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DILLO A RADIO PIU’…MA E’ DAVVERO INDISPENSABILE FARE I BOTTI A CAPODANNO?
REDAZIONE Riceviamo e volentieri pubblichiamo alcune considerazioni di una nostra ascoltatrice sui botti di capodanno.
È da tanto che volevo condividere un pensiero, che so non essere solo il mio, relativo ai fuochi d’artificio e agli scoppi di petardi. Quest’estate, mentre la mia cagnetta Belle stava allattando i suoi cinque cuccioli appena nati, a pochi metri si svolgeva la classica parata di fuochi d’artificio. Da quella sera, a qualsiasi piccolo rumore di scoppio, Belle si spaventa, inizia a tremare con una foglia e io fatico a calmarla. Come si sa, la soglia uditiva dei cani e di quasi tutti gli animali è molto diversa dalla nostra e da sempre, in queste situazioni, cerco di limitare i danni abbassando le tapparelle, proteggendo con dei cuscini le finestre, tentando di proteggere il più possibile dal rumore dei botti i cani e il gatto. Ci sono delle strategie che consigliano i veterinari, ad esempio somministrare dei medicinali o alzare il volume della radio il più possibile. Ieri sera ho fatto tutto questo, ma senza esito. Gli scoppi, tra petardi e botti più sostenuti, sono iniziati alle 23.30 e sono terminati non prima dell’1.30, forse anche dopo, quando ormai crollata. Dall’inizio delle vacanze natalizie, in viale Sommariva e non solo, si sentono scoppi più o meno a tutte le ore. So che questo non è un disagio solo mio e che è una situazione che vivono molte persone. È risaputo inoltre, come documentato da molte fonti autorevoli, quali siano i danni inimmaginabili in tutti gli animali rispetto agli scoppi dei fuochi artificiali in piena notte: agli uccelli un botto causa uno spavento tale che li induce a fuggire dai dormitori (alberi, siepi e tetti delle case), volando al buio alla cieca anche per chilometri, andando a morire sfracellati addosso a qualche muro, albero o cavi elettrici; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi in qualche albero spesso muoiono assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo. Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio. Ma penso anche agli animali che vivono nelle stalle e nei recinti, senza dimenticare tutti quelli del bosco. Non voglio entrare in polemica con nessuno, chiedo solo di riflettere se sia veramente indispensabile continuare ad organizzare i fuochi d’artificio, soprattutto facendoli esplodere per un periodo così prolungato, sapendo i danni che causano. Molti sono i Comuni in Italia che ormai da anni li vietano e che multano i trasgressori, prendendo una posizione coraggiosa di tutela. Ma sappiamo anche quanto i divieti spesso non siano sufficienti. Credo sia più utile, invece, informare e sensibilizzare verso uno stile di divertimento più sano e rispettoso per tutti.
Andreina
Un nostro ascoltatore aggiunge: ” Non solo per gli animali che soffrono moltissimo, ma anche e soprattutto per i nostri anziani e i nostri malati, nella fattispecie quelli ricoverati in ospedale ad Agordo, nella struttura per gli anziani inabili, nel polifunzionale uno e polifunzionale due. Non è stata una grande dimostrazione di civiltà e rispetto quella della notte dell’ ultimo dell’ anno. Intorno alle strutture ospedaliere servirebbe, in questi casi, un’area di rispetto. Qualcuno potrà rispondere che malati e anziani si saranno divertiti a sussultare coi botti ….” .
CADE CON GLI SCI DA FONDO E SI INFORTUNA
CORTINA Ieri mattina verso le 11.30 una squadra del Soccorso alpino di Cortina è intervenuta in supporto agli operatori dell’ambulanza, per una sciatrice di fondo caduta a 100 metri dalla statale prima di arrivare a Fiames. La donna, che aveva riportato un sospetto politrauma, è stata trasportata fino all’ambulanza e da lì all’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che l’ha accompagnata all’ospedale di Belluno.
E’ MORTO MARIO BERTOLISSI, UMO DI GRANDE CULTURA, DOMANI I FUNERALI
BELLUNO E’ mancato Mario Bertolissi, consigliere comunale dal 1973 al 1993 e tre volte assessore, presidente dell’Isbrec dal 2000 al 2003 e medico radiologo all’ospedale di Belluno, aveva 92 anni. E’ stato uno dei massimi rappresentanti della corrente di sinistra della Democrazia Cristiana, figlio di Antonio, noto avvocato e dirigente del Partito Comunista. Bertolissi si era laureato in medicina a Padova nel 1957. Era un uomo di cultura eccezionale, antifascista, buono, con grande capacità di sintesi nei congressi e sapienza politica, un punto di riferimento. I funerali si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa di Loreto.
AUTO-PULLMAN: L’INCIDENTE DI IERI MATTINA
BELLUNO Ieri mattina autobus di linea e Polo al termine di via Simon da Cusighe si sono scontrati, nessun ferito nè tra i passeggeri nè tra gli occupanti della Polo, conducente e due ragazzi. La corriera saliva dalla rotatoria del ponte nuovo, nell’altro senso l’auto. L’autobus si è buttato tutto a destra ma non è bastato ad evitare la collisione.
FONDO WELFARE E IDENTITA’ TERRITORIALE, PAGLINI: “ESPERIENZA INNOVATIVA SOLO SE SARA’ CAPACE DI CONDIVIDERE SCELTE E PERCORSI”
BELLUNO “Il Fondo Welfare dev’essere concretamente patrimonio della comunità bellunese. E perché questo avvenga, deve saper fare squadra, condividendo analisi, percorsi e soluzioni: solo così potrà diventare una esperienza innovativa e sinergica e diventare protagonista di processi di cambiamento e di sostegno al territorio e alla sua popolazione”. Il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini interviene sul passato e il futuro del fondo nato nel 2018 da un’idea della Cisl e che ha raccolto intorno a sé amministrazioni comunali, categorie economiche, la Diocesi, le associazioni di volontariato e il mondo della scuola sotto la regia della Provincia, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento e mettere in campo strategie comuni per affrontare i disagi sociali ed economici delle famiglie. “Il travagliato ma necessario percorso di trasformazione del Fondo Welfare da associazione di fatto a fondazione del terzo settore si sta completando – spiega Paglini -. Abbiamo fortemente voluto che ciò avvenisse proprio per non tradire il senso e lo spirito con cui promuovemmo come Cisl la nascita nell’ottobre 2018 del Fondo Welfare Dolomiti, raccogliendo la volontà di molti soggetti economici e sociali del territorio. Per questo, per essere ‘di tutti’, il Fondo deve trasformarsi in soggetto autonomo e capace di provvedere al funzionamento, a partire dalla raccolta di fondi attraverso il crowdfunding e dotarsi di struttura amministrativa, di analisi e di programmazione all’altezza delle esigenze attuali. Già in passato avevamo lamentato qualche autoreferenzialità di troppo da parte di chi aveva avuto incarico di far muovere i primi passi al fondo”. “Condividiamo – prosegue il segretario generale della Cisl territoriale – le affermazioni di Francesca De Biasi quando rileva che bisogna ‘fare squadra con tutti coloro che hanno a cuore il futuro della montagna bellunese’. Proprio qui sta il punto: fare squadra significa coordinarsi ed evitare duplicazioni, sovrapposizioni, dispersioni di energie e di risorse, a partire dal condividere prima le analisi delle soluzioni, individuando soluzioni condivise. Se ciò avverrà, il Fondo potrà veramente diventare una esperienza innovativa e sinergica. Diversamente, resterebbe una ‘scatola vuota’, utile solo a distribuire poltrone”. “Siamo fiduciosi – conclude Paglini – che la nascente Fondazione Welfare Dolomiti sarà capace di arrivare a mettere insieme tutto il territorio ed essere autorevole punto di sintesi e di coordinamento. Come Cisl daremo il nostro contributo perché ciò avvenga”.
ANTEPRIMA: IL PRESIDENTE MATTARELLA A LONGARONE. PREVISTO ANCHE IL RITORNO DI PAOLINI
LONGARONE Per i 60 anni dalla tragedia del Vajont ritorna il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo conferma il sindaco di Longarone Roberto Padrin dopo l’incontro a Roma con il presidente della Repubblica in un’udienza speciale. Il Presidente era già a stato a Longarone nel 2019 per commemorare la tragedia. Tornerà a Longarone anche l’attore Marco Paolini che, in qualche modo, sarà presente durante i vari mesi del 2023.
DE BERNARDIN E DA PIAN IN CORSA. CANDIDATI ALLA SEGRETERIA DELLA LEGA NORD
BELLUNO Corsa a due per la segreteria provinciale della Lega, Il congresso si terrà domenica 22 gennaio. Andrea De Bernardin E Luciano Da Pian confermano la loro partecipazione come candidati alla segreteria oggi nelle mani del commissario Franco Gidoni. Per la verità De Bernardin non ha ancora presentato la propria candidatura ma è intenzionato a farlo dopo aver sentito gli amici. Luciano Da Pian, già capogruppo in consiglio comunale a Belluno e membro della direzione della sezione cittadina, conferma la sua intenzione di candidarsi. Nessun scontro tra i due vecchi militanti leghisti ma la competizione sarà immancabile come da Dna dei rappresentanti leghisti.
LUXOTTICA AL LAVORO, DOLOMITIBUS CON PIU’ CALMA, RIECCO IL PROBLEMA PARCHEGGI
Preambolo…che i lavoratori Luxottica tornassero al lavoro prima del 6 gennaio è noto a molti, se non a tutti da tempo anche perché le polemiche sul calendario ferie natalizie non sono mancate ed anche in tempi non sospetti. Evidentemente non è stato sufficiente per evitare intasamenti previsti da domani e per tutta la settimana.
BELLUNO Dolomitibus ha informato che per ragioni organizzative non avrà possibilità di effettuare il servizio navetta Luxottica – Agordo nei giorni dal 3 al 5 gennaio, il servizio riprenderà regolarmente la settimana prossima. Ci risulta invece che gli altri servizi di linea diretti in Luxottica per giornalieri e turnisti saranno regolarmente effettuati. “Nonostante nei prossimi 3 giorni ci si attenda una presenza in fabbrica inferiore all’usuale – precisano i delgati Uiltec-Uil – resta comunque consigliabile organizzarsi per tempo, arrivare con il dovuto anticipo per trovare parcheggio ed eventualmente accordarsi con colleghi per condividere l’auto”.
DA LUNEDI’ CAMBIA LA VIABILITA’ IN ZONA VENEGGIA A BELLUNO
BELLUNO Da lunedì cambia la viabilità a Belluno, in zona Veneggia, per la ripresa dei lavori sul ponte: deviazioni per i mezzi pesanti in entrata da Ponte nelle Alpi e divieto di transito nella parte bassa di Via del Vesco
di Daniele Dalvit
COVID IN PROVINCIA: QUATTRO DECESSI NEGLI ULTIMI 7 GIORNI, 56 PERSONE RICOVERATE NEGLI OSPEDALI BELLUNESI
BELLUNO Aggiornamento settimanale a cura dell’Ulss 1 dolomiti sull’andamento epidemiologico Covid-19 in provincia di Belluno. Le persone attualmente positive sono 1025. L’incidenza settimanale rimane su valori di poco superiori a 250 casi su 100 mila abitanti. Nella settimana qui analizzata i nuovi casi si collocano, come di consueto, prevalentemente nella fascia d’età centrale 45-64 anni. Sono stati somministrati 3 trattamenti con anticorpi monoclonali dall’Unità Operativa di Malattie Infettive di Belluno, per un totale di 539 dosi complessive; sono stati prescritti 7 trattamenti con farmaco antivirale orale per un totale di 562 trattamenti complessivi. Rimangono disponibili le terapie con i farmaci monoclonali, gestite dall’Unità Operativa di Malattie Infettive, e con i farmaci antivirali per via orale che possono essere prescritti dai Medici di Medicina Generale, secondo le indicazioni cliniche. Negli ospedali bellunesi sono ricoverate 47 persone in area non critica (di cui 16 non covid), una in terapia intensiva e 8 negli ospedali di comunità. Sono stati registrati quattro decessi di persone covid positive: un uomo di 76 anni, un uomo di 90 anni, una donna di 91 anni e una donna di 93 anni. Nella settimana scorsa sono stati eseguiti dai team dell’Ulss Dolomiti 3.678 tamponi (di cui 1.540 molecolari e 2.138 antigenici). A questi si aggiungono 873 tamponi antigenici eseguiti dalle Farmacie del territorio, 47 tamponi eseguiti dai Pediatri di Libera scelta e 130 tamponi eseguiti dai Medici di Medicina Generale. In media, ogni giorno vengono eseguiti circa 340 tamponi ogni 100 mila abitanti. La Circolare Ministeriale 51961 del 31 dicembre 2022, a cui si rimanda, ha aggiornato le modalità di gestione dei casi covid e dei contatti stretti di caso. Il principale elemento di novità, pur con alcune eccezioni, è rappresentato dalla possibilità per i soggetti covid positivi asintomatici di terminare l’isolamento dopo 5 giorni dal primo test positivo, a prescindere dall’effettuazione del “test di uscita”.
DI TIZIANO DE COL
UN REGALO SOTTO L’ALBERO PER LA PEDIATRIA DI FELTRE
FELTRE I bambini e gli insegnanti della scuola elementare e della scuola dell’Infanzia di San Gregorio nelle Alpi hanno regalato dei libri ai bambini della Pediatria dell’Ospedale di Feltre. Tante storie che i bambini delle scuole hanno letto e che ora hanno voluto donare ad altri bambini, che stanno attraversando un momento di difficoltà. Un gesto di gentilezza per augurare loro Buone Feste, nella speranza che le storie narrate portino un sorriso e facciano compagnia ai piccoli degenti in questi giorni di festa. A loro il grazie di tutta l’Ulss Dolomiti.
ALPINI E PROTEZIONE CIVILE DI LAMON IN AIUTO AL POPOLO UCRAINO
LAMON Gli Alpini e la Protezione Civile di Lamon condividono l’iniziativa di aiuti alla popolazione ucraina martoriata dalla guerra insieme agli amici di Santa Giustina e Milano. Scopo dell’iniziativa è la raccolta, il trasporto e la consegna di generi di prima necessità, abbigliamento e medicinali tanto più necessari ora con l’inizio del duro inverno tipico di quelle zone. I volontari autogestiti hanno effettuato in precedenza altre due trasferte (aprile e maggio scorsi), consegnando direttamente al rettore del seminario greco cattolico di Leopoli oltre 8 furgoni carichi di vestiario, beni alimentari e altro materiale di sostentamento. Donazioni da cittadini sostenitori dell’iniziativa. Nei primi di dicembre si parte con l’organizzazione della terza trasferta (13 – 15 gennaio 2013) con la componente bellunese di Lamon, San Gregorio, Santa Giustina e Milano. La bontà dell’iniziativa ha fatto sì che anche la ULSS 1 Dolomiti partecipasse con la fornitura di materiali di primo soccorso e ben 22 apparecchiature elettromedicali dismesse ma perfettamente funzionanti. La Protezione Civile di Lamon dal canto suo mette a disposizione il proprio automezzo in forma gratuita e gli autisti autorizzati alla guida. Gli Alpini di Lamon si sono resi disponibili (e così pure quelli di Paderno) a gestire la logistica per la raccolta del materiale nella propria sede (Lamon nei prossimi giorni di giovedi 5 e sabato 7 cm dalle ore 16,00 alle ore 19,00).
ANCHE MESSINA HA SCELTO BLACKFIN
DAL NOTIZIARIO DEL 16 DICEMBRE 2022
TAIBON Un’altra soddisfazione per lo staff dalla Blackfin con sede produttiva in località Nogarola. Ettore Messina, allenatore di basket è stato recentemente fotografato durante gli allenamenti dell’Olimpia Milano con il nuovo gli occhiali in titanio.
Ettore Messina vanta nel suo curriculum 32 trofei fra cui 4 Eurolega, 1 Coppa delle Coppe, 11 scudetti e 11 coppe nazionali, vinti in Italia, dove ha allenato la Virtus Bologna, la Benetton Treviso e attualmente l’Olimpia Milano, e in Russia
,dove ha portato il CSKA Moscow sul tetto d’Europa. Da allenatore della nazionale italiana si è aggiudicato la medaglia d’argento ai campionati europei del ’97. Coach innovativo, considerato un genio della panchina, laureato in economia e commercio, ha allenato in NBA nel 2012 i Lakers e poi dal 2014 al 2018 i San Antonio Spurs come assistente.
VENETO: PAGHIAMO PIU’ STIPENDI CHE PENSIONI
Anche se di sole 291 mila unità, il numero delle pensioni erogate ai veneti (per un totale di un milione 789 mila assegni) è inferiore alla platea costituita dai lavoratori autonomi e dai dipendenti occupati nelle fabbriche, negli uffici e nei negozi della nostra regione (due milioni e 81 mila addetti). A livello nazionale solo la Lombardia presenta una situazione più virtuosa della nostra, con un saldo positivo pari a 658 mila unità. I dati sono riferiti all’1 gennaio 2022.
Il dato medio nazionale, invece, è purtroppo negativo e pari a -205 mila unità. Tra tutte le ripartizioni geografiche, la situazione più “squilibrata” si presenta nel Mezzogiorno. Se nel Centronord – con le eccezioni di Liguria, Umbria e Marche – i lavoratori attivi, anche se di poco, sono più numerosi delle pensioni erogate dall’Inps e dagli altri istituti previdenziali, nel Sud il sorpasso è già avvenuto: queste ultime, infatti, superano i primi di un milione e 244 mila unità (vedi Tab.1). A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA.
Le ragioni del divario
Questo scenario, caratterizzato da un progressivo calo degli occupati e da un corrispondente aumento del numero degli assegni pensionistici erogati, va ricercato nella forte denatalità che, da almeno 30 anni, sta caratterizzando il nostro Paese. Il calo demografico, infatti, ha concorso a ridurre la popolazione in età lavorativa e ad aumentare l’incidenza degli over 65 sulla popolazione complessiva. Si segnala che tra il 2014 e il 2022 la popolazione veneta nella fascia di età più produttiva (25-44 anni) è diminuita di oltre 51 mila unità (-1 per cento). Per quanto concerne il risultato “anomalo” del Sud, va segnalato che, rispetto alle altre ripartizioni geografiche d’Italia, il numero degli occupati è sensibilmente inferiore. Va infine evidenziato che il risultato che emerge da questa analisi è sicuramente sottodimensionato; ricordiamo, infatti, che in Veneto ci sono poco più di 173 mila occupati che dopo essere andati in pensione continuano, su base volontaria, a esercitare ancora l’attività lavorativa in piena regola.
Immobiliare, trasporti, moda e HoReCa i settori più penalizzati
Un Paese che registra una popolazione sempre più anziana potrebbe avere nei prossimi decenni seri problemi a far quadrare i conti pubblici; in particolar modo a causa dell’aumento della spesa pensionistica, di quella farmaceutica e di quella legata alle attività di cura/assistenza alla persona. Va altresì segnalato che con una presenza di over 65 molto diffusa, alcuni importanti settori economici potrebbero subire dei contraccolpi negativi. Con una propensione alla spesa molto più contenuta della popolazione più giovane, una società costituita prevalentemente da anziani rischia di ridimensionare il giro d’affari del mercato immobiliare, dei trasporti, della moda e del settore ricettivo (HoReCa). Per contro, invece, le banche potrebbero contare su alcuni effetti positivi; con una maggiore predisposizione al risparmio, le persone più anziane dovrebbero aumentare la dimensione economica dei propri depositi, facendo così “felici” molti istituti di credito.
Si fatica a trovare personale
Il progressivo invecchiamento della popolazione italiana sta provocando anche un altro grosso problema. Da tempo, ormai, gli imprenditori, non solo veneti, denunciano la difficoltà di trovare sul mercato del lavoro personale altamente qualificato e/o figure professionali di basso livello. Se per i primi le difficoltà di reperimento sono strutturali a causa del disallineamento che si è creato tra la scuola e il mondo del lavoro, per le seconde, invece, sono posti di lavoro che spesso i nostri giovani, peraltro sempre meno numerosi, rifiutano di occupare e solo in parte vengono “coperti” dagli stranieri. Una situazione che con la congiuntura economica negativa alle porte potrebbe essere destinata a rientrare, sebbene in prospettiva futura la difficoltà di incrociare la domanda e l’offerta di lavoro rimarrà una questione non facile da risolvere.
Cosa fare?
Per contrastare il calo delle nascite e il conseguente invecchiamento della popolazione è necessario mettere a punto una serie di interventi di medio-lungo periodo. Come ha avuto modo di sottolineare anche la Banca d’Italia, è indispensabile, in particolar modo, potenziare le politiche mirate alla crescita demografica (es. aiuti alle giovani mamme, alle famiglie, ai minori, etc.), allungare la vita lavorativa (almeno per le persone che svolgono un’attività impiegatizia o intellettuale), incrementare la partecipazione femminile nel mercato del lavoro e, infine, innalzare il livello di istruzione della forza lavoro che in Italia è ancora tra i più bassi di tutta l’UE.
A Verona e Treviso le situazioni più virtuose. Male a Belluno e Rovigo
A livello territoriale tutte le regioni del Mezzogiorno presentano un numero di occupati inferiore al numero degli assegni pensionistici erogati. Nel Centro-Nord, invece, solo Marche (-36 mila), Umbria (- 47 mila) e Liguria (-71 mila) presentano una situazione di criticità. Per contro, tutte le altre sono di segno opposto: le situazioni più “virtuose” – vale a dire dove i lavoratori attivi sono nettamente superiori alle pensioni erogate – si scorgono in Emilia Romagna (+191 mila), Veneto (+291 mila) e Lombardia (+ 658 mila). A livello provinciale, infine, Belluno (- mille) e Rovigo (- 9 mila) sono in controtendenza rispetto alle altre realtà venete. A Venezia, infatti, il saldo è pari a +40 mila, a Padova +47 mila, a Vicenza +59 mila e a Verona +77 mila. La situazione più “virtuosa” a livello veneto si registra a Treviso. Nella Marca il saldo è pari a +78 mila (vedi Tab. 2).
GUARDIA DI FINANZA: CONCORSO, PER TITOLI ED ESAMI, PER IL RECLUTAMENTO DI 15 TENENTI IN SERVIZIO PERMANENTE EFFETTIVO DEL RUOLO TECNICO-LOGISTICO- AMMINISTRATIVO DEL CORPO
BELLUNO È stato pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 15 tenenti in servizio permanente effettivo del “ruolo tecnico- logistico-amministrativo” del Corpo della Guardia di Finanza. Tali posti sono ripartiti tra le seguenti specialità: 4 per amministrazione; 3 per telematica; 3 per infrastrutture; uno per motorizzazione-settore navale; 2 per sanità; 2 per psicologia. Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che, alla data del 1° dicembre 2022, non abbiano superato il giorno di compimento del trentaduesimo anno di età (siano quindi nati in data non antecedente al 1° dicembre 1990), e siano in possesso di una laurea specialistica o di una laurea magistrale o titolo equipollente, richiesto per la specialità per la quale si concorre. La domanda di partecipazione al concorso, da presentare entro le ore 12.00 del 26 gennaio 2023, deve essere compilata esclusivamente in via telematica mediante la procedura guidata disponibile sul portale concorsi on line all’indirizzo “https://concorsi.gdf.gov.it”
RECLUTAMENTO DI 3 ALLIEVI FINANZIERI RISERVATO AI CONGIUNTI DELLE CC.DD. “VITTIME DEL DOVERE”.
BELLUNO Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana è stata pubblicata la procedura di selezione per il reclutamento di 3 allievi finanzieri del contingente ordinario della Guardia di Finanza, riservata al coniuge e ai figli superstiti, nonché ai fratelli o alle sorelle del personale delle Forze di polizia, deceduto o reso permanentemente invalido al servizio, con invalidità non inferiore all’80% della capacità lavorativa. Possono partecipare i cittadini italiani che, alla scadenza del termine per la presentazione della domanda, abbiano compiuto il 18° anno di età e non abbiano superato il giorno di compimento del 24° anno di età e, altresì, siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione ai corsi per il conseguimento della laurea. La domanda di partecipazione alla procedura reclutativa dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo “https:concorsi.gdf.gov.it”, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato.
SPECIALE VALPE – AMBIENTE….INFORMAZIONI, INDICAZIONI ORARI
Dal 22 dicembre in località Valcozzena è aperto il nuovo Ecocentro sovracomunale di Agordo – Taibon. La nuova struttura, finanziata dal Fondo Comuni Confinanti, è accessibile a tutte le utenze dell’Unione Montana Agordina e offre un servizio di qualità nel rispetto delle normative vigenti. Per consultare gli orari di apertura e per maggiori informazioni vai al sito valpeambiente.it o chiama il nuovo numero verde gratuito 800.94.76.73.
Dal 1° gennaio puoi contattare Valpe Ambiente grazie al nuovo numero verde 800.94.76.73. E’ disponibile per tutte le utenze servite e raggiungibile con chiamata gratuita sia da telefono fisso che da cellulare. Con l’attivazione di questo nuovo numero, saranno dismessi tutti i vecchi riferimenti telefonici. Per maggiori informazioni vai alla sezione News del sito www.valpeambiente.it.
LO SPETTACOLO MOZZAFIATO DELL’ALBA DALLA REGINA DELLE DOLOMITI
ROCCA PIETORE Il tempo sembra quasi fermarsi sulla terrazza panoramica di Punta Rocca a 3.265 m, mentre il cielo inizia a schiarirsi e tingersi di rosa, rosso, arancio e viola, i colori che preannunciano il sorgere del sole. Per tutti è prevista poi una rifocillante colazione presso il Ristorante Serauta. Le emozioni però non finiscono con l’alba, infatti a tutti gli sciatori presenti è offerta la possibilità di effettuare un’adrenalinica discesa lungo la Bellunese, la pista più lunga del Dolomiti Superski, subito dopo la colazione. Si potrà prenotare per le giornate del 7, 14, 20 e 27 gennaio. Il programma: alle 6:30 partenza da Malga Ciapèla; alle 7 partenza a Punta Rocca per lo spettacolo; a seguire ricca colazione presso il Ristorante Serauta. Dopo la colazione, gli sciatori potranno effettuare un’adrenalinica discesa lungo la Bellunese, la nostra pista di 12 km. Il costo del biglietto è di 50 € ed è comprensivo del biglietto per la prima salita alle 6:30, della ricca colazione al ristorante di Serauta, del biglietto per la discesa e dell’ingresso al Museo Marmolada Grande Guerra 3000 m e alla mostra temporanea “Formiche in Marmolada” di Fabio Vettori. La prenotazione è richiesta al 334 6794461 o a [email protected] L’evento è sensibile a cancellazione in caso di previsioni meteo avverse. La cancellazione viene comunicata sul sito e sui social il giorno precedente l’evento dalle 15.00 in poi.
5 GENNAIO VIGILIA DELL’EPIFANIA AD AGORDO SI CHIAMANO “PAVAROI”: I FUOCHI DELL’EPIFANIA. A TOCCOL EPIFANIA CULTURALE CON DUNIO
REDAZIONE A Cencenighe la Proloco s’appresta a fare le cose in grande, preparando i gnoc co la puina e aprendo il Nof Filo’ al ballo con l’orchestra Die Original Fleimstaler, ingresso a offerta libera. Momenti di divertimento in attesa di vedere le cime illuminate dai pavarui, i fuochi che illuminano il passaggio ai Re Magi. Ad Agordo come ogni anno, da tempo, l’appuntamento è sul Broi alle 17.30 con il punto di ristoro allestito dal Club Alpino Italiano, I pavaroi saranno ben visibili dal centro verso l’Agner, Monte Celo, San Sebastiano, Framont, Pale di San Lucano etc. Immancabile la presenza della befana con le caramelle per i più piccoli A Laste di Rocca Pietore la festa dei pagaruoi» inizierà alle 18 in piazza a Dagai, prevista la salita con le “pelli” al Col da le Cajiere (Malga Laste). Gruppi spontanei si ritroveranno nei vari paesi attorno ad un fuoco, oppure nelle piazze per seguire lo spettacolo delle vette illuminate. A Malga Ciapela giovedì sul piazzale della Funivia Marmolada “La Befana Vien Di Notte”. Lo spettacolare arrivo della befana calata dalla funivia e che porterà doni a tutti i bambini buoni. A partire dalle 17 l’intrattenimento musicale con DJ Gigi & Fra, alle 18 la calata della befana. A La Valle Agordina giovedi alle 20 in piazza della Chiesa il passaggio delle Donaze, arrivo della Befana con un pensierino per tutti i bambini. Prevista la conclusione della ottava edizione di Inte per Anter 2022 con presentazione di tutti i partecipanti e premiazione dei tre presepi preferiti dalla giuria popolare. Anche a Taibon, come da tradizione, il ritrovo è in Piazza del Municipio con Gruppo Sportivo e Scandole Storte per ammirare l’accensione dei fuochi sulle cime della conca agordina davanti ad un bicchiere di vin brulè o the caldo. ad Agordo, infine, una vigilia dell’epifania culturale con Dunio Piccolin (foto), l’artista di Falcade, dalle 10.30 accompagnerà grandi e piccini (quota di partecipazione 5 euro dai 12 anni in su) per le vie di Toccol, Prompicai e Parech, ovvero nei luoghi dei graffiti. Al termine assaggio di formaggi locali. Iscrizioni presso Ad Agordo Proloco.
L’ARRIVO DELLA BEFANA SUL PIAZZALE DELLA FUNIVIA MARMOLADA
ROCCA PIETORE È in programma per giovedì 5 gennaio sul piazzale della Funivia Marmolada “La Befana Vien Di Notte”. Lo spettacolare arrivo della befana calata dalla funivia e che porterà doni a tutti i bambini buoni. A partire dalle 17 l’intrattenimento musicale con DJ Gigi & Fra, alle 18 la calata della befana. Un evento organizzato dal Soccorso Alpino Val Pettorina e Marmolada srl. Si ringrazia da subito per la collaborazione CT Marmolada, Scuola Sci Maromolada, il Gruppo Alpini Rocca e la compagnia del Ciaudrin. Un evento patrocinato dal comuna dei Rocca Pietore.
I PAVAROI CON IL CAI DI AGORDO
AGORDO Ritornano, dopo due anni di sospensione forzata, alla vigilia dell’Epifania, i Pavaroi sul Broi di Agordo e sulle cime della Conca Agordina. I fuochi dell’Epifania, da sempre illuminano la strada ai Re Magi e da qualche anno, grazie anche al Cai di Agordo, sono stati portati anche sul Broi di Agordo e non solo sulle cime che circondano la Conca Agordina e le valli dell’Agordino. Lo spettacolo del falò e delle fiaccole sulle cime, avrà inizio alle 17.30 quando, per favorirne la visione, saranno abbassate le luci di Piazza Libertà. Per tutti i presenti sul Broi, saranno offerti panettone e biscotti, accompagnati da un buon vin brulè o thè caldi. Per i più piccini, arriverà anche la Befana che dalla sua gerla distribuirà loro caramelle e dolciumi.
L’ASSOCIAZIONE “LE MUSE E LE DOLOMITI” E IL SUCCESSO DI UN’OFFERTA FORMATIVA ARTISTICA INEDITA
A conclusione del 2022, decimo anno di attività per l’Associazione, e per iniziare bene il 2023, “Le Muse e le Dolomiti” intendono raccontare il successo della “Scuola Interregionale di Canto e Teatro per Voci Bianche e Giovanili”. Lo fanno organizzando per il 5 Gennaio presso il Teatro Navalge di Moena uno “Spettacolo Lirico Natalizio”: sarà una serata per tutta la famiglia, adatta a un pubblico di ogni età. Lo spettacolo, della durata di un’ora circa, è impostato per un pubblico di tutte le età (età consigliata dai 4 anni in poi). Per il pubblico proveniente dall’Agordino è previsto un bus navetta a costo contenuto, grazie alla collaborazione con il Comune di Falcade, dove l’Associazione “Le Muse e le Dolomiti” ha sede legale.
GIORGIO FORNASIER A GOSALDO PER L’ULTIMO CONCERTO IN AGORDINO
GOSALDO Giorgio Fornasier sarà protagonista di un concerto nella Chiesa di Gosaldo domani con inizio alle 16. Uno spettacolo a tema catechetico e natalizio. Sarà l’ultimo concerto di Fornasier in Agordino, il cantante bellunese infatti ha annunciato di appendere al chiodo la chitarra. Un motivo in più per salire a Gosaldo per gustarsi lo spettacolo.
TI MANCA L’INVERNO? CI PENSANO LE ATTIVITA’ ECONOMICHE DI FALCADE E CAVIOLA
MERCATINI DI NATALE A FALCADE, IN PIAZZA DEL MUNICIPIO: DAL 24 DICEMBRE ALL’8 GENNAIO DALLE 16 ALLE 19.
GLI APPUNTAMENTI: 3 GENNAIO ALLE 21 CONCERTO DEL CORO VAL BIOIS IN CHIESA A CAVIOLA CON INTERMEZZI ALL’ORGANO DI LORIS SERAFINI. IN PIAZZA DEL MUNICIPIO ACCANTO AL MERCATINO: IL 4 GENNAIO ALLE 16 APERITIVO DEI COSCRITTI DJ E AREA BAR, IL 5 GENNAIO ALLE 18 MUSICHE POPOLARI CON I TIRATAIE E PASSAGGIO DELLA BEFANA, 7 GENNAIO DALLE 18 IL GRUPPO FOLK BATI ORZ DI SAN TOMASO.
CHE INVERNO… A FALCADE E CAVIOLA
IL CONCERTO DELL’EPIFANIA DELLA FILARMONICA DI BELLUNO
BELLUNO Come da tradizione la Filarmonica di Belluno, in occasione dell’Epifania, torna protagonista al Teatro Comunale di Belluno. Quest’anno, sarà impegnata in un concerto spettacolo che vedrà la partecipazione anche di un’attrice che aiuterà ad accompagnare il pubblico attraverso i più grandi capolavori di ogni genere musicale. L’appuntamento è per giovedì alle 20:45 con ingresso libero.
DON LORENZO MILANI, RADIO PIU’ ED IL PITTORE LUCIO GROJA PROTAGONISTI DELL’EDIZIONE 2023 DEL “CALENDARIO AGORDINO”
di Renato Bona
Don Milani profeta cristiano, Radio Più emittente agordina di cui è anima e direttore Mirko Mezzacasa, ed il pittore Lucio Groja autore dell’“Armonia dei colori”. Sono loro i protagonisti del “Calendario Agordino” edizione 2023, e numero 47, edito dal bollettino parrocchiale bimestrale “Echi di Agordo” della Pieve arcidiaconale agordina di Santa Maria Assunta”, compilato da Loris Santomaso (collaborazione di Maria Rosa Salmaso, Roberta e Chiara Grigoletto; referenze fotografiche: Agordo foto di Luigi Cadorin, Bepi Pellegrinon; raccolta Loris Santomaso, Radio Più; composizione e impaginazione dello stesso Santomaso e di Moreno Arnoldo; stampa Grafiche Castaldi Agordo) e accompagnato dagli auguri dell’arcidiacono monsignor Ceare Larese (direttore editoriale), di Santomaso (direttore responsabile), don Virginio, don Bruno e dei diaconi. Il “Calendario Agordino” – si può leggere nell’ultima pagina – trova nuovamente ispirazione dai diversi anniversari che “in questi tempi segnano la vita delle nostre comunità religiose e civili, richiamando alla memoria persone ed eventi della nostra storia più o meno recente, ha sollecitato al compilatore anzitutto il ricordo, ormai lontano, degli anni giovanili che hanno segnato in profondo la sua esistenza come quella, crede, di tanti altri”. Ed ecco, dai famosi anni ‘60 fortemente caratterizzati dalla contestazione studentesca, a volte in modo violento ma sempre con motivazioni non solo ideali sollecitate dalla rivendicazione di un mondo più giusto, di una società, scuola in primis, senza discriminazioni, che ripudia la guerra e chiede a gran voce che i potenti della terra operino per la pace”. E’ in questo contesto che emerge la figura di un sacerdote scomodo, di un profeta del nostro tempo: don Lorenzo Milani (19234-1967), il priore di Barbiana, il maestro degli umili, autore con i suoi ragazzi della piccola scuola sperduta sul Mugello della celebre ‘Lettera a una professoressa”. Del quale Santomaso sottolinea che “A cento anni dalla sua nascita ‘lo straordinario prete degli ultimi, tante volte rievocato, ma spesso frainteso, non smette di interrogarci”. Tocca quindi a quella che definisce “una bella realtà nel campo dell’informnzione agordina, che qualcuno non a torto ha definito una delle tre ‘eccellenze’ della vallata assieme allo storico istituto minerario ‘Follador’ e alla Luxottica di Del Vecchio: Radio Più, l’emittente agordina di Mirko Mezzacasa. E ricorda: era il 25 giugno del 1983 quando un gruppo di Amici, accogliendo il desiderio di novità di tanti agordini, da piazza San Rocco di Taibon “lanciò nell’etere il primo vagito” in seguito raccolto, cresciuto e diventato adulto dal vulcanico Mirko, imponendosi come importante aggregazione di voci capaci di produrre idee e informazioni immediate in un territorio, fra l’altro spesso al centro di calamità naturali. Ma anche sempre vicino ai significativi momenti religiosi della nostra comunità che gli è sinceramente grata”. E conclude, ottima ciliegina sulla pregevole torta-calendario, scrivendo che “Viene spontaneo andare col pensiero ai 1400 metri di Somor di Falcade, il villaggio alpino tristemente famoso per le 11 vittime dell’alluvione del 1966, dove però oggi vive in ‘felice eremitaggio’ Lucio Groja, bravo quanto discreto pittore veneziano. Un artista che dal 2003 ha sentito il bisogno di ‘un attracco verso lidi sconosciuti ma sicuri’ e, come Paris Bordon, ha lasciato il frastuono della città per rifugiarsi nei silenzi alpestri al cospetto di Civetta e Focobòn. Qui – scrive ancora il valente compilatore del Calendario – ha riscoperto una più serena voglia di vivere, nuovi contatti con persone e la natura che ‘senza dimenticare la lezione del neo-realismo’, gli hanno fatto trasfondere sulla tela la forza vitale del suo sentimento, certificando – come notiamo nelle opere riportate in questo Calendario – che dipingere la montagna non è solo romanticismo, ma forte emozione.
NELLE FOTO: copertina del Calendario 2023 Agordino”; il compilatore Loris Santomaso; le dodici pagine, una per mese, e quella speciale riservata a don Milani il “profeta cristiano”.
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA
IN VIVO VERSO
LUNEDI 02 GENNAIO “Ho dimenticato” di Myrta De Riz
LA RACCOLTA COMPLETA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
di Gianni Santomaso
OSPITE: Roberto Chissalè, sindaco di Agordo
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA
LA FINESTRA SULLA VALLE
AUDIO
A San Tomaso si respirava la dolce tranquillità dei giorni di quel primo Natale degli anni ’90. C’eravamo ancora tutti, la casa era calda e fuori c’era la neve, tanta neve. Quell’anno l’inverno era iniziato presto, e a metà dicembre i prati e i campi già riposavano sotto una spessa coltre bianca; poi era arrivato il freddo, quello vero, a sentenziare che al tempo dell’equinozio era stagione dei silenzi per davvero. In cucina e nella “stua” un caldo da sciogliersi che pareva di essere a Belluno in pieno luglio, fuori un freddo siderale che ghiacciava anche i pensieri. Giorni quieti da far passare, un giro a Cencenighe per fare la spesa, qualche discesa con la slitta lungo la strada comunale sotto casa e poi l’attendere la cena guardando la TV in bianco e nero mentre era in atto l’operazione di scongelamento del corpo adagiato comodamente sul fornel. Poi ci avrebbe pensato la minestra rovente a completare il riscaldamento del corpo che stava iniziando a prepararsi alla notte imminente. Dopo il lavaggio dei piatti e le prime notizie del TG1 il fuoco iniziava a sfumare e i nonni si congedavano mettendo la parola fine alle attività giornaliere, e così pure io incominciavo i preparativi per la lunga notte che avrei trascorso al piano di sopra. Aldilà della porta beige, quella che dava sulla scala interna, era praticamente inverno ed io ero il novello Amundsen, senza cani da slitta ma con il pigiama felpato e i calzini di lana e la radio sottobraccio per ascoltare la partita dell’Alleghe dall’interno della suggestiva location rappresentata dalla stanza dai muri rosa. Spegnevo la luce della cucina e, appena aperta la porta, il freddo del giroscale arrivava immediato come una sberla; avrei dovuto salire i gradini a due a due e pure di corsa per poi infilarmi immediatamente sotto il pesante piumone, ma c’era un qualcosa che ogni volta catturava la mia attenzione e mi faceva compiere una breve sosta. La finestra sulla valle era sopra la scala, al centro della parete nord della casa. Quell’occhio quadrato posto al centro del “mur a sas” guardava d’infilata la Val Cordevole e tutto il pendio dove c’erano i campi. Si scorgevano i tetti delle case di Tocol, ornati dalle luci di Natale che si riflettevano sulla neve ghiacciata, e in cielo infinite stelle. C’era un freddo potente aldilà del vetro da tre millimetri, e lontana sembrava l’estate precedente, quando dalla finestra potevo vedere se c’era qualcuno al lavoro nei campi. Ora, se nel congelatore riposavano i sacchetti di fagioli e nell’angolo della cantina c’era il mucchio delle patate, era merito di quel faticoso lavorare; anche il buon caldo di legna, sprigionato dal “fornel” e dalla cucina economica, era frutto di un costante lavoro che mi aveva visto partecipare in qualità di trasportatore, con la mansione di pilotare con crescente perizia la “barela” contenente la legna spaccata che ora giaceva in parte accatastata sotto le finestre della cucina e in parte nella “legnera”. L’inverno era stato preparato bene e ora i nonni dormivano tranquilli e dormiva pure la loro terra, acquistata con grandi sacrifici e curata con amore, e riposavano pure i boschi e le montagne intorno. Ora era giunto il tempo del riposo anche per me che, nonostante il freddo, mi ero perso ad ammirare quel paesaggio gelido e silenzioso. Pochi passi ed ero già bene infilato sotto il piumone, e dopo qualche minuto di tremarella dovuta a freddo, ecco arrivare il piacevole tepore e la quiete delle notti d’inverno. C’era la luna alta sopra il Pelsa e la radio raccontava che, a pochi chilometri di distanza, l’Alleghe stava battendo il Saima Milano; e questo bastava per essere davvero felice.
AGGIORNAMENTO VENETO STRADE, AGGIORNAMENTO CONTINUO H 24
Precipitazioni: Non escluse (10-20%) del tutto locali/sparse intermittenti di modesta entità, con qualche fiocco oltre i 1800-2000 m. Accumuli da nulli a scarsi. Su Prealpi a ridosso della Pedemontana maggior probabilità di pioviggine.
Temperature: In generale calo, salvo le minime nelle valli che saranno in lieve aumento; in quota minime raggiunte in serata; attenuazione dell’inversione termica.
Precipitazioni: Assenti.
Temperature: Temperature minime in calo nelle valli, massime in lieve aumento, con valori superiori alle medie del periodo.
HOCKEY SU GHIACCIO
ALLEGHE A CAVALESE PER IL RITORNO DI COPPA ITALIA
di Roberto Miana, portavoce dell’Alleghe Hockey
Ritorno Ottavi di Coppa Italia, Valdifiemme-Alleghe, martedì 3 gennaio ore 20:30, Ice Stadion di Cavalese La partita di andata di Coppa Italia giocata venerdì al “De Toni” tra Alleghe e Valdifiemme, davanti al pubblico delle grandi occasioni, ha regalato spettacolo, emozioni e molti gol. Alla fine il tabellone ha sancito la vittoria 7-4 dei trentini, ma la gara è stata piacevole e combattuta, con gli Agordini che hanno “rischiato” di rimetterla in equilibrio nonostante alcune assenze di rilievo dovute ad infortuni. Biancorossi a segno con le doppiette di Loris De Val #10 e dello svedese Patric Colton #9, autore quest’ultimo anche di un assist. Adesso, per centrare la qualificazione ai quarti di Coppa Italia, i ragazzi di coach Fontana avranno l’ardua impresa di conquistare una vittoria a Cavalese con quattro gol di scarto, contro un avversario che nei tre precedenti stagionali è ancora imbattuto. La gara servirà comunque anche di preparazione al primo turno di Qualification Round che, ironia della sorte, andrà in scena solo tre giorni dopo (venerdì 6 gennaio) sempre in terra trentina contro il Valdifiemme, in una sorta di immediata rivincita del match di Coppa Italia.
VALDIFIEMME – ALLEGHE Martedì 3 gennaio, ore 20:30, Ice Stadion di Cavalese (Tn). Arbitri: Jeremy Bassani e Massimo De Col con giudici di linea Giovanni Strazzabosco e Fabio Zen. Collegamenti in DIRETTA RADIOFONICA su Radio Più (www.radiopiu.net) con “Hockey al punto giusto”, in studio Marco Gaz e da Cavalese interventi di Federico Paganin
IL 2022 SI CHIUDE CON DUE VITTORIE PER L’ALLEGHE UNDER 17
di Roberta Pol, portavoce dell’Alleghe Hockey Under 17
Si conclude con una doppietta vincente l’anno 2022 per la compagine Under 17 dell’Alleghe/Cortina. I ragazzi di coach De Biasio consolidano il terzo posto in classifica con due vittorie consecutive contro Trento e Merano. Pur portando a casa i tre punti con il risultato di 6 a 3, contro i pari età del Trento i Biancorossi non hanno però convinto, giocando con poca grinta ed incisività. Tutt’altra storia invece contro il Merano, dove le Civette hanno mostrato un gran bel gioco di squadra, accompagnato da precisione e concentrazione, che hanno permesso ai ragazzi di chiudere l’incontro con un netto e meritato 6 a 1. Prossimo incontro per i nostri boys mercoledì 4 gennaio ad Alleghe contro l’ostico Appiano. Conclusione della Regular Season il 7 gennaio in trasferta contro lo Zoldo.
I RISULTATI DELLE ULTIME DUE PARTITE
Alleghe/Cortina U17 – HC Trento Silvelox U17 6-3
Alleghe/Cortina U17 – HC Merano Junior U17 6-1