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OGGI a Canale d’Agordo INTERRUZIONE CORRENTE ELETTRICA TRA LE 8.30 E LE 13.00 nelle vie 20 agosto, Rividella, Mezzavilla e Lotta
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, LIVINALLONGO: CHIUSURA.
NEI GIORNI 9 E 10 GIUGNO CHIUSURA TOTALE ALLA CIRCOLAZIONE STRADALE DALLE 8 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 17.30 IN LOCALITA’ PIAN DI SALESEI PER RIMOZIONE MASSA ROCCIOSA A MONTE DELLA STRADA. NEGLI ALTRI ORARI SENSO UNICO ALTERNATO CON SEMAFORO
TRAVOLTO DAL MONTACARICHI LONGARONESE DI 52 ANNI MUORE IN SVIZZERA
È MORTO LO SCULTORE DEGLI EMIGRANTI
SCHIACCIATO NELLA BETONIERA, SOCCORSO E TRASPORTATO AL CA’ FONCELLO DI TREVISO
PONTE NELLE ALPI Ancora incidenti sul lavoro, tre giorni fa un operaio di Veneto Strade colpito al volto dal braccio dello sfalcia erba mentre lavorava sulla strada a Quero Vas, l’altro ieri un operaio ustionato dall’acqua bollente in cartiera a Santa Giustina, stamane alle 9 un 62enne di Sedico Franco Visentini è stato travolto dalla betoniera, stava pulendo l’interno della cisterna quando è rimasto agganciato alla stessa in un cantiere a Ponte nelle Alpi in Viale Cadore. L’uomo è ricoverato in prognosi riservata Cà Foncello di Treviso. La ricostruzione dell’incidente affidata ai tecnici dello Spisal e ai Carabinieri chiamati a ricostruire la dinamica dell’accaduto e a stabilire eventuali responsabilità. I vigili del fuoco sono intervenuti con un camion gru ed un’autopompa, riuscendo a liberare l’uomo intrappolato tra il longherone e la cisterna e poi affidato ai soccorritori del 118. Una volta stabilizzato dal personale sanitario del SUEM trasportato in elicottero in ospedale a Treviso.
FUORISTRADA SUL FALZAREGO 25ENNE INDENNE
CORTINA I vigili del fuoco di Cortina sono intervenuti ieri pomeriggio, lungo la regionale 48 delle Dolomiti. dove una 25enne ha perso il controllo della Polo, andando a sbattere su un paracarro e finendo oltre la carreggiata. Notevoli i danni al mezzo ma la ragazza non ha riportato conseguenze.
PARCHEGGI A PASSO CAMPOLONGO
LIVINALLONGO Silvia De Dorigo, consigliere comunale Fodom interviene su Radio Più su un tema importante quale i parcheggi a Passo Campolongo. La De Dorigo ha portato in consiglio documentazione importante e non manca di criticare chi denigra i cittadini pionieri del turismo.
SILVIA DE DORIGO CONSIGLIERE COMUNALE DI LIVINALLONGO
POCHI INCONTRI TANTI SCONTRI, ROMA CONTRO VENEZIA E IN CASA OPPOSIZIONE CONTRO MAGGIORANZA. PER L’APERTURA DELLE FRONTIERE BISOGNERA’ ATTENDERE IL 15 GIUGNO MA A VIENNA IL GOVERNO E’ DIVISO E AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA LA RICHIESTA DI RIPRISTINARE SCHENGEN.
di Mirko Mezzacasa
Governo e Regione Veneto sono di nuovo ai ferri corti, questa volta il Covid-19 non c’entra, nessuna delibera d’autonomia piuttosto Roma impugna la legge che autorizzava l’Università di Padova ad attivare un corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Treviso. Secondo il Governo la norma vìola le competenze dello Stato, per Zaia fatto imbarazzante “Se qualcuno pensa di danneggiarmi si sta sbagliando, i veri danneggiati sono i cittadini”. Scontri non solo a Roma ma anche a Venezia dove il PD attacca il gruppo di lavoro di Zaia per il taglio di 660 posti letto nel pubblico aggiungendone 270 nel privato come da schede ospedaliere approvate un anno fa. Con una mozione il PD chiede il ritiro di quel piano. Secondo l’assessore Manuela Lanzarin “Il piano non taglia nulla ma aumenta i posti in terapia intensiva e sub-intensiva”. Zaia interviene affermando che non vuole sentire dire che la Regione taglia i posti letto “Ci siamo adeguati – dice – ai parametri Ministeriali”. Bruno Pigozzo primo firmatario delle mozioni conclude in attacco “Zaia scenda dalla retorica mediatica ed entri nella quotidianità ospedaliera: i direttori generali non possono mettere in pratica in un mese quello che avrebbero dovuto fare in sei”. Tornando all’epidemia coronavirus ieri su oltre 13 mila tamponi effettuati in Veneto sono emersi solo 4 positivi, nessuno a Belluno, dunque ancora una percentuale molto bassa attorno allo 0,3 per mille, scendono anche i ricoverati soprattutto in terapia intensiva, ieri sera erano 17 di cui solo 2 positivi e da Marghera il dottor Paolo Navalesi direttore in terapia intensiva a Padova ha detto: “Ha ragione il mio amico Alberto Zangrillo: clinicamente il Covid-19 non esiste più. Ma c’è stato un tempo in cui non era così” Navalesi ha infatti ricordato i giorni delle 650 persone in terapia intensiva “Con onestà – ha aggiunto – non mi aspettavo nulla di quello che è successo. Abbiamo cercato di guardare con occhi di bambino a qualcosa che non avevamo mai visto prima e che personalmente spero di non vedere più: pazienti che entravano sulle loro gambe e la notte dopo erano moribondi, un 30% di estubati che tornava a respirare ma con problemi neurologici. Mi sono confrontato fin da subito con un amico di Wuhan, e con i colleghi di Milano, che stavano una settimana avanti a noi e peggio di noi. Ecco, abbiamo avuto la fortuna di quel vantaggio, e l’abilità di sfruttarlo” I NUMERI IN VENETO: TOTALE POSITIVI 19174 (+4) ATTUALMENTE POSITIVI 1197 (-101) DECESSI 1948 (+10) NEGATIVIZZATI 16029 (+95) IN ISOLAMENTO 1145 (-80) RICOVERATI 324 (-28 95 POSITIVI, 229 NEGATIVIZZATI), NEGLI OSPEDALI DI COMUNITA’ 43 (- 2 10 POSITIVI, 33 NEGATIVIZZATI), IN TERAPIA INTENSIVA 17 (-2, 2 POSITIVI, 15 NEGATIVIZZATI). DECESSI IN OSPEDALE: 9 .I NUMERI IN PROVINCIA: TOTALE CONTAGI 1175 (+0 ) , ATTUALMENTE POSITIVI 87 (-4) , DECEDUTI 110, NEGATIVIZZATI 974 (+6) ISOLAMENTO DOMICILIARE 151 (-6) RICOVERATI IN OSPEDALE AL SAN MARTINO 2 (-2)
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA – REGIONE 05 GIUGNO 2020
Con la collaborazione di Tiziano De Col
LEGGI LA CONFERENZA DI LUCA ZAIA
Non esiste star li a pettinare le bambole, le frontiere vanno riaperte. L’Italia è pronta per accogliere tutti i turisti, siamo attrezzati e pronti a partire con un piano di promozione.
C’è molto interesse per l’apertura degli asilo nido e stiamo lavorando su altre linee guida per il mondo degli spettacoli, delle discoteche e sale da gioco. Le frontiere vanno aperte e non c’è nessun segnale. Gli austriaci sono “fratelli” c’è un unicum con questa comunità non è amissibile ci siano governanti che remano contro non hanno capito cosa significhi rappresentare i loro cittadini. Non siamo gli untori d’Europa. Abbiamo avuto la sfortuna ma anche il grande merito di aver provato il coronavirus per conto del mondo occidentale perché siamo stati i primi, abbiamo messo in piedi 1200 letti di sub intensiva ad esempio oltre ai covid center. Sperimentati e decisi quando ancora non c’erano le istruzioni per l’uso.
DOMANDE
MES DA ACCELERARE E REVOCA DELLA LIBERA PER IL TAGLIO DEI POSTI LETTO La Regione non taglia i posti letto ma si adegua ai decreti ministeriali. Come la fandonia che avevamo dimezzato le terapia intensive. RIspetto al Mes non lo decide la Regione ma il Governo e ci dicano se l’acettano. Esprimo la mia considerazione una volta visti i vincoli. Oggi sento notizie spesso contrastanti su questa partita.
BOTTA E RISPOSTA CON BERSANI L’ex segretario del Pd a Cartabianca ipotizzando un Governo di centro destra: «viene il dubbio che se avessero governato loro non sarebbero bastati i cimiteri». La replica di Zaia: «Serve rispetto per i morti, di fronti a questi numeri i avrei evitato. Spero che sia solo una infelice uscita. “prima de parlar tasi”, si dice in Vneeto, è un adagio valido sempre».
L’OSPITE A MARGHERA
Il professor Paolo Navalesi, direttore dell’Istituto di Anestesia e Rianimazione in Azienda ospedaliera a Padova, il primo a dire che non si trattava solo di polmonite ma che il Covid causava anche trombosi.
La terapia intensiva è la sconfitta del sistema, significa che qualche cosa non ha funzionato prima. Abbiamo avuto un rapporto del 20%, oggi abbiamo 2 positivi su 20 ricoverati in terapia intensiva devo dar ragione a Zangrillo, in questo senso, il problema non esiste più. Ho più pazienti con infezioni batteriche di quanti non ne abbia con il problema del Covid. Il problema è sotto controllo e dobbiamo continuare a tenerlo tale. Quello che ho visto spero di non rivederlo più. Non è stata una polmonite. Ricordo bene quei giorni, avevo avuto confronti con i colleghi di Wuhan e Boston il 16 febbraio ero a Berlino, il 19 ero a Riad, e devo dirvi che nulla di quello che è successo me lo sarei aspettato. Questo virus è stato imprevedibile.
Mi sentivo tutti i giorni con i colleghi di Milano una settimana davanti a noi, abbiamo fatto tesoro della loro esperienza. Abbiamo fatto tutti i calcoli per programmare sulla scorta di quello che succedeva in Lombardia. Mi è stato richiesto di produrre le linee guida tradotte in una scaletta da seguire. Ci sono stati errori condivisi con il mondo sanitario nazionale e internazionale. Il 2 marzo abbiamo visto che per la prima volta avevamo problemi di letti, avevamo problemi a ricoverare pazienti ed è stato fatto un ragionamento importante e condiviso, in Lombardia hanno riempito le terapie intensive gestendo poi i pazienti in sub intensive con procedure meno invasive, per colpa del mio protocollo stavo ricevendo malati che potevano essere gestiti in una situazione intermedia e qui si siamo inventati un’intercapedine tra terapia intensiva e sub intensiva, da li’ cambiano le indicazioni regionali e si introduce la fase intermedia. Qui abbiamo avuto la svolta. Cosi’ il Veneto ha risposto al problema della terapia intensiva. Come clinico non ho mai avuto il problema di non ricoverare il paziente per la mancanza di letti.
RICORDI CHE MORDONO
Ricordo il primo morto, un signore che abbiamo messo in respirazione non invasiva, ed eravamo a un passo dalla sua salvezza. Non lo dimenticherò e rifarei le stesse scelte. La proporzionalità delle cure è sempre importante e lo è stato anche in questa pandemia.
E’ POSSIBILE FARE PREVISIONI?
Chiunque faccia una previsione oggi su quello che succederà ad ottobre, per me è un demente. Zangrillo ha detto una cosa vera: clinicamente morto, cioè ci sono 2 pazienti Covid in terapia intensiva. Io non so quello che succederà, non sono un virologo e affronto i problemi che conosco, a livello di terapia intensiva qualcosa di più lo stiamo capendo, grazie ai dati e ad oggi abbiamo la situazione sotto controllo. Noi oggi non possiamo più lavorare come “isole”, abbiamo una rete di terapie intensive che se lavorano insieme producono risultati clinici e scientifici.
QUALI CONSEGUENZE PER I MALATI COVID?
Il 30% dei nostri malati una volta fuori dalla terapia intensiva ha avuto problemi neurologici seri, ma è andato tutto bene. Sputavano agli infermieri, erano fuori di testa, ma sono tornati alla normalità. Il danno che dà il Covid non è conosciuto, è vero che dalle Tac, a distanza di tempo, si sono visti problemi, i pazienti dovranno essere tenuti sotto controllo.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/458588888321370
“DE COCCIO”: GIOVEDI’ NESSUNA SANZIONE MA CALANO NOTEVOLMENTE I CONTROLLI
BELLUNO Continuano i controlli da parte delle Forze dell’Ordine per il contenimento del virus Covid-19. In una sola giornata sono calati notevolmente gli interventi. Nella giornata di giovedì 77 persone controllate e nessuna sanzione o denuncia. Sono 1575 le persone controllate da inizio settimana, 2 le sanzioni e 2 le denuncia ma per altri reati. Monitorate anche le attività commerciali. 123 nell’ultima giornata e nessuna infrazione rilevata.
GRAZIE PER IL VOSTRO SOSTEGNO IN QUESTI GIORNI TRISTI
CENCENIGHE “Io senza di te, uno scherzo non è. Mi ritrovo cosi’ con un buco nel cuore. Nelle pieghe dell’anima che ricorda e fa male…”. Ho scelto alcune parole di una canzone di Riccardo Cocciante* per entrare nei sentimenti di Ivana, Luana e Katia che nei giorni scorsi hanno salutato il loro “Tano”, Carlo Manfroi che in un assolato sabato post quarantena ci ha lasciati in uno dei luoghi che maggiormente amava, dove è cresciuto, dove conosceva ogni angolo e anfratto, quel luogo che lo ha tradito strappandolo ai suoi affetti. Quel buco nel cuore è stato in parte colmato da tanta attenzione per Carlo nei giorni delle ricerche, da tanto affetto per chi è rimasto nei giorni del dolore: la moglie, le figlie, i nipoti, perché “Tano” era anche nonno comunque evergreen. Lo ricordiamo oggi una volta in più con la tristezza per non averlo potuto fare nel giorno dell’estremo saluto per le note limitazioni da Covid_19. Cogliamo l’occasione ad una settimana dalla scomparsa per tributargli un ulteriore pensiero dopo aver parlato con i famigliari che hanno parole di ringraziamento per l’affetto dimostrato e che continua anche in questi giorni, che continuerà in futuro per tenere vivo il ricordo di Carlo. LA FAMIGLIA: la moglie Ivana, le figlie Luana e Katia ringraziano tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche di Carlo “Tano”, partito per una passeggiata vicino a casa in località Bricol lo scorso sabato. Come è andata è purtroppo noto, Carlo non è più rincasato. “Grazie al Soccorso Alpino, in particolare a Diego Favero, Giorgio Farenzena, Alessandro Darman e Nadia Crose intervenuti con i loro cani da ricerca persone. Grazie ai vigili del fuoco, alla Guardia di Finanza del Soccorso Alpino del territorio ma anche delle limitrofe province di Trento e Bolzano, fondamentali nella ricerca con i loro cani molecolari. Grazie alla Protezione Civile, ai nostri compaesani, al gruppo dei cacciatori grandi conoscitori del territorio, tutti si sono spesi nelle ricerche, il loro impegno ci ha sostenuto in giorni terribili. Grazie alla scuola dell’infanzia di Taibon, quel messaggio inviato a Samuel ci ha emozionato, commosso, aiutato. Grazie a quanti hanno raccontato i loro ricordi legati al nostro Tano, sentimenti veri che hanno descritto carlo come era veramente. Grazie alle associazioni sportive dell’Agordino e provincia per la loro partecipazione al nostro dolore. Grazie a tutti, per l’insostituibile sostegno”.
*canzone “Un buco nel cuore”, Riccardo Cocciante 1982.
LUXOTTICA: TRE SETTIMANE DI FERIE, SCEGLIERA’ IL LAVORATORE
LUXOTTICA: RITORNANO I MEZZI DI TRASPORTO PUBBLICO PER I TURNISTI
IERI ALLA RADIO
POST VAIA, AMMINISTRATORI PREOCCUPATI PER GLI ALBERI ANCORA A TERRA E IL PERICOLO INCENDI
ALLEGHE Quali siano le condizioni dei boschi danneggiati dalla tempesta Vaia sono evidenti a distanza di due anni dall’evento. come i rischi legati a possibili incendi. Su questo tema si sono confrontati esperti e amministratori, gli stessi dei Comuni dell’Alto Agordino che hanno proposto l’incontro tenutosi ieri in sala congressi Antonio Franceschini. Il perito Rudy Tramontin, volontario e esperto di incendi boschivi, ha illustrato i pericoli, i rischi e le modalità operative degli interventi per lo spegnimento degli incendi boschivi di competenza dei vigili del fuoco della Regione ed anche per questo erano presenti il nuovo Direttore Operativo della Protezione Civile e Strutture Periferiche Nicola Bortoli, per l’antincendio boschivo Giorgio De Zorzi e Zilio della Forestale regionale. Bortoli dopo aver ricordato di essersi appena insediato ha sottolineato di essere conscio della situazione del dopo Vaia in particolare della questione schianti e pericolo incendi. Zilio ha illustrato le procedure che verranno messe in atto qualora si dovessero verificare degli incendi: utilizzo elicotteri, tempi di intervento, localizzazione bacini per raccolta acqua, basi di appoggio per gli elicotteri. Grande preoccupazione è stata comunque manifestata dai sindaci per la quantità di schianti ancora a terra, soprattutto nelle zone impervie da dove difficilmente verranno rimossi a causa delle difficoltà di accesso alle aree e anche per i costi operativi. I primi cittadini hanno voluto informazioni in merito ai rischi dell’innesco e della gestione dell’incendi, hanno chiesto agli esponenti della regione di farsi da tramite per comunicare agli uffici competenti l’esigenza di interventi di pulizia e rimozione di quegli schianti non commerciali che potrebbero scatenare fuoriosi incendi. Al termine della riunione il sindaco di Alleghe Danilo De Toni ha ringraziato i funzionari regionali dai quali ha ricevuto rassicurazione sulla massima vicinanza e collaborazione con i comuni.
IL VESCOVO RENATO MARANGONI A COLLE SANTA LUCIA E SELVA DI CADORE
SELVA DI CADORE A pochi giorni dalla scomparsa di Don Gabriele la comunità nel giorno prefestivo e festivo si riunirà per ricordarlo e le messe saranno celebrate dal vescovo Renato oggi alle 18 a Colle Santa Lucia, domani alle 9 nella stessa chiesa, alle 10.30 a Santa Fosca e alle 18.30 a Selva di Cadore. Sempre per domani dopo la messa delle nove a Colle benedizione degli automezzi dei vigili del fuoco volontari, die mezzi di soccorso, dei mezzi agricoli e anche dei mezzi privati. Nei giorni a seguire Don Gabriele sarà sostituito da Padre Virgilio Agostinelli mentre i consigli parrocchiali sono in riunione per fare il punto della situazione e definire il futuro
SANITA’. LANZARIN A PD, “NESSUN COLPO DI MANO SUI POSTI LETTO. LA DELIBERA IN QUESTIONE AUMENTA QUELLI DI TERAPIA INTENSIVA E SUBINTENSIVA. MA LEGGONO GLI ATTI?”
VENEZIA “Si ha quasi l’impressione che gli esperti di sanità del Pd abbiano difficoltà a leggere le delibere, quanto meno a comprenderne i contenuti. Quella che secondo loro completerebbe il taglio di 500 posti letto, in realtà non solo non taglia niente, ma addirittura aumenta i posti letto di terapia intensiva e sub intensiva, in conseguenza dell’emergenza coronavirus e per programmare una nuova risposta efficace nel caso dovesse ripresentarsi”. Così l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, risponde alla nuova polemica del Partito Democratico su un nuovo presunto taglio di posti letto ospedalieri nel sistema sanitario. “La delibera citata da Claudio Beltramello – fa notare la Lanzarin – fa in realtà riferimento alla conferma di posti letto aggiuntivi per combattere il Covid. Aggiunge letti, non li taglia. Se vuole fare polemiche con un minimo di fondatezza, credo che il Pd dovrebbe provare cambiando i suoi esperti di sanità. Magari ci potrebbero rendere più difficile smascherare le bufale.Se avessero letto, o capito, la delibera – aggiunge l’Assessore – avrebbero ad esempio notato che, al punto 5, si scrive di anticipare al 30 giugno l’adeguamento delle dotazioni degli ospedali veneti per attivare prima, cioè per aumentare i posti letto di intensiva e sub intensiva. Attivare significa aumentare anche in terza elementare”.
CORONAVIRUS. MARCATO INCONTRA I RAPPRESENTANTI FIPE E DEI LOCALI DA BALLO
VENEZIA “Serve dare una risposta agli imprenditori e ai lavoratori del mondo dei locali da ballo e delle discoteche: o si dà loro la possibilità di riaprire in maniera sostenibile oppure bisogna immaginare provvedimenti specifici a sostegno di queste attività fin tanto che non potranno aprire com’erano prima. Ma una risposta dal Governo va data quanto prima”. Questo è il commento dell’assessore allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato a margine dell’incontro di ieri, in videoconferenza, con i rappresentanti della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), associazione che rappresenta anche diverse decine di attività di sala da ballo del SILB (Sindacato Italiano Locali da Ballo) operanti in Veneto. “Gli imprenditori delle discoteche e delle sale da ballo sono stati i primi a chiudere e saranno gli ultimi a riaprire – sottolinea Marcato – imprenditori che hanno sofferto enormemente la chiusura durante il periodo di lockdown in un settore particolarmente strategico. Le statistiche dicono che l’intrattenimento è il terzo elemento che pesa nella scelta di una destinazione turistica. Una leva fondamentale per il tutto il nostro settore turistico. Stiamo parlando di 7 miliardi di PIL a livello nazionale”. L’assessore, dopo un confronto con i rappresentanti della FIPE, ha concordato che nei prossimi giorni l’associazione invii all’assessorato un documento con le richieste e proposte del settore. “Mi sono impegnato a raccogliere quanto ci invieranno – conclude Marcato – e di riportare il tutto al Presidente Zaia e al nostro Dipartimento di Prevenzione per verificare cosa possiamo fare concretamente per supportare questa categoria. Quel che è certo che è bisogna intervenire: è evidente che un locale che prima contava su una capacità di afflusso di 2.000 persone, non può reggere una riapertura per 200. Quindi, o diamo a questi imprenditori la possibilità di riaprire in maniera sostenibile, oppure, se non è possibile, servono provvedimenti per sostenere queste attività fin tanto che non potranno aprire com’erano prima. Delle due l’una, io non vedo altre possibilità”
LA ULSS 1 DOLOMITI ACQUISTA 12 ECOGRAFI
BELLUNO L’Ulss Dolomiti ha deliberato l’acquisto di 12 ecografi per un valore totale di oltre 785.000 euro IVA compresa. L’Ulss Dolomiti ha aderito alla gara indetta da Azienda Zero, dopo aver raccolto dalle singole unità operative il fabbisogno e la configurazione più adeguate alle esigenze diagnostiche.Ecco il riassunto delle apparecchiature autorizzate e finanziate e le unità operative a cui sono destinate: 2 Ecografi Multidisciplinare Specialistico di Fascia Alta (Radiologia Agordo); 3 Ecografi Multidisciplinare ambulatoriale/reparto fascia media (1 Medicina Belluno, 1 Neurologia Feltre, 1Medicina Feltre); 1 Ecografo cardiovascolare top di gamma (Cardiologia Belluno); 4 Ecografi cardiovascolare media gamma (1 Medicina Feltre, 1 Anestesia Rianimazione Agordo, 2 Cardiologia Belluno); 2 Ecografi uso ostetrico/ginecologico fascia medio/alta(Ostetricia ginecologia Belluno). Per tutti i lotti la configurazione base è stata integrata con alcuni dispositivi accessori. «Rinnovare costantemente le attrezzature sanitarie è un modo per continuare a migliorare la qualità dei servizi offerti ai nostri assistiti e per investire sui nostri ospedali», spiega il Direttore Generale Adriano Rasi Caldogno.
AFFIDATI I LAVORI PER L’ANTINCENDIO ALL’OSPEDALE DI PIEVE
BELLUNO L’Ulss Dolomiti ha affidato i lavori per la messa a norma antincendio all’Ospedale di Pieve. Dopo l’approvazione del progetto esecutivo dei lavori edili ed impiantistici necessari per l’adeguamento alla normativa antincendio a novembre 2019 e il vaglio regionale, a marzo 2020 è stata indetta la procedura negoziata per l’aggiudicazione dei lavori. In esito alla procedura, i lavori sono stati affidati alla impresa ILNAI srl quale capogruppo con Giesse ElettroImpianti snc con sede in S.Martino i Lupari (PD), per l’importo netto di contratto di € 614.837,37 in virtù del ribasso d’asta del 14,067%. I lavori consistono nella messa norma degli impianti e in alcuni lavori edili secondo quando previsto dal progetto redatto da Areatecnica s.r.l. di Mas di Sedico (BL) quale capogruppo dell’RTP con Trentino Progetti s.r.l. di Trento (TN) in base al DM 19/03/2015. Nell’ambito dei progetti per la messa a norma antincendio degli ospedali, è stata nominata la commissione per l’aggiudicazione dell’appalto dei lavori che riguardano l’ospedale di Belluno. Inoltre, è stata nominata la commissione per l’aggiudicazione dell’appalto dei lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso di Agordo.
RIORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ IN RELAZIONE ALLA FASE TRE DELL’EMERGENZA CORONAVIRUS
BELLUNO L’avvio della “Fase Tre” nella gestione dell’emergenza epidemiologica legata alla diffusione del Coronavirus richiede una rimodulazione anche delle attività della Prefettura in modo da orientare i servizi offerti alla comunità verso un graduale rientro alla normalità. In ragione di ciò, si comunica a partire da lunedì 8 giugno 2020, non sarà più attiva la linea dedicata all’emergenza legata alla diffusione del virus COVID – 19. Eventuali informazioni potranno comunque essere richieste al numero 0437/952499, che indirizzerà l’utenza agli uffici competenti ovvero via posta elettronica all’indirizzo [email protected] Per quel che riguarda gli Uffici amministrativi (Polizia Amministrativa, Depenalizzazione, Patenti, Cittadinanza, Legalizzazioni, Sportello Unico Immigrazione) prosegue la ricezione del pubblico solo previo appuntamento. Gli uffici sono contattabili telefonicamente dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, sempre attraverso il numero telefonico 0437/952499 ovvero via posta elettronica agli indirizzi indicati sul sito internet della Prefettura www.prefettura.it/belluno.
LAVORO: FRENA LA CADUTA OCCUPAZIONALE, IN VENETO A MAGGIO LIEVI SEGNALI DI RIPRESA
VENEZIA La crisi per l’emergenza Covidha causato in Veneto la perdita di oltre 60 mila posti di lavoro tra il 23 febbraio e il 31 maggio. Ma con la ripresa delle attività lavorative, nel mese di maggio, il saldo occupazionale è tornato ad essere positivo: +1.437 posizioni lavorative. A cogliere i primi segnali di recupero dei posti di lavoro perduti è l’Osservatorio di Veneto Lavoro. L’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio sugli effetti della pandemia sul mercato del lavoro regionale smentisce le preoccupazioni circa il proseguimento di una caduta occupazionale sugli stessi ritmi osservati nelle prime fasi dell’emergenza Covid. Nel mese di maggio – osserva il report dell’ente strumentale della Regione Veneto – il mercato del lavoro ha mostrato segni di vitalità e una ripresa dei flussi di assunzione, anche per effetto della ripartenza delle attività commerciali e turistiche. Se il turismo al momento rimane il settore più colpito dagli effetti della pandemia e registra da solo quasi la metà della contrazione occupazionale, con una riduzione di circa30 mila posti di lavoro (la maggior parte stagional) e un calo delle assunzioni che nelle fasi più rigide del lockdownha raggiunto picchi dell’86%, il venir meno dei vincoli alla mobilità tra regioni e, in parte, tra i Paesi europei potrebbe favorire la ripresa dell’occupazione anche in questo settore.Inoltre, nell’ultimo mese, i settori delle costruzioni e dell’agricoltura hanno fatto registrare un significativo aumento delle assunzioni (rispettivamente +19% e +7%). Segnali di recupero si osservano anche in gran parte del manifatturiero (industrie metalmeccaniche, chimica-gomma, farmaceutico, legno-mobilio), nei servizi di pulizia, nelle attività professionali e nel commercio all’ingrosso e al dettaglio. L’agricoltura, in particolare, si conferma, insieme ai servizi informatici, l’unico settore che mostra un saldo occupazionale positivo (+1.161 posizioni lavorative) dall’esordio della crisi.A livello provinciale, i territori che hanno pagato il costo più alto delle misure di contenimento e della crisi sanitaria ed economica sono quelli con una maggiore incidenza delle attività stagionali: a Venezia tra fine febbraio e fine maggio si è registrata una perdita di quasi 26.000 posti di lavoro, a Verona oltre 17.000. Calo più contenuto nelle altre province: -5.600 a Padova, -4.900 a Treviso, -4.200 a Vicenza, -1.200 a Rovigo e -800 a Belluno. Ma in tutte le provincela dinamica negativa si è attenuata nel mese di maggio, quando il mercato del lavoro ha mostrato segni di vitalità e una ripresa dei flussi di assunzione, anche per effetto della ripartenza delle attività commerciali e turistiche.
IL REPORT DELLA REGIONE
808-2020 report VL 94_Covid-19
LAVORO: DONAZZAN, “PREPARIAMOCI AD UN AUTUNNO DIFFICILE, CON PIÙ DISOCCUPATI E MENO SOSTEGNI AL REDDITO. I PIÙ PENALIZZATI SARANNO I GIOVANI”
VENEZIA “Il mese di maggio dà un segno ‘più’ nel saldo occupazionale perché vige il divieto di licenziamento, e tra cessazioni e assunzioni il mercato del lavoro segna un lieve saldo positivo. Ma dobbiamo guardare con estrema preoccupazione a cosa accadrà quando cesserà il divieto al licenziamento, perchè molte imprese del turismo e della cultura, che sono i settori in maggior sofferenza,registreranno purtroppo pesanti perdite di posti stabili di lavoro”. Questo il commento dell’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, ai dati sull’andamento occupazionale in Veneto diffusi dall’Osservatorio di Veneto Lavoro. “Il dato più preoccupante – spiega l’assessore – è il calo di commesse e di quote di mercato per moltissime imprese di tutti i settori, in quanto il mondo è fermo e l’economia veneta, fortemente vocata all’export, ne risulta particolarmente penalizzata. Dovremo immaginare un autunno con più disoccupati del previsto e con strumenti di sostegno al reddito limitati”. Oltre al turismo, che da solo conta circa lametà degli oltre 60 mila posti di lavoro persi a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid 19,i settori che hanno sofferto di più sono la cultura e l’editoria. “A questi dovremo pensare per non depauperare la ricchezza professionale di questi settori – conclude Donazzan – La maggiore preoccupazione è per i giovani, che pagheranno il conto più salato di questa crisi”.
FORMAZIONE PROFESSIONALE: IN VENETO RITORNO IN CLASSE PER UNA SETTIMANA
VENEZIA Le classi terze e quarte delle scuole professionali del Veneto rientrano in classe per un’intera settimana per preparare al meglio gli esami di qualifica e l’esame per il diploma. “L’amore per i nostri ragazzi ha impegnato le scuole della formazione professionale, con i loro direttori ed i docenti, a pensare ad una settimana di lavoro in presenza per dare un segno di impegno agli studenti – afferma l’assessore regionale alla Formazione, Elena Donazzan – Trovo sia la cosa più giusta, una scelta non solo possibile, ma pure doverosa. Ho più volte denunciato la mancanza di idee da parte del Ministro e l’opportunità di un rientro a scuola che io avrei voluto per tutte le ultime classi di ogni ordine e grado: sarebbe stato un gesto reale di serietà e avrebbe dato la misura dell’attenzione che poniamo all’istruzione dei nostri giovani”.Un ritorno sui banchi rivolto ad una platea potenziale di 6.217 studenti, 5.544 allievi del terzo anno ordinario, 508 allievi del terzo anno duale e 1.615 allievi del quarto anno duale: studenti che potranno beneficiare, prima del 30 giugno, termine dell’attività formativa, di una settimana di ripasso e approfondimento in vista dell’esame.
IL GIORNO DEI CARABINIERI
DARIO BOND, DEPUTATO DI FORZA ITALIA
206° ANNUALE DELLA FONDAZIONE DELL’ARMA DEI CARABINIERI, UN ANNO DENSO DI RICORRENZE
RIPARTONO I COLLEGAMENTI CON ZOLDANO, CADORE E AREE INDUSTRIALI DI SEDICO E AGORDO. DA LUGLIO SARANNO RIATTIVATI ANCHE I SERVIZI TURISTICI
BELLUNO Ieri mattina, al tavolo a cui erano presenti il presidente Padrin e il consigliere provinciale Dario Scopel, il presidente di Dolomitibus Andrea Biasiotto e l’amministratore delegato Natalia Ranza, la Provincia ha richiesto la riattivazione di diverse linee extraurbane che erano state ridotte a seguito delle misure anti-Covid, stabilite da ordinanza regionale. Dalla prossima settimana (lunedì 8 giugno), quindi, saranno di nuovo operativi i collegamenti con le zone industriali di Sedico e dell’Agordino, a servizio dei dipendenti delle grandi industrie. Dal 15 giugno, invece, saranno riattivate le linee per la Val di Zoldo, per Ponte nelle Alpi-Quantin-Reveane, per Vigo e Lorenzago di Cadore, e per Sovramonte. Per quanto riguarda il servizio urbano di Belluno, sarà attivato il prolungamento verso Salce della linea Blu. Inoltre da lunedì (8 giugno) entrerà in vigore l’orario estivo delle tratte Alano-Montebelluna-Valdobbiadene e Alano-Feltre effettuate dall’azienda Sbizzera. A breve saranno comunicati anche i quadri orari.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO ROBERTO PADRIN
ASSICURAZIONE ANTICOVID PER I LAVORATORI DELLE IMPRESE EDILI DI ANCE BELLUNO
BELLUNO “La sicurezza degli operai è una priorità per le imprese. Lo è ancora di più oggi in questa nuova fase con la sostanziale ripresa di tutte le attività e con un rischio di contagio molto limitato. Non possiamo permetterci una ripresa dell’infezione da Covid e per fare questo, prevenzione e sicurezza sono fondamentali. Per contribuire però ad una maggiore tutela dei nostri lavoratori abbiamo deciso di fare qualcosa di più” così esordisce Antonio Olivotto, Presidente della sezione Costruttori edili di Confindustria Belluno Dolomiti.“Lo abbiamo studiato settimane fa proponendolo in primis alle nostre controparti sindacali negli enti bilaterali bellunesi, ci siamo confrontati ed aspettato che a livello nazionale maturassero iniziative concrete. Sono però passate settimane inutilmente e come imprenditori abbiamo deciso di passare ai fatti. In particolare per gli operai che in queste settimane non hanno smesso ove possibile di lavorare anche nel picco della pandemia, come Sezione Edili abbiamo voluto lanciare un segnale sottoscrivendo un‘assicurazione anti-covid che, in caso di infezione possa garantire un supporto economico ed alcuni servizi in aiuto a loro e rispettive famiglie”.
MONITORAGGI A VISTA SULLA FRANA DI CANCIA: SQUADRE DI PROTEZIONE CIVILE PROVENIENTI DA TUTTO IL VENETO
BELLUNO La frana di Cancia (Borca di Cadore) rimane osservata speciale. Sono partiti nei giorni scorsi i monitoraggi a vista assicurati dalle squadre di Protezione Civile. Nel frattempo, la Provincia di Belluno ha ripristinato il sistema tecnologico di controllo e allarme, che scatta in caso di eventi meteo particolarmente intensi e di temporali che possono svilupparsi a monte, con il rischio di innesco di colate detritiche. «Si tratta di due sistemi diversi per tenere controllato il canalone dell’Antelao e garantire la massima sicurezza agli abitanti di Cancia – spiega il consigliere provinciale delegato alla Difesa del Suolo, Massimo Bortoluzzi -. Ringrazio i volontari di Protezione Civile che arrivano da tutto il Veneto per assicurare i turni di monitoraggio. La scorsa settimana l’impegno è stato assunto dall’Ana Cadore. Ma da qui al 10 ottobre, quando terminerà il periodo dei temporali estivi e di conseguenza si chiuderanno anche i controlli a vista, avremo la collaborazione di decine di gruppi di Protezione Civile da Padova, da Treviso, da Venezia e anche dal Polesine». Oltre ai monitoraggi, funzionali a tenere sotto controllo soprattutto la parte a monte del canalone, la Provincia ha curato anche la pulizia della vasca a valle; quella che serve a contenere il materiale di eventuali colate. A fine maggio sono stati rimossi fango e massi che si erano accumulati negli ultimi mesi. Inoltre, sono stati puliti i punti di drenaggio e la sistemazione ha riguardato anche le caditoie e le griglie (che servono per separare la colata solida dall’acqua). «Piccole manutenzioni – commenta il consigliere Bortoluzzi -, ma funzionali a un corretto funzionamento dell’opera in caso di colate». Intanto prosegue a ritmo serrato il cantiere per la costruzione della briglia di tecnologia giapponese “Sabo dam”; un’operazione da oltre 4 milioni di euro, funzionale alla mitigazione del rischio idrogeologico a monte. Se non interverranno intoppi, l’opera potrebbe essere conclusa per l’autunno.
SCIOPERO DELLA SCUOLA LUNEDÌ 8 GIUGNO
BELLUNO Sciopero della scuola lunedì 8 giugno anche per docenti e presidi delle province di Treviso e Belluno. L’intero comparto dell’istruzione si fermerà per l’intera giornata e, a livello veneto, darà vita a un presidio regionale a partire dalle 10 in piazza Ferretto a Mestre. Cisl Scuola, Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda rivendicano un piano straordinario di investimenti per rendere possibile l’avvio in presenza del nuovo anno scolastico in condizioni di sicurezza e richiedono il coinvolgimento della Presidenza del Consiglio al fine di individuare nuovi investimenti in materia di personale e sostegno dell’offerta formativa, da inserire subito nel Decreto Rilancio. I sindacati della scuola chiedono adeguate risorse economiche, per consentire un necessario potenziamento degli organici, per personale docente e amministrativo, condizioni indispensabili per garantire la riduzione del numero di alunni per classe, il rispetto del tetto massimo di 20 alunni per classe in presenza di alunni con disabilità, la funzionalità alle segreterie scolastiche, garantendo sorveglianza e rigorosa applicazione delle misure di sicurezza e anti-contagio in tutti i plessi e in ogni singolo piano degli edifici, ma anche il consolidamento, a regime, della figura dell’assistente tecnico in tutte le scuole del primo ciclo, e la revisione dei parametri per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche. In provincia di Treviso in settembre dovrebbero tornare sui banchi di scuola quasi 110.000 alunni, 9.000 docenti, 2.800 Ata; nel Bellunese quasi 23.000 alunni, 2.120 docenti e 1.000 Ata. Analoghe rivendicazioni vengono rappresentate per quanto concerne la responsabilità della dirigenza scolastica e le problematiche retributive. Per l’area della dirigenza non sono più procrastinabili gli interventi relativi alla responsabilità in materia di sicurezza e l’attivazione delle procedure relative alla rilevazione dello stress lavoro correlato dei dirigenti scolastici. Per garantire un funzionamento delle scuole servono inoltre specifici investimenti per un piano di formazione di tutto il personale, il potenziamento degli strumenti informatici, il rinnovo contrattuale, il miglioramento dell’offerta formativa e interventi di edilizia scolastica se non altro per consentire di lavorare e studiare in edifici sicuri.
TERESA MEROTTO, CISL BELLUNO TREVISO
IAT DI PIAZZA DUOMO E INFOPOINT IN NEVEGAL. LA GESTIONE AL CONSORZIO DOLOMITI PREALPI
BELLUNO Sarà il Consorzio Dolomiti Prealpi a gestire le attività di informazione e promozione turistica attraverso l’ufficio di Piazza Duomo e l’Infopoint del Nevegal. Cinque le manifestazioni di interesse giunte all’Unione Montana Belluno – Ponte nelle Alpi, che ha emesso l’avviso; solamente il Consorzio ha poi dato seguito alla dichiarazione d’interesse, presentando un’offerta formale. Bisognerà però ancora attendere qualche giorno per l’apertura dei due uffici, in quanto restano ancora da completare alcune procedure di organizzazione e di sanificazione. «Ci fa piacere che ad occuparsi dell’informazione e promozione del capoluogo sia una realtà che già opera con successo in Valbelluna come il Consorzio Dolomiti Prealpi. – commenta l’assessore al turismo, Yuki d’Emilia – Possiamo quindi ripartire con un gestore che conosce benissimo il lavoro da svolgere e il territorio che andrà a promuovere sia tra i visitatori che nelle fiere di settore». D’Emilia sottolinea infatti il potenziamento delle attività previste dal bando: «Innanzitutto, abbiamo unificato la gestione dei due punti informativi, quello del centro storico e quello in Nevegal. Abbiamo poi richiesto la partecipazione a fiere nazionali e internazionali dedicate alla promozione turistica, oltre all’aggiornamento e all’inserimento di news nel portale di Adorable Belluno e nei relativi canali social». L’ufficio di Piazza Duomo resterà aperto tutti i giorni fino al 15 ottobre con orari 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.00; nel restante periodo dell’anno, verrà garantito il servizio sei giorni su sette. Ancora da definire gli orari di apertura dell’Infopoint in Nevegal, fermo restando l’apertura tutti i giorni in alta stagione. «Ringraziamo – conclude d’Emilia – Fondazione Teatri delle Dolomiti per il lavoro svolto in questi anni nella gestione dell’ufficio di Piazza Duomo e con la quale continueremo la preziosa collaborazione in altri ambiti».
L’ASSESSORE DEL COMUNE DI BELLUNO YUKI D’EMILIA
ARABBA: AI BLOCCHI DI PARTENZA L’ESTATE 2020
ARABBA La località dolomitica a un passo dal cielo è pronta ad accogliere gli amanti della montagna con le sue attività outdoor, all’insegna della sicurezza. Dal 13 giugno riaprono i primi impianti di risalita, permettendo così ai turisti di praticare escursioni, ferrate e trail in mountain bike, grazie anche a speciali promozioni. Cosa ci ha lasciato il periodo di lockdown? Sicuramente la voglia di rivalutare le piccole cose e respirare di nuovo la libertà. Tra le sensazioni che mancano maggiormente agli amanti dell’outdoor c’è la frizzante aria di montagna e il senso di appartenenza che si prova in un trekking in quota o l’adrenalina di una discesa sulle due ruote lungo i sentieri predisposti. Arabba, il gioiello delle Dolomiti incastonato tra il Passo Pordoi e il Passo Campolongo da una parte e la Marmolada dall’altra, è pronta a ripartire e accogliere gli amanti della montagna di qualità. Dal 27 giugno riapriranno anche la telecabina Fodom, che unisce Pont de Vauz a Passo Pordoi, e la seggiovia Burz, che permetterà quindi di effettuare Sellaronda MTB Tour, ovvero il periplo del massiccio del Sella, dove Arabba rappresenta il punto di partenza ideale. Fissata al 5 luglio l’apertura della seggiovia che da Passo Campolongo porta al Cherz. Insieme agli impianti riapriranno anche i rifugi.
ALPE LUSIA SAN PELLEGRINO: UN’ESTATE TRA EVENTI CULTURALI, SPORT E FAMIGLIA
PASSO SAN PELLEGRINO Vivere la montagna come luogo che amplifica la cultura, rende unico lo sport e offre proposte wellness en plein air e attività per tutta la famiglia. Sarà un’estate alla ricerca del benessere a 360 gradi quella del comprensorio Alpe Lusia San Pellegrino, che si estende da Falcade (in Veneto) a Moena (in Trentino). L’apertura degli impianti di risalita è ormai dietro l’angolo: dal 20 giugno si sogna in alta quota con la seggiovia Costabella, dal 27 giugno sarà in funzione la telecabina dell’Alpe Lusia, dal 4 luglio si preme lo “start” della cabinovia Falcade – Le Buse e della funivia Col Margherita che collega in pochi minuti l’omonima cima (a 2.514 m, dove si trova il nuovo rifugio InAlto) al Passo San Pellegrino. Ad attendere amanti della montagna e turisti non vi saranno però solo pareti di roccia, campanili, valli e pendii ameni. Il comprensorio ha già in programma una serie di eventi da realizzare nel pieno rispetto delle normative in materia di Covid 19. Il 21 giugno, a partire dalle 7.30, in diretta streaming dal Col Margherita una lezione di yoga durante l’eclissi anulare di sole che si verifica ogni 19 anni. Dal 4 luglio, va in scena l’arte in alta quota con l’esposizione delle opere del museo Murer di Falcade: le creazioni dello scultore Augusto Murer saranno infatti posizionate in diversi punti delle Dolomiti: dal Col Margherita (dove si trova il nuovo e panoramico rifugio InAlto) al Bosco degli Artisti nella Valle del Biois, fino al centro di Falcade. Il 7 agosto 2020, alle ore 10.30, a Falcade presso il Bosco degli Artisti si terrà il concerto “La mia Terra” che porterà, in questo straordinario palcoscenico naturale, 54 elementi dell’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, diretti dal Maestro Diego Basso e giovani coristi del Children, Teen and Young Choirs dell’Art Voice Academy di Castelfranco Veneto (TV).
RIAPERTURA IMPIANTI A FUNE, MINISTERO AUTORIZZA LE REGIONI A INTERVENIRE. UNCEM: NOTIZIA POSITIVA PER LA STAGIONE TURISTICA ESTIVA. AL LAVORO SULLA STAGIONE INVERNALE
ROMA “Saranno le Regioni, nell’ambito delle rispettive competenze, ad attivarsi per sbloccare la riapertura degli impianti di risalita in montagna, assicurando la ripresa delle attività turistiche, trasportistiche e commerciali verso la stagione estiva. Ringrazio il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per la nota firmata dal Capo di gabinetto del Ministro Alberto Stancanelli, e ringrazio per il lavoro il Consigliere del Governo per la Montagna Enrico Borghi, che ha sbloccato le riaperture, come anche Uncem e le Associazioni degli Impiantisti, in primis Arpiet, Anef, Federfuni, avevano sollecitato. Le Regioni interessate possono introdurre da subito misure derogatorie rispetto a quelle disposte con Dpcm 33 del 16 maggio 2020, che aveva stabilito che gli impianti a fune dovevano restare chiusi fino al 14 giugno 2020. Con Borghi, Uncem ringrazia anche i Ministri Boccia e De Micheli. Ora gli impiantisti definiranno regole per la prevenzione sanitaria e del contagio, e lavoreranno per programmare la stagione estiva, forte di una ottima previsione sui flussi turistici, ma anche quella invernale. Uncem e tutto il sistema degli Enti locali saranno al loro fianco“. Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, in merito alla riapertura degli impianti a fune.
QUATRO CIACOLE SU AGORT
QUATRO CIACOLE SU AGORT, QUATTRORDICESIMA PUNTATA CON FEDERICA “LA CASA OGGI FARMACIA”
LE ALTRE PUNTATE
“ATEFÙLGORE. LA BÒA IN VAL MISÀGA” NEL RACCONTO DI ALBINO MEZZACASA di Renato Bona
IERI ALLA RADIO
ROBIN COSTA, GELATOMANIA VAL FIORENTINA E CENCENIGHE
di Claudio Fontanive
SPECIALE SOLIDARIETÀ VENETO
di Claudio Fontanive
DUE MINUTI UN LIBRO
LE ALTRE PUNTATE
AGORDINOMERON
IL MESSAGGIO DEI SACERDOTI A RADIO PIU’
PROVINCIALE 20 DELLA VAL FIORENTINA, SELVA DI CADORE: FINO AL 13 GIUGNO, CHIUSURA TOTALE TRA SOLATOR E IL CENTRO DEL PAESE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI, DAL CHILOMETRO 4.850 AL CHILOMETRO 5.100. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA MASSIMI STIMATI IN 30 MINUTI IN LOCALITA’ SOLATOR DAL CHILOMETRO 4.400 AL CHILOMETRO 4.850
REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, LOCALITÀ POCOL INIZIO ABITATO CORTINA,FINO AL 12 GIUGNO SEMAFORO PER TRATTI DI 250 METRI ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI
REGIONALE 203 AGORDINA FINO AL 15 GIUGNO IN LOCALITÀ LA MUDA DEVIAZIONE SU VIABILITÀ PROVVISORIA, PRUDENZA
PROVINCIALE 12 PEDEMONTANA LOCALITÀ PONTE MAS, CHIUSURA TOTALE DI PONTE MAS FINO AL 30 GIUGNO
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, DAL KM 110,350 AL KM 112, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO ANCHE SABATO E FESTIVI FINO AL 30 GIUGNO PER POSA ELETTRODOTTO INTERRATO
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, FINO AL 3 LUGLIO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO IN LOCALITÀ DIGONERA PER MESSA IN SICUREZZA PIANO VIABILE, SABATO E FESTIVI INCLUSI
REGIONALE 203 AGORDINA, CANDATEN-LA STANGA, FINO AL 30 GIUGNO INCLUSI SABATO E DOMENICA DALLE 7.30 ALLE 9 E DALLE 16.30 ALLE 18 SENSO UNICO ALTERNATO CON MOVIERI, NEGLI ALTRI PERIODI SENSO UNICO CON SEMAFORO.
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, FINO AL 19 GIUGNO, DOMENICHE E FESTIVI ESCLUSI, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO E POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI AL TRAFFICO DI 15 MINUTI PER MESSA IN SICUREZZA VERSANTE A MONTE DELLA STRADA
STRADA PROVINCIALE 346 DEL SAN PELLEGRINO, NEI COMUNI DI FALCADE, CANALE E VALLADA, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
REGIONALE 203 AGORDINA, NEL COMUNE DI CENCENIGHE, FINO AL 3 LUGLIO, INCLUSI SABATI E DOMENICHE, POSSIBILE ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER SOSTITUZIONE CONDUTTORI E MANUTENZIONE LINEA ELETTRICA ALTA TENSIONE
STRADA PROVINCIALE 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO, FINO AL 19 GIUGNO, DALLE 8 ALLE 19, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERE PER POSA FIBRA OTTICA
STRADA PROVINCIALE 346 DEL SAN PELLEGRINO, NEL COMUNE DI VALLADA AGORDINA FINO AL 19 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA BARRIERE DI PROTEZIONE LATERALI
STRADA REGIONA 203 AGORDINA, TRA MAS DI SEDICO E CERNADOI SU TRATTI SALTUARI DI STRADA, FINO AL 30 GIUGNO, ESCLUSO SABATO E DOMENICA, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA BARRIERE DI PROTEZIONE LATERALI
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, NEL COMUNE DI GOSALDO (LOC. SANT’ANDREA), FINO AL 20 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER MESSA IN SICUREZZA DELLA STRADA
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, NEL COMUNE DI AGORDO, FINO AL 12 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER POSA FIBRA OTTICA
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, NEL COMUNE DI LIVINALLONGO DEL COL DI LANA IN LOCALITA’ ANDRAZ, FINO AL 30 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO O MOVIERE CON POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI TOTALI AL TRAFFICO DELLA DURATA MASSIMA DI 10 MINUTI, PER LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEL VERSANTE
STRADA PROVINCIALE 641 DEL PASSO FEDAIA, A SOTTOGUDA DI ROCCA PIETORE, DALL’ 8 AL 19 GIUGNO, DALLE 7 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 18 ESCLUSI SABATO E DOMENICA, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER RIPRISTINO PIANO VIABILE SU CAVIDOTTO MEDIA TENSIONE.
STRADA PROVINCIALE 347 DEL PASSO CEREDA E DURAN, COMUNE DI VAL DI ZOLDO LOCALITA’ CORNIGIAN, FINO AL 10 GIUGNO DALLE 7 ALLE 18 SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO PER RICERCHE GEOGNOSTICHE
48 DELLE DOLOMITI, LOCALITA’ ANDRAZ DI LIVINALLONGO, DALL’8 GIUGNO AL 26 GIUGNO SENSO UNICO CON SEMAFORO
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, LIVINALLONGO: CHIUSURA.
NEI GIORNI 9 E 10 GIUGNO CHIUSURA TOTALE ALLA CIRCOLARZIONE STRADALE DALLE 8 ALLE 12 E DALLE 13 ALLE 17.30 IN LOCALITA’ PIAN DI SALESEI PER RIMOZIONE MASSA ROCCIOSA A MONTE DELLA STRADA. NEGLI ALTRI ORARI SENSO UNICO ALTERNATO CON SEMAFORO
Precipitazioni: Per gran parte del mattino generalmente assenti (10%), dalle ore centrali in poi ripresa del instabilità con probabilità medio-alta (60/70%) di rovesci e locali temporali. Limite dei rovesci nevosi attorno ai 2900 m. Alla sera esaurimento dei fenomeni.
Temperature: Nelle valli minime stazionarie o in lieve calo in casi di schiarite notturne, in aumento in quota; massime in generale lieve ripresa. Sono previste punte di 21/22°C nei fondovalle Prealpini e di 16/18°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 7°C max 13°C, a 2000 m min 5°C max 9°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C max 9°C, a 3000 m min 0°C max 2°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, anche a regime di brezza al mattino; in quota deboli/moderati da sud-ovest, a 5-10 km/h a 2000 m, a 15-20 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Al mattino crescente probabilità per primi fenomeni fino a medio-alta entro la tarda mattinata (60/80%). Al pomeriggio precipitazioni diffuse e persistenti (90/100%), a tratti di moderata intensità. Non escluso brevi temporali. La neve cadrà solo sulle cime dolomitiche più alte, scendendo sui 2800 m solo in serata. Gli apporti di pioggia saranno significativi con 20/30 mm/24h, localmente fino a 40/50 mm.
Temperature: Minime in generale aumento; massime stazionarie in alta quota e in calo nelle valli. Sono previste punte di 18/19°C nei fondovalle Prealpini e di 13/15°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 9°C max 12°C, a 2000 m min 7°C max 9°C. Su Dolomiti a 2000 m min 6°C max 9°C, a 3000 m min 1°C max 2°C.
Venti: Deboli di direzione variabile nelle valli; moderati da sud-ovest in quota, a tratti tesi sui crinali prealpini e sulle vette dolomitiche più alte al pomeriggio, a 10-25 km/h a 2000 m, a 15-35 km/h a 3000 m.