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PROVINCIALE 347 PASSO DURAN, LOCALITA’ SANT’ANDREA DI GOSALDO. DA DOMANI ALLE 7 A MERCOLEDI ALLE 18 INTERDIZIONE TOTALE AL TRAFFICO. DALLE 18 DI MERCOLEDI AL 5 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO
CHIUDE PONTE MAS, FINO AL 30 GIUGNO PER I LAVORI DI CONSOLIDAMENTO: fino al 30 giugno sarà chiuso sia alle macchine sia ai pedoni il collegamento principale tra i comuni di Sospirolo e Sedico. L’intera struttura subirà notevoli lavori di risistemazione. Un intervento urgente, specie in seguito ai danni subiti dalla piena del torrente durante Vaia.Verrà allargata la sede stradale, sul lato sud è programmata l’installazione della passerella pedonale. Dell’attuale ponte resterà solo la struttura portante. Percorso alternativo: da Ponte Mas a Vignole in Comune di Sedico.
INTERRUZIONE ENERGIA ELETTRICA: Giovedì 7 maggio nel comune di Voltago Agordino verrà interrotta l’energia elettrica dalle 14 alle 17 in Via Roma, Via Trento Trieste, Via Piandison, Via Vaticano, Via Simonetti, Via 4 Novembre, Via Cal Del Cot, Via Struz e Via Castello. Interruzioni per effettuare lavori sugli impianti.
🗞 RIEPILOGO DELLA GIORNATA • I malati in Italia scendono sotto la soglia dei 100mila, prima volta in un mese; • Istat: le vittime “riconducibili” al virus sono oltre 11mila in più, a marzo +49% dei decessi in più rispetto al 2019; • Trump torna a puntare il dito contro l’Istituto di virologia di Wuhan. I media cinesi: “Tutte bugie“; • L’Oms smentisce l’accusa dal segretario di stato americano Pompeo secondo cui il virus sarebbe stato creato in laboratorio.
FASE 2, PRIMO GIORNO: CAOS SUGLI INSUFFICIENTI MEZZI PUBBLICI, ANZIANO PICCHIATO A VENEZIA PER AVER INVITATO UN GRUPPO DI SBRUFFONI AD INDOSSARE LA MASCHERINA. ZAIA ALLENTA DI NUOVO LE RESTRIZIONI
STRAGE A NORD-EST LA MORTALITA’ IN ITALIA A MARZO E’ AUMENTATA DEL 50%, +568% A BERGAMO, +186% IN LOMBARDIA, +65,2% IN TRENTINO, + 70% IN EMILIA ROMAGNA +24,3% IN VENETO. -8% NEL LAZIO, -3% IN SICILIA -2% IN CAMPANIA.
di Mirko Mezzacasa
Un 4 maggio da ricordare, il primo giorno della fase 2 con la ripresa di molte attività, strade e parcheggi che si sono di nuovo riempiti e i mezzi pubblici che con tutte le restrizioni del caso si sono rimessi in moto. E’ altresì iniziato un percorso di sorveglianza attiva nel Veneto, ricoveri e terapie intensive costantemente monitorati, in caso di recrudescenza del virus scatteranno nuovi provvedimenti restrittivi. Dagli ultimi dati della protezione civile per la prima volta in Italia i malati sono scesi sotto i 100 mila. In calo ricoveri e contagi tanto nel Veneto che in provincia di Belluno. “Nei prossimi 7-10 giorni – ha detto Zaia da Marghera – ci giochiamo il futuro”. Dal Viminale un invito alle Forze dell’Ordine all’elasticità, agli italiani al buon senso ma ha anche ammonito che contro gli assembramenti sarà tolleranza zero. Sui bus e vaporetti ieri tanta confusione, assembramenti di pendolari, proteste, spintoni e intervento dei Carabinieri. Di ieri pomeriggio l’aggiunta all’ordinanza della Regione con relativi chiarimenti: riaperte le mense per i lavoratori, agriturismo a disposizione di medici e infermieri, via libera all’attività sportiva anche per i nuclei famigliari, in auto e moto sarà possibile viaggiare in coppia o per nucleo famigliare, i mercati all’aperto potranno vendere alimentari, fiori e abiti per bimbi, sarà possibile spostarsi per fare la spesa anche fuori dal Comune, ma dentro i confini regionali, nelle seconde case oltre al proprietario potrà andarci anche il convivente e gli operai professionisti, nelle aziende ancora chiuse libero accesso ai proprietari per la manutenzione, anche del magazzino. Da ieri sono riaperti gli ospedali con nuove norme di accesso: misurazione della temperatura all’ingresso, l’obbligo di usare i dispositivi, lo scaglionamento degli appuntamenti. “In questo primo giorno – rileva il presidente della Regione – nelle strutture sanitarie abbiamo registrato code e difficoltà, ma è comprensibile, perché stiamo ripartendo da zero. Per questo abbiamo deciso di dare agli utenti un braccialetto, come quelli da villaggio turistico, che non si può togliere se non tagliandolo. Chi lo indosserà, vorrà dire che è stato controllato all’entrata. I diversi colori identificheranno le differenti finalità della presenza”. La riapertura dei centri estivi è all’attenzione dell’assessore Manuela Lanzarin, “Abbiamo un piano dettagliato, lo presenteremo a tutti i soggetti coinvolti mercoledì. Aspettiamo il vaglio della comunità scientifica, ma noi siamo pronti a partire”. VENETO ulteriore riduzione dei positivi a 7.209 (-91), persone in isolamento domiciliare 6.779 (-51) ricoverati in area non critica a quota 1057 (-9) terapie intensive 101 come domenica, guariti sono 9.631 (+114) vittime 1.539, 14 in più in 24 ore, tamponi 383.442 (+5000). BELLUNO Due decessi anche ieri, un uomo di 80 anni ricoverato in geriatria e una paziente di 85 che era ospitata in medicina, precedentemente ospite dalla casa Kolbe di Pedavena. I morti in provincia dall’inizio dell’epidemia sono 85 e questo è il dato ufficiale della Ulss1. Nessuno nuovo positivo nelle ultime 12 ore, mentre il bollettino delle 8 del mattino ne segnalava uno soltanto. Attualmente positivi 586 (-23) negativizzati 464 (-21) in isolamento 1063 (-5). In ospedale: San Martino 31 (-3), terapia intensiva 6 (0), San Martino Comunità 14 (-4) Agordo 26 (0). Decessi in ospedale 64. A Cortina la situazione è in deciso miglioramento come comunicato ieri mattina dal sindaco Gianpietro Ghedina: “In questo lungo fine settimana il numero di positivi al Covid-19 è ulteriormente diminuito, portando da 61 a 49 casi (-12) nel territorio di Cortina d’Ampezzo. Le persone in quarantena (isolamento domiciliare) sono 22. Continua la discesa della curva del contagio”.
LO SCRITTORE ANONIMO CHE ACCENDE LA POLEMICA DI PAESE, S’INFURIA IL SINDACO MORENO DE VAL
SAN TOMASO Un foglio scritto a computer e attaccato alla porta della Pizzeria Off Line, i giovani gestori Giovanni e Beatrice non lo hanno volutamente tolto affinché la gente lo potesse leggere e giudicare. Se la Pizzeria non ha proposto il servizio da asporto in questi giorni non è solo per motivi economici ma perché i gestori vogliono mantenere lo standard qualitativo importante, il territorio di San Tomaso è orograficamente difficile e da quando la pizza esce dal forno ed arriva nelle case perde il suo valore e il suo gusto.Questa la dichiarazione del sindaco Moreno De Val (pagina facebook) per il cartello affisso in paese da mano anonima e solo per questo non meriterebbe alcuna considerazione.
“Dispiace leggere certe pretese gente senza palle che non riesce a dirtelo in faccia. Gente che insegna e non ha mai fatto niente nella propria vita, gente che parla di spirito imprenditoriale e non sa nemmeno cosa sia una partita iva. Gestiscilo tu il locale genio e firmalo per te stesso/sa non mettere il nome di chi non ha chiesto niente. Sono solidale con i gestori”
audio dalla rassegna stampa delle 8
CORONAVIRUS: IERI DUE DECESSI A BELLUNO
BELLUNO Nella mattinata di ieri, una donna di 85 anni è deceduta all’ospedale di comunità di Belluno, era ricoverata nel reparto Medicina COVID a bassa intensità. Nel pomeriggio è volato in cielo un uomo di 80 anni ricoverato in Geriatria COVID all’ospedale di Belluno
65 DECESSI NEGLI OSPEDALI BELLUNESI DAL 21 FEBBRAIO Ospedale San Martino di Belluno 45 (+1), Feltre 6, Belluno Ospedale di Comunità 12 (+1), Agordo 1 e Pieve di Cadore 1.
L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE GIANPAOLO BOTTACIN IERI A RADIO PIU’
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA – REGIONE 04 MAGGIO 2020
Con la collaborazione di Tiziano De Col
La Provincia di Belluno fa segnare ancora un incremento giornaliero più alto tra le province del Veneto anche il rapporto contagi/popolazione è ancora il più alto in Regione.
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
SE I DATI TENGONO MEDIEREMO CON IL GOVERNO NUOVE APERTURA. Oggi videoconferenza con la Corea del Sud per tessere buoni rapporti per cercare di capire cosa c’è da mutuare sulle altrui esperienze. Un rapporto che andrà avnati.
DONAZIONE 36817 donatori per un totale di 57 milioni di euro. Non una goccia nel mare, ma container di acqua che stanno arrivando. Lucia Coldebella da Lamon ha inviato una bella lettera e la sua donazione di 1 euro rompendo il salvadanaio. Grazie Lucia. Veronica Cattelan ci ha inviato un disegno Molti bimbi hanno donato a mandato disegni, faremo una gran bella mostra. RIAPERTURA Incremento importante di traffico e parcheggi, 1 milione 200 mila venti hanno ripreso le attività lavorative e iniziamo il percorso di sorveglianza estrama, non di tranquillità ma grande preoccupazione per il rispetto delle regole, di molti accorgimenti suggeriti e anche messi nelle diverse ordiananze. In questa settimana, dieci giorni ci giochiamo il futuro. Una recrudescenza con aumento di ricoveri e terapie intensive ricorreremo a nuove misure restrittive. Serve l’impegno di tutti. Ci sono arrivate tante segnalazioni di chi gira con la mascherina abbassata. L’ordinanza dice che gli sportivi quando escono di casa devono indossare la mascherina, non durante lo sforzo fisico e al termine la devono rimettere.VIDEO Anche oggi Zaia ha mostrato i due video sul contagio da coronavirus (audio purtroppo molto scadente). Per dare modo ai cittadini che non sono fantasie ma problemi reali, di qui l’invito a indossare la mascherina. DATI SPOSTAMENTO, oggi rispetto al 27 aprile fino alle 10 del mattino avevamo 30-32% di traffico in più sulla Padova-Brescia. Vaporetti +15%, La Cav (passante) +35%, 40% mezzi leggeri 15% mezzi pesanti, Bus Italia +15%.
OGGI NUOVA ORDINANZA Un’altra nel pomeriggio per alcuni aspetti ancora più comprensibili 1 per le meNse sui lavoratori, possono essere ammessi solo i lavoratori indicati dal datore di lavoro con turni, distanziamento e norme igienico sanitarie. Sale separate tra imprese diverse. Sanificazione tra un turno e l’altro. 2 Ristoranti e mense chiusi, possono erogare il servizio a gruppi definiti. Ospitalità per i sanitari da fuori Regione, possono stazionare in strutture chiuse per addetti anche agriturismo. 3 Attività motoria e sportiva ammessa con spostamento e svolgimento in coppia nel rispetto delle norme di protezione. In moto si puo’ andare in due, se sono conviventi non serve la mascherina. Se sono congiunti che non vivono assieme devono avere la mascherina. Questo vale anche per l’auto. Senza mascherina se le persone convivono o se uno è da solo, in tutte le altre situazioni con terze persone la mascherina è obbligatoria. 4 Mercati ammessa la vendita di prodotti alimentari, fiori, libri, abbigliamento per bambini. 5 Accesso locali attività economica (anche quelle chiuse) per lo svolgimento di lavori di vigilanza, manutenzione, pulizia e accesso al magazzino. Ognuno puo’ andare nel suo negozio. 6 Spostamenti ammessi per visite a congiunti, anche con più convinventi, si puo’ andare a trovare i parenti con la famiglia. 7 Si puo’ andare fuori dal Comune di residenza a fare la spesa. 8 Seconde case, spostamenti ammessi solo per manutenzioni, vi possono andare anche i conviventi.
CLICCA QUI PER VISUALIZZARE L’ORDINANZA
DOMANDE
QUAL’E’ LA SENTINELLA PER IL RISCHIO CONTAGIO? L’ordinanza importante è quella del 10 aprile con deroghe e silenzio assenso, 24 giorni fa. Abbiamo avuto una discesa di valori dalle terapie intensive ai ricoveri. Vuol dire che non ci sono dati di incremento e preoccupazione. Ora si aggiunge la fine del lockdown quel poco che rimaneva eccetto bar, ristoranti, commercianti, ma i cittadini escono di casa ci sono tante motivazioni per farlo, per chiunque. Oggi sappiamo che questo è il banco di prova. Da un punto di vista di re-infezione 7-10 giorni. Abbiamo un piano di bio sorveglianza, monitoriamo la presenza del minimo focolaio. Al primo positivo scatta il suo isolamento e quello dei suoi contatti seppure “innocenti”. Abbiamo la mappa del Veneto con i puntini rossi (oggi purtroppo primeggiano le case di riposo). Stiamo costruendo una mappa minuziosa. Nel momento in cui il lavoratore dell’azienda X abita a 100 chilometri crea un focuso dalla fabbrica alla residenza.
SPORT INDIVIDUALI ANCHE DI SQUADRA? SI anche il tennis che è individuale. I centri sportivi possono aprire solo per l’agonismo. Solo professionisti e agonismo in generale.
BAR ASPORTO SU PRENOTAZIONE? Abbiamo mantenuto l’ossatura dell’ordinanza la mutuiamo in maniera estensiva. Non avventuriamoci in questione giuridiche, chi controlla si attenga alle ordinanze non deve giudicare. Se il DPCM dice che l’ordinazione non serve farla va cosi’.
COMUNIONI E CRESIME? Non compete a noi. Se i dati tengono apriamo le ultime attività a breve chiese comprese.
NOALE NUOVO FOCOLAIO stiamo seguendo questo fronte, ma ci dovremo abituare a qualche focolaio
TEST SIEROLOGICO PRIVATO Obbligo dei refertanti a segnalare i casi. Che vada dal medico di base che è tenuto a prescrivere tampone e un primo isolamento. Dopodiché interviene la sanità pubblica per gli accertamenti.
CENTRI ESTIVI E SCUOLE PRIVATE DA RIAPRIRE Abbiamo un piano pronto da presentare al Governo in attesa della validazione scientifica. Il Governo parla del 1 giugno, dura da aspettare
GLI SPECIALIZZANDI DI PADOVA MINACCIANO LO SCIOPERO AD OLTRANZA gli specializzandi sono una colonna portante della Sanità, se vogliono essere ricevuti dal dottor Daniele Donato (dopo le precedenti affermazioni, praticamente gli ha dato degli “untori” ndr.) è fondamentale che le scuse siano fatte in modo trasparente e si riparta più veloci di prima.
ZAIA PREMIER? «Più che un sogno, un incubo». Il fatto che ci siano degli oppositori che dicono che sono bravo, già è evidente che l’obiettivo non è dire che io sono bravo ma che qualcun altro non lo è. Sono alto nei sondaggi? Gli attori del Covid sono tutti alti nei sondaggi. Tutta questa partita politica mi rallenta nell’attività amministrativa, ma io non voglio andare da nessuna parte.
CONTROLLI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE CHI REGOLA DI FLUSSI? Chiarito che i volontari di protezione non sono pubblici ufficiali e non possono nemmeno imporre la mascherina. C’e’ un problema a livello nazionale che possono fare 60 giorni continuativi e poi sospendere e sono tutti al limite. Si da il supporto dove necessario, qualora richiesto nelle città metropolitane (solo a Venezia). Il servizio lo daranno le Forze dell’ordine ed eventuali supporti del gestore del servizio pubblico.
SOGLIA SICUREZZA PER LA TENUTA? Sono valori che stiamo tentando di identificare, ci dovrà essere un incremento che si sussegue per più giorni e che sia importante.
PISCINE COMUNALI NON HANNO PROTOCOLLI PER LA RIAPERTURA. QUINDI NON LE RIAPRIRANNO Capiamo le difficoltà ma all’interno dei centri sportivi per i professionisti è possibile.
MENSE AZIENDALI IL BAR PUO’ APRIRE? Si se negoziato con il datore di lavoro a porte chiuse
OSPEDALI COM’E’ ANDATA In alcuni code, ci stiamo organizzando sempre piu’, studiamo un braccialetto colorato con colori alternativi che rispettano il triage d’entrata.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/2712741282334557
RIPRESA L’ATTIVITA’ OSPEDALERA CON TANTE PRECAUZIONI: IL DIRETTORE GENERALE DELLA ULSS 1 DOLOMITI
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA
Negli ospedali e distretti si stanno perfezionando i percorsi di accesso con appuntamento (almeno 15 minuti). Accessi dagli ingressi principali presidiati, per tutte le attività richiesta la copertura con mascherina e igiene delle mani con guanti o liquido igienizzante. Accesso non consentito ad accompagnatori, eccetto minori, disabili, utenti fragili o persone con difficoltà linguistiche, concesso 1 solo accompagnatore. Deve essere mantenuto il distanziamento sociale. Come già all’ospedale di Belluno necessaria la prenotazione anche per gli elettrocardiogrammi tramite il centro unico di prenotazioni.
QUESITI
Sono ammesse visite ai ricoverati? In linea generale 1 visitatore una volta al giorno nei reparti non covid. Accesso interdetto nei reparti covid Visita sospesa cosa si deve fare? Non serve ri prenotare Cup o reparti chiameranno gli utenti. A tale proposito ricordo che a ieri c’erano 12mila prestazioni prenotate. In corso un’imponente attività di riprogrammazione. Servirà pazienza e comprensione. Se una persona ha appuntamento deve avere il codice di prenotazione? Nei punti di accesso ridotti rispetto al passato (controllati) predisposte le liste nominative delle persone con gli appuntamenti o per i ricoveri. I soggetti si presentino all’ingresso il personale verificherà. Verrà misurata la temperatura e controllo delle protezioni. Non prima di un quarto d’ora. Nelle strutture dovrà sempre essere tenuta la mascherina e il distanziamento. Valgono le regole di responsabilità e consapevolezza già ricordate.I papà possono accompagnare le neo mamme? Non è ancora possibile per limitare gli accessi agli ospedali. In ogni caso unità operative ostetricia e ginecologia offrono servizi on line. Pubblicate una serie di disposizioni per il riavvio delle attività. sono sul sito aziendale. Colgo l’occasione – dice Caldogno – per ringraziare il personale sanitario e non impegnato in area covid con un numero consistente di ricoverati sia nell’area semi intensiva che ospedali di comunità Fortunatamente la terapia intensiva si sta allegerendo. Ma uno dei dati anche per dare una risposta ai tanti quesiti: la degenza non è breve per poter essere considerati guariti e dimessi il tempo trascorre e in alcuni casi vanno via settimane. Un grazie a un dirigente dottor Fabio Soppelsa che il 30 aprile ha terminato il periodo di collaborazione ma ha scelto di posticipare l’accesso alla pensione venendo incontro all’esigenza dettata dall’emergenza. Il suo è un grande impegno per questo il grazie è grande.
https://www.facebook.com/RasiCaldognoUlssDolomiti/videos/584606245772793/
“DE COCCIO”: IN UNA SETTIMANA 47 SANZIONI E 2 DENUNCE
BELLUNO Si chiude un’altra settimana di controlli per il contenimento del Covid-19 da parte delle Forze dell’Ordine. La domenica appena trascorsa è stata la giornata della settimana con il maggior numero di contravvenzioni, 14. 440 le persone controllate ed è scattata anche una denuncia per altri reati. Da inizio settimana sono 47 le sanzioni inflitte e 2 le persone denunciate, una per altri reati. Controllati anche gli esercizi commerciali. 1110 nella giornata di domenica e nessuna infrazione rilevata. In una settimana controllate 7765 attività commerciali, una sanzione e 2 esercizi chiusi provvisoriamente.
CORONAVIRUS, INCONTRO CON IL PREFETTO DI BELLUNO. DE CARLO: “SÌ AI CONTROLLI, MA SENZA VESSARE I CITTADINI. NESSUNA ESASPERAZIONE, MA SITUAZIONE AL LIMITE”
BELLUNO Le problematiche del mondo del lavoro e la necessità di coniugare sicurezza e vicinanza ai cittadini: questi i due temi principali al centro dell’incontro che si è tenuto questa mattina tra il Prefetto di Belluno e il deputato di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo. “È stato un colloquio proficuo, che ha visto molti temi sul tavolo, e che ha visto Sua Eccellenza il Prefetto molto collaborativa”, commenta De Carlo. “Siamo tutti coscienti che la situazione è delicata e che serve buon senso per dare un segnale di vicinanza ai cittadini”. Si è partiti con il tema del lavoro, “questione ben nota al Prefetto. Anche ieri ho partecipato all’incontro dei commercianti in piazza a Pieve di Cadore, e questa mattina ho ribadito la situazione di grave disagio in cui versano tante piccole aziende e professionisti, ossatura del tessuto sociale ed economico bellunese e veneto”, spiega De Carlo. “Gli operatori chiedono chiarezza sulle date di riapertura delle loro attività, e vogliono sapere come potranno riprendere il lavoro. Chiedono semplicemente di poter lavorare, nel pieno rispetto dei requisiti di sicurezza: c’è disagio e preoccupazione, e non so quanto ancora possano resistere. La situazione è ormai al limite”. Altro aspetto affrontato è quello della sicurezza e dei controlli: “C’è ancora molta confusione tra DPCM e ordinanze, i cittadini fanno fatica a capire i provvedimenti, prima ancora di poterli interpretare. Ho sottolineato come sia necessario che vengano effettuati i controlli per la sicurezza sul territorio, ma ho anche auspicato che ci sia vicinanza ai cittadini: lo Stato deve far rispettare le norme, ma soprattutto deve essere vicino alle persone, senza vessarle inutilmente”. “Tutto questo” conclude De Carlo “l’ho sottoposto al Prefetto di Belluno con chiarezza e pacatezza, ma con determinazione. Sono un sindaco, un deputato e coordinatore regionale di una forza politica: sono un uomo delle istituzioni, non sobillerò mai una protesta né esaspererò questa situazione di disagio, ma mi farò sempre portavoce di chi denuncia delle difficoltà. Certo è che, in questo momento, cittadini e imprese hanno bisogno di sentire lo Stato vicino a loro, e non di vederlo solo come un controllore di un sistema che restringe le loro libertà”.
LUCA DE CARLO
DOMENICA SULLA STRADA PER DAVEDINO L’ULTERIORE SCHIANTO POST VAIA
LIVINALLONGO Anche questa volta è andata bene. Fosse passata un’auto o una persona nel frangente oggi si sarebbe costretti a raccontarne un’altra di storia. Sul posto Ieri. Carabinieri di Arabba e i vigili del fuoco volontari di Livinallongo.
IL SINDACO DI LIVINALLONGO LEANDRO GRONES
FRANA A CARACOI (ROCCA PIETORE): MESSA IN SICUREZZA QUASI CONCLUSA
BELLUNO Si avviano a conclusione i lavori in località Caracoi (Comune di Rocca Pietore) avviati dalla Provincia a gennaio. Nonostante il lockdown e le misure di contenimento del coronavirus, il cantiere si è rimesso in moto il 20 aprile e sta procedendo spedito. «Entro la metà di maggio, meteo permettendo, l’operazione sarà conclusa» afferma il consigliere provinciale delegato alla Difesa del Suolo, Massimo Bortoluzzi. I lavori riguardano la sistemazione di una frana e la messa in sicurezza del versante che sovrasta la strada comunale di collegamento tra Le Grazie e Caracoi Agoin (in prossimità della diramazione stradale che conduce alla località di Bramezze). Una zona che dopo Vaia e a seguito delle piogge torrenziali di novembre 2019 ha mostrato diversi segni di cedimento, come hanno rivelato le perizie geologiche commissionate dalla Provincia nei mesi scorsi. Il cantiere, in somma urgenza, è intervenuto già durante l’inverno, per la pulizia del versante e la regimazione delle acque, con l’obiettivo di evitare aggravamenti in caso di piogge primaverili. «Poi l’interruzione forzata ha imposto un cambio nel cronoprogramma, ma adesso ci avviamo alla conclusione – continua il consigliere Bortoluzzi -. La fine del lockdown dovrà vederci ancora molto attivi, perché sono diverse le situazioni di dissesto a cui far fronte. Le ferite di Vaia sono ancora ben presenti, soprattutto nelle zone alte, dove la Provincia intende intervenire anche per evitare lo spopolamento della montagna». L’operazione in questo caso ha un costo complessivo di circa 150.000 euro.
IL SINDACO DI CANALE RISPONDE ALLA MINORANZA
SCUOLA: DONAZZAN A MINISTRO AZZOLINA, “SERVE PROTOCOLLO SANITARIO UNICO PER LA RIAPERTURA IN SICUREZZA. ALLARME PER SCUOLE PROFESSIONALI”
VENEZIA “Il Ministro della Pubblica istruzione continua a sfuggire al confronto con le Regioni sui temi cruciali della ripresa dell’attività scolastica e formativa”. L’assessore all’istruzione e formazione professionale del Veneto, Elena Donazzan, esprime il proprio rammarico per il mancato incontro tra il consesso degli assessori regionali all’istruzione con il ministro Lucia Azzolina in programma domani. L’incontro con la titolare del ministero di via Trastevere, richiesto da tempo dalla IX Commissione della Conferenza delle Regioni, si tradurrà in un incontro ristretto con tre assessori. “Spiace che il ministro – dichiara Donazzan al termine della riunione preparatoria della IX Commissione, svoltasi oggi – si sottragga al confronto diretto con le Regioni che, in modo corale e condiviso, le hanno posto alcuni temi di assoluta urgenza da affrontare, a partire dalle condizioni per la riapertura delle scuole e dal riconoscimento effettivo del diritto allo studio”. “Al Ministro abbiamo chiesto – elenca Donazzan – un protocollo sanitario unico in tema di riapertura delle scuole, che sia declinato per le diverse fasce di età (e quindi ordini e gradi del sistema scolastico) e contempli scenari diversi in termini di quadro epidemiologico e di territori, in modo da fornire alle Regioni linee guida per immaginare servizi e modelli organizzativi rispettosi dei principi generali di salute, sicurezza e tutela di tutte le componenti del mondo scolastico”. “L’altro grande tema, sinora ignorato dal ministro e dal governo, è quello della formazione professionale”, aggiunge l’assessore. “Dell’emendamento proposto all’unanimità dalla IX Commissione e recepito dal presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini nella conversione del decreto ‘Cura Italia’ per riconoscere la validità dell’anno formativo, parimenti a quello scolastico, si è persa traccia. Mi preoccupano il futuro degli allievi della formazione professionale e ancor più quello delle nostre scuole, finanziate in larga parte con i fondi comunitari, con regole ante Covid, che non tenevano conto della possibilità di fare formazione a distanza”.
ZANONI (PD): “AL PROFESSOR ANDREA CRISANTI IL LEONE DEL VENETO: SAREBBE UN GIUSTO PREMIO PER CHI HA PERMESSO DI GESTIRE AL MEGLIO L’EMERGENZA COVID 19, LIMITANDO CONTAGI E VITTIME”
VENEZIA “Il Leone del Veneto vada al professor Andrea Crisanti, le cui idee hanno permesso di salvare la vita a migliaia di persone nella nostra regione”. La proposta è di Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico che candida al premio, istituito nel 1999 per onorare i cittadini che in Veneto si sono particolarmente distinti nei campi delle scienze, lettere, arti, economia, finanza e in attività professionali, sociali, umanitarie o sportive, il direttore del laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Università-azienda ospedaliera di Padova. “Lo scorso anno – ricorda – è toccato a Federica Pellegrini, prima ancora a Federico Faggin, l’inventore del chip che ha fatto nascere il computer, allo scrittore Ferdinando Camon, ai Medici con l’Africa Cuamm, a Pierre Cardin, Andrea Zanzotto, Giovanni Rana, Claudio Scimone, Solisti Veneti e al patriarca di Venezia Marco Ora è il momento del professor Crisanti. È grazie a lui se oggi il Veneto è riconosciuto a livello mondiale come esempio per la gestione del Covid-19”. “È stato indubbiamente un faro per la nostra regione ed è merito della sua brillante strategia se oggi il Veneto, pur essendo uno dei primi focolai in Italia, ha avuto meno contagi e vittime di molte altre aree. Ha consigliato a Zaia di fare tamponi a tutti i cittadini di Vo’ Euganeo, anche a chi non aveva sintomi, andando contro l’Oms e per questo è stato pure richiamato dai vertici della sanità regionale, così come è stata sua la proposta di istituire la zona rossa per il comune padovano. Il 20 gennaio è stato lo stesso Crisanti ad avvisare la direzione sanitaria del Veneto che avrebbe acquistato reagenti per ben 500.000 tamponi, mentre a fine marzo ha deciso di acquistare per il suo laboratorio una macchina dagli Usa con una capacità di ben 9.000 tamponi al giorno. E ancora è stata sua l’idea di gestire i contagiati da casa, mettendoli in isolamento domiciliare, a differenza per esempio di quanto accaduto in Lombardia, evitando un afflusso pericoloso verso gli ospedali che avrebbe aumentato in maniera esponenziale il rischio contagi”, sottolinea Zanoni. “Sono certamente meritevoli i cittadini di Vo’, candidati da Zaia, che hanno dato molto in termini di sacrifici e collaborazione, ma questo vale anche per i tantissimi veneti sottoposti alle rigide misure restrittive e ancor di più per medici, infermieri e operatori sanitari in prima linea. Su tutti però credo spicchi il professor Crisanti, è grazie alle sue indicazioni se la Regione Veneto è tra quelle che ha gestito nel migliore dei modi l’emergenza, ad eccezione della triste parentesi delle case di riposo, salvando la vita a migliaia di persone”.
CENTO ANNI FA NASCEVA LA BANDIERA LADINA
COLLE SANTA LUCIA L’Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan ricorda oggi un avvenimento che ha segnato la storia del popolo ladino. Il 05 maggio 1920 si radunarono sul Passo Gardena, settanta rappresentanti delle comunità ladine brissinotirolesi di Fodom, Colle S. Lucia, Ampezzo e delle valli di Fassa, Badia e Gardena. Quel giorno si levò una forte protesta in seguito al Trattato di Saint-Germain che il 10 settembre del 1919 aveva sancito il passaggio del Tirolo Cisalpino all’Italia, e con esso le cinque valli ladine. I rappresentanti ladini chiedevano al Regno d’Italia di potersi avvalere del diritto di autodeterminazione e che il popolo ladino fosse riconosciuto come gruppo etnico a sé stante, in quanto né tedesco né italiano. In quell’occasione fu issata per la prima volta la Bandiera Ladina. Oggi sono quindi 100 anni che essa sventola un po’ ovunque nelle nostre valli, nelle sedi istituzionali e in quasi tutte le nostre manifestazioni. Ecco allora che il tricolore ladino (verde, bianco e azzurro) assume da quel giorno un forte significato storico, identitario e anche politico. Esso rappresenta ancora oggi il principio di autodeterminazione di un popolo e il desiderio di queste comunità di conservare la propria cultura, la propria lingua e la propria identità e di ritornare amministrativamente unite dopo la tripartizione fascista del 1923. Noi ladini di Fodom, Colle e Ampezzo conosciamo molto bene il significato e i valori rappresentati dalla nostra Bandiera e per questo continueremo a farla sventolare con orgoglio e amore per la nostra terra
RIPRESA DELL’ATTIVITÀ IN MONTAGNA: INVITO ALLA PRUDENZA E AL RISPETTO DELLE DIRETTIVE COVID – 19
DALLA SEZIONE AGORDINA DEL CAISiamo finalmente entrati nella tanto attesa Fase2 di questa emergenza sanitaria che ci ha chiesto sacrifici soprattutto in termini di limitazione della libertà di movimento. Tale situazione è stata più difficile da sopportare per noi immersi nelle valli dolomitiche, con le montagne a portata di mano ma di fatto irraggiungibili… Siamo stati bravi e questo ci ha premiato. Ora ci è consentito fare qualcosa in più anche in termini di attività fisica e quindi anche di camminate in montagna. Ovviamente anche la Sezione Agordina rinnova a Soci e amanti della montagna la raccomandazione di mantenere alta la guardia e rispettare le regole di prevenzione sanitaria al fine di contenere la diffusione del contagio. La Presidente ed il Consiglio Direttivo sono pronti alla ripresa delle attività sociali non appena i vertici nazionali lo consentiranno, in linea con le direttive politiche e sanitarie nazionali. In questo periodo la vicinanza dei soci si è manifestata anche con il rinnovo dei tesseramenti che, a causa della chiusura della Sede sociale, sono stati comunque possibili con pagamenti online. Ad oggi il numero dei soci è di 1161 a fronte della chiusura del 2019 con 1238 iscritti. Tale risultato non può che confermare il forte legame e senso di appartenenza alla nostra gloriosa Sezione da parte dei Soci. Augurandoci che Voi tutti e le vostre famiglie siate in buona salute, rinnoviamo le raccomandazioni per una frequentazione responsabile della montagna in attesa di poter condividere insieme nuove esperienze ed emozioni.
ATTIVITA’ SPORTIVA ED ESCURSIONI IN MONTAGNA NELLA “FASE 2” UNCEM: 10 CONSIGLI UTILI
ROMA Da oggi si può svolgere attività sportiva in montagna, e non solo. Escursioni, gite in bicicletta e molto altro. “Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva – si legge infatti nelle FAQ sul sito del Governo – è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione”. Si potrà andare in bicicletta: “È consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto”. Tutto questo salvo regole più stringenti definite dalle singole Regioni. “Ne siamo molto contenti di queste opportunità. Le avevamo chiesto – precisa il Presidente nazionale Uncem, Marco Bussone – I territori sono pronti. Servono buon senso e impegno da parte di tutti. Poche regole per guardare ai territori come luogo dei beni comuni, compresi gli spazi dove fare sport. A piedi o in bici. Le FAQ del Governo, le regole delle Regioni devono essere ben chiare a chi va sui territori a fare attività sportive. Ciascuno riscopra il proprio limite, fondamentale oggi. Siamo impegnati con tante associazioni di categoria a costruire opportunità per il turismo estivo, quando si potrà, e invernale. Lavoriamo per dare ai borghi e ai territori nuove opportunità. Uncem fa la sua parte accanto ai Sindaci, con tutti i Comuni. Buona attività sportiva in montagna, dunque, con buon senso e attenzione massima”. Uncem propone una serie di dieci consigli in particolare per chi nei prossimi giorni andrà in montagna: Non scegliere luoghi per l’attività sportiva eccessivamente lontani da casa. Resta sempre – per l’attività sportiva – all’interno della tua regione. Non è consentito svolgere attività ludica, ma solo attività sportiva anche in Comuni diversi dal proprio, entro i confini della propria regione. Segui le disposizioni sugli spostamenti e in caso di ogni dubbio leggi le FAQ sul sito del Governo. I soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono rimanere a casa. Rispetta la distanza interpersonale di almeno due metri se svolgi attività sportiva. Non scegliere – a piedi o in bicicletta – percorsi troppo impegnativi, rispetta i tuoi limiti e affronta le attività sportive gradualmente in base alla preparazione fiscia. Per gli spostamenti in auto per raggiungere la destinazione dell’attività sportiva, compila e porta con te l’autocertificazione. Le seconde case non si possono raggiungere. Anche per attività sportiva in bicicletta porta con te una copia dell’autocertificazione, da avere in caso di controlli. Come scritto nelle FAQ: “È consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto. In ogni circostanza deve comunque essere osservata la prescritta distanza di sicurezza interpersonale”. Fermati in un negozio del territorio. Se entri in un luogo chiuso devi indossare la mascherina. Nel negozio, acquista i prodotti tipici del territorio e del paese dove ti trovi da portare a casa. È un segno di vicinanza al territorio stesso e un atto di sostegno all’economia locale. Se quando sei a casa ti piace acquistare on line, scegli i portali che realmente rappresentano il territorio e le sue imprese. Non le grandi piattaforme ma i siti internet “di valle”, di territorio. È fondamentale per sostenere le aziende agricole e artigiane dei territori. Se vuoi acquistare beni alimentari da consumare, con la formula del take away, chiama prima il ristorante o il bar dove potrai recarti, per ordinare i prodotti da ritirare. I prodotti non potranno essere consumati nell’esercizio né in prossimità dello stesso, per evitare assembramenti. Ricorda che la Montagna è il cuore dei beni comuni: sentieri, aria, acqua, prati, foreste, clima e ambiente sono di tutti. Ma sono beni della Montagna. Rispettali – porta a casa sempre i rifiuti -, guarda ai territori e ai paesi come luogo pulsante, comunità vive, centri di innovazione, impresa, produttività, impegno e coesione dei singoli che generano comunità. Non passare oltre. I territori sono cultura e all’ombra di un campanile c’è la vitalità di un paese che nel Paese ha affrontato in modo diverso la crisi sanitaria rispetto alle aree urbane, che rinasce accogliendo – dai prossimi mesi – turisti ed escursionisti secondo le norme e le regole che verranno. La montagna non è il parco giochi delle aree urbane. Accoglie e dà vita a opportunità sportive che permettono di godere dei beni comuni. Scopri piano i territori e segui questo decalogo per poterti sentire parte di comunità che sono più che mai vive.
INTERVENTI POST-VAIA: NUOVI FINANZIAMENTI PER LA SISTEMAZIONE DELLE SORGENTI
BELLUNO Il Covid-19 non ferma la programmazione delle opere nel servizio idrico. Ammontano, infatti, complessivamente a 5,4 milioni di euro i recenti finanziamenti stanziati dal Commissario Delegato all’emergenza Vaia, Luca Zaia e destinati al Bellunese per la sistemazione di circa un centinaio di sorgenti fortemente danneggiate dalla tempesta dell’autunno 2018. Gli interventi sono distribuiti su tutto il territorio: Alto e Basso Agordino (2,6 milioni di euro), Cadore e Comelico (1,3 milioni di euro), Val d’Ansiei, Val Boite, Zoldano, Alpago, Valbelluna e Feltrino (1,1 milioni di euro). A chiudere, infine, la realizzazione del collegamento tra gli acquedotti del Melin e di Campolongo a Santo Stefano di Cadore (480mila euro), per la dismissione della presa di Acquabona spesso soggetta a fenomeni di torbidità. A progettare, appaltare e realizzare gli interventi, sotto il coordinamento tecnico di Bim Gsp, 4 gestori idrici di Viveracqua (il consorzio veneto delle aziende idriche) che opereranno come soggetti attuatori incaricati dal Commissario Delegato: Acquevenete (di Monselice), Acque Veronesi (di Verona), Alto Trevigiano Servizi (di Montebelluna) e Veritas (di Venezia). «Si tratta di un pacchetto lavori importante – spiega Giuseppe Vignato, Amministratore Unico di Bim Gsp – che saranno contrattualizzati entro la fine di settembre 2020, finalizzati a ripristinare o migliorare la funzionalità degli impianti sotto diversi aspetti: tecnologico- impiantistico, con l’installazione di sistemi evoluti per la misurazione dei volumi e per il telecontrollo da remoto; igienico – sanitario, con l’impermeabilizzazione delle strutture murarie e l’installazione di appositi sistemi antiintrusione; ambientale, con opere di salvaguardia dei prelievi a garanzia del deflusso minimo vitale, di difesa idraulica e dei suoli nell’area adiacente ai manufatti; strutturale, mediante il rifacimento integrale e l’installazione dei necessari dispositivi per gli accessi in sicurezza. Nei prossimi mesi – prosegue Vignato – i 5 gestori veneti eseguiranno sopralluoghi in loco per rilevare lo stato di fatto e valutare la tipologia e l’entità dei danni: a seguire, svilupperanno i progetti e bandiranno le gare d’appalto, per arrivare all’effettiva contrattualizzazione dei lavori con le imprese incaricate entro la fine del prossimo mese di settembre. In parallelo – conclude Vignato – Bim Gsp realizzerà interventi diversificati per 2,5 milioni di euro, sempre collegati all’emergenza Vaia e finanziati dal Commissario delegato: si va dalla sistemazione e messa in sicurezza di tratte acquedottistiche, al rifacimento integrale di tratte fognarie, alla sistemazione di vasche Imhoff».
VIABILITA’: SEMPRE ATTIVO IL COMUNE DI FELTRE
FELTRE L’intervento di manutenzione/implementazione dei guard rail stradali che si è conclusa ieri finanziato nell’ambito del post Vaia (importo complessivo circa 23 mila euro). I lavori hanno interessato via S. Giuseppe a Tomo, via Pren, via Mengotti (cfr. foto), via Vignaven e via Cassie. Un altro intervento riguarderà il tratto alto di via Panoramica a fine dei lavori in corso.
ADIS ZATTA ASSESSORE DEL COMUNE DI FELTRE
TABLET E SMARTWATCH PER ANZIANI SOLI RICHIESTE ENTRO IL 15 MAGGIO
BELLUNO Mantenere in contatto gli anziani che vivono da soli con i propri cari: con questo obbiettivo, Ser.S.A. mette a disposizione 25 kit comprendenti un tablet, uno smartwatch e due sim. In questo modo, si intende tutelare quella fascia di popolazione a rischio contagio, in special modo in queste settimane di prima ripartenza, durante le quali il contenimento della diffusione del virus è fondamentale. «Vogliamo mettere questi strumenti a disposizione delle persone anziane che vivono da sole nel territorio del comune di Belluno. – spiega l’amministratore unico di Ser.S.A., Paolo Santesso – In particolare, vorremmo consegnarli a persone con più di 75 anni e che possano contare su un parente che possa venire a ritirarli e spiegarne poi loro le funzioni base». Gli strumenti saranno concessi in comodato d’uso gratuito fino alla fine del 2020; per gli utenti, non ci sarà alcun costo aggiuntivo, visto che le tariffe delle sim già installate negli apparecchi saranno a carico di Ser.S.A.
IL SINDACO DI BELLUNO JACOPO MASSARO
SOCIETÀ NUOVA È PRONTA PER LA FASE DUE
BELLUNO Anche la Cooperativa di Belluno, che opera sul territorio dal 1977, si è ritrovata all’inizio di marzo a dover sospendere gran parte dei propri Servizi, con la seguente necessità di dover intervenire tempestivamente attraverso una sostanziale riorganizzazione di tutta la sua struttura operativa. Chiusi tutti i Servizi rivolti ai minori, chiusi i Servizi Semiresidenziali e chiuse molte attività di inserimento lavorativo. Molti lavoratori si sono ritrovati a casa da un giorno all’altro, ma soprattutto centinaia di persone con disabilità o svantaggiate hanno dovuto rinunciare al loro mondo extrafamiliare, ritrovandosi all’improvviso in un nuova realtà, fatta di regole nuove e per molti versi incomprensibile. “Il momento non è facile per nessuno”, esordisce il Presidente della Cooperativa Società Nuova, Federico Bristot, “in pochi giorni il mondo si è ritrovato profondamente cambiato. Dobbiamo adattarci nel più breve tempo possibile a nuovi stili di vita, nuove abitudini, rivedendo in parte anche le nostre certezze; solo così potremo arginare questo dramma umano e in seconda battuta economico. Dal canto nostro, superato il naturale disorientamento iniziale, abbiamo cercato di adattarci da subito ad una situazione in continua evoluzione, cercando di anticipare le strategie che ci condurranno fuori dall’incubo e soprattutto non perdendo mai di vista i nostri principi di solidarietà e sostegno alle persone in difficoltà; nessuno deve sentirsi solo.” “Sono orgoglioso e commosso dall’impegno che ho visto in questi mesi” sottolinea Bristot, “il personale impiegato nelle nostre Comunità Alloggio e presso l’Ulss ha dimostrato una forza, una professionalità e un senso civico indescrivibili, come pure i soci lavoratori che, trovatisi improvvisamente a casa per la chiusura dei loro servizi, si sono prontamente resi disponibili nel supportare le Comunità stesse e nel mantenere uno stretto contatto con i ragazzi rimasti a casa attraverso telefonate e videochiamate. E non ci sono parole per gli Operatori Socio Sanitari che hanno risposto senza esitazione alla richiesta delle Case di Riposo di una collaborazione, in questo periodo che le colloca in una posizione drammaticamente senza precedenti. Tutti, nessuno escluso, sono encomiabili nello svolgere il loro compito con gentilezza e rispetto della dignità di ogni singolo.” Società Nuova si è attivata per essere pronta alla riapertura dei propri Servizi garantendo tutte le misure di sicurezza necessarie; dalla dotazione dei DPI adeguati alle zone di sanificazione, alle procedure da attivare in caso di presunto contagio, così come agli interventi domiciliari in sicurezza. Descrive il Presidente Bristot “abbiamo attivato immediatamente una fitta rete di supporto telefonico e videochiamata con famiglie e utenti, fornendo a domicilio i kit con il materiale necessario a proseguire le attività che eseguivano nei Servizi. Quotidianamente vengono organizzate attività di gruppo tramite i vari sistemi di videochat nei quali educatori e operatori hanno la possibilità di interagire con chi è a casa. E lo stesso discorso vale anche per il Centro Infanzia UnoDueTre e i doposcuola Opplà. In aprile sono iniziati anche gli interventi domiciliari, qualora richiesti dalle famiglie e ritenuti necessari. La nostra ultima azione è di oggi: abbiamo montato due capannoni all’esterno dei nostri Servizi che potranno garantire più di 300 metri quadrati di spazio all’aperto nei quali svolgere le attività in maggiore sicurezza e la prossima settimana sarà attivo un orto, per stimolare le attività all’aperto“.
IERI ALLA RADIO… PAOLA LANCIATO
DANZA CONTEMPORANEA E MODERNA, IL NUOVO VIDEO DELL’ASSOCIAZIONE DANZA AGORDINA
AGORDO “Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti. Ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più cosa fare. A questo punto comincia la danza” Pina Baush
Questo è il messaggio di Valentina e dei suoi ragazzi di danza moderna e contemporanea da case, terrazzi, cortili e prati di Agordo, La Valle, San Tomaso, Gosaldo, Taibon , Alleghe.
IL VIDEO DELL’ASSOCIAZIONE DANZA AGORDINA
PIER ALDO VIGNAZIA IN ARTE VIP VIGNETTISTA “NATO” A BELLUNO di Renato Bona
IERI ALLA RADIO
A TAIBON APRE UN NUOVO NEGOZIO DI VENDITA AL DETTAGLIO
di Claudio Fontanive
007 IN CONDOTTA
RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA
SERA A CENCE
AUDIO
Erano sere che arrivavano lente. Con il rumore del traffico che andava sfumando lasciando spazio alla voce del Biois. E c’era un’aria di quasi attesa, aspettando il suono potente eppure dolce della campana grande che suonava le venti. La porta della cucina che dava sul terrazzo era aperta e quella nota squillante di FA entrava in casa con una gradita prepotenza. Sovrastava ogni altro suono presente in quel momento; il tintinnare dei piatti e cucchiai che mamma metteva nel lavandino, la sigla di apertura del TG1. Solo avvicinandosi al televisore si poteva appena udire la voce di Angela Buttiglione che raccontava le vicende del governo di pentapartito. Poi i rintocchi incominciavano ad essere meno potenti e più distanti fra loro. La campana grande stava ormai terminando il suo lavoro serale mentre in TV si parlava di Perestrojka. Uscivo in terrazzo e guardavo la piazza. Qualche rara auto scendeva da Alleghe o da Falcade. La bandiera del Monumento ai Caduti era tranquilla, appena mossa da un vento ancora tiepido che scendeva dalla Val del Biois. Mi allacciavo le scarpe ed iniziavo a scalpitare mettendo fretta a mio fratello per andare a giocare a calcio al campo aldilà del Cordevole. “…ciao mama…a dopo…noi don..!!” E mamma diceva, mentre chiudeva il rubinetto del lavandino e si asciugava le mani “…me racomande…no ste tirà masa tardi…” Si slacciava la traversa e si preparava ad uscire pure lei per andare “du su’n banca” per le chiacchiere della sera. Al campo c’era il vento a mescolare le voci di tanti ragazzi che correvano nella polvere della ghiaia, che allora l’erba praticamente non c’era ed un tuffo in porta era un gesto di coraggio. Ma qualche “scusada” era nulla rispetto al divertimento del giocare all’ombra del Pelsa. Poi il campanile batteva le dieci ed il pallone diventava un’ombra sempre più difficile da rincorrere. Era quasi l’ora di ritornare aldiquà del Cordevole. Dopo tanti “ciao a doman” ci si incamminava verso casa. Sul ponte di Avoscan l’onnipresente folata di vento faceva venire la pelle d’oca mentre via Roma ormai era illuminata dai lampioni. Giunti sul “sagrà” la sera si era tramutata in notte. Qualche anziana si alzava salutando dalla panca in pietra, le mamme più giovani rimanevano ancora un po’ a raccontarsela. Era ancora il battere a martello dell’orologio del campanile a sovrastare quell’ultimo chiacchierare sottovoce. Un altro “a doman” e si rincasava. C’era ancora tempo per ascoltare metà “The Wall” dei Pink Floyd: cassetta da “90”, ed il lato “A” era il mio preferito. Il modo più bello per entrare nel mondo dei sogni. A volte ero ancora sveglio quando terminava la musica. Ed allora ci avrebbe pensato il mormorare del Biois ad accompagnarmi nel dolce sonno di quelle notti di inizio estate.
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IL MESSAGGIO DEI SACERDOTI A RADIO PIU‘
PROVINCIALE 20 DELLA VAL FIORENTINA, SELVA DI CADORE: DAL 14 FEBBRAIO AL 13 GIUGNO, CHIUSURA TOTALE TRA SOLATOR E IL CENTRO DEL PAESE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI, DAL CHILOMETRO 4.850 AL CHILOMETRO 5.100. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA MASSIMI STIMATI IN 30 MINUTI IN LOCALITA’ SOLATOR DAL CHILOMETRO 4.400 AL CHILOMETRO 4.850
SP641 PASSO FEDAIA DAL 27 APRILE AL 15 MAGGIO (SABATO E DOMENICA COMPRESI) SENSO UNICO ALTERNATO PER SOSTITUZIONE BARRIERE LATERALI DI SICUREZZA E CONSLIDAMENTO CIGLIO STRADALE
PROVINCIALE 3 VAL IMPERINA, LOCALITA’ CORDE MOLE VALESIN – TRA RIVAMONTE E GOSALDO – DAL 27 APRILE ALL’8 MAGGIO DALLE 8 ALLE 11.45 E DALLE 13.30 ALLE 17.30 TEMPORANEE INTERRUZIONI ALLA VIABILITA’ DURATA MASSIMA 30 MINUTI PER LAVORI TAGLIO ALBERIR
REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, LOCALITÀ POCOL INIZIO ABITATO CORTINA, DAL 4 MAGGIO AL 12 GIUGNO SEMAFORO PER TRATTI DI 250 METRI ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI
PROVINCIALE 347 DURAN CEREDA INNESTO VENAS FINO ALL’8 MAGGIO, FESTIVI E PREFESTIVI ESLCUSI, SEMAFORO E INTERRUZIONI FINO A 10 MINUTI
REGIONALE 203 AGORDINA FINO AL 15 GIUGNO IN LOCALITÀ LA MUDA DEVIAZIONE SU VIABILITÀ PROVVISORIA, PRUDENZA
PROVINCIALE 346 SAN PELLEGRINO DAL 4 AL 22 MAGGIO IN COMUNE DI CANALE D’AGORDO SENSO UNICO ALTERNATO ESCLUSI SABATO E DOMENICA
PROVINCIALE 12 PEDEMONTANA LOCALITÀ PONTE MAS, CHIUSURA TOTALE DI PONTE MAS DAL 4 MAGGIO AL 30 GIUGNO
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, DAL KM 110,350 AL KM 112, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO ANCHE SABATO E FESTIVI DAL 30 APRILE AL 31 MAGGIO PER POSA ELETTRODOTTO INTERRATO
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, DAL 4 MAGGIO AL 3 LUGLIO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO IN LOCALITÀ DIGONERA PER MESSA IN SICUREZZA PIANO VIABILE, SABATO E FESTIVI INCLUSI
PROVINCIALE 251 DELLA VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA, TRA LE LOCALITÀ SOFFRANCO E MEZZOCANALE IN COMUNE DI LONGARONE, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO CON POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI DI 10 MINUTI. SABATO E DOMENICA ESCLUSI
PROVINCIALE 347 PASSO DURAN, LOCALITA’ SANT’ANDREA DI GOSALDO. DA MARTEDI ALLE 7 A MERCOLEDI ALLE 18 INTERDIZIONE TOTALE AL TRAFFICO. DALLE 18 DI MERCOLEDI AL 5 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO
STRADA PROVINCIALE 8 DI SAN TOMASO. DAL 7 AL 8 MAGGIO, DALLE 7 ALLE 18, SENSO UNICO ALTERNATO A VISTA PER LAVORI DI MANUTENZIONE ALLA LINEA ELETTRICA
STRADA PROVINCIA 251 DELLA VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA, DAL 6 AL 15 MAGGIO, SABATO E DOMENICA ESCLUSI, SENSO UNICO ALTRNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER LAVORI DI RIPRISTINO RETI DI PROTEZIONE DEI VERSANTI
IL CONI DEL VENETO CHIEDE UN INCONTRO CON ZAIA
VENEZIA Il Coni Veneto e il Cip Veneto hanno chiesto ufficialmente un incontro con il Presidente della Regione, Luca Zaia, per spiegare la situazione dello sport e soprattutto per rappresentare i gravi problemi che le 6000 Associazioni Sportive Dilettantistiche regionali avranno alla ripresa. Il Presidente del Coni Veneto Gianfranco Bardelle, insieme con il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Ruggero Vilnai, hanno mandato una proposta articolata al Governatore Zaia per iniziare a stendere un piano per lo sport a cominciare dalla cosiddetta fase 2 che salvaguardi le aspettative non solo delle società ma anche di tutto il personale (dirigenti, tecnici, atleti) che opera nel mondo dello sport. “A livello numerico nello sport – spiega Gianfranco Bardelle – siamo la seconda regione in Italia. L’1% del Pil è rappresentato dallo sport turistico. In più teniamo conto che siamo coinvolti a pieno titolo in settori trasversali quali la sanità, i lavori pubblici, l’istruzione, la socialità, il turismo, la cultura e l’economia. E’ questo il motivo che ci ha spinto, a livello regionale, a chiedere la costituzione di un tavolo di lavoro dove noi ci siamo resi disponibili a dare il nostro contributo.” Nei giorni scorsi le federazioni, gli enti di promozione sportiva e le discipline associate al Coni Regionale sono state convocate in video conferenza dallo stesso Bardelle con il coordinamento del vice presidente Guido Di Guida e del presidente della Fipav, nonché componente di Giunta, Roberto Maso, per fare il punto della situazione. Ne è emerso un quadro veramente preoccupante e ampio non solo di esigenze legate all’impatto economico che lo sport tutto ha avuto ma anche di future prospettive di sopravvivenza. Le risposte che si attendono riguardano, ad esempio, come unire le forze con gli enti locali sul tema della gestione degli impianti, quale sarà l’organizzazione sanitaria a cui le ASD dovranno sottostare e soprattutto quale ruolo avrà lo Sport nel percorso di ripresa. “Siamo tutti compatti per arrivare a dire che lo Sport sia “usato” – continua il Presidente Regionale del Coni – per costruire un grande piano strategico di ripresa che coinvolga l’Ente Regionale e tutti gli Enti locali i quali possono poi successivamente farsi portavoce anche presso il Governo Italiano. Per questo stiamo cercando di organizzare a breve termine un incontro con il Presidente dell’Anci Veneto Mario Conte proprio per cercare di incidere sui programmi operativi dei vari comuni affinchè lo Sport sia in cima ai pensieri e soprattutto per attivare azioni concrete.” Fin dall’inizio il Coni Veneto e il Cip Veneto hanno svolto un ruolo importante di riferimento per il mondo sportivo alle prese con le incertezze create dall’emergenza Covid19. “Penso che abbiamo dimostrato grande maturità in questa fase di emergenza nazionale. Ora – conclude Gianfranco Bardelle – è il tempo di dire la nostra e proporci per la soluzione dei problemi, che è quello che abbiamo sempre fatto lavorando e soprattutto usando la grande esperienza accumulata in tutti questi anni.”
IL RALLY BELLUNESE VIRTUALE VA UN SICILIANO
DAVIDE STOFFIE: LA MARCIALONGA CYCLING VIRTUALE
di Claudio Fontanive
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%), al pomeriggio non escluso del tutto qualche isolato piovasco sulle Dolomiti da metà pomeriggio in poi e qualche pioviggina serale sulle Prealpi (20/30%). Un po’ di neve cadrà sopra i 2600 m qualora precipitasse.
Temperature: Minime in aumento; massime in leggera ripresa in alta quota e in lieve flessione nelle valli. Sono previste punte di 20/21°C nei fondovalle prealpini e di 14/16°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 7°C max 13°C, a 2000 m min 2°C max 11°C. Su Dolomiti a 2000 m min 3°C max 8°C, a 3000 m min -2°C max -1°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli di direzione variabile, a tratti moderati su alcuni settori prealpini per consuete brezze notturne; in alta quota moderati/tesi da nord nord-ovest al mattino, in graduale attenuazione nel corso del pomeriggio, a 10/20 km/h a 2000 m e 25/40 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%), eccetto qualche pioviggima su Prealpi occidentali tra la notte e il primo mattino.
Temperature: Minime in generale calo; massime in diminuzione nei settori prealpini interessati da nubi basse, mentre saranno in ripresa nelle valli dolomitiche, con probabile forte escursione termica giornaliera. Su Prealpi a 1500 m min 5°C max 9°C, a 2000 m min 2°C max 7°C. Su Dolomiti a 2000 m min 1°C max 6°C, a 3000 m min -4°C max -3°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli a regime di brezza, a tratti moderati su alcuni settori prealpini per rinforzi notturni; in alta quota moderati/tesi da nord-ovest tra la notte e il primo mattino, in attenuazione in giornata, a 5/15 km/h a 2000 m e 25/35 km/h a 3000 m.