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Fantastiche Dolomiti OGGI ALLE 10.30 E 1900 LA TERZA PUNTATA… ALLA RADIO, Belluno 104.400 Mhz
ROMA Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il Veneto rientra in area GIALLA
L’AUTOCERTIFICAZIONE DA UTILIZZARE TRA LE 22 E LE 5 DEL MATTINO E NELLE ZONE ROSSE
RADIO PIU’ Torna in vigore l’autocertificazione per gli spostamenti tra le 22 e le 5 del mattino (coprifuoco) e anche nel caso di zona rossa valido per tutta la giornata.
PER SCARICARE L’AUTOCERTIFICAZIONE CLICCA QUI
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DAL 15 NOVEMBRE L’OBBLIGO DI PNEUMATICI DA NEVE O CATENE A BORDO
SEDICO Veneto Strade ricorda che a partire dal 15 novembre 2020, e fino al 15 aprile 2021, tutti i veicoli circolanti lungo la viabilità devono essere muniti di pneumatici invernali o avere catene a bordo o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati. Si ricorda che l’obbligo è prescritto in provincia di Belluno anche per la rete stradale ANAS e il tratto autostradale della A27.
ACQUA SEMPRE INQUINATA A TAIBON
Acqua sempre inquinata (si puo’ usare per scopi alimentari previa bollitura) in frazione Ronch di Bos e Nogarola a TAIBON
DURANTE LA NOTTE CHIUDE LA 52 CARNICA A LORENZAGO DI CADORE
VENEZIA La limitazione è in vigore nella sola fascia oraria notturna 20–6, festivi esclusi. Il traffico da Domegge di Cadore in direzione Tolmezzo sarà indirizzato, tramite segnaletica in loco, verso Santo Stefano di Cadore, Sappada, Forni Avoltri, Ovaro e Villa Santina.
CHE GIORNATA… GLI ANNUNCI, UNA LUNGA ATTESA FINO A SERA QUINDI IL RINVIO DELL’ENTRA IN VIGORE DEL DPCM DI 24 ORE. LA NUOVA ATTESA, LA DIRETTA IMPROVVISATA, L’ANNUNCIO E POI IL SOLLIEVO. DA DOMANI E’ COPRIFUOCO, DALLE 22 NON SI ESCE DI CASA NEMMENO CON GUINZAGLIO E CANE E CON I BLOCCHI RIECCO L’AUTOCERTIFICAZIONE PER CHI SI MUOVE DOPO LE 22 ANCHE IN ZONA GIALLA (VENETO). MASCHERINA OBBLIGATORIA ANCHE NELLE AULE SCOLASTICHE DAI 6 ANNI IN SU. DA SABATO NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI SERRANDE ABBASSATE ANCHE NEI CENTRI COMMERCIALI.
IL VENETO RIENTRA IN ZONA GIALLA. COSA SI POTRA’ FARE DA DOMANI
ROMA E’ ufficiale. il Veneto rientra nella zona GIALLA con un rischio moderato. Questo per i prossimi 15 giorni poi il Ministero della Salute farà il punto della situazione settimanalmente e in caso di RT in aumento e saturazione dei porti letto negli ospedali la regione potrebbe balzare in una categoria di rischio più alta per i 15 giorni successivi.
GIALLA A LIVELLO NAZIONALE: Coprifuoco dalle 22 alle 5 con ritorno dell’autocertificazione, in queste ore gli spostamenti sono consentiti solo per comprovate esigenze di lavoro o salute. DIDATTICA A DISTANZA Al 100 per cento nelle scuole superiori CENTRI COMMERCIALI Chiusi nelle giornate prefestive e festive TRASPORTI Capienza dimezzata al 50% BAR E RISTORANTI aperti fino alle 18. Possibile asporto fino alle 22 e consegna a domicilio senza limite di orario.
LA TABELLA CHE RISPECCHIA COSA SI PUO’ O NON SI PUO’ FARE IN BASE AL COLORE IN CUI RIENTRA LA REGIONE DI APPARTENENZA
IL MINISTRO FEDERICO D’INCA’
Da venerdì entrerà in vigore il nuovo #Dpcm che imporrà una serie di misure restrittive decise in base alle tre fasce individuate sul territorio nazionale. Non si utilizzeranno misure uniche, ma proporzionate alla gravità (gli scenari sono stati strutturati attraverso i dati forniti dal Ministero della Salute).
La situazione ci impone di intervenire ulteriormente per potere frenare la corsa del virus e siamo consapevoli delle difficoltà che molte attività dovranno affrontare. Anche per questo motivo, come annunciato dal Presidente Giuseppe Conte, interverremo immediatamente con un nuovo provvedimento, un decreto ‘ristori Bis’ che segue quello già emanato pochi giorni fa. Daremo risorse dirette alle categorie più colpite e non lasceremo indietro nessuno.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LUCA ZAIA
“La classificazione delle Regioni in diverse aree non deve scatenare una guerra tra poveri. Non è il caso di pensare adesso che ci siano primi della classe e sfortunati. Per quanto riguarda il Veneto, la nostra classificazione in area gialla dimostra che fino ad ora, ripeto fino ad ora, il sistema di gestione e il modello sanitario hanno tenuto”. Inizia così il primo commento del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sulle comunicazioni del premier Conte. “Per tutti noi – ammonisce Zaia – non è un punto di arrivo, ma di partenza, perché il rischio che la situazione possa peggiorare è dietro l’angolo”, “Per evitare un cambio di area – aggiunge il Governatore – è necessario che ci impegniamo tutti con l’uso ossessivo della mascherina, con il distanziamento evitando ogni possibile forma di assembramento, con l’igienizzazione costante delle mani. Sono sfide semplici da affrontare per ognuno di noi, ma che ci permetteranno di fare un grande lavoro di squadra”. “Ora la partita è nelle nostre mani – prosegue Zaia. La sanità ha bisogno di tutti noi, perché non possiamo correre il rischio di mandare in crisi gli ospedali”.
“La sfida e il futuro della nostra comunità – conclude – sono in mano a ognuno di noi. Forza veneti, pancia a terra e facciamo squadra”.
Pressione negli ospedali in Veneto dove la campagna tamponi continua a spron battuto. Dopo aver chiamato in causa i medici di base obbligandoli a tamponare il presidente Zaia chiede ai veterinari di fare altrettanto anche se il Presidente dell’ordine chiarisce “Facciamo prelievi tutti i giorni ma la legge ci vieta di operare sugli umani”. Nelle case di riposo la situazione più grave ad Auronzo mentre Andrea Fiocco dalla FP CGIL da giorni denuncia la grave carenza di personale.
COVID IN PROVINCIA: 2 DECESSI IL PRIMO DELLA SECONDA ONDATA ALL’OSPEDALE DI AGORDO, 102 NUOVI POSITIVI E 78 PERSONE RICOVERATE NEGLI OSPEDALI BELLUNESI
BELLUNO Due i decessi delle ultime ore in Ulss 1 dolomiti. una donna di 81 anni ricoverata all’Ospedale di Comunità di Agordo e una donna ricoverata in Geriatria Covid a Belluno.
ASPETTI ORGANIZZATIVI
Ospedale di Belluno L’Ulss di Treviso ha comunicato la sospensione temporanea della presenza degli specialisti neurochirurghi all’ospedale di Belluno prevista dalla convenzione in essere, per ragioni legate all’epidemia Covid che ha comportato carenze di personale in servizio . Sono pertanto temporaneamente sospesi i ricoveri di neurochirurgia all’ospedale di Belluno. Eventuali urgenze neurochirurgiche saranno dirottate direttamente su Treviso. E’ invece confermata l’attività ambulatoriale del martedì e del giovedì.
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Offerta vaccinale Il Dipartimento di Prevenzione sta riorganizzando l’offerta vaccinale che rimane attiva come da disposizioni regionali per la sola fascia 0-6 anni, le vaccinazioni urgenti (antitetanica) e per le vaccinazioni correlate alla situazione epidemiologica attuale (ad esempio antinfluenzale e antipneumococcica). Questa riorganizzazione comprende due principali aspetti: personale dedicato (considerato lo spostamento di risorse umane al tema tamponi e al contact tracing) e logistica (per esempio le vaccinazioni al San Martino saranno spostate in un prefabbricato ad hoc o, per i bambini più grandi, in modalità drive-in) Qualche leggero ritardo nella somministrazione dei vaccini specie per le dosi di richiamo non compromette assolutamente la validità del ciclo vaccinale e la risposta immunitaria. E’ attiva per situazioni particolari e per informazioni la mail [email protected]
Drive in tamponi di Feltre Allestite a cura del 7° Alpini le strutture mobili a supporto e a miglioramento del drive-in tamponi di Feltre (loc. Peschiera ex Marangoni). Queste strutture consentiranno fin da subito una situazione di confort per il personale addetto all’attività. Il contingente militare, che sostituirà in parte gli operatori dell’Ulss, sarà collocato a Feltre dalla prossima settimana e sarà composto da un ufficiale medico, due sottoufficiali infermieri e due militari di supporto.
MAPPA DEI CONTAGI, BEN POCHI SINDACI HANNO DECISO DI INFORMARE I LORO CONCITTADINI. LO FANNO SUI SOCIAL QUASI QUOTIDIANAMENTE. PER TUTTI GLI ALTRI BOCCHE CUCITE.
A Cortina i positivi aumentano di 6 unità portando il totale attuale a 148 (63 persone in quarantena -52 in 48 ore), ad Arsiè 27 positivi di cui uno ricoverato, ad Auronzo 54 contagiati e 34 persone in isolamento, in Alpago 40 positivi, San Vito 40. In tutti gli altri Comuni i sindaci hanno scelto di non comunicare ai loro cittadini la situazione epidemiologica diversamente da pochi altri che usano i canali social per essere più vicini a chi li ha eletti.
GIANPIETRO GHEDINA SINDACO DI CORTINA La nostra Casa di Riposo ha subito, nelle settimane scorse, un duro colpo. Tanti gli ospiti e gli operatori colpiti dal virus, tante purtroppo anche le perdite. Rivolgo una preghiera per coloro che ci hanno lasciato e mi stringo ai loro familiari. Oggi l’emergenza pare rientrata. Registriamo infatti la negativizzazione di 21 ospiti e di 40 dipendenti. Con spirito di solidarietà e senso di collaborazione abbiamo quindi deciso di accogliere 12 persone provenienti dalle Case di Riposo di Auronzo e di Santo Stefano di Cadore, che si trovano in momentanea difficoltà. Desidero esprimere un ringraziamento speciale agli infermieri, agli operatori sanitari, agli addetti e impiegati delle tante case di riposo che oggi affrontano l’emergenza. Persone di grande professionalità, umanità e senso del dovere. Grazie a tutti coloro che si prendono cura dei nostri nonni, i nostri tesori, la nostra memoria storica.
TATIANA PAIS BECHER SINDACO DI AURONZO nel Comune di Auronzo di Cadore attualmente i casi positivi, esclusi ospiti e dipendenti della casa di riposo, sono saliti a 54, mentre i cittadini in isolamento presso la propria dimora sono 34, in quanto contatti stretti di persone positive. In ambito scolastico attualmente le classi interessate da casi positivi nel nostro Comune sono 3 nelle scuole elementari e 1 nella scuola media. Sabato mattina in località Taiarezze il Comune e l’Ulss1 prevedono di allestire una zona drive-in per effettuare i tamponi alle scolaresche e sgravare almeno un po’ il carico di lavoro al drive-in di Tai. Vi invito a non puntare il dito contro coloro che sono colpiti dal virus e ad affrontare l’emergenza come comunità responsabile, unita e solidale. L’Amministrazione Comunale esprime la propria vicinanza a tutta la popolazione in questo difficile momento, siamo al vostro fianco e nessuno sarà lasciato solo
LUCA STRAPAZZON SINDACO DI ARSIE’ I positivi ufficiali nel nostro Comune ad oggi sono 27 di cui 1 ricoverato Le persone in isolamento fiduciario sono 24 Il mio augurio è che possano guarire presto. Raccomando a tutti la massima prudenza: mascherina alzata sopra il naso, distanza di 1 metro e non toccarsi con le mani se non dopo averle lavate. L’emergenza non va sottovalutata se non vogliamo andare verso un nuovo blocco totale dell’economia, con conseguenze disastrose per tutti.
UMBERTO SOCCAL, SINDACO DI ALPAGO
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CARENZA DI PERSONALE E OPERATORI CHE SI AMMALANO
di ANDREA FIOCCO FUNZIONE PUBBLICA CGIL
DPCM, PER LA SCUOLA DAL MINISTRO LUCIA AZZOLINA
ZONE GIALLE E ARANCIONI Didattica digitale al 100% solo per le superiori di secondo grado. I dirigenti scolastici organizzeranno la didattica in presenza per le attività laboratoriali e per studenti con bisogno educativi. Scuole per l’infanzia e primarie ma anche secondarie di primo grado in presenza. Mascherina obbligatoria dai 6 anni in su, così il metro di distanza, eccetto per soggetti con patologie e disabilità. Concorso scuola sospeso sarà riprogrammato. Riunioni degli organi collegiali solo a distanza. Sospesi i viaggi di istruzione, gemellaggio, visite guidate e uscite didattiche eccetto percorsi competenze trasversali e orientamento. (PTCO) IN PIU’ NELLE ZONE ROSSE Didattica digitale anche al secondo e terzo anno della secondaria di primo grado. Attività in presenza per laboratori o inclusione scolastica degli alunni con bisogno educativi speciali.
CON UNA LETTERA LE REGIONI CONTESTANO CONTE, SPERANZA E BOCCIA
Stefano Bonaccini a nome delle Regioni ha scritto al Premier Conte ed ai sui Ministri in merito allo schema di decreto sulle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza covid19. La conferenza delle Regioni ribadiscono la richiesta di univoche misure nazionali ed, in via integrativa, provvedimenti più restrittivi di livello regionale e locale. Destano forti perplessità e preoccupazione le disposizioni che comprimono ed esautorano il ruolo e i compiti delle Regioni e delle Province autonome, ponendo in capo al Governo ogni scelta e decisione sulla base delle valutazioni svolte dagli organismi tecnici. Viene chiesto a gran voce un contraddittorio per l’esame dei dati con i dipartimenti di prevenzione dei servizi sanitari regionali prima della adozione degli elenchi delle regioni cioè le famose fasce. Non appaiono, infatti, chiare le procedure individuate e le modalità con le quali sono definite le aree e i territori a più alto livello di rischio e le modalità e le tempistiche con le quali viene declassificato il livello di rischio. A questo percorso di analisi dei dati, le singole Regioni e Province autonome devono poter partecipare, anche in considerazione della ricaduta delle misure sul rispettivo territorio. Deve essere peraltro reso noto l’ammontare delle risorse, unitamente a modalità e tempi di erogazione delle stesse, con le quali si procede al ristoro delle attività economiche che hanno subito limitazioni, sospensioni e/o chiusure. Con il medesimo provvedimento è necessario introdurre meccanismi di sospensione dei tributi relativi agli anni fiscali 2020 e 2021 per le stesse attività economiche per scongiurare un effetto depressivo e conseguenti problemi sociali, assicurando la contemporaneità delle misure di contenimento dell’epidemia con quelle di sostegno alle categorie economiche e sociali colpite. E’, inoltre, necessario prevedere misure normative e adeguate risorse finanziarie per riconoscere ed estendere i congedi parentali per tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati.
IL COMITATO DI SANITA’ VUOLE CHIAREZZA SUL REPARTO ORTOPEDIA DELL’OSPEDALE DI AGORDO
di Gianni Santomaso
GSP: FATTURA DA RIFARE CON UN SOSPIRO DI SOLLIEVO DI BARBARA
AGORDO “Meno male” dice Barbara con un sospiro di sollievo. Meno male che era un errore e la bolletta per il consumo dell’acqua è già stata rettificata. Il problema era emerso lo scorso mese quando Barbara si era vista recapitare un salato conto, oltre i 1000 euro per un’utenza di uso civile-domestico come residente. I Servizi amministrativi-Gestione reclami hanno inoltrato una missiva che fa chiarezza: “Facendo seguito alla sua mail del 9 ottobre con la quale ci chiedeva la verifica della lettura dei metri cubi, comunichiamo di aver accolto la richiesta, il 19 ottobre abbiamo rilevato le nuove letture considerando l’errata indicazione precedente, per questo sarà emessa una nuova fattura (corretta ndr.) che sarà prossimamente recapitata”.
ARTICOLO PRECEDENTE 9 OTTOBRE 2020
AGORDO Quando Barbara si è vista recapitare la bolletta del servizio idrico ha fatto un balzo sulla sedia…oltre 1000 euro da pagare entro il 9 novembre. Oltre 500 euro per l’acquedotto, 139 per la fognatura e 261 per la depurazione. Non male un consumo di 374 metri cubi per un’abitazione privata.
“Evidentemente un errore – dice Barbara – oppure lo considero un regalo a GSP. Avrei consumato 374mc di acqua in 210 giorni, giuro che non ho una piscina, nè all’aperto nè all’esterno. Mia sorella si è trovata in conto 120 euro di spurghi che in bollette precedenti non erano mai stati messi come riepilogo importi”. La bolletta GSP riporta come periodo iniziale di lettura il 15 gennaio 2020, come finale il 4 agosto e somma 404 giorni che non sono i 210 del calendario. Il consumo medio di una famiglia media italiana è pari a circa 200 metri cubi all’anno. I consumi di acqua dipendono dal comportamento degli utenti. Ecco quant’è il consumo di acqua in una casa per: lavastoviglie: 18/30 litri ogni lavaggio lavatrice: 60/90 litri ogni lavaggio scarico del gabinetto a cassetta: 8 litri lavaggio denti con il rubinetto aperto: 30 litri radersi la barba con il rubinetto aperto: 70 litri farsi la doccia (10 minuti): 120 litri (fonte: luce-gas.it)
STATI GENERALI OCCHIALERIA, SITUAZIONE DRAMMATICA MA SETTORI DEL LUSSO PERNI DEL RILANCIO
VENEZIA Sono tornati a riunirsi gli Stati Generali dell’Occhialeria. Un tavolo di confronto nazionale nato un anno fa a Longarone spinto all’epoca dall’esigenza del mondo sindacale e imprenditoriale di fare il punto su un settore di riferimento per il PIL nazionale che ha la peculiarità di avere la sua massima espressione produttiva proprio in Veneto. I temi trattati un anno fa furono quelli relativi all’aggiornamento delle competenze delle imprese e dei lavoratori, il maggiore sostegno all’internazionalizzazione, oltre a porre l’accento sulla difesa del vero Made in Italy. Un anno dopo, e con i danni di una pandemia ancora in corso, sono stati ripresi tre macrotemi, alla luce di una cassa integrazione che ha registrato un aumento del 1.850%, di un crollo delle assunzioni a tempo determinato per i lavoratori con bassa qualifica e di una necessità, nell’unico segno positivo, delle assunzioni per professioni ibride e di alto profilo. Il prossimo incontro degli Stati Generali dell’Occhialeria è previsto entro la fine dell’anno.
“Il mondo del lusso – dice l’assessore Elena Donazzan – ha subito il peggior contraccolpo da questa pandemia: le produzioni italiane e l’occhiale, divenuto riferimento di questo segmento di consumo, devono fare i conti con l’annullamento dell’importante fiera MIDO di Milano, della chiusura di molti negozi di lusso negli aeroporti e nelle maggiori città di tutto il mondo, oltre ad un arresto del turismo con grande capacità di spesa che veniva in Italia per acquistare questo tipo di beni tuttavia, oggi, abbiamo riallacciato il filo del pensiero di uno sviluppo possibile per un distretto dai confini e dall’identità precisi, per il quale molti strumenti sono già alla valutazione delle parti”.
4 novembre IL PENSIERO AI CADUTI, CERIMONIA SOBRIE IN TEMPI DI COVID19
AGORDO Cerimonie intime, senza partecipazione popolare nel rispetto delle norme anticovid nel giorno del ricordo dei Caduti di tutte le Guerre, ma anche nel ricordo dei morti dei giorni dell’alluvione di 54 anni fa, nell’Agordino il pensiero va alle vittime di Somor a Falcade. Anche nel capoluogo la cerimonia con la messa nell’Arcidiaconale e la successiva posa della corona al Monumento dei Caduti con l’agente di Polizia Locale e gli assessore Claudio Sito e Chiara Fontanive. (foto presso il Monumeto di via Cesare Battisti).
BELLUNO Si sono tenute a Belluno, le cerimonie in occasione del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Il Prefetto, il Presidente della Provincia, il Sindaco di Belluno e i vertici provinciali delle Forze Armate hanno assistito all’alzabandiera e alla deposizione di una corona alla Stele Commemorativa dei Caduti delle Guerre 1915/18 e 1940/45 in Viale Fantuzzi. Successivamente si sono recati al Campo Militare del cimitero urbano per la posa di due corone al Monumento ai Caduti Italiani e al Monumento ai Caduti Austriaci e di un mazzo di fiori al cippo commemorativo degli Esuli istriani, fiumani e dalmati
FELTRE Il sindaco Paolo Perenzin, accompagnato dal gonfalone del Comune, ha deposto una corona di alloro presso il Cimitero Militare Germanico in località San Paolo, al Sacrario Italiano e al Cimitero Austro-Ungarico presso il Cimitero Urbano e quindi, con i locali rappresentanti delle Forze dell’Ordine, presso il Monumento ai Caduti di tutte le Guerre in città, dove il Gruppo Alpini di Farra, a cui va un sentito ringraziamento, ha curato l’alzabandiera. “Il difficile periodo che stiamo vivendo oramai da alcuni mesi incide forzatamente anche sui momenti pubblici e ufficiali, come la Giornata del 4 novembre. Ciò nonostante, e anzi a maggior ragione – sottolinea il sindaco Perenzin – deve restare vivo nei nostri cuori il ricordo di che cosa abbiano rappresentato le Guerre, soprattutto il primo conflitto mondiale, per i nostri territori e la nostra gente e quale sia il significato profondo del sacrificio di tanti nostri concittadini. Proprio una giornata come questa deve darci la forza e nuove motivazioni per dimostrare che con lo spirito di comunità che ci ha sempre contraddistinto possiamo affrontare e superare anche la prova che stiamo vivendo.”
ANCHE GLI ALPINI DI BELLUNO PER LA GIORNATA DELLE FORZE ARMATE
BELLUNO Gli alpini della Sezione A.N.A. di Belluno hanno voluto solennizzare la Giornata delle Forze Armate con un omaggio alla memoria di chi è “andato avanti” recandosi alle due testate del Ponte degli Alpini che in città sovrasta il corso del torrente Ardo. Davanti ai monumenti all’Alpino, opera dello scultore bellunese Franco Fiabane, sono state deposte due corona d’alloro al suono del “Silenzio” eseguito alla tromba da Ivan Roldo, componente della Fanfara congedati della Brigata “Cadore”. Alla sobria cerimonia erano presenti il presidente sezionale A.N.A. Lino De Pra con il segretario Giuliano Pastori, i consiglieri Giancarlo Sartori con il vessillo e Fabio Barattin con il gagliardetto del Gruppo di Cavarzano/Oltrardo, il comandante del 7° Reggimento Alpini col. Stefano Fregona con il luogotenente Leonardo Ronzani.
LONGARONE Il 4 Novembre, festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate verrà celebrato domenica 8 novembre in forma ristretta con la sola presenza del Sindaco e dei due capigruppo degli Alpini presso il Monumento ai Caduti di Pirago
QUANDO IL PELMO SI SBRICIOLA
VAL DI ZOLDO Ancora scariche di sassi lungo la parete sud del Pelmo. Ieri pomeriggio è stato avvertito un boato sopra l’abitato di Coi provocato dalla caduta di sassi. Ormai calato il buio, non è stato possibile stabilire la reale entità del crollo. Non sono stati segnalati danni a persone o cose.
CANCIA (BORCA DI CADORE), CANTIERE IN DIRITTURA D’ARRIVO: È COMINCIATO L’ASSEMBLAGGIO DELLA SABO DAM, PRIMA BRIGLIA DI TECNOLOGIA GIAPPONESE IN ITALIA
BELLUNO I tubi in acciaio arrivati qualche settimana fa sono stati installati oggi: la briglia Sabo Dam, la prima di tecnologia giapponese montata in Italia, comincia a prendere forma. E il cantiere di Cancia (Borca di Cadore) vede la conclusione. Il primo stralcio – da 4 milioni 135mila euro – prevedeva la realizzazione di tre operazioni: la deviazione del Bus del Diau e la creazione di una vasca di dissipazione per l’acqua (con separazione della colata liquida dalla parte solida); la risagomatura della rovina di Cancia; e soprattutto l’installazione di una grande briglia frangicolata alta circa 6 metri, per trattenere i massi delle eventuali colate detritiche. Il cantiere è iniziato nel mese di settembre 2019, secondo un cronoprogramma di oltre 600 giorni. «La celerità d’intervento però ha consentito di ridurre sensibilmente i tempi d’intervento – spiega il consigliere provinciale delegato alla difesa del suolo, Massimo Bortoluzzi -. Con l’assemblaggio della Sabo Dam possiamo davvero guardare verso la conclusione dei lavori. Se dovessero verificarsi eventi meteo nelle prossime settimane – cosa che ci auguriamo non avvenga – la briglia sarà già in grado di fare il suo lavoro. E archiviato il primo stralcio, cominciamo a pensare al secondo, che consisterà nella realizzazione delle altre briglie frangicolata e nel completamento del canale per portare via dal cono di frana la parte liquida, senza che incontri la parte solida. La Provincia si impegnerà al massimo per chiudere definitivamente la partita Cancia, un problema annoso che negli anni ha provocato anche vittime. Nel contempo cercheremo di fare sintesi con la Valboite per individuare il luogo più idoneo al deposito del materiale che si fermerà sulla briglia, e del materiale degli altri dissesti della zona». «La Provincia si conferma ente a servizio dei Comuni e del territorio – aggiunge il presidente, Roberto Padrin -. Il cantiere di Cancia è il principale, e il più oneroso, che abbiamo avviato negli ultimi anni. Ma non dimentichiamo nessuna delle altre situazioni di dissesto. La vivibilità della montagna passa anche dai piccoli interventi e con il settore difesa del suolo stiamo lavorando proprio per questo».
OLIMPIADI 2026, BOND (FI): «SODDISFAZIONE PER LE RISORSE. ADESSO APPLICHIAMO LA LOGICA DELLE OPERE NECESSARIE E DELLE PRIORITÀ»
ROMA «Un miliardo di euro per le opere infrastrutturali dedicate alle Olimpiadi 2026. Non possiamo che esserne lieti. Questa è la base per tutti i lavori futuri, visto che i Giochi di Milano-Cortina dovranno essere il volano dello sviluppo della montagna, bellunese, veneta e italiana». È quanto afferma il deputato di Forza Italia Dario Bond, alla notizia che la ministra De Micheli ha firmato il decreto di finanziamento delle opere per Milano-Cortina 2026. «Risorse che consentiranno di migliorare i collegamenti e le infrastrutture dei territori. Penso soprattutto alla mia provincia, il Bellunese, che da sempre soffre del problema della perifericità. I Mondiali prima e le Olimpiadi poi saranno i mezzi giusti per cambiare questo stato di cose. A patto però che si applichi la logica delle priorità e delle opere necessarie. Le Olimpiadi dovranno lasciare in eredità ai territori opere utili, non solo per il grande evento sportivo, ma per l’avvenire. In questo senso, saranno fondamentali gli investimenti per la ricettività, con la prospettiva che il turismo diventi il core business dei territori di montagna».
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ DARIO BOND
CORTINA 2026, D’INCÀ: “IL MIT FIRMA IL DECRETO CHE ASSEGNA 325 MILIONI AL VENETO”
ROMA “Il decreto che finanzia le opere infrastrutturali per le Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026 è stato firmato dalla Ministra De Micheli: come avevamo già annunciato, per il Veneto sono stati stanziati 325 milioni di euro. È un passo importante verso un evento su cui il Governo Conte crede fortemente e che porterà un’immensa visibilità al nostro territorio, proiettandolo su uno scenario internazionale”. Lo afferma Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, in seguito al decreto firmato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli attraverso cui sono stanziate le risorse per le opere delle Olimpiadi invernali del 2026. “Questo provvedimento – prosegue D’Incà – nasce da un confronto con le Regioni e gli enti locali che era stato avviato nei mesi passati per la realizzazione di interventi infrastrutturali socialmente utili a beneficio del territorio e della collettività. Abbiamo sempre sottolineato la nostra attenzione per l’evento e il pieno impegno per vigilare sulle opere che saranno realizzate. Gli interventi stradali e ferroviari saranno l’occasione per potenziare la viabilità e i collegamenti del territorio bellunese e, come è stato nuovamente confermato, si realizzeranno nell’ottica della sostenibilità ambientale”. D’Incà ricorda che “lo sport è un volano straordinario per dare sostegno al nostro territorio: ci troviamo di fronte a una grandissima opportunità di rilancio per il turismo e per le attività produttive, che sapremo cogliere al meglio anche dopo la difficile situazione provocata dalla pandemia del Coronavirus. Anche oggi arriva la conferma che il Governo crede fortemente nelle potenzialità del Veneto e del bellunese”.
DE MENECH: OTTIMO LAVORO DELLA MINISTRA DE MICHELI. SUBITO I PROGETTI
AUDIO
ROMA «Ora che i finanziamenti sono stati stanziati, dobbiamo darci da fare per mettere nero su bianco i progetti e bisogna farlo presto». Il relatore della legge olimpica, il bellunese Roger De Menech esprime il proprio plauso alla ministra delle infrastrutture, Paola De Micheli, «per aver mantenuto gli impegni presi in Parlamento ed essere riuscita a finalizzare il provvedimento con le risorse economiche per le Olimpiadi del 2026. Non era facile in questi mesi e sopratutto in queste settimane in cui tutto il lavoro del governo e dei ministeri è concentrato sul contenimento della pandemia». «Come avevamo chiesto e preannunciato, la disponibilità economica per le infrastrutture a sostegno della manifestazione è di un miliardo di euro. Un terzo, pari a 325 milioni, è per le opere da realizzare in Veneto», spiega De Menech. «Il piano delle azioni è pronto, sappiamo al 90-95 per cento quali saranno gli interventi e la loro funzione a lungo termine. La società per la gestione è stata costituita. Ora corriamo per fare i progetti e avviare i cantieri prima possibile. Le Olimpiadi devono diventare un tassello della ripresa economica e il simbolo della ripartenza dell’Italia dopo questa terribile crisi dovuta al Covid-19», conclude il deputato.
A ROCCA PIETORE VOLONTARI CARICHI E UNITI NELL’IMPEGNO QUOTIDIANO CON IL NUOVO DIRETTIVO
ROCCA PIETORE Buon lavoro ad Andrea Zanvit, nominato nuovo presidente dell’associazione volontari ambulanza di Rocca Pietore- Nel suo importante mandato, in un momento peraltro impegnativo per i problemi di pandemia che attanagliano il mondo, ma anche per i problemi che riscontra quotidianamente il mondo del volontariato, sarà coadiuvato dal vice-Presidente: Severino Darman, dal Segretario: Dario Franceschini e dai consiglieri Daniele Cattonar, Anna Chenet, Dario Darman e Cecilia De Dorigo. Il consiglio ha anche deliberato con voto unanime di lavorare congiuntamente a degli esperti esterni al consiglio (Domenico Sorarù e Cinzia Del Zenero) per lo svolgimento di alcune importanti mansioni indispensabili per l’associazione. “Colgo l’occasione – dice il neo eletto Presidente Andrea Zanvit -per ringraziare le due persone uscenti dal consiglio Teresa Schena (già presidente) e Daniela Pezzè Daniela (ex segretaria) per l’enorme e l’encomiabile lavoro svolto in tutti questi lunghi anni, investendo moltissimo tempo e mettendoci il cuore in ogni azione fatta e decisione presa. Ringraziio anche la famiglia Bartolini per il servizio di tenuta della ”Base Radio”, ed il Coordinamento Ambulanze Agordino-Zoldano ed il CSV di Belluno per il costante supporto e impegno“. Anche per i volontari ai piedi della Marmolada, come per tutte le altre associazioni, è sempre difficile riuscire a coprire i turni 24 ore al giorno per tutto l’anno, sabato e domenica compresi, in vista della stagione invernale in arrivo, l’associazione sta valutando (dipendente anche dall’evoluzione sanitaria in arrivo) un’assunzione stagionale. Eventuali interessati possono già inviare il proprio curriculum a: [email protected] “Da tutto il consiglio – conclude Zanvit – il grazie a tutti i volontari e tutte le persone che collaborano attivamente, noi iniziamo caricati e uniti un’avventura che inizia in un periodo “burrascoso” vista la complessa situazione sanitaria mondiale“.
DOPO FALCADE ALLEGHE, MENTRE LA REGIONE AI MEDICI DI BASE PAGA 18 EURO A TAMPONE…e qualcuno pure si lamenta
ALLEGHE_ROCCA PIETORE Come lo scorso anno, come a Falcade la scorsa settimana. I volontari della Croce Verde di Alleghe e i colleghi di Rocca Pietore chiedono aiuto per i turni scoperti. In Val Cordevole il servizio non sarà sospeso, grazie alla collaborazione tra le due associazioni. Sono sempre più frequenti i disservizi per la mancanza di volontari del Coordinamento Agordino Zoldano nonostante il grande impegno per la ricerca di uomini e donne disponibili per la copertura dei turni. Ad Alleghe alla Croce Verde i turni mancanti saranno coperti dai volontari di Rocca Pietore e viceversa. I turni scoperti di Rocca Pietore: dalle 20 del 19 novembre alle 20 del 22 novembre e dalle 20 del 30 novembre alle 20 del 1 dicembre; i turni scoperti di Alleghe dalle 7 del 9 novembre alle 19 del 14 novembre. Come detto grazie alla collaborazione delle due associazioni non vi saranno turni scoperti nè ad Alleghe (San Tomaso) nè a Rocca Pietore, almeno fino al 1 dicembre. Una risposta encomiabile dei volontari, una grande collaborazione tra i due presidenti che condividono gli intenti tra un interesse di “altri” sempre minore.
DILLO A RADIO PIU….
Sto ascoltando la tua lettura delle notizie, e in merito alla carenza di volontari delle varie ambulanze di vallata pensavo che questa cosa stride con quella cinquantina di volontari di Protezione civile di cui si sbandierava tempo fa. Non c è possibilità di collaborazione fra le associazioni e il corpo di Protezione Civile?
L’IMMEDIATA RISPOSTA DEL PRESIDENTE DELLA CROCE VERDE VAL BIOIS, STEFANO MURER
DILLO A RADIO PIU….
Gianni Pezzè per tanto tempo volontario con Rocca Pietore e sempre impegnato in questo mondo: “Scrivo a riguardo della bella notizia sulla collaborazione tra le associazioni Ambulanza di Alleghe e Rocca Pietore. Un plauso ai 2 presidenti e al presidente del Coordinamento Agordino Zoldano è alle rispettive associazioni per essere stati capaci di superare i campanili e mettere in essere una preziosa collaborazione nell’interesse delle popolazioni del territorio. Spero vivamente che sia solo l’inizio. Lo spirito prezioso di collaborazione lo avevamo già dimostrato ai tempi della crisi di Arabba. Dico un bravo a tutti i volotnari che in questo particolare momento si rendono disponibili a prestare servizio per il soccorso tecnico urgente sul territorio GRAZIE siete dei grandi”.
A CANALE D’AGORDO, TAIBON FALCADE E CENCENIGHE NON SI CANTA SAN MARTIN
CENCENIGHE_TAIBON_FALCADE_CANALE D’AGORDO I sindaci Mauro Soppelsa, Flavio Colcergnan, SIlvia Tormen e Michele Costa ordinano che a salvaguardia della salute pubblica e stanti le vigenti misure statali per far fronte all’emergenza epidemiologica legata alla diffusione del virus covid19 è vietata su tutto il territorio comunale di Cencenighe, Taibon, Canale e Falcade la pratica tradizionale del “canta’ San Martin” casa per casa. Quindi il 10 novembre a nessuno sarà permesso suonare il campanello delle case come succede alla vigilia della festa di San Martino.
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
RICOVERI IN ASCESA, ANCHE I VETERINARI CHIAMATI A FARE TAMPONI ALLE 13.00 LA REGIONE NON SA ANCORA IN QUALE FASCIA E’, PARLA LUCA ZAIA
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA
Ora c’è anche il comitato di crisi. In che vascia siamo? Non abbiamo ancora notizie. Adesso facciamo un lavoro di squadra, di comunità, tutti stiano attenti alle regole con l’obiettivo di non passare di fascia…e ci andrà bene
E’ stata una notte intensa. Crescono i numeri tra ricoverati e terapia intensiva. Abbiamo la mole degli isolati a domicilio che sono un impegno. C’è pressione negli ospedali, e questa è la risposta agli scettici: 3 ospedali sono dedicati ai covid e si riducono le attività ospedaliere salvaguardando il tema degli oncologici e psichiatrici. Aperta la terapia intensiva anche a Jesolo, oggi i pazienti hanno tutti un letto pur con dei ritardi nella presa in carico dei reparti è più ragionevole procedere per gradi anche se ora ci impongono scelte diverse. “duri ai banchi” il picco si avrà a metà novembre sulle montagne russe.
In Giunta abbiamo creato un comitato di crisi, un esecutivo
Tale Comitato risulta composto da: dr. Luciano FLOR – Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Padova; dr. Giuseppe DAL BEN – Direttore Generale dell’Azienda ULSS 3 Serenissima; dott.ssa Patrizia SIMIONATO – Direttore Generale di Azienda Zero; dr.ssa Patrizia BENINI – Direttore sanitario dell’Azienda ULSS 6 Euganea; dr. Paolo ROSI – Coordinatore del Dipartimento interaziendale funzionale regionale del Servizio Urgenza Emergenza Medica – Direttore della UOC Centrale Operativa SUEM 118 dell’Azienda ULSS 3 Serenissima e referente dell’Area SUEM del CREU;
Abbiamo dato mandato alla dottoressa Russo di convocare i rappresentanti dei 2450 veterinari per fare lo stesso lavoro anche perché loro a livello di animali, mammiferi, sono egli esperti, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per fare tamponi. IN CHE FASCIA SIAMO? Non abbiamo notizie ma ieri sera ho portato le ragioni del fatto che il confronto sulla classificazione non puo’ prescindere da un confronto diretto con le Regioni, richiesta che pare sia stata accolta come da dichiarazioni ufficiali (lo ha detto Boccia) e dall’altro riconfermata dal Ministro Speranza. Le Regioni hanno chiesto di poter avere un confronto prima dell’identificazione della fascia perché hanno qualche cosa da dire, poi che ci sia un decreto che accompagna le misure economiche, che si finanzi subito il congedo parentale per chi si ritrova i figli a casa con le scuole chiuse e poi abbiamo chiesto dello sgombero delle piazze chi provvede? Perché lo precede il DPCM. I modelli che prevedono i 21 parametri sono stati contestati per scritto perché non tengono conto i tamponi rapidi come li fa il Veneto che porta il numero dei test a 30 mila e non a 16 mila sui quali poi si fanno i calcoli. Il confronto si fa sul totale dei tamponi, rapidi e molecolari nel conto non si può mettere solo i molecolari altrimenti la percentuale si alza. Passare di fasce significa restrizioni importanti, quella arancione porta alla chiusura di bar, ristoranti, negozi, attività….etc. per arrivare poi al lockdwon vero e proprio nelle zone rosse. Attendiamo chiarimenti per il primo pomeriggio. Il colore della fascia uno se lo deve meritare, la mia preoccupazione è che non vorrei che la fascia verde venisse presa come un semaforo verde, invece dobbiamo stringere i denti ed evitare si diffonda il contagio per evitare restrizione. QUINDI PROSSIME ORE. ORDINANZE REGIONALI? Attendiamo informazioni poi vediamo, servirà eventualmente per fare chiarezza. Al momento non ne ho in programmazione se si farà sarà per dare informazioni. FASCE IL METODO GIUSTO? Sono state approvate nelle conferenze Stato_Regioni, sono un punto di riferimento. Ora il tema è come inquadrare una Regione in base alla fascia. La pressione ospedaliera è un parametro noi abbiamo il 16% di terapie intesive occupate, qualche Regione è oltre il 40% poi c’è il saper fare dei nostri operatori, di saper risolvere i problemi magari non codificati dai protocolli, il contradditorio della Regione è fondamentale. C’E’ CONFUSIONE CI SONO CATEGORIA CHE NON SANNO DOVE GIRARSI IN ATTESA DI DOMANI Non dipende da noi, era meglio se prima ci davano le fasce e poi il DPCM ma questo passa il Governo e noi ora guardiamo avanti, una volta chiusa la partita della fasce si va a regime. I prossimi 10 giorni non sarà un’evoluzione in positivo, che i cittadini rispettino le regole per non avere ulteriori peggioramenti. MEDICI VETERINARI PREVEDETE COLLOQUI? No un accordo e vedremo di trovare anche una situazione a livello economico dove possibile (i medici incassano 18 euro a tampone…) è una proposta regionale la dottoressa Russo parlerà con i loro rappresentanti. IN QUESTO MECCANISMO IL PRESIDENTE HA FACOLTA’ DI INTERVENIRE SUL TERRITORIO E SULLA FASCE? Possiamo fare mini chiusure come fatto in Comelico su tre Comuni, ma non si puo’ ridurre la fascia se un’intera Regione è ad esempio zona rossa. TANTI TAMPONI… TANTI POSITIVI La virtuosità rischia di penalizzarci è vero, fermando la macchina dei tamponi avremo meno guai, ma sarebbe irrispettoso per i cittadini, questo dei positivi è comunque uno dei parametri. Bisogna parametrare i positivi al numero di abitanti. La nostra cartina al tornasole è l’ospedale e la terapia intensiva. SE SI INCLUDONO TAMPONI MOLECOLARI E RAPIDI IL VENETO E’ ANCORA IN FASCIA VERDE Abbiamo scritto, non c’è problema. DPCM ENTRA IN VIGORE DOMANI C’E’ UN VADEMECUM? Se servirà lo faremo a mo’ di ordinanza, ma lo si farà in base alla fascia. CI SONO PARROCCHIE CHE FANNO CATECHISMO E CRESIME IN PROGRAMMA Saranno consentite in base alla fascia, verde resta tutto com’è ma cercate di andare a pranzo e date una mano alla nostra economia, magari a pranzo prima della cerimonia. In fascia arancione si chiudono tutti i ristoranti e sparisce una parte della cerimonia in chiesa ci sono le linee guida. DOPO LA DECISIONE DELLA FASCIA QUANTO TEMPO DURERANNO LE RESTRIZIONI? Ci sarà un monitoraggio settimanale o quindicinale. Ora si faccia di tutto rispettando le regole per non passare di fascia salvaguardando le libertà individuali.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/288513518962029
INTERVISTA ALL’ASSESSORE ALLA PROTEZIONE CIVILE GIANPAOLO BOTTACIN
Ai microfoni di Radio Più l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin parla di quali saranno gli scenari in cui il Veneto sia inserito in zona arancione.
CONTRIBUTI E BANDI PER LE SOCIETA’ SPORTIVE DEL GHIACCIO E NON SOLO
FELTRE Il Comune di Feltre sta procedendo alla realizzazione dell’ intervento di adeguamento del palaghiaccio “Drio Le Rive”. Il programma delle lavorazioni ha subito in questi mesi dei ritardi dovuti sia all’emergenza sanitaria in atto (e alla conseguente difficoltà nella consegna di alcuni materiali), sia derivanti da maggiori interventi di manutenzione non preventivati ad inizio cantiere. Il protrarsi dei lavori ha causato, naturalmente, l’impraticabilità dell’impianto, con conseguente disagio per le associazioni feltrine del settore, che si sono dovute attrezzare per cercare altre strutture idonee ad ospitare i loro allenamenti. In considerazione di tutto questo, nella sua ultima seduta, la Giunta comunale ha deliberato uno stanziamento totale sino ad un massimo di 15 mila euro da erogare alle società in questione, quale contributo alle maggiori spese sostenute – sia per l’affitto degli impianti utilizzati, che per i trasporti – che andranno naturalmente rendicontate.
“Avevamo sondato anche la possibilità di realizzare una struttura temporanea coperta, alternativa al palaghiaccio “Drio Le Rive”, ma i costi erano assolutamente proibitivi”, sottolinea il presidente del consiglio comunale con delega alle associazioni Manuel Sacchet
Grazie ad ulteriori stanziamenti derivanti dalla misure straordinarie anti-Covid a breve il Comune metterà a disposizione di tutte le associazioni sportive del Comune di Feltre un bando da circa 80 mila euro con il quale dare un contributo significativo a ristoro dei disavanzi di bilancio che molte società hanno dovuto subire in questi mesi per il blocco delle attività e per i maggiori costi sostenuti in relazione all’emergenza sanitaria.
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ MANUEL SACCHET
IL FUTURO DELL’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
BELLUNO Anche il territorio bellunese sarà rappresentato all’interno del webinar dedicato al tema, promosso da “Ugualmente sociale” aperto a tutti, in particolare a professionisti (assistenti sociali e avvocati). Il titolo dell’incontro è “Tutela adulta ed esperienze territoriali in Veneto ai tempi del Covid-19 in ottica sociale e giuridica” e si terrà lunedì 23 novembre dalle 15 alle 18. Il territorio di Belluno sarà rappresentato, all’interno del webinar, dalla dottoressa Alessia Munaro (Sportello di Tutela legale e Amministrazione di Sostegno del Comitato d’Intesa) e dall’assistente sociale Maria Cristina De Bortoli (Responsabile servizio sociale per l’età adulta ed anziana Ulss 1 Dolomiti, distretto di Feltre). Si parlerà di esperienze e buone prassi sul territorio regionale, inclusa la provincia di Belluno, e si aprirà poi al dibattito. L’iscrizione, a numero limitato, è gratuita (iscrizioni accolte proporzionalmente per assistenti sociali e avvocati) online su http://www.ugualmentesociale.it/convegni.htm. Per informazioni [email protected].
SER.S.A. DI BELLUNO CERCA OPERATORE SOCIO SANITARIO
BELLUNO Ser.S.A. Srl avvia una selezione pubblica per la predisposizione di una graduatoria di idoneità per l’assunzione di personale con titolo di Operatore Socio Sanitario con contratto a tempo indeterminato e determinato, cat. B, posizione economica B1. Il trattamento economico è quello previsto dalle norme contrattuali in vigore al momento dell’assunzione per il profilo e la posizione economica a selezione; i compensi sono soggetti alle ritenute previdenziali, assistenziali ed erariali previste dalla legge. La domanda va presentata mediante una delle seguenti modalità: • direttamente presso gli Uffici Amministrativi di Ser.S.A. Srl, in via Andrea Alpago 1 – 32100 Belluno, previa chiamata al numero 0437/273511 in ottemperanza alle normative sul Coronavirus; • tramite PEC (posta elettronica certificata) all’indirizzo [email protected]. Si ricorda che la garanzia di ricezione si verifica unicamente quando entrambi gli indirizzi (mittente e destinatario) sono di posta elettronica certificata (da PEC a PEC); • mediante raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata a Ser.S.A. Srl – via Andrea Alpago 1 – 32100 Belluno. Qualsiasi sia la modalità utilizzata per presentare la domanda, la stessa dovrà pervenire a Ser.S.A. Srl entro le ore 12.00 del giorno 29 gennaio 2021, a pena di esclusione.
CONCORSO PUBBLICO PER L’ASSUNZIONE DI UN ISTRUTTORE TECNICO E UN AGENTE DI POLIZIA LOCALE
PEDAVENA Concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un istruttore tecnico categoria C1 presso l’Area Tecnica del Comune di Pedavena, presso lo stesso Comune altro concorso per l’assunzione a tempo indeterminato e pieno di un Agente di Polizia Locale categoria C1. Le domande di partecipazione dovranno pervenire all’ufficio protocollo dell’Unione Montana Feltrina. Informazioni sul sito istituzionale dell’ente. Termine di scadenza per la presentazione delle domande alle 12 del 10 dicembre.
CINEMA UNITI PER UN EVENTO ON LINE
BELLUNO Un gruppo di esercenti italiani invita gli spettatori e le spettatrici, amanti del cinema, alla
riapertura simbolica delle loro sale domenica 8 novembre. Si tratta di un’iniziativa online che si differenzia dai consueti streaming, raggruppando almeno 27 sale cinematografiche (il numero potrebbe aumentare nei prossimi giorni) in un’unica diretta su Facebook: grazie ad un coordinamento tra gli esercenti, i cinema aderenti propongono una maratona online, della durata di diverse ore, per raccontare il loro lavoro e presentare alcuni cortometraggi italiani ed europei, spesso accompagnati da ospiti. Ogni sala aderente “riaprirà” senza la presenza fisica degli spettatori. Dalle 9.30 del mattino fino a sera, la maratona sarà visibile in contemporanea sulla pagina Facebook Il cinema è di chi lo guarda e su tutte le pagine delle sale e realtà aderenti.
DAL CINEMA ITALIA DI BELLUNO VERRA’ PROIETTATO “GABELLI: LA SCUOLA PIU’ BELLA D’ITALIA” DEL REGISTA FRANCO FONTANA PRODOTTO DA BELLUNO CIAK
“PARTIGIANI IN VAL BIOIS” DI PELLEGRINON SUI RAPPORTI FRA CATTOLICI E COMUNISTI
di Renato Bona
BELLUNO “La storiografia ufficiale sulla resistenza nella Valle del Biois fa risalire ai giorni immediatamente successivi all’8 settembre 1943 le prime iniziative volte ad organizzare i molti giovani militari che stavano ritornando alle loro case dopo aver abbandonato il proprio reparto”. Lo scrive lo storico autore-editore Bepi Pellegrinon, di Falcade, in una manciata di pagine del quaderno “Partigiani in Val Biois”, sottotitolo: “Sulle tracce di ‘Marco’ fra cattolici comunisti ed Edgardo Sogno”, che ha editato con la sua Nuovi Sentieri. impreziosendo la copertina con: “Marco”, tecnica mista di Franco Murer. E puntualizza: “In quel momento non emergeva ancora una precisa scelta ‘di campo’, ma si trattava di una condizione obbligata per sottrarsi alle truppe tedesche, dapprima per non correre il rischio di essere deportati, poi anche in attesa di comprendere meglio quali sarebbero stati gli sviluppi della situazione politica e militare creatasi dopo la caduta di Mussolini. Gli sbandati, abbandonati allo sbaraglio da una classe politico-militare vile, stanchi della guerra, erano comunque già aperti ad un processo di revisione critica e di ribellione”. Infatti l’antifascismo covava sotto le ceneri: “le ingloriose avventure sulle Alpi francesi, seguite dagli amari risultati ottenuti nelle aspre terre di Grecia e Russia, oltre che portato tanti lutti nella valle, avevano aperto definitivamente gli occhi sulla natura della guerra fascista, sulla criminalità mussoliniana e sulla innaturale alleanza con i tedeschi nazisti. Pellegrinon ricorda che “Caviola era il centro di questo movimento. Gli operai, emigrando in Europa, erano venuti a contatto con mature esperienze delle ideologie socialiste, senza dimenticare la tradizione cooperativistica e di mutuo soccorso che localmente vantava una storia gloriosa. Infine, anche il clero da tempo aveva assunto posizioni di apertura sociale, anche se in contrapposizione al movimento socialista”. E’ in questo contesto – si può leggere – che sorse per primo il plotone “Cime d’Auta” di cui facevano parte una quarantina di giovani in quattro squadre, al comando degli alpini Tranquillo Busin, Felice Ganz, Attilio Pellegrinon e Corrado de Zulian (reduce di Russia decorato al valor militare per un atto di valore sul fronte del Don). Ed è in quell’inizio dell’autunno 1943 che nei rifugi e nelle baite sui monti della valle si riattavano al meglio le costruzioni, si nascondevano viveri, si preparava la legna da ardere e si fissavano i posti di comunicazione fra zone. E qui viene fuori la figura di Maurizio Cappellin (mestrino, 25 luglio 1918-12 febbraio 1979, laureato in medicina), nome di battaglia Marco, “con la sua incerta vicenda umana e patriottica”. Cattolico militante, opera a Venezia nell’inverno 1943-44 per organizzare il movimento partigiano ma il suo principale impegno è volto a costituire le fila della Democrazia Cristiana”. Non si sa quando ‘scelga’ o venga invitato in montagna perché sono poche le notizie di lui: pare che nella primavera del 1944 abbia brevemente fatto parte della Brigata ‘Val Cordevole’ operando sulle alture sovrastanti Caracòi. Ed è a Falcade, nel maggio, dove il gruppo di militanti cattolici già organizzato prende il nome di Partigiani Democratici e lui ne assume il comando. Il 17 luglio i Partigiani Democratici che dopo l’unione col gruppo di Caviola raggiungono il comando delle Brigate Pisacane alla Forcella Pianezze ed assumono il nuovo nome di Battaglione Col di Lana: un episodio significativo e cruciale – scrive Bepi Pellegrinon – dato che “anziché rappresentare l’unificazione sotto lo stesso comando di tutte le forze resistenti operanti nella Valle del Biois (secondo anche la volontà di ‘Marco’ che non manifestava preclusioni politico-ideologiche), diventa insanabile la rottura fra i cattolici e le altre forze, comunisti in primis”. Ed è assodato che “nel giro di pochi giorni, uno alla volta, i membri dei Partigiani Democratici, con astuzia e diplomazia, in disaccordo con le scelte di Marco che li ha ‘traditi e immessi fra i partigiani comunisti’, abbandonano la Forcella Pianezze e ritornano chi in montagna chi a casa a Falcade… nemmeno un intervento di Colleselli a Falcade, che ha un abboccamento coi bolognesi ‘Nando’e ‘Gracco’ riesce a rimuovere l’ostilità manifestata” e non produce risultati neppure una veloce sortita agli Zingari Alti – dove parte dei Partigiani Democratici si è provvisoriamente rifugiata – da parte di Marco alla ricerca di chiarimenti e spiegazioni, anzi: il comandante veneziano viene dapprima accusato di tradimento, poi anche picchiato e minacciato di morte, tanto che deve allontanarsi precipitosamente. Il gruppo si scioglie, anche su consiglio di Arnaldo Colleselli che giudica insanabili i rapporti con le altre formazioni partigiane ma che tuttavia ha ben presente la necessità in questa fase storica, dell’unità di tutte le forze che si oppongono al fascismo”. Poi, la vicenda tragica della rappresaglia nazista che provoca la “Strage della Valle del Biois” con uccisioni e devastazioni dei paesi dati alle fiamme. I passaggi successivi della vicenda umana di “Marco” da quel momento cominciano a rarefarsi. Il 22 febbraio 1945 sposa a Milano la veneziana Mali Viti. Non è ben chiaro perché in seguito il nostro aderì e combatté con la Brigata Franchi di Edgardo Sogno, uomo dei servizi segreti. E quindi Pellegrinon conclude con l’interrogativo: “Qual’è il vero Cappellin: il cattolico Marco, il comandante del Col di Lana o il convinto seguace di Sogno?… Anche nell’elenco dei partigiani veneziani che hanno militato nelle formazioni della resistenza bellunese, il suo nome non appare. Rimosso, dimenticato o cancellato?”.
NELLE FOTO (riproduzioni dalla pubblicazione “Partigiani in Val Biois”): l’autore, Bepi Pellegrinon; la copertina della pubblicazione; la carta d’identità falsa di Maurizio Cappellin “Marco” intestata a Maurizio Frigerio; scritta murale fascista sulle elementari di Falcade con correzione antifascista, nel disegno di Ernesto Fol (sindaco di Falcade dal 1945 al 1951, scomparso nel 2000, fervente cattolico e da giovane seminarista); la tessera di riconoscimento rilasciata da “L’Avvenire d’Italia” al corrispondente Ernesto Fol, firmata da Raimondo Mazzini con la data 8 settembre 1943; i commilitoni del battaglione Belluno Giovanni Busin ed Emilio Piccolin onorano il caduto don Giovanni Uccel, cappellano militare a Digne, Francia, i primi di settembre 1943: l’ex parroco di Falcade era stato anche arrestato, liberato anche per intervento del vescovo Giosuè Cattarossi e poi costretto a lasciare i conterranei a causa del suo coraggio e militanza antifascista che “suscitano ancor oggi rispetto e buon ricordo”; il rifugio Rosetta incendiato dai tedeschi nel 1943 (archivio Angelo Orsingher); il partigiano Domenico Costa “Barbaelettrica” di Avoscan di San Tomaso che il 28 luglio 1944 fu determinante con la sua mitragliatrice per trarre dall’impiccio i compagni che avevano teso un agguato ai tedeschi al Rifugio Rosetta; Caviola bruciata dai nazisti nell’estate 1944.
IERI ALLA RADIO
POLIAMBULATORIO AGORDINO – LAURA DIA PRA’, LA PSICOLOGA
di Claudio Fontanive
LA RACCOLTA COMPLETA, TUTTE LE COLLEZIONI
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MOSTRA FOTOGRAFICA “PENSARE IN BIANCO E NERO, VEDERE A COLORI”
PONTE NELLE ALPI Un percorso attraverso la visione fotografica: questa la mostra del Circolo Fotografico Bellunese “Mario De Biasi” dal titolo “Pensare in bianco e nero, vedere a colori”. L’esposizione sarà visibile fino al 14 novembre al bar pasticceria La Tour Eiffel di Ponte nelle Alpi durante gli orari di apertura del locale. In esposizione sono le foto di due soci del Circolo, Paolo Mecca di Agordo e Irene Pampanin di Selva di Cadore. Paolo Mecca propone una visione a colori, forti suggestioni in un luogo dove si compenetrano in maniera sempre diversa acqua e cielo, realtà e fantasia; dove l’uomo è solo spettatore di fronte alla bellezza della natura. Irene Pampanin propone il bianco e nero, luoghi senza tempo in cui l’apparente immobilità viene interrotta da elementi che ne suggeriscono una presenza: siano essi solo un’ombra, una preghiera o una poesia.
DUE MINUTI UN LIBRO
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
LA RACCOLTA COMPLETA
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
LA RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
SR 203 AGORDINA fino al 20 novembre, brevi interruzioni al traffico di massimo 15 minuti in località Collaz di Livinallongo dalle 7:30 alle 17:30 per taglio ed esbosco alberi a monte della strada
SP 13 VAL VANES senso unico alternato regolato da semaforo o movieri in località Al Cristo di Santa Giustina per posa fibre ottiche
SR 203 AGORDINA fino al 30 novembre, compresi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da semaforo in località Sopra Sac di Alleghe per allestimento opere di difesa valanghiva
SP 423 LAGO DI SANTA CROCE_POIATTE_ALPAGO Fino al 12 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato con movieri o semaforo per esecuzione paramassi a monte della strada
PROVINCIALE 24 VALPAROLA (LIVINALLONGO) fino al 6 novembre senso unico alternato con semaforo
SR 473 DI CROCE D’AUNE fino al 20 novembre, dalle 7:30 alle 17 esclusi sabati e domeniche, senso unico alternato regolato da semaforo in località Croce D’Aune di Pedavena per ripristino impianto di illuminazione pubblica
SR 203 , località VIGNOLE fino al 13 novembre senso unico dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 16 alle 17 con moviere, dalle 8.30 alle 16 con semaforo
SR 50 SCALE DI PRIMOLANO dal 6 al 18 novembre, dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 18 esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri per ripristino piano viabile su cavidotto e-distribuzione
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO fino al 30 novembre, esclusi sabato e domenica, senso unico alternato regolato da movieri tra Puos e Cornei per posa fibre ottiche
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 30 novembre senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Arabba e Cernadoi per consolidamento ciglio stradale e sostituzione barriere di sicurezza
SR 48 DELLE DOLOMITI tra i comuni di Livinallongo Del Col Di Lana e Cortina, senso unico alternato regolato da movieri fino al 20 novembre, sabato e domenica compresi, per collegamento elettrodotto interrato e-distribuzione
PROVINCIALE 251 COLLE SANTA LUCIA Fino al 28 novembre senso unico (per asfaltature) compresi sabato e domenica (stessa situazione lungo la 203 agordina in località Rucavà)
SP 12 PEDEMONTANA senso unico alternato regolato da impianto semaforico in località Veses fino al 6 novembre, esclusi sabati e domeniche, per messa in sicurezza versante a monte della strada
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
SR 48 DELLE DOLOMITI fino al 6 novembre (festivi e prefestivi inclusi) senso unico alternato in località Brenta Comune di Livinallongo del Col di Lana.
SP 49 DI MISURINA fino al 20 novembre, senso unico alternato regolato da impianto semaforico tra Misurina e il confine con la provincia di Bolzano per posa elettrodotto interrato
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 30 novembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
Precipitazioni: Assenti (0%)
Temperature: Minime in generale lieve diminuzione; massime in calo in alta quota e nelle valli in ombra, mentre saranno pressoché stazionarie nelle valli più assolate. Sono previste punte di 13/14°C nei fondovalle prealpini e di 9/12°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 4°C max 7°C, a 2000 m min 2°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min 1°C max 5°C, a 3000 m min -3°C max -1°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli per brezze, localmente e a tratti moderati, in quota perlopiù deboli e solo a tratti moderati dai quadranti settentrionali, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-15 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime in ulteriore generale calo con rischio brinate/gelate fino in alcuni fondovalle prealpini; massime in leggera ripresa in quota e pressoché stazionarie nelle valli. Su Prealpi a 1500 m min 3°C max 8°C, a 2000 m min 1°C max 5°C. Su Dolomiti a 2000 m min 0°C max 6°C, a 3000 m min -4°C max 1°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli per brezze, localmente e a tratti moderati, in quota deboli dai quadranti orientali, a tratti moderati sulle cime più alte al pomeriggio, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-15 km/h a 3000 m.