INCIDENTE MORTALE LUNGO LA RIVA DEL BOSCON
BELLUNO Un uomo di 75 anni Antonio Tamburlin, residente nella zona di San Fermo in comune di Belluno è morto nel drammatico incidente lungo la riva del Boscon (statale 50 tra Belluno e Sedico). Alle 10.15 di ieri l’uomo alla guida della sua panda si è scontrato con un’altra panda condotta da Pietro Deola di Salce di 86 anni. Immediati gli interventi di soccorso, ma l’uomo non ce l’ha fatta è morto dopo il ricovero al San Martino di Belluno. La dinamica è al vaglio dei Carabinieri di Belluno. L’incidente nei pressi del piccolo incrocio che porta a San fermo (dopo la discarica sulla sinistra andando verso Sedico ). Disagi per la viabilità lungo l’arteria viabilistica più importante della provincia di Belluno Sul posto carabinieri, vigili del fuoco e Suem 118. Si ipotizza che la Panda di Tamburlin abbia fatto per girare e imboccare la svolta verso la frazione, allo svincolo per San Fermo, invadendo la corsia nella quale sopraggiungeva Deola. C’è da capire se l’uomo si sia sentito male, considerando che qualche acciacco lo accusava, soffriva infatti di cuore e ieri mattina stava tornando a casa dopo essere stato dal medico di fiducia. Ferito Deola, trattenuto in osservazione e sotto choc: «Mi ha tagliato la strada, mi ha tagliato la strada» continuava a ripetere a chi gli era vicino.(foto facebook “sei di belluno se)
Antonio “Toni” Tamburlin, custode di Villa Gaggia era da sempre una delle colonne portanti del gruppo Alpini Salce. Socio, amico e consigliere del gruppo alpini per anni alfiere del gruppo, sempre presente ad ogni manifestazione. Una tragica notizia che ha sconvolto le famiglie e anche gli ambienti che i due anziani frequentavano. Tamburlin cantava in un coro ed era l’alfiere del gruppo alpini Salce. Lascia la moglie Ada con la quale a giugno aveva festeggiato i 50 anni di matrimonio e due figlie, immerse nel dolore che si rinnova implacabile 17 anni dopo la scomparsa di Giampaolo morto a soli 22 anni anche lui in un drammatico incidente stradale.
SCUOLA GUIDA FINITA MALE
FONZASO Incidente ad Arten durante una lezione di scuola guida su auto privata. La conducente dell’auto M.J. di 21 anni di Feltre è finita contro un albero, a bordo dell’auto anche l’ “istruttore” un cittadino senegalese di 69 anni, nessun ferito. La paura deve aver fatto 90, i due sono rimasti nell’auto fino all’arrivo dei Carabinieri.
INCIDENTI DI MERCOLEDI, PROGNOSI RISERVATA
FELTRE Restano ancora riservate le prognosi di D.S. 27 anni vittima dell’incidente dell’altro ieri al Casonetto. Prognosi sempre riservata anche per l’anziano caduto da un’impalcatura nella sua casa di Quero. La ragazza al Santa Maria del Prato è stata stabilizzata e non corre pericolo di vita ma i sanitari hanno deciso di attendere ancora prima di sciogliere la riserva sulla prognosi. Il 72enne A.B., di Quero, è invece ricoverato in terapia intensiva al Ca’ Foncello di Treviso.
Gestione Servizi Pubblici informa che a LIVINALLONGO DEL COL DI LANA in LOCALITA’ VARDA, SALESEI DI SOPRA, SALESEI DI SOTTO, PIAN DI SALESEI, SALESEI, SOTTOCREPA e FOPPA, l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile e può essere usata, quindi, per scopi alimentari.
intervento SUEM-SOCCORSO ALPINO sul Bec di Mezzodì, ieri. Foto Claudio Pra.
OLIMPIADI 2026. UFFICILIZZATA DA ZAIA, FONTANA, SALA E GHEDINA LA CANDIDATURA MILANO/CORTINA. LANCIATA DA VENEZIA LA SFIDA A STOCCOLMA E CALGARY. DOSSIER FORTE, SQUADRA COMPATTA, TUTTI CI CREDONO
VENEZIA “I particolari ce li teniamo stretti perché non vogliamo avvantaggiare avversari già di per sé forti come Stoccolma, e Calgary, ma la candidatura di Milano e Cortina alle Olimpiadi Invernali del 2026 è pronta e ha nel cassetto un gran bel dossier”. Parola di Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, Giuseppe Sala, Sindaco di Milano e Gianpietro Ghedina, Sindaco di Cortina, che ieri si sono ritrovati nella sede della Giunta veneta, a Venezia, per una valutazione collegiale sulle prossime mosse e azioni da intraprendere e per lanciare ufficialmente, di fronte a una foltissima platea di giornalisti, la candidatura “lombardo veneta” a ospitare i 5 Cerchi della neve nel 2026, data che, tra l’altro, cadrà nel 70° anniversario delle Olimpiadi di Cortina 1956.
IL GOVERNATORE VENETO LUCA ZAIA
Il dossier che si sta limando dovrà rispondere in maniera esaustiva a un pacchetto di ben 132 domande specifiche avanzate dal Cio ma, hanno detto all’unisono Zaia, Fontana, Sala e Ghedina, “Milano/Cortina è davvero una candidatura nuova, che risponde in ogni aspetto alla direttiva Cio 2020”. Una direttiva che non guarda più alle edizioni faraoniche degli anni passati, ma a un’Olimpiade rispettosa dell’ambiente e basata strutturalmente sull’utilizzo di tutto l’esistente, dove necessario opportunamente ammodernato, e su bassi costi di realizzazione.
GIUSEPPE SALA SINDACO DI MILANO
La documentazione resa nota, pur rispettando la necessità della riservatezza, ha svelato comunque particolari interessanti. Il “cluster” Milano-Valtellina prevede di ospitare 79 giorni di gara e 2.756 tra atleti e tecnici e di assegnare 46 medaglie. Due i villaggi olimpici in Lombardia, per 1.315 posti a Milano e per altri 1.441 a Livigno. Cortina risponde con numeri molto simili: 76 giorni di gara, 49 medaglie da assegnare, 2.225 atleti e tecnici da ospitare, un villaggio olimpico a Cortina per 1.176 posti. Per il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina l’obiettivo è anche festeggiare i 70 anni dal 1956
Tra i presenti tre grandi figure dello Sport italiano, oggi in altre vesti, visti anche come di buon auspicio per la candidatura: la schermitrice Diana Bianchedi, oggi dirigente del Coni a rappresentare il Presidente Malagò già partito per Buenos Aires, l’indimenticata nuotatrice Novella Calligaris nelle vesti di inviata televisiva, il canoista Antonio Rossi, oggi sottosegretario della Regione Lombardia per i grandi eventi, certamente più famoso per le sue imprese in acqua e per essere stato il protagonista di epiche telecronache di “bisteccone” Galeazzi, che alzavano al massimo la pressione degli sportivi davanti ai teleschermi.
INCONTRO MASSARO-CANER . IL SINDACO “Con lo scaricabarile non si va da nessuna parte”.
IL CENTRO DIURNO COMPLETA LA RETE DEI SERVIZI ASSISTENZIALI NELL’AGORDINO
AGORDO Di nuovo l’accordo Comune-Luxottica, parla Maria Chiara Santin, amministratore unico di Asca.
DI GIANNI SANTOMASO
Martedi alle 15.10 speciale a RADIO PIU con tutte le spiegazioni dell’amministratore unico dell’Asca, Maria Chiara Santin e del presidente dell’azienda Agordo Servizi (asilo nido e farmacia comunale) Sergio De Riva.
GRANDE GUERRA, ALLA RICERCA DEL RISPETTO DI CHI CI HA PRECEDUTO.
ROMA Intervento in Aula del deputato di Fratelli d’Italia Luca De Carlo sulle iniziative per la celebrazione del centesimo anniversario della vittoria della Prima guerra mondiale. Il parlamentare bellunese ha inoltre rivolto l’appello a tutte le amministrazioni comunali della nostra provincia “Perché organizzino eventi commemorativi nelle piazze e nelle scuole a ricordo dei tanti caduti sulle nostre montagne”.
AUDIO
RIDUZIONE PARLAMENTARI – DARIO BOND : “SI PUO’ FARE DI PIU’, RIDUCIAMO DEL 50%”
ROMA “Bene il risparmio sui costi, anche con il taglio del numero dei parlamentari, ma si può fare di più in termini di riduzione e garantendo la produttività parlamentare”: il deputato di Forza Italia, Dario Bond, commenta così la proposta del Governo di una legge costituzionale per ridurre di un terzo il numero dei parlamentari, da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori. AUDIO
LUXOTTICA, DALL’8 OTTOBRE IN PRENOTAZIONE IL CARRELLO DELLA SPESA
AGORDO Da alcuni anni, i mesi di ottobre e novembre sono particolari per i dipendenti Luxottica. Sono i mesi in cui si va a ritirare il “carrello della spesa” che fa parte del welfare aziendale. Da lunedì 8 ottobre tutti i dipendenti dei vari stabilimenti Luxottica potranno prenotare il proprio ritiro della spesa nei negozi convenzionati. Per prenotare il dipendente dovrà accedere al portale One Luxottica con le credenziali e all’interno della sezione welfare potrà prenotare il ritiro del pacco alimentare. Ritiro del “carrello” che potrà essere effettuato dal 15 ottobre al 23 novembre prossimi. All’interno del pacco i dipendenti troveranno: Parmigiano Reggiano, formaggio “Piave”, 5 litri di olio d’oliva extra vergine, marmellata, caffè, miele, pasta, tonno, nutella e riso. Inoltre un buono spesa del 10% da consumare entro fine anno presso i supermercati Coop aderenti.
CON L’USCITA DAL BANCONE DI MARIA CHIUDE IL BAR DI FALCADE ALTO
FALCADE Dopo 32 anni dietro al bancone del Bar Maria ha deciso di lasciare, è arrivato il tempo del riposo, da dedicare ai nipotini e anche al volontariato. Chiude l’ultimo Bar di Falcade Alto, importante punto di ritrovo per la comunità. Un’Osteria che ha almeno 200 anni di storia. Maria Cagnati così ha risposto alle nostre domande salutando tutti coloro che in tanti anni non hanno mancato di far visita al Bar per un’ombra, una partita a carte, soprattutto una chiacchierata che non Maria non è poi così difficile intavolare.
TANTI AUGURI EMMA! TANTI AUGURI FAMIGLIA SERAFINI, TUTTI MOLTIPLICATI PER 50
FALCADE Domenica l’Hotel Stella Alpina di Falcade festeggerà 50 anni di attività. Dalle 15 sono tutti invitati a partecipare alla festa presso l’hotel, in piazza municipio 6 a Falcade, in cui verrà celebrato il mezzo secolo di storia in compagnia del Coro Val Biois e con l’accompagnamento di musica dal vivo. I fondatori, Emma De Pellegrini e Giovanni Serafini, entrambi falcadini, nel 1968 hanno aperto le porte dell’hotel nel centro di Falcade con tutti i servizi per gli ospiti. L’hotel era funzionante già da due anni ma solamente con il servizio di pernottamento. Emma era un’emigrante: lavorava in Svizzera e che per qualche stagione ha fatto pratica come cameriera presso il Passo Sella, Giovanni era invece piastrellista. Dopo il matrimonio hanno acquistato il terreno davanti al municipio, anche grazie all’aiuto del padre di Giovanni, per poter costruire la propria casa ma in quegli anni il terreno aveva il vincolo di costruzione di negozi o pensioni, decisero così di aprire un piccolo albergo, all’inizio solo con 17 camere.
Emma portava avanti l’albergo e Giovanni con il suo lavoro di piastrellista pagava il materiale con cui era stato edificato. Nel 1968 furono aggiunte le cucine ed il ristorante e l’hotel Stella Alpina potè offrire ai suoi ospiti tutti i servizi. Il nome scelto era Hotel Edelweiss ma poiché era di origine tedesca dovettero cambiarlo in Stella Alpina.
All’inizio non c’era molto lavoro, il turismo era perlopiù estivo, tanto che Emma per due inverni andò a lavorare sul Passo Pordoi dove potè imparare molti segreti della cucina. Successivamente in inverno l’albergo era aperto nei weekend grazie alle piste di fondo e al piccolo skilift in paese, l’estate invece portava molti turisti che si fermavano per più di un mese. Con la costruzione degli impianti di risalita di Molino anche la stagione invernale prese il via.
Nel 1975 l’hotel è stato ampliato con altre 21 stanze e nel frattempo anche i figli Giulia e Fabio sono divenuti parte integrante dell’hotel, Giulia in sala e alla reception e Fabio in cucina. Nel 1989 ci fu un nuovo ampliamento con l’aggiunta del bar pasticceria. Negli anni ’90 iniziò il progetto di costruire un nuovo hotel per permettere ai due figli di poter lavorare insieme alle loro famiglie. Fu così che nel 2001 fu inaugurato lo Sport Hotel Cristal. L’Hotel Stella Alpina ha continuato l’attività, dopo la scomparsa nel 2004 del fondatore Giovanni, grazie alla figlia Giulia che nel 2005 ha intrapreso lavori di ampliamento e ristrutturazione. Dopo 50 anni di accoglienza la famiglia Serafini vuole ringraziare i tanti collaboratori che negli anni hanno contributo alla crescita dell’hotel e i molti ospiti, spesso divenuti amici, che per mezzo secolo hanno scelto Falcade.Domenica 07 ottobre l’Hotel Stella Alpina di Falcade festeggerà 50 anni di attività. Dalle 15.00 sono tutti invitati a partecipare alla festa presso l’hotel, in piazza municipio 6 a Falcade, in cui verrà celebrato il mezzo secolo di storia in compagnia del Coro Val Biois e con l’accompagnamento di musica dal vivo. I fondatori, Emma De Pellegrini e Giovanni Serafini, entrambi falcadini, nel 1968 hanno aperto le porte dell’hotel nel centro di Falcade con tutti i servizi per gli ospiti. L’hotel era funzionante già da due anni ma solamente con il servizio di pernottamento. Emma era un’emigrante: lavorava in Svizzera e che per qualche stagione ha fatto pratica come cameriera presso il Passo Sella, Giovanni era invece piastrellista. Dopo il matrimonio hanno acquistato il terreno davanti al municipio, anche grazie all’aiuto del padre di Giovanni, per poter costruire la propria casa ma in quegli anni il terreno aveva il vincolo di costruzione di negozi o pensioni, decisero così di aprire un piccolo albergo, all’inizio solo con 17 camere. Emma portava avanti l’albergo e Giovanni con il suo lavoro di piastrellista pagava il materiale con cui era stato edificato. Nel 1968 furono aggiunte le cucine ed il ristorante e l’hotel Stella Alpina potè offrire ai suoi ospiti tutti i servizi. Il nome scelto era Hotel Edelweiss ma poiché era di origine tedesca dovettero cambiarlo in Stella Alpina. All’inizio non c’era molto lavoro, il turismo era perlopiù estivo, tanto che Emma per due inverni andò a lavorare sul Passo Pordoi dove potè imparare molti segreti della cucina. Successivamente in inverno l’albergo era aperto nei weekend grazie alle piste di fondo e al piccolo skilift in paese, l’estate invece portava molti turisti che si fermavano per più di un mese. Con la costruzione degli impianti di risalita di Molino anche la stagione invernale prese il via. Nel 1975 l’hotel è stato ampliato con altre 21 stanze e nel frattempo anche i figli Giulia e Fabio sono divenuti parte integrante dell’hotel, Giulia in sala e alla reception e Fabio in cucina. Nel 1989 ci fu un nuovo ampliamento con l’aggiunta del bar pasticceria. Negli anni ’90 iniziò il progetto di costruire un nuovo hotel per permettere ai due figli di poter lavorare insieme alle loro famiglie. Fu così che nel 2001 fu inaugurato lo Sport Hotel Cristal. L’Hotel Stella Alpina ha continuato l’attività, dopo la scomparsa nel 2004 del fondatore Giovanni, grazie alla figlia Giulia che nel 2005 ha intrapreso lavori di ampliamento e ristrutturazione.
Dopo 50 anni di accoglienza la famiglia Serafini vuole ringraziare i tanti collaboratori che negli anni hanno contributo alla crescita dell’hotel e i molti ospiti, spesso divenuti amici, che per mezzo secolo hanno scelto Falcade.
VIOLENZA DI GENERE, ULSS1 DOLOMITI E ARMA DEI CARABINIERI COESI NELLA FORMAZIONE
BELLUNO Nei giorni 2 e 3 ottobre l’Arma dei Carabinieri di Belluno ha fornito il proprio contributo al corso organizzato dall’Ulss1 Dolomiti Belluno sul tema “La violenza di genere ne sistema dell’emergenza, dal riconoscimento alla risposta operativa”. Gli incontri sono stati attuati in ottemperanza al Decreto Regionale con il quale la Regione ha scelto di investire sulla formazione del personale medico infermieristico avvalendosi anche di figure esterne i(in questo caso l’Arma dei Carabinieri), nell’ottica di promuovere una rete multidisciplinare di servizi che risponda in maniera uniforme ed integrata al problema della violenza di genere. con rierimento all’Arma dei Carabinieri, il Comandante del Nucleo Investigativo di Belluno, coadiuvato dai militari specializzati nello specifico settore, si è intrattenuto per circa un’ora presso i locali della Ulss a Cusighe, illustrando a circa 30 persone il ruolo dei Carabinieri nella gestione delle violenze di genere.
Gli incontri proseguiranno anche nei prossimi mesi e verranno coinvolte altre figure mediche.
Questi alcuni argomenti trattati: fenomeno della violenza di genere: inquadramento generale, effetti sulla salute della donna, identificazione dei sintomi. Accoglienza e permanenza in Pronto Soccorso delle donne vittime di violenze, procedure di riferimento. Comunicazione con la vittima di violenza, disagi e opportunità. Procedure di riferimento nei casi di violenza sessuale. Il rischio infettivologico. Le procedure di riferimento nei casi sospetti o dichiarati di violenza sui minori.La rete intraospedaliera. Aspetti legali nella violenza di genere e sessuale. Il ruolo delle forze dell’ordine. Valutazione del rischio di recidiva di violenza. Il ruolo del centro antiviolenza. I punti chiave del percorso assistenziale.
Agli incontri formativi con La Ulss 1 Dolomiti hanno partecipato: dottoressa Erika Leone medico legale- dottoressa Francesca De Biasi psicologa ospedaliera – dottoressa Francesca Quaglia presidente Belluno Donna e altri professionisti del settore
ESTATE PARTECIPANDO
BELLUNO Tempo di premiazioni per i ragazzi di “Estate Partecipando”, ieri la cerimonia conclusiva in sala del consiglio a Palazzo Rosso,ai nostri microfoni l’assessore Valentina Tomasi
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AL FULCIS 2 QUADRI DEL RICCI, IN COMODATO PER 5 ANNI RINNOVABILI
Attraverso donazioni e comodati, il museo, dalla sua apertura, sta ampliando e rinnovando la sua raccolta, con l’obiettivo di porsi sempre più quale riferimento per l’arte del territorio, nella provincia di Belluno e in Veneto.
BELLUNO Oggi alla presenza dell’assessore Marco Perale e Denis Ton, curatore dei musei civici, con il dirigente del Comune Carlo Erranti è stata posta la firma per il comodato di due quadri di Sebastiano Ricci. Un privato mantiene quindi la proprietà ma li mette a disposizione per un certo periodo di anni.
MARCO PERALE
DENIS TON “I quadri arrivano da una importante collezione privata del Veneto. La durata del comodato è intanto quinquennale, rinnovabile. Arriveranno a Belluno appena acquisita l’autorizzazione della Soprintendenza. Le opere rappresentano La morte di Seneca e Alessandro e Diogene e sono degli inizi del Settecento. Vanno a integrare una raccolta già straordinaria conservata a Palazzo Fulcis di un artista strettamente legato alla storia di Belluno ma capace di imprimere una svolta decisiva alla storia della pittura europea”.
SABATO SPORT IN PIAZZA
FELTRE Saranno più di 900 i protagonisti, per quanto riguarda la sola mattinata di sabato, dell’edizione 2018 di “Sport in Piazza” a Feltre, La città si appresta ad accogliere gli alunni di alcuni istituti scolastici della Valbelluna, da Mel a Lentai, da Cesiomaggiore a Meano, da Santa Giustina a Lamon, Fonzaso e Pedavena, oltre, naturalmente, a quelli di alcuni plessi della città. Ventisette le associazioni presenti quest’anno alla kermesse sportiva che proporranno ai ragazzi e, nel pomeriggio, alle loro famiglie, le discipline più disparate, da quelle più tradizionali a quelle più innovative. Ad attenderli allenatori ed esperti di calcio, basket, pallavolo e nuoto, ma anche arrampicata sportiva, sport subacquei, pattinaggio ed orienteering – solo per citare alcune delle discipline che sarà possibile vedere e provare durante la giornata. Tra le novità di quest’anno vi è la disposizione logistica della manifestazione: tutti gli stand degli sport proposti verranno infatti raccolti nell’area compresa tra Prà del Moro, parte di Prà del Vescovo, Viale Marconi, il Palaghiaccio “Drio le Rive” e Piazza Maggiore. Proprio qui, alle 18, avrà luogo la chiusura della manifestazione, con la premiazione degli atleti feltrini che si sono particolarmente distinti durante l’annata. Nuova di zecca anche la maglietta stampata in occasione dell’evento: su un vivace fondo verde chiaro si trova il disegno di alcuni luoghi ed opere simbolo della città, realizzato da Arianna Pegoraro, dell’ufficio cultura del Comune di Feltre.
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ L’ASSESSORE ALLO SPORT ANNA MARIA ROSSI
100 GIORNI DI STORIA.
CESIOMAGGIORE Una storia per la storia. Giocando con le parole, si potrebbe iniziare così il racconto della serata che, alla Confraternita del Formaggio Piave Dop, ha visto l’intervento di Gianpaolo Tomio col suo ‘La strada dei 100 giorni’. Il volume documenta la realizzazione – durata, appunto, 100 giorni – della strada che collegava (e ancor oggi collega), Trichiana e Follina, nel Trevigiano; nota come strada del Passo San Boldo. Pochi mesi, all’inizio del 1928, furono sufficienti per trasformare una rudimentale mulattiera in una strada lungo la quale far passare uomini e mezzi per tentare la definitiva ‘spallata’ sul Grappa. Perché, dopo lo sfondamento di Caporetto, la necessità di avere linee di rifornimento – agevoli e protette – era assolutamente prioritaria per il Comando austriaco. Un obiettivo centrato in 100 giorni, appunto. Tanti bastarono per realizzare i sei ponti e le cinque gallerie utili a superare i cento metri di parete verticale. Fin qui le note storiche, riprese anche in altre ricerche. L’assoluta novità del volume, scritto a quattro mani da Tomio e Alessia Cerentin, è rappresentata dall’eccezionale apparato fotografico che lo caratterizza.
E qui, appunto, prende le mosse un’altra storia, quella del materiale. A 1000 chilometri dal San Boldo, nella cittadina boema di Bila Tremesna ai confini con la Polonia, mettendo ordine nella casa di famiglia, Jan Kaiser trova documenti che erano appartenuti al bisnonno, il mastro carpentiere imperiale Frantisek Kreusina. Grafici, note e soprattutto foto (perfettamente conservate) che davano conto di lavori che il bisnonno aveva curato nell’area di Nord Est, tra Italia e Slovenia, durante la Grande Guerra. Spinto dalla curiosità di scoprire se, e in che modo, le opere dell’avo fossero sopravvissute, Kaiser arrivò a Trichiana dove ebbe la ventura di incontrare Tomio. Un incontro che diede vita a un lungo e proficuo rapporto di collaborazione (“All’inizio, usando due portatili per tradurre dall’italiano al ceco e viceversa”) che ha permesso l’uscita del volume. Un volume che è, prevalentemente, fotografico. Vi appaiono decine di immagini, inedite e di grande qualità (molte datate con precisione), che riproducono con accuratezza e dovizia di particolari i lavori progettati e diretti dal Genio militare austro-ungarico; e realizzati – e in soli cento giorni, appunto – grazie soprattutto al contributo di centinaia e centinaia di donne e uomini bellunesi, giovani e meno giovani, che riuscirono a dare concreta attuazione a un progetto capace di suscitare – ancora oggi – curiosità e stupore.
VIABILITA’
PASSO GIAU: CHIUSURE
DOMENICA LA FESTA DEI NONNI, INFORMAZIONI NEI COMUNI DI ALLEGHE, ROCCA PIETORE E SELVA DI CADORE
VAL CORDEVOLE Ieri 2 ottobre era la festa dei nonni e in Alto Agordino i giovani di una volta saranno festeggiati domenica (giorno di festa) in palestra a Caprile, con la messa e il pranzo. Una festa riservata ai nati nell’anno 1951 e precedenti. Per motivi organizzati la presenza va confermata entro sabato telefonando oppure recandosi presso gli uffici comunali di Alleghe, Rocca Pietore e Selva di Cadore
L’INVITO DEL SINDACO DI SELVA DI CADORE, SILVIA CESTARO
QUESTA SERA A BELLUNO
ecco l’articolo di ieri, ovviamente il domani fa riferimento a oggi alle 18
DA SABATO AL VIA “SENA RIDENS & SENA PATHOS”
FELTRE Nella splendida cornice del Teatro de La Sena, a Feltre, sabato 6 ottobre prende il via la rassegna “Sena Ridens & Sena Pathos”. Si tratta, come si evince dal titolo, dell’edizione 2018 della consolidata rassegna, ampliata quest’anno ad una parte non solo comica e brillante. Nel corso degli spettacoli vi sarà infatti modo di ridere, ma anche di riflettere e di commuoversi, a partire da “Lost in Veneto”, lo spettacolo che aprirà il cartellone sabato 6 ottobre alle 21.00, scritto a quattro mani dal celebre scrittore Massimo Carlotto e da Loris Contarini (qui ancora in scena; attore già apprezzato nella precedente edizione con “Le allegre comari di Windsor”). Lo spettacolo, che si avvale anche di splendide musiche e canzoni dal vivo, sintetizza una sorta di ricerca di una possibile identità veneta profonda e non ideologica, attraverso alcune figure, da Meneghello ad Amleto. L’edizione 2018 di “Sena ridens e Sena Pathos” suggella una felice e ormai quadriennale collaborazione fra l’Amministrazione comunale di Feltre e l’associazione culturale “Teatro del Cuore”, per la direzione artistica di Roberto Faoro. Gli altri 4 spettacoli in cartellone sono poi in programma, sempre nell’arco del mese di ottobre, sabato 13, sabato 20, domenica 21 e venerdì 26. “Riproponiamo una formula che ci ha già dato soddisfazioni sia in termini di partecipazione che di qualità degli spettacoli negli scorsi anni, ampliandola a dei contenuti nuovi; un’occasione da non perdere, rivolta anche e soprattutto per le famiglie, per avvicinarsi al teatro nella splendida location de la Sena”, commenta l’assessore alla cultura del Comune di Feltre Alessandro Del Bianco Le prenotazioni, obbligatorie, possono essere effettuate sul sito www.visitfeltre.info; per informazioni, l’acquisto e il ritiro dei biglietti ci si potrà rivolgere invece all’Ufficio Turistico situato in Piazza Maggiore.
AL TEATRO COMUNALE DI BELLUNO LA MONTAGNA RACCONTATA DA CHI LA VIVE QUOTIDIANAMENTE
BELLUNO Immagini, suoni, volti e voci. Non solo per ribadirequello che già sappiamo, ovvero che le Dolomiti sono un Patrimonio Mondiale dell’Umanità, ma anche per interrogarci su come lo stiamo vivendo. Oltre Le Vette, la rassegna del Comune di Belluno che dal 1997 racconta “metafore, uomini e luoghi della montagna”, ospiterà giovedì 11 ottobre alle 21.00 al Teatro Comunale di Belluno, una conferenza spettacolo organizzata dalla Fondazione Dolomiti UNESCO: 9×1=DOLOMITI. Nove sono i Sistemi riconosciuti dall’UNESCO nel 2009, uno è il Bene che vanno a comporre: un unico Bene, oltre i confini amministrativi delle cinque province che lo racchiudono. Ma anche un Bene unico al mondo, riconosciuto come tale per il suo valore geologico e paesaggistico. Partirà proprio da qui il programma della serata che vedrà, dopo i saluti delle autorità, l’intervento del geologo Piero Gianolla, dell’architetto Cesare Micheletti, del botanico Cesare Lasen e del direttore del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Antonio Andrich. L’aspetto scientifico lascerà poi posto a quello antropico. Toccherà al sociologo Diego Cason delineare i chiaroscuri del vivere in montagna, con analisi e spunti che daranno alla serata un risvolto estremamente concreto. Interverranno quindi l’antropologa Daniela Perco, l’albergatore Walter De Cassan, l’imprenditrice Claudia Scarzanella e l’apicoltore Andrea Lorusso. Spazio naturalmente anche alla montagna vissuta, dal punto di vista alpinistico, e rappresentata, dal punto di vista artistico, con la presidente del CAIdi Agordo Anna Magro,la Guida Alpinae membro del Soccorso AlpinoMichele Zandegiacomo,il regista Giovanni Carraro, il fotografo Moreno Geremetta, l’artista Silvia de Bastiani e lo scrittore Matteo Melchiorre.
CONSULENZA PER 10 ASSOCIAZIONI SULLA NUOVA PRIVACY
Solo 10 posti disponibili: iscrizioni entro il 19 ottobre
BELLUNO Martedì 23 ottobre dalle 15 alle 18 al secondo piano della Casa del Volontariato la dottoressa Cinzia Cassiadoro terrà una consulenza per un numero massimo di 10 associazioni sul nuovo Regolamento sulla protezione dei dati personali (GDPR), che obbliga anche le associazioni di volontariato a tutta una serie di adempimenti e di buone prassi da adottare. I posti sono limitati: per prenotare il proprio chiamare il Csv Belluno allo 0437 950374 (Valeria) o scrivere a [email protected] entro il 19 ottobre. Si raccomanda la massima serietà: qualora il referente dell’associazione sia impossibilitato a presenziare si prega di farlo sapere all’organizzazione quanto prima per lasciare il posto. Possono partecipare anche altri interessati, purché appartenenti alla stessa associazione: importante sarà individuare al proprio interno la figura responsabile per l’ambito privacy, già in vista dell’incontro di fine ottobre. I referenti sono pregati di arrivare avendo ben chiara la propria e le proprie specifiche necessità, magari anche con una serie di domande già pronte da porre. Per ulteriori delucidazioni, il Csv è sempre a disposizione.
SABATO 6 OTTOBRE A LONGARONE LA CONSEGNA DEL FAIR PLAY E LA PRESENTAZIONE DELLE SQUADRE 2018-2019
La Camigada poi siè refuge
L’evento proposto dal Cai di Auronzo presenterà l’edizione numero 47 a Dolomiti Show, fiera di Longarone, il 6 e 7 ottobre
Auronzo di Cadore (Belluno), 4 ottobre 2019 – Si è messa in moto la macchina organizzativa della Camignada poi siè refuge, storica corsa in montagna proposta dalla Sezione Cadorina di Auronzo del Club alpino italiano. Lo staff organizzativo dell’evento bellunese promuoverà l’edizione 2019, in programma il 3 e 4 agosto, a partire dall’imminente fine settimana: sabato 6 e domenica 7 ottobre la Camignada sarà infatti a Dolomiti Show di Longarone, fiera dedicata all’outdoor. Quella della prossima estate sarà la Camignada del ritorno al percorso originario con partenza da Misurina, salita al rifugio Auronzo, poi passaggi per Lavaredo, Locatelli, Pian di Cengia, Comici e Carducci approdo finale al palaghiaccio di Auronzo. Dal 2015 fino allo scorso agosto, infatti, si è corso su un tracciato alternativo che non passava per i i rifugi Comici e Carducci a causa della frana che nell”estate del 2015 aveva reso impraticabile la Val Giralba. «Fin da subito, dopo le frane del 2015, come Cai ci siamo messi al lavoro per trovare una soluzione che consentisse di tornare in Val Giralba e dunque toccare i due rifugi Comici e Carducci» spieg Stefano Muzzi, presidente della sezione Cai di Auronzo. «La prossima estate, stante anche le assicurazioni arrivate dall’amministrazione comunale al’l’indomani dell’ultima edizione, dovrebbe essere la volta buona per tornare sul percorso originario. In collaborazione con il gestore del Carducci e altri esperti della zona, tra le possibili soluzioni abbiamo individuato un sentiero che si stacca dal fondo del torrente all’altezza di Pian de le Salere e poi prosegue in quota fin quasi all’uscita della Val Giralba. È un sentiero che per diversi tratti ripercorre una via militare realizzata dai soldati italiani nel 1915, all’inizio della Grande Guerra. «Vedremo se potrà essere questa la soluzione per il 2019» conclude Muzzi. «Da parte nostra e dei diversi volontari che collaborano con noi, c’è la massima disponibilità a lavorare fin da subito». La Camignada 2019 riproporrà anche l’evento dedicato ai più piccoli, la Camignada Kids, in programma nel pomeriggio di sabato 3 agosto.
GLI SPECIALI DI RADIO PIU. CHIESA DI SANTA FOSCA A PESCUL, DI RENATO BONA
PREVISIONI DEL TEMPO DA OGGI A LUNEDI
Precipitazioni: Assenti fino al tardo pomeriggio (0%). In serata non escluso del tutto qualche locale piovasco sulle Prealpi, specie orientali (20/30%).
Temperature: Minime in lieve aumento, massime stazionarie. Su Prealpi a 1500 m min 9°C max 13°C, a 2000 m min 6°C max 9°C. Su Dolomiti a 2000 m min 5°C max 10°C, a 3000 m min 1°C max 4°C.
Venti: Nelle valli da deboli a moderati a regime di brezza; in quota da deboli a moderati in serata, meridionali, a 5-15 km/h a 2000 m, 10-35 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Sulle Prealpi a tratti diffuse e localmente moderate, soprattutto al mattino (70/90%), con possibili accumuli nelle 24 ore mediamente di 15/35 mm. Sulle Dolomiti fenomeni a carattere più sparso e generalmente deboli (60/70%). Limite delle deboli nevicate a 2700/2900 m. I fenomeni saranno in attenuazione dal tardo pomeriggio/sera a partire dalle Dolomiti.
Temperature: Minime in aumento nelle valli, in lieve calo in quota; massime in calo. Su Prealpi a 1500 m min 8°C max 10°C, a 2000 m min 4°C max 7°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C max 7°C, a 3000 m min -1°C max 1°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile; in quota in attenuazione da moderati a deboli meridionali, a 5-15 km/h a 2000 m, 10-35 km/h a 3000 m.