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FOTO ANDREA AMICO, 4.11.2020
DUILIO DA CAMPO
IERI SERA, ORE 00.30 Il presidente del Consiglio ha firmato il nuovo dpcm che verrà pubblicato oggi nella Gazzetta ufficiale.
GRAZIE VOLONTARI DI VOLTAGO
VOLTAGO Un bosco intero di complimenti per i volontari di Voltago che hanno aperto definitivamente il sentiero che dalla parte alta del paese conduce al monte Larion dove hanno trovato collocazione il grande traliccio di Eit Radio per le antenne di ripetizione dei segnali radiofonici, televisivi, telefonici e di servizio. Il luogo è raggiungibile attraverso una mulattiera da Soccol di Taibon, ma molto più comodamente a piedi dal centro di Voltago.
foto JACOPO DA CAMPO
QUANDO TAMPONARE LE FALLE E’ INSUFFICIENTE, intanto ai medici di base la Regione paga 18 euro a tampone e qualcuno pure si lamenta…
E’ boom di contagi nelle case di riposo, le situazioni più difficoltose a Santo Stefano e Auronzo, 17 contagiati a Meano mentre i sindaci dicono no ad un nuovo centro Covid a Domegge.
CASE DI RIPOSO: CARENZA DI PERSONALE E OPERATORI CHE SI AMMALANO, LA SOLUZIONE NON SONO CERTO GLI OSSS CON TERZA ESSE AL POSTO DEGLI INFERMIERI
di ANDREA FIOCCO FUNZIONE PUBBLICA CGIL
MASSARO: «NO A CHIUSURE DI CASE DI RIPOSO PER APRIRE IL CENTRO COVID A DOMEGGE: PRONTE ALTRE SOLUZIONI PER SOSTITUIRE GLI OPERATORI CONTAGIATI»
BELLUNO No alla apertura di un centro Covid a Domegge e un appello a Ulss 1 Dolomiti e Regione Veneto affinchè si trovino accordi con cooperative locali o nazionali per arruolare operatori da inviare nelle case di riposo del territorio in modo “flessibile” in sostituzione di quelli risultati positivi al Coronavirus: questa la posizione dell’esecutivo del comitato di distretto dell’Ulss 1 alla luce dei recenti dibattiti sul tema.
«Di fatto, l’apertura di un centro covid a Domegge sarebbe possibile solo chiudendo una casa di riposo delle “terre alte” della nostra provincia. D’altronde è inevitabile: si tratta di una struttura edificata senza il relativo inserimento nel Piano di Zona che raccoglie la domanda e l’offerta di posti letto nel territorio e che quindi garantisce alle case di risposo la possibilità di tenere aperto. Come esecutivo, non possiamo quindi accettare “scorciatoie” giustificate con l’emergenza per aprire una struttura non ancora inserita nel piano di zona e che determinerebbe la Chiusura di un’altra casa di riposo . – spiega il Sindaco di Belluno Jacopo Massaro, presidente del comitato del distretto 1 della Conferenza dei Sindaci – il territorio e la lotta al covid non trarrebbero alcun beneficio dall’aprire una casa di riposo chiudendone un’altra». Piuttosto, la proposta dei primi cittadini è chiara, e vede il coinvolgimento dell’Ulss e della Regione: «A loro chiediamo di individuare cooperative locali o nazionali che con contratti flessibili siano in grado di fornire operatori da inviare nelle diverse case di riposo bellunesi in sostituzioni di quelli colpiti dal Coronavirus – spiega Massaro – come peraltro già ipotizzato dai direttori dell case di riposo della nostra provincia. In queste settimane, abbiamo registrato numerosi casi di positività tra gli operatori, e questo comporta delle difficoltà nell’erogazione dei servizi. Sapere di poter contare su personale in grado di coprire queste assenze e di poterlo “ruotare” tra le varie destinazioni a seconda delle necessità sarebbe un segnale importante e una soluzione all’attuale situazione di difficoltà: eviterebbe il trasferimento continuo di pazienti, non farebbe chiudere case di riposo e costerebbe meno che aprire la struttura di Domegge».
CARENZA DI VOLONTARI NEL SERVIZIO AMBULANZE, DOPO FALCADE ALLEGHE
ALLEGHE_ROCCA PIETORE Come lo scorso anno, come a Falcade la scorsa settimana. I volontari della Croce Verde di Alleghe e i colleghi di Rocca Pietore chiedono aiuto per i turni scoperti. In Val Cordevole il servizio non sarà sospeso, grazie alla collaborazione tra le due associazioni. Sono sempre più frequenti i disservizi per la mancanza di volontari del Coordinamento Agordino Zoldano nonostante il grande impegno per la ricerca di uomini e donne disponibili per la copertura dei turni. Ad Alleghe alla Croce Verde i turni mancanti saranno coperti dai volontari di Rocca Pietore e viceversa. I turni scoperti di Rocca Pietore: dalle 20 del 19 novembre alle 20 del 22 novembre e dalle 20 del 30 novembre alle 20 del 1 dicembre; i turni scoperti di Alleghe dalle 7 del 9 novembre alle 19 del 14 novembre. Come detto grazie alla collaborazione delle due associazioni non vi saranno turni scoperti nè ad Alleghe (San Tomaso) nè a Rocca Pietore, almeno fino al 1 dicembre. Una risposta encomiabile dei volontari, una grande collaborazione tra i due presidenti che condividono gli intenti tra un interesse di “altri” sempre minore.
DILLO A RADIO PIU….
Sto ascoltando la tua lettura delle notizie, e in merito alla carenza di volontari delle varie ambulanze di vallata pensavo che questa cosa stride con quella cinquantina di volontari di Protezione civile di cui si sbandierava tempo fa. Non c è possibilità di collaborazione fra le associazioni e il corpo di Protezione Civile?
L’IMMEDIATA RISPOSTA DEL PRESIDENTE DELLA CROCE VERDE VAL BIOIS, STEFANO MURER
FRATTURE CHE DIVIDONO IL PAESE
VENETO ARANCIONE O VERDE? NELLA NOTTE FORSE E’ STATA PRESA LA DECISIONE, TRE CERTEZZE: IL VENETO NON E’ ZONA ROSSA E NELLE REGIONI REGNA IL CAOS, LOMBARDIA E ALTO ADIGE E’ BLOCCO TOTALE.
E ALLE 22? TUTTI TRA LE MURA DOMESTICHE. LOCKDOWN A NORD-EST SEMPRE PIU’ VICINO
NELLE ZONE ROSSE VIETATA ANCHE LA MOBILITA’ INTERNA CIOE’ OLTRE IL PROPRIO COMUNE, ANCHE IN QUELLE ARANCIONI CHIUSI BAR E RISTORANTI TUTTO IL GIORNO. IL VENETO PER ORA NON E’ NE’ IN FASCIA ROSSA NE’ IN QUELLA ARANCIONE. PER TUTTI COPRIFUOCO ALLE 22, TRASPORTI CON CAPIENZA MASSIMA 50% E CHIUSURA DEI CENTRI COMMERCIALI NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI NEGOZI INTERNI COMPRESI.
ROMA S’intravvede . la bozza del DPCM che entrerà in vigore dal 5 novembre prossimo che nelle prossime ore verrà firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Fino al 3 dicembre, da giovedi, l’Italia sarà blindata dalle 22 della sera alle 5 del mattino, si potrà spostare solo chi ha validi motivi di lavoro o salute con la raccomandazione di non usare i mezzi pubblici se non per lavoro, studio o salute. Tra i territori a rischio lockdown, non compare il Veneto, non è cioè in zona rossa. L’Italia è quindi divisa per aree a seconda del contagi (indice RT), non ci sono obblighi di restare tutti a casa non dalle 5 del mattino alle 22 della sera. E’ vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori rientranti nelle zone rosse purché non vi siano i soliti comprovati motivi di lavoro o salute, mediante autocertificazione, E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. .Lombardia, Piemonte e Calabria e Trentino Alto Adige in zona rossa, Campania ancora non si sa, nelle zone a più elevato rischio sono vietati anche gli spostamenti nel territorio. Il Veneto è in zona verde tendente all’arancione (la verde è dove ci sono la maggior parte delle Regioni), ma per ora non in zona rossa. “Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati” si legge nella bozza del Dpcm. “La chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole”. Nelle zone ad alto rischio “sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità (…), sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività”. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie”. Nelle zone ad alto rischio contagio (rosse), “sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo . “Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio. Nelle zone rosse: “Nelle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, puo’ essere disposta per tutta la giornata o in determinate fasce orarie la chiusura al pubblico, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”. Nelle zone rosse anche per i ragazzi della seconda e terza media sarà in vigore la didattica a distanza, sono sospese le attività “svolte nei centri sportivi all’aperto”, così come “tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva”, chiusi tutti gli esercizi commerciali, compresi parrucchieri ed estetisti.
ZONA ROSSA aperte solamente le industrie e le scuole fino alla prima media. Chiusi tutti gli esercizi commerciali, compresi parrucchieri ed estetisti. Farmacie e supermercati saranno aperti al pubblico come a marzo scorso, limitazione degli spostamenti da e per le regioni ad alto rischio, in area ‘rossa’, ma anche in quelle che rientrano nella cosiddetta zona ‘arancioni’. Sospese le attività svolte nei centri sportivi all’aperto è consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione e attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale.
ZONA ARANCIONE: i ristoranti restano chiusi tutto il giorno. Sono salvi però parrucchieri e centri estetici. Oltre quindi alla serrata dei locali, restano in vigore le regole generali. Qui la Dad sarà solo per le superiori, gli studenti potranno frequentare in presenza fino alla terza media. Potrebbero poi fermarsi gli spostamenti tra Comuni anche nelle zone che ricadone in regioni ‘arancioni’, ovvero dove il rischio Covid è intermedio ma è ancora un’ipotesi..
ZONA VERDE centri commerciali saranno chiusi nel weekend, il trasporto pubblico è dimezzato. Anche i musei restano chiusi. Alle 22 scatta il coprifuoro, ci si potrà muovere solo tra Regioni ‘verdi’.
ACQUA SEMPRE INQUINATA A TAIBON
Acqua sempre inquinata (si puo’ usare per scopi alimentari previa bollitura) in frazione Ronch di Bos e Nogarola a TAIBON
DURANTE LA NOTTE CHIUDE LA 52 CARNICA A LORENZAGO DI CADORE
VENEZIA La limitazione è in vigore nella sola fascia oraria notturna 20–6, festivi esclusi. Il traffico da Domegge di Cadore in direzione Tolmezzo sarà indirizzato, tramite segnaletica in loco, verso Santo Stefano di Cadore, Sappada, Forni Avoltri, Ovaro e Villa Santina.
Contando anche le vittime delle case di riposo (la 17esima a Cortina) sono 4 i decessi di ieri in provincia, in ospedale hanno perso la vita tre anziani di Ponte nelle Alpi, Belluno e Feltre. In calo il numero dei ricoveri. Lezioni sospese per almeno 10 giorni alla scuola media di Sovramonte dopo due positività (una studente e un docente). Dopo il sindaco di Agordo Roberto Chissalè anche il primo cittadino di Lamon, Ornella Noventa è risultata positiva al test molecolare.
COVID PROVINCIA: 3 DECESSI NELLE ULTIME 24 ORE. 118 NUOVE POSITIVITA’, 6 RICOVERI IN MENO NEGLI OSPEDALI BELLUNESI
BELLUNO Sono 3 i decessi in Ulss 1 Dolomiti nelle ultime 24 ore. Un uomo di 90 anni ricoverato in Malattie Infettive a Belluno, una donna di 73 anni ricoverata in Terapia Intensiva a Belluno e un uomo di anni 91 ricoverato in Pneumologia Covid a Feltre.
LADRI AL CENTRO LE TORRI DI FELTRE, ci vuole tutta a prendersela con i giochi dei bambini…
FELTRE Nella notte ignoti si sono introdotti nel centro Le Torri di Feltre e hanno scassinato le gettoniere dei giochi per bambini per poche decine di euro, peraltro nella fretta il disperato non è neppure riuscito a raccogliere tutto il “bottino”. Il fatto all’esterno del tabaccaio- edicola di Giulio Antoniol e del Bar Le Torri. Il malvivente ha pure spostato l’occhio della telecamere. Quattro i giochi scassinati. Il furto è stato scoperto ieri mattina quando i gestori sono arrivati per aprire le attività. I carabinieri di Feltre hanno acquisito i filmati. Il responsabile.Giulio Antoniol, in passato è già stato vittima di un furto alle slot machine
DISAGI AI CASONI DOPO CHE UN MEZZO PESANTE HA PERSO I PEZZI PER STRADA
BELLUNO Un camion ha perso i pezzi le la strada 204 (Mas-Belluno, oltre la 203 agordina) è rimasta chiusa per mezz’ora fra le 17.30 e le 18 circa.Sul posto la Polizia Stradale, che ha fatto defluire le auto a senso unico alternato, e i vigili del fuoco, che si sono occupati della pulizia della strada e del conseguente ripristino della circolazione.
GLI AGENTI POLFER CONTROLLANO OLTRE 2400 PERSONE, UN ARRESTO E 15 INDAGATI
Sempre alta e attenta l’attenzione delle 225 pattuglie della Polizia Ferroviaria nelle stazioni del Veneto e sui 30 treni in viaggio, nell’ultima settimana su 2445 persone controllate è scattato un arresto e 15 denunce, segnalati anche due minorenni. In settimana 13 i servizi antiborseggio.
PADOVA: Un 29enne è stato arrestato per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. Durante un controllo identificativo, i poliziotti sono stati aggrediti dal giovane, che, dimostratosi fin da subito insofferente, ha dato in escandescenze. Due minorenni, di 15 e 16 anni, sono stati denunciati per rapina, individuati e fermati dopo che, a bordo di un treno regionale nella tratta tra Montebelluna e Padova, sotto minaccia, hanno costretto un coetaneo a consegnare loro il denaro che aveva con sé. Sono stati affidati ai familiari, subito avvisati dell’accaduto. Infine emesso un provvedimento di DASPO urbano nei confronti di un 41enne per ubriachezza molesta.
VENEZIA Nella stazione di Santa Lucia, i poliziotti hanno denunciato un 25enne per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offender è risultato inottemperante al divieto di ritorno nel Comune, e trovato in possesso di un taglierino posto sotto sequestro. Due 21enni sono stati indagati a Mestre per il reato di danneggiamento, si sono intrufolati abusivamente in un’area nello scalo interdetta agli estranei, e, con lo scopo di bivaccare all’interno, hanno rotto il vetro di un locale ferroviario.
LUXOTTICA TERZO TRIMESTRE 2020: FORTE RIPRESA SOSTENUTA DALLA RESILIENZA DEL BUSINNES OTTICO
Fatturato in calo dell’1,1% a cambi costanti1 (- 5,2% a cambi correnti)
• Business ottico e mercati maturi tornano a crescere anno su anno
• Vendite online in costante crescita: + 40% da inizio anno record 878 milioni di euro
• Forte generazione di cassa e liquidità
FRANCIA_MILANO_AGORDO EssilorLuxottica annuncia che i ricavi consolidati per il terzo trimestre 2020 sono stati pari a 4.085 milioni di euro, con una diminuzione del 5,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-1,1% a cambi costanti), evidenziando una ripresa progressiva rispetto al secondo trimestre 2020. Nei primi nove mesi del 2020 i ricavi consolidati sono stati pari a 10.315 milioni di euro, con una diminuzione del 21,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-20,0% a cambi costanti). “Siamo soddisfatti della significativa inversione di tendenza registrata dalla Società nel terzo trimestre e orgogliosi di tutti i nostri dipendenti che l’hanno resa possibile. Le nostre organizzazioni si sono rapidamente adattate a un ambiente particolarmente impegnativo e hanno abbracciato un nuovo modo di lavorare, permettendo al Gruppo di proseguire il suo percorso verso una solida ripresa. La pandemia di COVID-19 sta nuovamente accelerando in tutta Europa, portando con sé nuove restrizioni. La nostra priorità rimane quella di proteggere i nostri dipendenti e mantenere il nostro impegno verso clienti e stakeholder, garantendo la continuità operativa e il controllo dei costi. In questo difficile contesto di mercato, EssilorLuxottica è diventata più forte, grazie alla resilienza del business ottico e al mix equilibrato di prodotti, canali e aree geografiche” ha commentato Francesco Milleri, Vice Presidente e Amministratore Delegato di Luxottica e Paul du Saillant, Amministratore Delegato di Essilor. Aggiornamento sulla situazione COVID-19 Negli ultimi mesi, il bisogno strutturale di una buona visione ha confermato la propria resilienza nonostante un contesto sanitario e lavorativo instabile. Il business ottico, che rappresenta un buon 70% del fatturato della Società, ha trainato il ritrovato slancio delle vendite. Tale aumento è stato sostenuto non solo dalla domanda inespressa, ma anche da una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori della necessità di prendersi cura dei propri occhi, in particolare con l’aumentare del tempo passato di fronte agli schermi, nella nuova normalità imposta da COVID-19. Questo, a sua volta, ha favorito un rinnovato appetito dei consumatori per soluzioni visive con un alto valore aggiunto. Nell’affrontare le sfide e le opportunità di questi tempi incerti, EssilorLuxottica è stata all’altezza della propria mission supportando i propri dipendenti e clienti proprio quando ne hanno avuto più bisogno. La forte motivazione, l’impegno e la professionalità delle oltre 150.000 dipendenti e degli oltre 400.000 clienti ottici hanno consentito alla Società di continuare ad agire con senso responsabilità e come azienda di riferimento del settore, grazie a una forte pipeline di prodotti innovativi adatti al nuovo scenario e al desiderio di migliorare ancor di più l’esperienza del consumatore finale in negozio.
La crisi causata da COVID-19 si è rivelata un’opportunità per EssilorLuxottica, in quanto ha agito da catalizzatore per implementare le decisioni strategiche prese dalla Società poco prima della pandemia: portare avanti l’integrazione, semplificare l’organizzazione aziendale, accelerare i processi decisionali, incrementare la digitalizzazione e sostenere la trasformazione del settore dell’eyewear e dell’eyecare, sempre contenendo i costi e preservando la cassa. La pandemia sta tornando a crescere in tutta Europa e questa seconda ondata aumenta il livello di incertezza delle prossime settimane. Nonostante ciò, questa area geografica ha la massima priorità per la Società che mantiene un forte focus sulla sicurezza dei suoi dipendenti, sulla business continuity e sul rapporto di fiducia con i clienti e gli altri stakeholder.
LUXOTTICA: CONFERMATI I TRASPORTI PUBBLICI DAL 9 NOVEMBRE. CANCELLATA LA NAVETTA PER I PARCHEGGI DI AGORDO
AGORDO La dirigenza Luxottica e la commissione trasporti della RSU di Agordo si sono incontrate per definire la questione trasporti pubblici a partire dal 9 novembre, quando le maestranze ritorneranno a lavorare con i turni distanziati e i part-time incentivati torneranno al lavoro per le 6 ore. La notizia è buona e tutte le tratte sono state confermate. La tratta da Belluno e da Feltre sono confermate per i due turni lavorativi, per il turno notturno ci sarà una sola corsa con partenza da Feltre ma che passerà per Belluno a far salire coloro che lavorano la notte. Da Falcade confermate le corse per i turni diurni ma cancellata la corsa del turno notturno per numeri insufficienti per istituire il servizio. Per le maestranze dal Primiero Trentino Trasporti ha confermato i mezzi per il turno mattina e pomeriggio. Manca solo la corsa per la Val Cordevole ma al momento non ci sono abbastanza adesioni per istituire una mezzo pubblico da Caprile. Unica nota dolente, verranno cancellate le navette per coloro che parcheggiavano in località Polane e Tamonich.
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE LUCA ZAIA
Dalla dottoressa Liliana Lora, Medico di Medicina Generale, Segretario Regionale Veneto SMI riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera inviata al Presidente della Regione Luca Zaia.
Egregio Presidente, sono una cittadina Veneta, un medico di medicina generale e mi onoro di rappresentare i miei colleghi, convenzionati e non, in un sindacato che si è sempre posto come propositivo e collaborativo con gli ideali di salute pubblica, universalistica ed egalitaria sanciti dalla nostra Costituzione, nel rispetto della professionalità e delle condizioni di lavoro dei medici. Forse per questo ho fatto molta fatica a trovare le parole per rappresentarle la mia
delusione nel sentire i Suoi toni di questi giorni nei confronti della nostra categoria professionale. Era necessario ((le chiedo) era cosi importante per rafforzare la sua immagine utilizzare i toni e le parole che ha usato? “Rendo obbligatorio per i medici di famiglia …. in caso contrario saranno sanzionati fino anche alla revoca della convenzione”.
E’ il Veneto, o è un mio sogno, ad essere additato come sistema di assistenza territoriale di eccellenza? E se è così da chi pensa dipenda? Siamo noi o no ad aver dato luogo allo splendido progetto delle medicine di gruppo integrate che per decisione regionale sono poi state bloccate nella loro completa realizzazione? Se ora fosse stato un progetto portato a termine il Veneto, egregio Presidente, non avrebbe bisogno di cooptare nessuno, perché il territorio sarebbe in grado di dare la massima risposta senza mettere a rischio colleghi, pazienti e personale collaboratore. Ma adesso siamo ancora noi, i “peones” medici di famiglia, a dare il massimo nel venire in soccorso dei SISP ai quali manca personale e ai colleghi ospedalieri che sono sotto-organico e con carenza di posti letto. Perchè il tracciamento, la informo, ormai è saltato da più di 2 settimane e tutte le azioni necessarie vengono svolte già da noi, non aiutati, non tutelati e non compresi. Non siamo codardi, noi medici di famiglia, non ci nascondiamo per non lavorare, Presidente! riteniamo solamente che ad un professionista (come a qualsiasi persona) si debba rispetto e si chieda collaborazione, dandogli gli strumenti per poterla offrire. La nostra preoccupazione principale è la tutela degli assistiti affetti da qualsiasi patologia (non solo COVID), ma anche dei colleghi. Non possiamo permetterci di perderne ancora per questo. Con i proclama si comanda, non si governa! La collaborazione è sempre stata offerta ed ancora rimane perchè siamo medici ed abbiamo a cuore i nostri pazienti.
TANTI LAVORI IN PROGRAMMA PER IL COMUNE DI CANALE
di Gianni Santomaso
LO SPECIALE di GIANNI SANTOMASO
INTRO: Dalla Certosa di Vedana alle miniere di Valle Imperina, passando per la chiesa di San Gottardo, gli ospizi di Candaten, Agre e la gola dei Castei, hanno camminato nei secoli tanti viandanti e pellegrini. Anche il Cordevole, che dà il nome alla valle lungo cui questi siti hanno trovato posto, è stato arteria preziosa per il trasporto delle merci che dall’Agordino scendevano fino a Venezia. Per trent’anni, nella prima metà del Novecento, pure il treno ha costeggiato il torrente da Bribano ad Agordo. Poi a farla da padrone sono state soprattutto le auto dei lavoratori e dei turisti. Attraverso il nostro reportage abbiamo provato a raccontare cosa potrà accadere domani: la riapertura della vecchia strada dei Castei per permettere i lavori di impermeabilizzazione della galleria parallela e per garantire il passaggio in sicurezza dei ciclisti che gli amministratori agordini vogliono portare in massa in vallata; la valorizzazione di scorci suggestivi e il decollo di centri storico-culturali che altrove ci invidiano; la riproposizione di una lentezza dell’andare questa volta non forzata, ma scelta.
CLICCA E APRI, ALL’INTERNO AUDIO, FOTO E VIDEO RACCONTO
DALLA CERTOSA DI VEDANA A VALLE IMPERINA di GIANNI SANTOMASO
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A TAIBON L’AMPLIAMENTO DEL CIMITERO
di Gianni Santomaso
STANZIATI I SOLDI PER LA STRADA DI PIASENT
di Gianni Santomaso
LA RICORRENZA DEL 4 NOVEMBRE
L’ALLUVIONE DEL 1966 IN VAL DI ZOLDO E QUEL NUBIFRAGIO DELL’AGOSTO 1890
di RENATO BONA
DA MARGHERA, LUCA ZAIA “I FOCOLAI SONO SOPRATTUTTO DI NATURA DOMESTICA”
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA
Oggi garantiamo postazioni di cura e terapia intensiva ai nostri malati abbiamo 1000 terapia intensive e 6000 ricoveri covid pur garantendo un minimo di attività no covid. Questa situazione mi auguro non si avveri mai altrimenti il Veneto sarebbe un “lebbrosario” da lockdown e buttare via la chiave. Veneto a metà in fascia verde, di certo non siamo in fascia rossa ai limiti di quella verde, ma non si facciano salti di gioia può significare che devono ancora iniziare i problemi no che sono finiti.
Oggi alle 15.30 riunione con il Governo, probabilmente ci verrà presentata la bozza del DPCM sulla quale esprimerci. Picco delle terapie intensive e dei decessi, ieri il record negativo con 31 morti e 12 persone in più in terapia intensiva, oggi in poche ore già 10 in più. La squadra della Sanità sta rendendo tanto, devo ringraziare non solo i direttori ma tutti gli operatori della Sanità, il Veneto dà un’immagine ottima. Sono 60mila i tamponi rapidi in arrivo dal Governo saranno portati a tutti i medici di base, un kit di tamponi e di dispositivi. In settimana saranno messi nelle condizioni di fare i test ai pazienti. Il Veneto non ha bisogno di un lockdown non siamo nella fascia che prevede ulteriori misure restrittive, a noi non serve un DPCM per portare la mascherina e chiedo per questo un sacrificio ai veneti anche se in casa arriva qualcuno che non è un convivente, anche un figlio che vive altrove è un estraneo. Nella stragrande maggioranza dei casi i focolai si sviluppano durante la vita domestica.Nessuno è invincibile ci sono ragazzini giovani che finiscono in ospedale con il covid19 è una routelle russa meno pericolosa per i giovani ma per i quali puo’ essere tanto pericolosa. ALLE 15.30 PARLERA’ CON IL GOVERNO E IL TEMA E’ IL DPCM MA SI E’ APPRESO DEL TASSO DI CONTAGIOSITA’ RT E IL VENETO NON E’ IN FASCIA RESTRITTIVA, QUINDI QUALI MISURE RESTRITTIVE? Ci sono misure nazionali uguali per tutti come la chiusura dei centri commerciali, la didattica distanza per le scuole dalla terza media in su, io puntavo a fare un’ordinanza con il 50% a casa a rotazione, la misura non viene applicata per il tema dei trasporti, dopo l’apertura delle scuole la curva ha iniziato ad alzarsi Israele ad esempio ha di nuovo chiuso tutto. Gli spostamenti degli studenti porta allo sviluppo di cluster famigliari, i giovani sono buoni portatori pur non avendo grossi guai. Mi pare di aver capito che si punta alla capienza massima del 50% sui mezzi di trasporti che si sono svuotati e quindi noi copriamo, se si riaprono le scuole il problema sussiste perché sarebba da raddoppiare i mezzi. A livello regionale non abbiamo ancora contezza di ulteriori restringimenti. TRA I MEDICI DI BASE C’E’ UNA CERTA FIBRILLAZIONE CON CONTESTAZIONE ANCHE DELLA FIMG ED ESPRIMONO TIMORI ANCHE PER LA SICUREZZA DI MEDICI ANZIANI IN AMBULATORI ANGUSTI. Ci sono 650 medici che lo stanno facendo da un mese gratuitamente (FIMG) e nessuno gliel’ha ordinato. Ringrazio il sindacato e chi si è messo a disposizione. Non e’ facile operare per nessuno nemmeno per i medici in terapia intensiva e nei reparti di infetti, ma se un medico decide di fare il drive in nel piazzale comunale non è vietato e c’è la disposizione civile pronta a mettere un gazebo. C’è totale libertà nel farei l servizio si puo’ fare ovunque anche negli edifici comunali o drive-in. Io non ce l’ho con i medici di base ma davanti ad un accordo nazionale l’obbligazione è obbligatoria, so che viene su il rigurgito ma non so cosa dire. Abbiamo 11mila medici in ospedale a testa bassa che lavorano, non che i medici di base non lavorino anzi. Ma la signora Maria sta seguendo un dibattito lunare per un tampone che si fa in tempi stretti e ben bardati ma non con gli scafandri. Non è una guerra batteriologica. Se ci sono medici anziani che hanno patologie lo si puo’ comprendere. Non dimentichiamo che i medici vengono pagati con 18 euro a tampone e i tamponi vengono forniti gratis per dare un servizio ai pazienti. IL PREMIER CONTE HA ILLUSTRATO UN SISTEMA A TRE LIVELLI ALTO, MEDIO BASSO E ALTO, DOV’E’ IL VENETO? Oggi siamo in una posizione intermedia con un’infezione importante. Non c’è solo l’indice RT ma anche la qualità della sanità, il contact tracing e altri paramenti (21 in totale ndr.) RT 2 significa che un infetto ne puo’ infettare altri 2 ma in Veneto ci viene riconosciuta la qualità della sanità anche se anche noi come tutta Italia siamo in crisi con i contact tracing per i numeri alti, è un panettone che lievita sempre di più. LE TERAPIE INTENSIVE DEL SAN BORTOLO DI VICENZA HANNO ACCOLTO PER DUE VOLTE DI SEGUITO PAZIENTI DA VERONA ANCHE SE LI’ HANNO POSTI LETTO DISPONIBILI. Verona ha chiesto un aiuto temporaneo, il problema è risolto se c’è necessità di prestare letti lo si fa siamo in emergenza. SI ATTENDE IL NUOVO DPCM, LE LINEE SONO INDICATE LE PUO’ VALUTARE? Non ho ancora visto il testo, staremo a vedere, coprifuoco dalle 21 immagino vogliano evitare gli spostamenti già con i ristoranti chiusi, ma aspettiamo il provvedimento. Le fasce, mi sembra di capire che ci sono misure per appunto fasce ma non sono note. CHI DECIDE MINISTRO DELLA SALUTE O REGIONE? Rispetto alle misure a doc sul territorio siamo presenti. Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha parlato di ordinanza del Ministro della Salute che non so quali siano, porteremo le nostre idee sapendo che il covid c’e’ ma la convivenza con le misure è fondamentale. TERAPIA DEL PLASMA RACCOLTO DIRETTAMENTE IN OSPEDALE PERCHE? Noi dobbiamo fare un prelievo sulla base di un titolo anti corpale, si puo’ anche fare indiscriminato prevedendo la concentrazione. Il plasma non viene gettato se non si utilizza per le cure covid ha altre applicazioni. L’idea da portare avanti dalla banca del plasma va in questa direzione, contatto immediato dei pazienti in base alla loro forma fisica ed età. Non abbiamo mai smesso di somministrare il plasma iperimmune ai pazienti considerati idonei. SPOSTAMENTI Non ci risulta nulla, attendiamo le decisioni del DPCM non sappiamo se sono del Ministro della Salute o in abbinata con la regione. GLI ALTRI STATI HANNO MANTENUTO LA SCUOLA IN PRESENZA Sono sempre favorevole a una condizione di minima didattica a distanza non certo 75% o 100% la verità è che anche il carico demografico nelle aule ha un altro peso. Non c’è scritto peraltro da nessuna parte di rimanere in classe con le finestre aperte che non è salutare se i ragazzi devono andare a scuola con la coperta. Si parla di ricambio d’aria non di tenere le finestre aperte, se serve a farlo capire faremo un’ordinanza. Anch’io tifo per tenere le scuole aperte ma scelte che si sono rivelate anacronistiche e fuori luogo poi erano ottime è vero che c’è chi ha aperto tutto, ma poi ha pure chiuso tutto. Prima di dibatteva se portare o no la mascherina a scuola, oggi se tenere i plessi aperti o chiuse. MORTALITA’ I paesi con il più alto tasso di mortalità sono Stati Uniti, Messico, Brasile e India, dove c’è sanità non c’è mortalità. Negli Usa la sanità è a pagamento mentre la vecchia Europa sta curando i suoi malati. Finiamola con il dire che la Cina non ha più contagiati, ogni paese ha la sua storia anche di metodi di privacy e decisioni, non si possono fare paragoni con la nostra sanità. L’APP BIOSERVEGLIANZA VENETA? E’ pronta ma la privacy e la burocrazia ci blocca ci chiedono dove finiscono i dati anche se c’è la liberatorio…Italia. MEDICI FIMG TREVISO PARLA DI TONO ARROGANTE DEL GOVERNO REGIONALE La maggioranza ha votato e il contratto formalmente è passato, non cerco polemiche dico che c’è un contratto, invece che preoccupari del tono del Presidente della Regione chiedano ai cittadini se vogliono fare i tamponi. Se non hanno capito la gravità del momento ne prendo atto. Se siamo arrivati ad un’ordinanza regionale è perchè a livello nazionale i loro rappresentanti hanno firmato al Governo per fare i tamponi. Abbiamo solo recepito l’accordo nazionale che è una modifica del contratto che vale per tutti. Adesso la colpa è del Presidente? Per favore andate a fare i tamponi come i 650 colleghi che lo hanno fatto gratuitamente, non rovesciateci la frittata a noi. Non voglio polemiche perché stimiamo i medici italiani, mentre questi dibattono gli altri fanno i tamponi. C’è un contratto da rispettare, ognuno è tenuto a dire quello che pensa e io difendo i veneti che devono fare i tamponi e chi lo non farà sarà disciplinarmente sanzionato. Abbiamo fatto un solo errore, troppo veloci nel prendere decisioni, oggi le Regioni ci chiedono come fare. Ma davanti a gente che soffre vi sembra il momento di fare polemiche con la regione, ai medici: “Andate a fare i tamponi come previsto dalla legge, si offendono perché la legge prevede sanzioni, ed è proprio cosi’, punto. Se il Governo vuole togliere le sanzioni faccia un decreto” .C’E’ UNA VALUTAZIONE DEL PICCO DI DECESSI OGGI IMPORTANTE DATO PIU’ ALTO DELLA SECONDA ONDATA? L’ALGORITMO DELL’ASSESSORE BOTTACIN CI DICE QUALCHE COSA SULL’ RT? Le variabili sono molte e le previsioni poco puntuali. Se ognuno rispettasse le regole la curva si abbassa e non serve nemmeno il lockdown.
MANUELA LANZARIN Siamo attenti alla popolazione anziana, i messaggi che diamo sono sempre di grande attenzione verso di loro. Sono fondamentali nella nostra società e come tali vanno protetti in maniera forte. UN EVENTUALE LOCKDOWN PER LORO CHE SIGNIFICA? Aspettiamo il DPCM cosa riporta, abbiamo sentito di una norma nazionale, nelle ultime indiscrizioni non sembra più presente. Cerchiamo di proteggerli ulteriormente con fasce orarie ad esempio al supermercato per una maggiore protezione. Abbiamo ragionato su questo attendiamo ora il DPCM. CONCORSO PER INFERMIERI? Non so quanti posti ci sono, ne abbiamo parlato oggi con Azienda Zero per concentrare le prove e a fine novembre e possano iniziare subito a lavorare, chi esce dal corso di laurea a fine ottobre sono 350-400 ma non ho il dato preciso. IL SAN BORTOLO HA ACCOLTO LE TERAPIE INTENSIVE DI VERONA Verona non era in sofferenza, VIcenza è vicina a Verona ma non e’ un’anomalia.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/375533227128815
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
COVID, BOND (FI): «NON SI GONFINO I NUMERI PER GIUSTIFICARE IL LOCKDOWN: POSITIVI E QUARANTENATI NON SONO LA STESSA COSA. LOCKDOWN: SERVONO INDENNIZZI VERI NON RISTORI FASULLI»
ROMA «Positivi e persone in quarantena non sono la stessa cosa. Lo dico perché ho il dubbio che non sia così per tutti. Non per il governo, che ha deciso di allargare la didattica a distanza sulla base di numeri che riguardano i soggetti costretti a casa, ma non perché riscontrati positivi con il tampone: semplicemente perché contatti di positivi». Così in una nota il deputato di Forza Italia Dario Bond. «La distinzione c’è e va sottolineata. Una persona in quarantena non è una persona malata. Tra l’altro, anche un positivo asintomatico non può essere considerato malato. Nonostante questo, però, il governo spinge sul lockdown e sulle chiusure, sulla base di numeri che non tengono conto di distinzione alcuna. E l’accelerazione sulla didattica a distanza, alla luce appunto delle classi in quarantena, non del numero dei ragazzi positivi, rischia di creare ulteriori problemi alle famiglie e al lavoro. Penso ad esempio ai genitori con un figlio alle medie, costretti a rimanere a casa o prendersi una baby sitter solo perché il governo ha disposto la sospensione della didattica in presenza. Non ci siamo proprio». «Lo Stato ha imposto la chiusura, lo Stato paghi». Così in una nota il deputato di Forza Italia Dario Bond. «Le manifestazioni di commercianti, artigiani, partite Iva, liberi professionisti, che stanno animando molte piazze italiane, comprese Belluno ieri e Venezia oggi, sono pacifiste, ma dimostrano il grande disagio sociale che sta vivendo il nostro paese. Un disagio economico, ma anche sociale, che non possiamo permettere sfoci in conseguenze ancora più gravi. Il responsabile è uno soltanto: il governo. Rispetto ad altri Paesi come la Germania, che ristorano realmente i mancati redditi e le aziende bloccate, il governo Conte procede invece con piccoli contentini, nulla di più. Ho fatto un intervento in Parlamento, per stigmatizzare la cosa. Per dire che non ha più senso parlare di ristoro, ma di indennizzo. Qui è lo Stato che ha obbligato a chiudere. Quindi c’è un danno e il danno deve essere coperto da un indennizzo. Come diceva un noto adagio, chi rompe paga. Ecco, lo Stato paghi. Altrimenti avremo vie e piazze vuote, serrande abbassate, una crisi senza eguali in tutto il Paese».
NUOVO DIRIGENTE IN PROVINCIA: E’ LA DOTTORESSA WANDA ANTONIAZZI
BELLUNO Ha preso servizio nei giorni scorsi la nuova dirigente provinciale al patrimonio, edilizia scolastica, viabilità e opere pubbliche. Si tratta della dottoressa Wanda Antoniazzi, che ha superato la selezione indetta dalla Provincia qualche mese fa (e rallentata dall’emergenza Covid). Antoniazzi arriva da una lunga esperienza nella Pubblica Amministrazione, avendo lavorato in diversi enti territoriali; negli ultimi anni si è occupata delle stesse tematiche che seguirà a Palazzo Piloni per il Comune di Mogliano Veneto. «Le diamo il benvenuto e le auguriamo buon lavoro» dice il presidente della Provincia, Roberto Padrin, che questa mattina ha presentato la nuova dirigente alla squadra di consiglieri. «Con l’assunzione della dottoressa Antoniazzi si completa il quadro della riorganizzazione interna degli uffici seguita ad alcune mobilità e agli ultimi pensionamenti. In questo momento abbiamo tre dirigenti di ruolo, oltre al segretario generale, vale a dire Gianni De Bastiani, Antonella Bortoluzzi e appunto la dottoressa Antoniazzi. A cui si aggiungono due dirigenti incaricati su mandato del presidente, che sono Anna Za e Karin Battistin. Questo significa che la macchina può continuare a lavorare come ha fatto finora, anzi, ancora meglio. Anche perché abbiamo potuto assumere sei nuovi dipendenti, cinque profili tecnici e un profilo amministrativo; ed entro fine mese si chiuderà il concorso per altri due profili amministrativi, che completeranno il turn-over». «Gli effetti della legge Delrio prima e il gran numero di pensionamenti recenti avevano provocato uno scossone non da poco – conclude il presidente Padrin -. La Provincia ha accusato qualche difficoltà e ancora oggi in alcuni settori si sente la carenza di personale. Ma grazie alla professionalità dei nostri uffici, siamo riusciti a portare a termine partite importantissime, come la programmazione delle opere sportive per i Mondiali 2021, oltre all’ordinaria amministrazione che ci vede impegnati quotidianamente su viabilità, edilizia scolastica, impianti a fune e trasporto pubblico».
REDDITO DI CITTADINANZA A NOMADE DENUNCIATA DI FURTO DAI CARABINIERI
BELLUNO “Complimenti al ministro degli Esteri Di Maio, il più grande sponsor del reddito di cittadinanza. Ecco a chi finiscono i soldi pubblici: ai nomadi che compiono furti nelle abitazioni! Questa è l’ennesima dimostrazione che con le politiche assistenzialiste non si va da nessuna parte, per combattere la povertà servono: lavoro, meno tasse e meno burocrazia!” E’ quanto scrive sulla sua pagina facebook il deputato di Forza Italia, Dario Bond, commentando l’episodio di cronaca registrato a Belluno secondo il quale la donna appartenente al gruppo di nomadi denunciati dai Carabinieri per furto, come riporta la stampa, risulta beneficiaria del reddito di cittadinanza.
L’OPPORTUNITA’: 10 MILIONI PER LA RIMOZIONE DELL’AMIANTO DAGLI EDIFICI PUBBLICI
“GIURO FEDELTA’ ALLA REPUBBLICA ITALIANA”, UN GRIDO IN STREAMING DA TUTTA ITALIA, TRE I NUOVI POMPIERI BELLUNESI
ROMA Dopo 10 mesi di formazione 393 allievi Vigili del Fuoco dell’88° corso, hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana. La cerimonia si è svolta con i diversi gruppi di allievi dislocati in tutta Italia e collegati in streaming con le scuole centrali antincendio, dove ha presenziato la cerimonia il Capo del Corpo Fabio Dattilo. “In un momento di forte incertezza noi vigili del fuoco esprimiamo valori su cui la gente sa sempre di poter contare” queste alcune parole del capo del Corpo Dattilo nel saluto rivolto agli allievi poco prima del giuramento. Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha assistito alla cerimonia in collegamento video dal Viminale, prendendo la parola ha dato il benvenuto alle allieve e gli allievi, ricordando che da oggi sono parte integrante di uno dei Corpi fondamentali dello Stato. Al polo didattico di Treviso hanno prestato la loro promessa 28 allievi del Veneto e Friuli Venezia Giulia, alla presenza del prefetto della città della marca Maria Rosaria Laganà del direttore interregionale Loris Munaro, di una rappresentanza dei comandanti dei vigili del fuoco delle due regioni delle autorità civili e militari.
SCUOLA: AL VENETO 6 MILIONI DI EURO PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEI MAGAZZINI COMUNALI, APPROVAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO.
FELTRE La Giunta ha dato il “via libera” al progetto esecutivo per l’intervento di efficientamento energetico dello stabile di via Vignigole, sede del Settore Gestione del Territorio e dei magazzini comunali. I lavori, del costo complessivo di 1 milione di euro, godranno di un contributo a fondo perduto pari a 690 mila euro ottenuto da un bando regionale a favore dei comuni per interventi di efficientamento energetico di edifici pubblici. Articolato il progetto di efficientamento dell’edificio, che prevede: 1. sostituzione dei serramenti 2. rivestimento delle pareti esterne 3. rifacimento del manto di copertura; 4. posa in opera di una serie di frangisole;5. sostituzione dei rivestimenti in pannelli di legno; 6. posa in opera di pannelli fotovoltaici; 7. pompa di calore elettrica ad alta efficienza; 8. sostituzione dei corpi radianti; 9. Sostituzione degli apparecchi illuminanti con led; 10. Sostituzione ed integrazione delle lampade di emergenza.
L’ASSESSORE DEL COMUNE DI FELTRE VALTER BONAN
IL PROGETTO “Occhio al BIO!” INDIVIDUERA’ I PRODOTTI BIO-BASED
LONGARONE Certottica, in partenariato con l’Università di Trento ha presentato e vinto il progetto “Occhio al BIO”, uno studio volto a definire un metodo rapido e a basso costo di certificazione per montature e lenti di origine biologica. L’istituto di Longarone, in veste di partner, è risultato vincitore del bando “Ricerca & Sviluppo”. Obiettivo del bando è sostenere progetti innovativi di ricerca che, finalizzati al miglioramento di processi, prodotti o servizi del sistema economico e produttivo, possano generare ricadute positive ed incisive per lo sviluppo dei territori di riferimento delle Fondazioni partner. L’Università di Trento, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica si è vista assegnare un contributo di 96.000 euro a copertura delle spese per un ricercatore post-doc che verrà ospitato nei laboratori di Certottica da gennaio 2021, quando verrà dato avvio al progetto.
GIORNATA DELL’UNITA’ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE
FELTRE La consueta cerimonia del 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, si terrà quest’anno in forma ridotta, nella stretta osservanza delle attuali normative sul contenimento dell’epidemia di Covid-19. Il sindaco di Feltre, Paolo Perenzin, accompagnato dal gonfalone del Comune si recherà alle ore 11 al Monumento ai Caduti nei pressi del cimitero urbano dove, con i locali rappresentanti delle Forze dell’Ordine, deporrà una corona d’alloro.A causa delle restrizioni sanitarie in atto non è prevista la presenza di pubblico.
LONGARONE Il 4 Novembre, festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate verrà celebrato domenica 8 novembre in forma ristretta con la sola presenza del Sindaco e dei due capigruppo degli Alpini presso il Monumento ai Caduti di Pirago
EMERGENZA COVID: NON SI CANTA SAN MARTIN NE’ A FALCADE NE’ A CENCENGIHE
CENCENIGHE_FALCADE I sindaci Mauro Soppelsa e Michele Costa ordinano che a salvaguardia della salute pubblica e stanti le vigenti misure statali per far fronte all’emergenza epidemiologica legata alla diffusione del virus covid19 è vietata su tutto il territorio comunale di Cencenighe e Falcade la pratica tradizionale del “canta’ San Martin” casa per casa.
Quindi il 10 novembre a nessuno sarà permesso suonare il campanello delle case come succede alla vigilia della festa di San Martino.
DALLA TEMPESTA VAIA LA TESI DI LAUREA E SI RIPENSA AL TERRITORIO E ALLE SUE ECONOMIE
BELLUNO La foresta come infrastruttura verde. Per il turismo e per la filiera economica. Un’occasione unica per il territorio bellunese, specialmente all’indomani della tempesta Vaia. Sono questi i cardini della tesi con cui si è laureata a Trento (in sociologia) la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella. “Il valore turistico delle foreste. Opportunità per le comunità della montagna dopo Vaia” il titolo dell’elaborato presentato e discusso questa mattina di fronte alla commissione di laurea. «La tempesta Vaia, al di là dell’enorme distruzione provocata nei nostri territori, ci ha offerto la possibilità per tornare a parlare del bosco e della foresta come argomenti di discussione e oggetti di economia ed ecologia – spiega la presidente Scarzanella -. Oggi che si impone il tema della ricostruzione e del ripristino dei danni, non possiamo tralasciare gli aspetti che questa ricostruzione porta con sé. Il bosco e le foreste sono a tutti gli effetti delle infrastrutture verdi, indispensabili per la qualità di vita della montagna, ma anche spendibili per il settore del turismo. Senza dimenticare che nel quadro dei cambiamenti climatici in cui è inserita la nostra epoca, pensare alla lotta allo spopolamento della montagna anche grazie a nuove filiere economiche green ed ecocompatibili, è il futuro».
AL LOLLINO SCUOLA APERTA, SOLO SU PRENOTAZIONE
BELLUNO Venerdì alle 18 il Liceo Lollino Classico e Scientifico aprirà i battenti per consentire a famiglie e studenti delle scuole secondarie di primo grado di conoscere l’offerta formativa dei due indirizzi, le modalità di svolgimento delle lezioni e il coinvolgimento di alunni e famiglie nella didattica digitale integrata. Obbligaotorio iscriversi entro il giorno precedente, inviando una mail a segreteria@liceolollino.it. Gli iscritti verranno avvisati direttamente nel caso si rendesse necessario evitare la presenza all’evento, che sarà comunque trasmesso in diretta facebook sulla pagina della scuola. La scuola resterà aperta anche in altre date, sempre con le modalità consentite di volta in volta: sabato 14 novembre dalle 15 e venerdì 11 dicembre alle 18.
CONCORSO PUBBLICO PER L’ASSUNZIONE DI UN ISTRUTTORE TECNICO E UN AGENTE DI POLIZIA LOCALE
PEDAVENA Concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un istruttore tecnico categoria C1 presso l’Area Tecnica del Comune di Pedavena, presso lo stesso Comune altro concorso per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un Agente di Polizia Locale categoria C1. Le domande di partecipazione dovranno pervenire all’ufficio protocollo dell’Unione Montana Feltrina. Informazioni sul sito istituzionale dell’ente. Termine di scadenza per la presentazione delle domande alle 12 del 10 dicembre.
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MOSTRA FOTOGRAFICA “PENSARE IN BIANCO E NERO, VEDERE A COLORI”
PONTE NELLE ALPI Un percorso attraverso la visione fotografica: questa la mostra del Circolo Fotografico Bellunese “Mario De Biasi” dal titolo “Pensare in bianco e nero, vedere a colori”. L’esposizione sarà visibile fino al 14 novembre al bar pasticceria La Tour Eiffel di Ponte nelle Alpi durante gli orari di apertura del locale. In esposizione sono le foto di due soci del Circolo, Paolo Mecca di Agordo e Irene Pampanin di Selva di Cadore. Paolo Mecca propone una visione a colori, forti suggestioni in un luogo dove si compenetrano in maniera sempre diversa acqua e cielo, realtà e fantasia; dove l’uomo è solo spettatore di fronte alla bellezza della natura. Irene Pampanin propone il bianco e nero, luoghi senza tempo in cui l’apparente immobilità viene interrotta da elementi che ne suggeriscono una presenza: siano essi solo un’ombra, una preghiera o una poesia.
DUE MINUTI UN LIBRO
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
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LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
IERI, LOREDANA BORGHETTO
LA RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
REGIONALE 48 DOLOMITI LOCALITA’ BRENTA_LIVINALLONGO DEL COL DI LANA DAL 6 AL 20 NOVEMBRE compresi sabato e domenica – senso unico alternato per adeguamento accesso strada comunale località Brenta
SR 203 AGORDINA fino al 20 novembre, brevi interruzioni al traffico di massimo 15 minuti in località Collaz di Livinallongo dalle 7:30 alle 17:30 per taglio ed esbosco alberi a monte della strada
SP 13 VAL VANES senso unico alternato regolato da semaforo o movieri in località Al Cristo di Santa Giustina per posa fibre ottiche
SR 203 AGORDINA fino al 30 novembre, compresi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da semaforo in località Sopra Sac di Alleghe per allestimento opere di difesa valanghiva
SP 423 LAGO DI SANTA CROCE_POIATTE_ALPAGO Fino al 12 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato con movieri o semaforo per esecuzione paramassi a monte della strada
PROVINCIALE 24 VALPAROLA (LIVINALLONGO) fino al 6 novembre senso unico alternato con semaforo
SR 473 DI CROCE D’AUNE fino al 20 novembre, dalle 7:30 alle 17 esclusi sabati e domeniche, senso unico alternato regolato da semaforo in località Croce D’Aune di Pedavena per ripristino impianto di illuminazione pubblica
SR 203 , località VIGNOLE fino al 13 novembre senso unico dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 16 alle 17 con moviere, dalle 8.30 alle 16 con semaforo
SR 50 SCALE DI PRIMOLANO dal 6 al 18 novembre, dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 18 esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri per ripristino piano viabile su cavidotto e-distribuzione
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO fino al 30 novembre, esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri tra Puos e Cornei per posa fibre ottiche
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 30 novembre senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Arabba e Cernadoi per consolidamento ciglio stradale e sostituzione barriere di sicurezza
SR 48 DELLE DOLOMITI tra i comuni di Livinallongo Del Col Di Lana e Cortina, senso unico alternato regolato da movieri fino al 20 novembre, sabato e domenica compresi, per collegamento elettrodotto interrato e-distribuzione
PROVINCIALE 251 COLLE SANTA LUCIA Fino al 28 novembre senso unico (per asfaltature) compresi sabato e domenica (stessa situazione lungo la 203 agordina in località Rucavà)
SP 12 PEDEMONTANA senso unico alternato regolato da impianto semaforico in località Veses fino al 6 novembre, esclusi sabati e domeniche, per messa in sicurezza versante a monte della strada
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 6 novembre (festivi e prefestivi inclusi) senso unico alternato in località Brenta Comune di Livinallongo del Col di Lana.
SP 49 DI MISURINA fino al 20 novembre, senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Misurina e il confine con la provincia di Bolzano per posa elettrodotto interrato
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 30 novembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%); al pomeriggio Probabilità media (40-60%) di deboli e intermittenti precipitazioni, nevose oltre i 2500/2600 m. Sono previsti 1-5 mm con altrettanti cm di neve sopra i 2700/2800 m. Si tratterà di fenomeni assai sparsi e su alcuni settori non pioverà affatto.
Temperature: Minime in lieve aumento nelle valli e in leggero calo in quota, dove saranno osservate alla sera; massime in generale diminuzione. Sono previste punte di 11/12°C nei fondovalle prealpini e di 7/9°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 6°C max 8°C, a 2000 m min 4°C max 5°C. Su Dolomiti a 2000 m min 3°C max 5°C, a 3000 m min -2°C max 0°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli di direzione variabile, in quota deboli/moderati da sud-ovest, 5-10 km/h a 2000 m, 10-20 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: Minime in diminuzione con ritorno delle brinate/gelate fino a quote collinari; massime in calo in alta quota e nelle valli in ombra, mentre saranno in leggera ripresa nelle valli più assolate. Su Prealpi a 1500 m min 4°C max 7°C, a 2000 m min 2°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min 1°C max 4°C, a 3000 m min -3°C max -1°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli per brezze, localmente e a tratti moderati, in quota perlopiù deboli e solo a tratti moderati da nord, 5-10 km/h a 2000 m, 10-15 km/h a 3000 m.
IN DUBBIO LA CONTINUAZIONE DELL’ITALIAN HOCKEY LEAGUE
ALLEGHE L’Italian Hockey League potrebbe subire uno stop, ma tutto dipende dal prossimo DPCM. L’Alleghe non si è perso d’animo e ha subito chiesto chiarimenti alla federazione. A creare dei dubbi alla società alleghese sono le possibili restrizioni per gli spostamenti tra regioni. Al momento le squadre senza problemi dovrebbero essere l’Alleghe, Val di Fiemme e Pergine. Le squadre lombarde e quelle altoatesine invece potrebbero avere dei problemi a riguardo. Come si sa, l’Alto Adige in questo momento non gode di ottima salute e c’è la possibilità che, assieme alla Lombardia, rientri nella zona rossa del semaforo nazionale. Questo significa che non sarà possibile accedere alla regione/provincia se non per lavoro o motivi di salute. L’ultima ordinanza dell’Alto Adige consente lo svolgimento di eventi sportivi a carattere nazionale ma i paletti potrebbero essere messi dal Governo. “Ci stiamo informando sul da farsi ed abbiamo già contattato per mail la federazione – dice Patrick De Silvestro, dirigente dell’Alleghe Hockey – ma al momento non abbiamo avuto risposta anche perché il nuovo decreto non è ancora uscito. Speriamo di avere delucidazioni a riguardo il prima possibile“. Sabato prossimo le civette giocheranno in trasferta proprio in terra altoatesina contro l’Unterland Cavaliers.