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“Mia mamma Maria Murer Tamio ha compiuto 100anni” ha ricordato ieri su facebook Claudio Bez
da tutti noi… AUGURI PIU!!!
ACQUA SEMPRE INQUINATA A TAIBON
Acqua sempre inquinata (si puo’ usare per scopi alimentari previa bollitura) in frazione Ronch di Bos e Nogarola a TAIBON
DURANTE LA NOTTE CHIUDE LA 52 CARNICA A LORENZAGO DI CADORE
VENEZIA La limitazione è in vigore nella sola fascia oraria notturna 20–6, festivi esclusi. Il traffico da Domegge di Cadore in direzione Tolmezzo sarà indirizzato, tramite segnaletica in loco, verso Santo Stefano di Cadore, Sappada, Forni Avoltri, Ovaro e Villa Santina.
ATTESA PER IL NUOVO DPCM MENTRE GLI IMPRENDITORI E LA GENTE COMUNE SCENDE IN PIAZZA PER CHIEDERE DI POTER LAVORARE, IL PICCO ATTESO PER META’ NOVEMBRE.
Il Premier Conte sta preparando il nuovo DPCM, si ipotizza che l’uomo sul libro paga della politica sia pronto a comandare la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana e misure diverse a seconda delle aree più o meno a rischio, il Veneto è in una fascia intermedia. Giuseppe anti contagio pensa anche al divieto nazionale di uscire dalle 21 alle 5 del mattino, stop per musei e cultura, alle sale da gioco. Nel diktat il 50% in meno di capienza per i trasporti e gli studenti della superiori a casa davanti al computer. Per Lombardia e Piemonte (zone rosse) non è escluso il lockdown totale. Secondo i modelli della Regione il picco della pandemia coronavirus è previsto per metà novembre. Un modello che si ispira alla prima fase, quella iniziata il 21 novembre con il primo decesso e che culminò il 29 marzo con 20 mila persone in quarantena, 360 persone in terapia intensiva a 1600 nei reparti d’area non critica.
Con i medici non è tutto rose e fiori, c’è chi difende i tamponi “efficienti ed efficaci” e si prepara a seguire le ordinanze delle Regioni per evitare le sanzioni e chi invece va allo scontro proprio per le sanzioni. In Regione 350 medici su 3150 già prima dell’accordo eseguivano i tamponi, oggi il medico guadagnerà 18 euro a tampone se lo farà in ambulatorio, 12 euro in altri locali ma incasserà anche le spese infermieristiche. In casa di riposo nuovi focolai di positivi a Santa Giustina ed Auronzo, a Meano una ventina gli ospiti e dipendenti contagiati, una decina in Cadore. In Procura a Belluno dopo la campagna tamponi per tutti sono riprese le udienze. In Provincia si passa da 50 a 150 nuovi contagiati al giorno, per fare più tamponi arriva l’esercito, ieri il sopralluogo degli ufficiali. Ricoveri stabili così anche il numero di pazienti in rianimazione, ieri purtroppo altri due anziani sono deceduti all’ospedale San Martino.
LUCA ZAIA
GIUSEPPE CONTE
COVID IN PROVINCIA: 2 DECESSI, 90 NUOVI POSITIVI E 93 PERSONE RICOVERATE NEGLI OSPEDALI BELLUNESI
BELLUNO Due i decessi delle ultime ore all’Ospedale San Martino di Belluno. Nella mattinata del 2 novembre sono deceduti due pazienti covid positivi, uno di 85 anni e uno di 81 anni, ricoverati rispettivamente in Malattie Infettive e in Pneumologia Covid a Belluno.
INCASTRATA DA UN CIONDOLINO LA NOMADE DENUNCIATA DOMENICA. PERCEPISCE PURE IL REDDITO DI CITTADINANZA, ALTRI FURTI A SEDICO
BELLUNO L’attività dei Carabinieri di Belluno ha portato ad una novità importante circa i 4 nomadi fermati con arnesi da scasso nella giornata di domenica, infatti la donna, una delle denunciate, è stata trovata in possesso di un ciondolino in oro provento di furto avvenuto a Pordenone lo scorso 27 ottobre. Fa riflettere il fatto che la donna percepiva un reddito di cittadinanza di oltre 800 euro. purtroppo nella serata di domenica altri due furti a Sedico in Via Buzzatti e Via Maieran: soliti orari, solita tecnica, soliti monili in oro per poche centinaia di euro.
LUTTO NEL MONDO DEI MOTORI. E’ MORTO RENATO BARNABO’
DOMEGGE DI CADORE
di Roberto Bona
BELLUNO PIANGE PINO TAVI, LO RICORDA MARCO PERALE
BELLUNO E’ morto Giuseppe “Pino” Tavi, personaggio caratteristico, aveva 68 anni e il suo funerale si svolgerà domani alle 15 nella cappella del cimitero di Prade. La notizia della scomparsa di Pino Tavi, molto conosciuto, ieri pomeriggio ha fatto immediatamente il giro dei social. Fino all’altro giorno era stato visto in giro per la città. Lo stesso assessore alla cultura di Belluno, Marco Perale, gli ha voluto dedicare un pensiero facendo riferimento alla sua esistenza vissuta in libertà. «Tavi era un personaggio di quelli caratteristici del Veneto minore di una volta, persone che fanno parte del paesaggio urbano da sempre. . Era uno spirito libero»
LUXOTTICA STRINGE SUL VIRUS, MINACCIA DI SANZIONI DISCIPLINARI
Una mascherina Ffp2 per i lavoratori Luxottica quando viaggiano in pullman. E per i fumatori, il consiglio a rinunciare alla sigaretta, soprattutto se in presenza di colleghi
AGORDO Mentre i casi aumentano ovunque e il virus riprende forza, l’azienda ha ulteriormente aggiornato il “Protocollo per la gestione dell’emergenza COVID-19” “per continuare a prenderci cura della nostra comunità quanto più efficacemente possibile” precisa Luxottica che invita a leggere le nuove disposizioni, soprattutto metterle in pratica ricordando che il mancato rispetto delle stesse previste nel documento in materia di salute e sicurezza è sanzionabile disciplinarmente. L’azienda sta inoltre implementando altre azioni mirate a potenziare il sistema di protezione e prevenzione, attraverso: distanziamento dei Turni; diminuzione del Numero di Persone presenti nelle sedi, tramite il rafforzamento dello Smart Working.
Osservare le indicazioni del Protocollo e tutte le altre disposizioni aziendali è fondamentale per continuare a lavorare tutti insieme in sicurezza.
Il documento riporta molte novità già introdotte o in prossima attuazione, contrassegnate dalla scritta “new”, tra le quali in particolare nuove indicazioni circa: gestione dei Trasporti nel tragitto Lavoro-Casa-Lavoro consegna mascherina FFP2 su trasporti collettivi; indicazioni su Condivisione auto con colleghi; attività di Formazione solo in modalità digitale; rafforzamento delle norme in Area Break e indicazioni su consumo di Cibo e Bevande; incremento delle Attività di Sanificazione nelle aree comuni e in Mensa, dove sarà implementata una nuova procedura per l’identificazione dei tavoli utilizzabili; campagna Fumo e Aree Fumatori;sospensione delle Riunioni in presenza; massima limitazione delle Trasferte.
DALLA FEMCA CISL:
Presso lo stabilimento di Agordo, azienda e Rsu si sono incontrate per fare il punto sulla situazione generale attraverso l’incontro del comitato di verifica protocollo. “Come stiamo purtroppo riscontrando in provincia il numero dei contagi è in forte aumento”. Nell’incontro è emerso che per salvaguardare la salute delle maestranze, purtroppo, era necessario prendere misure più restrittive. Nei prossimi giorni, continueremo a discutere con l’azienda, per cercare di risolvere al meglio le questioni ancora in sospeso e soprattutto dare risposte ai colleghi che vivono situazioni più problematiche”.
1) DISTANZIAMENTO TURNI Da lunedì 9 novembre, si tornerà agli orari scaglionati 2) ORARIO PTI Da lunedì 9 novembre, i PTI torneranno alle 6 ore. 3) TRASPORTI Stiamo discutendo con l’azienda per riuscire a istituire il maggior numero di tratte possibili. A tal proposito l’azienda ci conferma che saranno sicuramente presenti le corse attive oggi per i full-time. Per i PTI, purtroppo, ancora non ci sono certezze. A breve, a chi utilizza il mezzo pubblico sarà fornita una mascherina FFP2. 4) FUMATORI L’azienda ci riferisce, che ha rilevato, un potenziale pericolo rispetto alle condizioni che si creano fra i fumatori. Il pericolo, in primis, deriva dal fatto che, le persone che fumano, scientificamente sono più potenzialmente soggetti a rischio di contagio. Inoltre si è rilevato, sempre più frequentemente, il formarsi di assembramenti, cosa che rischia di essere un potenziale veicolo di contagio. Chiediamo, quindi, ai colleghi fumatori, di rispettare le distanze, soprattutto sotto alla mensa.5) SPOGLIATOI la situazione non consente di riaprirli in sicurezza chieste soluzioni alternative. 6) ATTIVITÀ DI CONCILIAZIONE L’azienda ha comunicato alle varie RSU del gruppo, che intende rivedere le attività di conciliazione, chiaramente tocca i soggetti più in difficoltà, le varie Rsu degli stabilimenti Luxottica e le Segreterie, ritengono che prima di andare a modificare gli orari di queste persone, ci sia da fare, una profonda analisi delle situazioni, stabilimento per stabilimento, reparto per reparto. CAMPAGNA TAMPONI Luxottica intende intensificare per aree omogenee la mappatura dei tamponi per riuscire a monitorare meglio la situazione. È stato definito quindi, solo temporaneamente, di sospendere le prenotazione on-line sia per i dipendenti, sia per i familiari/coinquilini Questo, consentirà, al laboratorio di Padova di avere gli esiti dei dipendenti delle varie aree omogenee in tempi molto più rapidi.
LA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA DEI MARTIRI A BELLUNO CONTRO IL DPCM
di Moreno Gioli
LA DIRETTA FACEBOOK DI RADIO PIU’
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/10224828226759821
MANIFESTAZIONE PER I DIRITTI IN PIAZZA A BELLUNO. DE CARLO: “VICINO A TUTTI LORO. LAVORATORI COLPITI ALLA CIECA, NONOSTANTE GLI SFORZI FATTI”
BELLUNO Lavoro, istruzione, salute: per difendere questi diritti artigiani, imprenditori, liberi cittadini erano in piazza a Belluno questa sera. A loro arriva il messaggio di vicinanza e di solidarietà del senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia: “Sono idealmente anche io in piazza con tutti loro. Avevo accettato con entusiasmo il loro invito, ma gli impegni del Parlamento mi hanno trattenuto a Roma. Voglio però ribadire tutta la mia solidarietà a quei commercianti che hanno sofferto nei mesi di lockdown, che hanno investito somme importanti per adeguare i propri locali e per metterli in sicurezza e che nonostante questo vengono chiusi nuovamente da un DPCM che colpisce alla cieca, senza tutelare chi si è impegnato per la sicurezza dei clienti e dei lavoratori”. De Carlo è stato trattenuto nella capitale dall’appuntamento in Senato con le comunicazioni del Presidente del Consiglio sulla situazione epidemiologica e sulle eventuali ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19: “Fratelli d’Italia ha sempre contestato i modi e i metodi utilizzati da questo governo per fronteggiare l’emergenza”, spiega De Carlo, che sottolinea come il centrodestra unito abbia presentato una risoluzione “che presenta una ventina di proposte concrete per sostenere il popolo italiano in questo durissimo momento: parliamo di sanità, con la richiesta di nuove assunzioni e di una campagna di tamponi rapidi più estesa, ma anche di economia, come il ristoro anche per i lavoratori autonomi del 75% di quanto fatturato nello stesso mese dello scorso anno o la riapertura delle attività sulla base del rispetto dei protocolli di sicurezza e non dei codici ATECO. Servono sostegni per gli affitti, per le famiglie, per le scuole; servono test in ingresso per chi arriva dall’estero e il controllo delle frontiere, anche con il divieto di sbarco per le ONG. Bisogna soprattutto evitare nuove chiusure arbitrarie e scongiurare un nuovo lockdown generalizzato, che ucciderebbe l’economia nazionale e il tessuto sociale della nazione”
GIARONI: All’uscita della località il gregge di pecore ieri mattina alle otto, chi era al volante dell’auto si è ritrovato l’ostacolo dietro ad una curva e il risultato si evince dalle foto. I pastori stavano percorrendo la statale da Arsie verso Fonzaso lungo la 50 bis, ad investire le pecore (una ventina, una decina ferite) un furgone alla cui guida c’era un settantenne di Santo Stefano di Cadore che non è riuscito ad evitare l’impatto. Il precedente: qualche settimana fa a Feltre un automobilista di pecore ne ha centrate 15, ma diversamente da ieri l’uomo era ubricato alle 5 di mattina.
grazie ad Amos Vieceli
IL DOTTOR MANLIO SITO AI SUOI PAZIENTI IN TEMPI DI COVID
AGORDO Con il dottor Manlio Sito, medico di base ad Agordo parliamo dell’attuale situazione e delle novità con riferimento all’ambulatorio di Agordo. Parliamo anche del vaccino anti influenzale per il quale non sussiste alcuna urgenza o fretta. Per ulteriori informazioni e contatti con il medico: [email protected] telefono 0437 63802
OGGI ALLA RADIO
MERCOLEDI VACCINAZIONI ANTI INFLUENZALI A TAIBON PER I PAZIENTI DELLA DOTTORESSA FRIDA SPOTO, NELL’EX MUNICIPIO CON LA COLLABORAZIONE DEL COMUNE (foto, autunno in Piazza IV Novembre a Taibon Agordino, di Marco Gaz)
AUDIO
GIORNATA DELL’UNITA’ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE
FELTRE La consueta cerimonia del 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, si terrà quest’anno in forma ridotta, nella stretta osservanza delle attuali normative sul contenimento dell’epidemia di Covid-19. Il sindaco di Feltre, Paolo Perenzin, accompagnato dal gonfalone del Comune si recherà alle ore 11 al Monumento ai Caduti nei pressi del cimitero urbano dove, con i locali rappresentanti delle Forze dell’Ordine, deporrà una corona d’alloro.A causa delle restrizioni sanitarie in atto non è prevista la presenza di pubblico.
LONGARONE Il 4 Novembre, festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate verrà celebrato domenica 8 novembre in forma ristretta con la sola presenza del Sindaco e dei due capigruppo degli Alpini presso il Monumento ai Caduti di Pirago
EMERGENZA COVID: NON SI CANTA SAN MARTIN
CENCENIGHE Il sindaco Mauro Soppelsa ordina che a salvaguardia della salute pubblica e stanti le vigenti misure statali per far fronte all’emergenza epidemiologica legata alla diffusione del virus covid19 è vietata su tutto il territorio comunale la pratica tradizionale del “canta’ San Martin” casa per casa. Quindi il 10 novembre a nessuno sarà permesso suonare il campanello delle case come succede alla vigilia della festa di San Martino.
OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI
LUOGHI STORICI, CULTURALI TRA LA CERTOSA DI VEDANA E I CASTEI… CHE IL MONDO CI INVIDIA.
DI GIANNI SANTOMASO
Dalla Certosa di Vedana alle miniere di Valle Imperina, passando per la chiesa di San Gottardo, gli ospizi di Candaten, Agre e la gola dei Castei, hanno camminato nei secoli tanti viandanti e pellegrini. Anche il Cordevole, che dà il nome alla valle lungo cui questi siti hanno trovato posto, è stato arteria preziosa per il trasporto delle merci che dall’Agordino scendevano fino a Venezia. Per trent’anni, nella prima metà del Novecento, pure il treno ha costeggiato il torrente da Bribano ad Agordo. Poi a farla da padrone sono state soprattutto le auto dei lavoratori e dei turisti. Attraverso il nostro reportage abbiamo provato a raccontare cosa potrà accadere domani: la riapertura della vecchia strada dei Castei per permettere i lavori di impermeabilizzazione della galleria parallela e per garantire il passaggio in sicurezza dei ciclisti che gli amministratori agordini vogliono portare in massa in vallata; la valorizzazione di scorci suggestivi e il decollo di centri storico-culturali che altrove ci invidiano; la riproposizione di una lentezza dell’andare questa volta non forzata, ma scelta.
IN TRENO CON 91 MILA EURO NASCOSTI NEGLI SLIP, ALLA FRONTIERA IL SEQUESTRO DI META’ DELL’IMPORTO
BELLUNO La classica valigetta probabilmente avrebbe dato nell’occhio. La scelta, così, è caduta sulla biancheria intima, scrive oggi Alessia Forzin sul Corriere delle Alpi ricordando che un uomo di 74 anni di Lamon, che viaggiava su un treno proveniente da Ginevra e diretto a Venezia, ha nascosto 91 mila euro negli slip, in banconote da 100 euro. Il rigonfiamento nei pantaloni, però, ha insospettito i militari della Guardia di finanza alla stazione di confine di Domodossola, il 74enne si è visto sequestrare quasi 42 mila euro, perché la normativa valutaria stabilisce l’obbligo di dichiarare all’Agenzia delle dogane i trasferimenti di denaro contante superiori ai 10 mila euro, il 74enne potrà fare ricorso al ministero dell’Economia.
UN COMUNE VICINO AI SUOI IMPRENDITORI, L’AIUTO CONCRETO IN TEMPI DI COVID
ALPAGO
DI DAMIANO TORMEN
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
LA LETTERA, Vincenzo Miglietta Medico di Assistenza Primaria Bassano
Buongiorno, chiedo scusa sa la disturbo di domenica. Dottoressa Cristina Ghiotto, con la circolare di Zaia il medico di famiglia cambia nome, ruolo funzione e compiti. Una rivoluzione epocale, quello che non si è riusciti a fare a livello nazionale, l’ha fatta Zaia con una circolare: Sherlock Holmes di famiglia!!! La Regione tramite le nostre softwarehouse ci manda notifica immediata del positivo! Appena ci arriva il Biiip, ci mettiamo subito all’opera con la nostra megagalattica centrale operativa personale (ce l’ha data, giusto?) alla ricerca del positivo, dei conviventi, dei parenti, degli amici, dei colleghi e via cantando. Buon lavoro Sherlock Holmes! Dopodiché rintracceremo tutti (e sicuramente saranno tutti) i soggetti virulenti, possiamo vaccinarli con la destra e tamponarli con la sinistra giusto per ottimizzare la produttività; ancora meglio se simultaneamente potendo noi usare gli auricolari, ci adoperiamo nelle chiamate ai vari contagiati e faremo ben bene la sorveglianza e il triage ai malati positivi; beh, anche ai fragili cronici già che ci siamo. Ecco, tutto qua. No, ho dimenticato le persone che nel frattempo comunque si ammalano (ma per queste, come diceva Giorgetti, c’è dottor Google). Così finalmente lavoreremo un po’ anche noi medici di famiglia, no? Cosa dice! Ho dimenticato qualcosa? Attendo indicazioni operative per fare tutto ciò! Le chiedo una cortesia, Io non ho la possibilità di girare questo messaggio a Luca, potrebbe farmi la cortesia di farlo Lei? La ringrazio in anticipo!
IN VENETO SI PREVEDE IL PICCO PER META’ NOVEMBRE, NON CI SONO I PRESUPPOSTI PER UN LOCKDOWN COME A PRIMAVERA. PARLA LUCA ZAIA
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA: “In questo momento non intravediamo soluzioni con lockdown stile marzo”
Se decidessimo che 30mila tamponi al giorno li facessero i medici di base, sarebbero 10 tamponi al giorno. Mi sembra affrontabile. Il picco a metà novembre è una previsione non considerando le misure restrittive, la spagnola è arrivata nell’autunno 1918 per scomparire dopo tre mesi nel 1919, ebbe una punta, scese e poi riprese e scomparve, poi tornò nel 1919. Salvaguardadiamo gli anziani in maniera civile e non “diamo tre colpi di chiave e basta”. Le chiusure alle 18 non sono servite a nulla, i numeri siano cambiati. Nelle riunioni non ho mai sentito la parola lockdown, ognuno ho presentato i numeri delle proprie Regioni, ora bisogna capire cosa proporrà il Governo nelle prossime ore.
Dobbiamo iniziare a ragionare, ma parlo di previsioni non avendo la sfera della verità in mano, sul fatto che tutte queste pandemie non durano all’infinito ma hanno un esordio, una fase di crescita e poi la decrescita. Se guardiamo il picco di marco inizia il 21 febbraio sale fino al 29 marzo per poi calare, i processi durano una novantina di giorni. Per questo pensiamo al picco attorno a metà novembre. Non ci sono i presupposti per un lockdwn stile primavera. Mi è sembrato di capire che a Roma aspettano la discussione in Parlamento, prima di notte terzo incontro in 24 ore con Regioni, Province e Comuni e poi ci sarà la proposta. Da parte nostra siamo pronti a dare corso ad eventuali restrizioni ma non sul fronte dell’attività produttiva. Siamo convinti che oggi ci troviamo a fare incontri per colpa di pochi che sono convinti che il virus non esiste e ci ritroviamo a pensare tutti i giorni a restrizioni. Con mascherina e rispetto delle regole non ci sarebbe bisogno di misure coercitive. Oggi riunione in CTS per ricalibrare i servizi di alcuni ospedali covid, siamo a un migliaio di ricoverati, la metà rispetto a marzo quando si è raggiunto l’apice. Abbiamo pero’ un migliaio di letti occupati, oggi va in CTS un’ulteriore proposta di adeguamento della sanità pubblica con una diminuzione di attività programmate. In video conferenza con i direttori generali abbiamo parlato di cure domiciliari e dei medico con l’opportunità di rifornirli di tamponi che dovrebbero arrivare dal Governo tra stasera a domani. Portiamo avanti la produzione di un protocollo operativo con riferimento ai dispositivi, non ci sono proposte: chi dice che Roma debba far misure di minima e le restrizioni maggiori siano a carico delle regioni, e una opposta, ossia che il Governo prenda misure importanti a livello nazionale. Nelle regioni ci sono condizioni diverse da area e area, e così fra regioni e regioni. In Vento nella parte centrale e metropolitana del Veneto il virus è più presente nelle zona più popolate. I MEDICI CHE SI RIFIUTANO DI FARE I TAMPONI (A PAGAMENTO A CURA DELLO STATO) SARANNO SANZIONATI: 650 medici su 3150 volontariamente e gratuitamente hanno scelto di aderire al progetto dei tamponi ai pazienti. In accordo con il ministro è stato cambiato il contratto nazionale, pediatri e medici di base hanno l’obbligo di fare quello che è stato fissato in quel contratto. Nessuno ha offeso i medici di base, ma se il contratto prevede che i dottori hanno l’obbligo di fare i tamponi peraltro pagati con 18 euro a test in ambulatorio e 12 fuori, più le ore aggiuntive degli infermieri. Ogni settimana vi darò i dati: quanti medici hanno fatto i tamponi o chi non ne ha fatti alcuno. Uno non può rifiutarsi e se lo farà sarà sanzionato perché lo prevede la legge, non mi pare di aver detto alcuna eresia. SCUOLA Decide il Governo e non la Regione, abbiamo chiesto che si guardi agli alunni che hanno bisogno di un tutoraggio e che il congedo parentale sia portato al 100%. COPRIFUOCO Non c’è nulla di certo solo ipotesi e non ho mai sentito parlare di orari nelle riunioni con il Governo. Le regioni si aspettano che le proposte vengano formalizzate. Si fissino delle regole a livello nazionale e poi vediamo quale sarà la ricaduta. BRACCIO DI FERRO TRA REGIONI E GOVERNO? Ho partecipato a una riunione dove ognuno ha portato le proprie idee, nessuna alzata di voce, non c’erano proposte sulle quali discutere LOCKDOWN Non vedo l’urgenza di chiudere le persone in casa, il vero tema è il distanziamento sociale. Non siamo daccordo sullo stop alle attività produttive. Non abbiamo bozze di Dpcm al momento attuale. SUPERMERCATO Proporrei degli ingressi scaglionati a seconda delle fasce d’età garantendo alla fascia di anziani di poter andare a fare la spesa al mattino presto. SPOSTAMENTO TRA REGIONI Non ne abbiamo parlato, tutto deve essere deciso su base epidemiologica .ASPETTA IL GOVERNO E’ COME RINUNCIARE ALL’AUTONOMIA? Non è questo il caso, ho letto pareri come questo, ma non è così.
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PRONTO SOCCORSO DI AURONZO DA IERI GESTITO DALLA COOPERATIVA DI MONTEBELLUNA
BELLUNO Da ieri il Punto di Primo Intervento di Auronzo è gestito dalla Cooperativa Castel Monte di Montebelluna. Il direttore del SUEM 118 dell’Ulss Dolomiti, accompagnato dal sindaco di Auronzo, Tatiana Pais Becher, ha fatto il passaggio delle consegne con il nuovo team, vincitore della procedura aperta per la gestione del punto. Il servizio è stato affidato inizialmente per un periodo di prova di sei mesi, a partire dalla data di avvio di contratto. Superato il periodo di prova, l’appalto avrà durata di 5 anni per un importo di circa 987 mila euro all’anno. Il direttore dell’esecuzione del contratto, a cui spetta anche l’onere di controllo sul servizio offerto, è il direttore del SUEM 118 Giulio Trillò che qualche fa mese aveva incontrato anche gli amministratori del territorio e ne aveva raccolto le istanze per assicurare un servizio in linea con i bisogni del territorio. L’Azienda ULSS, da anni, riscontra notevoli difficoltà ad assumere dirigenti medici nella disciplina di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, da assegnare alle UU.OO.CC. di accettazione e pronto soccorso, ai Punti di Primo Intervento e alle attività dell’Emergenza sanitaria territoriale. Il personale infermieristico e gli autisti alle dipendenze dell’Azienda ULSS prima in servizio ad Auronzo verranno impiegati per assicurare il servizio di un’ambulanza di soccorso, da utilizzare prevalentemente per i trasporti secondari, con partenza sempre dalla Postazione di Auronzo, e che fino alla fine dell’anno sarà operativa sulle 24 ore. Inoltre, nei periodi di maggior afflusso turistico invernale ed estivo, verrà richiesta l’attivazione all’appaltatore di una seconda ambulanza di soccorso da dedicare al servizio di emergenza urgenza 118, venendo così incontro alle esigenze manifestate dai rappresentanti del territorio.
SOTTOSCRITTI DUE NUOVI PATTI PER L’ATTUAZIONE DELLA SICUREZZA URBANA
BELLUNO Sono stati sottoscritti lo scorso 30 ottobre i Patti per l’attuazione della sicurezza urbana tra il Prefetto ed i Sindaci dei Comuni di Alano di Piave e Quero Vas, afferenti all’Unione dei Comuni del basso feltrino Setteville, ed il Sindaco di Zoppè di Cadore. Attraverso i predetti Patti la Prefettura ed i Comuni, nel rispetto delle reciproche competenze, adottano strategie congiunte, volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità. Al fine del perseguimento delle finalità di cui sopra e, in particolare, per la prevenzione e il contrasto della criminalità diffusa e predatoria, è stato individuato quale prioritario obiettivo l’installazione e/o il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza comunali, dedicati alle aree dei territori di competenza comunale maggiormente interessati da situazioni di degrado e di illegalità. In questo contesto, i citati Comuni hanno peraltro presentato domanda di accesso ai fondi statali per l’installazione e l’ampliamento della videosorveglianza comunale, i cui progetti sono stati positivamente valutati dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Inoltre, è stata istituita presso la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo una Cabina di regia, composta dai rappresentanti delle Forze di polizia e della Polizia locale, con il compito di monitorare lo stato di attuazione del Patti.
AZIONI INCISIVE CONTRO IL VIRUS, MA ANCHE INTERVENTI EFFICACI PER LA RIPRESA
BELLUNO Il presidente di Confcommercio, Paolo Doglioni, ha riunito “on line” il Consiglio dell’Associazione per un confronto sul difficile momento che si sta vivendo. «I consiglieri dell’Associazione hanno manifestato profondo disagio di fronte ad una situazione di estrema gravità, non solo per l’economia, ma per la società. In particolare, sappiamo che la provincia di Belluno ha gravi criticità che sindaci, operatori sanitari e Forze dell’Ordine stanno cercando di gestire al meglio meritando il nostro plauso e la collaborazione di tutti. È tuttavia un sentimento diffuso – prosegue Doglioni – che il mondo delle imprese del terziario siano quelle destinate a pagare il prezzo più alto dei provvedimenti già presi e di quelli che il Governo ha in animo di varare per il contenimento della diffusione del virus». Prosegue il presidente Confcommercio: «C’è la consapevolezza della necessità di intervenire con misure decise e risolutive per far fronte ad una situazione che manifesta giorno dopo giorno la propria crescente gravità. Tuttavia la percezione è che il Governo non abbia un piano preciso né sulle misure di contenimento né sui supporti necessari alle imprese perché possano reggere a questa nuova ondata di misure restrittive che sembra verranno varate nelle prossime ore». «Le imprese, come già in passato, sono chiamate a sacrifici che però non possono essere caricati solamente sulle loro spalle. Occorre che non si ripeta la storia già vista: misure a pioggia erogate in modo confuso e astruso che in realtà non danno certezze di vera ripresa, occupazione e nuovo mercato». «Solleciterò quindi Confcommercio nazionale perché il Governo sia stimolato in questa direzione: il senso di responsabilità delle imprese deve trovare compensazione in misure chiare, concrete e immediate per evitare un collasso del sistema produttivo. Troppo spesso abbiamo sentito porre l’alternativa tra “morire di Covid e morire di non-economia”: dobbiamo tutti avere la percezione che questa scelta diabolica non si debba porre in quanto chi ha il potere-dovere di prendere decisioni agisca avendo chiaro che è necessario salvaguardare entrambi questi valori fondamentali».
LA RAI RISPONDE A BOND “CONFERMATI I MIEI DUBBI, CHI RISARCIRA’ LA PROVINCIA DI BELLUNO?”
ROMA «La Rai ha risposto alla interrogazione che ho presentato con il collega Mulé. E la risposta è la conferma di quanto sostenevo: si tratta di studi probabilistici, nulla più. Che però hanno gettato discredito sul Bellunese, creando un danno di immagine. Chi lo risarcirà?». Così in una nota il deputato di Forza Italia Dario Bond, riferendosi allo studio della Fondazione ISI di Torino, presentato al Tg1 delle 20 del 13 ottobre scorso, dal quale emergeva l’immagine di Belluno come la provincia più colpita d’Italia per quanto riguarda il Covid. «La risposta dice testualmente: “La piattaforma mostra una stima del rischio di essere esposti al virus SARS-CoV-2 sulla base del numero di persone che partecipano ad un evento. Il rischio è espresso come la probabilità che almeno un individuo positivo sia presente all’evento. Lo studio/piattaforma non calcola la probabilità di contrarre l’infezione da virus SARS-CoV-2, ma solo di essere ad un evento dove almeno un altro individuo e virus SARS-CoV-2 positivo. Questo rischio ovviamente aumenta all’aumentare della dimensione dell’evento. La piattaforma non calcola il rischio di contrarre la malattia, quindi di essere contagiati, perché il contagio dipende da molti altri fattori quali la durata dell’evento, lo spazio in cui si svolge e le misure di precauzione come mascherine e distanziamento”. E già qui ci sarebbero gli elementi per dichiarare che l’immagine del Bellunese uscita dal servizio del Tg è stata distorta. Ma la risposta della Rai va oltre. E prosegue così: “La piattaforma è dinamica e fotografa la situazione in base alle condizioni presenti ad una certa data, ma non fornisce alcuna indicazione previsionale e non allo scopo di fare previsioni su andamenti futuri dell’epidemia che dipenderanno da misure individuali e strategie di contenimento delle autorità. I numeri indicati durante il collegamento riflettevano pertanto le condizioni alla data del 13 ottobre e sono soggetti a cambiamenti quotidiani, tante vero che già il 14 ottobre la provincia più colpita risultava essere quella di Genova”. Capito? Siamo stati solo sfortunati. Se il servizio fosse andato in onda il giorno dopo, sarebbe toccato a Genova anziché a Belluno. E adesso chi lo spiega agli albergatori che hanno subito un danno enorme alle loro attività? Chi pagherà i danni di immagine all’intera provincia? Faccio una proposta: la Rai – una volta superata l’emergenza Covid – trasmetta per qualche mese servizi promozionali sul Bellunese. Potrebbe essere un buon modo per ripristinare la verità».
E SUL CLICK DAY PER BOND QUESTO E’ IL GOVERNO DELLE TELEVENDITE
ROMA Da oggi click day per il bonus bici, per Bond una presa in giro. «Alle prime dieci telefonate, una batteria di pentole in omaggio. Il governo delle televendite colpisce ancora. Stavolta tocca al bonus bici. Che sarebbe stato un provvedimento farlocco lo avevamo immaginato fin dall’inizio, quando cioè il bonus era stato riservato alle aree metropolitane e ai capoluoghi di provincia. In questo modo erano stati esclusi tutti coloro che abitano in montagna, nei piccoli centri, vale a dire nella maggior parte dei Comuni d’Italia. Adesso si conferma il dubbio: il governo erogherà il contributo soltanto a chi ha già fatto l’acquisto ed esclusivamente tramite click day, con il principio che chi prima arriva meglio alloggia. E tutti gli altri non contano niente. Sembra davvero una televendita. Ma da ambienti istituzionali non è più accettabile».
RIFIUTI A FELTRE: SCONTISTICHE PER LA TARI
di Moreno Gioli
FELTRE Anche quest’anno Feltre e i suoi cittadini si sono confermati ai vertici delle classifiche tra i “Comuni Ricicloni”, con una percentuale di raccolta differenziata pari all’88,2%, mai così alta in passato. Un comportamento virtuoso che ha inciso sulle tariffe, sostanzialmente in linea con quelle dello scorso anno, con una ulteriore lieve riduzione per le utenze domestiche compresa tra i 1 euro dei nuclei con 2 componenti e i 10 euro per quelli con 6 o più componenti. Vengono confermate le premialità e le scontistiche applicate anche negli scorsi anni derivanti, ad esempio, dall’utilizzo del compostaggio domestico e dalla frequenza degli accessi all’ecocentro (da un minimo di 12 ad un massimo di 52 all’anno). La TARI, come di consueto, potrà essere pagata in unica soluzione o in tre rate con scadenza al 30/11, 31/12 e 28/02/2021. Nel caso i modelli F24 venissero recapitati con qualche giorno di ritardo a causa dei tempi di stampa e distribuzione, non sarà applicata nessuna sanzione o mora.
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ ADIS ZATTA, ASSESSORE DEL COMUNE DI FELTRE
SU ANSA VIAGGI: LA VALLE DEL BIOIS
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ELSA ZARDINI ALLA PRESIDENZA DELL’ISTITUT CULTURAL LADIN CESA DE JAN
COLLE SANTA LUCIA E’ Elsa Zardini la neo eletta presidente dell’Istituto Culturale, si tratta di una riconferma per una donna che che entusiasmo e passione ha rappresentato e rappresenterà questa istituzione per i prossimi quattro anni. E’ stato votato il nuovo Consiglio di Amministrazione che ha la funzione di amministrare l’Istituto dal punto di vista economico, politico e amministrativo. Nel CdA sono stati eletti: Giulia Girardi, Paolo Frena e Leandro Grones per i Comuni e Gherard Alverà, Paola Agostini e Manuela Ladurner per le Unioni Ladine. Il nuovo Consiglio di Amministrazione ha ora sessanta giorni di tempo per nominare un nuovo Direttore o per confermare quello attuale, incarico che dal 2018 è ricoperto da Denni Dorigo.
I rappresentanti dei Comuni, delle Unioni Ladine e dei soci privati che costituiscono l’Istituto, hanno approvato il Bilancio di Previsione 2021, che garantisce la piena operatività dell’ente per l’anno a venire.
GIOVANI UNDER 30 A RACCOLTA PER UN NUOVO PROGETTO SOLIDALE
BELLUNO Il Comitato d’intesa di Belluno attraverso l’ufficio “Area Europa”, ha promosso il nuovo progetto di solidarietà dal titolo “Happiness is… helping others!” finanziato da Agenzia Nazionale per i Giovani nell’ambito del programma European Solidarity Corps. Il progetto si pone l’obiettivo di avviare un percorso di capacitazione e cittadinanza attiva, volto a supportare le numerose famiglie bellunesi duramente colpite dalla crisi economica da Covid-19, chiamando a raccolta i giovani under 30 del territorio. Numerose saranno le azioni messe in campo nei prossimi dodici mesi, gestite in toto dai giovani volontari dopo un propedeutico momento di formazione: una serie di campagne ed eventi di raccolta fondi da destinare poi all’iniziativa AiutiamociBelluno, promossa dal Comitato d’intesa/Csv Belluno in sinergia con il Fondo Welfare della Provincia. «Una nuova e preziosa opportunità rivolta ai giovani della provincia per consentire loro di sperimentare la solidarietà in modo concreto, di venire a contatto con le situazioni di bisogno emergenti e, valore aggiunto del progetto, acquisire nuove conoscenze nel campo del fundraising» afferma Nevio Meneguz, direttore del Csv Belluno. Sono, infatti, aperte le iscrizioni al corso base di Fundraising, riservato ai giovani under 30 del territorio, a cura di Davide Moro. Quattro appuntamenti gratuiti, che si svolgeranno online nelle mattine di sabato 14, 21, 28 novembre e del 5 dicembre, per trasferire ai giovani partecipanti i principi teorici e pratici della raccolta fondi. C’è tempo fino a giovedì 12 novembre per iscriversi, scrivendo a [email protected].
CONCORSO PUBBLICO PER L’ASSUNZIONE DI UN ISTRUTTORE TECNICO E UN AGENTE DI POLIZIA LOCALE
PEDAVENA Concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un istruttore tecnico categoria C1 presso l’Area Tecnica del Comune di Pedavena, presso lo stesso Comune altro concorso per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un Agente di Polizia Locale categoria C1. Le domande di partecipazione dovranno pervenire all’ufficio protocollo dell’Unione Montana Feltrina. Informazioni sul sito istituzionale dell’ente. Termine di scadenza per la presentazione delle domande alle 12 del 10 dicembre.
I GRANDI BELLUNESI NEL MONDO. UN NUOVO SPAZIO AL MIM BELLUNO
DAI NOTIZIARI DI RADIO PIU’ IL PRESIDENTE DELL’ABM OSCAR DE BONA
BELLUNO Il MiM Belluno (Museo interattivo delle Migrazioni) ha una nuova sezione. Uno spazio dedicato a quei bellunesi che si sono fatti onore al di fuori del territorio di partenza, in Italia e all’estero. Personaggi di fama internazionale, come Papa Luciani e Dino Buzzati, o meno noti come Carlo di Rudio e Geremia Grandelis. Tutti, anche i meno conosciuti, capaci con le loro azioni di lasciare un segno nella Storia. E di essere per questo ricordati in Europa e oltreoceano, nelle comunità in cui si insediarono una volta lasciata la terra natale. Da Primo Capraro – anima della città di San Carlos de Bariloche, in Argentina – a Catterina De Carlo, “l’eroina di Monongah”, negli States; passando per Girolamo Segato, depositario del segreto della mineralizzazione dei corpi, e Juan José Gerardi Conedera, il vescovo dei diritti umani assassinato per la sua azione a favore di poveri e umili in Guatemala. Uomini e donne straordinari, patrimonio del Bellunese. Medaglie d’orgoglio per la terra dolomitica che l’Associazione Bellunesi nel Mondo ha voluto ricordare nel proprio museo. «La storia della nostra terra e della nostra emigrazione è costellata di vicende e persone straordinarie – commenta Oscar De Bona, presidente dell’Abm -. Vicende e persone che spesso, purtroppo, siamo proprio noi bellunesi i primi a dimenticare. Scavando nella lunga epopea di partenze che nei secoli scorsi ha segnato il nostro territorio troviamo personaggi ai quali nel mondo sono dedicati monumenti, libri, studi e riconoscimenti e che talvolta risultano invece semi sconosciuti proprio nei luoghi di origine. Ecco perché abbiamo pensato di dedicare loro una sezione del MiM. È anche un modo di ringraziarli per quanto hanno fatto e per testimoniare che il Bellunese ha un passato di cui essere fieri. Un messaggio, questo, che vogliamo lanciare soprattutto alle giovani generazioni, affinché l’esempio di queste persone sia da stimolo alla valorizzazione dell’identità bellunese». Un’intera parete del museo ripercorre quindi le vite di otto personalità distintesi in diversi settori e i diverse parti del globo. Tramite un Qr code i visitatori possono approfondire sul proprio tablet o smartphone anche le figure di: Giuseppe Foschiani, Angelo Arboit, Urbano Bolzanio, Tito Livio Burattini, Ippolito Caffi, Tomaso Catullo, Ferdinando Coletti, Anna Da Vià, Filippo De Boni, Don Antonio Della Lucia, Giulio Doglioni, Mario Bonsembiante, Silvio Guarnieri, Augusto Mione, Alberto Vimina, Pierio Valeriano, Giuseppe Fantuzzi, Andrea Alpago, Tancredi Parmeggiani e Vittorino da Feltre. «Per la realizzazione dell’iniziativa – conclude Oscar De Bona – abbiamo chiesto un contributo alla Direzione Beni Attività Culturali e Sport della Regione Veneto, consci che proprio la Regione è sempre sensibile al tema dell’emigrazione come parte fondamentale dell’identità veneta nel mondo. Ci auguriamo quindi che le risorse ci vengano concesse, viste anche le difficoltà che il nostro museo sta attraversando in questo drammatico momento. Difficoltà purtroppo condivise da tutti gli altri musei e luoghi della cultura».
PIETRE E CHIODI PER LA SERENISSIMA DALLO ZOLDANO E DA CASTELLAVAZZO
di Renato Bona
BELLUNO Abbiamo già avuto modo di ricordare che dal maggio al novembre del 1994, la Villa Contarini di Piazzola sul Brenta ospitò il tradizionale appuntamento espositivo a cura dell’Associazione Lombardo-Veneto in collaborazione con la Fondazione Girardi con l’intento di “illustrare aspetti e momenti spesso trascurati della storia, delle tradizioni e della ‘civiltà’ veneta nella sua accezione più ampia”. In tale contesto, quell’appuntamento venne dedicato ad uno dei più importanti corsi d’acqua dell’Italia settentrionale: il Piave, o meglio la Piave, da sempre femmina, come ancora usano appellare le popolazioni rivierasche”. La rassegna fu oggetto anche di un sobrio ma pregevolissimo catalogo “Lungo il Piave civiltà di un fiume” sul quale ci siamo ampiamente soffermati recentemente. In questa sede vogliamo sottolineare che la pubblicazione, che venne stampata a cura del Circolo nautico delle Assicurazioni Generali da La Tipografica srl di Venezia nel maggio dello stesso anno, ha dedicato le ultime pagine e diverse immagini, al capitolo “Pietre e chiodi per la Serenissima”. Tra le tradizionali attività produttive e di trasformazione nelle nostre aree montane – si può leggere – si colloca senza dubbio quella estrattiva e di lavorazione del metallo. Viene ricordato che l’Agordino produceva soprattutto rame e vetriolo che trasportato a dorso di mulo fino al Piave, veniva quindi avviato verso Venezia in sovraccarico sulle zattere. Nella Valle di Zoldo vi era invece, attiva fino a pochi decenni or sono, una fiorente “Industria” di trasformazione del ferro, forgiato nelle numerose fucine e”fusinelle” lungo il Maè. Si producevano attrezzi di ogni tipo, chiodi rinomati per la loro qualità ed anche i tipici “rostri” di ferro acciaioso che ornano la prua delle gondole veneziane. Altro argomento, le cave di Castellavazzo. Che erano di pietra calcarea dell’antico Castrum Laebactorum, arroccato su uno sperone roccioso a piccio sul Piave, poco a monte di Longarone, conosciute e sfruttate fin dall’epoca romana, e rimaste ininterrottamente attive fino a pochi anni or sono. Anche la pietra dunque, ridotta nelle pezzature commerciali richieste e spesso lavorata o semi-lavorata in loco “veniva avvallata fino alle rive del fiume e quindi trasferita ai centri di consumo in sovraccarico sulla zattera. E se a Codissago la gran parte della popolazione maschile tradizionalmente si occupava della fluitazione e segagione del legname, a Castellavazzo era da sempre legata appunto all’estrazione e lavorazione della pietra dalle inconfondibili venature biancastre e rosso-brune con la quale “nel corso dei secoli sono stati edificati migliaia di manufatti lungo l’intera valle del Piave; dalle chiese ai campanili, dalle pubbliche fontane ai basamenti, portali e balconi di ville e palazzi”. Risulta che nel 18667 nel territorio della provincia di Belluno erano state censite una novantina di cave dove lavoravano più di 300 uomini. La metà dell’intera produzione stimata un 4 mila metri cubi annui proveniva da quella di Castellavazzo dove, nel secondo dopoguerra erano ancora aperte una ventina di “botteghe da taiapiera”. In conclusione si ricorda che “L’anonima schiera di cavatori e scalpellini dell’antica Pieve di Lavazzo ha trasmesso per generazioni un patrimonio in gran parte ancora fortunatamente intatto, di tecniche e attrezzi forse unico in Europa – sistematicamente raccolto e schedato dal ‘Gruppo Rosso-Bruno’, benemerita locale associazione di volontari – del quale nella mostra ‘Lungo il Piave’ si propone una piccola ma significativa selezione che si confida possa essere di stimolo ed auspicio per gli enti locali competenti nel perseguire in loco la creazione di un Museo permanente della pietra”.
LE FOTO (riproduzioni dal catalogo “Lungo il Piave civiltà di un fiume”): officina per la fabbricazione di chiodi nella Valle di Zoldo; da notare il grande maglio ‘”a testa d’asino” azionato a forza idraulica; tipologie di chiodi e ferramenta prodotti fino al secondo dopoguerra nella valle Zoldana; una fucina ed un’officina metallurgica del XVI secolo, incisioni dell’Agricola; fasi di lavorazione della pietra di Castellavazzo; ecco, proposti in disegno dal decano degli scalpellini bellunesi, Domenico Bettio di Ospitale di Cadore, classe 1919, “impréste” (attrezzi) utilizzate in cava: il “maziòl” (mazzuolo), punte di misure diverse per sbozzare ed appianare, scalpelli per rifilare e per la prima squadratura; trapano a manovella e punte per praticare fori dritti o “a campana”; la lucidatura della pietra, a lavorazione conclusa, viene praticata applicando un amalgama di cere e olio cotto strofinato con pezze di lana; prima sbozzatura con “ponte e maziòl”, eseguita in cava per ridurre le protuberanze ed i dislivelli del pezzo in lavorazione; fasi di realizzazione di una colonna progressivamente ridotta da base quadrata ad ottagonale, quindi a 16 lati, infine smussata mediante bocciardatura; inconsueta rappresentazione plastica settecentesca del “San Marco in figura di leon”; bassorilievo in pietra di Castellavazzo, di probabile lavorazione locale.
LA RACCOLTA COMPLETA, TUTTE LE COLLEZIONI
IERIA ALLA RADIO
007 IN CONDOTTA, LA NONA STAGIONE:
DIDATTICA A DISTANZA con la prof. Maria Rosa Salmazo.
IERI ALLA RADIO
DEPRESSIONE
SALUTE E SOCIETA’ CON IL DOTTOR MARCO CARACCIOLO
La depressione non si sconfigge a parole, una campagna per riconoscere e non sottovalutare la depressione promossa da Janssen Italia che punta a raggiungere e sensibilizzare insieme a clinici, società scientifiche e associazioni di pazienti, il milione e mezzo di italiani affetti da depressione Massimiliano bordignon ne ha parlato con Trio Medusa (Gabriele Corsi, Giorgio Daviddi, Furio Corsetti) Massimo di Giannantonio, Presidente Società Italiana di Psichiatria (SIP) e professore all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara Massimo Scaccabarozzi, Presidente e amministratore delegato Janssen Italia
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MOSTRA FOTOGRAFICA “PENSARE IN BIANCO E NERO, VEDERE A COLORI”
PONTE NELLE ALPI Un percorso attraverso la visione fotografica: questa la mostra del Circolo Fotografico Bellunese “Mario De Biasi” dal titolo “Pensare in bianco e nero, vedere a colori”. L’esposizione sarà visibile fino al 14 novembre al bar pasticceria La Tour Eiffel di Ponte nelle Alpi durante gli orari di apertura del locale. In esposizione sono le foto di due soci del Circolo, Paolo Mecca di Agordo e Irene Pampanin di Selva di Cadore. Paolo Mecca propone una visione a colori, forti suggestioni in un luogo dove si compenetrano in maniera sempre diversa acqua e cielo, realtà e fantasia; dove l’uomo è solo spettatore di fronte alla bellezza della natura. Irene Pampanin propone il bianco e nero, luoghi senza tempo in cui l’apparente immobilità viene interrotta da elementi che ne suggeriscono una presenza: siano essi solo un’ombra, una preghiera o una poesia.
2 NOVEMBRE, IN CIMITERO… GIANFELICE FACCHETTI
Gianfelice Facchetti (Milano, 28 agosto 1974) è un attore, drammaturgo e regista teatrale italiano. Dal 2000 collabora con diverse realtà teatrali e educative. La sua prima scrittura teatrale, Bundesliga ’44 (2005), ispirata a un episodio de I sommersi e i salvati di Primo Levi, è stata finalista al Premio Ustica per il Teatro Civile 2005 e segnalata al Premio Bancarella Sport. La sua carriera di attore cinematografico ha visto la partecipazione sia a fiction televisive come Il grande Torino, Il Pirata – Marco Pantani, I colori della gioventù e Anita Garibaldi, che a film per il cinema come L’aria del lago. Dal 2008 collabora con il Corriere della Sera. Nel 2009 collabora con la trasmissione Le Iene. Nel 2012 ha vinto il “Premio Bancarella Sport” con il libro Se no che gente saremmo edito da Longanesi. Nel mese di agosto 2020 realizza i contenuti audio per accompagnare i visitatori del Museo garibaldino di Caprera. Nel settembre 2020 a Venezia con una performance inaugura la Biennale del Colore edizione zero, presso la Fornace Orsoni 1888. (sintesi wikipedia)
FOTO GIANFELICE TRA GLI AMICI AGORDINI
IERI ALLA RADIO
OSPITE ANNA CARDIN
DI CLAUDIO FONTANIVE
DUE MINUTI UN LIBRO
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
DAI SANT E DAI MORT
AUDIO
Non c’era Halloween. C’erano i giorni “dei Sant e dei Mort”. Una cosa seria, con i mazzi di fiori avvolti nel cellophane e lumini in corridoio pronti a prendere la strada che portava a Cencenighe. La Ritmo profumava di crisantemi mentre percorreva la 203 dirigendosi verso il cimitero in riva al Cordevole. Scendevi dall’auto e, mentre guardavi le pietre del torrente ricoperte di candida brina, un vento gelido ti dava il benvenuto sferzandoti il viso. Il camposanto, nel cielo grigio di novembre, aveva un’aria tetra e severa. Un cimitero moderno, ricavato seguendo il profilo del pendio da dove nasce il Pelsa. Quello vecchio era stato spazzato via senza alcuna pietà dall’acqua del Biois durante la terribile alluvione del ’66. I defunti, tumulati nel terreno fatto a gradoni, nel loro sonno eterno potevano guardare il paese dove erano nati vissuti e morti. C’erano persone in silenzio e si udiva solo qualche bisbiglio su dove posizionare le candele ed i fiori. Sospiri per i morti recenti, preghiere per quelli saliti in cielo da tempo. Si respirava, assieme all’aria fredda, il rispetto ed il ricordo per chi non c’era più. Il vento freddo di novembre portava suoni di secchi di lamiera zincata, di vasi di rame che venivano appoggiati al gelido marmo delle tombe e di accendini che tentavano di dar vita a candele e lumini. C’era sempre qualcuno che si conosceva. Un saluto appena accennato ed un dialogo sempre uguale: “…come vàla?…qua…par zhimiteri…”. I sorrisi erano pervasi da una serena malinconia mentre il cielo grigio sembrava promettere neve. Mamma sistemava i fiori, toglieva quelli appassiti e metteva quelli nuovi nei vasi di vetro. Papà posizionava le candele, faticando non poco ad accenderle a causa del vento. Mentre la luce del giorno iniziava a scemare facevamo un breve giro per visitare le tombe di persone a me sconosciute. Ancora qualche saluto sottovoce, poi il freddo e quel vento gelido e teso avevano la meglio. Il ghiaino gelato scricchiolava sotto le scarpe mentre ci dirigevamo verso l’uscita del camposanto. La curva a destra in discesa fra i due alti muri di cemento e poi il chiudersi dietro le spalle del cigolante cancello di ferro. Arrivati alla macchina un ultimo sguardo al cimitero illuminato dalla malinconica luce dei lumini che rischiaravano con la loro tremula luce la sera appena arrivata. Poi i fari della Ritmo rischiaravano la strada che iniziava a ghiacciare, una breve sosta a casa ed era già tempo di ritornare a Belluno. Ancora un paio di settimane, forse meno. Poi il colorato autunno si sarebbe tramutato in freddo e silenzioso inverno. E sarebbe scesa la prima neve.
LA RACCOLTA COMPLETA
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
di Luisa Alchini : Per il settimo anno consecutivo su radio Più conduco da ottobre a maggio la rubrica ” Legger..mente bellunesi”, l’idea è nata dopo aver avuto la consapevolezza del fermento letterario che pullula nella nostra provincia, dalle innumerevoli pubblicazioni che si susseguono da parte di scrittori affermati ed emergenti, come pure dal desiderio di molti di raccontare o raccontarsi senza pretese di auliche composizioni. In questo lungo viaggio immersa nella lettura, frugando nella biblioteca di Santa Giustina o accogliendo le novità che Mirko Mezzacasa puntualmente mi propone, ho scoperto le mille sfaccettature della nostra terra attraverso le infinite tematiche trattate, racconti, biografie, poesie, testimonianze, ricerche. Che si scriva con abile penna o prevalentemente d’istinto ciò che rimane è patrimonio culturale indelebile, siamo grati alle tante persone che decidono per passione o mestiere di farlo, lo siamo ancor di più se quello che ci viene restituito è uno spaccato della realtà a noi più vicina, testimonianza presente o passata della nostra terra, con questo sentimento ogni settimana scelgo per gli ascoltatori di radio Più un libro bellunese da condividere. Vi aspetto ogni martedì ore 1030 e 19.00 su radio Piu’ Replica la domenica e in podcast sul sito www.radiopiu.net
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
PROVINCIALE 24 VALPAROLA (LIVINALLONGO) fino al 6 novembre senso unico alternato con semaforo
SR 473 DI CROCE D’AUNE fino al 20 novembre, dalle 7:30 alle 17 esclusi sabati e domeniche, senso unico alternato regolato da semaforo in località Croce D’Aune di Pedavena per ripristino impianto di illuminazione pubblica
SR 203 , località VIGNOLE fino al 13 novembre senso unico dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 16 alle 17 con moviere, dalle 8.30 alle 16 con semaforo
SR 50 SCALE DI PRIMOLANO dal 6 al 18 novembre, dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 18 esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri per ripristino piano viabile su cavidotto e-distribuzione
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO fino al 30 novembre, esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri tra Puos e Cornei per posa fibre ottiche
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 30 novembre senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Arabba e Cernadoi per consolidamento ciglio stradale e sostituzione barriere di sicurezza
SR 48 DELLE DOLOMITI tra i comuni di Livinallongo Del Col Di Lana e Cortina, senso unico alternato regolato da movieri fino al 20 novembre, sabato e domenica compresi, per collegamento elettrodotto interrato e-distribuzione
PROVINCIALE 251 COLLE SANTA LUCIA Fino al 28 novembre senso unico (per asfaltature) compresi sabato e domenica (stessa situazione lungo la 203 agordina in località Rucavà)
SP 12 PEDEMONTANA senso unico alternato regolato da impianto semaforico in località Veses fino al 6 novembre, esclusi sabati e domeniche, per messa in sicurezza versante a monte della strada
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 6 novembre (festivi e prefestivi inclusi) senso unico alternato in località Brenta Comune di Livinallongo del Col di Lana.
SP 49 DI MISURINA fino al 20 novembre, senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Misurina e il confine con la provincia di Bolzano per posa elettrodotto interrato
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 30 novembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
Precipitazioni: Assenti.
Temperature: Nelle valli in genere stazionarie, salvo un lieve aumento delle minime nei fondovalle prealpini in caso di estese nubi basse notturne; in quota stazionarie o in lieve calo. Valori ancora ben superiori alla norma, con importante inversione termica nelle valli nelle ore più fredde. Su Prealpi a 1500 m min 7°C max 14°C, a 2000 m min 6°C max 11°C. Su Dolomiti a 2000 m min 6°C max 12°C, a 3000 m min 1°C max 6°C
Venti: Nelle valli generalmente deboli, salvo locali moderati rinforzi; in quota deboli o moderati da sud-ovest, 10-15 km/h a 2000 m, 15-20 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Probabilità medio-bassa (25-50%) di deboli precipitazioni perlopiù locali e intermittenti, specie sulle zone occidentali, eventualmente nevose oltre i 2500-2700 m, con accumuli piuttosto limitati a qualche cm. Sulle zone più occidentali potrebbero risultare anche assenti.
Temperature: Temperature minime in lieve aumento, massime in diminuzione anche sensibile, con valori prossimi alla norma; sensibile attenuazione dell’inversione termica. Su Prealpi a 1500 m min 6°C max 8°C, a 2000 m min 4°C max 5°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C max 5°C, a 3000 m min -1°C max 1°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli; in quota deboli o moderati da sud-ovest, 5-10 km/h a 2000 m, 10-20 km/h a 3000 m.
IL KERALPEN CONTINUA GLI ALLENAMENTI. NESSUNA POSITIVITA’ ALL’INTERNO DELLA SOCIETA’
BELLUNO La stagione del Keralpen, la squadra di calcio femminile della provincia, si è congelata dopo sole 2 giornate giocate. Le ragazze stanno aspettando le nuove direttive del governo per poter continuare ad allenarsi. La notizia principale però è che la compagine bellunese è in salute, nessuna positività al Covid-19. Due le ragazze in quarantena fiduciaria per aver avuto dei contatti a scuola ma negative al tampone.
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ FIORENTINA PILON, DIRIGENTE DEL KERALPEN