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buona befana, dalle befane di VOLTAGO
CONTINUANO LE SCULTURE NEL GHIACCIO E NEVE A FALCADE con SILVANO SAVIO
ZIGZAGANDO IN EUROPA CONCERTO PER LA NOTTE DEI PAVARUI dalla sala della Biblioteca di Vallada
VIABILITA’ DA IERI RIAPERTI PASSO SAN PELLEGRINO E PASSO GIAU, MA SOPRATTUTTO VENETO STRADE DA IL VIA LIBERA PER LA VAL ZOLDANA
VAL DI ZOLDO Dalle 17 di ieri 251 riaperta, lo zoldano più vicino a Longarone e Valbelluna. La notizia anticipata dal sindaco Camillo Pellegrin ha trovato concretezza nel comunicato di Veneto Strade. Riapre la 251 chiusa per Frana da un mese, dal 4 dicembre in seguito a maltempo. Per gli zoldani finalmente termina il giro dell’oca per Passo Duran o Forcella Cibiana.
“Un’ottima notizia – dice il sindaco zoldano Camilllo De Pellegrin – il transito, naturalmente a senso unico alternato da semaforo, sarà consentito a mezzi con peso fino a 24 tonnellate. Sarà fondamentale il rispetto della portata massima, per scongiurare ulteriori chiusure, anche prolungate. Per questo saranno disposti controlli delle forze dell’ordine”
VENETO STRADE: REVOCA ORDINANZA, APERTURA DELLA 251 VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA. DIVIETO DI TRANSITO AI VEICOLI MASSA SUPERIORE A 24 TONNELLATE, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA SEMAFORO.
EPIDEMIA A NORDEST
DOPO LE FESTE REGIONI ROSSO-ARANCIO, IN POLE POSITION VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA
Entro giugno tutti i veneti saranno vaccinati, è l’ambizioso obiettivo della Regione, a metà gennaio saranno chiamati a vaccinarsi gli over 80, con invito che arriverà a domicilio. Nuove regole per le scuole, le classi chiudono ermeticamente al primo caso di positività. Pressione ospedaliera preoccupante, i sindacati denunciano insuffucienza di posti letto e personale.
DUE DECESSI, 13 I PAZIENTI IN TERAPIA INTENSIVA, 156 I NUOVI POSITIVI
BELLUNO Sono decedute 2 persone covid positive: un uomo di 61 anni ricoverato in Rianimazione a Belluno un uomo di 73 anni ricoverato in Pneumologia a Feltre
SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA
(dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero)
nuovi positivi nelle ultime 24 ore |
156 |
Ricoveri
(dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero)
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate negli ospedali dell’Ulss Dolomiti sono:
Area NON CRITICA |
Terapia Intensiva |
|
Ospedale di Belluno |
61 |
7 |
Ospedale di Feltre Ospedale di Agordo |
39 8 |
6 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi |
|
Ospedale di Comunità ALANO |
6 |
Ospedale di Comunità AURONZO Ospedale di Comunità di BELLUNO |
3 22 |
Ospedale di Comunità di FELTRE |
15 |
DRIVE-IN TAMPONI Domani, 6 gennaio, Epifania, sarà attivo solo il drive-in tamponi del San Martino dalle 9.00 alle 15.00
VACCINAZIONI ANTI COVID Continuano le vaccinazioni anti covid negli ospedali e nei centri di servizio dell’Ulss Dolomiti. Ad oggi sono state effettuate vaccinazioni nei centri servizio di:
Distretto1: Cavarzano, Limana, Ponte nelle Alpi, Pieve di Cadore Dolomieu; Distretto 2: Arsiè, Lamon, Seren del Grappa, Fonzaso Bakita e Alano.
TEAM SCUOLE Nel pomeriggio il team scuola del Dipartimento di Prevenzione ha incontrato i dirigenti scolatici, i referenti covid scuola e l’Ufficio Scolastico territoriale , per illustrare le nuove modalità di presa in carico delle classi in caso di alunni o insegnanti positivi al Covid. In presenza di un caso positivo in una classe, i contatti identificati nella classe secondo linee guida, saranno posti in quarantena ed eseguiranno un test di controllo al termine della stessa (indicativamente al 10° giorno). In caso di comparsa di sintomatologia durante la quarantena dovranno contattare il proprio Medico Curante. I genitori che non intendono sottoporre a tampone il proprio figlio potranno compilare un modulo in cui dichiarano le intenzioni e accettano una quarantena di 14 giorni. Il nuovo protocollo è pubblicato sul sito www.aulss1.veneto.it
I SINDACI CHE INFORMANO, situazione covid19
ALLEGHE 29 positivi 40 in isolamento, TAIBON 92-31, SAN TOMASO 12-17, ROCCA PIETORE 22 (-5) -21 (-1) FALCADE 103 (-9) -68 (-6) CENCENIGHE 58-26 AGORDO 105 (-10) -67 (-1) LIVINALLONGO 2 (-1) -1 (-5) CANALE D’AGORDO 72 GOSALDO 5-2 VALLADA 20-10 LA VALLE 25-25
CAMBIANO GLI ORARI AI DRIVE IN
BELLUNO i drive-in tamponi dell’Ulss Dolomiti saranno attivi nelle seguenti sedi ed orari: Belluno Ospedale San Martino – dal lunedì al sabato dalle 7.00 alle 19.00. Sagrogna domenica dalle 7.00 alle 19.00. Feltre Via delle Industrie – Peschiera (ex- Marangoni) dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30.Tai di Cadore Piazzale Dolomiti – martedì, giovedì, sabato – dalle 15.00 alle 17.00, Agordo Piazzale Tamonich – lunedì, mercoledì, venerdì – dalle 15.00 alle 17.00. In caso di allertamenti meteo della Protezione Civile, si consiglia di verificare gli orari e le sedi dei drive-in nel sito www.aulss1.veneto.it. Possono accedere ai drive-in tamponi: persone con prescrizione di tampone (antigenico rapido o molecolare) del Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta – SENZA APPUNTAMENTO, esibendo all’ingresso impegnativa cartacea o dematerializzata anche in formato elettronico i soggetti inviati dall’unità di Crisi del Dipartimento di Prevenzione – SU INDICAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
NEVE NEL BELLUNESE. BOTTACIN, “ANCORA AL LAVORO SULLE CRITICITA’. ORA SERVONO COPERTURE FINANZIARIE NAZIONALI PER GLI ENTI LOCALI
Parole rassicuranti sono giunte anche dal ministro D’Incà, che ha partecipato in videoconferenza agli incontri promossi con il Dipartimento Nazionale”.
VENEZIA “Abbiamo un centinaio di volontari in campo nel solo Comelico, ma altre squadre continuano ad essere operative anche con volontari dell’Ana di Padova e mezzi della Provincia Autonoma di Trento. A tutti va il nostro grazie”. Lo riferisce l’assessore alla Protezione Civile della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, facendo un aggiornamento sulla situazione e sulle forze in campo per i problemi ancora esistenti dopo la copiosa nevicata che ha attanagliato molti comuni della Provincia di Belluno. “ E’importante che, oltre alle organizzazioni di volontariato attivate dalla Regione, da subito anche le amministrazioni locali preparino il conto con le spese ammissibili, sostenute per lo sgombero della neve dalle coperture degli edifici pubblici, ai fini della loro sicurezza e della pubblica incolumità, nonché le spese di carburante dei mezzi operativi comunali e gli oneri straordinari del personale dipendente impiegato nel contesto emergenziale”.
IL MINISTRO FEDERICO D’INCA’ RIBADISCE LE GIA’ NOTE INTENZIONI
“Dopo le riunioni istituzionali e l’arrivo dei primi mezzi già a partire da domenica pomeriggio, l’Esercito, i Vigili del Fuoco e la Protezione civile stanno lavorando intensamente per migliorare la viabilità, intervenendo su strade e collegamenti tra i paesi colpiti dalla forte ondata di neve. Le attività, quindi, proseguono con mezzi a terra piccoli e grandi e all’opera c’è anche l’Ana, l’Associazione nazionale Alpini e gli uomini del Soccorso Alpino. Ringrazio tutti gli operatori coinvolti, compresi i dipendenti comunali e le amministrazioni, impegnati anche per liberare le coperture e i tetti sia delle abitazioni sia delle strutture di dimensioni maggiori: si tratta di un’attività molto complessa, anche in previsione delle possibili nevicate delle prossime giornate. Sono in costante contatto con la Protezione Civile e con i sindaci dei territori a cui daremo la massima attenzione in seguito alle spese sostenute per spostare le grandi quantità di neve. Ricordo che nella giornata del 4 gennaio abbiamo indicato, tramite le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, le modalità per quantificare i costi. Come già annunciato, il Governo sarà pronto a intervenire”.
DALLA PROVINCIA LE ESIGENZE DEI SINDACI
BELLUNO Continuano le operazioni connesse all’emergenza neve. Queste le principali esigenze rappresentate dai sindaci. San Nicolò – completare la viabilità a Gere e proseguire nella rimozione della neve dai tetti
Comelico Superiore – completare la viabilità a Casamazzagno. Rimozione neve dati tetti della palestra di Candide e verifica della ex scuola professionale a Casamazzagno. Completare rimozione neve da municipio ed edificio di fronte. San Pietro – terminare la viabilità di Costalta e Presenaio. Richiesta di un camion aggiuntivo. Rimozione neve dai tetti della canonica e del municipio, delle scuole elementari e dell’asilo di Costalta, e dal lavatoio di Costalta. Santo Stefano – proseguire con lo sgombero neve dalla viabilità interna e nei pressi delle scuole, compre la verifica di rimozione neve dai tetti. Verifica anche a Costalissoio per sgombero neve e viabilità interna. Danta – completare viabilità interna e sgombero neve dai tetti.
CONTINUA IL LAVORO DEI VIGILI DEL FUOCO DOPO IL MALTEMPO DEI GIORNI SCORSI
BELLUNO Continuano anche oggi le operazioni di sgombero neve. In particolare sui tetti che presentano problemi strutturali e sugli sporti sotto l’ultimo paraneve che fronteggiano strade e piazze pubbliche (perché la caduta di neve ghiacciata potrebbe provocare danni a cose e persone). In questo momento i Vigili del Fuoco stanno operando a San Nicolò con la fresa dei volontari arrivati da Trento, mentre i volontari dei Vigili del Fuoco lavorano a Cibiana, dove la situazione è abbastanza complessa (sono in arrivo anche mezzi più piccoli, per lo sgombero neve tra le vie del paese). È in arrivo una fresa anche dalla società autostrade, per agevolare il lavoro. Durante la mattinata, anche operazioni di allargamento strade a Lozzo, Calalzo e altre zone del Cadore, dove i cumuli a bordo carreggiata cominciano a essere importanti. Nel pomeriggio è in programma un aggiornamento del Com a Santo Stefano, anche in vista delle nuove nevicate previste per domani (dovrebbe trattarsi di precipitazioni di lieve entità). (nella foto Santo Stefano di Cadore)
IL SOCCORSO ALPINO SUI TETTI DI STRUTTURE PUBBLICHE E PRIVATE
NEVICATE E MALTEMPO, COLOMBERO (UNCEM): INVESTIMENTI DA AUMENTARE SULLE RETI.
ROMA In più di un’occasione, negli ultimi dieci anni, Uncem ha segnalato a Prefetti, Governo e Parlamentari, le urgenze di infrastrutture moderne ed efficienti nei territori montani del Paese. La pandemia contribuisce a far crescere sperequazioni territoriali che non sono più solo tra nord e sud, bensì aumentano tra aree urbane e zone montane. “In questo contesto, tra crescenti disuguaglianze, registriamo con forte preoccupazione le criticità sulle reti infrastrutturali, energetiche e per le telecomunicazioni che riguardano proprio le aree montane alpine e appenniniche. Mentre Uncem apprende con favore la presenza nella legge di bilancio 2021 di ‘un fondo perequativo infrastrutturale’ che ci auguriamo possa avere al più presto attuazione e concretezza, siamo fortemente preoccupati, rispetto alle reti, per le carenze di manutenzioni ordinarie e straordinarie che compromettono la corretta ed efficace erogazione dei servizi – in particolare energetici – nei borghi e nei territori montani italiani”, evidenzia il Presidente Uncem, Roberto Colombero. La situazione diventa particolarmente complessa in occasione di intense precipitazioni, di eventi meteorologici non certo “eccezionali”
Uncem rileva un impegno degli operatori di telefonia e dell’energia, proprio in queste ore, per risolvere criticità, intervenire sui guasti, consentire l’erogazione dei servizi alle collettività. “Ma è necessario invertire gli addendi, sostituendo agli interventi nel post-emergenza, maggiori investimenti continuativi e preventivi. “Ci riferiamo riferisco a opportune iniziative, come taglio di alberi nelle zone di passaggio delle linee, interramento delle linee aree, realizzazioni di nuove cabine, sostituzione di reti obsolete… che devono attuate e programmate, che devono essere condivise con Regioni ed Enti locali – aggiunge Colombero – In questa direzione, Uncem è pronta a tavoli territoriali”
LE PROMESSE DEL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
ROMA “Le misure restrittive imposte per contrastare il Covid in questo periodo hanno colpito particolarmente la filiera legata al turismo invernale e sportivo. Da parte del Governo c’è massima attenzione per un settore, come quello legato alle piste da sci, che è strategico per l’economia locale ma anche nazionale. Per questo all’interno del prossimo decreto Ristori saranno previste misure ad hoc per impianti di risalita, bar e ristoranti. L’attività sciistica con il suo indotto rappresenta una realtà importante del nostro Paese ed è nostro dovere supportarla con gli strumenti necessari per far fronte al periodo di chiusura”. Lo dichiara il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Riccardo Fraccaro.
GLI EX ALLIEVI DEL CALVI VICINI ALLA FAMIGLIA DI GIOVANNI LUSSATO
di Dino Bridda
BELLUNO Si susseguono a Belluno e in provincia le espressioni di cordoglio per la scomparsa di Giovanni Lussato, già dipendente di un istituto di credito e persona assai impegnata nel volontariato. Al lutto che ha colpito la famiglia si associa anche l’Associazione Ex Allievi del Calvi della quale egli fu socio fondatore, assieme alla moglie Ivana Lasta, alla figlia Michela ed al genero Massimo Masson. Lussato si era diplomato ragioniere, infatti, al “Calvi” di Belluno nell’anno scolastico 1967-68 assieme alla futura moglie e attualmente era membro del Consiglio direttivo del sodalizio degli ex allievi. «Giovanni ha sempre dato un apporto positivo e costruttivo alle nostre iniziative – ricordano il presidente Baldovino Sponga ed il segretario Vito Tormen – proponendole e sostenendole con quell’entusiasmo che ha sempre caratterizzato il suo approccio al lavoro di gruppo».
Altra associazione in lutto è quella degli “Amici dell’Istituto” di Ricerche Sociali e Culturali della quale Lussato è stato tra i soci fondatori ed apprezzato presidente da dieci anni a questa parte. Il medesimo sodalizio conta attualmente una cinquantina di soci e simpatizzanti ed ha al suo attivo un intenso programma svolto di viaggi, visite a mostre e musei, luoghi di interesse storico e artistico, presentazioni di libri, tutte attività realizzate con la guida appassionata di Giovanni Lussato.
NON RESTEREMO INERMI IN ATTESA DEL FUNERALE DI ACC
BORGOVALBELLUNA Non c’è un minuto da perdere dicono le Segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm, per questo hanno chiesto un incontro urgente con il commissario straordinario Maurizio Castro. Ecco cosa è emerso: i volumi produttivi previsti per il 2021 si confermano altissimi, oltre i 2,2 milioni di compressori e l’inizio d’anno è corrispondente a quelli del primo decennio del secolo quando ACC era tra i leader mondiali del settore; il nuovo compressore modello 139 a velocità variabile sta riscuotendo grande interesse sul mercato in quanto le sue prestazioni lo collocano al vertice della categoria dei compressori cosiddetti “premium” e la sua industrializzazione avrà inizio a partire dal mese di settembre 2021; nonostante tutte le misure adottate sin qui, la liquidità di ACC si esaurirà nelle prossime settimane, a causa del mancato apporto dei finanziamenti bancari attesi a seguito dell’autorizzazione Europea che invece è stata procastinata nel tempo. “Ribadiamo con forza, ancora una volta – dicono i rappresentanti sindacali – che ACC di Mel è una fabbrica che produce a pieno regime, è riconosciuta dal mercato della refrigerazione domestica Europea come essenziale e ha grandi potenzialità di accrescere le sue quote di mercato, la sua tecnologia e i suoi livelli occupazionali. Il Governo si è sempre dichiarato pronto e disponibile a fare ogni passo necessario per salvarla e farla diventare l’asse portante del grande progetto del Polo integrato del compressore italiano (ItalComp) insieme con l’ex Embraco per sfidare i colossi asiatici che scorrazzano indisturbati nei mercati Europei a colpi di dumping (nell’indifferenza della Commissione Europea, che da un lato finge di non accorgersi degli aiuti pubblici ai grandi gruppi cinesi del compressore e smentisce se stessa autorizzando la giapponese Nidec a riaprire lo stabilimento austriaco ex ACC che le aveva ordinato di vendere solo qualche mese prima, e dall’altro è particolarmente solerte nel paralizzare con ripetuti rinvii la continuità di Mel”. I sindacalisti affermano di aver sempre creduto, apprezzato e sostenuto le intenzioni del Governo: ItalComp per loro è una vera operazione di politica industriale pubblico-privata con investimenti strategici che va finalmente nella direzione giusta, dopo decenni di colpevole inerzia e pigrizia. “Per noi e per i lavoratori non è più il tempo di dichiarazioni rassicuranti che leggiamo sulla stampa, da settimane sollecitiamo un incontro decisivo per il futuro di ACC. Il Governo deve a stretto giro(pochi giorni) convocare le Regioni, i sindacati, gli enti locali, il commissario straordinario; e deve una volta per tutte: definire una scaletta credibile e impegnativa per la costituzione e per l’operatività della NewCo ItalComp a guida Invitalia (sulla base di atti normativi finalmente chiari, dopo che il DM 29/10/20 ha suscitato molti dubbi fra gli esperti e sembra non corrispondere al vero spirito del DL Rilancio e del suo art. 43 per il salvataggio delle imprese strategiche); – affidare a un soggetto imprenditoriale bancario o industriale un intervento-ponte a favore di ACC che la mantenga attiva sino a quando non sarà rilevata da ItalComp (è un intervento che costa pochi milioni – meno di 10 – che possono essere garantiti in restituzione da Invitalia in diverse forme al momento del passaggio delle consegne ACC-ItalComp, programmabile per la primavera 2021”. Le lavoratrici e i lavoratori, che con grande impegno,sacrificio e dedizione hanno garantito la continuità produttiva nel corso di tutto il 2020 nonostante il costante clima di incertezza per il loro futuro, e con loro le comunità locali del Bellunese non possono più aspettare. “Per noi e per tutti loro la sola idea che una grande fabbrica in pieno sviluppo venga abbandonata e tradita è socialmente, moralmente e politicamente inaccettabile. La Regione del Veneto, che ha fin da subito e sempre accompagnato con generosità la lotta dei lavoratori per il loro futuro e per la dignità del loro lavoro e il Governo che ha saputo gestire con saggezza la crisi aperta in modo irresponsabile da Wanbao oltre un anno fa, devono urgentemente e definitivamente dare concretezza ai loro impegni e ai loro sforzi”.
I GIOVANI AGORDINI E IL DONO DI NATALE ALL’ASSOCIAZIONE SAN MARTINO
di Gianni Santomaso
IL BILANCIO 2020 E LE NOVITA’ DI VALPE
di Gianni Santomaso
PRESENTATO IL CALENDARIO AGORDINO 2021
di Gianni Santomaso
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
Sembra che il contagio stia “scivolando” verso le zone alte dell’Agordino Val Biois in particolare.
“LA SCUOLA NON E’ UNA PARTITA A SCACCHI” LUCA ZAIA DA VENEZIA. DAL 7 GIALLO? ARANCIONE? ROSSO? …E CHI LO SA
VENEZIA diretta dalla sala stampa della Protezione Civile a Marghera, il Presidente del Veneto Luca Zaia farà il punto sull’emergenza Covid-19.
DOSI VACCINO SOMMINISTRATE: 23644 – 60,8% del magazzino che si esaurirà entro l’inizio del fine settimana.
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Anche il Governo ha introdotto la Dad nelle zone arancioni. Al 31 gennaio valuteremo la situazione e poi prenderemo eventuali decisioni se prolungare o meno la DAD.
Protrarre l’apertura delle scuole al 1 febbraio – non ho sentito grandi critiche – non è una scelta politica. I ragazzi non hanno colpe, ma dobbiamo evitare ogni possibile assembramento. Per me è un fallimento chiudere una scuola, citando Victor Hugo: “Aprire una scuola significa chiudere una prigione”. DOMANDA, Un timore percepito, genitori degli studenti delle medie preoccupati Il Governo ha introdotto il parametro della dad almeno al 50% nelle zone gialle e arancioni. Se prendiamo la vecchia classificazione “rossa” chiusura superiori e terza media. Noi abbiamo inteso chiudere le superiori dopo riflessioni con gli esperti. I ragazzi delle superiori a parte numericamente e sono più esposti alla trafila del contagio. Non è che chiuderemo le medie tra una settimana o cosa a noi non risulta. E tutti gli altri enti di formazione e scuole private? Domanda complessa ne parleremo con l’avvocatura. Noi abbiamo esteso l’ordinanza agli enti di formazione ma sarà fatta una risposta ad hoc con le Faq. Boccia ha evidenziato la discrasia tra chiuedere le scuole e lasciare aperto tutto il resto. Perché le scuole chiuse con la DAD e le altre attività aperte compresi gli impianti di sci? Nessuna polemica, l’ordinanza è l’espressione di quanto dichiarato dagli scienziati e dalla prevenzione. Noi eravamo anche pronti a riaprire con i trasporti ben organizzati. Questa è una forma di smart working. L’impiango di risalita, la palestra e altre attività non si possono mettere in smart working. Qui si vede tutto come una contrapposizione, io ho il dovere di intervenire se lo chiede la sanità. E’ un’opportunità per evitare la circolazione di 200mila persone, peraltro in maniere aggregata, nell’aula, nell’ambiente chiuso. Ci sono altre regioni che hanno annunciato che potrebbero presentare la stessa ordinanza. Studenti 14-18 anni incertezza per il futuro, assenteismo per carenza di connessione, cosa fa la Regione per aiutarli? Ci siamo confrontati spesso con la dottoressa Palumbo referente per la scuola, mi ha detto che sono organizzati per la didattica a distanza. Ci sono poi i casi, anche dove abito io non esiste la linea telefonica e il segnale della scheda telefonica ha i suoi limiti. Nuove fasce ci saranno peggioramenti? Abbiamo metabolizzato che l’Rt sopra 1 significa fascia arancione; sopra 1,25 si va in zona rossa, ma verrà valutata anche l’incidenza. Ad oggi non sappiamo in quale fascia saremo. Impianti di risalita, potrebbe intervenire la Regione? No sono scelte nazionali. Non capisco perché davanti alla scelta di chiudere le scuole viene fuori ora un lungo elenco di chi rimane aperto o chiuso. E’ un dibattito assurdo.
LA DOTTORESSA FRANCESCA RUSSO, CAPO DIPARTIMENTO PREVENZIONE.
FASE 2, IL VACCINO PER LA POPOLAZIONE. OBIETTIVI RAGGIUNTI (O QUASI) PER LA FASE 1
LA SITUAZIONE 38mila dosi a settimana di vaccino anticovid come da previsione, in distribuzioni alle Ulss che hanno avviato le vaccinazioni dal 30 dicembre per operatori sanitari, ospiti e operatori delle residenza anziani. Entro fine mesi potrebbero arrivare 185mila dosi, ultima tranche della prima fase. Le Ulss hanno espresso una scala di rischio, chiamati tutti quelli più a contatto con soggetti contagiosi. Abbiamo considerato anche i volontari direttamente coinvolti nell’emergenza virus, anche i privati accreditati, e il settore sanitario privato (dentisti, chi ha centri diagnostici) IL VACCINO PER LA POPOLAZIONE anche qui ci sono le priorità, i soggetti ultra 80 enni per prima e sono già 360mila, saranno invitati attreverso un avviso che arriverà a casa. A seguire: dai 70 ai 79 anni, (fascia a rischio per i ricoveri in terapia intensiva e area non critica); 60 ai 69 anni; L’obiettivo vaccinare contemporaneamente i tre scaglioni e modificare la circolazione del virus. Ci sono poi le categorie a rischio con soggetti con patologie a rischio; i soggetti appartenenti ai servizi essenziali (insegnanti, farmacisti, forze dell’ordine) I TEMPI Dipendono esclusivamente dall’arrivo del vaccino, tempi e quantità. VACCINI E RICHIAMI Oggi vengono inoclulate due dosi, per il futuro dipende dalla fornitura di febbraio. IL VACCINO FUNZIONA? Efficacia al 95%, molto elevata con alti livelli di sicurezza. Teniamo sotto controllo i vaccinati: arrossamento, dolore al braccio, febbre, affaticamento. COME FUZIONA? Non presenta il virus vivo, ma un Rna (portatore di proteina) per stimolare il sistema immunitario che produce anticorpi anticovid. REAZIONE NEL VACCINATO Nei primi 15 giorni la prima risposta, con la seconda dose si alza la produzione di anticorpi che rimane per molto tempo per ora indefinito. Al momento per 6-12 mesi dovrebbe essere sufficiente fare due dosi. MUTAZIONI DEL VIRUS Abbiamo individuato 3 soggetti con la variante inglese e altre mutazioni mai riscontrate in Italia. Ci sono due varianti in molti Paesi del mondo: l’inglese e la sudafricana stanno preoccupando.
SCUOLA ZAIA: “Ci sono genitori che ci diffidano di fare i tamponi ai figli”.
FRANCESCA RUSSO: Prevista la modifica del protocollo di identificazione e gestione dei casi nelle classi. Nel 30% di classi abbiamo avuto un caso secondario. Adesso per evitare la diffusione dei secondari il nuovo protocollo: dalla seconda elementare, con un soggetto positivo in classe (alunni o insegnanti) la stessa viene chiusa. I bambini fanno il tampone dopo 10 giorni, a fine quarantena. Se i genitori non vogliono fare il tampone il medico valuta se siano sempre stati asintomatici e se possano rientrare in classe. Dopo la quarantena i bambini possono tornare in classe.
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ACCOLTA L’INTERPELLANZA DI BOND SUI VACCINI NELLA RSA
ROMA «Uno sgravio di responsabilità per il personale delle case di riposo e insieme una maggiore efficacia nelle operazioni di somministrazione del vaccino agli anziani. Per fortuna di tanto in tanto il governo ascolta anche le opposizioni. In questo caso, una mia interpellanza, presentata il 31 dicembre, che trova risposta in un decreto legge a favore degli ospiti delle Rsa». Così in una nota il deputato di Forza Italia Dario Bond, che a fine anno aveva presentato una interpellanza chiedendo di integrare le norme della legge 22 dicembre 2017, n. 219 e permettere la somministrazione del vaccino anti-Covid agli anziani incapaci o affetti da infermità che limita la loro capacità di intendere e di volere (e che pertanto non sono in grado – personalmente o a mezzo di soggetti legittimati – di esprimere il loro consenso al relativo trattamento sanitario).
IL CONSIGLIERE PROVINCIALE PAOLO VENDRAMINI DIMOSTRA DI NON ESSERE INFORMATO
BELLUNO Vanno bene le critiche, ma se costruttive e soprattutto concrete. Nel caso in esame il consigliere Vendramini viene accusato dalla Ulss di non essere informato sui fatti che ha trattato richiamando l’azienda del direttore Caldogno sulla tematica degli infermieri. Puntuale la risposta della Ulss1 Dolomiti
Come noto, la carenza di personale infermieristico riguarda sia le case di riposo che l’azienda sanitaria, che si è trovata a dover far fronte a necessità di istituire nuovi servizi. La programmazione del numero di posti a disposizione nei corsi universitari è stabilito da norma statale. Ulss e Regione, quindi, non hanno strumenti per aumentare deliberatamente il numero di studenti, pur avendo nel territorio un corso di laurea in infermieristica che assicura ogni anno un’ottantina di infermieri laureati. Il numero di infermieri necessario all’Ulss Dolomiti e autorizzato dalla Regione in base ai criteri parametrati sulle necessità assistenziali e al turn over , è superiore al numero di professionisti in graduatoria vincitori del concorso pubblico indetto a livello regionale da Azienda Zero (103). Come detto e scritto nella massima trasparenza, l’Ulss Dolomiti ha deliberato l’assunzione dei 103 infermieri aventi diritto precisando che “Le assunzioni deliberate verranno attivate gradualmente tenendo conto anche delle situazioni contingenti in alcune RSA del territorio, attivando gli istituti previsti dalla norma”. Peraltro, forse il consigliere non sa (non è infatti materia di competenza della Provincia) che il tavolo di coordinamento con i Centri di Servizio è costante e proprio ieri si è riunito. Oltre al tema della vaccinazione anti covid, è stato affrontato anche il tema degli infermieri, noto e trattato da tempo nel comune interesse di dare servizi adeguati alla comunità in tutti i setting assistenziali. Spiace, quindi, che ancora una volta si scelga la via del clamore a mezzo stampa piuttosto che favorire la costruzione di soluzioni operative.
TRASPORTO PUBBLICO E GARA TPL, LA CONFERENZA STAMPA IN PROVINCIA
BELLUNO Partecipano il consigliere provinciale delegato ai trasporti Dario Scopel, Giornalisti: Giovanni Santin, Roberto De Nart, Irene Aliprandi, Andrea Zucco, Carlo Arrigoni. Coordina Damiano Tormen.
L’IMPIEGO DEI MILITARI AIUTA LE COMUNITA’
BELLUNO «Nonostante i molteplici fronti in cui sono impegnate, le Forze Armate hanno trovato le risorse per aiutare i comuni montani dove più è nevicato in queste settimane». Il deputato bellunese Roger De Menech, da giorni in stretto contatto con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, sottolinea «il contributo concreto dell’Esercito al superamento dell’emergenza maltempo che ha colpito le Dolomiti e in particolare alcune zone del Bellunese». Da lunedì, infatti, squadre del Genio militare – su richiesta dell’unità di crisi presso la Prefettura di Belluno – sono all’opera per liberare strade dalla neve e per assicurare i collegamenti con frazioni e piccoli comuni di montagna in Comelico. In coordinamento con il personale dei Vigili del Fuoco e con i volontari della Protezione civile, i militari stanno liberando i tetti dalla neve e trasferendo fuori dai centri abitati l’enorme quantità di neve accumulata. «Da più di dieci anni non nevicava tanto», ricorda De Menech, «e le previsioni indicano che potrebbero verificarsi ulteriori nevicate nelle prossime settimane. Lo sgombero neve mette da sempre in difficoltà le amministrazioni comunali, specie quelle più piccole, a corto di risorse umane, di mezzi e di materiali. Insieme al lavoro della protezione civile e di centinaia di volontari, l’intervento dell’Esercito dà un aiuto immediato alle comunità e alleggerisce il peso dei lavori a carico delle amministrazioni locali». L’impiego dei militari sul fronte meteo è stato autorizzato dal Ministero della Difesa in tutto il paese e si somma alle attività istituzionali e, non da ultimo, agli impegni per il contrasto della pandemia e alla distribuzione dei vaccini.
USARCI CHIEDE CHIARIMENTI PER I RISTORI AGLI AGENTI DI COMMERCIO
BELLUNO “Ci sono ancora agenti esclusi, apriamo subito un tavolo con il Governo, qui in molti cesseranno l’attività”. Anche da Belluno si alza il grido di protesta di Usarci – Unione sindacati agenti rappresentanti di commercio per il mancato sostegno ad una parte della categoria. L’incontro delle scorse settimane con il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, non ha risolto l’inghippo. Anche a Belluno ci sono professionisti rimasti senza aiuti dal Governo, sulla base di un calcolo dei fatturati che non rispecchia la reale situazione di questi lavoratori. “Gli agenti di commercio che non rientrano nei codici Ateco sono ancora a bocca asciutta – spiega il segretario del Veneto e presidente provinciale di Usarci, Franco Roccon -. Chiediamo l’immediata sospensione del criterio di distribuzione attraverso il codice Ateco e un ristoro di almeno 1000 euro a tutti coloro che non hanno ancora ricevuto nulla”. Nelle scorse settimane le sigle Fnaarc, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, Ugl Terziario e Usarci nazionale si erano sedute attorno al tavolo con Patuanelli, oggi si chiede di valutare un periodo più ampio per il calcolo del calo di fatturato, non solo il mese di aprile 2020 valutato sull’aprile 2019. “Le rassicurazioni sono rimaste lettera morta – osserva Roccon -. Ora più che mai i nostri agenti hanno bisogno di ristori per definire appieno la loro attività e decidere se proseguire o meno”. Il presidente prevede la chiusura di molte posizioni, da qui ai prossimi mesi, da parte di professionisti bellunesi che non riescono a reggere il colpo della crisi. “Il 70% delle attività commerciali e di transazione – conclude Roccon – avvengono attraverso gli agenti di commercio. Escludere questa categoria così importante per l’economia italiana significa tentare la ripresa con il freno a mano tirato”
IL COVID A PONTE NELLE ALPI
PONTE NELLE ALPI Dieci mesi di Covid. Di emergenza sanitaria, di contagi e timori, di mascherine e tamponi. Dieci mesi che il Comune di Ponte nelle Alpi ha affrontato grazie al senso di responsabilità della cittadinanza. E alla professionalità dei suoi medici: due siedono anche in consiglio. Sono l’assessore Pierluigi Dal Borgo e il capogruppo di maggioranza Fulvio De Pasqual. Il quale, nell’ultima seduta consiliare, si è soffermato proprio sugli effetti del virus: «La pandemia sta sconvolgendo il nostro modo di vivere. Molte sono le persone contagiate, alcune hanno avuto problemi sanitari e, purtroppo, diversi sono stati i decessi in conseg
uenza del Covid-19. A nome del gruppo di maggioranza di “Direzione Comune” esprimo Il cordoglio per i numerosi lutti che hanno coinvolto la nostra comunità». Il virus non ha risparmiato nemmeno la struttura residenziale della Casa del Sole: «È doloroso far fronte a un drammatico aumento della sofferenza e della mortalità in uomini e donne che, pur a fronte di una situazione clinica complicata, erano ospiti da anni in struttura. Il virus ha rotto un fragile equilibrio, determinando grandi sofferenze, fisiche e
non solo. Le inevitabili misure di contenimento e il modo in cui gli operatori devono proteggere loro stessi e le altre persone, hanno cambiato la relazione tra le persone. Il pensiero e un sentito ringraziamento vanno al presidente Daniele Galantin, alla direttrice Cinzia Pierobon e a tutte le figure professionali: dai medici al personale infermieristico fino agli addetti all’assistenza, alle pulizie e a chi, in qualche maniera, è coinvolto e opera con gli ospiti a diverso titolo. Grande è l’impegno per cercare di mitigare i disagi con forme differenti – per esempio con la sala degli abbracci e la tecnologia – ma il ritorno a quella che riteniamo la normalità non sarà facile. A questo proposito, è necessario individuare nuove modalità assistenziali». Tutt’altro che agevole anche l’assistenza sul territorio: «Soprattutto nel seguire i casi positivi al Covid o in quarantena. Fondamentale si è rivelato il contributo dei Servizi sociali del Comune, in stretto rapporto con la Protezione civile e con noi medici di Medicina generale». Determinanti poi i fondi erogati alle famiglie e alle categorie, oltre all’ausilio delle associazioni di volontariato. Ma il danno economico causato dalla pandemia sarà pesante: «Le ricadute negative sul nostro sistema – prosegue De Pasqual – si manifesteranno a lungo. Utilizzando le risorse che provengono dai trasferimenti statali, e in parte con risorse proprie, l’amministrazione di Ponte nelle Alpi cercherà di intervenire sulle persone, sui gruppi familiari, sulle categorie più colpite. Siamo riusciti a trovare risorse di rilievo del nostro bilancio, anche se sappiamo che non sono sufficienti. Faremo in modo di continuare questo impegno pure nel 2021». Infine, una nota di speranza: «Prima di partecipare al consiglio comunale – conclude il capogruppo di maggioranza – ero nella struttura residenziale di Cavarzano e ho dedicato parte del tempo alla compilazione della modulistica finalizzata a somministrare il vaccino anti-Covid agli anziani ospiti. L’auspicio è che questo sia l’inizio per uscire dai drammi che abbiamo vissuto nel 2020».
1000 EURO PER UNA “STANZA DEGLI ABBRACCI” A PUOS D’ALPAGO
BELLUNO Una stanza degli abbracci per gli ospiti della casa di riposo (Belluno). È la proposta di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil di Belluno, che insieme alle rispettive associazioni di volontariato Auser, Anteas e Ada Cadore hanno messo a disposizione mille euro per la realizzazione dello spazio dedicato. Un gesto concreto per tendere la mano ad una delle strutture che più sta soffrendo in queste settimane: al numero di positivi (uno dei più altri tra le Rsa del bellunese) si sommano infatti i gravi danni causati dal maltempo, che all’inizio di dicembre ha costretto la direzione a trasferire tutti gli ospiti in altre strutture. Una tragedia nella tragedia, che aggiunge sofferenza e tristezza ad un periodo già di per sé estremamente delicato. Di qui l’iniziativa di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil che, visto il successo avuto in altre strutture, hanno proposto di inserire, tra i lavori per rendere nuovamente agibile l’edificio, anche la creazione di una “stanza degli abbracci”. Un ambiente separato da una membrana trasparente, che permette alle persone in isolamento di incontrare e abbracciare, in piena sicurezza, i propri cari, restituendo – anche se filtrato dal velo trasparente –quel contatto fisico di cui la pandemia ci sta privando da quasi un anno. La vicinanza dei propri cari è per molti anziani la miglior medicina, ma la necessità di preservare la salute (pubblica e degli anziani in particolare) ha imposto regole di prevenzione molto severe, che hanno portato per lungo tempo anche all’interdizione delle visite. Una decisione sicuramente necessaria, che tuttavia ha acuito la solitudine profonda di molti anziani ed anziane.
MARIA RITA GENTILIS SEGRETARIA GENERALE SPIGIL BELLUNO In questo periodo di forte sofferenza, sia per la situazione difficile causata dalla pandemia sia per l’imperversare delle intemperie e degli allagamenti che hanno investito recentemente il Centro Servizi socio Assistenziali Puos d’Alpago e reso ancora più acute le difficoltà di gestione generale, come Organizzazioni Sindacali dei Pensionati assieme al le Associazioni Auser Ada e Antesas, volevamo far sentire la nostra vicinanza a tutte le persone che sono ospiti della Casa di Riposo. Da tempo le visite tra familiari e ospiti sono state interdette e da poco sono consentite con modalità severe di prevenzione. Immaginiamo quanto la mancanza dei propri cari determini una solitudine inusuale e profonda in tutti coloro che non possono incontrare i volti amati. Un tentativo per sollevare dalla tristezza quotidiana le anziane e gli anziani, pensavamo, che poteva essere la messa in opera della stanza degli abbracci. Se nei lavori di sistemazione per rendere nuovamente agibile l’edificio può essere prevista una stanza degli abbracci, lo Spi Cgil con Fnp Cisl e con Uilp Uil assieme a Auser provinciale, Ada Cadore, Anteas Belluno, mettono a disposizione la somma raccolta di 1000.00 euro per portare a compimento l’opera. Abbiamo pensato alla Rsa Centro Servizi socio Assistenziali Puos d’Alpago proprio perchè maggiormente colpita dagli eventi atmosferici.
SCUOLA APERTA AI LICEI GALILEI-TIZIANO
BELLUNO Sabato alle 15 ultimo incontro di Scuola aperta per gli indirizzi scientifici dei Licei Galilei-Tiziano. Gli allievi del Galilei, hanno messo a disposizione le proprie competenze tecniche per la registrazione di video e di tour virtuali dei laboratori e della scuola. Sul sito della scuola (www.liceibelluno.gov.it) è attivo il link dedicato per iscriversi all’incontro di sabato, che si terrà sempre mediante il software di videoconferenza Zoom. Al raggiungimento dei cento iscritti il link verrà temporaneamente chiuso e riattivato dopo quella data per l’iscrizione all’appuntamento successivo, che sarà invece dedicato al Liceo Classico, l’incontro si terrà sabato 16 gennaio, sempre alle 15.
APERTE LE ISCRIZIONI PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA DI SEDICO
SEDICO A seguito delle restrizioni imposte dalla normativa attualmente vigente a causa dell’Emergenza sanitaria per Covid-19, si comunicano, di seguito, le modalità di raccolta delle iscrizioni alla Scuola dell’infanzia paritaria “don Modesto Sorio” per l’a.s. 2021/2022. Le nuove iscrizioni per n. 21 bambini nati entro il 31 dicembre 2018 (Piccoli) verranno raccolte con le seguenti modalità Per bambini/e: FRATELLI E SORELLE DI BAMBINI FREQUENTANTI NELL’A.S. 2021/2022; RESIDENTI NELLE FRAZIONI DI BRIBANO E LONGANO le iscrizioni si raccolgono dal 7 gennaio al 12 gennaio 2021, con l’invio del modulo di iscrizione compilato e firmato, allegando un documento d’identità dei genitori ed il Codice Fiscale del bambino e l’attestazione del bonifico bancario di versamento della quota di iscrizione, pari ad € 90,00.- (IBAN IT07S0585661310082571095796) via mail al seguente indirizzo: [email protected]. Dal giorno 14 gennaio 2021, a mezzo di avviso pubblico, verrà reso noto il numero di posti che rimarranno disponibili per l’iscrizione di bambini/e: RESIDENTI NEL COMUNE DI SEDICO; RESIDENTI IN ALTRI COMUNI I genitori potranno richiedere l’iscrizione, inviando il modulo di iscrizione compilato e firmato, allegando un documento d’identità dei genitori ed il Codice Fiscale del bambino, attraverso una pec da spedire all’indirizzo: [email protected], a partire dalle ore 8,00 di lunedì 18 gennaio 2021. Verrà data precedenza alle richieste pervenute via pec per prime in ordine di tempo, attestato attraverso la ricevuta della pec medesima, dopo le ore 8,00 del 18/01/2021. Per avere maggiori informazioni o per ricevere la modulistica, si potrà inviare apposita richiesta via mail all’indirizzo [email protected] oppure inviando un messaggio di whatsapp al numero 3756676010.
GLI ALPINI DI ROCCA PIETORE IN AIUTO PER LA SPESA
ROCCA PIETORE Il Gruppo Alpini di Rocca con componenti facenti parte anche il neonato Gruppo ANA Comunale di Protezione Civile, dà disponibilità per consegnare la spesa (preventivamente ordinata e pagata al negozio) a coloro i quali si trovano impossibilitati a muoversi, causa Covid. Eventualmente chiamate o meglio mandate un messaggio a questo numero 3406936014 e prendete accordi
CONCERTO PER VIOLINI CON AGORDO MUSICA
DALLA SALA PAPA LUCIANI DI AGORDO IVAN ZASSO E LORENZO COSTANTINI.
ONDA ROSA, IL CALENDARIO
Onda Rosa, l’associazione nata in Alpago con l’obiettivo di dare un sostegno alle donne che ricevono una diagnosi di tumore alla mammella. E creare una rete di supporto affinché nessuna persona si sente sola, lungo un tratto di cammino da affrontare in salita.
E a Spert d’Alpago la tradizione che si tinge di rosa dedicando una delle 80 natività all’Associazione Onda Rosa aps, un gruppo di volontarie capitanate dalla dottoressa Caterina Fontanella che si occupa di affiancare le donne colpite da tumore al seno.“Presepi per le vie” taglia quest’anno il traguardo delle dieci edizioni
FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
LA SETTIMA PUNTATA, la mobilità sostenibile
OSPITE IL VICEPRESIDENTE EMILIANO BONANNI
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI 7^ PUNTATA: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
Circa un paziente su cinque con carcinoma mammario risulta HER2- positivo, e questa positività è associata a una malattia aggressiva, un alto tasso di recidiva e un aumento della mortalità. Trastuzumab deruxtecan, l’anticorpo monoclonale coniugato anti-HER2 di Daiichi Sankyo e AstraZeneca, mostra un’efficacia notevole e una risposta duratura nelle pazienti affette da carcinoma mammario metastatico HER-positivo, precedentemente trattate con due o più regimi terapeutici. I risultati aggiornati dello studio di fase II DESTINY-Breast01 sono stati presentati durante il San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) 2020. Pierfranco Conte, Ordinario di oncologia, Università di Padova
LA RACCOLTA COMPLETA
GOCCE DI FILOSOFIA, CON CHIARA CAU, CON LISA DE LUCA.
TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL SABATO ALLE 6.55 E ALLE 18.55
LA SECONDA PUNTATA
LA RACCOLTA COMPLETA
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
AUDIO
RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA
IL NUMERO DI DICEMBRE CON PAOLO CHISSALE’ E FABRIZIO CAMPEDEL
RACCOLTA COMPLETA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
OSPITE: Maurizio Alfieri
RADIO PIU INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
RACCOLTA COMPLETA
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
RACCOLTA COMPLETA
SP 1 MADONNA DEL PIAVE senso unico alternato regolato da semaforo fino al 15 gennaio in comune di Quero Vas per realizzazione tombinatura
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
S.P. 251 DI VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA dalla località Soffranco fino all’imbocco nord della galleria S. Giovanni interdizione totale al transito per cedimento della carreggiata
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
Precipitazioni: Nella notte probabilità molto alta (90-100%) di nevicate fino nei fondovalle prealpini più freddi (Valbelluna) e 300/400 m a ridosso della pedemontana. In mattinata persisteranno le nevicate (70-80%). Nel pomeriggio/sera sempre più sporadiche sulle Prealpi (20/30%), ancora sparse sulle Dolomiti (40-60%). Tra martedì pomeriggio/sera e mercoledì sono previsti apporti medi di 10-15 mm, localmente 15-20 mm, con altrettanti cm di neve sui 1000 m, un po di più oltre i 1200/1400 m per neve soffice, cumuli minori nei fondovalle per neve umida e contributo pioggia.
Temperature: Ad eccezione di un lieve rialzo delle minime nelle valli al mattino, saranno in generale lieve diminuzione con ambiente termico invernale nei fondovalle (massime di 1/2°C) e gelido in alta quota. Non escluso un forte calo termico in serata a bassa quota in caso di rasserenamenti. Su Prealpi a 1500 m min -6°C max -5°C, a 2000 m min -9°C max -8°C. Su Dolomiti a 2000 m min -10°C max -9°C, a 3000 m min -16°C max -15°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, in quota deboli/moderati da sud-est al mattino, disponendosi da sud-ovest a metà giornata e da nord-ovest in serata, 5-15 km/h a 2000 m, 10-20 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In ulteriore diminuzione, eccetto stazionarietà delle massime in quota. I livelli termici rimarranno invernali nei fondovalle e gelidi in alta quota. Su Prealpi a 1500 m min -7°C max -5°C, a 2000 m min -10°C max -8°C. Su Dolomiti a 2000 m min -11°C max -9°C, a 3000 m min -17°C max -15°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, in quota deboli/moderati, inizialmente da nord-ovest, poi da sud-ovest, 5-10 km/h a 2000 m, 10-20 km/h a 3000 m.
IHL: OGGI IN PROGRAMMA LA SFIDA TRA ALLEGHE E PERGINE
ALLEGHE Si gioca oggi sera la partita valida per la 17ª giornata della IHL tra Alleghe e Pergine. Dopo la bella vittoria di sabato scorso contro l’Unterland Cavaliers, le civette giocano al De Toni la seconda sfida del 2021. Ad Alleghe le Linci trentine che arrivano da una sconfitta contro il Bressanone. Biancorossi bisognosi di punti per abbandonare la parte bassa della classifica evitando di rimanere fuori dai giochi anzitempo. Stesso discorso anche per il Pergine che dista ad un solo punto di distanza dagli agordini. Ingaggio alle 19:30 e diretta su Radio Più con “Hockey Al Punto Giusto”.