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ULTIM’ORA, 0700_ RIAPERTA LA 48 TRA ARABBA E BRENTA
Attenzione prima della piazza di Alleghe lato dx tombino con angolo rialzato segnalato da transenna. #agordino
IL PREMIO
AGORDO Un altro importante premio per il film AFFITTASI VITA di Stefano Usardi per la FiFilm Production di Caterina Francavilla. Al Social Film Festival Artelesia premiato nella sezione Filmmaker lungometraggi, Massimiliano Varrese come miglior attore protagonista.
L’AUTOCERTIFICAZIONE
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SILVOPASTORALE FARENZENA – DON CHIUSA FINO AL 15 DICEMBRE
AGORDO chiusura della strada silvo-pastorale Farenzena – Don, fino al 15 dicembre 2020 e comunque fino a fine lavori, con riapertura del tratto interessato nelle giornate di sabato e domenica ed eventuali festivi infrasettimanali, per consentire l’esecuzione dei lavori di esbosco.
STRADA PROVINCIALE 3 località Vallesin. Pianta in Strada vigili del fuoco di Gosaldo sul posto. ORE 3.24 foto Ivan Bressan
CHIUSA A TEMPO INDETERMINATO LA STRADA PROVINCIALE 33 DI SAURIS PER PERICOLO DI VALANGHE
chiusura totale alla circolazione stradale della strada provinciale 33 di Sauris in comune di Vigo di Cadore, dalla località Forcella Lavardet fino al confine con la provincia di Udine.
DALLE 19 DI IERI CHIUSI I PASSI DOLOMITICI, SCUOLE CHIUSE
SAN TOMASO Il sindaco Moreno De Val ha firmato l’ordinanza di evacuazione per la frazione di Canacede, 9 abitanti a 1370 metri di altitudine. “Una decisione drastica – dice il sindaco – ma necessaria per garantire l’incolumità della popolazione”. Dei nove abitanti, 3 che alloggiavano in seconda casa sono tornati alla residenza, gli altri dovrebbero aver trovato ospitalità da parenti. “Una volta terminati i paravalanghe, i lavori son in corso, sarà superato il problema” dice Da Val.
IL SINDACO MORENO DE VAL
AGORDO Il sindaco di Agordo ha disposto l’apertura del Centro Operativo Comunale COC, presso la sede municipale, piano terra, dalle 18 di ieri con reperibilità h24 al telefono 3398761599. Aperti i Coc anche a Rivamonte, La Valle, Gosaldo…
ROCCA PIETORE Il Comune ieri ha aperto il Centro Operativo Comunale (COC). Annullato il doposcuola dei bambini e chiude anche l’asilo. In accordo con il Sindaco di Alleghe oggi chiusa anche la Scuola Media di Caprile.
DA LIVINALLONGO IL SINDACO LEANDRO GRONES SULLA CHIUSURA DELLE SCUOLE da ieri chiusura anticipata della scuola dell’infanzia alle 13. Oggi lezioni sospese anche alla primaria e secondaria di primo grado.
SOTTOGUDA, IERI SERA ORE 18.30 foto Andrea De Bernardin
ALLERTA METEO: OGGI SCUOLE CHIUSE
BELLUNO Il territorio della provincia è interessato da precipitazioni estese e persistenti. Il Centro Funzionale Decentrato della Regione Veneto ha emesso l’avviso di criticità idrogeologica ed idraulica con il quale è stato dichiarato lo stato di ALLARME (codice ROSSO) per criticità idraulica ed idrogeologica per l’area VENE H dalle ore 14.00 di sabato 5 dicembre alle ore 00.00 di lunedì 7 dicembre 2020. Per questo motivo, il Prefetto ha disposto per la giornata di oggi la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Tenuto conto del peggioramento delle condizioni meteorologiche atteso nelle prossime ore, si invita la popolazione ad evitare spostamenti, laddove non strettamente necessari.
COVID: IL VENETO RIMANE GIALLO
Il Veneto rimane in giallo ma con 74.706 positivi, oltre 2000 casi anche ieri, 2729 ricoverati (+8), 338 in terapia intensiva (+2), 331 ricoverati negli ospedali di comunità e 4116 deceduti dal 21 febbraio, ieri +75
Covid, come cambiano i colori delle regioni da domani : 🔴 AREE ROSSE: Abruzzo. 🟠 AREE ARANCIONI: Lombardia, Piemonte, Calabria, Basilicata, Val d’Aosta, Campania, Toscana, Alto Adige. 🟡 AREE GIALLE: Sicilia, Liguria, Lazio, Molise, Trentino, Sardegna, Veneto, Emilia-Romagna, FVG, Marche, Puglia e Umbria.
Ieri la peggior giornata da inizio epidemia con 8 decessi. In calo le scuole in carico al team dell’Ulss1, ieri erano 76 cioè 15 in meno rispetto alla scorsa settimana: 11 infanzia, 32 elementari, 27 medie e 5 superiori. Trenta classi in isolamento fiduciario, 9 in meno rispetto a sette giorni fa, 11 infanzia, 11 elementari e 8 alle medie. Aumentano i casi nel longaronese e anche nella Conca Agordina. Da Agordo il sindaco Chissalè ha lanciato un appello per il rispetto delle regole. Stop ai tamponi per il maltempo fino a lunedi, troppo alto il rischio per medici e infermieri sparsi sul territorio.
COVID IN PROVINCIA: 8 DECESSI IN UN GIORNO, 289 NUOVI POSITIVI, RICOVERI IN DIMINUZIONE. L’ULSS FA IL PUNTO SULLE SCUOLE
BELLUNO Nelle ultime 24 ore sono decedute 8 persone covid positive: un uomo di 78 anni ricoverato in Rianimazione a Belluno, una donna di 84 anni ricoverata in Pneumologia a Belluno, una donna di 87 anni ricoverata in Malattie Infettive a Belluno; un uomo di 90 anni ricoverato in Geriatria a Feltre, un uomo di 72 Rianimazione a Feltre, una donna di anni 92 ricoverata in Pneumologia a Feltre, una donna di anni 93 e un uomo di 84 anni ricoverati in Ospedale di Comunità a Feltre. Sono 289 i nuovi positivi in Ulss 1 Dolomiti (dato aggiornato alle 8). All’ospedale San Martino di Belluno 62 pazienti in area non critica e 4 in terapia intensiva, al Santa Maria del Prato a Feltre 48 in area non critica e 5 in terapia intensiva, ad Agordo 8 in area non critica. Questa la situazione negli ospedali di comunità: ad Agordo 8 ricoveri, Alano 4, Auronzo 10, Belluno 18 e Feltre 13. Attualmente sono in carico al team scuole 76 classi (-15 rispetto alla scorsa settimana) gestite in base al protocollo scuola a seconda delle specificità dei casi e in accordo con l’autorità scolastica: 11 classi dell’infanzia, 32 classi della primaria, 27 classi della scuola secondaria di primo grado, 5 classi della scuola secondaria di secondo grado, 1 doposcuola. Attualmente in Isolamento Domiciliare Fiduciario 30 classi (-9 rispetto alla scorsa settimana): 11 infanzia, 11 scuola primaria, 8 scuola secondaria di primo grado. Dal 14 settembre ad oggi sono state prese in carico 394 classi (+ 50 nella settimana). Nella settimana sono stati eseguiti 1.596 tamponi antigenici e 122 tamponi molecolari da parte del team scuola nei vari comuni dove si sono riscontrate positività nelle scuole.
IN AUMENTO I CONTAGI NELLA CONCA AGORDINA
AGORDO Più che una comunicazione è una richiesta di collaborazione quella del sindaco Roberto Chissalè alla luce degli ultimi dati emidemiologici, in aumento i casi di positività ed isolamento ad Agordo, anche a Taibon i numeri sono in ascesa, stamane 32 positivi e 43 isolati, quindi i positivi in due settimane sono quasi triplicati.
IL SINDACO ROBERTO CHISSALE’
METEO. INIZIATE 48 ORE DI MALTEMPO IN VENETO. FASE PIU’ CRITICA ATTESA DA OGGI POMERIGGIO A DOMANI
VENEZIA Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile, alla luce delle previsioni meteo di ARPAV e dell’intensa ondata di maltempo in arrivo sul Veneto, ha emesso un avviso di criticità, valido fino alla mezzanotte di domenica, che eleva il livello di allerta a rosso (allarme) nel bacino del Piave Pedemontano, tra le province di Belluno e Treviso a partire dalle ore 14 di ieri fino alla mezzanotte di domani, prima è da considerarsi arancione (preallarme). La criticità idraulica per il tratto di fiume Piave dello stesso bacino è da considerarsi arancione per tutta la validità dell’avviso. Per quanto concerne i bacini dell’Alto Piave e Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone viene confermato lo stato di preallarme (allerta arancione) fino alla mezzanotte di domani per criticità idrogeologica e lo stesso livello di allerta per criticità idraulica anche nel bacino del Livenza. Per il resto dei bacini resta lo stato di attenzione. Le previsioni meteo indicano nel fine settimana intenso e prolungato episodio sciroccale; previste precipitazioni estese e persistenti sulle zone montane e pedemontane con quantitativi molto abbondanti in particolare su Prealpi centro-orientali e Dolomiti; fenomeni di minore entità sulla pianura centro-meridionale. Limite delle nevicate in rialzo, specie sabato, fino a circa 1500-1800 m su Prealpi e intorno ai 1200-1500 m su Dolomiti. Le precipitazioni più consistenti saranno concentrate nella giornata di oggi e fino a domani sera. La fase più critica dell’evento sarà concentrata nelle 24 ore tra sabato pomeriggio e domenica pomeriggio.
MALTEMPO. BOTTACIN RIUNISCE UNITA’ DI CRISI PROTEZIONE CIVILE DEL VENETO. “SITUAZIONE COMPLESSA COME PREVISTO”
VENEZIA La prevista ondata di maltempo ha iniziato a colpire il Veneto e l’Assessore regionale Gianpaolo Bottacin ha di nuovo riunito l’Unità di Crisi della Protezione Civile, nel corso della quale, tra l’altro, è stata ritenuta necessaria la chiusura delle scuole per oggi in tutta la Provincia di Belluno. Con Bottacin, c’erano i tecnici della Protezione Civile e della Difesa del Suolo regionale, i Vigili del Fuoco, Arpav, Veneto Strade, Anas, Enel, Soccorso Alpino, Volontariato della Protezione Civile, Il Prefetto di Belluno Carabinieri Forestali e Suem 118. “La situazione si sta evolvendo secondo quelle che erano le nostre previsioni – riferisce Bottacin – e quindi abbiamo già inviato preventivamente sui territori mezzi e attrezzature. C’è particolare attenzione sulle nevicate in montagna, specie nel bellunese, per il rischio valanghe, e c’è un rischio idraulico forte nella parte bassa della provincia di Belluno, nell’alto trevigiano e nel Veneto Orientale, ma stiamo monitorando attentamente tutto il territorio”. “Siamo anche in contatto con alcuni Sindaci per valutare assieme l’eventuale evacuazione a scopo preventivo di alcune persone nel bellunese”. “In generale – conclude Bottacin – rivolgo alla popolazione un appello affinchè, almeno nelle aree più a rischio indicate, presti molta attenzione, cerchi di uscire di casa il meno possibile e mantenga comportamenti di prudenza”.
ULSS 1 DOLOMITI: SOSPENSIONE DRIVE-IN PER ALLERTA METEO ROSSA
BELLUNO In relazione all’allerta meteo rossa diramata dalla Protezione Civile, per ragioni di sicurezza degli operatori e degli utenti, è SOSPESA l’operatività di TUTTI i drive-in tamponi dell’Ulss Dolomiti dalla mezzanotte del 4 dicembre alle 7.00 di lunedì 7 dicembre 2020. Dalle 7.00 di lunedì riprenderà regolare l’attività del drive-in di Sagrogna , seguito alle 8.30 dal drive-in di Feltre (loc. Peschiera ex Marangoni) e da tutti gli altri drive-in in calendario (Agordo e Tai di Cadore).
INCIDENTE A CASTELLAVAZZO, FERITA UNA DONNA DEL LUOGO
LONGARONE Una donna moldava residente nel longaronese, di 38 anni è rimasta ferita in maniera lieve nell’incidente di questa mattina a Castellavazzo. L’incidente tra l’Opel condotta da un 26enne Kosovaro residente nel trevigiano e la citroen condotta dalla donna. Sul sinistro rilievi dei Carabinieri che stanno accertando la possibile omessa precedenza da parte del conducente della Opel.
LUXOTTICA: IN PREVISIONE NUOVI INNESTI PER LA FILIERA DELLA PLASTICA. INTANTO SUL NUOVO EDIFICIO ATTI DI INCIVILTA’ NEI BAGNI
dal Corriere delle Alpi, Gianni Santomaso
AGORDO Nella giornata di giovedì Luxottica ha avuto un incontro con le RSU dello stabilimento di Agordo per affrontare alcuni temi importanti. Primo punto le previsioni di mercato per il 2021. Si prevede una crescita importante delle richieste sulla parte Iniettato, ecco perché ci sarà la necessità di effettuare nuovi inserimenti. Restano stabili, invece, i volumi sul metallo e per motivi di approvvigionamento, è stato cancellato il sabato di straordinario incentivato previsto per il 5 Dicembre per il reparto saldatura. Per quanto riguarda i part-time incentivati a 6 ore, Luxottica ha specificato che, in caso di straordinario nel periodo a 6 h i lavoratori potranno scegliere se: fermarsi per le 2 ore supplementari senza pausa pranzo con ritiro del cestino a fine turno (in questo caso vedranno 2 ore di straordinario) o usufruire della mensa anziendale rinunciando, di fatto al cestino e accantonando solamente 1 ora e mezza di lavoro supplementare facendo una pausa di 30 minuti. Stessa cosa varrà per i PTI notturni per cui l’azienda ha comunicato che verranno accantonate in straordinario solo 4 ore e 30′. Il turno notturno anticiperà la prestazione lavorativa a domenica 20, in modo da staccare sulla mattina del 23 dicembre ed avere così la Vigilia di Natale libera. Infine si è parlato della nuova parte di stabilimento inaugurata pochi giorni fa con il trasferimento della filiera della plastica. Purtroppo dopo pochi giorni si sono registrati degli atti di inciviltà. “A proposito del nuovo reparto Iniettato dispiace rilevare che, a pochi giorni dall’inaugurazione, qualcuno si sia già preso la briga di danneggiare i servizi igienici e lasciare le presse in condizioni non decorose – dicono i delegati CISL – Ricordiamo ai colleghi che questo tipo di comportamenti non solo siano deprecabili dal punto di vista etico, ma anche sanzionabili da parte Aziendale e concordiamo con la dirigenza nel condannare tali atteggiamenti che, purtroppo, vanno a scapito di tutti. Auspichiamo – concludono i rappresentanti CISL – che la maggioranza dei lavoratori eserciti un sano controllo sociale sulla minoranza di incivili e li faccia sentire isolati come meritano”.
AGORDO A quasi due anni dalla scadenza del contratto nazionale dell’occhialeria ANFAO, oggi è arrivata la firma sul rinnovo. All’interno anche l’aumento dei minimi contrattuali che va dai quasi 39 euro mensili di un primo livello agli oltre 81 di un quadro.
Il rinnovo del contratto nazionale è un elemento di grande positività per il nostro territorio.
Le fortissime trasformazioni in atto nell’occhialeria (passaggi generazionali, entrata dei Fondi, superamento dello schema delle Licenze) e l’impatto del covid hanno reso complicata una trattativa che in più di un’occasione ha rischiato di saltare, ma che è stata finalizzata per la grande volontà delle parti di arrivare a una soluzione.
La firma di questo rinnovo contrattuale deve essere un elemento che conferma la qualità delle relazioni tra Anfao e le organizzazioni sindacali di settore, sulla quale costruire anche nei durissimi prossimi mesi soluzioni per i nostri lavoratori e lavoratrici e per le aziende tutte, ognuna delle quali seppur in un contesto comune vive fasi anche molto diverse.Nicola Brancher
Milena Cesca
FEMCA CISL Belluno Treviso
TUTTI I DETTAGLI DEL CONTRATTO NEL DOCUMENTO SOTTOSTANTE
Contratto Nazionale ANFAO
LA SANTA BARBARA DEI POMPIERI
Oggi le celebrazioni ad Agordo con i Periti Minerari Agordini, i vigili del Fuoco, le Forze di Polizia. Messa nell’Arcidiaconale con artiglieri, minatori, pompieri.
AGORDO Era inevitabile il cambio di programma per la tradizionale festa di Santa Barbara, il momento tanto atteso dai periti minerari, diplomandi e diplomati, delle nuove e “vecchie” generazioni. La pandemia covid19 ha obbligato i promotori dell’importante evento a posticipare a tempi migliori sia l’assemblea ordinaria dell’Associazione Periti Industriali Minerari di Agordo (in collaborazione con l’Istituto Minerario Umberto Follador-De Rossi) e quindi anche la successiva consegna delle borse di studio che avverrà ovviamente non appena la pandemia covid19 sarà un ricordo. Santa Barbara è ricordata dal calendario il 4 dicembre, ad Agordo chiesa Arcidiaconale la messa – in ottemperanza alla norme anti covid – è invece prevista per oggi alle 10.
L’EVENTO
IERI LA PRESENTAZIONE DI ANG INRADIO, LA WEB RADIO DEI GIOVANI DAL CSV DI BELLUNO
LA DIRETTA
https://www.facebook.com/servizi.volontariato.belluno/videos/2785422495109868
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
“CHE A ROMA ELABORINO L’ERRORE, NOI SIAMO AL LORO FIANCO”, LUCA ZAIA AL PUNTO STAMPA ” Io ho in mente una soluzione, saprei cosa scrivere, ma al momento non posso dirla.”
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE LUCA ZAIA
Io ho in mente una soluzione, saprei cosa scrivere, ma al momento non posso dirla.
Terapie intensive stabili, rallentano i ricoveri, la curva tende a calare, questo è il trand. Piega su Belluno, Padova, Treviso. Su Venezia mantiene un trand di crescita, piega anche su Vicenza e Verona e tendenzialmente anche su Rovigo. Abbiamo raggiunto la parte alta, ora inizia un periodo difficile e non rimane che fare appello alla popolazione. DPCM Nessun Governo avrebbe avuto vita facile a scriverlo, ma anche le Regioni avrebbero potuto dare un importante contributo. Spostamento fuori Comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno, se da un lato è necessario pensare a restrizioni e altrettanto vero che da un punto di vista sanitario la chiusura dei confini comunali non ha una ratio sostenibile, il CTS dopo di me ha detto le stesse cose “Adesso siamo in due a dire cazzate”. Dire oggi che da un punto di vista sanitario la chiusura di un piccolo Comune sia come i confini comunali di una città significa dire una bestialità scientifica. Non è una norma a tutela degli assembramenti o diffusione del contagio. Auspico un ravvedimento. Si applica la regola a due Comuni con dimensioni diversi. Non siamo irresponsabili come ha scritto qualcuno. Contestiamo una restrizione che non ha base scientifica. Quanti rispetteranno la norma? Cosa penseranno i cittadini chiusi in casa che poi vedranno chi non avrà rispettato le regole? Il Veneto garantirà la collaborazione al Governo. Nessuna polemica ma la posizione deve essere chiara. Concordo con le chiusure dei centri commerciali, l’apertura dei negozi fino alle 21 della sera, la possibilità di un ragionamento sulla scuola. Il Provvedimento non è tutto da gettare, ma le tre giornate con i confini comunali chiusi creano un problema sociale per la mancata possibilità del ricongiungimento familiare.
DOMANDE
AUSPICA MODIFICHE AL DPCM Spero di si, a Natale siamo tutti più buoni, lasciamo il tempo abbiamo ancora qualche giorno davanti che Roma elabori l’errore noi siamo al suo fianco. OGGI IL MONITORAGGIO E LE NUOVE COLORAZIONI Abbiamo parametri sicuramente all’interno dei limiti, l’unico fuori è quello delle terapie intensive anche se sono in calo, dai nostri calcoli è sceso anche l’ RT SEMBRA OTTIMISTA SULLA POSSIBILITA’ DI CAMBIARE IL DPCM Io ce l’ho in mente la soluzione, ma è giusto che ci ragionino a Roma, serve una soluzione giuridica perché di mezzo c’è un Decreto Legge LEI HA DETTO CHE AVREBBE SAPUTO COSA SCRIVERE Anche a noi nei provvedimenti è capitato di sbagliare ma poi si interviene. RUOLO REGIONE NEI TRASPORTI CON IL RITORNO A SCUOLA E’ un tema che stiamo affrontando con l’assessore De Berti e il piano lo ha già in mano CONTROLLI A NATALE I controlli non competono alla Regione ma alle forze di Polizia statali o comunali. E’ IN UNA FASE DI ATTESA E NON FIRMA ORDINANZE Esatto in questo momento no. Siamo in un periodo particolare, controlliamo le curve che hanno preso una direzione che ci sembra utile e buona (incrociando le dita) rispetto al provvedimento del Governo anche per leale collaborazione li invito a ripensarci. TEME ASSEMBRAMENTI? Moltissimo, si poteva essere più incisivi sull’assembramento che è il vero temaCONTRATTAZIONE CON VETERINARI ETC. Continua la contrattazione con i veterinari ma stiamo ancora attendendo risposte da Roma. TAVOLO CON IL PREFETTO Abbiamo rispetto per il lavoro di tutti, gli assedsori e l’ufficio scolastico hanno lavorato per un piano, siamo pronti a presentarlo al Prefetto, lo portiamo in dote. Non credo che il Prefetto se la prenda a male se qualcuno gli dice che il piano è pronto. CHIAREZZA COSA E’ APERTO E COSA E’ CHIUSO Sono aperte tutte le realtà commerciali fino alle 21, esclusione per il fine settimana per i centri commerciali, parchi commerciali o simili. Aperte medie e grandi strutture di vendita. Bar e ristoranti fino alle 18 – sempre se si resta in zona gialla. Divieto di transito fuori regione dal 21 dicembre al 6 gennaio nemmeno per raggiungere le seconde case. Chiusi i confini comunali 25, 26 e 1 gennaio.
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NUOVO DPCM, ATTIVITÀ TURISTICHE IN GINOCCHIO. DE CARLO: “IL GOVERNO NON VADA IN VACANZA E PROGRAMMI LA RIPARTENZA”
AUDIO
ROMA “Non possiamo trovarci all’Epifania con albergatori e impiantisti che non sanno che fare l’indomani: il Governo non vada in vacanza, inizi ora a programmare la ripartenza e studi indennizzi per l’intera area montana, sulla quale ricadono i danni delle chiusure che coinvolgono le attività turistiche”: il senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, stila l’elenco delle priorità per i settori e i territori colpiti maggiormente dal nuovo DPCM. “Innanzitutto, si devono prevedere degli indennizzi sul modello tedesco e austriaco, quindi sulla base dell’effettivo fatturato perso”, attacca De Carlo. “Le stime parlano di un crollo dal 40 al 65% del fatturato dell’intero indotto, in base alle aree prese in considerazione; l’Austria, ad esempio, arriva a coprire fino all’80% delle perdite. Vuol dire che si può fare, e questo deve essere fatto al più presto”. De Carlo pensa poi ai lavoratori: “I lavoratori stagionali vanno ristorati: l’esercito di dipendenti stagionali che ogni anno tiene in moto la macchina turistica invernale non può certo essere assunto in questo momento di grave crisi, e questo lavoro è la loro unica entrata. Va dato loro un ristoro più che meritato, visto che da mesi paghiamo con il reddito di cittadinanza fannulloni sul divano mentre qui parliamo di gente che vorrebbe lavorare, ma che viene lasciata a casa dal Governo”. C’è poi tutta la partita delle riaperture: “Servono regole certe: già gli operatori dovranno verificare l’economicità di un apertura a gennaio, mese tradizionalmente più tranquillo per le settimane bianche dopo le vacanze natalizie e in attesa di quelle di Carnevale e di Pasqua,” sottolinea il senatore “non possono certo attendere l’ultimo giorno, come accaduto finora, per sapere cosa fare e come riaprire”.
NUOVO DPCM, BOND (FI): «NON È STATO APPLICATO IL BUONSENSO. A NATALE DIFFICILE ESSERE BUONI CON QUESTO GOVERNO»
ROMA «A questo punto non ci resta che attendere i ristori. Che dovranno essere puntuali e sicuri. Non faremo sconti su questo fronte, perché la montagna rischia di uscire massacrata dal periodo natalizio». È quanto afferma il deputato di Forza Italia Dario Bond, sul testo dell’ultimo Dpcm. «Ancora una volta il governo ha scelto, consapevolmente e colpevolmente, di non applicare il buonsenso. Lo si vede chiaramente nel divieto di spostamento da un Comune all’altro. Divieto identico su tutto il territorio nazionale, senza un minimo di criterio. Un cittadino di Soverzene, Comune da 14 chilometri quadrati, non potrà spostarsi a Longarone o Ponte nelle Alpi, con un viaggio da pochi minuti. Mentre un cittadino di Roma potrà spostarsi all’interno dei 1.287 chilometri quadrati della capitale, senza problemi. E che dire della chiusura degli impianti di risalita? Ci saremmo aspettati un occhio di riguardo per le località che basano la loro economia sullo sci, soprattutto alla luce delle linee guida che con grande sforzo gli impiantisti e le regioni alpine erano riusciti a produrre. Adesso davvero ci aspettiamo ristori consistenti e puntuali. Vigileremo affinché avvenga, ma vigileremo anche perché il governo disponga subito e non la sera dell’Epifania, all’ultimo minuto, le misure per la riapertura dello sci. Servono certezze e servono ora».
IL TRISTE NATALE DEI MICRO COMUNI DEL VENETO
In Veneto ci sono 39 micro Comuni con meno di 1.000 abitanti, che soffriranno più di altri il blocco degli spostamenti durante le feste di Natale. La Fondazione Think Tank Nord Est invita a puntare sulle fusioni.
Come sarà quest’anno il Natale a Laghi (124 abitanti), in provincia di Vicenza? Oppure a Zoppè di Cadore (197 abitanti), in provincia di Belluno? Oppure ancora a Ferrara di Monte Baldo (250 abitanti), in provincia di Verona? E’ questo l’interrogativo che si pone la Fondazione Think Tank Nord Est, analizzando i dati della popolazione residente nei piccoli Comuni del Veneto. L’ultimo Dpcm, infatti, vieta gli spostamenti tra Municipi nel periodo di Natale, mettendo in difficoltà soprattutto chi vive nelle piccole località. “Questi Municipi – dice Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est sono un modello non più sostenibile. Dal punto di vista umano dispiace soprattutto per gli anziani soli, per i quali si potrebbe valutare una deroga. Ma Governo e Regione dovrebbero lavorare per favorire le aggregazioni tra questi piccoli Comuni, con l’obiettivo di migliorare i servizi e garantire maggiori opportunità di lavoro e di crescita anche alle aree più periferiche.”
LEGGI IL DOCUMENTO DELLA FONDAZIONE THINK TANK
DAL PD L’APPELLO AI SINDACI
VENEZIA “Riservare alcuni parcheggi nei pressi degli ambulatori per permettere ai medici di effettuare i tamponi ai pazienti direttamente in auto, evitando così assembramenti o situazioni di promiscuità negli studi. Basterebbe anche solo un’ora al giorno, senza creare quindi particolari disagi ai cittadini”. L’appello arriva da Jonatan Montanariello, consigliere regionale del Partito Democratico: “È una proposta avanzata anche da alcuni medici di base e mi sembra assolutamente sensata, invito perciò i sindaci ad accoglierla: devono soltanto concedere il suolo pubblico, niente di più. È il modo migliore per garantire rapidità e sicurezza, entrambe essenziali per contrastare efficacemente il diffondersi del virus. Meglio avere una postazione ‘drive through’ in più, anziché in meno”.
SCUOLA. STUDENTI DISABILI NELL’ANNO DELLA PANDEMIA, PER LORO ANCOR PIÙ DOLOROSO
VENEZIA “La chiusura della scuola dello scorso anno scolastico ha portato gravi danni e molto dolore proprio nei confronti degli studenti più fragili ed in particolar modo agli studenti con disabilità. L’assenza di relazioni con i propri docenti, con i propri compagni di classe, una difficile interazione attraverso tablet o computer hanno creato disagio ulteriore, hanno visto l’aggravarsi delle difficoltà di questi studenti spingendoli ancora più ai margini”. Così Elena Donazzan, assessore regionale all’istruzione e al lavoro intervenendo in occasione della Giornata mondiale della disabilità. Questi studenti avrebbero bisogno di stabilità e di continuità didattica ed invece il numero dei docenti di sostegno in ruolo in Veneto è il 46%. Più della metà dei docenti di sostegno è precario. “In Veneto – dice Elena Donazzan – per gli studenti con disabilità la Regione interviene con il Buono Scuola intero proprio per quelle famiglie che decidono di iscrivere il proprio figlio alle scuole paritarie, con l’effetto, in questo ultimo periodo, di vedere un aumento di studenti disabili iscritti alle Paritarie.
CONTRIBUTO ALL’AFFITTO PER LE FAMIGLIE COLPITE DALLA CRISI COVID, RIAPERTI I TERMINI
VENEZIA Al via la seconda fase del procedimento Fondo Sostegno Affitti, la misura per il sostegno al pagamento dell’affitto per la casa di residenza dedicato alle famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus e che hanno subito tra marzo e maggio 2020 una diminuzione delle entrate almeno del 30 per cento. Chi non ha presentato domanda la scorsa estate convinto di non rientrare nei parametri richiesti può farlo ora grazie al rifinanziamento della misura e alla ridefinizione dei parametri richiesti. Il contributo può arrivare fino a 600 euro nel caso famiglie che hanno subito una diminuzione di entrate superiore al 50 per cento. La seconda fase prevede l’aumento del contributo per i richiedenti e l’ampliamento della platea dei beneficiari. Le nuove domande vanno presentate entro il 14 dicembre on-line (http://veneto.welfaregov.it/landing_pages/fsa_covid/index.html)
MASTER IN PREVENZIONE ED EMERGENZA IN TERRITORIO MONTANO. APERTA LA QUINTA EDIZIONE
FELTRE Ha preso avvio, nella sede di Feltre, la 5° edizione del Master in prevenzione ed emergenza in territorio montano e d’alta quota: 16 gli studenti che hanno intrapreso il percorso, promosso dall’Università di Padova in collaborazione con l’Ulss Dolomiti, in presenza o online per le restrizioni legate all’emergenza Covid. Si conferma l’offerta formativa di valore per il territorio. Nella giornata di apertura, dopo il saluto del Direttore Generale, Adriano Rasi Caldogno, è stato presentato agli studenti il percorso formativo: le tematiche non riguarderanno solo la gestione delle emergenze sanitarie ma si approfondiranno anche la prevenzione sia nei luoghi di lavoro che nelle pratiche sportive, la sicurezza del personale e degli infortunati e l’educazione dei frequentatori della montagna. Gli studenti saranno impegnati in 200 ore di tirocinio e 300 ore di teoria. Il Master è unico in Italia per la tipologia di insegnamenti e raccoglie le necessita di chi opera in montagna. Gli studenti saranno accompagnati da gruppo di lavoro composto dal tutor Marco dal Pont, dai collaboratori Fabio Bergamin che seguirà la promozione, Andrea Piazzetta che seguirà l’organizzazione dei tirocini e Marzia Colmanet che gestirà la piattaforma on line e il supporto alla ricerca scientifica mentre la segreteria del Master è affidata a Barbara Colmanet. All’inaugurazione sono intervenuti il presidente dell’ OPI Luigi Pais De Mori e il Responsabile dell’ordine dei tecnici della prevenzione nei luoghi di lavoro Giangiacomo Marchesan e il rappresentante Daniele Cibien che nei loro interventi hanno sottolineato la valenza di competenze specialistiche che si possono acquisire attraverso un master e che sono riconosciute anche a livello normativo. Ha chiuso la giornata il Direttore Sanitario dell’Ulss Dolomiti Giovanni Maria Pittoni ha evidenziato l’importanza di avere personale sanitario debitamente formato per gli interventi preventivi/emergienziali nell’area montana. La scorsa settimana, il 28 novembre, intanto, 10 gli studenti hanno completato con successo il loro percorso formativo del Master intrapreso lo scorso anno con la discussione della tesi avvenuta in modalità telematica. Il Master, a seguito della pandemia sanitaria, ha dovuto adattarsi alle nuove disposizioni pur mantenendo sempre alto il livello di formazione, interesse ed attenzione da parte degli studenti. Nel corso dell’anno sono intervenuti al MAster anche l’alpinista Himalaista Marco Confortola ed il tecnico allenatore della squadra Svizzera di sci alpinismo Oscar Angeloni. Gli studenti hanno completato il percorso formativo dopo aver svolto 300 ore di teoria e 200 ore di tirocinio presso il Pronto Soccorso di Belluno, Agordo e Feltre, la Centrale Operativa di Pieve di Cadore, il Soccorso Alpino, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e la Federazione Italiana Soccorso Piste. La commissione, presieduta dal Direttore del Master Prof. Vincenzo Baldo, dal Prof. Oriano Marin e dai Dott.ri Marco Dal Pont, Andrea Apollonio, e Leonida Compostella è rimasta piacevolmente colpita dalle tesi presentate dai Professionisti Sanitari. Queste sono state tesi sperimentali e non semplici rielaborazioni della letteratura; dopo aver analizzato alcune delle principali problematiche legate alla frequentazione dell’ambiente montano, hanno proposto delle soluzioni. Congratulazioni agli studenti che hanno conseguito il titolo nell’anno accademico 2019-2020: Giulia Bergamin, Elisa Colussi, Marco Condotta, Micol Dal Farra, Levis De Luchi, Paolo Garbari, Serena Mazzarol, Chiara Piva, Federica Riccomi e Andrea Zagallo. Si ringraziano il Presidente UNIFARCO Ernesto Riva che fin dalla prima edizione ha sostenuto economicamente la realizzazione dei tirocini e Stefano Ivessa direttore filiale capofila di Belluno VOLKSBANK della filiale di Belluno per il contributo.
IL COMMISSARIO DI CORTINA 2021 IN PROVINCIA PER FARE IL PUNTO SULLE OPERE MONDIALI
BELLUNO Valerio Toniolo, Commissario per le opere dei Mondiali di Cortina 2021, è stato in visita alla Provincia di Belluno, questa mattina. Un incontro con il presidente Roberto Padrin e con la struttura di Palazzo Piloni che si sta occupando dei lavori relativi all’evento iridato del prossimo febbraio, per fare il punto della situazione e registrare gli ultimi dettagli in vista delle gare. «Ho potuto incontrare gli uffici e il personale della Provincia, una struttura d’eccellenza che ha reso possibile l’attuazione e il controllo delle opere mondiali in tempi celeri – sottolinea il Commissario Toniolo -. Al momento, dei sette interventi di cui si è occupata la Provincia, quattro sono di fatto conclusi e sono quelli indispensabili per la riuscita delle gare di febbraio». Si tratta delle piste di Rumerlo e Lacedelli, in fase di collaudo finale; dell’impianto di Druscié, consegnato ancora nel 2019; e del sistema antivalanghivo con impianti O’bell X, per cui il collaudo è stato completato di recente. Sono da poco cominciati anche i lavori della nuova cabinovia Son dei Prade-Bai de Dones, mentre è stato consegnato il servizio per la progettazione definitiva esecutiva della piscina comunale. Al momento resta escluso solo l’intervento relativo alla pista ciclabile, che in ogni caso non risulta funzionale per l’evento Mondiali e potrà essere realizzato con tempi diversi. «Devo registrare il grande lavoro portato avanti dalla Provincia di Belluno – prosegue il Commissario Toniolo -. Le opere relative alla parte sportiva, di nostra competenza, sono in dirittura d’arrivo: di fatto siamo pronti per il grande evento». «Ringrazio il Commissario Toniolo per la professionalità e l’attenzione dimostrata nei confronti non solo dei Mondiali 2021, ma anche del nostro territorio, che si unisce a quella del suo predecessore Luigi Valerio Santandrea – afferma il presidente della Provincia Roberto Padrin -. Grazie alla struttura commissariale, ai nostri dipendenti provinciali e regionali, alla collaborazione con il Comune di Cortina, siamo riusciti a bruciare le tappe e concludere un iter complesso. Come già detto in altre occasioni, abbiamo bisogno che le stesse modalità vengano utilizzate anche per le opere delle Olimpiadi 2026 e per completare il grande piano Anas. I Mondiali 2021 sono il primo dei grandi appuntamenti che daranno lustro al nostro territorio: il fatto di essere pronti è motivo di enorme soddisfazione e di grande orgoglio. Spiace solo che la pandemia in corso toglierà inevitabilmente la presenza del grande pubblico alla manifestazione di Cortina».
VALERIO TONIOLO, COMMISSARIO PER LE OPERE DEI MONDIALI DI CORTINA 2021
RIAFFERMARE LA PRESENZA DELLO STATO IN NOME DELLA LEGALITA’
BELLUNO Evitare qualsiasi eventuale infiltrazione della criminalità organizzata. Ribadire la trasparenza come valore collettivo. È questo lo spirito di fondo del Piano per la legalità firmato dal Prefetto di Belluno, Adriana Cogode e da Valerio Toniolo, Commissario per la realizzazione del progetto sportivo dei Campionati mondiali di sci alpino che si svolgeranno a Cortina dal 7 al 21 febbraio 2021. “Rappresenta – ha detto il Prefetto – uno strumento a garanzia della realizzazione di opere di interesse pubblico in piena trasparenza e legalità”. L’organizzazione dei Campionati del mondo di Cortina 2021 è dunque l’occasione per confermare come, attraverso il lavoro di squadra di tutti i soggetti coinvolti, si possano ottenere ottimi risultati nella tutela dell’economia legale, nell’interesse collettivo e a salvaguardia di un territorio di rara bellezza, vanto dell’intera Italia.
IL SERVIZIO DI MORENO GIOLI
PRESENTATO IL PROGETTO PER LA CICLOPEDONALE DI BELLUNO
di Moreno Gioli
IL SINDACATO AUTONOMO DI POLIZIA PER LA PREVENZIONE
Prevenire significa agire, anticipare i tempi prima che possa essere troppo tardi.
BELLUNO Convenzione per tampone rapido naso-faringeo per la ricerca del covid e campagna di prevenzione del tumore al seno. Sono queste le iniziative sviluppate in queste ultime settimane dal Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) di Belluno a favore dei poliziotti e dei loro familiari, attraverso il Gruppo Centro di Medicina (network di strutture mediche private e convenzionate con svariate sedi tra cui Feltre). Iniziative promosse dal Sap con la Segreteria Regionale in tutte le province venete. “La salute è il primo dovere della vita”. Facendo nostro questo celebre aforisma di Oscar Wild, come Sap Belluno – si legge nella nota del Sindacato – abbiamo inteso contribuire alla campagna di sensibilizzazione alla prevenzione rivolgendoci alle nostre colleghe iscritte. Oggi, grazie al Centro di Medicina, abbiamo donato loro un frutto di melograno, alleato della salute e simbolo quest’anno della campagna di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno a favore della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori). Un cadeaux unconventional, scelto infatti non soltanto per le sue proprietà salutari, ma anche perché insieme al cofanetto ideato ricorda proprio la forma del seno femminile. Un messaggio molto forte e provocatorio, protagonista pure del video “Coltiva il tempo della prevenzione” visibile sulla nostra pagina Facebook Sap Belluno”.
PRONUNCIAMENTO DEL TAR VENETO: CONFERMATA LA LEGITTIMITÀ DEL CALENDARIO VENATORIO PROVINCIALE
BELLUNO Con ordinanza n. 612/2020 pubblicata ieri la Sezione prima del Tar Veneto si è nuovamente pronunciata a favore delle decisioni della Provincia in materia di attività venatoria. Di fatto, il tribunale amministrativo ha confermato la legittimità del calendario venatorio provinciale varato nei mesi scorsi (con atto del presidente n. 104 del 14 luglio) nella parte in cui consente di posticipare la chiusura della caccia per alcune specie al 31 dicembre 2020 (capriolo) e al 31 gennaio 2021 (cervo, daino e muflone nelle riserve confinanti con il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi) rispetto alla chiusura generale del 15 dicembre. L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, difesa dall’avvocato Maria Caburrazzi, dopo il rigetto della sospensiva sulla misura della preapertura venatoria alla caccia del cervo (il 3 novembre), aveva promosso un ulteriore ricorso per motivi aggiunti contro il calendario venatorio provinciale, chiedendo al Tar che venisse sospesa la caccia agli ungulati entro il 15 dicembre o che la stessa venisse limitata a tre giorni a settimana. La Provincia di Belluno, difesa dall’avvocato Emma Pierobon e la Coldiretti di Belluno, intervenuta a supporto con l’avvocato Barbara Stilo, si sono opposte a questa seconda misura cautelare osservando nel merito che tale posticipo era stato autorizzato con parere Ispra del 18 giugno 2020 e comunque che in provincia di Belluno viene esercitata solo la caccia di “selezione”, basata su piani di abbattimento annuali, quantitativi e qualitativi per classi (sesso ed età) formati su censimenti, e anche tenendo conto dell’incremento della popolazione; pertanto alla Riserva viene assegnato per ciascuna stagione venatoria un numero determinato di capi e non esiste il rischio di un “prelievo eccessivo” perché una volta raggiunto il carniere, la caccia alla specie viene chiusa. Con l’ordinanza n. 612/2020 il Tar ha quindi respinto anche questa seconda domanda cautelare richiesta dall’Aidaa, rilevando che le censure sollevate dalla ricorrente riguardano «aspetti strettamente metodologici e meritali» che appartengono alla scelta tecnica dell’amministrazione e che rispettano le indicazioni dell’Ispra e pertanto – conclude il Tar – affermando di non ravvisare nel calendario venatorio provinciale «vizi istruttori o motivazionali». «Il tribunale amministrativo ha confermato quello che già sapevamo, ovvero che abbiamo agito nel pieno rispetto di quanto ci è consentito dalla normativa, con l’avvallo del maggior organo del Ministero dell’Ambiente, vale a dire l’Ispra – commenta il consigliere provinciale delegato a caccia e pesca, Franco De Bon -. Spiace solo che ancora una volta posizioni ideologiche, avulse dal contesto provinciale e senza la minima conoscenza del territorio, abbiano fatto perdere tempo ed energie preziose ai nostri uffici. Ringraziamo la Coldiretti per il sostegno dimostrato. Il nostro operato va nella direzione non solo disegnata dalle misure previste da Ispra, ma anche verso la soluzione di problemi e criticità segnalatici dalle associazioni agricole».
BANDO DOTE SPORT, C’È TEMPO FINO AL 16 DICEMBRE
BELLUNO Pubblicato sul sito del Comune di Belluno il bando “Dote Sport” 2020, l’ormai tradizionale sostegno alle famiglie per consentire a bambini e ragazzi di praticare attività sportiva; il termine ultimo per la presentazione della domanda è fissato per il 16 dicembre. Come per le precedenti edizioni, “Dote Sport” 2020 potrà contare su una dotazione finanziaria di 25mila euro. L’iniziativa, ricordiamo, ha la finalità di sostenere e valorizzare la pratica sportiva e supportare concretamente le famiglie nell’inserimento dei bambini nella vita delle società sportive, erogando un contributo per la riduzione della quota annuale di partecipazione alla singola pratica sportiva. Potranno beneficiarne genitori o tutori dei bambini/ragazzi in età compresa tra i 5 e i 16 anni che: frequenteranno nella stagione 2020/21 corsi o attività sportive che prevedono il pagamento di quote di iscrizione o di frequenza; risiedano nel Comune di Belluno e frequentino associazioni sportive che esercitano la propria attività nel Comune di Belluno; solo in via subordinata e previa verifica della disponibilità finanziaria, potranno essere prese in considerazione le istanze di residenti del Comune di Belluno iscritti ad associazioni sportive che esercitano la propria attività in altri Comuni; appartengano a nuclei familiari il cui ISEE in corso di validità inferiore o uguale a € 12.000. Il Comune di Belluno verserà la quota alle Società sportive che aderiranno all’iniziativa; solo nel caso in cui le famiglie abbiano già pagato l’iscrizione ed esibiscano la documentazione che attesti l’effettivo versamento, il contributo potrà essere erogato direttamente alla famiglia.
IN ATTESA PER IL CALENDARIO AGORDINO DI LORIS SANTOMASO ECCO IL BOLLETTINO “ECHI DI AGORDO”
AGORDO
DI GIANNI SANTOMASO
VENERDI CONSIGLIO COMUNALE A FALCADE
FALCADE Il sindaco Michele Costa ha convocato in videconferenza il consiglio comunale per venerdi 11 dicembre alle 18.30. Un unico punto all’ordine del giorno: Acquisto immobile in via degli Artigiani da adibire a sede delle associazioni di volontariato di primo soccorso operanti sul territorio comunale
RIAPRE L’UFFICIO INFORMAZIONE IN PIAZZA PAPA LUCIANI
CANALE D’AGORDO E’ stato riaperto l’ufficio Pro Loco di Canale d’Agordo. Oggi dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, domani dalle 9 alle 12. Il Museo e la Casa natale di Albino Luciani sono ancora chiusi fino a nuova comunicazione
LA PESTE, LA FAME E LA GUERRA FLAGELLO PIU’ DEVASTANTE (E TEMUTO) IN AGORDINO
di Renato Bona
L’attuale drammatica vicenda della pandemia da Covid 19 ha analoghi precedenti storici, almeno per quanto riguarda il Bellunese, e segnatamente l’Agordino, che ci fanno tornare parecchio indietro nei secoli. C’è un capitolo, intitolato “Calamità”, nel libro (fuori commercio) “Storia breve dell’Agordino”, edito nel 1989 (Tipografia Piave di Belluno), autore lo storico prof. don Ferdinando Tamis (per arricchire con immagini il pregevole volume si è avvalso, dopo le illustrazioni di Augusto Murer, che abbiamo proposto in precedente servizio, e di altri maestri dell’arte pittorica e-o fotografica, stavolta tocca a Giuliano De Rocco ), in cui l’autore scriveva che: “La peste, la fame e la guerra erano il flagello più temuto che si riversasse sulle nostre popolazioni, lasciandovi un ricordo che, nelle future generazioni, si tramutava spesso in narrazioni leggendarie e fantasiose. La moria e le distruzioni, infatti, non potevano certo essere dimenticate, ma: “la carestia, conseguenza di queste calamità, era l’incubo grave per i danni alla vita economica, tanto da coniare il detto: ‘Lonch come l’an de la fam’ per indicare una cosa che non finisce più”. Tamis ricordava quindi che “Nel 1435 l’epidemia infierì crudelmente. E qui bisogna lasciare la parola allo storico bellunese, per comprendere come si sia divulgata nella nostra diocesi la divozione a san Sebastiano, considerato un protettore contro la pestilenza. ‘La peste quest’anno si fece gagliardamente sentire nella città di Belluno, né si haveva per molti mesi potuto ritrovare rimedio alcuno: fin che un giorno del mese di Settembre venuto un Chierico del Contado di Alpago davanti Magdaleno Contarini Podestà in Cividale espose haver in visione veduto un’immagine che li disse: Che se dal commune di Belluno fosse fatto edificare una cappella con un altare in honor di Santi Fabiano et Sebastiano, invocando l’aiuto di questi gloriosi Santi ad esserli intercessori appresso Iddio, cesserebbe la pestilenza… e fu deliberato di costruire l’Altare e la Cappella nel Tempio Catedrale in honor di questi Santi, votandosi li Cittadini di fare le pubbliche processioni, e digiunare la sua vigilia al tempo della sua solennitade… Fu il voto delli Cittadini, esaudito in Cielo, e si vidde manifestamente tal pestilenza cessare: et fu fatto subito edificar l’Altare e istituire la Messa: Che sin a presenti tempi viene con gran devotione esseguito”. Altro ricordo riportato da Tamis: “Il vescovo Pietro Barozzi, durante il suo ministero, fece diverse visite nell’Agordino, ma di particolare importanza ci sembra quella degli anni 1485-86. Poco prima la peste si era fatta gagliardamente sentire per l’Italia e – secondo Piloni – morirono a Venezia più di trentamila persone. Così in altre città: a Belluno si fecero ‘gran provigioni’ per la preservazione della città, essendo il Friuli ‘sospetto di tal contaggio’, ma nel 1482 incominciò a manifestarsi nel Bellunese, specialmente nel territorio di Mel, dove la mortalità fu grande. Il 10 giugno 1485 il vescovo era a Sottoguda, e gli abitanti dichiaravano che qualche anno prima, mentre la pestilenza affliggeva la popolazione di Rocca e Laste, essi avrebbero fatto voto che se ne fossero stati risparmiati, avrebbero costruito nel loro villaggio, o regola, una chiesa a onore dei santi Fabiano, Sebastiano e Rocco, e poiché tutti erano evasi incolumi, si dicevano pronti a costituire la dote di fondazione ed iniziare i lavori. La chiesa veniva consacrata dallo stesso vescovo il 24 settembre dell’anno successivo. Con la erezione della chiesa di Sottoguda, per la prima volta vediamo affermarsi nell’Agordino il culto di San Rocco, che tra la fine del secolo XV e l’inizio del secolo XVI fu uno dei santi più venerati nel mondo cattolico”. Il racconto dello storico agordino ci riportava poi al medico Giovanni Colle il quale “parla della peste che infierì in Agordo nel 1547, e durò due anni, spopolandolo interamente” e precisa che: “Si manifestava con febbre alta, vomito biliare, e delirio, ardente sete, e il quarto giorno portava alla morte; molti venivano colpiti dal carbonchio, con pustole nere, pruriginose. I rimedi erano molteplici, tra questi i salassi, i cauteri, i cataplasmi di vario genere. Come un arcano, veniva somministrata una polvere, ricavata dalla quercia e altre sostanze, diluita nella lisciva dolce ed olio comune”. E una curiosità: “le corna, le unghie, le ossa, il cuoio del camoscio e del capriolo trattati ad alta temperatura e ridotti in cenere, venivano serviti nel brodo stesso degli animali, con grande sollievo degli ammalati…”. Tuttavia “nonostante gli accorgimenti la peste si manifestò in una forma molto grave anche nel 1564 e nel settembre-ottobre morirono 200 e più persone… i morti venivano portati alla sepoltura senza l’accompagnamento del sacerdote e sepolti alla campagna oppure negli orti domestici. Nel solo villaggio di Celat di Vallada morirono 34 persone. E fu in quella occasione che venne decisa l’erezione della chiesa di San Rocco”. Concludeva richiamandosi allo storico Florio Miari che nelle Cronache bellunesi inedite dice che nel 1631 “com’era nei tempi passati accaduto più volte, tornò in questi contorni ad infierire la pestilenza… ma che per sentire parlare ancora di peste bisognerà arrivare alla ‘Falcadina’, nella prima metà del secolo scorso, chiamata così dal luogo dove prima si diffuse, importata da Fiume nel 1790… solo nel 1811 la prefettura di Belluno se ne occupò seriamente… e nell’ottobre 1822 l’imperatore Francesco I ordinò la costruzione di un ospedale a Noach nel comune di La Valle, a spese dello Stato, per curarvi i colpiti dal male e fu nominato direttore Giuseppe Vallenzasca a cui si deve il trattato sulla ‘Falcadina’ pubblicato a Venezia neo 1840 e dai suoi scritti attinsero quanti si occuparono della malattia”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Ferdinando Tamis; Ellery Queen; Pro loco Caviola): lo storico agordino prof. don Ferdinando Tamis; san Rocco con i segni della peste, dipinto da Tommaso Pombioli, sepolto nella chiesa che porta il suo nome, a Venezia; san Fabiano sepolto nelle catacombe di San Callisto a Roma; san Sebastiano, sepolto nella basilica di San Sebastiano fuori le mura a Roma; la chiesa dei santi Fabiano, Sebastiano e Rocco di Sottoguda e quella di San Rocco a Celat di Vallada; la serie di dipinti di Giuliano De Rocco ad illustrare il libro di Tamis: “In cerca di lavoro”, “Solitudine”, “La lettera del babbo lontano”, “Pioggia e neve”, “Il falegname”, “Cronache in chiesa”.
IERI ALLA RADIO
APPUNTAMENTO MENSILE (PRIMO VENERDI DEL MESE) CON IL DIRETTORE PAOLO STEFAN, SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, AI MICROFONI DI RADIO PIU’ IL RITORNO DI THOMAS ARGENTA
AUDIO
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
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007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
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SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
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FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
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FANTASTICHE DOLOMITI: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA – PUNTATA DEL 20 NOVEMBRE 2020
RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
RACCOLTA COMPLETA
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
RACCOLTA COMPLETA
FELTRE Senso unico alternato regolato da movieri per lavori stradali nel tratto di viale Monte Grappa compreso fra incrocio con via Folli ( accesso supermercato Lidl ) e fine cantiere Altanon ( altezza negozio Kiwi Sport ) fino al 23 dicembre
PROVINCIALE 49 MISURINA CONFINE PROVINCIA DI BOLZANO: fino al 22 dicembre (festivi e prefestivi compresi) senso unico alternato con movieri o semafori
PROVINCIALE 3 VALLE IMPERINA: fino al 12 dicembre senso unico alternato (tutti i giorni nessuno escluso) in locailtà Gona per messa in sicurezza della strada.
PROVINCIALE 48 DELLE DOLOMITI fino al 6 dicembre (tutti i giorni nessuno escluso) senso unico alternato in località Livinè a Livinallongo del Col di Lana
REGIONALE 203 AGORDINA COLLAZ-LIVINALLONGO fino al 4 dicembre (sabato e festivi esclusi) senso unico alternato per singoli tratti di 150 metri
SP 423 LAGO DI SANTA CROCE_POIATTE_ALPAGO Fino al 12 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato con movieri o semaforo per esecuzione paramassi a monte della strada
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
Sabato 5 Tempo atteso: Spiccato maltempo con cielo coperto e precipitazioni diffuse, persistenti e intense. Il perdurare dei fenomeni darà luogo a precipitazioni molto abbondanti nei settori esposti allo Stau da sud-est. Atmosfera molto umida e debole escursione termica giornaliera a tutte le quote.
Precipitazioni: Probabilità molto alta (100%) per fenomeni di forte intensità e particolarmente abbondanti. Il limite della neve si alzerà ulteriormente sulle Prealpi fino sui 1600/1800 m, mentre sarà molto più variabile sulle Dolomiti, risalendo sui 1400/1600 m nei settori aperti, mentre sarà ancora temporaneamente basso: 1000/1100 m nelle valli più chiuse nei momenti di maggiore intensità (Val di Zolodo e Agordino). Tra venerdì e sabato sono previste precipitazioni medie di 140/170 mm e punte di 200/230 mm su Prealpi e Dolomiti meridionali. La neve sarà molto abbondante in alta quota e (100/120 cm oltre i 1600/1800 m, anche 150 cm nei posti più esposti allo stau sui 2000 m).
Temperature: In generale lieve rialzo, più avvertito in quota, specie sulle Prealpi, meno nelle valli, specie quelle dolomitiche. Sono previste punte di 5/6°C nei fondovalle prealpini e di 2/4°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 1°C max 3°C, a 2000 m min -2°C max 0°C. Su Dolomiti a 2000 m min -3°C max 0°C, a 3000 m min -8°C max -5°C.
Venti: Deboli nelle valli dolomitiche, moderati nelle valli più esposte ai venti meridionali sulle Prealpi; forti, a tratti molto forti di scirocco in quota, a 25/50 km/h a 2000 m e 70/100 km a 3000 m.
Domenica 6 Tempo atteso: Persiste il forte maltempo, anche se non così intenso rispetto a sabato, con precipitazioni diffuse, persistenti ed abbondanti. Attenuazione della perturbabilità nel tardo pomeriggio/sera. Atmosfera ancora sciroccale fino al primo pomeriggio, poi inizieranno infiltrazioni d’aria più fredda in quota.
Precipitazioni: Probabilità molto alta (100%) di precipitazioni diffuse, persistenti di moderata, a tratti forte intensità, nevose oltre i 1100/1500 m sulle Dolomiti e 1500/1800 m sulle Prealpi. Alla sera la neve riscenderà sui 1000/1200 m. Dopo due giorni e mezzo di forte perturbabilità, i cumuli di pioggia/neve risulteranno molto copiosi (sommatoria totale media di 180/230 mm e punte massime tra i 300/350 mm). La neve fresca in alta quota potrebbe localmente toccare i 180/200 cm attorno ai 2000 m.
Temperature: In generale lieve diminuzione con minime alla sera. Su Prealpi a 1500 m min 1°C max 3°C, a 2000 m min -3°C max -1°C. Su Dolomiti a 2000 m min -4°C max -1°C, a 3000 m min -9°C max -6°C.
Venti: Nelle valli moderati con qualche forte raffica da est; in quota tesi/forti da est sulle dorsali Prealpine e da sud-est sulle cime dolomitiche più alte, in attenuazione al pomeriggio, a 20/60 km/h a 2000 m e 45/80 km/a 3000 m.
Lunedi 7Esaurimento del maltempo con residue precipitazioni fino al mattino, nevose oltre gli 800/1000 m. Poi nuvolosità irregolare e schiarite. Temperature in generale calo a tutte le quote con minime osservate alla sera. Venti moderati tesi dai quadranti meridionali in quota, deboli di direzione variabile nelle valli.
Martedi 8Cielo molto nuvoloso o coperto con qualche debole precipitazione tra la notte e il primo mattino, prima di una pausa in giornata e nuovo peggioramento alla sera con precipitazioni in estensione dalle Prealpi verso nord. Il limite neve sarà sui 900/1000 m. Temperature in ulteriore lieve calo. Venti moderati da sud-est in quota, deboli variabili nelle valli. Previsore R.L.Th.
ROBERTO BORTOLUZZI, PRESIDENTE DI FISI VENETO, SUL NUOVO DPCM: «SI POTEVANO E DOVEVANO TROVARE SOLUZIONI DIVERSE»
BELLUNO «Nei confronti della montagna e degli sport invernali, il nuovo dpcm poteva e doveva trovare soluzioni diverse. Tra le varie conseguenze delle limitazioni previste, c’è quello della perdita di una generazione di sciatori». Lo afferma Roberto Bortoluzzi, presidente del Comitato regionale veneto della Federazione italiana degli sport invernali, in riferimento alle misure che il governo ha adottato per le prossime settimane. «Condivido quanto ha affermato il presidente federale Flavio Roda, occorreva più attenzione nei confronti della montagna e delle attività legate al mondo della neve» dice Bortoluzzi. «Questa chiusura mette in grandissima difficoltà la montagna e anche il sistema sportivo ad esso legate. Penso alla difficoltà che i nostri ragazzi stanno facendo e faranno per allenarsi: gli sci club e i comitati regionali stanno facendo i salti mortali per consentire ai ragazzi di prepararsi e lo stanno facendo nel massimo rispetto delle regole e della sicurezza di ognuno. L’auspicio è che le normative possano in qualche modo essere riviste: il rischio è di perdere un’intera generazione di sciatori». «Altro auspicio è che a gennaio si possa ripartire con le manifestazioni che, fin qui, hanno riguardato solo il movimento di vertice» dice ancora il presidente di Fisi Veneto. «Per quanto riguarda il movimento veneto, il calendario regionale è stato definito, speriamo di poterlo vivere appieno. Ne va della sopravvivenza degli sci club, che già stanno vivendo difficoltà economiche legate al venire meno di una buona fetta di sponsorizzazioni. Sci club, è da sottolineare, che sono realtà che si poggiano quasi esclusivamente sul volontariato e che rivestono anche una importante funzione sociale per i nostri paesi e le nostre vallate».