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PROVINCIALE 26, VOLTAGO-RIVAMONTE CHIUSA PER QUATTRO GIORNI
AGGIORNAMENTO QUOTIDIANO, IN COLLABORAZIONE CON VENETO STRADE
FALCADE Prorogata l’ordinanza in scadenza La nuova data di fine lavori è fissata al 9 giugno. Per questo la provinciale 346 del San Pellegrino sarà chiusa totalmente alla circolazione nel tratto bivio Passo Valles-Zingari Bassi, dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17, esclusi festivi, sabato e domenica. Durante le riapertura senso unico alternato.
STRADA DI DIGOMAN CHIUSA TRA IL 5 E IL 6 GIUGNO
La SP 26 di Digoman sarà interessata da una chiusura tra le 17:30 di oggi e le 7:30 di domani. Interdizione totale alla circolazione stradale si legge sul comunicato di Veneto Strade. La chiusura interesserà un tratto di strada di 200 metri in comune di Voltago.
COMUNICAZIONE LIMITAZIONE AL TRAFFICO DEI PASSI CAMPOLONGO – PORDOI – SELLA – GARDENA
Ricordiamo che in occasione dell’evento dedicato agli amanti della bicicletta: SELLARONDA BIKE DAY di questo sabato 10/06/2023 —> Sito manifestazione: www.sellarondabikeday.com l’orario di chiusura delle strade come da decreto del Prefetto di Belluno è dalle ore 08:30 alle ore 16:00. Tratte interessate: strade attorno ai 4 Passi Dolomitici: Passo Campolongo, Passo Gardena, Passo Sella e Passo Pordoi.
Ai partecipanti viene raccomandato il senso antiorario, quindi: Arabba – Passo Campolongo – Passo Gardena – Passo Sella – Passo Pordoi – Arabba.
TRAGEDIA SFIORATA. SASSO SULL’AUTO DI UNA FAMIGLIA PADOVANA
SEDICO Ci risiamo, nella stessa zona un sasso che cade dalla montagna e finisce diritto sul tettuccio di un’auto. E’ successo ieri alle 15:30 lungo la 203 Agordina in prossimità della centrale Enel, luogo dunque non nuovo a distacchi di sassi. All’interno dell’auto una famiglia di Abano Terme (PD), di ritorno da Alleghe, padre, madre e due bimbi piccoli. Fortunatamente tanta paura, ma tanta davvero, tutti illesi. Ettore Bordin che stava scendendo lungo la stessa strada racconta: “I miei amici di paura ne hanno presa tanta, non si sono fatti nulla ma davvero è il caso di ringraziare Sant’Antonio visto che sono di Abano, Padova. E’ andata bene anche questa volta perché mi dicono non sia la prima volta che un sasso finisca direttamente in strada o contro le auto in transito”.
203 AGORDINA PERICOLO COSTANTE, TRA SASSI IN CADUTA LIBERA E UNGULATI IN PASSEGGIATA TRA CORDEVOLE E ASFALTO
SOCCORSO ALPINO IMPEGNATO A CORTINA ED AURONZO
CORTINA Verso le 16.30 di sabato il Soccorso alpino di Cortina è stato attivato, per una famiglia polacca in difficoltà lungo il Sentiero attrezzato dei Kaiserjäger. Papà, mamma, assieme ai due figli di 8 e 11 anni, erano infatti arrivati in un punto dove i cavi erano nascosti dalla neve e non se la sentivano di proseguire per non mettere i bambini in situazione di rischio. I quattro sono stati raggiunti dai soccorritori con il Soccorso alpino della Guardia di finanza. Una volta assicurati per superare il tratto impegnativo, sono poi stati accompagnati fino agli impianti.
AURONZO Una squadra del Soccorso alpino di Auronzo è intervenuta in fuoristrada sul sentiero 105, sotto le Tre Cime di Lavaredo, in aiuto di due escursioniste di 56 e 48 anni di Cosenza, che, affaticate, non riuscivano più a proseguire e sono state trasportate al Rifugio Auronzo.
IN COMELICO, LACRIME PER VITTORIO CARBOGNO
COMELICO «Hai lasciato un paese senza parole, te ne sei andato silenziosamente, proprio come eri tu, di poche parole, ma sempre presente se c’era bisogno di una mano. Fai buon viaggio Toio, mancherai a tutti noi». Questo il messaggio dell’associazione sportiva Comelico NordicSki per salutare Vittorio “Toio” Carbogno, morto sabato a seguito di un’operazione a cuore aperto eseguita a Treviso. Operazione impegnativa e la situazione era stata descritta dai medici come decisamente delicata ed a rischio. Classe 1946, Vittorio Carbogno era pensionato, dopo aver lavorato una vita come artigiano imbianchino. Lascia la moglie Wanda, i figli Simonetta e Mirco e 7 nipoti. I funerali nella chiesa di Padola mercoledì alle 14,30
OGGI I FUNERALI DI ALESSANDRA, L’ARTIGIANA
PONTE NELLE ALPI Alessandra De Min aveva 55 anni ed era la titolare di Le Papier, il laboratorio artigianale, all’inizio di viale Dolomiti, a Ponte nelle Alpi. Soffriva di un male incurabile. De Min era molto conosciuta e apprezzata a Ponte nelle Alpi, ma non solo in paese. Alessandra De Min lascia il marito Emanuele e i figli Riccardo, Beatrice ed Enrico. I funerali si svolgono oggi pomeriggio alle 15, nella chiesa parrocchiale di Polpet. Saranno gradite offerte all’associazione Francesco Cucchini.
OLTRE 50 MILA EURO PER RISOLVERE I PROBLEMI DELLA VAL DE VIE
AGORDO
di Gianni Santomaso
LA GIORNATA NAZIONALE DELLO SPORT
BELLUNO Ieri si è svolta la giornata nazionale dello sport, istituita a livello nazionale per sensibilizzare sull’importanza dello sport e dell’attività fisica. L’Ulss Dolomiti è impegnata nella promozione dell’attività fisica, come principio cardine di uno stile di vita salutare, per tutte le fasce d’età, partendo dai più piccoli. Per gli adulti sono attive le Palestre della Salute e la prescrizione dell’esercizio fisico in collaborazione con i Medici di Medicina Generale. Inoltre, con diversi Comuni del territorio, sono stati individuati e dotati di segnaletica diversi percorsi di 1 km sicuri e accessibili. L’importanza del movimento nello stile di vita si impara fin da bambini. Per questo, nell’ambito dell’offerta formativa per la promozione della salute nelle scuole, è attivo da anni il progetto “Corro lontano perché mangio sano”, che coinvolge bambini e ragazzi delle scuole di tutta la provincia di ogni ordine e grado.
LA GASTROENTEROLOGIA DEL SAN MARTINO CONFERMA LA CERTIFICAZIONE SIED
BELLUNO Per la terza volta, l’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ospedale San Martino di Belluno ha ottenuto l’accreditamento come centro di eccellenza per la gastroenterologia ed l’ endoscopia digestiva SIED (Società Italiana di Endoscopia Digestiva) e ANOTE (Associazione nazionale operatori di tecniche endoscopiche). La prima certificazione era stata ottenuta nel 2017, rinnovata nel 2019 e confermata anche nel 2023. Capacità di operare all’interno dell’attuale sistema sanitario, competenze organizzative ed elevati standard clinici, aggiornamento continuo, sia per quanto riguarda la tecnologia, sia in termine di adesione alle più recenti linee guida, qualità e sicurezza delle procedure adottate, perseguimento del miglioramento continuo delle prestazioni ponendo sempre al centro il paziente, sono alcune delle attestazioni ottenute dalla Unità Operativa. Ad oggi, sono 6 le Unità Operative di Gastroenterologia del Triveneto che hanno ottenuto questo accreditamento. L’importante riconoscimento è giunto dopo la visita ispettiva della commissione esaminatrice all’interno della struttura nell’ambito di un percorso che ha coinvolto tutti gli operatori sanitari coordinati dal direttore dell’unità operativa Bastianello Germanà e dalla coordinatrice infermieristica Ellen Losso, con l’indispensabile collaborazione di tutto lo staff che ha sostenuto il grande lavoro di preparazione per raggiungere e soprattutto mantenere nel tempo gli standard necessari per la conferma dell’accreditamento.
CONCLUSO IL PROGETTO DI SOSTEGNO AL SETTORE LATTIERO-CASEARIO: LA PROVINCIA HA LIQUIDATO 1,2 MILIONI DI EURO A FAVORE DI 12 LATTERIE DEL TERRITORIO
BELLUNO Qualcuno ha acquistato nuovi serbatoi per lo stoccaggio del latte, qualcun altro ha installato una macchina scrematrice, comprato nuovi mezzi di trasporto per vendere il prodotto finito. Altri hanno ampliato il banco frigo, sistemato la cella di affumicatura e messo a posto la vasca del siero. Sono solo alcuni degli investimenti effettuati dalle piccole latterie bellunesi grazie al piano varato dalla Provincia nel 2021 a sostegno del settore lattiero-caseario. Nei giorni scorsi il progetto si è concluso, con la rendicontazione di tutti gli interventi. «La cifra finale è davvero importante: sono stati liquidati oltre 1,2 milioni di euro a favore delle piccole latterie. Senza contare le risorse aggiuntive messe in campo per la formazione dei nuovi casari, in collaborazione con l’Istituto agrario di Feltre», spiega il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. «Abbiamo ritenuto fondamentale dare un aiuto concreto al settore primario, che nel nostro territorio rappresenta non solo un segmento economico, ma anche un presidio della montagna e insieme una parte importante del turismo. E per questo ci siamo concentrati sulle piccole latterie». La Latteria di Vallata (Agordo) ad esempio aveva preparato un progetto di investimento per migliorare le prestazioni e la sostenibilità della latteria. Con un contributo di 176mila euro ha sostituito la scrematrice per ottimizzare la produzione in termini di tempo e sprechi, ha acquistato un serbatoio per il siero, una macchina confezionatrice per lo yogurt, un nuovo banco frigo con elevate prestazioni di risparmio energetico, un maturatore per la panna e un furgone per la consegna dei prodotti.
I GIOVANI PARTECIPANO IN MASSA ALLA SERATA ORGANIZZATA DA LIBERA
di Gianni Santomaso
GLI OCCHIALI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ARRIVANO AL MUSEO DELL’OCCHIALE
PIEVE DI CADORE Venerdì alle 11, al Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, Vittorio Tabacchi, presidente della Fondazione Museo dell’Occhiale onlus, presenterà l’ultima donazione ricevuta: un paio di occhiali appartenuti al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Questa donazione contribuisce ad accrescere l’importanza delle collezioni conservate al Museo, anche al fine di raggiungere una maggiore visibilità, e si inserisce all’interno di un progetto che la Fondazione intende realizzare, mirato ad accogliere occhiali appartenuti a personaggi rilevanti, il cui volto spesso è fortemente caratterizzato dalla presenza di una particolare montatura.
IL SAGGIO DI FINE ANNO PER LA POLISPORTIVA ASTRA
PONTE NELLE ALPI Palazzetto dello Sport gremito per il saggio finale di ginnastica artistica, promosso dalla Polisportiva Astra. La disciplina sportiva è maggiormente praticata dalle ragazze, ma anche diversi maschietti frequentano in maniera assidua e continua i corsi proposti ogni anno dalla Polisportiva: a Ponte nelle Alpi, con un centinaio di iscritti, e in Alpago, con una trentina. L’Astra è una realtà importante, riconosciuta per i validi risultati livello regionale e nazionale, oltre che per lo spessore di uno staff preparato e consolidato, capace di seguire nel dettaglio le iscritte e gli iscritti dagli 8 anni in poi.
DONA E VINCI
FELTRE A partire da oggi inizia il progetto “DONA E VINCI”, promosso dal gruppo Giovani Donatori dell’Associazione Feltrina Donatori Volontari di Sangue. Chi dona sangue o plasma presso il Centro Trasfusionale di Feltre, avrà la possibilità di partecipare ad un’estrazione e vincere dei premi: ogni donazione effettuata darà al donatore un biglietto virtuale valido per l’estrazione finale
dal giornale radio del 14 maggio 2023 di ROBERTO BONA
IL FIORI BARP FESTEGGIA I 60 ANNI DI ATTIVITA’
di Roberto Bona
DAL CORRIERE DELLE ALPI
VIVERE L’AGORDINO
OTTAVIO ROSSI: UNA VITA DEDICATA ALLA PITTURA MA A VOLTE INCOMPRESA
di Gianni Santomaso
ATELIER TEATRO DANZA PER UNICEF
di Brunella Moro
BELLUNO Un’altra volta tra i giovani il teatro Comunale è stato testimone di una serata indimenticabile .
Uno spettacolo iniziato subito con emozione, grazie alla piccolissima Vanessa che con una voce fresca e ben impostata ha aperto le danze cantando il brano “Volare”di Modugno. A introdurre lo spettacolo le parole di ringraziamento del presidente della provincia Roberto Padrin, l’ assessore alla cultura Roberta Olivotto e la rappresentante per l’Unicef Maria Teresa Zoleo che ha annunciato che l’intero incasso sarebbe stato devoluto ai bambini più sfortunati di cui Unicef Belluno si occupa. Un alternarsi vario di stili, di danze che si alternavano dalla moderna alla jazz all’hip hop e alla break dance rese suggestive da musiche eccezionali scelte con cura per assecondare i passi delle varie classi ed età dei ragazzi, ecco la trama dello spettacolo! Tanta emozione tra il pubblico ma soprattutto tanta gratitudine verso l’Atelier di danza di Belluno, verso i tanti insegnanti che si dedicano a trasmettere questa difficile arte, e che, accendendo il talento dei ragazzi fanno loro scoprire pur nella bellezza la gioia del sacrificio e la determinazione nella conquista di un obiettivo.
AD AGORDO IL CONI CONSEGNA TARGHE E CONTRIBUTI
E’ L’ULTIMO WEEKEND CHE LAVORIAMO PER IL FISCO. OGNI VENETO VERSA ALLO STATO 10.660 EURO ALL’ANNO
Questo che ci apprestiamo a concludere è l’ultimo weekend dell’anno che, anche i veneti, lavorano per il fisco. In linea puramente teorica, infatti, mercoledì prossimo tutti i contribuenti terminano di pagare le tasse, le imposte, i tributi e i contributi sociali necessari per far funzionare le scuole, gli ospedali, i trasporti, per pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici, le pensioni, etc. Giovedì 8 giugno, pertanto, festeggiamo il “giorno di liberazione fiscale”; in altre parole, se dall’ inizio di gennaio al 7 giugno abbiamo lavorato per onorare le richieste del fisco, dal giorno successivo e fino al prossimo 31 dicembre, invece, lo facciamo per noi stessi e per le nostre famiglie. Da questo caso di scuola messo a punto dall’Ufficio studi della CGIA, emerge che per l’anno in corso sono stati necessari ben 158 giorni di lavoro (sabati e domeniche inclusi) per adempiere a tutti i versamenti fiscali previsti quest’anno (Irpef, Imu, Iva, Irap, Ires, addizionali varie, contributi previdenziali/assicurativi, etc.). Rispetto al 2022, il tax freedom day di quest’anno “cade” un giorno prima (vedi Tab. 1 e Graf. 1).
La metodologia di calcolo
Come si è giunti a stabilire che l’8 giugno è il “giorno di liberazione fiscale” del 2023? La stima del Pil nazionale prevista quest’anno (2.018.045 milioni di euro) è stata suddivisa per 365 giorni, ottenendo così un dato medio giornaliero (5.528,9 milioni di euro). Di seguito sono state “recuperate” le previsioni di gettito delle imposte, delle tasse e dei contributi sociali che i percettori di reddito verseranno quest’anno (874.132 milioni di euro) e sono state rapportate al Pil giornaliero. Il risultato di questa operazione ha consentito all’Ufficio studi della CGIA di calcolare il tax freedom day del 2023 dopo 158 giorni dall’inizio dell’anno, ovvero il prossimo 8 giugno.
Ogni veneto paga al fisco 10.660 euro all’anno
Sono i cittadini della Provincia Autonoma di Bolzano a versare il maggior numero di tasse al fisco. Nel 2019 ogni residente di questo territorio ha pagato mediamente 13.158 euro tra tasse, imposte e tributi. Seguono i lombardi con 12.579 euro, i valdostani con 12.033 euro, gli emiliano-romagnoli con 11.537 e i laziali con 11.231 euro. I cittadini veneti si classificano all’8° posto a livello nazionale con 10.660 euro pro capite. Tuttavia, se prendiamo in considerazione solo i tributi versati allo Stato centrale, il Veneto recupera due posizioni a livello nazionale, scavalcando Liguria e Piemonte.
Questo vuol dire che il nostro dato medio totale è trascinato all’ingiù, perché versiamo meno tasse locali degli altri. Infatti, siamo praticamente gli unici a livello nazionale a non pagare l’addizionale regionale Irpef a cui si aggiunge il fatto che i Sindaci della nostra regione risultano essere, in linea di massima, meno “pretenziosi” degli altri. Tronando alla graduatoria nazionale degli importi riferiti alle entrate tributarie versate all’erario, la Calabria è l’area del Paese dove il “peso” del fisco è più contenuto: ogni residente di questo territorio ha pagato all’erario mediamente 5.892 euro. Il dato medio nazionale è pari a 9.581 euro (vedi Tab. 3). Il forte divario tra Nord e Sud – segnala l’Ufficio studi della CGIA – non ci deve sorprendere. Il nostro sistema tributario, infatti, è basato sul criterio della progressività. Pertanto, nelle regioni dove i livelli di reddito sono maggiori, grazie a condizioni economiche e sociali migliori, anche il gettito tributario presenta dimensioni più elevate che altrove. Va altresì segnalato che nelle aree geografiche dove il settore primario ha un’incidenza rilevante sull’economia complessiva, come il Veneto, le agevolazioni previste dal legislatore (in particolare le deduzioni fiscali) riducono in misura importante la base imponibile dei contribuenti appartenenti a queste attività e, conseguentemente, anche il gettito totale delle imposte versate all’Erario da quella regione. Infine, per il calcolo del gettito pro capite regionale è stato considerato l’ammontare complessivo delle imposte versate al fisco da ciascun territorio; pertanto il dato sarà maggiore in particolar modo nelle realtà geografiche dove la presenza delle attività economiche è più diffusa.
L’ingorgo fiscale di giugno: 115 scadenze, mediamente 4 al giorno
Se lo studio della CGIA rappresenta un vero e proprio caso di scuola, la realtà, purtroppo, presenta ancora livelli di complicazione/difficoltà molto elevati. In questo mese di giugno, ad esempio, i contribuenti italiani sono “attesi” da ben 115 “appuntamenti” fiscali, in media quasi 4 al giorno. Il calendario prevede:
50 scadenze (imposta sostitutiva, Iva, ritenute, Tobin tax, imposta intrattenimenti, etc.), entro il 16 giugno;
1 comunicazione del canone Tv entro il 20 giugno;
55 versamenti (Irpef, addizionali, cedolare secca, ritenute, Iva, Ires, Irap, imposte sostitutive, etc.), 4 dichiarazioni (Irpef, sostitutive, Intra, etc.), 4 comunicazioni (contratti di locazione, informazioni finanziarie a fini fiscali tra stati UE, etc.) e una istanza canone Tv entro il 30 giugno.
Sono scadenze, ovviamente, che non interesseranno tutti i contribuenti, tuttavia danno il senso della farraginosità e della complessità del nostro fisco.
Nel 2022 record storico della pressione fiscale
Dal 1995, la data del “giorno di liberazione fiscale” meno in là nel calendario si è verificata nel 2005. In quell’occasione, la pressione fiscale si attestò al 39 per cento e ai contribuenti italiani “bastò” raggiungere il 23 maggio (142 giorni lavorativi) per lasciarsi alle spalle l’impegno economico richiesto dal fisco. Osservando sempre il calendario, quello più in “ritardo“, invece, si è registrato nel 2022, allorché la pressione fiscale ha raggiunto il record storico del 43,5 per cento e, di conseguenza, il “giorno di liberazione fiscale” è “scoccato” il 9 giugno. E’ corretto segnalare che il picco record di pressione fiscale toccato l’anno scorso non è ascrivibile ad un aumento del prelievo imposto a famiglie e imprese, ma da una serie di altri fattori che si sono concentrati nel 2022. In particolar modo: dall’impennata del costo dei prodotti energetici importati e dal deciso aumento dell’inflazione che hanno spinto all’insù il gettito dell’Iva; dall’aumento dell’occupazione che ha contribuito ad aumentare le imposte dirette e i contributi previdenziali. Contemporaneamente – nel rispetto dei dettami europei relativi alla contabilità pubblica – le risorse per finanziare i bonus edilizi e i crediti di imposta, introdotti per mitigare il caro bollette, sono state classificate come maggiore spesa pubblica e non come minori entrate.
In UE solo Francia e Belgio pagano più di noi
Il “giorno di liberazione fiscale” non costituisce un principio assoluto, ma un esercizio teorico che dimostra empiricamente, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto sia eccessivo il carico fiscale che grava sugli italiani. Una specificità che emerge in misura altrettanto evidente anche quando confrontiamo la nostra pressione fiscale con quella dei paesi UE. Nel 2022, infatti, solo la Francia e il Belgio hanno registrato un peso fiscale superiore al nostro. Se a Parigi la pressione fiscale era al 47,7 per cento del Pil, a Bruxelles si è attestata al 45,1 per cento. Da noi, invece, ha toccato la soglia record del 43,5 per cento. Tra i 27 dell’UE, l’Italia occupa il terzo posto. La Germania, invece, si è posizionata al 9° posto con una pressione fiscale del 41,9 per cento, mentre la Spagna la scorgiamo al 12° posto con il 38,5 per cento. La media dei Paesi dell’Area dell’Euro è stata del 41,9 per cento (vedi Tab. 2).
100 ANNI DI RADIO – 40 ANNI DI RADIO PIÙ
Da quando l’Eiar diede il via alla sua prima trasmissione radiofonica nel lontano 1923, sono trascorsi ben cento anni dalla nascita di un mezzo di comunicazione che ha segnato la storia dell’umanità. La radio, con la sua capacità di informare, intrattenere e connettere le persone, ha mantenuto la sua importanza nel corso dei decenni, adattandosi ai cambiamenti tecnologici e sociali. Dall’Eiar alla Rai, dalle radio locali ai gruppi nazionali privati, fino alle moderne radio web, l’evoluzione del panorama radiofonico ha seguito il mutare dei tempi. Sono stati quarant’anni dalla nascita di Radio Più, emittente che ha saputo raccontare il territorio e diventare un punto di riferimento per gli appassionati di musica, notizie e intrattenimento (foto in alto in esposizione a RADIOPIU della Pizzeria Costa, Canale d’Agordo). Per celebrare il valore intramontabile della radio, Radio Più ha organizzato un evento speciale. Sabato 24, domenica 25 e lunedì 26, nella suggestiva cornice di Taibon Agordino, in Piazza San Rocco, si terrà “La Mostra delle Radio – Dal Secolo Scorso ad Oggi”. Un’iniziativa unica, nata dall’idea di Ivano Benvegnù, Franco Gnel Ben e Mirko Mezzacasa, che vuole ripercorrere la storia della radio attraverso le sue diverse epoche.
La mostra sarà un viaggio affascinante nel tempo, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare l’evoluzione dei dispositivi radiofonici e delle trasmissioni nel corso dei decenni. Dagli antichi apparecchi a valvole fino ai moderni dispositivi digitali, sarà possibile ammirare la tecnologia che ha reso possibile l’ascolto delle voci e delle storie provenienti da tutto il mondo. Oltre alla componente tecnologica, la mostra metterà in luce l’impatto sociale e culturale della radio. Attraverso immagini, documenti d’epoca e testimonianze, si cercherà di trasmettere l’importanza di questo mezzo di comunicazione nella vita quotidiana delle persone. La radio ha saputo accompagnare gli ascoltatori nelle loro giornate, diventando compagna di viaggio, fonte di informazione e stimolo per l’immaginazione e il sogno. Radio Più, con la sua lunga storia nel panorama radiofonico, è orgogliosa di celebrare l’eredità della radio e il suo impatto duraturo sulla società. L’evento in Piazza San Rocco rappresenta un’occasione unica per rivivere i momenti salienti della radiofonia e per riflettere su come questo strumento abbia saputo evolversi e reinventarsi nel corso dei decenni. La radio continua ad essere un mezzo di comunicazione privilegiato, capace di creare un legame intimo tra le persone e di stimolare la fantasia. Proprio per questa ragione, Radio Più invita tutti a partecipare a questa straordinaria mostra, per riscoprire insieme il fascino intramontabile della radio e per celebrare cento anni di storia e cultura radiofonica (foto a lato di Franco Ben)
“RIMASTI PIU’ AVANTI”, ALLA SCOPERTA DELLA MUSICA BELLUNESE CON MARCO V. DAL FARRA
TORNA IL “MINIERE SUNSET” NELL’ESTATE DEL CAFFE’ MINIERE DI AGORDO
AGORDO Si torna a ballare nell’estate 2023. Il Caffè Miniere di Agordo organizza il “Miniere Sunset”, un appuntamento a cadenza mensile con cocktail bar e DJ Set dalle 18 alle 24. Tre mercoledì di festa. Il 14 giugno con DJ Jack & RDJ, il 19 luglio e il 30 agosto con Morgan & Battaglia DJ’s. Tutte le serate saranno in diretta su Radio Più con ospiti a sorpresa.
SANT’ANTONIO… LA SAGRA A RIVAMONTE!
VENERDI 9 GIUGNO ALLE 17 APERTURA TENDONE, SERATA BAVARESE CON LA SPRITZ BAND; SABATO 10 DALLE 17 DJ MORGAN E BATTAGLIA, AL CHIOSCO FANTASIOSI COCKTAIL. IN SERATA LA MUSICA DI WILMER, GNOCH CO LA POINA E ALTRE SPECIALITA’, DALLA MEZZANOTTE DJ MORGAN A BATTAGLIA. DOMENICA 11 IL TENDONE APRE ALLE 9, ALLE 10 LA CORSA PODISTICA RIVARON, DALLE 12 SI MANGIA, POMERIGGIO CON DJ BISSO E IN SERATA L’ORCHESTRA PIERETTE ENSAMBLE. PER I BIMBI LA NOVITA’ BUBBLE TEA. LUNEDI SERA IL TENDONE APRE ALLE 17, IN SERATA SI BALLA CON EROS E KARIN. MARTEDI 13 IL GIORNO SI SANT’ANTONIO, UNA LUNGA GIORNATA DI FESTA CON IL BALLO FINALE DELLA TUA IDEA. SANT’ANTONIO, LA SAGRA, CON LA PROLOCO DI RIVAMONTE.