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IL SISMOGRAFO DI AGORDO HA REGISTRATO LA FORTE SCOSSA DI TERREMOTO IN TURCHIA
Nella notte altra scossa di terremoto al confine, nel pordenonese (Tramonti di Sopra)
2023-02-04 00:31:59 | ML 2.0 | 5 km W Tramonti di Sopra (PN) | 8 |
2023-02-04 00:10:48 | ML 2.7 | 6 km W Tramonti di Sopra (PN) | 8 |
COPERTINA Chiaramente La Valle Agordina, sullo sfondo Talvena con la Forcella della Giaza e Cima sud di Città con in mezzo la Forcella degli Arbandoi
Presentazione alla Mido da parte di Confindustria la nuova piattaforma per le aziende. Open Innovation con Confindustria, Anfao, Elis, Certottica e Industrio.
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NON CE L’HA FATTA LO SCIALPINISTA FRANCESE COINVOLTO NELLA VALANGA DEL CRISTALLO
TRENTO E’ morto nella notte tra sabato e domenica lo scialpinista francese che venerdì scorso è stato travolto da una valanga a Cortina sul Monte Cristallo. il trentacinquenne era stato trasportato all’ospedale di Trento e le sue condizioni erano risultate gravi fin da subito tanto da ricoverarlo in terapia intensiva. Era stato ritrovato in ipotermia sotto due metri di neve. Il turista era in vacanza a Cortina con degli amici. Venerdì alle 15 l’incidente dove i compagni sono riusciti a salvarsi mentre N.J.C. era rimasto sepolto dalla valanga.
UN SABATO IMPEGNATIVO PER I VIGILI DEL FUOCO. OLTRE 20 INTERVENTI IN AGORDINO
AGORDO Non è stato un sabato facile per gli uomini dei Vigili Del Fuoco in Agordino. Il vento ha messo a dura prova i pompieri che sono intervenuti per piante su sede stradale, tegole e/o lamiere pericolanti, verifiche varie hanno dovuto lavorare tutta la giornata. Oltre 20 interventi registrati. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco permanenti di Agordo, i pompieri volontari di Agordo, Gosaldo e Caprile.
UN FINE SETTIMANA DI INTERVENTI PER I POMPIERI VOLONTARI DI CAPRILE
ALLEGHE Sono tre gli interventi delle ultime ore da parte dei pompieri volontari di Caprile. Nella notte tra venerdì e sabato i Vigili del Fuoco hanno dovuto fare gli straordinari per due interventi che li hanno visti correre in aiuto di due automobilisti rimasti bloccati per la neve sul Passo Fedaia e a Caviola di Falcade. Sabato sera un’altra uscita a Saviner di Laste per la messa in sicurezza della copertura in lamiera di un tetto parzialmente divelto dal vento forte.
MADDALENA DA ROZZE DI SEDICO, ALFIERE DELLA REPUBBLICA
VENEZIA Maddalena Da Rozze di Sedico (BL), Diletta Lago di Cittadella (PD), Giulia Martinello di San Pietro in Gu (PD), Ettore Prà di Monteforte d’Alpone (VR), Tommaso Zotti di Campo San Martino (PD) sono cinque nuovi veneti che si aggiungono alla lista dei tanti di cui andare orgogliosi. A tutti loro vanno i miei più sinceri complimenti”.
Maddalena Da Rozze, 16 anni, residente a Sedico, meritatamente premiata, ogni giorno si prende cura della mamma malata. Gli ha salvato la vita quando, a fronte di un improvviso aggravamento, è stata capace di attivare immediatamente i soccorsi.
APERTO A 42 CIVILI UCRAINI L’EX ASILO CAIROLI
BELLUNO Primo pranzo all’ex asilo Cairoli, quello di ieri, per i 42 civili ucraini che resteranno a Belluno. Questa mattina il gruppo ospitato da marzo all’ex caserma dei Vigili del fuoco di Mussoi è stato trasferito nella struttura di via del Piave dove, nei giorni scorsi, gli operai comunali sono intervenuti per adattare gli spazi e renderli idonei all’accoglienza di nuclei famigliari con bambini. Sul posto, il sindaco Oscar De Pellegrin, l’assessore Franco Roccon che ha coordinato le operazioni e una quarantina di volontari tra Protezione civile, alpini del gruppo Oltrardo e di Sois e radioamatori del gruppo Nore
L’ASSESSORE DEL COMUNE DI BELLUNO FRANCO ROCCON
SCUOLA ELEMENTARE DI ROCCA PIETORE: DANILO FERSUOCH PUNTA IL DITO SU COLORO CHE HANNO DECISO DI ISCRIVERE I FIGLI NELLE SCUOLE DEGLI ALTRI COMUNI
di Gianni Santomaso
INAUGURATA CASA SANREMO, LE DOLOMITI BELLUNESI INIZIANO CON AMADEUS LA SETTIMANA DI FESTIVAL. OSPITI D’ECCEZIONE LORIS CAPIROSSI E NICOLE MAZZOCATO
BELLUNO/SANREMO Taglio del nastro con Amadeus. È stato il presentatore del 73. Festival della Canzone italiana a inaugurare Casa Sanremo. Ed è partita ufficialmente l’avventura delle Dolomiti Bellunesi nella città dei fiori. «Una grande occasione per il nostro territorio per mostrarsi e raccontarsi nel più grande evento di spettacolo d’Italia» commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin, che ha partecipato alla cerimonia inaugurale. «Il Bellunese è stato definito spettacolare nella definizione del brand di destinazione turistica. E quale vetrina più spettacolare di questa? Diamo alle aziende e alle realtà della nostra provincia un’occasione per raccontarsi. Avremo la possibilità di mostrare all’Italia i nostri valori e le nostre eccellenze». Il territorio bellunese sarà protagonista tutta la settimana negli spazi del Palafiori, a due passi dal teatro Ariston. La programmazione quotidiana partirà già oggi, con il racconto delle eccellenze bellunesi in diretta dalle 10.30 su Casa Sanremo Tv (canale tematico della settimana, visibile in streaming sul sito internet ufficiale della Casa). Si comincia con due ospiti d’eccezione come Loris Capirossi e Nicole Mazzocato. Il campione MotoGp è il pilota per cui è stata disegnata l’ultima supercar di Frangivento, una creatura del bellunese Giorgio Pirolo, e parlerà delle sue imprese sportive. Mazzocato invece, modella bellunese, racconterà il suo legame con la Provincia d’origine. Ma la giornata ha in programma anche il racconto delle Olimpiadi 2026 e dello sci, con Stefano Campoccia (vice presidente della Fondazione Cortina 2026) e con Luca Bertagnolli, maestro di sci e accompagnatore di un’atleta ipovedente. E poi spazio ai sapori del territorio, con il risotto al formaggio Piave come piatto forte del menù di Casa Sanremo.
AL FESTIVAL DI SANREMO LO SPETTACOLO DOLOMITICO…SULLE RADIO DELLA PROVINCIA
lo speciale, oggi alle 10.30 e questa sera in diretta alle 18.15
LO SPOT ALLA RADIO
IL NUOVO RUOLO DI LUIGI DELL’ATTI NELLA FILCTEM CGIL
AGORDO Novità nella FILCTEM CGIL Luxottica. Da alcuni giorni il capogruppo della sigla dello stabilimento Luxottica di Agordo Luigi Dell’Atti ha un nuovo incarico. Infatti, è nominato come funzionario della sigla sindacale per gli stabilimenti di Agordo e Cencenighe per seguire oltre cinque mila operai. Per Dell’Atti continuerà la sua mansione da operaio all’interno dello stabilimento di Agordo nonostante la carica che gli è stata assegnata. Unico caso in un’azienda privata, l’ultimo risale ad ENI ed ENEL quando le aziende erano ancora pubbliche. Luigi Dell’Atti, da 24 anni assunto in Luxottica e fin da subito facente parte della FILCTEM CGIL, gestirà tutte le deleghe contrattuali degli stabilimenti agordini e si occuperà welfare Luxottica per la provincia di Belluno.
LUIGI DELL’ATTI, FILCTEM CGIL
IL RITORNO DELLA LEGGE 18 PER PICCOLE E MEDIE IMPRESE
BELLUNO Buone notizie per le piccole e medie imprese bellunesi: torna infatti la Legge regionale 18 con un’importante dotazione finanziaria, che da quest’anno potrà sostenere anche le imprese ricettive e i professionisti.
di Daniele Dalvit
UN NUOVO CAPITOLO PER IL CENTRO DELLA BIODIVERSITA’ DI SAN TOMASO
di Gianni Santomaso
INVESTITA UNA LUPA IN VIA LEVEGO A BELLUNO
di Moreno Gioli
PORTATA AL CRAS DI TREVISO LA LUPA INVESTITA A LEVEGO. L’ANIMALE E’ STATO TENUTO IN OSSERVAZIONE TUTTA LA NOTTE
BELLUNO È stata portata al Cras di Treviso la lupa investita sabato pomeriggio a Levego, sulla Sp1 della Sinistra Piave. L’animale è stato recuperato dalla Polizia provinciale e ha passato una notte tranquilla dopo aver ricevuto le cure necessarie nella clinica veterinaria di via Feltre. Gli esami clinici, radiografia ed ecografia, avevano evidenziato diversi traumi interni. La terapia è stata condivisa dai veterinari dell’ambulatorio insieme al dottor Omar Del Vecchio, che opera in una clinica specializzata in provincia di Savona e ha esperienza in materia di lupi e grandi carnivori. «Il dottor Del Vecchio si trovava in vacanza nel Bellunese e si è reso subito disponibile. A lui e ai veterinari della clinica di via Feltre – le dottoresse Daniela Netti, Serenella Serra, Chiara Campo Dall’Orto, Elena Dolcetta Capuzzo, e i dottori Omar Bolzonello e Gabriele Corcillo – un grande ringraziamento per l’impegno profuso nel curare la giovane lupa» commenta il consigliere provinciale delegato alla tutela faunistica Franco De Bon. «L’animale, grazie alla nostra Polizia provinciale è stato trasferito al Cras di Treviso dove verrà monitorato. Abbiamo già contattato l’esperto Duccio Berzi dell’Università di Sassari, per concordare le azioni da intraprendere. Se la lupa si rimetterà in forze e sarà in grado di essere rimessa in natura, verrà radiocollarata e seguita».
IL LUPO COL “BOCCONE” IN BOCCA
VOLTAGO Nei boschi di Voltago non è la prima volta che viene avvistato il lupo. Questa volta ad avvistarlo è stata la fototrappola di Mario De Marco. Un video in cui si vede il lupo passare indisturbato con in bocca la “colazione”, una zampa di un capriolo.
IL VIDEO DI MARIO DE MARCO
DOLOMITI INNOVATION VALLEY, UN PROGETTO PER PORTARE INNOVAZIONE NEL SETTORE DELL’OCCHIALERIA
MILANO/BELLUNO Una grande piattaforma per l’innovazione dedicata alle aziende dell’occhialeria: è “Open Innovation”, il progetto lanciato nel corso di Mido – il più importante salone internazionale dell’occhiale che si sta tenendo in questi giorni a Milano – nell’ambito della Dolomiti Innovation Valley. Il programma nasce per incrementare il livello di innovazione delle imprese del settore abilitando, attraverso la collaborazione e la contaminazione, un percorso di sviluppo di nuove tecnologie con Startup, PMI innovative, Spinoff. I promotori dell’iniziativa sono Confindustria Belluno Dolomiti, Anfao, Consorzio Elis, Industrio Ventures e Certottica. “Per continuare a competere, dobbiamo accelerare e creare nuove sinergie anche con startup e centri di ricerca – afferma Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti. Sappiamo tutti quali sono le criticità del periodo, dal caro energia alle incertezze internazionali, ma nulla ci deve distogliere dalla capacità di programmare e guardare al futuro. Questo significa infatti continuare a investire in innovazione di prodotto e di processo, migliorarsi, puntare sempre all’eccellenza. Il boom dei costi fissi registrato nell’ultimo anno – rimarca Berton – ha eroso la capacità di spesa delle singole aziende, proprio per questo dobbiamo fare rete ancora più di prima”. La stessa Berton ha illustrato “Open Innovation” e tutte le iniziative legate alla Dolomiti Innovation Valley – il cui marchio è stato lanciato proprio in occasione di Mido – al presidente di Confindustria Carlo Bonomi, ospite dello stand di Confindustria Belluno Dolomiti. Nello specifico, il progetto presentato a Mido si rivolge a tutte le aziende dell’eyewear, indipendentemente dalla dimensione, e si svolgerà in tre fasi. La prima è dedicata alla mappatura dei fabbisogni di innovazione di ogni singola realtà partecipante, cui seguiranno eventi formativi e momenti di incontro: obiettivo è la creazione di una piattaforma digitale dedicata alle aziende del Distretto. La seconda fase del progetto sarà la ricerca di possibili partner con il coinvolgimento di startup, centri di ricerca, incubatori, parchi scientifico-tecnologici. Con la terza e ultima fase, si andrà a concretizzare il progetto di innovazione tra aziende e partner.
DI TIZIANO DE COL
SABATO LA GIORNATA MONDIALE CONTRO IL CANCRO
BELLUNO Sono 48 gli studi clinici avviati dall’UOC Oncologia dell’Ospedale di Belluno dall’istituzione del Nucleo di Ricerca, avvenuta nel 2013. In particolare, la ricerca clinica in UOC Oncologia di Belluno si è orientata su varie tipologie tumorali, concentrandosi maggiormente sul tumore al seno (21%), al colon (13%) e alla prostata (11%).
Alcuni studi clinici
Tra i numerosi studi clinici condotti dall’UOC Oncologia, annoveriamo lo studio ROXANE che ha contribuito a definire l’utilità test genomico Oncotype DX per i tumori al seno invasivi in stadio precoce. Questo test fornisce, infatti, informazioni utili per l’impostazione della terapia postoperatoria nelle pazienti con carcinoma mammario in fase precoce, permettendo di evitare il trattamento chemioterapico nel 50% dei casi. Lo studio REMBRANDT, concepito dalla stessa UOC Oncologia di Belluno, coinvolge 35 centri in tutta Italia ed ha permesso di costruire un database real-life riguardante l’utilizzo del farmaco Eribulina sulle pazienti con diagnosi di carcinoma mammario metastatico. Lo studio A-BRAVE sta valutando l’efficacia dell’aggiunta di immunoterapia nelle pazienti con tumore mammario triplo negativo operato e ad alto rischio di recidiva. Infine, è in corso a livello mondiale lo studio DESTINYBREAST-05 che coinvolge 18 centri italiani tra cui l’UOC di Oncologia di Belluno; questa sperimentazione clinica di Fase III valuta l’efficacia di trastuzumab deruxtecan confrontata a quella del trastuzumaqb emtasine come terapia postoperatoria per le donne con carcinoma mammario HER2 positivo operato in stadio iniziale ma ad alto rischio di recidiva.
Ecco alcuni consigli per prevenire il Cancro: consumare in abbondanza frutta e verdura; svolgere regolarmente attività fisica (almeno 3 ore settimanali, meglio se frazionate); ridurre il consumo di alcol; non iniziare l’abitudine al fumo e smettere di fumare per i fumatori; proteggere la pelle con creme solari nelle occasioni di esposizione al sole, anche in montagna, in particolare per bambini e ragazzi; aderire alle chiamate di screening oncologico (mammografico, cervicale, colo-rettale).
PRESENTATE LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO AL NUOVO DIRETTORE DI ASCA
di Gianni Santomaso
LAVORO IN VENETO: CRESCE L’OCCUPAZIONE
VENEZIA “Con le assunzioni che crescono del 14 per cento rispetto al 2021 ed un tasso di occupazione nel terzo trimestre del 2022 del 67,8 per cento rispetto al 65,7 del terzo trimestre dell’anno precedente, possiamo dire che la ripresa ha messo la marcia. A spingere l’economia è soprattutto il turismo, settore che assume il 33 per cento in più, mentre si ricorre sempre meno agli aiuti della cassa integrazione. In Veneto, nella fascia d’età 20-64 anni il tasso di occupazione è pari a 72,6%, facendo ben sperare di avvicinarsi al target europeo da raggiungere entro il 2030 del valore del 78%”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commentando quanto emerge nell’ultima Statistica Flash, intitolata “Il lavoro è in marcia”, diffusa dall’Ufficio di statistica regionale.
IERI LA GIORNATA DELLO SPRECO ALIMENTARE
VENEZIA “Si dice che l’uomo è ciò che mangia. Ecco, vorrei che si cominciasse a pensare, in prospettiva diversa, che l’uomo è anche ‘come’ mangia: in un’epoca in cui siamo sempre più consapevoli che le risorse del pianeta sono limitate e si stanno esaurendo, lo spreco è inammissibile e eticamente riprovevole. Le implicazioni economiche, sociali ed ambientali dello spreco di cibo sono di tale portata da non poterci più permettere di continuare a temporeggiare, mantenendo inalterate le nostre abitudini di consumo: dietro ad ogni prodotto c’è una catena agroalimentare che coinvolge l’ambiente e il lavoro di molte persone. Ecco perché sprecare risorse è innanzitutto una mancanza di rispetto verso la collettività, oltre che un danno”. Lo afferma il Presidente del Veneto Luca Zaia alla vigilia della data del 5 febbraio, in cui si celebra la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare.
GINA FEDON BROI, LA CUSTODE DEI SENTIERI DI SOCCHER
PONTE NELLE ALPI Si chiama Gina Fedon Broi. Lo scorso primo febbraio ha compiuto 86 anni. E da oltre sei lustri, come volontaria, si occupa del decoro dei sentieri sopra la frazione di Soccher, oltre che delle vie del paese e del monumento nella piazza. Di origine cadorina, si è trasferita dopo il matrimonio a Soccher: un paese in cui è particolarmente apprezzata per la sua opera di volontariato. Nelle giornate di buon tempo, e fin dagli anni Settanta, parte da casa e con un secchio e diversi arnesi di pulizia (coltello, forbici e zappetta): a quel punto, si dirige a tagliare piante, togliere l’erba, raccogliere carte, mozziconi di sigaretta e altri rifiuti che incontra lungo il percorso. Un’opera certosina, costante, compiuta in solitaria. Anche i percorsi di montagna, sul monte Dolada, sono stati oggetto di attenzione di Gina. L’amministrazione comunale di Ponte nelle Alpi, la Pro Loco, il comitato frazionale e la cooperativa di Soccher hanno voluto ringraziarla, organizzandole una semplice festa a casa in occasione dell’86esimo compleanno.
INAUGURATO A MUSSOI IL DECIMO SPORTELLO PROVINCIALE DELLA CASSA RURALE DOLOMITI
BELLUNO È stato inaugurato il decimo sportello provinciale della Cassa Rurale Dolomiti. «È sempre un’emozione», ha detto il presidente Carlo Vadagnini, «aprire una filiale. Anche se siamo trentini, Belluno rappresenta l’unica città del nostro territorio di competenza. Abbiamo pensato a una filiale importante per una città importante. Vogliamo aumentare il benessere della popolazione, sia dal punto di vista economico che sociale. Sosteniamo infatti le associazioni sportive e le attività culturali. Il nostro impegno è di essere presenti in modo fattivo a Belluno cosi come lo siamo da trent’anni in provincia, che rappresenta più di un terzo del nostro volume d’affari. Siamo convinti che potremo andare avanti su questa strada”. L’apertura della filiale del capoluogo di provincia rappresenta per l’Istituto con sede a Moena (TN) un evidente segno di rafforzamento della propria presenza nel bellunese. Si affianca infatti alle filiali già operative da tempo ad Agordo, Alleghe, Bribano di Sedico, Canale d’Agordo, Falcade, Feltre, Lentiai, Mas di Sedico e Santa Giustina. Un’espansione costante nel territorio, che procede al ritmo di quasi un apertura ogni tre anni. La Cassa Rurale Dolomiti si avvale ora di 140 collaboratori, può contare su 35.000 clienti e annovera 8700 soci.
CARLO VADAGNINI, PRESIDENTE DELLA CASSA RURALE DOLOMITI
OSCAR DE PELLEGRIN, SINDACO DI BELLUNO
PAOLO CASAGRANDE MARCADENT, DIRETTORE DELLA FILIALE DI MUSSOI
TECNOLOGIE, LEGALITA’ E RESPONSABILITA’ EDUCATIVE
BORGO VALBELLUNA Tecnologie, legalità, responsabilità educative: la situazione nel territorio e il ruolo della scuola e della famiglia sono temi che coinvolgono veramente tutte le realtà del territorio che hanno a cuore il benessere e il futuro delle nuove generazioni. Questo è il titolo dell’incontro di venerdì alle 20:00 alla palestra di Lentiai, che vedrà protagonista la dott.ssa Roberta Gallego, vice Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Belluno e nota scrittrice, promosso dall’Istituto comprensivo Marco da Melo, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Borgo Valbelluna, il coordinamento provinciale di LIBERA e con l’assistenza della Protezione Civile.
PRESENTATA LA NUOVA STAGIONE DEI TIRATORI ALLA FUNE ASTRA DI FELTRE
di Moreno Gioli
(foto: paliodifeltre.it)
DOPO QUARANT’ANNI I 10 HERTZ DI AGORDO DI NUOVO IN AZIONE
REDAZIONE Si è tenuta Domenica 29 Gennaio scorso la tanto attesa riedizione di Situazione Rock, al Teatro Comunale di Belluno, appuntamento cult dei primi anni ’80, per la provincia di Belluno. La manifestazione musicale aveva allora lo scopo di dare spazio alle band bellunesi che in quegli anni proliferavano negli scantinati e nei luoghi più impensabili, macinando a suon di note, idee e parole, le più varie. Quattro edizioni seguitissime e rimaste nella storia, supportate dall’organizzazione di Scoppio Spettacoli, allora vivacissima nel panorama della musica giovane, soprattutto per i primi grandi concerti rock e pop in provincia di Belluno. Proprio Scoppio Spettacoli con il suo patron Massimo Capraro, coadiuvato dallo storico batterista bellunese Franco De Poli, ha voluto riproporre la manifestazione a 40anni di distanza, per portare sul palco un po’ di sana nostalgia musicale, ma soprattutto gruppi che hanno fatto la storia della musica bellunese di allora. Per l’occasione Situazione Rock è riuscita a rimettere insieme anche la storica band agordina dei 10 Hertz che dall’ultimo concerto storico di Col Cumano a Santa Giustina, nell’ Ottobre ’85, non aveva più calcato il palco che conta, se non in una riapparizione fugace nel’06 per l’appuntamento estivo di “Un milion de Amigos”. Il gruppo che per 5 anni in Agordino attirò l’attenzione, facendo ascoltare una musica originale, autoprodotta, ma non disdegnando cover di alcuni grandi cantautori italiani, si è riproposto sul palco del Comunale di Belluno, con la sua formazione storica, Gianniantonio Cassisi, voce e chitarra, Piergiorgio De Bastiani alla batteria, Antonio Fiabane alle tastiere, e Stefano De Nardin al basso. Tre i brani proposti, per riassumere, nello spazio dedicato dalla manifestazione, le tipologie musicali del gruppo, melodica, rock, non disdegnando un pop-rock più ricercato, ma soprattutto con testi e musiche originali. Il Comunale e, soprattutto, molti agordini “scesi” per l’occasione a Belluno, hanno gradito e sostenuto con applausi intensi e prolungati l’esibizione dei “quattro ragazzi del Cinema della Casa della Gioventù” di Agordo (sede frequentatissima delle loro prove), che con spirito, entusiasmo giovanile e qualche nota malinconica si sono rimessi in gioco alla soglia dei 60 anni. Il front man Cassisi ha colto l’occasione per ricordare anche chi ha fatto parte per breve periodo della band, Mauro Larese, Daniele Case, e il gruppo di tecnici che li seguiva fedelmente, Fabio Guadagnini, per l’audio, e i tecnici luce Andrea Tonegato, ma soprattutto Ferdinando Andrich, a cui è andato un particolare pensiero di ricordo a pochi anni dalla sua scomparsa.
DANIEL DE BATTISTA ED EMANUELA ZAETTA SONO I VINCITORI DELLA CASPARETHA 2023
CANALE D’AGORDO Gran successo per la Casparetha 2023 a Canale D’Agordo. Nel tracciato di 5 km con partenza e arrivo in piazza a Canale D’Agordo, il vincitore della gara competitiva è stato Daniel De Battista che ha chiuso con il tempo di 23’43”. In ambito femminile la gara è stata vinta da Emanuela Zaetta che ha tagliato il traguardo in 32’24”.
PER CONSULTARE LE CLASSIFICHE CLICCA QUI
I RINGRAZIAMENTI DI MIRCO TANCON, ORGANIZZATORE DELLA CASPARETHA
LA DIRETTA RADIO PIU’
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VERSANO PIU’ DI QUANTO RICEVONO DALLO STATO – LE REGIONI CHE VOGLIONO L’AUTONOMIA
CHI VUOLE L’AUTONOMIA ? VENETO, EMILIA R. E LOMBARDIA PERCHE’ VERSANO PIU’ DI QUANTO RICEVONO DALLO STATO
Sebbene sia molto complesso misurarlo, anche perché esistono diverse metodologie per calcolarlo, gli ultimi dati disponibili sul “residuo fiscale” evidenziano come nel rapporto dare-avere tra lo Stato centrale e i territori la gran parte delle regioni del Nord presentino un valore negativo. In altri termini, “devolvono” in solidarietà agli altri territori e al bilancio pubblico più di quanto ricevono dal centro.
Considerando le tre ipotesi elaborate dalla Banca d’Italia, in quella meno “onerosa” economicamente per le regioni virtuose emerge che, nel 2019, ciascun abitante di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia – vale a dire le Regioni che hanno già firmato un patto con l’Esecutivo per ottenere l’autonomia differenziata – ha “alimentato” le casse pubbliche e il resto del Paese rispettivamente con 2.680 euro, 2.811 euro e 5.090 euro (vedi Tab. 1).
Secondo l’Ufficio studi della CGIA, l’esistenza di un residuo fiscale eccessivamente negativo costituisce una delle motivazioni alla base della richiesta di autonomia differenziata delle tre amministrazioni regionali richiamate più sopra. Anche se con sfaccettature diverse, tutte, comunque, in linea di principio sono consapevoli che il centralismo statale abbia accentuato le disparità tra i territori.
Tornando ai dati sul “residuo fiscale”, le regioni del Sud presentano, invece, un risultato positivo; essendo maggiormente in difficoltà economica rispetto al resto del Paese, i flussi finanziari che ricevono sono superiori alle risorse economiche che “versano” allo Stato centrale. La Campania, ad esempio, sempre nel 2019 ha registrato un “saldo” pro capite pari a +1.380 euro, la Puglia +2.440 euro, la Sicilia +2.989 euro e la Calabria +3.085 euro.
Perché sì all’autonomia
Lo scontro politico sul tema dell’autonomia è stato, e lo sarà anche nei prossimi mesi, molto acceso. Sia chiaro: questa riforma deve coniugare efficienza, solidarietà e responsabilità. Non deve togliere nulla a nessuno, ci mancherebbe. Ma deve consentire, a chi lo chiede, di gestire a minor costo per la collettività un servizio attualmente erogato dallo Stato centrale, avvicinando i centri di spesa ai cittadini, nel rispetto del principio “vedo, pago e voto”. Dopo l’approvazione del disegno di legge avvenuta giovedì scorso, ora si avvia la fase di messa a punto della riforma. Bisognerà definire i “Livelli essenziali di prestazione” (Lep), l’istituzione di un fondo perequativo a sostegno dei territori più in difficoltà e dovrà essere rafforzata la centralità del Parlamento e della Conferenza Stato-Regioni-Enti locali nella definizione degli aspetti appena richiamati. Altresì, alcune delle 23 materie, così come ha sottolineato nelle settimane scorse il ministro Calderoli, verranno “spacchettate”. Con tutta probabilità, lo Stato centrale manterrà il potere legislativo su energia, grandi reti infrastrutturali e relazioni internazionali. Detto ciò, nel rispetto di quanto è previsto dalla Costituzione italiana, i territori che chiedono di gestire in autonomia nuove funzioni e competenze devono essere messi nelle condizioni di farlo. Altrimenti si è contro la Carta costituzionale.
Alcune riflessioni sulla sanità
Sebbene il Fondo sanitario nazionale destinato alle Regioni ammonti a poco meno di 130 miliardi di euro all’anno, da quasi 25 anni la sanità è gestita amministrativamente e finanziariamente da queste ultime. Va altresì segnalato che le differenze regionali in termini di qualità e quantità dei servizi resi alla cittadinanza sono molto evidenti, prova ne sia che ogni anno assistiamo allo “scandalo” per cui 800 mila cittadini meridionali sono costretti a “trasferirsi” nel Centro-Nord per sottoporsi a cure, terapie e interventi chirurgici che non sono in grado di ottenere dalle aziende sanitarie del Sud.
Pertanto, la tesi che sostengono coloro che avversano la riforma approvata l’altro ieri dal Consiglio dei Ministri è la seguente: come è già avvenuto nella sanità, nei prossimi anni con la riforma sull’autonomia i divari territoriali tra Nord e Sud sono destinati ad aumentare.
Questa ipotesi è verosimile? Ancorché non sia per nulla facile dare una risposta certa, proviamo a elaborarla ragionando per paradosso. Chiediamoci: se, oggi, la sanità fosse gestita “centralmente” (cioè a livello ministeriale), le cose andrebbero meglio e l’efficienza del servizio presente al Sud sarebbe allineata a quello del Centro Nord?
Obiettivamente crediamo di no. Anzi, probabilmente avremmo un “arretramento” del servizio anche in quei territori nei quali oggi è elevato, “condannando” quelle centinaia e centinaia di migliaia di persone del Sud che oggi risalgono la penisola per curarsi, a non disporre di nessuna altra alternativa (gettando, molto probabilmente, nella “disperazione” altrettanti cittadini del Nord). A nostro avviso, pertanto, il problema non sono solo le risorse, oggi sicuramente meno importanti di un tempo, ma, soprattutto, una incapacità e spesso una mala gestio altrettanto diffusa che, soprattutto nei decenni passati, hanno caratterizzato la politica sanitaria e non della classe dirigente meridionale.
Una sanità gestita localmente ha reagito meglio al Covid
A differenza di quanto affermano molti commentatori, grazie alla “regionalizzazione” della sanità, l’Ufficio studi della CGIA ritiene che, in linea di massima, gli effetti della pandemia siano stati contrastati più efficacemente. La prima ondata, quella più drammatica, ha colpito quasi esclusivamente le regioni del Nord che, come sappiamo, dispongono di un sistema sanitario con livelli di performance superiori al resto del Paese. Ebbene, nonostante gli errori commessi, l’impreparazione iniziale e le responsabilità emerse nelle prime settimane sia nelle strutture pubbliche che in quelle private, le aziende sanitarie del Nord sono riuscite nel giro di qualche mese a mettere a punto delle procedure, dei protocolli e delle modalità di contrasto al Covid che sono state assunte come best practice persino all’estero, consentendo anche alle ASL del Mezzogiorno di beneficiarne. Se, invece, il Coronavirus si fosse diffuso dapprima nelle regioni del Sud, molto probabilmente, le cose sarebbero andate diversamente; verosimilmente molto peggio di quanto si è realmente verificato. Ovviamente, non abbiamo alcuna riprova, ma la sensazione che sarebbe finita così è molto diffusa. Più in generale, comunque, molti potrebbero obbiettare che se il Sud avesse gli stessi livelli di prestazione erogati al Nord non ci sarebbero problemi. Tuttavia, se non riusciamo ad accorciare le distanze tra le aree geografiche ciò è dovuto, in particolar modo, al fatto che, una buona parte della Pubblica amministrazione meridionale (come la giustizia amministrativa, la sanità, la scuola, gli enti locali, etc.), funziona poco e male. La classe dirigente meridionale ha dimostrato dei limiti spaventosi, visto che, soprattutto in passato, veniva selezionata non sulla base delle sue capacità, ma nel creare le condizioni per intercettare le risorse pubbliche. E non è nemmeno sostenibile la tesi di chi afferma che il ritardo è dovuto all’insufficiente numero di trasferimenti erogati. A differenza di qualche decennio fa, i trasferimenti dello Stato sono diminuiti ovunque, ma il Sud, proprio perché più in difficoltà, continua ancora adesso a riceverne in misura maggiore rispetto a quelli erogati al Nord. I dati della Ragioneria Generale dello Stato lo dimostrano inequivocabilmente. La verità è che, soprattutto nel passato, non li ha spesi con parsimonia e adesso ne paga le conseguenze o, come sta emergendo in questi ultimi mesi con l’attuazione del PNRR, non è in grado addirittura di spenderli.
Note
Le 3 tabelle illustrano i residui fiscali primari (al netto della spesa per interessi) elaborati dalla Banca d’Italia all’interno della pubblicazione Economie Regionali (novembre 2020).
Le tabelle 1 e 2 utilizzano il criterio della localizzazione, ovvero attribuiscono le spese e le entrate in base al luogo in cui sono rispettivamente erogate o acquisite; il residuo fiscale così ottenuto risulta positivo per il Mezzogiorno e varia da +2.451 euro pro capite (tabella 1 con dati Conti Pubblici Territoriali) a +2.791 euro pro capite (tabella 2 con dati RGS, Siope e bilanci degli enti previdenziali).
La tabella 3 riporta invece i residui fiscali primari secondo il criterio del beneficio, ovvero tiene conto della distribuzione sul territorio delle caratteristiche che identificano i beneficiari finali dei servizi pubblici (della spesa) e coloro che ne sostengono l’onere (soggetti al prelievo). Sulla base di questo criterio si ottiene un residuo fiscale primario ancora più elevato per il Mezzogiorno (+3.178 euro pro capite).
MERCOLEDI’ IL CONSIGLIO COMUNALE A LIVINALLONGO
LIVINALLONGO Il sindaco di Livinallongo Lendro Grones ha convocato i consiglieri comunali per mercoledì alle 18:30 in Municipio. Sono sei i punti da trattare tra cui l’approvazione del regolamento sul sistema dei controlli interni, la convenzione con l’Unione Montana Agordina per la gestione del comitato unico di garanzia per le pari opportunità, un mutamento temporaneo di destinazione per la costruzione di una nuova cabina elettrica e l’acquisizione di un’unità immobiliare in località Sorarù per finalità istituzionali dell’azienda speciale Fodom Servizi.
GIORNATA MONDIALE DEL MALATO: LE CELEBRAZIONI IN ULSS DOLOMITI
BELLUNO Il prossimo 11 febbraio 2023 ricorre la 31ª Giornata del Malato, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, istituita da Giovanni Paolo II nel 1992 con lo scopo di testimoniare una speciale attenzione verso le persone malate, che si trovano nei luoghi di cura o che sono accudite in famiglia. Per questa giornata, come da tradizione, il Vescovo mons. Renato Marangoni, insieme ai cappellani degli ospedali, celebrerà due messe in ospedale: sabato 11 febbraio alle 17.00 – Ospedale di Feltre (sala convegni); domenica 12 febbraio alle 16.00 – Ospedale di Belluno (sala convegni) Alle celebrazioni, oltre alle persone assistite e al personale sanitario, è invitata la cittadinanza
UN CORSO PER DIVENTARE VOLONTARIO DELL’ASSOCIAZIONE CUCCHINI
BELLUNO Aiutare le persone ammalate e i loro famigliari non è un compito in cui ci si può improvvisare dall’oggi al domani. Per questo l’associazione Cucchini – da oltre trent’anni attiva nel campo del sollievo e dell’aiuto degli ammalati – organizza un corso di formazione per volontari. Si tratta della quindicesima edizione di un percorso storico per l’associazione, che intende fornire competenze e consapevolezza, un bagaglio fondamentale per chi intende diventare volontario nell’aiuto alle persone ammalate. Nove incontri con esperti e medici dal 7 marzo al 4 aprile. Per informazioni e iscrizioni: associazione Cucchini odv (viale Europa Belluno – accanto hospice Casa Tua Due, ospedale San Martino). Telefono: 0437 516 666. Mail: [email protected]
IL GRAN BALLO DI SAN VALENTINO, SABATO 11 AL NOF FILO’ DI CENCENIGHE
La serata danzante è aperta a tutti con ingresso a 10 € e sarà allietata dalla musica dell’orchestra Alfio e Rino live show. Durante la serata si potranno degustare i tradizionali carfogn e la novità del gelato artigianale alla vaniglia e papavero preparato dai nostri maestri gelatai, simbolo dell’emigrazione agordina che ha esportato all’estero i saperi e l’imprenditorialità bellunese, portando alto il nome delle gelaterie agordine in Germania.
CENCENIGHE Durante l’autunno 2022 la famiglia Agordina ex emigranti ha rinnovato il consiglio direttivo con l‘ingresso di nuovi volontari e un nuovo presidente dando continuità all’attività dell’associazione attiva in Agordino dal 1991. Sabato 11 febbraio 2023 dalle 21 al Nof Filò di Cencenighe verrà riproposto lo storico appuntamento dell’associazione ex emigranti Agordino con il tradizionale ballo di San Valentino.
In questa occasione saranno ricordati e premiati i soci fondatori, che 32 anni fa hanno creduto nell’unione tra gli ex emigranti: Marcella Avoscan Rossi (San Tomaso Agordino), Bruno Zanella (Canale d’Agordo), Edilio Colardi (Rivamonte Agordino), Nella Piccolin (Falcade), Luca De Toffol Macutan (Cencenighe), Irma Menin Tibolla (Rivamonte Agordino), Giuseppina Tonin (Rivamonte Agordino), Paolo Avoscan (San Tomaso Agordino), Bruno De Toffol (San Tomaso Agordino), Claudio Lazzaris (Caviola), Alcide Zas Frizz (La Valle Agordina), Alessandro Fontanive (Frassenè), Davide Benvegnù (Agordo), Aldo De Biasio (Rocca Pietore), Virgilio De Biasio (Alleghe). Sarà l’occasione per i componenti del nuovo consiglio direttivo di ringraziare tutti i soci che per tanti anni hanno supportato l’associazione e per ricordare il tesseramento 2023. Un ringraziamento particolare andrà alla presidente uscente, Lucia Macutan. Il consiglio direttivo in carica dal 2022 è formato da: ⦁ Luca Luchetta – presidente ⦁ Daniele Scola – vice presidente ⦁ Danilo De Zaiacomo – vice presidente ⦁ Vally Levrini – segretaria ⦁ Loris Soppelsa ⦁ Silvio De Prà ⦁ Walter Ongaro ⦁ Antonella Schena ⦁ Virgilio De Biasio
GIORGIA RACCONTA LA RINASCITA, L’APPUNTAMENTO CON GENITORI SEMPRE
“NO ALL’USO DI DROGHE, SI AL DIVERTIMENTO SICURO”, a conclusione di un percorso tra le scuole della vallata: VENERDI 17 FEBBRAIO ALLE 20.30 IN SALA DON TAMIS AD AGORDO, L’INCONTRO PER GENITORI E LA COMUNITA’, PRESENTATO DA GIANPAOLO SORATROI, CON GIORGIA BENUSIGLIO, SCRITTRICE E TESTIMONIAL ANTI DROGA: “ESPERIENZA E RISCATTO”. CON ALFIO DE SANDRE, MEDICO, TOSSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA -Dipartimento delle dipendenze – AULS 1 DOLOMITI. UN INVITO DI “GENITORI SEMPRE”, ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE, CON IL PATROCINIO DEI COMUNI DI AGORDO, CENCENIGHE E DELL’UNIONE MONTANA AGORDINA
AGORDO L’Associazione Genitori Sempre, in collaborazione con il Serd di Agordo Dipartimento dipendenze della Aulss1 Dolomiti, a conclusione di un percorso importante tra gli studenti delle scuole dell’Agordino, ha organizzato l’evento finale, riassuntivo, importante dal titolo “Dire no all’uso di alcool e droghe, dire si al divertimento sicuro. Si tratta di un incontro con le famiglie, i loro figli, la comunità intera, in sala congressi Don Tamis. Venerdi 17 febbraio alle 20.30 sarà ospite dell’associazione di promozione sociale, Giorgia Benusiglio, scrittrice e testimoniale “antidroga”, dopo la sua terribile vicenda, gira per le scuole di tutta Italia a parlare con i ragazzi e le loro famiglie della propria esperienza e del suo riscatto. Introdurrà i lavori il dottor Alfio De Sandre, medico tossicologo e psicoterapeuta del Dipartimento delle Dipendenze della Aulss1 Dolomiti.
GIORGIA BENUSIGLIO La sua pagina su Facebook è seguita da oltre 50mila persone, soprattutto giovani. Milanese classe 1982, ha trovato il modo di farsi ascoltare: “Sono seguita tanto sui social dai ragazzi perché hanno bisogno di un esempio positivo, hanno bisogno di parlare ma soprattutto vedono in me una persona che non li giudica”, ha recentemente dichiarato a milano.fanpage.it. Giorgia non è una dei tanti adulti che fanno finti moralismi o prediche. Lei stessa, da giovane, ha sperimentato in prima persona cosa può accadere assumendo della droga. E ne ha pagato le pesanti conseguenze. Alla fine del 1999 Giorgia, allora appena 17enne, assunse mezza pasticca di ecstasy in discoteca. La droga sintetica era però tagliata male e Giorgia finì in ospedale. Aveva solo sei ore di vita, i medici hanno tentato un trapianto in extremis che durò 17 ore e la salvarono. Da allora Giorgia si è ritrovata ad essere una paziente a vita. Da 12 anni Giorgia gira per le scuole per raccontare la sua storia
CERCASI VOLONTARI PER IL CENTRO ITALIANO DI SOLIDARIETA’
BELLUNO Il Centro Italiano di Solidarietà di Belluno onlus seleziona 10 volontari da impiegare nel progetto di Servizio Civile Universale. Scadenza presentazione domande il 10 febbraio 2023. Per informazioni scrivere a [email protected] oppure telefonare al numero 0437 950895. Disponibili 10 posti in 5 sedi in provincia di Belluno: 25 ore settimanali 25, durata un anno, rimborso mensile € 444,30.
Indagine sociolinguistica sulle lingue minoritarie del Veneto
La Regione Veneto ha avviato un’importante inchiesta sociolinguistica sullo stato di salute delle minoranze linguistiche del proprio territorio (ladini, cimbri e friulani). Michela dell’Osbel ed Eleonora Troi ci spiegano perché partecipare e diffondere è essenziale.
LINK, CLICCA QUI
MICHELA DELL’OSBEL
ELEONORA TROI
dal CORRIERE DELLE ALPI Gianni Santomaso
Anche gli agordini e gli zoldani, assieme ai comeliani e ai cadorini, coinvolti nell’inchiesta sociolinguistica avviata dalla Regione per studiare lo stato di salute delle lingue di minoranza presenti sul proprio territorio. L’obiettivo è quello di tutelare, promuovere e valorizzare l’uso delle lingue minoritarie: quella cimbra, in Lessinia, nell’Altopiano di Asiago e nel Cansiglio, quella ladina, e quella friulana, nel Portogruarese. «Per poter definire politiche linguistiche efficaci ed intervenire con azioni mirate», dice la Regione, «è innanzitutto necessario valutare lo stato di salute della lingua di minoranza attraverso un’indagine sociolinguistica». Per questo, da novembre 2022 e fino a febbraio 2023, ogni cittadino dei Comuni in cui è presente una minoranza linguistica potrà garantire il proprio contributo per la definizione delle prossime azioni di tutela e di promozione delle lingue di minoranza nella Regione, rispondendo ad un questionario anonimo on line. «Questa importante ricerca della Regione», spiega Davide Conedera del gruppo Musla – Moviment de union e standardisazion linguistica del Agordin – riguarda da vicino coloro che abitano nei Comuni dell’Agordino, del Cadore, del Comelico e della Val di Zoldo. L’invito è a compilare il questionario per far vedere che ci teniamo alla nostra lingua, per fare sì che la Regione avvii progetti per la salvaguardia della nostra minoranza e per far conoscere la nostra realtà alla comunità scientifica». «Nel compilare il questionario», continua Conedera, «è bene ricordare che quello che comunemente chiamiamo “dialetto” è riconosciuto dalla legge 482/99 e prende il nome di “ladino”. È fondamentale che tutti partecipino se vogliamo migliorare la situazione delle nostre valli, delle persone che vivono qui e della nostra lingua». Il questionario si può trovare accedendo alla pagina ec.europa.eu/eusurvey/runner/QuestionarioVeneto
L’UNIVERSITA’ DEGLI ANZIANI DI AGORDO TORNA CON UN RICCO PROGRAMMA
AGORDO L’università degli anziani di Agordo è pronta per tornare con le lezioni in presenza. È stato stilato il calendario degli eventi in programma dal 7 febbraio al 2 maggio. Ogni martedì gli incontri si svolgeranno in sala Don Tamis dalle 15 alle 17.
IL PROGRAMMA (2 PAGINE)
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E DOMENICA 12… A COLMEAN LA GARA DI RIDOLE A COPPIE
12 FEBBRAIO, ORE 14… .3-2-1.. SPINGI… VOLA…DAI…. ARRIVA: VINCI LA TUA SFIDA E… ABBRACCIATI! GARA DI RIDòLE A COPPIE SULLA PISTA DI SLITTINO DI COLMEAN. UNA GIORNATA DI SPORT, DI FESTA E TRADIZIONI, CON IL GRUPPO CRODAIOLI DELL’AUTA DI FEDER. PUNTO BASE PER LE ISCRIZIONI IL BAR COLMEAN, FINO ALLE 12.30 DI DOMENICA 12 FEBBRAIO E PRESSO IL TRAGUARDO FINO A 15 MINUTI PRIMA DELLA PARTENZA. ALLE 16 LE PREMIAZIONI. INFORMAZIONI ALLO 0437 592078
ON—–OFF
off?…. on!!!!! Accendi la tua notte! Con gli studenti del liceo scientifico SPORTIVO, al PALAFALCADE… VENERDI 10 E SABATO 11, APERITIVI, TORNEO DI BRISCOLA, CALCIO BALILLA. venerdi 10 il ballo liscio con Cristian Group, sabato 11 serata con DJ BISSO E DALLA MEZZANOTTE happy hour. Se fai tardi? Puoi fare tardi… c’e’ il servizio navetta con Massimo. Vantaggioso il biglietto in prevendita… a soli 7 euro. info 340 4865363 ACCENDI LA TUA NOTTE, A FALCADE, CON GLI STUDENTI DELLO SCIENTIFICO SPORTIVO DI AGORDO….NO LIMITS IN COLLABORAZIONE CON Impresa edile eredi Dorigo Vincenzo , ad Agordo. Zumbrillenbar, ristorante e pizza unica, a mezzogiorno e sera, in località Valcozzena. E.. impresa edile marco menegolla
ALLA RADIO
LA ZINGHENESTA A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Domenica 19 febbraio torna La Zinghenesta a Canale D’Agordo, il carnevale della Valle del Biois. L’evento inizierà con la consueta sfilata del corteo mascherato in partenza da Falcade per poi arrivare verso le 12.00 a Canale d’Agordo. Alle 15.00 inizio della sfilata per le vie del paese, arrivo in piazza e premiazione della maschera più bella; Alle 16.30 processo al Carnevale. Sculture in legno, divertimento e dolci per grandi e piccini accompagneranno questa edizione
CARNEVALE CON LA PROLOCO DI SAN TOMASO
SAN TOMASO Carnevale con la proloco di San Tomaso, tre gli appuntamenti: 12 febbraio festa di carnevale, passeggiata in maschera da Celat e Colzaresè; 16 febbraio lettura animate in biblioteca a Celat alle 17 (in maschera), 19 febbraio I racconti di Paolo Soppelsa alle 17 in sala a Celat.
A LIMANA SI RICORDA NORMA COSSETTO
LIMANA In occasione della giornata della Memoria, il Comune di Limana e la Bibilioteca organizzano per mercoledì alle 20:30 in sala Nocivelli un incontro dal titolo “Norma Cossetto, per ricordare le foibe”. Ingresso libero.
LA CIASPOLATA IN ROSA
VAL DI ZOLDO Sabato 18 febbraio a Palafavera di Val di Zoldo parte la “Ciaspolata in Rosa”. Aperta a tutti e non competitiva, la Ciaspolata si snoda su un percorso di 4-5 km nella suggestiva cornice di Palafavera dominata dai Monti Pelmo e Civetta. Iscrizioni online su “sportolomiti.it”, presso gli uffici comunali di Forno e Fusine di Val di Zoldo e presso l’ufficio turistico di Pecol.
RIPARTONO A LIMANA I CORSI DI POTATURA / INNESTI E ORTICOLTURA
LIMANA Dopo due anni di attesa finalmente ricominciano a Limana i corsi di potatura / innesti e orticoltura organizzati dal Comune di Limana con la collaborazione del dr. Agronomo Alessandro Gallon, apprezzato docente presso l’Istituto Professionale e Tecnico di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente di Feltre. Le iscrizioni sono aperte e termineranno il giorno 13 febbraio per il corso di potatura / innesti e il 06 marzo per il corso di orticoltura (per info: Ufficio commercio e turismo: 0437-966124 – [email protected]).
AL TEATRO COMUNALE CON IL CIRCOLO CULTURALE BELLUNESE
BELLUNO Torna a Belluno il grande pianista Grigory Sokolov per aprire nella nostra città il suo tour mondiale 2023, ospite del Circolo Culturale Bellunese, domani, alle ore 20:30, Teatro Comunale. Informazioni e note di sala su belcircolo.org Biglietti in vendita nella sede del concerto, mezz’ora prima del suo inizio, o presso la biglietteria di Palazzo Fulcis, nei giorni e negli orari di apertura, fino a 45 minuti prima della chiusura del Museo
CAMMINA CON IL CUORE
LIMANA Sabato a Limana, l’Aido Belluno proporrà “Cammina con cuore”, una passeggiata per adulti e bambini lungo un percorso ad anello di cinque chilometri per sponsorizzare uno stile di vita sano. Giunta alla terza edizione, la manifestazione verrà organizzata in collaborazione con Pro Loco Limana e Comune in occasione dei festeggiamenti del santo patrono. Il programma prevede il ritrovo alle 14 in piazza Lorenzi (davanti alla chiesa), con la successiva partenza alle 14.30. La quota di adesione sarà di cinque euro. I bambini sotto i dieci anni potranno invece partecipare gratuitamente.
AGORDINO IN FERMENTO…AGORDINO IN MOVIMENTO
A CARNEVALE… EL CARNEVAL DE LE VAI…DA SELVA DI CADORE A CANALE D’AGORDO, DA RIVAMONTE A LASTE E SOTTOGUDA. TRADIZIONE, CULTUR E SPETTACOLO
NELL’AGOSTO DEL 1985 A SOPRACRODA DI BELLUNO LA MADONNA SAREBBE APPARSA AD UNA RAGAZZA
di Renato Bona
Penultimo appuntamento, quello di oggi, con il libro che il ricercatore bellunese Vincenzo Caputo, ha realizzato nel febbraio di 5 anni fa con Bcsmedia di Roma, edizioni Farsiunlibro.it. Si tratta del centinaio di pagine cui Caputo ha dato il titolo: “Belluno. Reliquie di Santi-Storie e Leggende”, con copertina dell’architetto Roberto Reolon e fotografie di Luca Zanfron e dello stesso autore, il quale nell’introduzione precisa, fra l’altro, che “Le notizie che corredano le immagini vogliono essere anche una guida per chi è interessato ad una ulteriore conoscenza del nostro territorio”. Partiamo dunque dalla parrocchiale della Visitazione della Beata Vergine Maria di Cavarzano, che non custodisce reliquie: fu benedetta l’8 dicembre 1967 (prima pietra posta il 23 maggio 1963). Doveva essere parte di un tempio dedicato alla Madonna della strada; la dedicazione a Maria è del 14 ottobre 2001mentre i santi titolari della Parrocchia, istituita nel 1948, sono Quirico e Giulitta, come per la vecchia parrocchiale, a proposito della quale le prime notizie risalgono al 1346 anche se l’aspetto attuale è del tardo ‘500 inizio ‘600. In questo edificio sacro sono custodite in altrettanti reliquiari del secolo XVII (“che ripropongono fantasticamente le sembianze dei due santi titolari”) le reliquie di san Quirico e santa Giulitta. Restiamo a Cavarzano per ricordare, come opportunamente ha fatto Caputo, che: “… Prima di giungere alla chiesa di san Martino di Tours a Sopracroda una strada sterrata conduce ad un prato dove nell’agosto 1985 ad una ragazzina sarebbe apparsa la Madonna”. L’evento si sarebbe ripetuto varie volte “con numerose persone che avrebbero assistito al manifestarsi si inspiegabili prodigi e fenomeni connessi a quegli eventi. C’è da dire che la Curia bellunese negò autenticità alle apparizioni anche se per lungo tempo numerosi credenti continuarono a frequentare il luogo, sostandovi in preghiera. A Cusighe, la parrocchiale di sant’Aronne in un reliquiario del 1710 custodisce una reliquia di Santa Rita da Cascia. Quanto alla chiesa, l’impianto attuale è del secolo XVI ma in origine era molto più antica. L’edificio sacro – annota l’autore – è stato ritoccato e modificato più volte; è parrocchiale dal 1834 e fu fino al 1300 antica cappellania. Salendo per qualche centinaio di metri si approda alla frazione Sala dove sorge la chiesetta di san Matteo apostolo ed evangelista, che “con i recenti restauri (1987 e 2007) ha riassunto un aspetto decoroso. In facciata conserva un antico affresco, appena percepibile, che raffigura “Madonna con Bimbo”. Si tratta di uno degli edifici storici della zona risalente ai secoli XIV-XV XIV, che risulta consacrato il 31 maggio 1496. Reliquie: sant’Onofrio Anacoreta e sant’Anastasio di Aquileia, entrambe del 1712, beata Maria Vergine del 1345. Ci trasferiamo in Sinistra Piave dove, nella frazione Levego, vi è la parrocchiale dei santi Tommaso e Brigida di Levego-Sagrogna. L’attuale luogo di culto è stato ricavato nel 1960 all’interno della Casa parrocchiale: avrebbe dovuto trattarsi di soluzione temporanea, ma…; è parrocchiale dal 1953 e non vanta reliquie. L’ultima tappa, con questo servizio, è riservata alla chiesa di santa Brigida di Levego-Sagrogna, situata al centro del paese tra le più antiche case ed una caratteristica piazzetta con fontana. Se ne accenna in un documento del 1392 e quindi in una Bolla delle indulgenze del 1394 riferita al Castionese. Rimaneggiata nel corso dei secoli, l’aspetto attuale, annota da ultimo Caputo, deriva da lavori effettuati nel 1922.Sono quattro le reliquie presenti in un unico reliquiario del dicembre 1942 per le prime tre e probabilmente del secolo XIX la quarta, rispettivamente: di santa Brigida di Scozia, san Dionisio, santa Lucia e della Beata Maria vergine.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Vincenzo Caputo “Belluno. Reliquie di Santi – Storie e Leggende”): la chiesa parrocchiale di Cavarzano dedicata alla Visitazione della B.V. Maria; il reliquiario ligneo di san Quirico; la chiesa cavarzanese dei santi Quirico e Giulitta; il reliquiario di santa Giulitta; lo spazio erboso a Sopracroda dove sarebbero avvenute apparizioni della Madonna; riferimenti sacri in ricordo di quanto sarebbe avvenuto nel vicino prato; immagini di origine naturale che sembrano raffigurare la Madonna, rilevate sulla corteccia di un albero dopo le supposte apparizioni; parrocchiale di sant’Aronne a Cusighe; chiesetta di san Matteo apostolo ed evangelista nella frazione Sala; Levego: parrocchiale dei santi Tommaso apostolo e Brigida; chiesa di santa Brigida nella frazione Sagrogna.
DUE MINUTI PER TE
APPUNTAMENTO DELLA DOMENICA CON IL PENSIERO DI MONSIGNOR GIORGIO LISE
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA
1990 – IL BELLO DELLA DIRETTA, puntata01 “ODIO ANCORA LA RADIO”.
Un articolo al mese che racconta gli episodi più divertenti, importanti, ricorda fatti e persone che hanno fatto la storia di Radio Più.
Il 25 giugno saranno 40 anni di informazione, musica, storia. In quattro decenni di storie ne abbiamo raccontate tante, e in attesa del taglio della torta abbiamo pensato “Perché non ricordarle come abbiamo fatto 10 anni fa con “Odio La Radio”. Ma abbiamo anche pensato… “E se ne raccontassimo qualcuna anche degli ultimi 10 anni? Ogni 25 del mese un nuovo articolo, vi aspettiamo!
PRIMA PUNTATA, DAL LIBRO “ODIO LA RADIO”, 2013 di Mirko Mezzacasa
Indimenticabile quel notiziario, quell’incredibile errore dovuto a diverse situazioni. In studio ero solo, come sempre. Ma il notiziario a Radio Più, alle 12.30 o alle 12.45 a seconda dei blocchi pubblicitari è pur sempre andato in onda. Come? Questo ha dell’incredibile. Era il periodo caldo, la sera in giro per il nord Italia a seguire l’Alleghe Hockey, di giorno chiuso in uno studio di produzione. Ma il notiziario alle 12.30 era un rito importante, guai non esserci, guai se non era e, se non è interessante. Si chiama colonna della radio, lo sapevo nel 1983, lo riconosco oggi. Quel notiziario, il GR principale delle 12.30 (non ha mai cambiato nome in 22 anni) era di difficile realizzazione, solo in studio con due linee telefoniche aperte. “Attenzione la metto in diretta, mi raccomando ascolti bene il servizio che precede la sua intervista. Poi una volta al termine sarà mia premura introdurla per la messa in onda. Lei stia li’, fermo, aspetti il mio segnale e non respiri perché avrò tutti i microfoni ambientali aperti”. Secondo me era chiaro, il fuori onda era stato preciso almeno per me, ma non per il commendator Bruno Zanetti, al tempo presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Alpini, un gran Presidete e uomo che ha combattuto fino all’ultimo giorno per i suoi alpini, strenuo difensore della Caserma degli Alpini di Agordo, e quando in tempi non sospetti anticipo’ la possibile chiusura. Ma quella votla… non mi aveva seguito nel notiziario. Colpa mia, non avevo considerato che alle 12.30 era ritornato a casa da pochi minuti, prima del pranzo, dopo il giro di aperitivi e l’aperitivo con Zanetti era sempre un gran momento. Il servizio precedente verteva sulla statale del San Pellegrino. In particolare l’allora Anas aveva sostituito i gardrail metallici con palizzate in legno, ancor oggi visibili. Il mio servizio era secco, polemico senza respiro. Il concetto: “Come si fa a sostituire una barriera sicura con dei pezzi di legno? Si è pensato ai pullman, ai mezzi pesanti, ai camper, alle auto che potrebbero abbattere quella barriera e rotolare per mezzo Passo ove tra l’altro la pendenza si attesta attorno al 18 per cento?” La boutade per me era chiara. Per il commendator Zanetti no. Finisce il servizio, stacco la prima linea telefonica, ospite Enzo Salton sindaco di Canale d’Agordo e responsabile del tratto stradale “incriminato”. Stacco la linea e su quella rimasta accesa mi propongo a Bruno Zanetti, che nel frattempo aveva ascoltato il servizio sul San Pellegrino. “Commendator Zanetti, parliamo degli alpini agordini, ex penne nere quindi in congedo, partiti per il Piemonte per prestare soccorso alle persone coinvolte nell’alluvione. Quale il suo pensiero?”. Domanda chiara, liquidabile in poche parole, non più di 2 minuti. Il taglio giornalistico era perfetto, la domanda chiara, la risposta alluncinante. La ripropongo, la ricordo come fosse ieri. “Quasi non ci credo – tuonò Zanetti dall’alto della sua presidenza – come si permettono i miei uomini di andare in Piemonte e sostiture i gardrail metallici con quelli in legno? E’ una vergogna non possiamo mettere a repentaglio la vita altrui. Siamo li’ per aiutare non per fare danni. Mezzacasa non si preoccupi appena torneranno sarà mia cura farli ripartire con un camion colmo di gard rail metallici, rifaranno il lavoro, riporteranno la situazione come prima”. Rimasi totalmente interdetto. Non sapevo come riprendere. “Presidente, certo. Questo con riferimento a Falcade e al lavoro dell’Anas che nulla ha di che condividere con i suoi alpini. Le ripongo la domanda, cosa fanno i suoi uomini nel Piemonte alluvionato?” Sconcertante la ripresa, peggio di prima. “Mezzacasa – tuonò di nuovo Zanetti – le ho detto che sarà mia cura riportare la situazione nella normalità, con o senza la presenza degli uomini dell’Anas”. Non me la sono sentita di continuare, ho chiuso la parte di attualità del notiziario per buttarmi a capofitto nello sport. Per molti giorni ho sentito i commenti su quel notiziario. Io, ad esempio, avevo la registrazione in musicassetta, tutto si registrava in musicassetta in quegli anni. Me la sono tenuta in macchina per qualche anno. Nei momenti tristi mi divertivo tra il play ed il rewind ad ascoltare lo Zanetti show. Ed era un notiziario.
LA RACCOLTA COMPLETA
IN VIVO VERSO
LA RACCOLTA COMPLETA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
di Gianni Santomaso
OSPITE: Dario Costa
GOCCE DI FILOSOFIA
LA RACCOLTA COMPLETA
AGGIORNAMENTO VENETO STRADE, AGGIORNAMENTO CONTINUO H 24
Precipitazioni. Assenti su Dolomiti. Su Prealpi, specie settori esposti ad est non escluso, a tratti, qualche fiocco di neve (30 %).
Temperature. In ulteriore generale lieve calo, specie le minime nei fondovalle dolomitici con intense gelate notturne e valori massimi inferiori allo zero oltre i 600/800 m
Precipitazioni. Assenti (0%)
Temperature. Temperature stazionarie o in ulteriore lieve calo le minime a fondovalle con intense gelate
CALCIO
UN PAREGGIO AMARO PER L’AGORDINA A SOIS
SECONDA CATEGORIA GIR. T / SOIS – AGORDINA 2-2 (GOL AGORDINA: Del Chin, Zannoni)
Termina con un pareggio la sfida di bassa classifica tra Sois ed Agordina. Due gol per parte e un punto a testa. Un pareggio dal gusto amaro per la squadra di Agordo che fino a 15’ dal termine stava vincendo. Poi un rigore in favore del Sois ha cambiato le carte in tavola. I tre punti erano essenziali per i ragazzi di Lorenzi, servivano per abbandonare la zona playout della seconda categoria girone t del Veneto. Primi minuti di gara senza tante emozioni. Le squadre si studiano a lungo e le occasioni non arrivano. Dal Don ci prova ma il pallone termina fuori. Risponde il Sois ma il risultato è lo stesso. La partita si sblocca al 20’ quando David del Chin trova l’angolo giusto per battere il portiere. Continua a spingere la squadra di Lorenzi che sfiora il raddoppio su calcio di punizione. I padroni di casa non si lasciano intimorire e Chissalè salva il risultato poco dopo. Sois che pareggia i conti con Brancaleone ma nel finale di tempo Zannoni porta di nuovo in vantaggio la squadra di Agordo. Nella ripresa la squadra di Lorenzi sembra accontentarsi del risultato e cerca di arginare le incursioni avversarie. Il Sois raggiunge il pareggio su calcio di rigore. Agordina che rimane in 10 per l’espulsione di Zannoni e ultimi minuti di gara concitato con gli agordini alla ricerca della vittoria che però non arriva.
GIOVANISSIMI PROVINCIALI / AGORDINA RIPOSO INVERNALE
ALLIEVI REGIONALI / CONEGLIANO – AGORDINA 3-0
Sono tre le reti rifilate all’Agordina nella sfida del campionato regionale Allievi che ha visto il Conegliano vincere. Ancora una sconfitta per la squadra allenata da Orzetti che rimane in fondo alla classifica del torneo regionale. La partita si è chiusa nei primi 45’ di gara con i trevigiani che hanno messo a segno le tre reti. Nella ripresa l’Agordina ha provato a reagire contenendo gli avversari.
JUNIORES PROVINCIALI / AGORDINA RIPOSO INVERNALE
JUNIORES REGIONALI / SAN VENDEMMIANO – FIORI BARP 2-1
Ancora una sconfitta di misura per il Fiori Barp Juniores nel campionato Regionale. La squadra di De Lazzer torna dalla trasferta in terra trevigiana con il San Vendemmiano a bocca asciutta di punti dopo una partita giocata alla pari dove gli episodi hanno dato ragione ai padroni di casa. L’unica rete sedicense è a firma di Donazzolo. La squadra di Mas resta in fondo alla classifica del torneo regionale, a sole due lunghezze dalla zona playout.
HOCKEY SU GHIACCIO
IL FIEMME CONQUISTA TRE PUNTI AL DE TONI E COSTRINGE LE CIVETTE A CHIUDERE LA STAGIONE IN FONDO ALLA CLASSIFICA
ALLEGHE – FIEMME 1-6
PARZIALI: 0-1, 0-3, 1-2
GOL: pt. 7’41” Vanzetta. st. 3’30” Moucka, 7’43” Pisetta, 17’58” Odorizzi. tt. 2’40” Frescura, 9’32” Vanzetta, 10’37” Nicolao
Ancora una sconfitta per l’Alleghe. La squadra di Fontana non riesce a contenere il Fiemme che con il minimo sforzo raggiunge il massimo risultato. Agordini che non hanno più nulla da chiedere a questa stagione che lentamente sta volgendo al termine. Una sconfitta che costringe gli alleghesi a chiudere il campionato all’ultimo posto in classifica, neanche il Valpellice non è più raggiungibile in classifica. Biancorossi che giocano bene nel primo e terzo tempo ma nel drittel centrale i fiemmesi si fanno valere. Sabato prossimo trasferta in terra altoatesina per gli agordini che affronteranno il Bressanone. Prima parte di gara con le civette che si comportano bene sul ghiaccio. Gli agordini se la giocano con il Fiemme. I trentini però iniziano a macinare gioco avvicinandosi alla porta di Zanardi. Il portiere viene preso di mira dalla squadra ospite alla prima superiorità numerica fiemmese. Il punteggio si sblocca poco dopo quando Vanzetta su rebound trova il pertugio per spedire in fondo al sacco il disco. Provano la reazione gli uomini di Fontana e si avvicinano al pareggio con Martini ma a negare la rete è il palo. Poco dopo ancora un tiro alleghese che però si schianta sulla traversa. Alla prima disattenzione difensiva l’Alleghe subisce la seconda rete della serata ma il gol viene annullato. Nel secondo drittel il Fiemme raddoppia subito in powerplay. Ci pensa Moucka a spedire il puck alle spalle di Zanardi. Ci prendono gusto i fiemmesi che poco dopo incrementano il vantaggio con Pisetta. Alleghe che prova ad impensierire gli avversari ma le conclusioni non sono precise. Nel finale di tempo il Fiemme cala il poker con Odorizzi. Nella terza frazione le civette accorciano le distanze. Tutto parte da un assist di De Val per Frescura che indisturbato batte il golie trentino. Giolai si divora la seconda rete alleghese mentre il Fiemme risponde con due marcature in rapida successione.
ANCORA UNA SCONFITTA PER LE CIVETTE UNDER 17
ORA/EGNA – ALLEGHE/CORTINA 4-1
GOL ALLEGHE/CORTINA: Evangelisti
Continua il periodo nero della squadra giovanile dell’Alleghe Hockey. Le civette under 17 tornano dalla trasferta in terra altoatesina senza punti. L’Ora/Egna incamera tre punti calando il poker sugli agordini che si devono solo accontentare del gol bandiera. Dopo un primo tempo a reti inviolate, i padroni di casa passano in vantaggio nel secondo drittel. Alleghe che pareggia i conti con Evangelisti ma negli ultimi 10′ di gara gli altoatesini vanno a segno altre tre volte. Alleghe/Cortina ultimo in classifica nel master round del campionato Under 17.
NAZIONALE SENIOR IN RITIRO A BOLZANO DA OGGI
Sta ormai per scadere il conto alla rovescia in vista del Torneo 4 Nazioni “Michele Bolognini”, in programma dal 9 all’11 febbraio, che segnerà il ritorno della Nazionale italiana di hockey su ghiaccio alla Sparkasse Arena (ex Palaonda) di Bolzano. Gli Azzurri inizieranno il raduno nell’impianto del capoluogo altoatesino nella giornata di oggi, per poi scendere per la prima volta sul ghiaccio giovedì 9 febbraio, alle 17:30, contro la Slovenia. Al torneo, un girone all’italiana, prenderanno parte anche Corea del Sud e Ungheria. Il coaching staff, guidato da Mike Keenan e Mike Pelino, ha apportato alcune modifiche alle convocazioni inizialmente diffuse per far fronte ad alcuni acciacchi fisici. (foto: David Voros)
CALCIO A 5
LA CANOTTIERI RIFILA SEI GOL AL BISSUOLA
FUTSAL BISSUOLA – CANOTTIERI BELLUNO 0-6
Triplo Max Dall’Ò, doppio Gheno e gol di Savi: Belluno batte Bissuola 6 a 0. Al PalaBruno, c’è una Canottieri senza voce.
IL SERVIZIO DI ANTONIO FIABANE, PORTAVOCE DELLA CANOTTIERI BELLUNO
PALLAVOLO
IL MONTEVOLLEY ESPUGNA IL PALAROVA MA IL VOLLEY CLUB AGORDINO NE ESCE A TESTA ALTA
VOLLEY CLUB AGORDINO – MONTEVOLLEY 1-3 (21-25, 25-22, 19-25, 23-25)
Una sconfitta a testa alta per il Volley Club Agordino nella partita giocata sabato sera al PalaRova di Agordo. Le ragazze di De Nardin hanno dovuto arrendersi alle trevigiane del MonteVolley ma dopo una sfida giocata alla pari. Agordine sempre in partita che hanno fatto sudare e non poco i tre punti alle avversarie. Primo set della squadra ospite e secondo parziale con il Volley Club che pareggia subito i conti. Match vivo giocato punto a punto ma ad avere la meglio è il MonteVolley che conquista la vittoria negli ultimi due set.
ALEXANDRA PUGLIA, GIOCATRICE DEL VOLLEY CLUB AGORDINO
UN PUNTO PER LE LUPE CONTRO L’ALTAVILLA
HL IMMOBILIARE BELLUNO-INGLESINA ALTAVILLA 2-3 (19-25, 25-16, 18-25, 25-19, 10-15)
BELLUNO L’epilogo sfocia nel tie-break per la terza volta di fila. E, per la quarta, la classifica si muove. In una parola? Continuità. Un concetto che sembra stonare con l’ottavo passivo nel campionato femminile di serie C. E invece no. Perché è vero che, al quinto round, la Pallavolo Femminile Belluno è costretta a cedere all’Inglesina. Ma la formazione di Altavilla è stata allestita per ambire a posizioni nobili della graduatoria, pratica un volley “pulito” e ha individualità di spicco. Non era affatto scontato strappare un punto a questo tipo di avversarie. Per di più, recuperando due volte da situazioni di svantaggio. Ecco perché alla fine il bicchiere è mezzo pieno. E lo è, a maggior ragione, per le risposte ottenute dalla panchina da parte di coach Nesello: un esempio? Pure due: Dana D’Isep, in grande spolvero in cabina di regia. E Giulia Zambon, protagonista con 7 punti e ben 4 ace.
BELLUNO ABBONATA AL TIE BREAK, MA DI NUOVO SCONFITTA
BELLUNO BOLOGNA 2-3 PARZIALI: 21-25, 25-22, 19-25, 25-21, 12-15. BELLUNO: Maccabruni 3, Novello 10, Saibene 10, Graziani 17, Mozzato 12, Guastamacchia 5; Martinez (L), Ostuzzi 3, Stufano 11. N.e. Paganin, Candeago, Galliani, Pierobon (L). Allenatore: G. Colussi.
Per la terza volta di fila, infatti, i rinoceronti giocano tutti e cinque i set, prima di scoprire l’epilogo del giallo. Epilogo che, nel confronto con la Geetit Bologna, è particolarmente amaro, visto che gli emiliani bissano il successo già ottenuto all’andata e confermano di essere piuttosto indigesti alla formazione dolomitica: fin dai tempi dei playoff di serie B. I bellunesi hanno sofferto il muro bolognese (non a caso, il migliore del girone) e sono stati sempre costretti a inseguire, avendo perso sia il primo, sia il terzo set. Splendida, comunque, la prova dei centrali: Stufano, nell’arco di due parziali, confeziona un clamoroso 7 su 7 in attacco, mentre Mozzato manda a referto 12 punti, col 79 per cento in attacco. Da applausi, anche se non basta per evitare la decima sconfitta in campionato. «Fatichiamo a mantenere una certa costanza di prestazione – argomenta, nel post partita, coach Gian Luca Colussi -. Alterniamo cose positive, ad altre negative. Non siamo riusciti a giocare una gara intelligente dal punto di vista tattico. E, in generale, soffriamo un po’ la pressione: dobbiamo esserne coscienti, tutti quanti, per poi gestirla meglio».
SKI ALP
VENERDI LA PRIMA PROVA TROFEO SKI ALP 4 VALLI
ALLA RADIO… CARLO ZANON
Venerdi sulle nevi di Castelir Bellamonte in Val di Fiemme con la 26′ Ski Alp Cauriol – 1’ Memorial Elisa Deflorian si è aperta con il botto la 24′ edizione del Montura Trofeo Ski Alp 4 Valli, il circuito di 4 prove di sci alpinismo in notturna che si snoda tra la Val di Fiemme, Fassa, Primiero e Biois. Straordinaria partecipazione con 333 sci alpinisti al via (213 agonisti e 120 amatori) a questa prima tappa del 4 Valli, gara e raduno di sci alpinisti ma soprattutto una festa dello sport in amicizia organizzata dalla As Cauriol di Ziano di Fiemme in ricordo di Elisa Deflorian. Gara vinta da Alex Oberbacher, il vicecampione europeo di vertical, non fa sconti a nessuno. Su un tracciato da 660 metri d+ spalmati su 6 km erano previsti due cambi assetto con prima salita da 250 m d+ e una seconda da 410. L’azzurro del Team La Sportiva ha subito fatto il vuoto per poi andare a trionfare in 34’55”. A 2’07” è arrivato Simone Manfroi (Dolomiti Advanturer), mentre terzo a pochi secondi da Manfroi si è piazzato Gabriele Depaul (Asd Cauriol). In gara donne ritorno alle gare della talentuosa alpinista della Val di Fassa Giorgia Felicetti (Ski Team Fassa ) che ha stampato un finish time di 43’41”. Secondo posto per la skyrunner Martina Cumerlato (Team La Sportiva) giunta a 11”. Bene anche Kristel Mottin (Bela Ladinia) giunta terza in 47’00” Tra i giovani (nati nel 2005 e seguenti) il più veloce e 23esimo assoluto è Colussi Marco del Sci Cai Schio che completa la sua prova con l’ottimo tempo di 41’05” , alle sue spalle si piazza per pochi secondi il suo compagno di squadra Casentini Leonardo con il tempo 41’29” con stacco maggiore si piazza terzo Cararro Davide dello Ski Team Lagorai 47’53”. Per il podio junior rosa, prima classificata Fusina Gloria del Ski Alp Valdobbiadene, seconda Tezzele Sofia del Ski Team Lagorai e terza Delugan Jenny della U.S. Cornacci. Sono anche state premiate le prime 3 Società per punti: 1’ As Cauriol, 2’Ski Alp Valdobbiadene e 3’Bela Ladinia.