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DALLA CIMA DEL FRAMONT IL BUONGIORNO DI BARBARA “vento becco e fret.. ma che bel”
CHIUDE PONTE MAS, FINO AL 30 GIUGNO PER I LAVORI DI CONSOLIDAMENTO: Da lunedì al 30 giugno sarà chiuso sia alle macchine sia ai pedoni il collegamento principale tra i comuni di Sospirolo e Sedico. L’intera struttura subirà notevoli lavori di risistemazione. Un intervento urgente, specie in seguito ai danni subiti dalla piena del torrente durante Vaia.Verrà allargata la sede stradale, sul lato sud è programmata l’installazione della passerella pedonale. Dell’attuale ponte resterà solo la struttura portante. Percorso alternativo: da Ponte Mas a Vignole in Comune di Sedico.
Gestione Servizi Pubblici informa che, per lavori alla rete idrica comunale, lunedi dalle ore 08:00 fino a fine lavori verrà sospesa l’erogazione dell’acqua a FALCADE nelle VIE SAN DONAE, PIODEGA, SALPIAN, SILVIO DE BIASIO, PADRE FELICE CAPPELLO, DANILO BUSIN e TRENTO (Civici dal 18 al 90).
LUXOTTICA E FCA OSPITERANNO MACCHINARI PER PRODURRE MASCHERINE
• Sono 209.328 i casi totali ad oggi dell’epidemia da coronavirus in Italia, con un incremento di 1.900 unità rispetto a ieri; • Fase 2, il Governo: sì alle visite ai fidanzati, no agli amici; • In Sardegna via libera alle messe dal 4 maggio; • Azzolina: la didattica a distanza è stata un successo “se pensiamo da dove siamo partiti”. “Una delle opzioni possibili per il ritorno a scuola è la didattica ‘mista’, con metà studenti in classe e metà collegati da casa”.
PROTAGONISMO STATALE “DOMANI APRO L’ITALIA” DICE CONTE TRA POTERI LOCALI CHE LANCIANO LE SFIDE
DA DOMANI VIA LIBERA DENTRO I CONFINI REGIONALI, NESSUNO INCONTRO SARA’ POSSIBILE TRA AMICI. I NIPOTI POTRANNO DI NUOVO INCONTRARE I NONNI MA SONO INVITATI A NON ABBRACCIARLI, PIUTTOSTO A TENERE LE DISTANZE. S’ALLENTANO LE MAGLIE DEI CONTROLLI MA NON AI CONFINI REGIONALI. VERGOGNOSE DICHIARAZIONI DEL DIRETTORE SANITARIO DELLA ULSS DI PADOVA CHE DALLA SUA POLTRONA DELL’UFFICIO “ACCUSA” GLI SPECIALIZZANDI CHE IN CORSIA RISCHIANO LA LORO VITA. IL CORRIERE DELLE ALPI A CAMPIONE OGGI RAFFRONTA I DECESSI DEGLI ULTIMI DUE ANNI NEL PERIODO GENNAIO-APRILE.
di Mirko Mezzacasa
Da domani i nipoti potranno rivedere i nonni, i figli incontrare i genitori, i fidanzati i loro amori “dimenticati” da oltre sessanta giorni e sarà difficile per chiunque stabilire se si tratta di un rapporto affettivo stabile visto che l’amore non è documentato. Gli amici dello spritz non potranno invece incontrarsi, non ancora. Da domani ci si potrà spostare all’interno della Regione e torneranno al lavoro oltre 1 milione di persone, tutti dovranno proteggersi e proteggere il prossimo per evitare che da domani tutto ricominci da capo. Viene predisposto una nuova autocertificazione simile alla precedente che prevede anche la voce “incontro con i congiunti”. Gli spostamenti interregionali sono consentiti anche per ritornare al proprio domicilio oltre che per comprovate esigenze lavorative o assoluta urgenza per motivi di salute. Da Roma il Ministro Francesco Boccia invita le Regioni, Calabria in primis, alla responsabilità. Da Venezia Luca Zaia chiede al direttore sanitario della Ulss di Padova Daniele Donato non le dimissioni, ma di porgere al più presto le scuse agli specializzandi che senza remore ha avuto il coraggio di definire “untori”, coloro che spargono il virus dentro le corsie. La Cei alzando la voce ha messo il Governo con le spalle al muro e Conte ha dovuto arrendersi: da domani funerali in chiesa senza nemmeno la misurazione della temperatura corporea, sono ammesse un massimo di 15 persone. Presto probabiolmente già per l’ascensione e la Pentecoste (24-31 maggio) riprenderanno le funzioni religiose la Cei sta pressando il Governo anche su questo e visti i precedenti non mancherà di innestare di nuovo la retromarcia dopo le dichiarazioni televisive che hanno creato una bufera Stato-Chiesa. In Provincia di Belluno però il vescovo Renato Marangoni impone altre regole, ai funerali si accede si con la mascherina ma anche previa misurazione delle temperatura. Oggi il Corriere delle Alpi pubblica un’interessante tabella, i decessi degli ultimi 3 anni nel primo quadrimestre delle rispettive annualità.In crescita a Pedavena e BorgoValbelluna. Ad Agordo 4 decessi in meno dello scorso anno (20 contro i 24 dello scorso anno e i 20 del 2018), ad Alano di Piave uno in più dello scorso anno, a Belluno 134 nell’ultimo periodo, 141 un anno fa, 149 due anni fa. A BorgoValbelluna 80 decessi nel 2020, lo scorso anno 53 e due anni fa 66. A Cortina tre in meno dello scorso anno e 11 in meno di due anni fa. A Feltre 77 decessi nell’ultimo quadrimestre, 96 nel 2019 e nel 2018 ancora meno, 85. A Pedavena dai 24 di un anno fa ai 32 attuali, nel 2018 “solo” 19. Rispetto allo scorso anno 4 decessi in più a Ponte nelle Alpi e 10 in meno a Sedico.
VENETO DATI INCORAGGIANTI NELLE 24 ORE: 16 DECESSI IN OSPEDALE, 22 LE VITTIME COMPLESSIVE, POSITIVI +121 TERAPIA INTENSIVA (-2), RICOVERI -19 Sono 7422 gli attualmente positivi (18260 da inizio epidemia), 1508 i deceduti (+22 dato totale) 9330 i negativizzati, 7165 (-17) in isolamento domiciliare fiduciario. 1063 in ospedale (-25), 108 in terapia intensiva (-2) dimessi 2866 (+23) decessi in ospedale 1204. BELLUNO Positivi +9, totale dal 21 febbraio 1127, attualmente positivi 612, deceduti 82, negativizzati 434. Un paziente in più al San Martino (35), Nell’ospedale di comunità 18 (0), Agordo 26 (0) Ieri una donna di 72 anni, ricoverata in Medicina COVID dell’ospedale di comunità a Belluno e residente in ULSS Dolomiti, è deceduta.
AGGIORNAMENTO ULSS 1 DOLOMITI 02 MAGGIO 2020
BELLUNO GLI AGGIORNAMENTI DALLA ULSS 1 DOLOMITI
SORVEGLIANZA SANITARIA COVID-19 Numero totale tamponi effettuati per ricerca nCoV al 02 maggio 2020 19.807 (+ 737) Persone residenti in Ulss Dolomiti in isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva al 02 maggio 2020: 1.060 (- 36 rispetto ieri) Alcuni tamponi sono stati effettuati più volte sulle stesse persone
CORONAVIRUS: ANCHE OGGI UN DECESSO A BELLUNO
BELLUNO Ieri una donna di 72 anni, ricoverata in Medicina COVID dell’ospedale di comunità a Belluno e residente in ULSS Dolomiti, è deceduta.
66 DECESSI NEGLI OSPEDALI BELLUNESI DAL 21 FEBBRAIO Ospedale San Martino di Belluno 46, Feltre 6, Belluno Ospedale di Comunità 12 (+1), Agordo 1 e Pieve di Cadore 1.
L’INTERVENTO DELL’ASSESSERE REGIONALE GIANPAOLO BOTTACIN IERI A RADIO PIU’
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA – REGIONE 02 MAGGIO 2020
Con la collaborazione di Tiziano De Col
La Provincia di Belluno fa segnare ancora un incremento giornaliero di casi positività i più alti del Veneto, il valore percentuale contagi-popolazione è il più alto in Veneto
ADDIO A SILVANO LAVEDER
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
C’è molta gente in giro, non dimenticate mai la mascherina
DONAZIONE arrivati a 57 milioni con 37 mila versamenti, oggi Benetton ha donato 100mila camici introvabili per un valore di 1 milione di euro. Asiago neve ha donato 50 fine settimana per i sanitari che si sommano ai 1000 week end nei campeggi. IN GIRO C’è molta gente e si preannuncia un 4 maggio con il ritorno al lavoro e 1 milione di persone che ritorna in strada. Domani presentiamo anche la proroga della nostra ordinanza in lina con il DPCM, SPECIALIZZANDI PADOVA Che arrivino le scuse per ripristinare il rapporto, spesso per la stanchezza si dicono cose che non ci stanno. Gli specializzandi sono una colonna portante e li abbiamo coinvolti nell’offerta sanitaria del Veneto.
QUESTA LA DICHIARAZIONE DI DANIELE DONATO DIREZIONE SANITARIA OSPEDALE DI PADOVA “Gli specializzandi in ospedale seguono tutte le misure di protezione con precisione e ben moitorati, quando si trovavano i mensa o alcomputer non più e hanno favorito la trasmissione del virus».
RIAPERTURE Se il comitato tecnico scientifico vuole tentare un’apertura noi ci siamo, voglio colo dire che siamo in grado di affrontare tutto. Il numero dei tamponi è vero che si titola sugli abitanti, ma bisogna vedere cosa di testa, noi siamo entrati nelle case di riposo non nelle piazze. Quindi non sono paragonabili. Non sono favorevole al confronto dei nostri tamponi sotto il profilo qualitativo, non tutti tamponano con la nostra modalità. SAGRE, PROLOCO e SPETTACOLI VIAGGIANTI Tasto dolente, qui ci sono gli assembramenti, dopo il 18 maggio si verdrà cosa succederà con i dati e se le regole saranno rispettate in vista di un cambiamento. FLASH MOB E MANIFESTAZIONI Li sostengo perché sono manifestazioni civili e rispettosi delle leggi. Si protesta per andare al lavoro non per restare a casa. Protestano per poter lavorare e in maniera responsabile. TRASPORTO PUBBLICO Sono linee guida con alla base il distanziamento sociale di 1 metro. Dobbiamo capire quale sarà il carico senza studenti. Inizia una fase sperimentale per tutti. BAMBINI Zaia è in attesa di un via libera per la creazione di un network con l’apertura di strutture (centri estivi, scuole private ed altro) per accudire i bambini che da lunedi rimarranno da soli. TENNIS NEI CIRCOLI E’ materia da approfondire ALGORITMO RIAPERTURE Il Veneto è in linea a puo’ affrontare qualsiasi situazione ma serve il parere del comitato scientifico nazionale che per legge deve dare il parere non è sufficiente quello Veneto. PRATICHE E SCADENZA EDILIZIA Attendiamo le disposizioni dei legislatori nazionali per eventuali proroghe. ANCORA RIAPERTURE Si risolverà tutto con l’apertura di Bar e Ristoranti legati alla promozione del territorio. C’è una comunicazione che ho contestato, i box in plexiglass siamo finiti sulla stampa internazionale è stata un’uscita che ci ha danneggiato, in prima pagina in Svezia. I ristoratori hanno necessità di sapere quando si riaprirà e cosi’ le agenzie di viaggi. Vogliamo fare un percorso non in antitesi ma perché si apra prima del 1 giugno che è tanto in là. Tutti assieme possiamo affrontare l’argomento anche se è funzionale in base a come andrà da lunedi. Con un altra re infezione chi non vive di turismo bar e ristoranti puo’ danneggiare intere categorie, è una grande responsabilità. PROTESTE DI ESTETISTE E PARRUCCHIERI Abbiamo tollerato manifestazioni che hanno devastato le città, questi le città le hanno lasciate più pulite di prima.ELEZIONI Martedi mattina audizione alla Camera. Penso che si possa ancora correggere il decreto del Governo con serenità e spirito di collaborazione tenendo aperta la possibilità estiva. Confermata anche da Salvini dopo quella famosa prima agenzia. Quando in Parlamento di discuterà noi chiederemo i tenere aperta la più ampia finestra possibile autorizzata dal Ministero della Salute. Se si apre tutto il 18 maggio trovo difficile spiegare che dopo 2 mesi non si puo’ votare.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/165292648191346
LE INDICAZIONI DELLA ULSS 1 DOLOMITI PER GLI ACCESSI AGLI OSPEDALI DA LUNEDI
BELLUNO Come anticipato nei giorni scorsi, a partire da lunedì 4 maggio gli ospedali ritorneranno a rientrare nella normalità. La Ulss 1 Dolomiti ha pensato ad un vademecum per far si che le persone bisognose dei servizi ospedalieri rispettino le regole.
DI SEGUITO LE REGOLE E I COMPORTAMENTI PER ACCEDERE AGLI OSPEDALI
DA LUNEDI’ ENTRA IN VIGORE IL NUOVO DPCM, MA CHI SONO I CONGIUNTI?
ROMA Nelle ultime ore sul sito del Governo sono comparse le F.A.Q. che vanno a rispondere ad alcuni quesiti in merito al nuovo DPCM che entrerà in vigore a partire dalle prossime ore.
F.A.Q DEL GOVERNO: CHI SONO I CONGIUNTI CON CUI È POSSIBILE INCONTRARSI?
“L’ambito cui può riferirsi la dizione “congiunti” può indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinità, nonché dalla giurisprudenza in tema di responsabilità civile.
Alla luce di questi riferimenti, deve ritenersi che i “congiunti” cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).”
Per tutte le altre domande e risposte vi lasciamo al sito internet ufficiale del Governo.
CLICCA QUI PER ACCEDERE ALLLA SEZIONE DELLE F.A.Q. DEL SITO UFFICIALE
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL PENSIERO DI EMILIO BEZ
In pratica uno potrebbe al limite andare a trovare anche un centinaio di parenti in tutta la regione… Ma quando in Veneto a inizio settimana hanno dato l’ok alle passeggiate DA SOLI E CON MASCHERINA e solamente NEL PROPRIO COMUNE volevano fargli ritirare l’ordinanza perché troppo permissiva? A quanto sento, molta gente è stufa di essere presa in giro. Senza per questo dimenticare la gravità della situazione sanitaria generale e le vittime.
FASE 2, DALLE NUOVE FAQ UNA SERIE DI RISPOSTE ALLE ISTANZE DEI TERRITORI MONTANI
ROMA Non ci sono solo “visite ai congiunti”, il take-away, riapertura dei parchi pubblici, riaperture di alcune categorie di imprese, celebrazioni funebri obbligo delle mascherine nei luoghi chiusi nel Dpcm del 26 aprile e nelle relative FAQ pubblicate sul sito del Governo. Dal 4 maggio si può tornare a effettuare l’attività motoria e quella sportiva, individualmente, anche distanti da casa. Si potrà andare a fare passeggiate ed escursioni in montagna. È giustificata ogni uscita dal domicilio per l’attività sportiva o motoria all’aperto. “Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva – si legge nelle FAQ – è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione“. Si potrà andare in bicicletta! “È consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto”. Inoltre “la coltivazione del terreno per uso agricolo o forestale e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo sono consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola o forestale produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito” Mancano ancora però delle risposte, chieste da Uncem. E Uncem le ha nuovamente avanzato al Viminale. Ad esempio occorre dire con chiarezza che non ci si può spostare dal proprio comune per la spesa se al suo interno si trovano negozi o piccoli supermercati, ma non ipermercati e discount. I prezzi in molti piccoli negozi sono aumentati troppo. E anche nella GDO. “Da lunedi si può trovare a fare escursioni e pratica sportiva nelle aree montane, sui sentieri, come Uncem e tanti altri, come il CAI, hanno chiesto negli ultimi giorni – spiega Marco Bussone – è un passo in avanti. Salvo eventuali ordinanze regionali. Occorre procedere verso aperture e opportunità per i territori, per le imprese, progettare l’estate e l’inverno, sostenere gli esercizi commerciali e le imprese, gli operatori privati. Servono ancora dei chiarimenti, ad esempio sulle seconde case e sulle manutenzioni dei sentieri e dei territori. Si vada avanti nell’unire tutela per la salute pubblica e aperture per attività e imprese“.
CAPITOLO “DE COCCIO”: UN VENERDI CON 5 SANZIONI
BELLUNO 5 sanzioni dopo 425 controlli nella giornata di ieri. Questi i dati trasmessi dalla Prefettura di Belluno in base ai controlli per il contenimento della diffusione Covid-19. Da inizio settimana sono 2886 le persone controllate e 32 le sanzioni inflitte dalle Forze Dell’Ordine. Controllati anche 1050 attività commerciali e nessuna sanzione ieri.
ESCE DI CASA SENZA GIUSTIFICATO MOTIVO, SI UBRIACA E FINISCE OLTRE CHE FUORI STRADA IN SERI GUAI
BELLUNO Nel giorno della liberazione un 23enne si è messo nei guai, a contestargli i reati una volante della Questura, in via Mier. L’autista è fuoriuscito autonomamente dalla sede stradale danneggiando il proprio veicolo Seat Ibiza. I danni al mezzo hanno causato una perdita ingente di olio sulla sede stradale che ha costretto all’intervento i Vigili del Fuoco. La causa del sinistro stradale, come accertato dagli agenti, è stato l’abuso di sostanze alcoliche da parte del conducente. Infatti dall’esame etilometrico sono emersi valori di oltre 3 volte il limite consentito che, oltre alla denuncia penale, aggravata dal fatto di aver causato un sinistro stradale, ha portato al sequestro per confisca dell’auto di proprietà del giovane, residente a Belluno. Inoltre il conducente è stato sanzionato amministrativamente per aver violato le misure di contenimento contro il covid 19, essendosi allontanato da casa senza un giustificato motivo, già pe questo fatto la sanzione da 533,33 euro.
MARTEDÌ 5 MAGGIO LA CONSEGNA AL COMUNE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO E ALLARME SUL RUDAN A VODO DI CADORE, L’ASSESSORE BOTTACIN: “SICUREZZA DEL TERRITORIO SEMPRE IN PRIMO PIANO”
VODO DI CADORE Terminata la realizzazione del sistema di monitoraggio ed allarme sul torrente Rudan, impianto che verrà consegnato all’amministrazione comunale di Vodo di Cadore martedì 5 maggio dai tecnici regionali dopo che nei giorni scorsi si è provveduto a completare anche il collaudo. “Con l’obiettivo di mitigare il rischio in particolare per l’abitato di Peaio – spiega l’assessore alla Difesa del Suolo Gianpaolo Bottacin – sono diversi gli interventi che i nostri uffici regionali, del Genio Civile e dei Servizi Forestali regionali, hanno già realizzato e continuano a programmare lungo il tratto terminale del corso d’acqua, di cui il più importante è la grande briglia filtrante a monte dell’abitato che è stata già in qualche occasione provvidenziale nel trattenere gran parte del materiale detritico rimobilizzato dalle frane”. Ad integrazione delle opere strutturali di mitigazione del rischio ora si aggiunge anche un impianto di monitoraggio per il quale sono stati impegnati 240.000 euro. “Questo sistema, che abbiamo attivato sulla base di un progetto definitivo redatto con il nostro braccio operativo di ARPAV – dettaglia l’assessore -, è stato collaudato con esito positivo e può adesso essere attivato a supporto delle attività di protezione civile del Comune relativamente alle colate detritiche provenienti dal Monte Antelao lungo il canalone del rio Rudan. E’ costituito di due distinte stazioni, di sensori in grado di monitorare le precipitazioni intense che innescano il fenomeno di dissesto e l’avanzamento verso l’area abitata della colata detritica innescata lungo il corso d’acqua,”. Una prima stazione, per monitorare le precipitazioni intense, è stata posizionata a quota 2.140 metri, nella zona di alimentazione delle colate detritiche ed è costituita principalmente da due pluviometri. Una seconda stazione è stata invece posta in corrispondenza della briglia filtrante, alla quota di 905 metri, oltre che nell’abitato di Peaio e lungo le vie di comunicazione dello stesso. Tale stazione comprende sensori in grado di segnalare il passaggio della colata costituiti da cavi a strappo, posti trasversalmente al corso d’acqua a monte, in corrispondenza e a valle della briglia filtrante. Sempre afferenti a questa stazione sono stati predisposti un impianto d’illuminazione dotato di 3 fari a led, i software di raccolta dati, elaborazione del segnale di allarme e gestione del sistema, oltre che gli impianti semaforici sulle viabilità comunali, i cartelli informativi e l’impianto di diffusione del segnale di allarme (sirene, lampeggianti e sistema di invio della messaggistica di allertamento). “Con il supporto di ARPAV, della Protezione Civile, di Genio Civile e Servizi Forestali regionali, è stato anche predisposto uno schema di Piano di Protezione civile che prevede le modalità di attivazione e gestione del sistema di monitoraggio secondo vari scenari di intervento e che anch’esso verrà consegnato al Comune”. “Il sistema di monitoraggio comunale, ennesimo intervento con cui confermiamo la nostra scelta di mantenere la sicurezza del territorio sempre in primo piano – conclude Bottacin – verrà prossimamente integrato anche con apparecchiature di segnalazione lungo la Strada statale di Alemagna, che saranno installate da parte di ANAS e che fruiranno della centralina di gestione già montata dalla Regione”.
BOND: CINA O STATI UNITI, GOVERNO SCELGA CON CHI STARE
ROMA “Spero che si possa avere presto una Commissione internazionale per fare chiarezza sulle effettive responsabilità della pandemia del Coronavirus. Se oggi il Presidente Trump si muove nella direzione di voler ottenere un risarcimento dalla Cina perché ha le prove che il Covid-19 sia stato prodotto in un laboratorio di Wuhan, sarebbe opportuno che anche l’Italia intraprendesse la stessa strada. L’Italia, per il lockdown e l’emergenza sanitaria, ha registrato un calo del Pil nel primo trimestre dell’anno del 4,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La sola regione Veneto ha un Pil da 150 miliardi all’anno, tenerla ferma anche solo per un mese equivale a perdere oltre 10 miliardi di Pil”. E’ quanto dichiara il deputato di Forza Italia, Dario Bond. “Se è vero che la diffusione della pandemia è colpa della Cina – prosegue Bond – il risarcimento a noi, come Italia e come Veneto, è dovuto”. “Purtroppo però – aggiunge il deputato veneto – visti i rapporti che il nostro Ministro degli Esteri Di Maio ha avviato con la Cina, rischiamo di trovarci intrappolati e di non ottenere il ristoro che spetta al nostro Paese per i danni subiti dalla pandemia a causa di una evidente conflittualità con le politiche estere già in atto. A questo punto il Governo italiano dovrà scegliere da che parte stare: Stati Uniti da un lato, Cina dall’altro”. “Ad oggi – sottolinea Bond – visto che i rapporti commerciali in essere con la Cina, a partire dai grandi ordini da mezzo miliardo di euro di mascherine da immettere sul mercato a 50 centesimi, solo per fare un esempio, abbiamo il timore che il Ministro Di Maio non abbia via di uscita e che la sua scelta è trasformare l’Italia in Cina-dipendente”. “Chiederemo, con una risoluzione in Parlamento, che il Governo prenda una posizione chiara sulla vicenda e scelga da che parte stare: se inseguire folli politiche estere oppure guardare con obiettività agli interessi del nostro Paese” conclude il deputato azzurro Bond.
COVID-19 E FASE 2, INTERROGAZIONE DEL PD: “PER RIPARTIRE IN SICUREZZA SERVONO CONTROLLI NEI LUOGHI DI LAVORO: LA REGIONE POTENZIERÀ GLI ORGANICI SPISAL?”
VENEZIA “Non è sufficiente dire che è necessario ripartire in sicurezza, occorre farlo rafforzando l’attività di sorveglianza e prevenzione nei luoghi di lavoro per evitare nuovi focolai di Covid-19: la Regione è in grado con gli attuali organici degli Spisal?”. È la domanda che arriva dal gruppo del Partito Democratico a Palazzo Ferro Fini, contenuta in un’interrogazione presentata in vista della cosiddetta Fase 2. “I controlli saranno sicuramente più complessi, poiché riguarderanno anche l’applicazione delle misure imposte dall’emergenza sanitaria, dal distanziamento alla riduzione dei lavoratori durante i turni fino alla distribuzione dei dispositivi di protezione individuale. Da parte nostra siamo scettici che tutto ciò possa avvenire con gli attuali numeri. In Veneto, come evidenziato da uno studio della Cgil, i tecnici di vigilanza e ispezione sono decisamente meno rispetto a quelli di altre Regioni con analoghe caratteristiche, dall’Emilia Romagna alla Toscana. Con il personale attuale, è stato denunciato, in un anno riescono a controllare soltanto il 4% delle aziende. Nonostante appelli e impegni la situazione non è migliorata rispetto a due anni fa quando la Giunta Zaia annunciò un Piano strategico di intervento per rafforzare l’attività degli Spisal. L’assunzione straordinaria di ispettori è stata poco più di un bluff, poiché ad oggi risultano assunti trenta tecnici di vigilanza per coprire i pensionamenti degli anni precedenti, non c’è stato alcun incremento effettivo. Vista la gravità della situazione e un sottodimensionamento degli organici che va avanti da tempo, la Regione intervenga affinché ripartenza economica e tutela della salute viaggino alla stessa velocità”.
COMMERCIO AMBULANTE. NUOVA SEGNALAZIONE AL MINISTRO PATUANELLI. MARCATO, “URGENTE RIPRESA VENDITA PRODOTTI NON ALIMENTARI E SOSPENSIONE DEI TRIBUTI LOCALI”
VENEZIA L’assessore allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato ha inviato una nuova lettera al ministro dell’economia Stefano Patuanelli, chiedendo di fare uno sforzo per ascoltare le istanze del mondo produttivo, in particolare quelle del commercio ambulante, e di garantire misure che permettano la ripresa in sicurezza delle attività per evitare un vero e proprio tracollo economico. “Per quanto riguarda il settore del commercio ambulante– spiega Marcato, che si fa portavoce delle categorie economiche maggiormente colpite – al quale è attualmente precluso dalle disposizioni governative vigenti l’esercizio dell’attività di vendita di prodotti non alimentari nei mercati, le richieste di sostegno vertono anche sulla sospensione del pagamento dei tributi locali connessi all’occupazione del suolo pubblico”. Di qui la richiesta al ministro dello sviluppo economico di intervenire in un settore particolarmente sofferente, in attesa di disposizioni nazionali ben prima dell’emergenza Covid-19. “Sono pertanto a chiederLe di attivare i provvedimenti adeguati a tutelare le richieste di questa categoria che invoca una ripresa dell’esercizio nel pieno rispetto delle disposizioni igienico-sanitarie e di sicurezza, prima delle date di riapertura annunciate – scrive, infine, Roberto Marcato – rammento che si è in attesa di una nuova normativa statale, che disciplini il rinnovo delle concessioni per l’esercizio dell’attività di commercio su aree pubbliche, la cui scadenza, come noto, è prevista per il 31 dicembre 2020”.
BASTA AUTOCERTIFICAZIONI, SI RIPRISTINO I DIRITTI COSTITUZIONALI. IL 4 MAGGIO SIA VERA RIPARTENZA
BELLUNO “Ormai giunti alla fatidica fase 2 ci chiediamo quale sia il senso di mantenere in vita l’obbligatorietà di una pratica burocratica che man mano che si introducono deroghe perde sempre più significato e utilità”. È quanto si chiede in maniera retorica il coordinatore bellunese di Forza Italia Dario Scopel, che prosegue nel suo ragionamento. “Se nella fase 1 si poteva comprendere la necessità di agire tempestivamente e coercitivamente per scongiurare una tragedia ancor più grande di quanto si è verificata, ora che il picco emergenziale della prima ondata si è affievolito, e il Paese a gran voce chiede di ripartire, si fatica ad accettare il protrarsi di una pratica che limita le libertà individuali e tratta i nostri cittadini come persone immature, pronte a compiere qualsiasi scellerataggine. La compulsione, poi, a voler normare paternalisticamente qualsiasi aspetto della vita di noi tutti mette a repentaglio le basi di uno stato di diritto, come ammonito – a livello internazionale – dall’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet. Ne è plastica rappresentazione la classificazione di affetto stabile, che mortifica anni di battaglie e conquiste civili. Ad esibirsi in questo teatrino tra gli altri anche il viceministro della Salute Sileri, che ora pare essere rinsavito e dichiara che dal 18 maggio la abolirebbe. Se ne rallegra chi come noi chiede, da settimane, gradualmente il ritorno alla “normalità”. Se la fase 1 poteva – forse – accontentarsi di un uomo solo al comando, la fase 2 abbisogna del contributo di tutte le forze politiche, che devono poter tornare a riunirsi stabilmente in Parlamento e trovare una sintesi attraverso gli strumenti e le consuetudini costituzionali. Lungi dal strumentalizzare alcunché guardiamo con spirito di fiducia alle ultime parole espresse dalla Presidente Cartabia. Nei territori della nostra Provincia il ripristino della libertà di movimento – sempre secondo i principi di precauzione e buonsenso – si rende ancor più necessario dato che molti dei nostri comuni non possono fornire tutti i servizi di cui un cittadino può necessitare. Arriviamo persino a credere che sarebbe opportuno non esistesse neppure uno “sbarramento” tra Regioni, e mentre lo affermiamo pensiamo agli abitanti di quei comuni di confine – Arabba, Arsiè, Cortina, Falcade, Fonzaso, Lamon, Longarone, Lorenzago e Lozzo di Cadore, Santo Stefano di Cadore e altri – che sono transfrontalieri per esigenze lavorative. Auspichiamo pertanto, che chi ha il potere di decidere operi prestissimo – già da lunedì – scelte di assoluto buonsenso per il bene di tutti e la tenuta sociale del Paese, senza abdicare in favore di opache task force. Diversamente, dovremmo prendere coscienza, una volta per tutte, che stiamo vivendo in una democrazia sospesa, un’emergenza che nessun virus può davvero legittimare”
PROTEZIONE CIVILE
Caviola Cime D’Auta 2 maggio a Falcade servizio ecocentro turno 9-12 Manfroi Juancarlos Scardanzan Celeste turno 14- 17 Piccolin Paolo, Fabio Scola con i propri mezzi
IERI ALLA RADIO
AGORDINOMERON
IL MESSAGGIO DEI SACERDOTI A RADIO PIU’
PROVINCIALE 20 DELLA VAL FIORENTINA, SELVA DI CADORE: DAL 14 FEBBRAIO AL 13 GIUGNO, CHIUSURA TOTALE TRA SOLATOR E IL CENTRO DEL PAESE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI, DAL CHILOMETRO 4.850 AL CHILOMETRO 5.100. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA MASSIMI STIMATI IN 30 MINUTI IN LOCALITA’ SOLATOR DAL CHILOMETRO 4.400 AL CHILOMETRO 4.850
SP641 PASSO FEDAIA DAL 27 APRILE AL 15 MAGGIO (SABATO E DOMENICA COMPRESI) SENSO UNICO ALTERNATO PER SOSTITUZIONE BARRIERE LATERALI DI SICUREZZA E CONSLIDAMENTO CIGLIO STRADALE
PROVINCIALE 3 VAL IMPERINA, LOCALITA’ CORDE MOLE VALESIN – TRA RIVAMONTE E GOSALDO – DAL 27 APRILE ALL’8 MAGGIO DALLE 8 ALLE 11.45 E DALLE 13.30 ALLE 17.30 TEMPORANEE INTERRUZIONI ALLA VIABILITA’ DURATA MASSIMA 30 MINUTI PER LAVORI TAGLIO ALBERIR
REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, LOCALITÀ POCOL INIZIO ABITATO CORTINA, DAL 4 MAGGIO AL 12 GIUGNO SEMAFORO PER TRATTI DI 250 METRI ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI
PROVINCIALE 347 DURAN CEREDA INNESTO VENAS FINO ALL’8 MAGGIO, FESTIVI E PREFESTIVI ESLCUSI, SEMAFORO E INTERRUZIONI FINO A 10 MINUTI
REGIONALE 203 AGORDINA FINO AL 15 GIUGNO IN LOCALITÀ LA MUDA DEVIAZIONE SU VIABILITÀ PROVVISORIA, PRUDENZA
PROVINCIALE 346 SAN PELLEGRINO DAL 4 AL 22 MAGGIO IN COMUNE DI CANALE D’AGORDO SENSO UNICO ALTERNATO ESCLUSI SABATO E DOMENICA
PROVINCIALE 12 PEDEMONTANA LOCALITÀ PONTE MAS, CHIUSURA TOTALE DI PONTE MAS DAL 4 MAGGIO AL 30 GIUGNO
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, DAL KM 110,350 AL KM 112, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO ANCHE SABATO E FESTIVI DAL 30 APRILE AL 31 MAGGIO PER POSA ELETTRODOTTO INTERRATO
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, DAL 4 MAGGIO AL 3 LUGLIO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO IN LOCALITÀ DIGONERA PER MESSA IN SICUREZZA PIANO VIABILE, SABATO E FESTIVI INCLUSI
PROVINCIALE 251 DELLA VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA, TRA LE LOCALITÀ SOFFRANCO E MEZZOCANALE IN COMUNE DI LONGARONE, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO CON POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI DI 10 MINUTI. SABATO E DOMENICA ESCLUSI
PROVINCIALE 347 PASSO DURAN, LOCALITA’ SANT’ANDREA DI GOSALDO. DA MARTEDI ALLE 7 A MERCOLEDI ALLE 18 INTERDIZIONE TOTALE AL TRAFFICO. DALLE 18 DI MERCOLEDI AL 5 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Temperature in lieve o contenuto calo, prossime alle medie del periodo o di qualche grado al di sotto, con importante escursione termica giornaliera nelle valli e altipiani Su Prealpi a 1500 m min 2°C max 8°C, a 2000 m min -1°C max 5°C. Su Dolomiti a 2000 m min -2°C max 5°C, a 3000 m min -9°C max -3°C.
Venti: Nelle valli deboli/moderati a regime di brezza, con locali moderati rinforzi specie al mattino, in alta montagna moderati/tesi da nord-occidentali, a 10/20 km/h a 2000 m, a 20/40 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In aumento con significativa escursione termica giornaliera. Su Prealpi a 1500 m min 3°C max 9°C, a 2000 m min 0°C max 6°C. Su Dolomiti a 2000 m min -1°C max 6°C, a 3000 m min -8°C max -2°C.
Venti: Nelle valli deboli/moderati per brezze, in alta montagna ancora moderati/tesi da nord-ovest, a 15/25 km/h a 2000 m e a 30/40 km/h a 3000 m.