quelle emesse da noi non sono in contrasto con il DPCM ma fatte con il buon senso nel rispetto del cittadino, nel momento in cui si puo’ andare dal congiunto che è anche un amico, ognuno puo’ uscire di casa quindi anche per una passeggiata o attività motoria nel territorio comunale in solitaria con la mascherina e tutte le attenzioni del caso per il rispetto del distanziamento sociale. Sono regole per una forma di allentamento e di aiuto verso i cittadini come l’andare nella seconda casa, da soli, solo per controllare e poi tornare a casa. Le battaglie legali non servono a nulla, non cerchiamo prove muscolari né per buttarla in politica, mi sembra che il Ministro Boccia abbiamo compreso le nostre volontà e per la quasi totalità delle misure c’è la possibilità di dimostrare l’allineamento con il DPCM le ordinanze non le ritireremo ma le rinnoveremo senza voler andare in contrapposizione al Governo. Ci contestano la vendita di fiori e piante nel mercato è vero che non è prevista ma è anche vero che possono venderle i Garden e i supermarcati e non si possono vendere la mercato all’aperto perché riguarda solo l’agri alimentare? Oppure l’abbigliamento per bimbi. Se questa è la contestazione rispetto al lavoro fatto siamo a buon punto. Affronteremo anche questi temi, resto convinto che le ordinanze sono corrette e danno risposte ai cittadini. LUNEDI Un milione di lavoratori tornano al lavoro, siamo preoccupati per i minori che non potranno essere assistiti a casa, serve una misura urgente e straordinaria, aprire tutto il 4 mattina con minori da soli a casa non è sostenibile. SCUOLA Al Ministro della scuola chiedo di attivare tutte le misure possibili immaginabili compresi gli edifici scolastici, il congedo parentale da sostenere economicamente come per le baby sitter. Siamo disponibili a mettere in piedi un network di diverse strutture: centri estivi, strutture private, strutture sporive, asili privati, per gestire i minori che hanno necessità mentre i genitori lavorano e questo è un atto di civiltà APERTURE In progress stiamo discutendo sulle modalità da attuale e le scelte da portare avanti da dopo il 4 maggio. Artigiani e servizi alla persone, bar e ristoranti, discoteche, spettacoli viaggianti, sono temi che affronteremo. LAVORO Con questa crisi il Veneto perde 50mila posti di lavoro, compresi gli studenti che avevano programmato la stagione per pagarsi gli studi. Il turismo e servizi alle persone è il mondo che soffre di più, il turismo perde 35mila posti di lavoro. TURISMO Fa male leggere di un ipotetico corridoio per le vacanze Germania-Austria-Croazia e che ai tedeschi sia stato imposto di non programmare vacanze fino al 15 giugno e di pezzo c’è la Pentecoste. Dobbiamo fare promozione turistica e dire che è la Regione più sicura al mondo e ce lo riconoscono nel mondo. Noi eroghiamo prestazioni sanitarie uniche e gratuite. Stamattina l’assessore ha incontrato i venditori dell’abbigliamento e dei mercati, ma anche i lavoratori aeroportuali stagionali. VOQuesta mattina partita la fase 3 di Vo, sierologico su cittadini su base volontaria compreso test genoma e servirà al professor Crisanti per capire l’evoluzione sierologico, quali persone con anticorpi neutralizzanti ed eventuali mutazioni.
DOMANDE
RIAPERTURE PRIMA DEL 18 MAGGIO Fondamentale la responsablità il Veneto puo’ aprire tutto su certificazioni solide del comitato scientifico. Possiamo affrontare qualsiasi aperture pero’ tutti devono capire che non è finita a stiamo convivendo con il virus che prima o poi se ne andrà per poi ricomparire nella stagione autunnale dove schiereremo l’artiglieria. La mascherina sarà importante e fondamentale, che nessuno non inizi ad accarezzare l’idea che tutto è finito. Quando crescono i ricoveri si dovrà ri applicare le restrizioni. Si va verso le riaperture differenziate. E poi ci sono sanità diverse che rispondono a cure diverse, dobbiamo garantire la sanità.
TURISMO LA CROAZIA SI E’ MOSSA CON I NOSTRI CLIENTI STORICI COSA BLOCCA LA PROMOZIONE c’è il rischio di disperdere il messaggio in un mare magnun, dobbiamo uscire dai canali classici e andare dagli opinion leader capaci di comunicare. Non voglio citare nomi ma se Piero Angela facesse uno speciale su una località turistica (o magari il figlio) potrebbero arrivare a determinati cittadini interessati. Poi ci sono i canali social con gli influencer che sanno fare opinione nei loro paesi. Esempio se avessimo come target gli Stati Uniti e ci fosse un opinion ledar che racconta che va in vacanza in Veneto non sarebbe irrilevante. Formentera, Ibiza, le isole della Crozia insegnano.
FRECCIA ROSSA PENALIZZATO IL VENETO PARTENZE NON ATTIVATE Non lo so l’assessore De Berti è più informato
COMITATO SCIENTIFICO ALLA LUCE DEI NUMERI? Non ha espresso opinioni e pareri perché legato a quello nazionale che ci mette il timbro anche dal punto di vista giuridico. E’ una scelta nostra averlo regioanale, non tutte le regioni lo hanno quindi ci si rifà al parere nazionale, il nostro è di livello secondario perché questa è la legge. Abbiamo chiuso il lockdown il 10 aprile con i codici Ateco e il silenzio assenso sulle aperture. Dopo 20 giorni si registrano solo cali. Quindi le aperture hanno prodotto zero impennate di contagi ed è un dato molto positivo nel Veneto. Da qui in poi vedremo cosa accadrà.
IL 4 LA VARIABILE CAMBIERANNO MOLTE COSE, COSA RISPETTO A PRIMA? TRASPORTO PUBBLICO A ESEMPIO Ne abbiamo parlato ci sono molte casistiche e si sono fatti accordi con le parti sociali. Portiamo avanti il distanziamento di un metro metà del carico sui treni e un terzo sugli autobus. Triplicare i mezzi è impossibile anche per mancanza di mezzi, dobbiamo lavorare sulle variazione degli orari di lavoro. Tutte le Regioni sono in difficoltà e la mascherina ben portata è un buon elemento di prevenzione, solo l’ 1,3 per cento dei medici si è infettato e il contesto lavorativo è molto più pericoloso di un autobus.
TURISMO QUANDO RIAPRONO LE FRONTIERE Non si sa. l’appello va sempre al turismo domestico. Fate turismo in Italia ma anche i veneti nel Veneto per scoprire località ignorate dal lago alla montagna alle terme alle città murate ai colli al prosecco al Polesine. Si puo’ andare a sciare d’estate in Marmolada (qui abbiamo qualche dubbio ndr).
1 MAGGIO Festa del lavoro atipica celebriamo la memoria, la storia ma anche il lavoro di chi non ce l’ha e spera che ritorni e riparta tutto. E’ la festa dei lavoratori che hanno rischiato la vita in un’altra maniera. SI parlava di sicurezza nel lavoro mai nessuno avrebbe pensato che uscisse da un processo produttivo, oggi c’è la questione dei lavoratori della sanità che hanno perso la vita o si sono ammalati. Mai avremo pensato di un primo maggio con più di 100 medici in Italia 2 in Veneto che hanno perso la vita curando i cittadini. Tutti devono riflettere, il 1 maggio era l’occasione per la scampagnata, oggi per riflettere sul bene del lavoro e della sicurezza.
COSA VI ASPETTATE TRA 10 GIORNI Se ci sarà il rispetto delle indicazioni salvavita potremo pensare a una tendenza zero. Se tornano su i ricoverati e terapie intensiva significa che le regole non sono state rispettate. Se tutti rispettiamo le regole non ci infettiamo o va tendente allo zero. Per colpa di qualcuno rischiamo di rimetterci tutti. La mascherina non è un amuleto ma un farmaco salva vita.
COSA PENSA DELLE MANIFESTAZIONI NELLE CITTA’ ANCHE CON AMMINISTRATORI E L’ASSESSORE DONAZZAN Vanno accettate perché fatte in maniera civile e nel rispetto delle regole non polemizzo, sono lavoratori che chiedono di lavorare. Non ho mai visto nessuno di loro che non vuole rispettare le regole, chiedono solo di lavorare e rispettare le regole. Spero che la risposta migliore sia quella di convincere il Governo di aperture differenziate tra Regioni. Sono state proteste civile ed è importante non siano politicizzate.
AUTONOMIA Perche’ dobbiamo ancora dipendere da qualcuno. Non mi sono dimenticato dell’autonomia, appena finisce questa partita ricominceremo a pensarci.
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1 MAGGIO, BOND (FI): RIAPRIRE ATTIVITA’ SUBITO IN CONDIZIONI GARANTITE DI SICUREZZA
“E’ un primo maggio anomalo. Una ricorrenza che non possiamo considerare festa, se pensiamo alle attività di molteplici settori chiuse a causa della pandemia da Covid-19 da oltre due mesi. Viviamo un clima di incertezza senza precedenti e il paradosso di un diritto guadagnato che, di fronte all’imprevisto Covid-19 che minaccia la nostra salute, sembra passare in secondo piano. Come si fa a parlare serenamente di lavoro proprio quando molti, lavoratori, imprenditori, commercianti, per decreto sono costretti a casa senza poter neppure coprire i costi della loro attività, senza un guadagno o uno stipendio? Oggi sono stati in tanti a manifestare questo loro diritto di lavoratori e di imprenditori con flash-mob anche virtuali. Perché nessuno ha interesse a mettere a rischio contagio le persone, a partire dagli imprenditori. Esperimenti fatti su Milano e in Lombardia dimostrano tuttavia come, anche il lavoro ambulante, possa essere svolto in sicurezza e rispettando il distanziamento. Il buon senso e la volontà parta allora dal Governo, lasciando i Comuni liberi di organizzarsi guardando alle condizioni del loro territorio e, laddove le prescrizioni di sicurezza sono possibili, consentendo di riaprire i battenti ai vari negozi di pasticceria, parrucchieri, abbigliamento, incluso i banchetti degli ambulanti”.
“DE COCCIO”: UN GIOVEDI CON 5 SANZIONI